DAL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE ATTIVITA DI TERZA MISSIONE

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1 DAL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE ATTIVITA DI TERZA MISSIONE Dott. Andrea Berti Dirigente dell Area Relazioni Internazionali, Ricerca e Trasferimento Tecnologico dell Università di Padova Corso di formazione per segretari amministrativi Fondazione CRUI Netval - Codau Roma, 9 ottobre

2 La terza missione delle università Per terza missione si intende l insieme delle attività con le quali le università entrano in interazione diretta con la società, fornendo un contributo che accompagna le missioni tradizionali di didattica e di ricerca. (ANVUR, La terza missione nelle università e negli enti di ricerca italiani, Documento di lavoro del workshop del 12 aprile 2013) Nota: la terza missione esiste anche per gli enti pubblici di ricerca, anche se nel loro caso si dovrebbe correttamente parlare di seconda missione, non occupandosi essi di didattica. 2

3 Con quali parti della società interagiscono le università quando fanno attività di terza missione? Con tutte, tranne: Con gli studenti iscritti a corsi di studio (attività tipica della didattica) Con la comunità scientifica (attività tipica della ricerca) In particolare le attività di terza missione si rivolgono a: Imprese Enti pubblici Pubblico indistinto di non specialisti 3

4 Macrocategorie della terza missione Valorizzazione della ricerca Gestione della proprietà intellettuale Imprenditorialità accademica (spin-off) Attività conto terzi Strutture di internediazione Produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale Produzione e gestione di beni culturali Sperimentazione clinica, infrastrutture di ricerca (medica) e formazione medica Formazione continua Public engagement 4

5 L istituzionalizzazione della terza missione La terza missione è stata riconosciuta come missione istituzionale delle università solo in tempi recenti e con una previsione normativa ancora incompleta Il D.M. 47 del , allegato E «Indicatori e parametri per la valutazione periodica della ricerca e della terza missione», ha inserito la terza missione tra le attività istituzionali la cui valutazione confluisce nel Rapporto di valutazione periodica da trasmettere al MIUR entro il 31 luglio di ogni anno Di conseguenza, nessuno degli statuti universitari recentemente modificati recepisce in maniera organica la terza missione tra le attività istituzionali nella forma in cui è definita dal MIUR e dall ANVUR, anche se molte delle attività di terza missione sono menzionate 5

6 La valutazione della terza missione La valutazione della terza missione è stata inserita nel sistema AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento), non nel sistema VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) Anche se nella raccolta dati per la VQR sono stati chiesti agli atenei molti dati riguardanti la terza missione, la sede istituzionale per la raccolta dei dati delle attività di terza missione è la SUA-RD (Scheda Unica Annuale Ricerca Dipartimento) C è già stata una massiccia raccolta di dati di terza missione con la SUA-RD Non è richiesto alcun dato di terza missione nella VQR La valutazione della terza missione non concorre alla determinazione degli indicatori per l allocazione della quota premiale del FFO. 6

7 SUA RD : sezioni e quadri della parte terza (attività di Terza Missione) Giuseppe Conti Parte terza Sezione Quadro 1 - Proprietà intellettuale I.1.a Brevetti I.1.b Privative vegetali 2 - Spin-off I.2 Imprese spin-off 3 - Attività conto terzi I.3 Entrate conto terzi 4 - Public engagement I.4 Monitoraggio delle attività di PE 5 - Patrimonio culturale I.5.a Scavi archeologici I.5.b Poli museali I.5.c Immobili storici 6 Tutela della salute I.6.a Trial clinici 18 QUADRI I.6.b Centri di Ricerca Clinica e Bio-Banche I.6.c Attività di educazione continua in Medicina 7 - Formazione continua I.7.a Attività di formazione continua I.7.b Curricula co-progettati 8 - Strutture di intermediazione I.8.a Ufficio di Trasferimento Tecnologico I.8.b Ufficio Placement I.8.c Incubatori I.8.d Consorzi per la Terza Missione I.8.e Parchi Scientifici LEGENDA Compilazione: Dipartimento Compilazione: Dipartimento + Ateneo Compilazione: Ateneo

8 Metodo di valutazione: peer review informata Peer review informata significa che la valutazione non si basa su indicatori quantitativi, ma viene effettuata da esperti che esprimono giudizi formulati anche utilizzando dati quantitativi, opportunamente interpretati e contestualizzati L ANVUR ha costituito la CETM (Commissione Esperti Terza Missione), composta da 24 esperti, suddivisi in due sottocommissioni: 1. Valorizzazione della ricerca 2. Produzione di beni pubblici sociali e culturali La CETM inizia i lavori il 23 ottobre p.v. e li concluderà entro un anno La valutazione si basa sui dati raccolti con la SUA RD Non è chiaro quando ci sarà la SUA RD

9 Particolarità della valutazione della terza missione 1. Limitazione alle attività effettivamente svolte dagli atenei, senza necessariamente penalizzare chi non fa una certa cosa: non tutti possono fare tutto. A differenza della didattica e della ricerca, che sono responsabilità istituzionali di ogni ateneo, le attività di 3M non sono un dovere. Gli atenei scelgono quali fare. L ANVUR rispetterà le scelte, ma ne chiederà la motivazione. 2. Contestualizzazione: dal momento che le ricadute delle attività di 3M si manifestano con maggiore probabilità nelle vicinanze geografiche degli atenei, è essenziale tenere conto dei contesti in cui gli atenei operano. 3. Normalizzazione: le iniziative di 3M saranno rapportate al numero totale dei soggetti che operano nella ricerca (docenti, ricercatori, assegnisti, dottorandi, specializzandi), ma in alcuni casi ad un sottoinsieme degli stessi (i ricercatori delle aree 1-9), che hanno maggiore facilità a svolgere certe attività. 9

10 Dimensioni della valutazione 1. Strategia: chiarezza degli obiettivi, orizzonte temporale adeguato, analisi realistica dei propri punti di forza e di debolezza, fissazione di obiettivi intermedi e indicatori 2. Risorse e processi: adeguatezza delle strutture e del personale qualificato, collaborazione attiva del personale docente, procedure di alto livello professionale 3. Risultati: impatto in termini economici a beneficio dell università e del territorio (valorizzazione della ricerca), impatto in termini ampiezza e profondità dell interazione diretta con la società (produzione di beni pubblici) 10

11 Criteri di valutazione: gestione della proprietà intellettuale 1. Capacità inventiva Brevetti accademici Brevetti universitari 2. Capacità di gestione della proprietà intellettuale Concessioni Estensioni internazionali 3. Valorizzazione economica del portafoglio di P.I. 11

12 Criteri di valutazione: imprese spin-off 1. Impatto occupazionale 2. Impatto economico 3. Operazioni che consentono all ateneo l uscita dal capitale 4. Demografia degli spin-off 5. Dinamica di crescita 6. Collaborazione con le strutture di ateneo 12

13 Criteri di valutazione: attività conto terzi 1. Intensità di ricerca conto terzi 2. Intensità di didattica conto terzi 3. Intensità di relazioni istituzionali 4. Finanziamenti da privati 13

14 Criteri di valutazione: strutture di intermediazione Basata sull analisi dei siti web dei soggetti intermediari: Nazionali Condivisi con altri atenei Esterni ma collegati in esclusiva Interni 1. Intensità di collaborazione con soggetti intermediari 2. Struttura organizzativa dell ateneo per la valorizzazione della ricerca 3. Impatto occupazionale ed economico delle imprese ospitate negli incubatori 14

15 Criteri di valutazione: produzione e gestione di beni culturali 1. Scavo e fruizione di beni archeologici 2. Conservazione e gestione di poli museali 3. Gestione e manutenzione di edifici storici 15

16 Criteri di valutazione: sperimentazione clinica, infrastrutture di ricerca e formazione medica 1. Trial clinici (n., n. pazienti, entrate) 2. Centri di ricerca clinica e biobanche (n.) 3. Corsi di educazione continua al personale sanitario (n. corsi ECM, n. CFP erogati) 16

17 Criteri di valutazione: formazione continua 1. Volume di formazione erogata (n. corsi, docenti, ore, CFP) 2. Utenti coinvolti (n.) 3. Co-progettazione di curricola 17

18 Criteri di valutazione: formazione continua 1. Volume di formazione erogata (n. corsi, docenti, ore, CFP) 2. Utenti coinvolti (n.) 3. Co-progettazione di curricola 18

19 Criteri di valutazione: public engagement SUA RD : 3 schede per iniziative di dipartimento, 5 schede per iniziative di ateneo 1. Chiarezza degli obiettivi 2. Entità delle risorse impegnate (persone, mezzi) 3. Impatto dimostrabile 4. Presenza e qualità di azioni di valutazione ex-post delle attività 19

20 Documento di riferimento ANVUR La valutazione della terza missione nelle università italiane Manuale per la valutazione Versione rivista in seguito alla conultazione pubblica Approvata dal Consiglio Direttivo nella seduta del 1 aprile 2015 Nel sito (con un po di fatica) oppure con Google! 20

21 Grazie per l attenzione! Dott. Andrea Berti Area Relazioni Internazionali, Ricerca e Trasferimento Tecnologico Università di Padova andrea.berti@unipd.it Tel: