SUPPORTO PER IL VOICE-OVER-IP. Introduzione. Tecnologie e Strumenti. Protocolli di Rete

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1 SUPPORTO PER IL VOICE-OVER-IP Progetto di Reti di Calcolatori L-S di Colleluori Mirko (169783) Il VoIP, Voice over Internet Protocol, è il nome con il quale si intende realizzare la telefonia per mezzo di internet e costituisce una delle novità che maggiormente movimentano il mercato dell informatica in questo periodo. Il concetto base è quello di poter utilizzare la rete internet come mezzo di trasmissione della voce. Questo tipo di applicazione si pone come sostituto a basso costo del tradizionale telefono e certamente a lungo termine è destinata a sostituire la telefonia tradizionale. Per realizzare un applicativo VoIP gli obiettivi da raggiungere sono diversi; tra essi si possono sottolineare tre aspetti in particolare: l instradamento di una telefonata per mezzo del protocollo IP; la gestione di eventi Real-Time; la Qualità del Servizio. L instradamento di una telefonata VoIP tra due computer avviene, fisicamente, per mezzo di internet utilizzando il protocollo IP e scambiando pacchetti che contengono voce. Naturalmente per collegare a livello software due computer serve un protocollo e SIP, Session Initiation Protocol, è lo standard che si sta affermando per stabilire, modificare e terminare sessioni multimediali. SIP è un protocollo che si completa con altri, come RTP, Real-Time Transport Protocol, per fornire una Qualità del Servizio adeguata. Considerando i diversi dispositivi che compongono la struttura di una chiamata su Internet, Java ha sviluppato quattro tipologie di api: Jain-Sip e Jain-Sip Lite API rispettivamente a basso e ad alto livello per applicazioni che usano la J2SE, Sip-Servelet per sfruttare J2EE e Sip per J2ME per i cellulari. Inoltre c è RTP e per questo Java propone le API di JMF, Java Media Framework. Con il seguente progetto si intende individuare le componenti essenziali dell intera teoria che fa da supporto al VoIP e sviluppare un supporto software che dia corpo al concetto di Voice over IP. Introduzione Il supporto fornisce strumenti a livello applicativo per l implementazione di servizi che necessitano di effettuare un trasferimento in realtime di contenuti multimediali (audio e video). Le funzionalità offerte dal supporto possono essere così riassunte: User Location: determinazione degli end system coinvolti nella comunicazione; User Availability: identificazione della disponibilità delle parti ad impegnarsi in una comunicazione; User Capabilities: identificazione di media e parametri utilizzati; Session Setup: avviso, instaurazione dei parametri di una sessione su chiamate e trasporto di informazioni riguardo ai partecipanti; Session Management: trasferimento e terminazione di una sessione, modifica dei parametri della sessione, e invocazione dei servizi; Data Transmission/Reception: instradamento della comunicazione multimediale; QoS Monitoring: monitoraggio della qualità del servizio; Sequence Numbering, Time Stamping: per la ricostruzione della sequenza di pacchetti del mittente dalla parte del ricevente. Il supporto vede applicabilità nei seguenti servizi: Telefonia su IP (VoIP) e servizi telefonici supplementari; Video comunicazione (video conference, operator services); Sistemi di notifica di eventi (subscribe/notify); Sistemi di messaggistica (instant messaging, presence services); Simulazioni interattive distribuite e giochi interattivi; Misurazioni e controlli in remoto (video surveillance). Tecnologie e Strumenti Protocolli di Rete Il supporto implementa il protocollo SIP, Session Initition Protocol (Protocollo IETF, RFC 2543 e 3261), standard che si sta affermando per stabilire sia le regole per l individuazione degli utenti, sia le regole per consentire a due applicazioni di iniziare una comunicazione multimediale. SIP viene integrato verticalmente nel sistema con altri due protocolli IETF (RFC 3550 e 3551): RTP, Real-Time Transport Protocol, per lo scambio trasparente di dati multimediali in realtime, e RTCP, Real-Time Control Protocol, per la fornitura di feedback in QoS.

2 API L implementazione è in Java, che mette a disposizione sia le API per il protocollo SIP, sia quelle per il protocollo RTP. Per il protocollo SIP, sono disponibili vari pacchetti sviluppati nell ambito del JCP, Java Community Process, classificati in progetti JSR con codice. Nel seguente supporto si è fatto riferimento alle API JSR 32 Jain-Sip per lo sviluppo applicativo su piattaforma J2SE. Il protocollo RTP è stato to invece gestito attraverso le API fornite da JMF, Java Media Framework, architettura unificata per la cattura, emissione e manipolazione di dati multimediali. Architettura generale Sviluppare un applicazione per il Voice-IP vuol dire creare un oggetto che permetta prima di stabilire una connessione SIP tra utenti e prendere i dati relativi ad un tipo di streaming usando Jain-Sip e poi chiamare JMF per iniziare il protocollo RTP creando così la sequenza di pacchetti voce su Internet. I protocolli svolgono quindi i seguenti ruoli: SIP si occupa di trovare e stabilire una connessione tra gli utenti, specificando le caratteristiche della comunicazione grazie al SDP, Session Description Protocol presente nel body del messaggio; RTP permette di inviare lo stream dei pacchetti della voce e RTPC ne controlla la qualità. In quest ottica, JMF ha un onere in più, ossia il compito di definire la sorgente dalla quale prelevare la voce, convertirla da formato analogico a formato digitale, per poterla avere come flusso di byte e stabilire il protocollo RTP verso il destinatario. A tal scopo esso dunque necessita di tutti i dati relativi all indirizzo dell utente al quale inviare lo stream della voce che sono contenuti nel body del messaggio SIP, conformi al SDP. Il supporto realizza tali funzionalità su due diversi livelli di astrazione: Core level: : strumenti a basso livello che consentono di interagire direttamente con le funzionalità del protocollo; Componen levelt: : strumenti ad alto livello che mettono a disposizione componenti applicativi sviluppati sopra il livello core. Le funzionalità di protocollo RTP sono racchiuse nel package media.mediaoverip.rtp, all interno del quale è possibile evidenziare i seguenti sub-package: media.mediaoverip.rtp.core: racchiude le funzionalità di basso livello, quali meccanismi di gestione della sessione RTP, di trasmissione/ricezione dei dati multimediali, monitoraggio della QoS; media.mediaoverip.rtp.console: componente che implementa le funzionalità base di un client per lo streaming RTP, racchiudendo in una semplice interfaccia grafica gli strumenti per configurare gli end-system della comunicazione multimediale, avviare e terminare il trasferimento dei dati, monitorare la QoS, appoggiandosi naturalmente alle funzionalità offerte a livello core. Le funzionalità di protocollo SIP sono racchiuse nel package media.mediaoverip.sip, all interno del quale è possibile evidenziare i seguenti sub-package: media.mediaoverip.sip.core: racchiude le funzionalità di basso livello, quali meccanismi di gestione della sessione SIP, di trasmissione/ricezione ricezione di messaggi; media.mediaoverip.rtp.register, media.mediaoverip.rtp.registrar: componenti che implementano un protocollo di Registration mediante protocollo SIP; media.mediaoverip.rtp.watcher, media.mediaoverip.rtp.presentity: componenti che implementano un protocollo di Presence mediante protocollo SIP; media.mediaoverip.rtp.tpcc, media.mediaoverip.rtp.party: componenti che implementano un protocollo di negoziazione di tipologia Third Party Call Control. Core Level SIP Core Level Le funzionalità SIP a livello core sono racchiuse nel package media.mediaoverip.sip.core.

3 Descrizione generale SIP è un protocollo basato su testo, come HTTP e SMTP, e scambia messaggi di richiesta e risposta tra applicazioni formati da header e body. I messaggi che il protocollo usa sono composti da una riga iniziale dove è presente il comando, poi c è un header con informazioni su mittente e destinatario ed infine il body del messaggio. Questa struttura è del tutto simile a quella dei messaggi HTTP: fornire metodi per formattare il messaggio in formato SIP; inviare e ricevere i messaggi; scompattare i messaggi in arrivo; gestire la transazione con timeout, stati e ciclo di vita. Il supporto nel suo ruolo si occupa di: implementare il SipListener per interagire con lo stack; registrarsi con il SipProvider per i messaggi; gestire la transazione in modalità sincrona o asincrona; accedere agli oggetti dello stack; ricevere i messaggi dallo stack come eventi. Il flusso applicativo è il seguente, nel quale sono coinvolte le classi realizzate in Jain-SIP: Analizzando le righe del messaggio si possono notare chiamante e ricevente (to e from) e l identificativo del chiamante (call-id). I messaggi che gli utenti possono scambiarsi, in una sessione, sono di 6 tipi: INVITE: per invitare un utente nella sessione; ACK: per confermare; OPTIONS: per avere informazioni sulle capacità multimediali; BYE: per terminare la partecipazione di un utente ad una sessione; CANCEL: per cancellare una sessione; REGISTER: per informare il SIP server della localizzazione dell utente. I vari tipi di messaggio servono a gestire tutta la comunicazione. Il supporto costruisce un modello ad eventi, definendo un Listener e un Provider che scambiano, appunto, eventi: un particolare Listener si troverà in ascolto degli eventi generati dal Provider; gli eventi incapsulano Request e Response ed il SipListener rappresenta colui che ascolta e consuma l evento. L evento è un entità astratta: quello che c è dentro l evento è il messaggio SIP. Il SipProvider è il fornitore dell evento che riceve il messaggio dalla rete e lo passa all applicazione sempre sotto forma di evento. Il supporto eredita i seguenti obiettivi e servizi offerti da Java: L interfaccia SipStack ha il compito di: gestire i Provider SIP; può registrare molti Listener; è instanziato dalla SipFactory con un insieme di parametri; definisce le proprietà di ritrasmissione, le informazioni sui router ed eventuali nuovi metodi realizzati. In particolare, coordinando la ritrasmissione, solleva lo sviluppatore da una notevole complessità di gestione. I parametri da passare per il corretto funzionamento del SipStack sono: il suo indirizzo; il nome; il path del router per l instradamento dei messaggi prima che il dialogo sia iniziato; il filtro per la ritrasmissione. L interfaccia SipProvider ha invece il ruolo di: ricevere gli eventi; notificare gli eventi al SipListener registrato; gestire le transazioni con scambio di request e response. Per quanto riguarda l interfaccia SipListener: viene creata/associata associata ad un unico SipStack; tutti i SipProvider associati al SipStack hanno il medesimo SipListener; gestisce i timeout della transazione; ritrasmette gli eventi. Queste interfacce si trovano nel package generale javax.sip di Jain-Sip che definisce l architettura generale, le transazioni e gli eventi. Gli altri package sono relativi al messaggio Sip.

4 Attraverso il package address il supporto implementa le interfacce per gli URI e il tipo Sip e Tel: gli indirizzi di un utente possono essere simili a quelli di posta elettronica (es, sip:alice@atlanta.com), oppure come numero di telefono (es, tel:123456). Utilizzando invece il package message vengono implementate le interfacce per i messaggi request e response. I messaggi request contengono il tipo di richiesta e l URI; quelli di response il codice dello stato della transazione. Il body del messaggio può contenere dati in formato String o Object, come specificato nel SDP, Session Descriptor Protocol. Infine, il package header viene impiegato come punto di riferimento per la gestione di tutti gli header supportati e le loro possibili estensioni (simili agli header HTTP sia per sintassi che per significato). SIP Actor Un attore SIP viene identificato nel supporto attraverso la classe SIPActor, che ha il compito di gestire le informazioni end-system, tra le quali: indirizzo host; nome host; nickname; name e surname. La classe fornisce due comodi pannelli per accedere in lettura e modifica a tali dati: SIP Controller Elemento fondamentale di gestione delle funzionalità del supporto a livello core è la classe SipController, che si occupa di: implementare il SipListener per interagire con lo stack; registrarsi con il SipProvider per i messaggi; gestire la transazione in modalità sincrona o asincrona; accedere agli oggetti dello stack; ricevere i messaggi dallo stack come eventi. Di seguito viene riportata una porzione di codice per la creazione dello stack: // Creazione SIP factory 1SipFactorysipFactory=SipFactory.getInstance(); // Creazione factories 1AddressFactoryaddressFactory= 2sipFactory.createAddressFactory(); 3MessageFactorymessageFactory= 4sipFactory.createMessageFactory(); 5HeaderFactoryheaderFactory= 6sipFactory.createHeaderFactory(); // Creazione SIP stack 1 SipStack sipstack = 2 sipfac tory.createsipstack(properties); // Creazione SIP listening point e SIP provider 1 udplisteningpoint = sipstack 2.createListeningPoint (localsipport, "udp" ) ; 3 udpsipprovider = sipstack 4.createSipProvider(udpListeningPoint); RTP Core Le funzionalità RTP a livello core sono racchiuse nel package media.mediaoverip.rtp.core. Descrizione generale La voce non può essere trattata come i dati e allora serve un protocollo che garantisca una certa priorità ai pacchetti vocali. RTP, Real-Time Transport Protocol, è il protocollo per il trasferimento dei pacchetti con contenuto multimediale come audio e video. Poiché l obiettivo è di garantire la Qualità del Servizio, RTP si usa in maniera congiunta con RTCP, Real-Time Transport Control Protocol, che si occupa di monitorare la qualità dei dati trasmessi aumentando o anche diminuendo la banda dedicata alla trasmissione. E pensato per lavorare in modo indipendente dal livello di trasporto anche se, in genere, usa UDP, User Datagram Protocol e IP, Internet Protocol. Non si può utilizzare TCP per l eccessiva pesantezza dei pacchetti e con UDP non è possibile controllare l ordine di arrivo degli stessi. RTP risolve il problema permettendo al ricevitore di organizzare i pacchetti in base all ordine di arrivo, trascurando i pacchetti persi. Il supporto RTP a livello core si appoggia a JMF, Java Media Framework, che fornisce una architettura unificata per la cattura, emissione e manipolazione dei dati multimediali. Attraverso le API JMF vengono implementate le funzionalità di riproduzione e trasmissione di stream RTP, mediante l uso di classi e interfacce definite nei package javax.media.rtp, javax.media.rtp.event e javax.media.rtp.rtcp, che sfruttano il modello ad eventi. La sessione RTP viene coordinata attraverso un RTPManager, classe che tiene traccia dei partecipanti alla sessione e dei flussi che stanno per essere trasmessi e/o ricevuti. L interfaccia del

5 RTPManager definisce i metodi che consentono ad una applicazione di inizializzare e avviare la partecipazione in una sessione, rimuovere flussi individuali creati da un applicazione e chiudere l intera sessione. Il supporto mantiene delle statistiche su tutti i pacchetti RTP e RTCP inviati e ricevuti nella sessione. Le statistiche vengono tracciate per l intera sessione per mezzo di un flusso base. E possibile accedere a statistiche globali di ricezione e trasmissione: GlobalReceptionStats: mantiene delle statistiche cumulative globali di ricezione per la sessione. GlobalTrasmissionStats: mantiene delle statistiche cumulative di trasmissione per tutti i trasmettitori locali. Dal flusso sono disponibili statistiche per un particolare flusso di ingresso o uscita: ReceptionStats: mantiene statistiche di ricezione per un partecipante individuale. TransmissionStats: mantiene statistiche di trasmissione per un flusso individuale di invio. Inoltre viene tenuto traccia di tutti i partecipanti di una sessione RTP. Un partecipante (in JMF rappresentato attraverso una istanza di una classe che implementa l interfaccia Participant) viene creato ogni qualvolta arriva un pacchetto RTCP che contiene un source descriptor (SDES) con un canonical name (CNAME) che non è stato ancora visto prima nel corso della sessione (oppure è stato eliminato per un time-out dal suo ultimo utilizzo). I Participants vengono classificati come passivi (inviando solo pacchetti di controllo) oppure attivi (inviando anche uno o più flussi di dati RTP). E presente esattamente un unico partecipante locale che rappresenta il partecipante client/server locale. Un partecipante locale indica che sta per inviare un messaggio di controllo RTCP o dati e mantenendo uno stato sui dati in arrivo e messaggi di controlli attraverso l avvio di una sessione. Attraverso l RTPManager, il supporto mantiene un oggetto di tipo RTPStream per ciascun flusso di pacchetti di dati RTP nella sessione. Due sono i tipi di flussi RTP controllati: ReceiveStream: rappresenta un flusso che sta per essere ricevuto da un partecipante remoto. SendStream: rappresenta un flusso di dati provenienti dal Processor o da un DataSource input che sta per essere inviato nella rete. Un ReceiveStream viene costruito automaticamente ogni volta che l RTPManager individua una nuova sorgente di dati RTP. In javax.media.rtp.event sono definiti molti eventi specifici RTP. Questi eventi sono utilizzati per comunicare con lo stato della sessione e dei flussi RTP e il supporto tiene anche traccia di queste informazioni. RTP Actor Un attore RTP viene implementato attraverso la classe RTPActor, che ha lo scopo di gestire le informazioni che lo identificano: indirizzo host; porta di invio dati multimediali; porta di invio dati di controllo (RTCP); porta di ricezione dati multimediali; porta di ricezione dati di controllo (RTCP); Per semplicità si è imposto di utilizzare un numero pari per le porte impiegate nella trasmissione dei dati multimediali, settando in maniera automatica a port+1 le relative porte di invio/ricezione dei dati di controllo. Le informazioni relative ad un attore RTP vengono rese disponibili attraverso una comoda interfaccia. Transmitter La classe Transmitter è implementata nel package mediaoverip.rtp.core.tx: ha compito di trasmettere in rete il contenuto multimediale della comunicazione. Affinché ciò sia possibile, il trasmettitore deve conoscere le informazioni dei due end system, ossia i due RTP Actor in locale e in remoto. Per semplificare la fase di testing si è implementato un tipo di invio di dati multimediali a partire da file, tuttavia il framework JMF mette a disposizione gli strumenti per la gestione di qualsiasi dispositivo di input, come webcam, digital camera, ecc. La trasmissione viene aperta sulla porta locale di trasmissione e sulla porta remota di ricezione.

6 Receiver La classe Receiver è implementata nel package mediaoverip.rtp.core.rx e ha il compito di ricevere in rete il contenuto multimediale. Anche in questo caso, il ricevitore deve conoscere le informazioni dei due end system, ossia i due RTP Actor in locale e in remoto. La ricezione viene aperta sulla porta locale di ricezione e sulla porta remota di trasmissione. QoS Monitoring Le funzionalità di QoS Monitoring forniscono informazioni circa statistiche di trasmissione e ricezione, eventi real-time e partecipanti e sono localizzate in mediaoverip.rtp.core.stats. Le informazioni sono gestite da due classi, TransmitterStats e ReceiverStats: le due entità recuperano le statistiche di invio/ricezione chiamando sul SessionManager rispettivamente i metodi getglobaltransmissionstats e getglobalreceptionstats: 1 RTPManager rtpmanager = 2 RTPManager.newInstance() ; 3 // get byte sent 4 rtpmanager.getglobaltransmissionstats() 5. getbytessent(); 6 // get bytes received 7 rtpmanager.getglobalreceptionstats() 8. getbytesrecd(); Le informazioni statistiche vengono rese disponibili attraverso due differenti pannelli, a seconda che si sia interessati alle informazioni di trasmissione o di ricezione; a sessione avviata, un thread aggiorna i dati con una frequenza di una lettura al secondo. RemoteListener, SendStreamListener, ReceiveStreamListener definite in JMF: 1 public synchronized void 2 update ( SessionEvent evt ) ; 3 public synchronized void 4 update (RemoteEvent evt ) ; 5 public synchronized void 6 update ( SendStreamEvent evt ) ; 7 public synchronized void 8 update ( ReceiveStreamEvent evt ) ; I dati raccolti dai listener sono visualizzabili utilizzando i relativi pannelli informativi. Infine le informazioni circa i partecipanti della sessione vengono recuperate richiamando i seguenti metodi sul SessionManager 1 RTPManager rtpmanager = 2 RTPManager.newInstance() ; 3 rtpmanager.getallparticipants(); 4 rtpmanager.getremoteparticipants(); 5 rtpmanager.getactiveparticipants(); 6 rtpmanager.getpassiveparticipants(); Le informazioni circa i partecipanti sono visualizzabili richiamando un opportuno pannello, disponibile per le classi transmitter e receiver. Il supporto consente il monitoraggio di tutti gli eventi specifici RTP definiti nel package JMF javax.media.rtp.event, impiegati dal protocollo durante la gestione della sessione multimediale. La notifica degli eventi RTP avviene registrando al Session Manager due listener specifici, ReceiverListener e TransmitterListener, che estendono le interfacce SessionListener,

7 Component Level RTP Components Il component level del supporto relativo al protocollo RTP implementa un unico componente per la gestione di una sessione multimediale RTP: RTPConsole. Di seguito vengono riportati lo schema che descrive il flusso della comunicazione, realizzata attraverso i messaggi del protocollo SIP, e le relative GUI. L RTPConsole consente, attraverso un utile interfaccia grafica, di configurare e instaurare una sessione RTP tra due end-system, nonché di visualizzare tutte le informazioni relative ai flussi di invio e ricezione, quali eventi, partecipanti e statistiche. Come anticipato prima, per facilitare al fase di deploy si è realizzata ata una emulazione attraverso streaming da file. La scelta non è limitante in quanto il supporto RTP a livello core fornisce comunque gli strumenti per la gestione di sorgenti di tipologia differenti, come ad esempio dispositivi webcam. SIP Components Il component level del supporto relativo al protocollo SIP implementa invece una serie di componenti che possono essere raggruppati in sotto-insiemi in quanto dedicati all implementazione di particolari protocolli di comunicazione e negoziazione. Registration Protocol I componenti Register e Registrar, mplementati nei package media.mediaoverip.sip.register e media.mediaoverip.sip.registrar, realizzano attraverso le funzionalità messe a disposizione a livello core SIP una tipologia di interazione finalizzata all esecuzione di un protocollo di registrazione. Presence Protocol La funzionalità di presence fornisce gli strumenti per consentire ad una entità di monitorare lo stato di attività di un altra, tramite un protocollo di publish/subscribe. Il supporto implementa due entità, il Watcher e il Presentity, implementate in media.mediaoverip.sip.watcher e media.mediaoverip.sip.presentity, che si appoggiano alle funzionalità messe a disposizione dal livello core SIP. Di seguito vengono riportati lo schema che descrive il flusso della comunicazione, realizzata attraverso i messaggi del protocollo SIP, e le relative GUI.

8 Third Party Call Control Components Il supporto implementa due entità, il Tpcc e il Party, in media.mediaoverip.sip.tpcc e media.mediaoverip.sip.party, che forniscono gli strumenti per consentire ad una entità terza di avviare una negoziazione fra due end-system che non si conoscono, secondo il protocollo Third Party Call Control. Nel seguente schema viene riassunta la logica del protocollo: Come si evince dallo schema, attraverso tale protocollo è possibile per due entità scambiarsi le informazioni relative ai propri parametri di comunicazione, mediante l interposizione di un mediatore che coordina lo scambio di informazioni. Il seguente diagramma di sequenza evidenzia con maggior dettaglio l esecuzione del protocollo, evidenziando le varie entità SIP messe in gioco durante la negoziazione: Caso di Studio: Operator Service Motivazioni In questa sezione viene analizzato un caso di studio con l obiettivo di evidenziare l applicabilità e le potenzialità del supporto realizzato. Il caso di studio consiste nella realizzazione di un Sistema Software distribuito per l implementazione di un Operator Service per assistenza tecnica on-line. Specifiche del servizio Si suppone che il servizio preveda tre entità: Client, Operator e Service; la logica applicativa potrebbe essere la seguente: il Service deve fornire gli strumenti ad un Client per potersi registrare al servizio. il Service deve essere in grado di monitorare lo stato del cliente, che può manifestare il suo interesse a ricevere l intervento di assistenza, modificando il suo stato, ad esempio da ok a help me!. il Service deve fornire gli strumenti ad un Operator per potersi registrare al servizio. il Service deve essere in grado di monitorare lo stato dell Operator, che può manifestare il suo stato di attività o meno. L Operator ha il compito di agire su un pool di client, che possono essere di tipologia user ed expert, per effettuare il rendez-vous e concretizzare l intervento di assistenza on-line. L Operator deve essere in grado di monitorare i Client inviatigli igli dal Service e, in base a determinate politiche di priorità e organizzazione, di mettere in contatto un Client di tipologia user con un Client di tipologia Expert. Ciascun Client deve possedere i meccanismi per instaurare una sessione RTP di comunicazione audio e/o video con un altro Client, nel caso, un expert con un user. Soluzione Una possibile soluzione, utilizzando il supporto proposto è la seguente: I due componenti mostrano le seguenti interfacce:

9 host: Configurazione single-host Fattorizzando: Configurazione multi-host host e replicazione: Considerazioni Come è possibile evidenziare dal caso in esame, l applicazione applicazione del supporto alla risoluzione del problema consente di avere in maniera man rapida un ossatura dell applicazione distribuita, demandando allo o sviluppatore l onere l di implementare il tessuto connettivo che a partire dalle singole funzionalità realizza l intera l logica applicativa. Da notare come l organizzazione organizzazione a componenti fornisca anche alcuni vantaggi in termini potenzialità di replicazione, che può essere a questo punto non solo rivolta ad una singola entità (vedi Client, Service, Operator) ma anche ad un singolo componente, evidenziando quale di quelli implementati risulta più critico e quindi da proteggere. Ciascuna entità potrebbe quindi essere replicata in parte o in toto su più macchine e/o diverse reti, garantendo a tempo stesso trasparenza di allocazione e continuità di servizio (in questo caso occorrerebbe estendere il supporto con funzionalità di Proxy e Redirector). Redirector Riferimenti Session Initiation Protocol (SIP): (SIP) SIP RFC 3261 (RFC3261) ttp://rfc.sunsite.dk/rfc/rfc3261.html RTP: RFC 1889 (RFC1889) Jain Jain SIP Tutorial, Serving the Developer Community,, Phelim O O Doherty (Sun Microsystems), Mudumbai Ranganathan (NIST) Sip Tutorial,, progetto GEMINI, Josè Soler Lucas (COM) The The Session Initiation Protocol (SIP), (SIP) Henning Schulzrinne, Dept. of Computer Science, Columbia University, New York Java ava Media Framework (JMF): ( tp://java.sun.com/products/java-media/jmf/ Una Una applicazione multimediale di rete basata su un framework di classi lassi Java, Java tesi di laurea di Silvia Summa, 2000 Wikipedia wikipedia.org

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