Chi ama serve e chi serve ama! Omelia del Giovedì Santo 13 Aprile 2017 di Don Diego Broccolo

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1 Chi ama serve e chi serve ama! Omelia del Giovedì Santo 13 Aprile 2017 di Don Diego Broccolo

2 Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. In questo giorno tutta la Chiesa rievoca l Ultima Cena di Gesù che viene resa presente nell Eucarestia. Secondo i Vangeli sinottici, la Cena è avvenuta nella ricorrenza della Pasqua ebraica, perciò il libro dell Esodo riferisce le disposizioni che il Signore dà al popolo ebreo per la Pasqua, prima dell uscita dall Egitto. Gli ebrei devono procurare per ogni famiglia un agnello maschio nato nell anno, poi devono uccidere l agnello e mettere il sangue sugli stipiti delle porte. Dio dice:- in quella notte io passerò per il paese d Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli déi dell Egitto. Io Sono il Signore. Si porrà dunque fine all oppressione degli Ebrei, grazie a questo intervento del Signore. Nel brano del Vangelo ci viene narrato l episodio di questa Ultima Cena fatta da Gesù con gli apostoli nella ricorrenza della Pasqua ebraica. In questa stessa occasione Gesù lava i piedi agli apostoli, quasi ripetendo quello che abbiamo letto nel libro dell Esodo, per dare compimento alle promesse attese dal suo popolo per la liberazione dalla schiavitù del peccato e dalla sottomissione ai falsi idoli. Gesù lava i piedi degli apostoli. Tutta la vita cristiana deve essere un servizio e Gesù ce lo ha voluto far capire in modo molto concreto, lavando i piedi per primo. Tutti dobbiamo accettare di essere lavati, di essere liberati dai nostri peccati. Così Gesù ci dà un vero insegnamento che esprime il senso di tutto il mistero pasquale:- Il Figlio dell uomo non è venuto per essere servito ma per dare la propria vita in riscatto per molti (Mc10,45). Gesù ci indica chiaramente questo senso di servizio perché esso è fondamentale nella nostra vita cristiana. L amore senza il servizio è un amore vuoto, non è un amore autentico. Gesù stesso dice:- Vi ho dato l esempio, capite quello che ho fatto per voi? Riusciamo noi discepoli di oggi a comprendere il significato di quello che ha fatto Gesù in quel Giovedì Santo? Quello che ci ha lasciato Gesù nel segno della lavanda dei piedi e del pane? E Cristo! Ne comprendiamo il significato? Oppure siamo qui solo per ripetere un rito? Stamattina siamo stati in Cattedrale, stasera nelle nostre assemblee, e poi? La nostra vita! Cosa abbiamo compreso di questo segno? Ne teniamo conto di questo significato? Vi ho dato l esempio Gesù ripete anche questa sera, vi ho dato l esempio! Lasciatemi fare questa sera una lavanda dei piedi ai nostri fratelli qui presenti che sono giovani del Giomino, del corso di cresima, giovani che frequentano la Parrocchia, una coppia di nostri fratelli cristiani ortodossi, poi c è una mamma, un papà e una figlia, la mamma e la figlia sono di religione musulmana, e poi questi altri

3 nostri due giovani che conosciamo, a cui abbiamo deciso di dare la chiave come chiaro segno di responsabilità. Proprio perché per noi ha un significato profondo quello che ha fatto Gesù:- la condivisione, il servizio. Lavare i piedi significa non guardare soltanto alla condizione dell altro, significa guardarne la personalità, significa fare qualcosa per l altro, significa dire l umanità dell altro, l umanità di chi è presso di te e che vive una sua realtà sociale. Quando Gesù spezzò il pane con i suoi discepoli disse:- Qualcuno di voi come riportano i Vangeli sinottici che intinge il pane nel mio piatto mi tradirà.gesù condivide lo stesso pane della fraternità con tutti, questo significa che anche noi siamo chiamati a vivere l impegno. La nostra vocazione cristiana deve essere l impegno per la pace, non si può vivere la Pasqua se non con la pace, non si può realizzare il concetto di Dio se non con la pace, non si può vivere la vocazione discepolare se non con la condivisione di chi è fratello, di chi è fratello anche essendo diverso. E allora tutto quello che oggi dice Gesù ha un significato profondo di spiritualità ma anche di amore. Nel Vangelo di Giovanni Gesù afferma:- Io sono il pane di vita, il pane che io darò è la mia carne per il mondo, se non mangiate la carne del Figlio dell uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne, chi beve il mio sangue ha la vita eterna. Per l evangelista Giovanni il Vangelo di Gesù rimanda ancora ad un altro episodio, che aiuta a fare chiarezza in quanto asserisce un modello per tutti noi; infatti, in questo episodio Gesù, con le parole:- perché quello che ho fatto io lo facciate anche voi -, ci ha dato l esempio. Dare la vita per gli altri non è una caratteristica di tutti. Sì, ci sono persone capaci di dare la vita per gli altri, e questo è un avvenimento piuttosto raro, ma per noi è un significato cristiano. Tutta la nostra vita cristiana deve essere un servizio, e Gesù lo ha voluto far capire proprio con questo episodio della lavanda dei piedi che noi ripeteremo. Gesù Maestro e Signore depone le vesti, prende un asciugatoio, se lo cinge attorno alla vita, versa dell acqua nel catino, comincia a prestare servizio da schiavo. Lavare i piedi con il catino è un compito cristiano, ecco il significato di questo gesto. Simon Pietro non può rifiutare questo servizio, mi sembra che questo nuovo simbolo preannunci la divinità di Gesù, il quale effettivamente risplende della propria divinità, trasforma se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo uguale agli uomini. Lui umiliò se stesso dice la Scrittura - facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce, per questo motivo lo ha esaltato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni altro nome. Tutti dobbiamo accettare di essere salvati dal Signore, di essere

4 anche liberati dai nostri peccati. Per potere avere parte alla Sua carne, dobbiamo accettare di essere purificati con il Sacramento della riconciliazione, per poterci avvicinare più degnamente anche all Eucarestia. A Pietro che dice:- Tu non mi laverai i piedi in eterno, Gesù rispose:- se non ti laverò i piedi, non avrai parte con me. Dopo questo Gesù, pronunciando queste parole, dà un insegnamento:- il Figlio dell uomo non è venuto per essere servito ma per dare la sua vita. Nella nostra storia non manca questa volontà dell amore! Si può amare in ogni famiglia, in ogni comunità religiosa. Un sacerdote o un vescovo non possono semplicemente vivere la comunione come Eucarestia, senza amare e servire i fratelli, in quanto non è soltanto la comunione che può dare il significato della vocazione cristiana. Amare significa non solo perdonare ma servire, chi ama serve e chi serve ama! E Gesù dice:- io ti amo e ti servo come uno schiavo. Amare è servire! Noi questo Giovedì Santo chiediamo al Signore di avere nei nostri cuori questo spirito di amore, questo spirito di servizio, chiediamo di restaurare il mondo con l amore, quel piccolo mondo che ci sta attorno che può essere la realtà del povero, che può essere la realtà di chiunque. Papa Francesco, visitando la casa di reclusione di Paliano (Frosinone) ha parlato ai carcerati del significato del tradimento di Giuda, dell amore e del perdono che Gesù dona sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre. Sapeva che sarebbe stato tradito e che sarebbe stato consegnato da Giuda quella stessa notte. Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Dice il Papa che Dio ama così: fino alla fine. E dà la vita per ognuno di noi, e si vanta di questo, e vuole questo perché Lui ha amore: amare fino alla fine. Non è facile amare i nemici, non è facile voler bene o fare del bene agli altri, perché tutti siamo peccatori pieni di limiti e di difetti. tuttavia però Gesù dà una testimonianza di vero amore, un esempio di vero servizio e ripete a ciascuno di noi:- fai anche tu lo stesso. Lava i piedi a chi è povero, a chi è straniero e viandante, lava i piedi a chi ti è nemico, sapendo che Cristo farebbe lo stesso. Se puoi dare un aiuto, se puoi dare un servizio, se puoi dare amore a chi ti è prossimo e a chi ti è nemico, questo allora significherà lavare i piedi. Il Papa ricevendo in udienza i membri del Pontificio Consiglio dei Laici, ai quali ha anticipato alcune linee del progetto di riforma della Curia che li riguarda, ha ribadito il concetto dell essere una Chiesa in uscita verso le periferie del mondo. Papa Francesco invita ad alzare lo sguardo e a guardare fuori, ai molti lontani del nostro mondo, alle tante famiglie in difficoltà bisognose di misericordia, ai numerosi laici dal cuore buono e generoso che volentieri metterebbero al servizio del Vangelo

5 le loro energie, il loro tempo, le loro capacità se fossero coinvolti, valorizzati e accompagnati con affetto e dedizione da parte dei pastori e delle Istituzioni Ecclesiastiche La Chiesa è chiamata a prendere sempre più consapevolezza di essere la casa paterna dove c è posto per chiunque, di essere Chiesa in permanente uscita, comunità evangelizzatrice che sa prendere l iniziativa senza paura. La Chiesa deve andare incontro, cercare i lontani, arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi (Evangelii Gaudium). Gesù dice:- la tua vocazione è spingere il mondo in un altra direzione. Tu andrai al di là, tu andrai oltre. Se nel mondo oggi ci sono schiavi ( e anche qui a Palermo), se nel mondo ci sono prigionieri, se ancora nel mondo c è la schiavitù del peccato, la piaga del male che corrode, che distrugge ogni comunità civile, ogni comunità politica, ogni comunità sociale e ogni comunità ecclesiale, allora se tu hai questo tarlo, se tu hai questo verme come dice Gesù nel Vangelo di oggi il diavolo ti spinge a tradire il messaggio evangelico. Giuda perché tradisce il suo Maestro? Per soldi! Tradisce Gesù per trenta denari! Perché i soldi sono corruzione, vanagloria, potere e sopraffazione. Giuda, paradossalmente però, ci riporta tutti al senso del pulito, perché il cristiano deve essere pulito nelle sue azioni, deve essere trasparente nel suo servizio, non può lasciarsi corrompere dalla mondanità, dalle ricchezze, dai poteri, dai domini, che oggi devono invece perdersi nella dimensione di Cristo nella croce, sopra la croce, per condurci tutti alla salvezza. Solo Cristo in alto sulla croce ci fa vedere la trasparenza, la prontezza nella vita, solo Cristo può farci comprendere la nostra vocazione di cristiani. Lo Spirito Santo ci guidi sempre su questa direzione vera, perché è la nostra unica direzione. A volte nel mondo ci sono tante strade che fanno vedere tante cose, sono strade facili; invece dobbiamo intraprendere la direzione dell amore, del servizio, e della comunione. Sono queste le tre direzioni che devono strutturare la nostra vita parrocchiale, la nostra vita domestica, il nostro servizio nel lavoro, e la vita sociale. Immaginate, noi veniamo in Chiesa, prendiamo la comunione, ci battiamo il petto, e non sappiamo perdonare, non sappiamo amare, non sappiamo lavare i piedi; significa forse questo lavare i piedi? E possibile che diventiamo intolleranti nei confronti del nostro prossimo. Che volto ha Cristo? Papa Francesco ha detto questo ai carcerati:- io sono venuto a lavarvi i piedi perché voglio liberarvi, vi ho perdonati, siete perdonati, siete rimasti qui per riparare. Ma adesso anche voi dovete capire il senso di quello che abbiamo fatto. Lavare i piedi significa rispettare l umanità dell altro,

6 rispettare lo spazio dell altro, baciarli significa accogliere l umanità di chi viene verso di te, di chi è accanto a te. E io questa sera non posso fare altro che ricordarmi anche di tutti i carcerati, di tutti i traditi, di coloro che tradiscono l amicizia. Quante volte siamo stati traditi nell amicizia, traditi nel vincolo coniugale, quante volte abbiamo fallito nell amore perché c è stato un tradimento, come Gesù da Giuda. E allora cosa fare? Gesù ci insegna:- tu amerai, tu perdonerai, tu laverai i piedi nel perdono. Ci aiuti la Madre di Dio, Colei che si è fatta la serva del Signore, la Donna del sì, Lei ripete che solo uscendo dai nostri recinti si può essere plasmati dallo Spirito ed essere testimoni dell amore di Dio. Ci aiuti Lei ad entrare nella grotta vuota del Figlio risorto, a guardare quei volti di Madre e Figlio, quei volti che sono rimasti lì nella grotta della nuova creazione. Ci spinga la Madre al seguito di quel pane vivo disceso dal cielo che Gesù stasera spezza per tutti noi. Vi preghiamo anche di saper spezzare questa sera il pane eucaristico che è anche pane di fraternità, di testimoniare con l amore e il servizio il gesto che Gesù ci ha dato:- lavare i piedi. Questa sera devo lavare i piedi a qualcuno, cioè devo fare in modo che l altro comprenda che anch io sono in grado di perdonare. Se dovessi avere qualcosa contro qualcuno, gli dirò:- perdonami, ho fatto male. Dobbiamo essere non schiavi di noi stessi, del nostro egoismo e del nostro individualismo, ma servi del Signore che umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce, per questo Dio l ha esaltato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni altro nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli e sottoterra e ogni lingua proclami la sua gloria. 22 Aprile 2017 Alla mia comunità, nel giorno del mio 22 esimo anniversario sacerdotale, con immensa gratitudine Don Diego Broccolo