GEOMETRA N dimensione. Organo ufficiale del. Comitato Regionale. dei collegi dei. geometri del. Friuli Venezia Giulia

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1 N dimensione GEOMETRA Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA

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3 Indice 4 EDITORIALE La certezza del lavoro e della professione di Bruno Razza 7 PROFESSIONE Un Geometra dottore è un professionista completo di Nico Pegge 11 CATEGORIA Assemblea dei Presidenti di Collegio di Pier Giuseppe Sera 13 VALORI AGRICOLI MEDI Tabella dei valori agricoli medi (VAM) dei terreni dell anno 2004, valevoli per l anno 2005 di Giovanni Pietro Biasatti 18 NOVITÀ NELL ATTIVITÀ PROFESSIONALE Laser scanner: precisioni e caratteristiche tecniche di Luca Passador 22 CATASTO Fabbricati a destinazione speciale di Tiziano Fior 25 INTERVISTE Abbiamo incontrato il Geometra Giulio Barbetti di Elisa Canciani 28 SICUREZZA I costi della sicurezza negli appalti pubblici di Antonio Tieghi 31 AMBIENTE Infrastrutture di telefonia mobile: disciplinata l installazione di Livio Lacosegliaz 33 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI TRIESTE Il Collegio si adopera sia nei corsi professionali che per il Regolamento Edilizio della città di Pasquale Bucci 34 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI GORIZIA Visita agli Uffici del Tavolare e dell Agenzia del Territorio di Pier Giuseppe Sera 35 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINE Il Collegio al servizio degli studenti di Gloria Gobetti 37 INFORMAZIONI Notizie in breve

4 Editoriale La certezza del lavoro e della professione di Bruno Razza Il direttore di DG Bruno Razza 4 Ancora oggi, c è qualcuno che crede e sogna un lavoro comodo da dipendente, possibilmente senza dover assumersi tante responsabilità Un collega, figlio di un maestro, mi raccontava che avendo in casa il padre che per tanti anni aveva garantito per sé e per la sua famiglia uno stipendio fisso e le prerogative tipiche dei dipendenti, come le ferie, l assistenza, la previdenza, ecc., scegliendo di fare la libera professione da Geometra, ha avuto un approccio titubante con il mondo del lavoro. Infatti, non riscontrando nella nostra libera professione tutte quelle certezze proprie dei dipendenti che a lui erano note e probabilmente anche care, ha per molto tempo immaginato questo lavoro come una sorta di precarietà, di improvvisato e di molto incerto. Soltanto a carriera avviata è riuscito a convincersi della bontà della scelta fatta, però quel senso di labilità o di indefinibilità gli è rimasto dentro, dovendo ogni giorno far fronte a responsabilità che comunque si deve sempre assumere in prima persona. Un altro amico e collega, disquisendo simpaticamente sulle nostre famiglie, mi ha più volte raccontato di come sua madre, parlando dei figli e della loro sistemazione con i vicini o con i conoscenti o con i parenti, abbia sempre vantato grandi meriti e qualità nei figli che fanno un lavoro da dipendente, considerando invece quello che fa soltanto il Geometra, di un livello inferiore o comunque come un figlio che ha scelto un lavoro precario ed instabile. Ancora oggi, che ormai il collega si è affermato professionalmente, quella mamma rimane perplessa per la scelta lavorativa del figlio, all apparenza tanto rischiosa quanto piena di insicurezze. Probabilmente sono insicurezze che le persone si portano dietro da chissà quante sofferenze passate o temute e che l inconscio non riesce a far dimenticare serenamente. Dunque va certamente compreso come i genitori e le famiglie si preoccupino per i figli e per il loro futuro, ma è indispensabile che la società sappia

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6 dare a loro alcune certezze, per poter sfatare questi atavici miti. Bisogna farli guardare oltre a ciò che conoscono e che credono di sapere per le loro cose, bisogna aiutarli a pensare più in grande per i loro figli, senza temere luoghi comuni o qualunquistiche semplificazioni. Anche noi possiamo fare la nostra parte, indirizzando senza false promesse le famiglie ed i giovani predisposti ad avvicinarsi alla nostra categoria, suggerendo i comportamenti e gli approcci più opportuni ed indicando loro le strade da seguire per evitare un giorno di dover commentare con amarezza una scelta sbagliata. Durante il percorso scolastico, tanti ragazzi e tante famiglie si accorgono di aver sbagliato la scelta della scuola, di aver perso ogni certezza in un ideale purtroppo non raggiunto perché non sognato o non voluto con sufficiente determinazione e voglia, ma spesso è tardi e non ci sono possibilità di rimedio. Per cui è necessario intervenire prima e noi lo possiamo fare. Oggi siamo in grado di dare i consigli giusti e di spiegare agli studenti ed alle loro famiglie le caratteristiche della figura professionale del Geometra del domani e dobbiamo farlo, a cominciare dai livelli inferiori delle scuole, fino alle facoltà uni- 6 Il lavoro del Geometra è sempre attuale, soddisfa la committenza, rende un servizio qualificato alla Società e gratifica il libero professionista Noi possiamo e dobbiamo spiegare ai giovani studenti ed alle loro famiglie, che anche nella nostra categoria, ci sono grandi speranze per il futuro versitarie. Non dobbiamo certo cercare di convincere a diventare Geometra chi non lo volesse, ma possiamo aiutare seriamente e serenamente a diventarlo chi lo desidera di per se ed aiutare il desiderio di chi, molto probabilmente non sa neppure che esiste la possibilità di diventare Geometra. Anche questo fa parte del nostro essere Geometri responsabili nella società moderna, fa parte della nostra passione per la categoria e del piacere di lavorare per la sua crescita. Ma non solo, dando certezze al prossimo ed alle nuove generazioni, dimostriamo di voler bene a questa categoria, di amare il nostro lavoro, di credere nella crescita e nel miglioramento delle nostre condizioni. Impegnandoci a migliorare le opportunità per i nostri successori, automaticamente impariamo a migliorare anche noi, miglioriamo la qualità del nostro lavoro, della nostra vita e di quella delle nostre famiglie. Crediamo nel Geometra del futuro e vogliamo essere presenti dall interno alla sua trasformazione ormai in atto, riconoscendo fin ora le certezze che sapremo acquisire ed infondere ai giovani, ai nostri figli ed alle nostre famiglie, nel nostro interesse attuale ma soprattutto, nell interesse delle generazioni che verranno dopo di noi.

7 Professione Un Geometra dottore è un professionista completo di Nico Pegge Presentazione Un nostro collega di Padova, Nico Pegge, ha recentemente scritto sulla rivista Pitagora (bimestrale edito dal Collegio dei Geometri di Padova), un interessantissimo articolo sull acculturamento della categoria, che è molto piaciuto a tutta la redazione. Abbiamo deciso di pubblicarlo anche su Dimensione Geometra, in quanto lo scritto del collega Nico fotografa in maniera semplice ed immediata il modo di pensare dei nostri Geometri, presi dal lavoro ed impegnati quotidianamente con le difficoltà della professione. Ma soprattutto, da questo articolo traspare un bellissimo messaggio di speranza e di voglia di continuare a fare ed essere Geometra, con convinzione, capacità, conoscenza e tanta ma tanta, dignità. Da tempo corre voce che i professionisti in genere dovranno fare corsi di aggiornamento se vorranno rimanere iscritti nei rispettivi albi professionali e continuare ad esercitare la loro professione; si dice che la riforma delle professioni lo preveda obbligatoriamente. Una prima e generica spiegazione è che i tempi sono cambiati ed ora è tutto informatica, telematica, inglese, ecc.., che tutto cambia velocemente e bisogna adeguarsi al tempi. Molti Geometri vecioti dicono : ma chi me lo fa fare di rompermi ancora le scatole, dato che fra qualche anno andrò in pensione? Altri Geometri meno vecioti dicono: ma non bastava il catasto tutto informatizzato, la nuova Legge Urbanistica Statale e Regionale, la Sicurezza sui Cantieri, e poi la Privacy, e adesso anche corsi di aggiornamento a pagamento e per avere le stesse competenze che avevamo prima? Non se ne può davvero più! 7

8 Esperienza personale Anch io da bravo vecioto pensavo così, finché un giorno mi capita di esser commissario d esame per l abilitazione alla professione di Geometra. Dopo qualche giorno di esami durante i quali notavo la mediocrità di preparazione di base dei candidati, si presenta un dottore Geometra che nel curriculum presentava tutti gli esami sostenuti per la laurea breve; sebbene la sua preparazione professionale non si discordasse dalla media dei candidati, il modo di esporsi, di parlare, di discutere, di interloquire con persone sconosciute, lo facevano distinguere dagli altri esaminandi. Qualcuno mi potrebbe sollevare l obiezione che si trattava di una dote del soggetto esaminato, ma ciò non è vero dato che dopo tre giorni si è presentato un altro, prossimo a laurearsi, che, se pur diverso dal precedente come persona, mi ha dato la stessa impressione. Faccio un esempio di quanto voglio dire: quando il candidato standard veniva esaminato su argomenti impegnativi e magari, sull argomento, interveniva anche il Presidente della Commissione, generalmente il candidato si impappinava e, con gli occhi vergognosi e bassi, non riusciva a far fronte alla discussione e si dava per vinto. Il candidato dottore Geometra invece alzava la testa e con generosa baldanza interloquiva con i commissari ed il preside al fine di capire il nocciolo della questione. Un po sorpreso da quanto è accaduto, mi sono messo ad analizzare la cosa ed ora ritengo che tre anni di studio in più, vogliono dire moltissimo e per di più fatti da L aggiornamento professionale è una strada obbligata ed i collegi dovranno offrire a tutti la possibilità di frequentare corsi di livello universitario attivi nell ambiente universitario e non da passivi, come succede nella scuola superiore. Tornando a casa, dopo l ultima mattinata di esami, mi sono detto: avessi potuto fare anch io, ai miei tempi, la laurea breve ai miei tempi?!! Probabilmente avrei superato molto tempo prima certe insicurezze e sensi di inferiorità con altre categorie professionali! Ed ora, tutto è perduto? Direi proprio di no! Anzi, finalmente proprio no!! Già da tempo il nostro Collegio di Padova si è attivato, precorrendo i tempi. Corsi universitari e corsi di aggiornamento sono aperti a tutti basta informarsi presso la nostra riorganizzata segreteria del Collegio. Personalmente ritengo che, per i giovani colleghi, la strada sia obbligatoria, non c è scampo: devono, con qualunque sacrificio, arrivare alla laurea breve. Per quelli già navigati, il consiglio è lo stesso: corsi di aggiornamento, che approderanno alla laurea breve, fatti con buon senso. Alcuni colleghi navigati si sono buttati a seguire i corsi universitari per laurearsi in tre anni, ma sono scoppiati ed hanno dovuto abbandonare i corsi per i motivi che si possono ben immaginare. Bisogna fare inizialmente i corsi che interessano di più per la propria specializzazione e poi secondo la propria disponibilità di tempo, senza trascurare il lavoro, i collaboratori e la famiglia. Così, mi dirà qualcuno, farai ora ad andare in pensione prima di laurearti! Certo, rispondo io, ma chi ti dice che andrò in pensione? Finché avrò gambe per saltare fossi, mani per misurare, occhi per stimare ed entusiasmo per la mia attività, il sottoscritto non andrà in pensione 8

9 a fare il baby-sitter o il vigile volontario davanti alle scuole! Un altro collega dirà: ma fai l abusivo!. Ed questo non mi va ancor di più perché, per dopo anni di dignitosa professionalità, devo chiedere il timbro ad un collega che, come si sa, timbra e firma solo perché non può dirti di no! Non è deprimente? E anche assurdo?! E poi, è anche vietato del nostro codice deontologico. Ora si tratta di affrontare la questione dell aggiornamento continuo alla stessa maniera di una ingarbugliata misura catastale: bisogna avere coraggio di affrontare questa avventura senza farsi prendere dallo sconforto o da attacchi di panico, nella certezza che prima o poi si raggiungerà l obiettivo prefissato Che cosa vuol dire aggiornarsi professionalmente E opinione comune nella nostra categoria che questi corsi di aggiornamento siano sinonimi di perdita di tempo (portano via tempo prezioso all attività e al tempo libero), siano costosi, inutili (non ci danno competenze in più ma servono a mantenere quelle che si hanno già), snervanti (richiedono uno sforzo di apprendimento notevole dato che non abbiamo più 20 anni), umilianti (significa rimettersi sul banco di scuola). Non sono cose da poco per un libero professionista di una certa età. Volendo dare fondo alle nostre inesauribili risorse di versatilità e lungimiranza, vediamo che ogni problema affrontato nella nostra vita professionale, è stato da noi sempre risolto, dato che siamo abituati a non mollare mai, finché non abbiamo chiuso la faccenda. Ora si tratta di affrontare la questione dell aggiornamento continuo alla stessa maniera di una ingarbugliata mistura catastale: bisogna avere coraggio di affrontare questa avventura senza farsi prendere dallo sconforto o da attacchi di panico, ma nella certezza che prima o poi si raggiungerà l obiettivo prefissato. Ci rendiamo conto però che la questione dell aggiornamento continuo non dipende esclusivamente da noi stessi, ma occorrono strutture adeguate per conseguire, nel tempo, i risultati prefissati. Per me la soluzione sta nella parola chiave sinergia, che si deve assolutamente creare tra tutti gli iscritti della nostra categoria professionale; in parole povere, bisogna che il Presidente e il Consiglio del Collegio facciano la loro parte e gli iscritti la loro. Solo così ne veniamo fuori. Tracciata la sinergia operativa tra direttive del Collegio ed modalità sugli adempimenti, che devono sostenere gli iscritti, ogni Geometra, libero professionista, deve prendersi carico di portare a termine gli impegni che si assumerà, tenendo presente che: Come in natura ogni sforzo è deleterio se si è privi di allenamento, così anche noi Geometri dobbiamo seguire queste leggi naturali di buon senso, cominciando a frequentare un corso per volta ed programmandoci, materializzando sulla propria agenda la frequenza ai corsi e gli impegni di lavoro, creando così un unica attività professionale, e, naturalmente, senza trascurare famiglia ed hobby. 9

10 Bisogna iniziare subito e senza tergiversare; la meta deve essere l aggiornamento e non la fine dell aggiornamento. Bisogna partire organizzati, con obiettivi certi e fattibili, senza aumentare lo stress ma, anzi, eliminandolo, cercando di trovare, durante questi corsi, momenti di scambio professionale, di giovialità e di allegria e, magari, trovare anche qualche impensabile amicizia. Se saremo costantemente aggiornati dal punto di vista tecnico, giuridico, fiscale, organizzativo, se in ogni momento ci sentiremo sicuri e preparati nell affrontare tutte le problematiche inerenti la nostra professione ed infine se l entusiasmo per la nostra bella attività rimarrà acceso, chi ce lo farà fare di andare in pensione? Alternativa: aggiornarsi o soccombere In certi momenti della nostra vita professionale, si può comprendere come questi vecioti vogliono mollare ed andare in pensione, magari anticipata; lo fanno solo perché non si sentono più all altezza della situazione, data l eruzione di normative e nuove tecnologie informatiche e non, che tolgono sonni ristoratori. Nel passato questi Geometri sono stati lasciati soli a documentarsi, e, se qualche collega ha avuto la buona idea e la buona volontà di autoaggiornarsi, questo non poteva dare una sicurezza duratura, trattandosi di una conoscenza parziale, cioè limitata al problema impellente del momento da risolvere. Ben diverso sarebbe stato un aggiornamento globale, che implementasse le basi che abbiamo acquisite nel tempo, per risolvere situazioni o casi, inconsueti od imprevisti. In verità questi nostri colleghi non hanno potuto avere un aggiornamento continuo ed esaustivo sulle tematiche della nostra professione, ed acquisire quella conoscenza che ti fa sicuro; per tematiche intendo non solo quelle tecniche e giuridiche, ma anche quelle fiscali, finanziarie, informatiche, gestionali dell ufficio, che sono un tutt uno per la nostra attività. Così questi nostri cari colleghi sono costretti a mollare, perché il vedere che non sono più in grado di far fronte ai sempre più impegnativi incarichi di lavoro, nuove modalità di gestione dell ufficio, incognite fiscali, nonché scadenze di ogni tipo, certamente tutti questi affanni (e non più lavori) danno, ad un serio e responsabile professionista, un senso di angoscia e di terrore. Ad ogni modo non c è giustificazione che tenga: non fa parte della mentalità del libero professionista mollare tutto perché non si ha voglia di aggiornarsi. Se saremo costantemente aggiornati dal punto di vista tecnico, giuridico, fiscale, organizzativo, se in ogni momento ci sentiamo sicuri e preparati nell affrontare problematiche inerenti alla nostra professione, se l entusiasmo per la nostra bella attività rimarrà acceso, chi ce lo farà fare di andare in pensione? Certamente anche noi un giorno chiuderemo gli occhi, ma con in mano la cordella metrica o, forse, il disto. Arquà Petrarca , nico. pegge@geometri.pd.it 10

11 Categoria Assemblea dei Presidenti di Collegio Roma 5-6 marzo 2005 di Pier Giuseppe Sera Obiettivo: una Legge per istituire l Ordine dei Tecnici Laureati Il 4 e 5 marzo L atmosfera è serena, i presenti tranquilli scorso si è tenuta e quanto mai interessati ed attenti a cogliere i vari passaggi del programma per a Roma, nella sempre accogliente sala Trilussa di Palaz- categoria già tracciato al Congresso di la continuità ed il rafforzamento della zo Corrodi, l assemblea dei Presidenti con due punti di Pongo l accento sull atmosfera serena Riccione. primaria importanza all ordine del giorno: AUTEL esame articolato e princino sempre state critiche, provocazioni e e tranquilla in quanto in passato, ci sopi di deontologia professionale. polemiche, mirate soprattutto a sostitui-

12 Dettaglio della sala re e demolire una struttura (C.N.) che in ogni caso, poco o quasi niente cercava di produrre. Trascurare gli obiettivi comuni alla categoria e prediligere i personalismi è forse e finalmente storia del passato. La sensazione è che stavolta, vuoi per la diversa impostazione del proporsi e dell interloquire, da parte del Consiglio Nazionale, vuoi per un avvertita preoccupazione da parte della base stessa, si abbia a che fare con una categoria più unita, più interessata, più matura e molto meno polemica, sicuramente più attenta alla risoluzione dei problemi. Categoria che attraverso i suoi rappresentanti ha assistito, attenta e fiduciosa, alla dettagliata relazione del Presidente Piero Panunzi. Si sono poi susseguiti numerosi interventi dal tono pacato e costruttivo che hanno ancor più messo in evidenza la buona scelta del Consiglio sul come operare per continuare la strada verso l attuazione del programma iniziato nel novembre 2004 a Riccione. La trattazione degli argomenti legati al disegno di legge articolato in sei punti: recante delega al Governo per l istituzione dell Ordine dei tecnici laureati per l ingegneria e l unificazione del Collegio dei Geometri, del Collegio dei Periti Industriali e del Collegio dei Periti Agrari, è stata ampiamente condivisa dai Presidenti in aula. Pur senza giungere ad una votazione, (forse per certi aspetti anche attesa, ma giustamente evitata), l assemblea dei Presidenti condividendo quanto espresso nella relazione del Presidente Nazionale, riscontrando la coerenza fra le conclusioni del Convegno di Riccione ed i contenuti delle proposte discusse in tema di competenza, formazione, sistema formativo ed organizzazione del nuovo Ordine dei tecnici laureati triennali, ha impegnato il Consiglio a proseguire, di concerto con la Cassa di Previdenza, nella strada intrapresa. L assemblea ha quindi indicato quale obiettivo primario l approvazione di una legge che, in ogni caso, porti all iscrizione obbligatoria dei nostri tecnici al costituendo Ordine. Unico rammarico, la palesata difficoltà a congelare o chiudere con immediatezza le sezioni B, cosa che sicuramente spetta alle parti interessate (ordini e collegi) e non a quella politica (governo). Ecco perché la scelta saggia ed equilibrata di non strutturare un articolato blindato, ma un articolato che convinca il legislatore sulla bontà e sulla serietà delle proposte. FINALITÀ DELLA RIFORMA Creare una forte e preparata compagine di tecnici laureati triennali eredi del nostro lavoro. Coagulare gli interessi di professioni parallele unite dai percorsi formativi individuati dalla riforma universitaria. Mantenere ed accrescere il mercato delle professioni tecniche dando visibilità e prestigio ad un nuovo titolo professionale coerente con la nostra tradizione. Creare le premesse per una futura aggregazione delle Casse previdenziali dei tecnici intermedi. 12

13 Valori Agricoli Medi Tabella dei valori agricoli medi (VAM) dei terreni dell anno 2004, valevoli per l anno 2005 di Giovanni Pietro Biasatti Le regioni agrarie della regione 13

14 Ai fini dell applicazione dell articolo 16 della legge 22 ottobre 1971, n. 865 e dell articolo 41 del DPR 8 giugno 2001, n. 327 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità le commissioni provinciali per la determinazione dell indennità di esproprio di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste hanno emesso la tabella dei valori agricoli medi (VAM) dei terreni nell anno 2004 applicabili ai procedimenti espropriativi del corrente anno La fonte dei dati è stata l Agenzia delle Entrate di Udine, la provincia di Pordenone, l Agenzia del Territorio di Trieste ed in via ufficiosa l Agenzia del Demanio di Gorizia. COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL INDENNITA DI ESPROPRIAZIONE - GORIZIA TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI NELL ANNO 2004, VALEVOLI PER L ANNO 2005 AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 16 DELLA LEGGE 22 OTTOBRE 1971 N. 865 E DELL ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327 Fonte Agenzia del Demanio - Gorizia DATI UFFICIOSI VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO QUALITÀ COLTURA REGIONI AGRARIE SEMINATIVO , , ,00 PRATO , , ,00 ORTO , , ,00 PASCOLO 3.500, , ,00 BOSCO 7.500, , ,00 VIGNETO DOC , , ,00 VIGNETO ALTRE ZONE , , ,00 ZONA 16 Comuni: ZONA 17 Comuni: ZONA 18 Comuni: ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO Gorizia, San Floriano del Collio, Savogna d Isonzo Capriva del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d Isonzo, Gradisca d Isonzo, Marano del Friuli, Medea, Moraro, Mossa, Romans d Isonzo, Sagrado, San Lorenzo Isontino, Villesse Fogliano Redipuglia, Grado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d Isonzo, San Pier d Isonzo, Staranzano, Turriaco 14

15 COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL INDENNITA DI ESPROPRIO DI CUI ALL ART. 41 DEL DPR , N. 327 VALORI DETERMINATI DALLA COMMISSIONE ESPROPRI PER LA PROVINCIA DI TRIESTE Fonte Agenzia del Territorio Ufficio Provinciale di Trieste ANNO 2004 ANNO 2005 QUALITÀ COLTURA var.% valori unitari valori unitari SEMINATIVO 3,85 /m2 0% 3,85 /m ,00 /Ha PRATO 2,57 /m2 0% 2,57 /m ,00 /Ha ORTO 9,9 /m2 0% 9,9 /m ,00 /Ha VIGNETO 7,24 /m2 +5% 7,60 /m ,00 /Ha VIGNETO DOC 8,78 /m2 +4% 9,13 /m ,00 /Ha PASCOLO 1,93 /m2 0% 1,93 /m ,00 /Ha BOSCO 2,25 /m2 0% 2,25 /m ,00 /Ha OLIVETO 4,00 /m2 +5% 4,20 /m ,00 /Ha INCOLTO COLTIVABILE 1,93 /m2 0% 1,93 /m ,00 /Ha INCOLTO NON COLTIVABILE 1,12 /m2 +2% 1,14 /m ,00 /Ha FLORO VIVAISTICA 7,5 /m2 0% 7,5 /m ,00 /Ha ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO ZONA 19 Comuni: Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle, Sgonico, Trieste

16 COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL INDENNITA DI ESPROPRIAZIONE - UDINE TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI NELL ANNO 2004, VALEVOLI PER L ANNO 2005 AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 16 DELLA LEGGE 22 OTTOBRE 1971 N. 865 E DELL ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327 Fonte Agenzia delle Entrate - Ufficio di Udine DETERMINAZIONE N 2 del 21 gennaio 2005 VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO COLTURA REGIONI AGRARIE SEMINATIVO , , , , , , , , , , , ,00 SEM. ARB , , , , , , , , , , , ,00 SEM. IRR , , , , , , ,00 SEM. ARB. IRR , , , , , ,00 PRATO 9.000, , , , , , , , , , , ,00 PRATO ARB , , , , , , , , PRATO IRR , , , , VIGNETO , , , , , ,00 SEM. ORTO , , , , , , , , , , , ,00 PASCOLO 1.050, , , , , , PASCOLO CESP. 500,00 500,00 500,00 500,00 500,00 500, BOSCO A. F , , , , , , , BOSCO CEDUO 4.000, , , , , , , , , , , ,00 FRUTTETO , , , , , , , , , , , ,00 BOSCO 6.000, , , , , , , , ,00 VIGNETO DOC , , , , , ,00 ALPE 260,00 260,00 260,00 260, PIOPPETO , , , , , ,00 BOSCO SPONT GOLENALE IN , , , , , , , , , , , ,00 FLORIVIVAISTICA , , , , , , ,00 ZONA 1 Comuni: Ampezzo, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ovaro, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sauris, Socchieve, Villa Santina. ZONA 2 Comuni: Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Cercivento, Ligosullo, Paluzza, Paularo, Sutrio, Tolmezzo, Treppo Carnico, Verzegnis, Zuglio ZONA 3 Comuni: Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Venzone. ZONA 4 Comuni: Malborghetto-Valbruna, Tarvisio ZONA 5 Comuni: Bordano, Forgaria del Friuli, Trasaghis. ZONA 6 Comuni: Drenchia, Grimacco, Lusevera, Pulfero, San Leonardo, Savogna, Strgna, Taipana. ZONA 8 Comuni: Buia, Cassacco, Colloredo di M.A., Fagagna, Maiano, Moruzzo, Osoppo, Pagnacco, Ragogna, Rive d Arcano, San Daniele del Friuli, Treppo Grande, Tricesimo. ZONA 9 Comuni: Artegna, Attimis, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Gemona del Friuli, Magnano in Riviera, Montenars, Nimis, Prepotto, San Pietro al Natisone, Tarcento, Torreano. ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO ZONA 12 Comuni: Basiliano, Camino al Tagliamento, Codroipo, Coseano, Dignano, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, San Vito di Fagagna, Sedegliano. ZONA 13 Comuni: Bicinicco, Buttrio, Campoformido, Manzano, Martignacco, Moimacco, Mortegliano, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Premariacco, Reana del Roiale, Remanzacco, San Giovanni al Natisone, Santa Maria La Longa, Tavagnacco, Trivignano Udinese, Udine. ZONA 14 Comuni: Bagnaria Arsa, Bertiolo, Castions di Strada, Chiopris Viscone, Gonars, Palmanova, Pocenia, Porpetto, Rivignano, Ronchis, San Vito al Torre, Talmassons, Teor, Varmo, Visco. ZONA 15 Comuni: Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo al Torre, Carlino, Cervignano del Friuli, Fiumicello, Latisana, Marano Lagunare,, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Ruda, San Giorgio di Nogaro, Topogliano, Terzo di Aquileia, Torviscosa, Villa Vicentina. 16

17 COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL INDENNITA DI ESPROPRIO DI CUI ALL ART. 41 DEL DPR , N. 327 QUADRO D UNIONE DEI VALORI AGRICOLI MEDI PER TIPO DI COLTURA DEI TERRENI COMPRESI NELLE SINGOLE REGIONI AGRARIE DELLA PROVINCIA DI PORDENONE Fonte Provincia di Pordenone DA VALERE PER L ANNO 2005 TIPI DI COLTURE Regione agraria 5a valore euro/ha Regione agraria 7 valore euro/ha Regione agraria 10 valore euro/ha Regione agraria 11 valore euro/ha SEMINATIVO , , , ,00 SEM. ARBORATO , ,00 41,800, ,00 SEM. IRRIGUO , , ,00 SEM. ARB. IRRIGUO , , ,00 PRATO , , , ,00 PRATO ARBORATO , , PRATO DI MARCITA , , VIGNETO , , ,00 ORTO , , , ,00 PASCOLO 1.200, , PASCOLO CESP , BOSCO ALTO FUSTO 7.500, , , ,00 BOSCO CEDUO 7.000, , , ,00 BOSCO MISTO 7.000, , , ,00 FRUTTETO , , ,00 VIGNETO DOC , , ,00 PIOPPETO , , ,00 VIVAI PIANTE MADRI , , ,00 INCOLTO PRODUTTIVO 6.000, , , ,00 ELENCO DELLE REGIONI AGRARIE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO REGIONE AGRARIA N 5 Montagna interna: ALTE VALLI DEL CELLINA E DEL MEDUNA Comuni: Andreis, Barcis, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Frisanco, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Vito d Asio. REGIONE AGRARIA N 7 Collina interna: MEDIO CELLINA E MEDIO MEDUNA Comuni: Arba, Aviano, Budoia, Caneva, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Fanna, Maniago, (compreso il nuovo comune di Vajont), Meduno, Montereale Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Plcenigo, Sequals, Travesio. REGIONE AGRARIA N 10 Pianura: PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA Comuni: Azzano Decimo, Brugnera, Chions, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Pasiano di Pordenone, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Quirino, Zoppola. REGIONE AGRARIA N 11 Pianura: PIANURA TRA TAGLIAMENTO E CELLINA Comuni: Arzene, Casarsa della Delizia, Cordovado, Morsano al Tagliamnento, San Giorgio della Ricchinvelda, San Martinio al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Valvasone, Vivaro. 17

18 Novità nell attività professionale Laser scanner: precisioni e caratteristiche tecniche Uno strumento utilissimo per il rilievo tridimensionale di un area di Luca Passador geom. Luca Passador Schema di funzionamento del laser scanner Raggio d azione del laser scanner, in relazione alla riflettività Il laser scanner, come anticipato nel precedente articolo, n. 3 di Dimensione Geometra, è uno strumento di misura nato dalla necessità di rilevare oggetti tridimensionali. L apparecchio al suo interno contiene un distanziometro laser, un complesso sistema a specchi per il direzionamento del laser e registrazione degli angoli, verso i quali viene puntato, e un video collegato ad una fotocamera digitale, con lo scopo di rendere possibile la selezione dell area da rilevare. Inoltre, in alcuni modelli, la fotocamera permette di rilevare, parallelamente alla distanza e agli angoli, i dati relativi al colore del punto rilevato. La prima precisazione da fare, vista la metodologia e la composizione del sistema, è che non è possibile rilevare un singolo punto, bensì un area di rilievo, per la quale verranno impostati i parametri di precisione. Le precisioni si riferiscono soprattutto al sistema laser e di registrazione degli angoli, mentre le altre caratteristiche integrano i dati ottenuti e ne determinano la versatilità e facilità di utilizzo nelle fasi di rilievo in campagna e successivamente nell elaborazione software. L acquisizione della distanza si basa, come per le stazioni totali, sul tempo di volo di un fascio laser, in relazione al tempo necessario al raggio per raggiungere l oggetto del rilievo e ritornare indietro allo strumento. La precisione della singola misura sulla distanza (asse y) varia generalmente dai 5 ai 20 mm a seconda del tipo di strumento. Non essendo necessari prismi o mire, è da tenere presente che ogni materiale, ha una sua riflettività. La riflettività è la capacità di riflesso del raggio laser che colpisce il materiale, la quale viene misurata come intensità di segnale che ritorna allo strumento una volta colpito il materiale, ed è direttamente influenzata dalla natura del materiale, dal suo colore e dalla distanza in cui si trova. Ne deriva che superfici nere opache assorbiranno maggiormente il raggio laser, determinandone una riflettività molto bassa a differenza, per esempio, di una superficie bianca che avrà una riflettività maggiore. Proporzionalmente alla riflettività dell oggetto rilevato, aumenta o diminuisce anche la portata dello scanner; sarà quindi più facile rilevare una parete rocciosa anche a grandi distanze, anziché un asfalto nero appena posato, che ridurrà sensibilmente la portata, assorbendo gran parte del raggio laser. 18

19 Varie intensità del segnale su una parete con diversi materiali La precisione planare (sugli assi x e z) dipende invece dalla precisione degli spostamenti angolari del raggio laser, ed è uno dei fattori determinanti della precisione dell intero sistema. Infatti più piccoli saranno gli spostamenti e più piccola potrà essere la maglia di campionamento che in media si aggira tra 3 e 100 mm a 100 mt di distanza, sempre relativamente alla tipologia dello strumento. E importante che questa parte dello strumento sia molto precisa, in quanto, ogni errore angolare viene riportato nel prodotto finale, aumenta proporzionalmente all aumentare della distanza. Inoltre è da tener presente che il fascio laser è di forma conica, per cui con l aumentare della distanza, aumenta anche la dimensione del diametro del raggio, denominato spot, che potrà raggiungere dimensioni anche di parecchi centimetri. Queste caratteristiche però, non sono le sole a determinare la precisione finale del rilievo; in quanto, un sovracampionamento dell area da rilevare aumenta statisticamente la precisione mediando i dati e quindi gli errori. Dovendo fare un confronto tra la singola misura con stazione totale, e la singola misura laser scanner, il primo sarà sicuramente più preciso, ma nel secondo caso la precisione totale del rilievo si basa sul sovracampionamento dell area, quindi sulla media di tutte le misure che aumentano notevolmente la precisione

20 Ombre derivanti dalla presenza di alberi dell elaborato finale. Ad esempio, è possibile rilevare su una superficie di 1 mq un punto ogni centimetro per un totale di punti; l insieme di questi dati e la loro media, da la precisione finale dell oggetto rilevato. Questo è possibile grazie alla quantità di punti rilevabili che può arrivare fino a punti al secondo. Il dato ottenuto è un dato vettoriale, composto dalle coordinate x,y,z, del punto rilevato e dal dato di intensità del segnale (riflettività). Ne consegue che il rilievo produce una fitta nube di punti, riferita allo 0 del centro dello strumento. I dati di riflettività del segnale permettono di riconoscere sulla nuvola di punti i diversi materiali, le aree colorate o scritte di colore diverso su una stesa parete, oppure aree umide e non uniformi al resto della superficie rilevata. Questo permette di individuare con maggiore facilità le geometrie della nuvola di punti e di avere informazioni sulla natura dei materiali rilevati, tenendo sempre presente che questo dato varia con il variare della distanza. Oltre a questi dati, per ogni singolo punto, attraverso la fotocamera digitale, è possibile associare un colore espresso in RGB (Red, Green, Bleu) ottenendo così già dalla nuvola di punti un modello tridimensionale fotorealistico. Uno dei limiti del laser scanner, è il campo di visuale, risolto da taluni strumenti con un motorizzazione che permette la rotazione dello strumento a 360 ; mentre altri produttori si concentrano sulla portata e sulla precisione. Inevitabilmente non sarà possibile rilevare un oggetto senza spostarsi su più stazioni, ed oltretutto saranno presenti sulla nuvola di punti delle zone d ombra sulle quali non risulteranno punti rilevati, come ad esempio nel caso di un albero o un palo della luce che nasconda parzialmente l oggetto da rilevare. Pertanto, sarà necessario eseguire più scansioni, avendo l accortezza di rilevare parte dell area già rilevata nella precedente scansione, oppure comprendendo nel rilievo degli appositi segnali. L unione delle scansioni può avvenire con tre diverse metodologie: - in combinazione con misure topografiche; - utilizzando geometrie solide fissate al terreno (sfere o target); - via software per riconoscimento automatico di superfici omologhe. Nel primo caso, vengono rilevati dei punti con stazione totale, e gli stessi saranno riconosciuti sulla nuvola di punti, riferendo a queste misure le singole scansioni. Nel secondo, invece, si utilizzano delle speciali mire a forma sferica, oppu- Unione di due scansioni da due stazioni differenti 20

21 re dei pannelli di ampie dimensioni di colore bianco e nero per aumentare il contrasto e riconoscere il centro del cosiddetto target. Tra due scansioni successive verranno identificati almeno tre sfere o target, rilevati da entrambe le stazioni, in modo da allinearle in un unico sistema di riferimento. Nell ultimo caso, l allineamento delle scansioni, avviene in modo totalmente automatico, via software. Avvicinate a video le scansioni ed eseguito manualmente un pre-allineamento, il software confronta le superfici delle due nuvole di punti e cerca le superfici con caratteristiche omologhe, determinando il miglior allineamento seguendo calcoli matematici con più iterazioni. Nuovola di punti con l informazioni di colore RGB Mentre nei primi due casi, la precisione dell allineamento sarà dovuta alla precisione delle misure topografiche e dal rilievo delle sfere o dei target, nell ultimo caso l allineamento sarà determinato dalla precisione planare con cui è stato eseguito il rilievo. In ogni caso sarà necessario affiancare al rilievo laser scanner un rilievo fatto con stazione totale, sia per dare la giusta orizzontalità all intera nuvola di punti (infatti il laser scanner non necessita di essere a bolla, in quanto lavora su un suo sistema arbitrario di riferimento), sia perché potrebbe essere necessario georeferire il rilievo con misurazioni GPS. Modello tridimensionale della chiesa di Muggia Vecchia Detto ciò, per le caratteristiche proprie della macchina, è da puntualizzare che il rilievo laser scanner non va a sostituire la stazione totale, almeno per quanto riguarda il rilievo di singoli punti o di poligonali di appoggio. Completata la fase di rilievo e la prima elaborazione, per l unione di tutte le scansioni, il lavoro continua sul pc in modi diversi, a seconda del risultato che si vuole ottenere, e dello scopo del rilievo. Sarà quindi possibile ottenere con facilità un modello triangolato 3D, eseguire sezioni, curve di livello, misure metriche dirette, calcolo di volumi, spalmatura di immagini digitali sul modello triangolato, ottenere ortofoto e in qualsiasi momento analizzare i dati metrici non precedentemente considerati. La mole di informazioni che viene acquisita con il laser scanner, può infatti sembrare sovrabbondante, ma è proprio questa caratteristica assieme alla velocità di rilievo, che ne determina la versatilità e l ampiezza di campi di applicazione e quindi la possibilità di utilizzare lo stesso rilievo per scopi diversificati tra loro. 21

22 Catasto Fabbricati a destinazione speciale Il problema della determinazione del saggio di fruttuosità per i fabbricati censiti nelle categorie D ed E di Tiziano Fior geom. Tiziano Fior Una sentenza di indubbio interesse, riguarda la rendita di un immobile ad uso industriale, cui l allora ufficio catastale aveva applicato un saggio di fruttuosità pari al 4% sul valore utilizzato per l attribuzione della rendita. Così è durato praticamente 13 anni, l estenuante odissea di un industriale emiliano, attraverso i tre gradi di giudizio, per vedersi riconoscere una redditività perequata del proprio insediamento pronunciata con la sentenza della Suprema Corte di Cassazione n del 23 giugno Molto interessante è l analisi operata dalla Sezione Tributaria che, spingendosi oltre il caso specifico, ha stabilito un principio che è anche applicabile a tutte le fattispecie analoghe di immobili di tipo speciale, per le operazioni di tipo censuario estimali e fa finalmente chiarezza sul saggio d interesse da applicarsi al valore delle unità di tipo strumentale, per l attribuzione della relativa rendita. Infatti, si ritiene importante riportare 22 La suprema Corte di Cassazione esclude saggi di fruttuosità diversi dal 2% da applicarsi al valore delle unità di tipo speciale per il calcolo delle rendite catastali questa parte del dispositivo che recita testualmente il valore degli immobili ai fini fiscali, è determinato applicando al valore delle rendite risultanti in catasto, periodicamente rivalutate, i moltiplicatori previsti dal primo periodo dell ultimo comma dell art. 52 del D.P.R. 26 aprile 1986, n 131, stabiliti con D.M. 14 dicembre 1991, nella misura di 100 volte per le unità censite nei gruppi A, B, C, e di 50 e 34 volte per quelle classificate rispettivamente nei gruppi D ed E. E prosegue Dall entità dei moltiplicatori, si ricava in senso inverso, che il saggio di interesse di capitalizzazione delle rendite catastali, al quale fa riferimento l art. 29 del DPR 1 dicembre 1949, n 1142, è rappresentato a seconda dei gruppi, dall 1%, (gruppo A), dal 2% (Gruppo D) e 3% (Gruppo E e C/1), come autorevolmente confermato dalla Corte Costituzionale, con sentenza 22 aprile 1997, n 111, per cui nessuna discrezionalità può essere riconosciuta all UTE nella sua individuazione.

23

24 Un fabbricato di categoria D Conclude quindi la Suprema corte per la determinazione della rendita, non poteva essere applicato un tasso che eccedesse il 2% sul valore del medesimo, risultando del tutto incongruo il tasso del 4% applicato invece dall UTE chiamato in causa. Tale orientamento, sottolinea ed evidenzia la portata che il provvedimento può avere, sia ai fini fiscali, con le varie imposizioni non solo dirette ed indirette, Un fabbricato di categoria D 24 ma anche altre quali: INVIM decennale, ISI, ICI, IRPEF ecc. che si sono succedute nel tempo, sia ovviamente nell uniformare i vari tassi applicati fino ad ora nel nostro paese, basti pensare alle zone che avevano tassi superiori al 2% come in parte del nord Italia, varie province della Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, la stessa Pordenone, e che in buona parte, per propria iniziativa, si sono adeguate alla sentenza ricalcolando le relative rendite su semplice richiesta dei contribuenti. Per completezza d informazione, si evidenzia che vi è poi un altra fascia di ex UTE che all epoca aveva adottato tassi inferiori al 2%, come Roma ed il Lazio (1,5%) gli uffici di Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia (1%) i quali, come è possibile intuire, non hanno ovviamente avuto rimostranze dai contribuenti, mantenendosi ovviamente estranei ad ogni iniziativa nel merito della disputa. E tuttavia auspicabile un provvedimento legislativo che renda univoca l applicazione del saggio di fruttuosità delle unità a destinazione speciale inequivocabilmente su tutto il territorio nazionale.

25 Interviste Abbiamo incontrato il Geometra Giulio Barbetti Geometra e storico di Tarcento di Elisa Canciani A Tarcento in una grande casa, posta alle pendici di Plan di Paluz abita ed ha lo studio il geometra Giulio Barbetti. Suono il campanello e dall interno una voce dice avanti, entro e non vedo nessuno, da una una porta che si affaccia nell ingresso intavvedo una luce accesa ed entro. Il geometra Giulio Barbetti è seduto alla scrivania di legno, una piccola luce illumina le carte sulle quali è inchinato. Mi accoglie con un sorriso buono, pensare che il mio arrivo non era preceduto né da appuntamento né da una telefonata, questo per la mia ritrosia nel parlare di cose personali al telefono. Sono imbarazzata e non oso più chiedere se è disponibile ad essere intervistato, mi pervade un sentimento di reverenza e qualsiasi domanda mi sembra fuori luogo. Così gli chiedo cosa ne pensa della nuova veste grafica della rivista Dimensione Geometra. Barbetti si alza e va verso la finestra che dà sul cortile, la rivista è lì sul davanzale, la porta sulla scrivania e la sfoglia con cura. Gli chiedo titubante: può dire per i colleghi Geometri come è stato per lei l inizio della professione e se fare il Geometra gli ha dato soddisfazione? Barbetti lentamente e come raccontando una favola descrive l inizio a bottega a Tricesimo presso lo studio del geometra Pietro Rossi e poi parla della professione, dice che la professione viene dal di dentro. Parla di impegno, di sacrificio, di studio e descrive con passione la grande ricchezza di esperienze che la professione regala. Per il geometra Barbetti l inizio della vita professionale non fu scevro di ostacoli. In quel tempo, per conto del Comune di Taipana egli eseguì i rilievi planimetrico ed altimetrico del tracciato delle condutture adduttrici l acqua potabile dalle falde del Monte ove sgorga copiosa, all abitato di Montemaggiore. Non trascorse molto tempo che anche gli abitanti di Platischis richiesero un potenziamento della rete idrica con l immissione nella stessa di acqua sorgente e non molto distante dal paese. Ma l opera più impegnativa e gratificante fu il Progetto della prima LATTERIA sociale turnaria di Montemaggiore che sorse in centro del paese e per il geometra Giulio Barbetti fu il primo Licôf che mai potrà scordare. Continua descrivendo la bellezza dei tanti luoghi della natura scoperti ed ammirati durante l esercizio della professione, il contatto giornaliero con la natura, con le sue meraviglie, i luoghi che altrimenti non avrebbe conosciuto. Continuando a sfogliare la rivista vede l articolo sugli usi civici e ne parla: parla dell enfiteusi, di come è nata, dei diritti che gravavano sui beni da parte dei comuni, del Medioevo, dei masi, delle vicinie, delle ville... Il suo sapere è intrecciato con la Storia e con la storia locale in particolare, e continua auspicando che si possa ricordare oltre a lui, le figure dei Geometri del passa- 25

26 26 Studio ed abitazione del geometra Barbetti to. Grandi Geometri che meritano di essere ricordati per le opere importanti da loro fatte e cita i geometri Angelo e Aldo Morgante, il geometra Pietro Tonchia, allo scopo di trasmettere alle nuove generazioni come i Geometri di un tempo, erano sempre a fianco della loro gente ed allo stesso tempo producevano per loro opere di grande importanza. Quindi descrive con dovizia di particolari i Geometri suoi compaesani, da lui conosciuti personalmente o attraverso le loro opere, ammirati da tutti per le loro qualità tecniche ed umane. ANGELO MORGANTE, geometra libero professionista legato a varie ed importanti opere pubbliche comunali. Emblematicamente citiamo il ponte carreggiabile della Gurguzella parte in pietra, con l impalcatura in legname, che attraversava il torrente Torre ( costruzione, riatto) collegava la Centa Sancti Petri con la Centa di Ultra Turrim. Egli partecipò alla Campagna del , nella difesa di Osoppo e quindi in quella di Venezia, con il grado di Sergente. Assieme a lui ricordiamo che comparteciparono anche il geometra Nicolò Cristofoli con il grado di Caporale, divenne il primo Sindaco di Tarcento redenta. Ed ancora il geometra Lanfranco Morgante, soldato, sempre tarcentino. ALDO MORGANTE, geometra, tra le sue ultime opere si annovera e va ricordato il monumentale ingresso principale al Cimitero del Capoluogo. La assoluta priorità che egli riservava all adempimento del dovere suo verso gli altri, è dimostrata, fra gli altri dal seguente episodio: Correva l anno 1944 allorchè il comando tedesco di occupazione di Tarcento ordinò la consegna alla autorità locale (Vigili Urbani) delle biciclette possedute da ciascun cittadino. Il geometra Aldo Morgante che aveva e deteneva l incarico di Direttore stradale dei comuni di Tarcento e Nimis, attesa la vastità del territorio e la manifesta difficoltà di deambulazione che lo costringeva a reggersi con l ausilio del bastone, aveva validi motivi di opporre l interesse pubblico della sua quotidiana attività, affinché fosse riconosciuta la necessità strumentale della bicicletta. Ciò non pertanto il geometra Aldo Morgante obbedì all ordine e consegnò la sua unica bicicletta. Si trovò così nella necessità di chiedere in prestito altra bicicletta. Mio padre provvide al bisogno e diede a Lui la sua bicicletta. Erano le ore del venticinque agosto dell anno 1950 quando il geometra Aldo Morgante confortato dalla moglie contessa Gemma di Montegnacco esalava l ultimo respiro. Il giorno prima aveva consegnato al giovane geometra Giulio Barbetti il suo livello ad acqua nel segno della continuità, omaggio che seguiva quello precedente di uno squadro a prisma. PIETRO TONCHIA, geometra - Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Di lui fu detto e scritto: nobilissima figura di professionista - amministratore civico stimatissimo. Nato a Tarcento il a 19 anni ottenne a pieni voti il diploma di Geometra al Regio Istituto Tecnico Antonio Zanon di Udine; cessata che fu la Grande Guerra venne eletto Sindaco di Tarcento. Richiamato alle armi nell anno 1915 partecipò a questa prima Guer-

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