Sintesi del ddl Boschi

Transcript

1 Sintesi del ddl Boschi Guida alla riforma costituzionale 1

2 Contesto politico di riferimento La revisione costituzionale è il fulcro dell accordo giornalisticamente noto come Patto del Nazareno (dal nome della sede nazionale del PD), siglato, nel gennaio 2014, tra il premier Renzi (allora solo segretario del PD, Presidente del Consiglio era Letta) e il leader di FI, Berlusconi. Il Patto è naufragato dopo l elezione a Capo dello Stato di Mattarella a danno di Amato, gradito da FI. 2

3 Lo stato dell arte È già avvenuto L 8 agosto 2014, il Senato ha approvato in prima lettura il progetto (con il voto favorevole di FI). La Camera lo ha deliberato, con alcune modifiche, il 10 marzo Il testo è tornato, pertanto, in Senato, dove, con voto del 13 ottobre 2015, è stato ulteriormente emendato per effetto dell accordo sull elettività dei senatori fra maggioranza e minoranza del PD). In cosa si traduce l accordo interno al PD? 3

4 Una (pre)posizione di compromesso Testo originario ddl Boschi La durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle Istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti. Quindi si prevedeva un elezione indiretta o di 2 grado da parte di organi comunque elettivi (impropria, pertanto, la definizione mediatica di senatori nominati ) Testo licenziato dal Senato La durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle Istituzioni territoriali nei quali sono stati eletti. In tal modo, non si esclude l elezione diretta, da normare con successiva legge ordinaria. 4

5 Cosa avverrà L 11 gennaio 2016 c è stato un ulteriore conforme passaggio a Montecitorio, dove il testo ha avuto l ok di una solida maggioranza (367 sì, 194 no). Il 20 gennaio, Il provvedimento, in seconda lettura (art. 138 C.), ha avuto il via libera definitivo dal Senato (con 180 sì, 122 no e un astenuto). Nel mese di aprile, il testo tornerà alla Camera per la seconda conclusiva lettura. La seconda lettura è più snella perché non sono previsti emendamenti. 5

6 Infine, il referendum confermativo, che non prevede il quorum, previa richiesta (scontata) di elettori e/o di 5 Consigli regionali e/o di i/5 dei membri di ciascuna Camera). Secondo una ragionevole previsione, si dovrebbe svolgere nell autunno La Riforma entrerebbe immediatamente in vigore solo qualora, in 2 approvazione, venisse approvata dai 2/3 del Parlamento. Parliamo di numeri impossibili da ottenere per il Governo Renzi: almeno 420 deputati e 210 senatori. 6

7 I CONTENUTI 7

8 Un bicameralismo imperfetto Il Parlamento continua ad articolarsi in Camera dei deputati e Senato della Repubblica, ma i due organi hanno composizione diversa e funzioni differenti. Solo alla Camera, che rappresenta la nazione e resta composta da 630 deputati, spetta la titolarità del rapporto di fiducia e la funzione di indirizzo politico, nonché il controllo dell'operato del governo. 8

9 Funzioni del nuovo Senato Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali, fungendo da organo di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica (Regioni e Comuni, per effetto dell abrogazione di ogni riferimento alle province). Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all attuazione degli atti normativi e delle politiche dell Unione europea. 9

10 Inoltre Concorre alla valutazione delle politiche pubbliche e dell attività delle pubbliche amministrazioni, alla verifica dell attuazione delle leggi dello Stato nonché all espressione dei pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge. L esercizio collettivo della funzione legislativa resta per le leggi costituzionali, le leggi sui referendum popolari, le leggi elettorali, il diritto di famiglia, le norme in materia di salute e la ratifica dei trattati internazionali. 10

11 Composizione I nuovi senatori saranno 100: 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 di nomina presidenziale. Saranno scelti "in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi", secondo le modalità che verranno stabilite con una legge quadro che verrà varata entro sei mesi dall'entrata in vigore della riforma costituzionale. Le Regioni avranno altri 90 giorni di tempo per adeguarsi alla normativa nazionale. 11

12 Modalità elettive I senatori non saranno dunque più eletti in occasione delle elezioni politiche, ma in forma comunque diretta durante le elezioni regionali. Ad esempio, attraverso un listino apposito. I Consigli regionali, di fatto, si limiteranno ad una mera ratifica delle scelte degli elettori. Il primo rinnovo del Senato li vedrà eletti tutti contemporaneamente, dopodiché la loro elezione sarà legata al rinnovo dei Consigli regionali. I senatori di nomina presidenziale durano in carica 7 anni e non possono essere rinominati. Restano a vita gli ex Presidenti della Repubblica. 12

13 Status dei senatori Ai senatori restano l'immunità parlamentare, come per i deputati, e l esercizio della funzione senza vincolo di mandato. Non riceveranno indennità se non quella che spetta loro in quanto sindaci o membri del consiglio regionale. L'indennità di un consigliere regionale non potrà superare quella attribuita ai sindaci dei comuni capoluogo di Regione. Resta l'indennità per i senatori a vita. L abolizione dell indennità importerà un risparmio stimato in 50 milioni di euro all anno. 13

14 Iter legis ordinario Con esclusione delle leggi che i due rami del Parlamento continuano ad approvare collettivamente, le altre leggi sono approvate dalla sola Camera dei deputati. Eppure il Senato potrà avere un ruolo emendativo. Infatti, ogni disegno di legge approvato dalla Camera è subito trasmesso al Senato che, entro dieci giorni, su richiesta di un 1/3 dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi, il Senato può deliberare, a maggioranza assoluta proposte di modifica del testo. Su tali proposte, entro 20 giorni, la Camera si pronuncia in via definitiva a maggioranza semplice dei propri componenti. 14

15 Palazzo Chigi-Montecitorio, corsia preferenziale. Una novità rilevante concerne l iniziativa legislativa del Governo. L Esecutivo potrà chiedere alla Camera che deliberi, entro 5 giorni dalla richiesta, la calendarizzazione con priorità di disegni di legge indicati come essenziali per l attuazione del programma. La Camera si pronuncia entro 70 giorni dalla deliberazione. Sono escluse da questo iter le leggi bicamerali, le leggi elettorali, la ratifica dei trattati internazionali, le leggi che richiedono maggioranze qualificate. 15

16 Lo stato di guerra Viene modificata nella maggioranza parlamentare necessaria a deliberare lo stato di guerra: per l'ok, che con la riforma spetterà alla sola Camera dei deputati, servirà la maggioranza assoluta dei voti e non più solo quella semplice. Iniziativa legislativa popolare Sarà richiesta la raccolta di 150mila firme invece di 50mila ma si stabilisce anche che la deliberazione della Camera sulla proposta deve avvenire entro termini certi e passaggi definiti dai regolamenti parlamentari. 16

17 Decreti del Governo Le regole della decretazione d urgenza diventano più rigide. I decreti legge dovranno "recare misure di immediata applicazione e di contenuto specifico, omogeneo e corrispondente al titolo (norma anti decreti omnibus). I provvedimenti governativi ritenuti essenziali, in compenso, dovranno essere votati dalla Camera entro il termine tassativo di 60 giorni, passati i quali il provvedimento sarà posto in votazione senza modifiche, articolo per articolo e con votazione finale. 17

18 Il Presidente della Repubblica Non sono più previsti i delegati regionali. E cambia il quorum. Nelle prime tre votazioni, resta due terzi dei componenti l'assemblea. Dalla quarta si abbassa a tre quinti dei componenti dell'assemblea e dalla settima ai tre quinti dei votanti. Sarà il Presidente della Camera (e non più del Senato) a sostituire il presidente della Repubblica 'ad interim'. 18

19 Le minoranze parlamentari Viene introdotta una nuova disposizione che attribuisce ai regolamenti parlamentari la garanzia dei diritti delle minoranze in parlamento. Si attribuisce, al solo regolamento della Camera, anche la definizione di una disciplina dello statuto delle opposizioni. APPROFONDIRE 19

20 Giudici costituzionali I cinque giudici della Consulta di nomina parlamentare verranno eletti separatamente dalle due Camere. Al Senato ne spetteranno due, ai deputati tre. Per l'elezione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti per i primi due scrutini, dagli scrutini successivi è sufficiente la maggioranza dei tre quinti. 20

21 Titolo V Viene soppressa la competenza concorrente, con una redistribuzione delle materie tra competenza esclusiva statale e competenza regionale. Viene introdotta una 'clausola di supremazia', che consente alla legge dello Stato, su proposta del governo, di intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o economica della Repubblica ovvero la tutela dell'interesse nazionale. 21

22 Abrogazione CNEL e Province Viene integralmente abrogato l'articolo che prevede, quale organo di rilevanza costituzionale, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL). Si prevede la nomina di un commissario straordinario entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge, a cui affidare la gestione per la liquidazione e la riallocazione del personale presso la Corte dei conti. Dal testo della Costituzione viene eliminato anche il riferimento alle Province che vengono meno quali enti costituzionalmente necessari, dotati, in base alla Costituzione, di funzioni amministrative proprie. 22

23 Sindacato preventivo della Consulta Le leggi che regolano le elezioni politiche possono essere sottoposte, prima della loro promulgazione, al giudizio preventivo di legittimità costituzionale da parte della Corte costituzionale, su ricorso motivato presentato da almeno un quarto dei componenti della Camera dei deputati o almeno un terzo dei componenti del Senato entro dieci giorni dall'approvazione della legge, prima dei quali la legge non può essere promulgata. La Corte si pronuncia entro il termine di trenta giorni e, fino ad allora, resta sospeso il termine per la promulgazione della legge. In caso di dichiarazione di illegittimità costituzionale, la legge non può essere promulgata. 23

24 Nuovi quorum e altri referendum La proposta soggetta a referendum abrogativo è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto o, se avanzata da ottocentomila elettori, la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni della Camera dei deputati. Si introducono nella Costituzione i referendum popolari propositivi e di indirizzo ma spetterà alle Camere varare una legge che ne stabilisca le modalità di attuazione. 24