Speciale Mais e Sorgo 2011

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1 Provincia di Pavia Assessorato Agricoltura Speciale Mais e Sorgo 2011 con la collaborazione del CRA (ex Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura Sezione di Bergamo)

2 Come Presidente della Provincia di Pavia, ho scelto di seguire in prima persona l agricoltura, mantenendone la delega, e l ho fatto tanto per l interesse che da sempre ho per le tematiche agricole, quanto per l importanza che il comparto agricolo riveste nel panorama economico e sociale del territorio pavese. La condizione generale dell agricoltura non è in questo momento molto diversa da quelle che interessano altri settori della nostra economia, in un contesto mondiale europeo e nazionale complesso e segnato da gravi difficoltà. L emendamento del Decreto salva Italia del Governo Monti ha chiesto anche al mondo agricolo di fare ulteriori sacrifici, per esempio attraverso una rivalutazione catastale dei terreni e dei fabbricati, con conseguente aumento degli oneri fiscali. In questi primi mesi di mandato ho avuto numerosi contatti con imprenditori agricoli e ho scambiato opinioni, idee, critiche con i tecnici del settore, in particolare con quelli del comparto cerealicolo. Tutti insieme abbiamo convenuto come sia fondamentale, in questo momento, che le istituzioni, i rappresentanti degli agricoltori e le Associazioni dei Produttori attivino tutti i meccanismi utili a contrastare le oscillazioni dei prezzi di mercato delle derrate agricole. Se la variabilità dei mercati è elemento diffuso in un mondo ormai globalizzato con un effetto farfalla immediato, per cui un qualsiasi evento economico che si verifichi all altro capo del mondo, ha ormai una decisa influenza sull andamento di tutti i mercati, il Settore agricolo è particolarmente soggetto a questo pericolo, avendo una debole posizione di filiera e essendo soggetto facilmente alle speculazioni e ai rischi connessi a negativi andamenti climatici. E da registrare però l interesse del governo che nel Decreto Liberalizzazioni è intervenuto a vantaggio del mondo agricolo con l introduzione dell obbligo della stipula dei contratti di filiera tra agricoltore e commerciante. Se questo è lo scenario generale, per la nostra mais-coltura continuano a esistere anche i problemi di sempre, quali la maggiore competitività di paesi con costi di produzione più bassi o con coltivazioni OGM, nonché la scarsa capacità di garantire partite omogenee da parte del nostro sistema produttivo. Non mancano inoltre nuovi argomenti e nuovi strumenti da conoscere e approfondire perché diventino utili a fronteggiare le problematiche del comparto cerealicolo. Sicuramente l argomento strategico del momento è costituito dalla futura PAC cioè il nuovo regime dei pagamenti diretti previsti dalla CE per il periodo e il futuro Programma di Sviluppo Rurale. Su questa riforma la discussione è ampia e stanno emergendo luci e ombre. Pavia è sinonimo di riso per cui non è possibile leggere la futura normativa senza una forte preoccupazione per la zona risicola. L abbandono del sistema di pagamenti accoppiati, già in atto dal 2012, potrebbe istaurare una pericolosa voglia di migrazione verso altre colture a minor costo di produzione e in funzione dell andamento dei prezzi di mercato, rischiando di mettere in crisi una filiera basata prevalentemente su un approvvigionamento locale. Si perderebbe inoltre la grande ricchezza della vocazione del nostro territorio. Proprio per queste ombre le politiche comunitarie devono essere accompagnate da attente politiche locali di indirizzo, di tutela e di salvaguardia delle produzioni di qualità tipiche delle diverse zone. La sinergia tra le Istituzioni locali e i rappresentanti del mondo produttivo possano e devono

3 conseguire obiettivi importanti come l approvazione del Distretto del riso, traguardo che sembra sul punto di essere raggiunto, ma che tarda a arrivare. Non meno importante è l approfondimento e la simulazione delle conseguenze del greening. So che il mondo agricolo vede come un ulteriore appesantimento tale vincolo e nella nostra realtà la sua applicazione obbligherà ad adeguamenti non sempre positivi. E comunque indispensabile, in questo momento di limitate disponibilità di bilancio comunitario, legare le produzioni agricole a un concetto di beni pubblici non retribuibili solo attraverso il prezzo di mercato per stringere rapporti positivi con la società esterna al mondo agricolo. Certo è che tutte le filiere vanno costantemente monitorate soprattutto quelle non ancora stabilizzate come la filiera delle bioenergie, opportunità per il nostro territorio ma il cui eccessivo sviluppo, privo di programmazione, potrebbe anche diventare una minaccia. In tutto questo variegato panorama sono convinto che i cerealicoltori della nostra provincia abbiano le capacità di ottenere, grazie alla loro professionalità, il massimo dei risultati. Mai come in questo momento è indispensabile la conoscenza di tutte le informazioni e le novità poste in campo dal mondo tecnico e scientifico. Spero pertanto che l attività connessa al Progetto Grandi Colture, che permette la realizzazione di una rete di dati produttivi provinciali, regionali e nazionali e l attività di divulgazione realizzata in occasione delle giornate in campo, costituisca un valido supporto e uno stimolo ad un costante dialogo tra tutti Enti, ditte produttrici, tecnici e operatori per l individuazione delle soluzioni più confacenti ad un armonico sviluppo del nostro territorio e al mantenimento di un agricoltura viva e vitale. Auguro buon lavoro a tutti gli imprenditori agricoli. Daniele Bosone Presidente della Provincia di Pavia

4 Per la realizzazione delle prove hanno collaborato i seguenti enti: E.R.S.A.F. (Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste) Mario Marchesi, Sara Evalli, Fabio Araldi A.R.P.A Lombardia Lorenzo Craveri Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Elena Brugna CRA (Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo) Alberto Verderio, Paolo Laganà, Gianfranco Mazzinelli, Ente Nazionale Risi Franco Sciorati, Massimo Zini, Bruna Marcato, Romano Gironi, Anna Delciello Azienda Agraria sperimentale Stuard (S. Pancrazio Parma) Roberto Reggiani Si ringraziano vivamente le aziende agricole che hanno svolto le prove in collaborazione con i tecnici del Settore Agricoltura della Provincia di Pavia: Az. Agr. Marchesani Carlo e Riccardo Vigevano (PV) Agrigenia Società Agricola S.R.L. Casatisma (PV) Az. Agr. Parrocchetti Botta Adorno Castelletto di Branduzzo (PV) Az. Agr. Santa Caterina Bastida Pancarana (PV) Si ringraziano inoltre per la collaborazione allo svolgimento delle prove agronomiche i tecnici: Giancarlo Tramelli, Gianluca Rognoni Per informazioni riguardanti le prove qui pubblicate o per richiesta di partecipazione a prove future, contattare: Provincia di Pavia - Settore Agricoltura Irene Pansini 0382 / Piero Stella 0382 / Carlo Sacchi - Dirigente del Settore 0382 /

5 Commento Agrometeorologico stagione Mais 2011 Aprile settembre Le anomale temperature massime del 23 maggio 2009 Aprile è stato nel suo complesso un mese caldo e poco piovoso. La ragione di questo anomalo, e stabile, comportamento si deve ricercare nella lunga presenza di una struttura anticiclonica in prossimità dell Italia: temporaneamente, nella sua matrice, l anticiclone includeva aria calda di origine Nord-Africana. Una prima interruzione al dominio anticiclonico si è avuta tra il 12 ed il 17 del mese con un calo termico ma, sulla pianura, solo da deboli precipitazioni. Tra il 18 ed il 23 nuova affermazione del regime anticiclonico con aumento della nuvolosità tra il 22 ed il 23 e locali precipitazioni, sebbene poco significative, sulla pianura tra il 23 ed il 30 aprile per la persistenza di un ampio vortice depressionario sul Mediterraneo: salvo locali e sporadiche eccezioni, il mese è stato caratterizzato da precipitazioni significativamente inferiori alla norma. Sulla pianura lombarda la quantità di pioggia caduta è variata tra i 40/50 mm di alcune aree del Varesotto e dell alta Pianura Bresciana ed i 4/8 mm di gran parte delle province di Mantova, Pavia, Lodi e Milano. In questo contesto le colture (in particolare i cereali autunno vernini) hanno iniziato a mostrare Le piogge da fine marzo a fine maggio (mm) sintomi provocati dallo stress idrico già nella seconda decade del mese. Negli ultimi anni episodi caratterizzati da elevate temperature, in Lombardia, già nel mese di aprile si sono avuti nel 2003, nel 2005, nel 2006, nel 2007 e nel In questi episodi, però, le elevate temperature erano state raggiunte nel corso della seconda o della terza decade del mese, mentre nel 2011 i giorni più caldi di aprile si sono avuti tra il 7 ed il 9 (33 C a Brescia e 32.9 C a Castello d Agogna il 9; 31.6 C a Motta Visconti-MI e 31.5 C a Ispra-VA l 8). A maggio le condizioni meteorologiche non hanno subito delle sostanziali modifiche rispetto alle condizioni registrate nel corso del mese di aprile. Il mese è stato contraddistinto da temperature superiori alla norma per tutta la sua durata, con 2 episodi di caldo particolarmente significativi: il primo tra l 11 ed il 13 (31 C a Brescia l 11, 31.1 C ad Asola-MN il 12, 30.8 C a Crema-CR il 13), il secondo tra il 20 ed il 26 (33.3 C a Crema-CR il 25, 33.1 C a Como il 24, 33 C a Goito il 25, 32.9 C a Motta Visconti il 24). Per quello che riguarda il mese di maggio negli anni recenti vanno annotate alcune situazioni simili al 2011 e caratterizzate da elevate temperature sia nel 2003 che nel Alla fine di maggio 2009 si raggiunsero temperature ben più elevate rispetto a quelle dell ultima

6 decade di maggio 2011 e si sfiorarono i 36 /38 C (37.2 C a Mariano Comense-CO e 36.9 C a Bergamo il 25, 35.8 C a Persico Dosimo-CR e Brescia il 26). Sempre a maggio 2009 le precipitazioni furono molto esigue e paragonabili a quelli dei primi 25 giorni di maggio Sono poi state sufficienti le precipitazioni del giorno 27 (in pianura localmente fino a mm) per far si che nel complesso maggio 2011 sia risultato ovunque più piovoso rispetto al Le precipitazioni dell ultima settimana di maggio e della prima di giugno 2011 (25 maggio-10 giugno) Giugno ha registrato caratteri primaverili fino a metà mese con precipitazioni localmente abbondanti e temperature complessivamente nella media di riferimento recente per il periodo ( ). Nelle prime 2 settimane del mese in diverse località della Pianura si sono raggiunti, o superati, i 150 mm di precipitazione complessiva (176.2 mm a Marmirolo-MN, 174 a Paderno Dugnano-MI, a Lurago Marinone-CO, mm a Busto Arsizio-VA), mentre per quello che riguarda le temperature solo localmente si sono superati i 30 C. In questa situazione le colture estive hanno avuto un complessivo beneficio rallentando parzialmente lo sviluppo fenologico ed andando incontro ad un periodo con ottimo rifornimento idrico. Da metà mese le condizioni meteorologiche hanno subito una leggera modifica: le temperature sono gradualmente aumentate e le precipitazioni si sono fatte meno frequenti sulla pianura, mentre sono state ancora abbondanti sui rilevi. I giorni più caldi del mese, sebbene non caratterizzati da temperature eccezionali per il periodo, sono stati il 28 o il 29: 35 C ad Asola-MN, 34.2 C a Como e Palidano di Gonzaga-MN il 28; 35 C a Persico Dosimo-CR il 29. Luglio ha complessivamente presentato sulla pianura caratteri tardo-primaverili piuttosto che da piena estate: brevi periodi di stabilità, precipitazioni, e temperature massime frequentemente sotto i 30 C. Nel complesso la prima parte del mese è risultata essere più calda e più stabile. Il periodo più caldo del mese è stato registrato tra l 8 ed il 12 quando, su gran parte della pianura, si sono ripetutamente superati i 30 C di massima (34.4 C a Palidano di Gonzaga il 9; 34.8 C a Brescia e 33.4 C a Crema-CR il 10; 34.3 C a Mantova l 11; 34.7 C a Persico Dosimo-CR il 12). Nella prima parte del mese non sono comunque mancati, anche sulla pianura, temporali, in particolare il 7, il 10 Il grafico delle temperature di luglio e agosto 2011 ed il 13. Nella seconda parte del

7 mese la persistenza di una ampia struttura ciclonica sull Europa ha favorito condizioni più instabili e fresche sulla Lombardia e su gran parte del Nord-Italia. I temporali più forti, in questa seconda parte del mese, sono stati registrati il 19, il 23, il 24 ed il 27. Tra il 23 ed il 27 si sono registrate temperature fresche per la stagione con massime sostanzialmente comprese Le precipitazioni del mese di agosto 2011 in pianura tra i 25 ed i 28 C e minime tra i 14 ed i 16 C. Nel complesso le precipitazioni totali del mese sono state localmente superiori ai 300 mm sulle Prealpi Centro-Occidentali mentre sulla pianura le precipitazioni sono state comprese tra i mm di una buona parte della Pianura centrale e i mm dell Alta Pianura Bresciana e Mantovana. Le colture estive hanno complessivamente beneficiato del buon rifornimento idrico naturale e delle temperature contenute. Agosto ha presentato, nella prima parte del mese, caratteri abbastanza simili a luglio con temperature nella norma e precipitazioni sparse. Dopo Ferragosto le condizioni meteorologiche sono state condizionate dalla progressiva affermazione di un robusto promontorio anticiclonico che ha sostanzialmente governato le condizioni meteorologiche sulla Lombardia fino alla fine del mese. Le precipitazioni complessive del mese, in pianura, sono state inferiori alle attese e solo localmente hanno raggiunto o superato i 50 mm totali: in molte aree di pianura le piogge sono risultate inferiori ai 10 mm. Come accennato le temperature più elevate di agosto sono state raggiunte dopo il 15: nello specifico tra il 21 ed il 25 quando, localmente, si sono raggiunti o superati i 38 C di massima (38.4 C a Marmirolo-MN il 22, 38.8 C a S.Angelo Lodigiano-LO il 23, 37.9 C a Cremona il 24, 38.6 C ad Asola-MN il 25). Leggera diminuzione delle temperature dal 27 agosto, ma ancora senza precipitazioni diffuse sulla pianura. Per registrare nuovamente diffuse precipitazioni sulla pianura Lombarda si è dovuto attendere il 4 ed il 5 di settembre con precipitazioni nel complesso moderate e, sulla pianura, comprese tra i 25 ed i 110 mm (24 mm a Rodano-MI, 45 mm a Voghera-PV, 51.4 mm a Misinto-MB, 93 mm a Mantova, 110 a Brescia). L inizio di settembre si è però ancora connotato per le temperature elevate, e pienamente estive, che non infrequentemente hanno superato i 32 C di massima sulla pianura (34.1 C a Brescia, 33.8 C a Goito-MN e 33.6 C a Persico Dosimo-CR sabato 3; 32.8 C ad Asola-MN e Brescia, 32.4 C a Crema domenica 11 ). Una prima interruzione al caldo estivo si è avuta tra il 17 ed il 18 con temporali diffusi ed un significativo calo delle temperature che è però durato solo pochi giorni. Tra il 21 ed il 30 nuovamente temperature sostanzialmente estive con valori sulla pianura attorno a 26 /28 ma con valori non infrequentemente fino a 30 C. Le condizioni registrate a settembre sono quindi risultate nel complesso ottimali per le raccolte delle colture estive. Lorenzo Craveri Servizio Meteorologico Regionale-ARPA Lombardia

8 Risultati campi varietali mais annata 2011 nella provincia di Pavia Prove svolte secondo il Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2011 Finanziato dalla Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Il Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2011 è una rete di sperimentazione coordinata dall ERSAF con la supervisione scientifica dell Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo. Al Progetto hanno partecipato 6 province (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Pavia) e la Cooperativa Agricola 2000 di Tribiano (MI). Tali enti hanno realizzato complessivamente 25 campi varietali. Nelle prossime pagine vengono descritti con grafici e tabelle i risultati ottenuti.

9 Mais: Ibridi in prova in Provincia di Pavia Anno 2011 Ibrido ditta umidità della granella u% VIgeVAno (PV) VIgeVAno (PV) bereguardo (PV) Prod. granella al 15.5% q.li/ha Valore Indice umidità della granella u% Prod. granella al 15.5% q.li/ha Valore Indice umidità della granella u% Prod. granella al 15.5% q.li/ha Valore Indice CARELLA SEMILLAS FITO' ITALIA 19,10 138,92 100,7 16,30 152,21 100,7 20,40 128,97 88,7 CONSUELO ISTA VENETO SEMENTI 16,40 126,76 91,9 16,80 148,85 98,5 21,30 141,37 97,3 DKC6815 DEKALB 17,50 133,41 96,7 17,00 153,30 101,5 21,30 137,67 94,7 GDM757 FMB 17,30 118,59 86,0 16,40 131,45 87,0 22,60 129,04 88,8 KALIPSO KWS 16,90 137,68 99,8 15,70 167,55 110,9 21,00 132,63 91,3 KAROLAS SIS 16,90 135,69 98,4 15,70 141,49 93,6 21,50 134,56 92,6 LG LIMAGRAIN 19,80 148,00 107,3 16,40 155,78 103,1 21,00 133,49 91,9 MAS 70.F MAISADOUR 18,70 124,70 90,4 17,70 138,64 91,7 20,40 129,90 89,4 NK FAMOSO NK SYNGENTA SEEDS 17,20 140,30 101,7 14,40 146,00 96,6 19,70 146,13 100,6 PR32F73 PIONEER 17,20 144,89 105,1 16,60 157,78 104,4 20,60 133,30 91,7 PR32G44 PIONEER 16,30 135,49 98,3 16,10 156,22 103,4 21,60 144,51 99,4 SNH8605 COOPSEMENTI 17,10 126,71 91,9 16,50 125,02 82,7 21,10 133,39 91,8 SY SINCERO NK SYNGENTA SEEDS 15,40 122,80 89,1 14,30 141,61 93,7 19,80 129,94 89,4

10 Prod. granella al 15,5%U - q.li/ha Mais: ibridi in prova in prov. di Pavia - Anno 2011 Ibridi

11 Risultati 2011 sperimentazione ON FARM Dati nazionali e confronto regionale Unità di ricerca per la Maiscoltura di Bergamo Aziende ed Enti che hanno realizzato la sperimentazione: 43 Aziende agricole della Pianura Padana Regione Lombardia - DG Agricoltura E.R.S.A.F. (coordinamento) Amministrazioni Provinciali di Milano, Bergamo, Cremona, Pavia, Lodi, Brescia Agricola 2000-Trebiano CRA MAC (supporto tecnico scientifico elaborazione dati) Regione Piemonte - DG- Agricoltura Amministrazioni Provinciali di Cuneo, Biella e Alessandria Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo CAPAC - Torino Regione Veneto Veneto Agricoltura Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria Nazareno Strampelli - Lonigo Le Società sementiere che hanno fornito gli ibridi: Pioneer, Dekalb, Limagrain Italia, Kws Italia, NK Syngenta, Semillas Fitò Italia, Maisadour, ISTA, Coopsementi, FMB, SIS.

12 Sperimentazione on Farm Ibridi di Mais Confronto Ibridi regione Lombardia IbrIdo ditta Fao n. oss. Valore indice Produzione normalizzata (q/ha al 15,5%) umidità della granella Vigore precoce Taglia Stay green Stand ability giudizio finale pianta Qualità granella spiga CONSUELO ISTA VENETO SEMENTI ,9 139,4 19,1 6,3 7,0 6,2 6,9 6,4 6,6 74,1 NK FAMOSO NK SYNGENTA ,1 139,7 18,6 6,4 5,5 5,9 6,9 6,9 6,8 71,9 SY SINCERO NK SYNGENTA SEEDS ,2 138,4 17,4 6,2 6,5 6,6 6,6 6,4 6,7 70,8 Peso ettolitrico CARELLA SEMILLAS FITO' ITALIA ,2 134,0 20,7 6,0 6,4 6,3 6,1 6,4 6,6 70,6 DKC6815 DEKALB ,2 144,3 21,2 5,9 5,8 7,1 7,0 7,1 6,4 70,2 KALIPSO KWS ,7 143,4 20,5 6,1 7,0 6,3 6,7 6,7 6,7 69,0 KAROLAS SIS ,3 138,6 19,6 6,3 6,8 6,3 6,4 6,7 6,7 71,6 LG LIMAGRAIN ,8 148,0 20,8 6,3 6,9 6,2 6,3 6,7 6,2 70,2 MAS 70.F MAISADOUR ,4 137,2 21,1 6,3 6,9 6,8 6,3 6,1 6,3 72,6 PR32F73 PIONEER ,0 154,1 19,9 6,2 7,1 6,6 6,7 7,2 6,7 75,4 PR32G44 PIONEER ,9 151,1 20,1 6,5 6,8 6,8 6,5 6,9 6,6 74,6 SNH8605 COOPSEMENTI ,1 122,2 20,9 5,9 7,5 6,9 6,7 6,4 6,6 72,7 GDM757 FMB ,9 125,0 20,5 5,9 7,6 7,6 6,8 6,7 6,7 74,0

13 Prod. granella al 15,5%U - q.li/ha Confronto ibridi Regione Lombardia - Anno 2011 Ibridi

14 Sperimentazione On Farm 2011 Valore Indice e Giudizio finale (media regionale) Ibrido ditta Classe fao Valore Indice giudizio Finale CARELLA SEMILLAS FITO' ITALIA ,2 6,4 CONSUELO ISTA VENETO SEMENTI ,9 6,4 DKC6815 DEKALB ,2 7,1 GDM757 FMB ,9 6,7 KALIPSO KWS ,7 6,7 KAROLAS SIS ,3 6,7 LG LIMAGRAIN ,8 6,7 MAS 70.F MAISADOUR ,4 6,1 NK FAMOSO NK SYNGENTA ,1 6,9 PR32F73 PIONEER ,0 7,2 PR32G44 PIONEER ,9 6,9 SNH8605 COOPSEMENTI ,1 6,4 SY SINCERO NK SYNGENTA SEEDS ,2 6,4 Il grafico riportato nella pagina successiva evidenzia le capacità produttive dei singoli ibridi in prova, attraverso il VALORE INDICE (produzione espressa in % rispetto agli ibridi tester PR32G44 e NK FAMOSO). Il GIUDIZIO FINALE è invece un indice qualitativo della pianta in cui si assommano tutte le valutazioni e i rilievi effettuati in campo in merito alla: resistenza dello stocco all altezza della pianta stay green: attitudine a mantenere foglie verdi e apparato fotosintetico funzionante anche in stadio avanzato. Questo parametro influenza sia la produzione (grado di riempimentoe peso specifico cariosside) sia le capacità di difesa della pianta (uno stocco vitale oppone resistenza alle rotture da piralide e si inibisce lo sviluppo di funghi patogeni agenti di marciumi e morte prematura della pianta) stand ability: capacità della pianta di mantenere un assetto corretto. I grafici successivi analizzano il comportamento degli ibridi in prova rispetto ai principali parametri di valutazione quali Umidità, Stay green, Stand Ability.

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19 RISULTATI NAZIONALI e RegIONALI Anno 2011 MAIS ON FARM IbrIdo ditta classe fao n. oss. VIgore PreCoCe SCore 1-9 TAgLIA SCore 1-9 STAY green SCore 1-9 STAnd AbILITY SCore 1-9 MedIA nazionale giudizio FInALe della PIAnTA SCore 1-9 QuALITÀ granella SPIgA SCore 1-9 umidità della granella u% PeSo ettolitr. VALorI IndICI % Prod. norm. n. oss. MedIe regionali LoMbArdIA VeneTo PIeMonTe VALorI IndICI Prod. % norm. n. oss. VALorI IndICI % Prod. norm. n. oss. VALorI IndICI % Prod. norm. q.li/ha q.li/ha q.li/ha q.li/ha ANTISS LIMAGRAIN ,4 6,9 7,1 8,0 6,8 5,8 20,5 71,7 95,9 134, ,9 119, BALENDA MAISADOUR ,7 7,3 7,4 7,8 7,1 6,8 19,9 73,3 97,8 137,4 6 97,1 120,7 6 98,4 138,2 CARELLA SEMILLAS FITO' ITALIA ,9 6,7 6,7 6,5 6,6 6,6 20,7 71,1 95,4 134, ,2 134, ,1 128, ,0 147,4 CONSUELO ISTA VENETO SEMENTI ,2 7,2 6,1 7,1 6,7 6,8 19,7 73,9 98,4 138, ,9 139, ,2 125, ,2 147,7 DKC6795 DEKALB ,1 7,4 7,4 8,0 7,2 6,7 22,4 74,0 102,1 143, ,1 126, dkc6815 DEKALB ,1 5,9 7,1 7,2 7,3 6,4 21,4 70,7 99,7 140, ,2 144, ,0 141,9 GDM757 FMB ,0 7,7 7,6 6,9 6,8 6,6 20,4 74,1 88,1 123, ,9 125, ,5 135,5 KALIPSO KWS ,1 7,0 6,3 6,7 6,7 6,7 20,5 69,0 98,7 138, ,7 143, KAROLAS SIS ,3 6,7 6,4 6,7 6,9 6,5 19,6 71,4 95,3 133, ,3 138,6 5 98,2 122,0 5 92,0 129,3 KORIMBOS KWS ,2 7,0 5,4 6,9 6,9 6,3 19,6 73,0 101,8 143, ,8 142,9 KWS6565 KWS ,3 6,3 6,9 8,0 6,7 6,2 18,9 71,5 101,3 142, ,3 125, LG LIMAGRAIN ,3 7,3 6,5 6,3 7,0 6,0 20,9 70,7 103,7 145, ,8 148, ,8 152,8 MAS 70.F MAISADOUR ,3 7,0 6,7 6,4 6,2 6,4 21,2 72,5 94,7 133, ,4 137, ,6 137,0 NK FAMOSO NK SYNGENTA ,5 5,5 5,8 7,3 6,8 6,4 19,1 71,9 96,9 136, ,1 139,7 6 96,5 120,0 8 99,3 139,5 PR32F73 PIONEER ,3 7,3 6,6 7,1 7,6 7,1 20,0 75,3 106,0 148, ,0 154, ,0 148,9 PR32G44 PIONEER ,5 7,1 6,8 7,0 7,2 6,9 19,9 74,8 103,1 144, ,9 151, ,5 128, ,6 141 SNH8605 COOPSEMENTI ,0 7,6 7,2 7,1 6,7 6,6 21,3 72,7 85,9 120, ,1 122,2 6 84,3 104,8 5 94,7 133,0 SY SINCERO NK SYNGENTA SEEDS ,3 6,7 6,4 6,9 6,7 6,3 17,6 71,4 96,5 135, ,2 138, ,2 124,5 5 96,8 135,9 MedIA Pr32g44 - nk FAMoSo , , , ,4

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25 Risultati campi varietali Sorgo annata 2011 nella provincia di Pavia Prove svolte secondo il Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2011 Finanziato dalla Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura

26 Sorgo da biomassa e Sorgo da Granella Obiettivi e finalità Il sorgo è la coltura che in questi ultimi anni sta diventando per importanza il cosiddetto 4 cereale della regione, infatti quello da granella continua ad essere coltivato su un area sempre maggiore specialmente in quelle zone in cui normalmente vengono effettuati cereali in asciutta. Negli ultimi tempi in regione sta riscuotendo interesse anche quello da biomassa per la produzione di trinciato, come alimento per i digestori anaerobici (impianti a biogas), al posto dell insilato di mais od addirittura nell alimentazione dei bovini da carne o latte. SORGO da granella In Europa il sorgo da granella viene coltivato prevalentemente in Francia ed in Italia che è seconda solo per superficie (le produzioni tra i due paesi sono simili). A livello nazionale la coltivazione del sorgo da granella risulta concentrata in alcune regioni centrali e del nord per una superficie complessiva che fa si che la coltura rivesta il 4 posto per importanza tra i cereali nazionali dopo frumento, orzo e mais. Attualmente l Emilia-Romagna è una delle due regioni più importanti per tale coltura, dove la superficie a sorgo rappresenta il 68% di quella nazionale. Il crescente interesse dimostrato nei confronti della coltura è testimoniato dal progressivo aumento produttivo ottenuto nel tempo, come conseguenza della messa a punto di tecniche colturali più adatte e della disponibilità di ibridi sempre migliori. Il panorama commerciale, statico per anni, ultimamente si è andato rinnovando rapidamente proprio in relazione alla crescente diffusione della coltura e l attività sperimentale condotta ha avuto un ruolo fondamentale tanto che, ad oggi, solo pochi degli ibridi introdotti durante le fasi iniziali di sperimentazione sono rimasti in commercio. Anche in Lombardia si è assistito ad un aumento di interesse nei confronti della coltura, sia in termini di superficie totale coltivata a sorgo (erano ha nel 2007, 3240 ha nel 2011 con un aumento della superficie investita di +100 %) sia di produzione complessiva che ha portato ad un incremento della resa per unità di superficie (resa media del ,8 t/ha nel ,8 t/ha). La tendenza allo spostamento verso colture caratterizzate da minimi costi colturali, soprattutto in riferimento alle esigenze irrigue, con una parziale ma progressiva sostituzione del mais sembra essere uno dei motivi principali; si è infatti assistito al progressivo passaggio della coltura del sorgo verso terreni ed ambienti a più elevata fertilità in cui, se condotto in asciutta, è possibile ottenere performance produttive simili, se non alle volte superiori a quelle del mais. La granella di sorgo, soprattutto quella a basso tenore in tannini, da anni trova un notevole interesse da parte dei mangimifici raggiungendo prezzi pressoché analoghi a quelli del mais di cui è considerato un ottimo supplente nella composizione delle razioni del cosiddetto pollo bianco. Ultimamente, grazie alla sua rusticità e simile tecnica colturale inizia ad essere coltivato in sostituzione del mais come insilato. Le ultime annate contraddistinte da andamenti climatici estremi ed incostanti hanno evidenziato la necessità di caratterizzare ulteriormente gli ibridi e le loro peculiarità in relazione ai differenti ambienti e situazioni tramite il rilievo degli aspetti produttivi e morfologici.

27 L attività di sperimentazione varietale su sorgo punta su alcune strategie di importanza quanto mai attuali come: la valutazione del potenziale produttivo della coltura anche in Lombardia; l individuazione di varietà in possesso di tolleranza e/o resistenza a specifiche avversità (stroncamento, allettamento, danni da uccelli, etc); azione conoscitiva/divulgativa della coltura sul territorio Regionale al fine di creare una filiera sorgo essendo la coltivazione per alcune province (es. Pavia e Cremona) un cereale nuovo o sconosciuto.

28 DATA SEMINA: 29/04/ DATA RACCOLTA: 28/09/2011 GIUDIZIO FINALE: (1) insufficiente; (3) sufficiente; (5) buono; (7) distinto; (9) ottimo Media 17,6 17,6 136,7 94,0 112,5 18,5 13,44 7,84 732,80 22-mag lug ago ,50 ALFA VERNEUIL ,20 6,43 713,00 25-mag lug ago REGGAL APSOV ,40 6,75 719,00 23-mag lug ago ARALBA RENK VENTUROLI ,00 6,78 718,00 22-mag lug ago CHEOPE SIS ,90 7,04 764,00 24-mag lug set ARDITO RENK VENTUROLI ,80 7,46 745,00 24-mag lug ago REGGIO APSOV ,60 7,97 721,00 20-mag lug ago FAVORITE SIVAM ,70 8,20 749,00 24-mag lug ago BRENUS SYNGENTA ,60 8,87 722,00 25-mag lug ago MARCUS SYNGENTA ,30 9,28 736,00 22-mag lug ago ANGELUS SYNGENTA ,90 9,66 741,00 20-mag lug ago nome varietà ditta produttrice Classe Fao Panicoli totali (n /mq) Panicoli maturi (n /mq) Altezza totale (cm) Altezza stacco ultima foglia (cm) Altezza base panicolo (cm) Carattere combine (cm) umidità della granella % Produzione granella al 15% (t/ha) Peso ettolitrico data emergenza Ciclo Semina-emergenza (n gg. ) data fioritura Ciclo emergenza-fioritura (n gg.) data maturazione Ciclo emergenza-maturazione (n gg.) Ciclo Fioritura-maturazione (n gg.) giudizio finale (Score 1-9) Tabella 1- Varietale ON FARM - Sorgo da granella - Anno 2011 Az. Agricola Parrocchetti Botta Adorno - Castelletto di Branduzzo (PV) (a cura di ERSAF -- P.Stella, I. Pansini)

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30 Varietale On farm ibridi commerciali di sorgo da granella Nella tabella 1 sono riportati i dati elementari raccolti e le caratteristiche biomorfologiche. Il campo di Pavia, anche per quest anno, è stato l unico campo on farm da granella della rete dimostrativa per cui non è stato possibile effettuare una elaborazione statistica ma di seguito verrà fatta una semplice presentazioni e discussione dei dati ottenuti nella località. Le produzioni ottenute sono risultate nel complesso buone, la resa media del campo di 7,84 t/ha è discreta e superiore alla media regionale dell anno (6,8 t/ha) ed in linea con la produzione provinciale della zona di 7,7 t/ha di granella (fonte dati agri-istat 2011). Confrontando le produzioni del 2011 con quelle dello scorso anno si nota immediatamente come si sia registrato un leggero decremento delle rese dovuto all andamento stagionale particolarmente secco in alcuni periodi dell anno, si è in oltre avuta la conferma della stabilità produttiva solo di alcuni ibridi (ANGELUS e REGGIO) che troviamo anche quest anno ai primi posti come performance. L ibrido migliore del campo è risultato ANGELUS con un valore di indice di produttività (espresso rispetto alla media di campo) pari a 123, seguito da MARCUS (indice di produttività pari a 118), BRENUS (indice di produttività rispettivamente di 113), FAVORITE e REGGIO con indice di produttività pari a 105 e 102. Leggermente più staccati, cioè con produzione appena al di sotto della media di campo, troviamo ARDITO (indice 95) e CHEOPE (90). ALFA con produzioni di 6,43 t/ha di granella, è l ibrido che ha fatto registrare la minore resa, al di sotto della media di campo e della produzione media provinciale (7,7 t/ha). Deludente rispetto agli anni passati è risultata ARALBA. Il cicli colturali risultano compresi tra i 94 giorni di ARDITO e i 101 giorni di ARALBA, e sono stati abbastanza in linea con le classi di precocità. Da annotare il tempo intercorso tra la semina e l emergenza che in media quest anno è stato di circa 24 giorni (sicuramente a causa di temperature ancora basse associate a mancanza di umidità per la germinazione). L altezza delle piante varia tra i 160 (ARALBA) e i 123 centimetri (MARCUS e ANGELUS), denotando un apprezzabile sviluppo di tutte le varietà in prova. L eserzione, ossia la lunghezza dell ultimo internodo sopra lo stacco dell ultima foglia, caratteristica necessaria a garantire una buona ed agevole trebbiatura (carattere Combine) è risultata nel complesso più che buona per la maggior parte degli ibridi e leggermente scarsa solo per alcuni (REGGAL, MARCUS e ANGELUS). Nella prova non si sono verificati ne allettamenti a raccolta ne danni da uccelli granivori e fenomeni di sterilità. I risultati ottenuti nei sorghi da granella confermano comunque i giudizi di costanza e stabilità produttiva positivi già riscontrati in passato per alcuni ibridi; nel gruppo dei più produttivi spiccano tra tutti ARSENIO, BRENUS, ANGELUS e FAVORITE della classe medio-tardiva ed MARCUS e CLASSUS tra i precoci.

31 SORGO da biomassa La Regione Lombardia è da sempre molto sensibile alla tematica delle energie rinnovabili, e da tempo è stato dimostrato un grosso interesse soprattutto da parte del sistema agricolo per il biogas, in quanto in esso si intravedono grandi potenzialità legate alla valorizzazione del patrimonio professionale delle aziende agricole stesse e soprattutto una valida opportunità dal punto di vista reddituale. Grazie alle conoscenze maturate da diverso tempo in Nord Europa ed Italia questa tecnologia si è allargata notevolmente soprattutto in quelle zone in cui è predominante il comparto zootecnico. Il settore zootecnico è stato infatti il fattore determinante per la diffusione in larga scala della digestione anaerobica grazie alla produzione di liquame bovino e suino che hanno alimentato in maniera quasi esclusiva gli impianti. Nel corso degli anni si è allargata l attenzione, arrivando alla co-digestione di liquami zootecnici con biomasse vegetali di diversa natura: residui colturali, scarti agroindustriali e soprattutto colture dedicate. Tra le colture erbacee dedicate quella maggiormente impiegata è sempre stata il mais (utilizzato nell 80 % dei substrati) ma, da alcuni anni, sono attivi diversi studi e ricerche in cui viene provato il sorgo. Il sorgo da biomassa sembra essere infatti una pianta promettente e di sicuro interesse come coltura energetica da destinare alla co-digestione negli impianti di biogas. I punti di forza di tale coltura dal punto di vista agro-ambientale sono la possibilità di un facile inserimento all interno della rotazione aziendale in particolare dove esiste la necessità di avvicendare la coltura per mantenere il suolo in buone condizioni, le minori esigenze idriche e nutritive che ne favoriscono la vocazionalità anche in ambienti a scarsa potenzialità produttiva, l opportunità di potere essere utilizzato in secondo raccolto (dopo un cereali autunno vernino) e quindi di mantenere il suolo coperto per tutto l anno, la quasi totale assenza di parassiti e le potenzialità produttive elevate. Altro fattore qualitativo interessante è la relativa abbondanza di zuccheri semplici fermentescibili o di carboidrati complessi costituenti le pareti cellulari, fattore che normalmente definisce l attitudine di una determinata varietà alla codigestione per la produzione di biogas. Naturalmente esistono oltre 4000 cultivar di sorgo e i cosiddetti diversi tipi da granella, fibra, zuccherino, biomassa, foraggero etc. non sono sempre classificabili con chiarezza poiché le varietà derivano spesso da attività di ibridazione tra le diverse tipologie. Tuttavia si può dire che le tipologie più adatte alla trasformazione anaerobica attualmente sembrano essere i sorghi zuccherini e da fibra, caratterizzati da taglia di grandi dimensioni, moderata capacità di ricaccio, stelo robusto e midolloso, più o meno zuccherino; in confronto alle tipologie più tipicamente foraggere, che hanno un elevata capacità di ricaccio, stelo più sottile e una taglia più modesta. Nei campi, tuttavia, sono stati inseriti anche ibridi di sorgo da foraggio sia monosfalcio che a più sfalci, perché tali materiali hanno generalmente buona produttività nonostante il ciclo molto breve o il fatto che la loro potenzialità si realizzi in più ricacci ed, in comprensori zootecnici, trovano una certa diffusione come fonte foraggera estiva di soccorso. Compito di questo studio è stato: una prima valutazione delle performance e del potenziale produttivo di alcuni ibridi da biomassa in relazione ai diversi ambienti del territorio Lombardo mirate alla produzione di biogas; una azione conoscitiva/divulgativa della coltura su scala Regionale col fine di potere creare una filiera agroenergetica legata al sorgo. la diffusione e/o introduzione di corrette pratiche di coltivazione e agronomiche per questa coltura, essendo un cereale nuovo per diverse zone della regione.

32 ,25 79,78 5,33 313,17 1,93 4,67 64,72 77,42 14,31 SUGAR GRAZE 2 APSOV foraggio mult ,0 1,3 3 48,84 75,18 12,12 SUGAR GRAAZE PADANA zuccherino ,0 2,1 5 53,95 82,15 9,63 SUCRO 506 SYNGENTA zuccherino ,0 2,2 7 55,58 76,91 12,84 JUMBO PADANA foraggio mono no presente no fiorito ,0 2,0 7 93,91 81,50 17,38 NECTAR APSOV zuccherino no presente no fiorito ,0 1,5 5 70,07 79,02 14,70 KWS BULLDOZER KWS fibra no presente no fiorito ,0 2,1 3 79,01 78,45 17,03 TRUDAN HL SYNGENTA foraggero ,0 1,7 5 80,89 78,15 17,67 BIOMASS 133 SYNGENTA fibra ,0 2,5 5 52,91 73,56 13,99 GOLIAT SIS fibra ,0 2,1 3 61,73 76,98 14,21 ENSAL SEMFOR foraggio mono ,0 2,0 3 78,98 80,77 15, NICOL PIONEER foraggio mult ,0 1,7 3 45,92 71,93 12, PIONEER foraggio mono ,0 2,0 7 54,80 74,39 14,04 Ibrido ditta produttrice Tipologia Indice data emergenza (gg/mm/aa) densità emergenza (0-9) data emissione panicolo (gg/mm/aa) data fioritura (gg/mm/aa) Semina-emergenza (n gg.) emergenza-emiss. panicolo (n gg.) Allettamento a raccolta (%) Altezza totale pianta (cm) diametro base stocco (cm) giudizio finale della pianta Produzione biomassa fresca (t/ha) umidità biomassa (u%) Produzione biomassa secca (t/ha) Tabella 2 - Varietale on FArM Sorgo da biomassa - Anno 2011 Az. Agricola S. Caterina srl., bastida PAnCArAnA (PV) (a cura di P. Stella, I. Pansini) DATA RACCOLTA: 27/09/2011 DATA SEMINA: 16/06/2011

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34 Varietale On farm ibridi commerciali di sorgo da biomassa In Regione Lombardia sono stati realizzati 4 campi On Farm nelle Province di Bergamo, Brescia Cremona e Pavia, sono stati valutati 12 ibridi di sorgo facenti parte di diverse tipologie di pianta, da fibra, zuccherini e da foraggio e con cicli di precocità differenti, compresi tra precoci e molto tardivi. In tutte le località, per ragioni di economicità di trinciatura e comodità delle operazioni di raccolta, si è optato per un unico taglio per cui a tutti gli effetti anche le 3 varietà multisfalcio sono state considerate come se fossero dei sorghi monosfalcio. Per questo motivo le performance produttive dei foraggeri multisfalcio sono risultate a volte sottostimate cioè un poco al di sotto della loro reale potenzialità. Il comportamento produttivo degli ibridi si è differenziato notevolmente nelle località di prova ma, anche se esistono diversità di resa, il comportamento medio degli ibridi è stato analogo tant è che la produzione media dei campi è stata nell ordine delle 46,4 t/ha di biomassa fresca (a Pavia la media di campo ha superato le 64 t/ha di biomassa fresca). La resa massima è stata di 46,2 t/ha di biomassa tal quale a Cremona, 40,7 t/ha a Brescia, 93,9 t/ha a Pavia mentre a Bergamo non è stato possibile raccogliere il campo. Gli ibridi più produttivi in assoluto (come biomassa fresca) delle on farm sono risultati JUMBO e KWS BULLDOZER con un valore indice di produttività, espresso rispetto alla media dei campi, rispettivamente di 127 e 126. Con rese inferiori di circa un 20 % ritroviamo TRUDAN HL e ENSAL (indice di produttività pari a 109) e NECTAR con indice di produttività di 101. Seguono poi, più staccati e con produzioni tutte al di sotto della media di campo, SUCRO 506 con indice di produttività pari a 99, GOLIATH e 849 con indice di produttività di 96 e 91. JUMBO e KWS BULLDOZER presentano uguali comportamenti produttivi in tutte e 3 le località, mentre TRUDAN HL e ENSAL sia a Cremona che a Brescia evidenziano un leggero cedimento produttivo con rese ben al di sotto della media di campo. Nella prova condotta all Az. S. Caterina (PV) spicca su tutti JUMBO con una produzione che supera del 40 % la media di campo (93.9,0 t/ha di biomassa fresca), seguito da TRUDAN HL che ha prodotto 80,8 t/ha, KWS BULLDOZER e ENSAL che hanno prodotto rispettivamente 79,0 e 78,9 t/ ha e NECTAR con 70,0 t/ha di biomassa fresca. L umidità media della biomassa è stata del 77,4 % molto superiore a quella ritenuta l ottimale (60/65%) per avere il giusto compromesso tra quantità e qualità della biomassa. Anche in termini di resa di biomassa secca tutti gli ibridi sopra citati sono stati i più produttivi del campo con valori al di sopra delle 15 t/ha. A Pavia, contrariamente a quanto si potesse immaginare, i sorghi da fibra ad esclusione di KWS BULLDOZER non si sono comportati benissimo nonostante gli sviluppi raggiunti. NICOL con una resa in biomassa fresca di 45,92 t/ha e SUGAR GRAZE con una resa secca di 9,63 t/ ha sono risultati i meno produttivi. Le piante hanno raggiunto un discreto sviluppo, molto buone sono le altezze registrate nelle varietà zuccherine e da foraggio mentre più discrete rispetto allo standard della classe di appartenenza risultano quelle dei sorghi da fibra. Eccessivamente ridotto, un poco per tutti gli ibridi, è risultato invece il diametro basale dello stocco rispetto all altezza raggiunta, che infatti ha determinato un generale allettamento precoce che si è accentuato fino a raccolta. L investimento alla semina è stato di 23.8 pte/mq (9,3 cm x 45 cm). Si segnala un emer-

35 genza scalare (a parità di data di semina) che però non ha influito sulle performance produttive. Il ciclo medio degli ibridi (da emergenza a emissione panicolo) è stato di 79 gg, tutti gli ibridi in prova a raccolta presentavano il panicolo tranne KWS BULLDOZER, NECTAR e JUMBO. Il campo è stato trinciato e raccolto il 27 settembre. L analisi statistica cumulativa delle diverse località on farm (Tabella 3) è stata eseguita solamente per quei parametri rilevati in tutte le 3 prove (Brescia, Cremona e Pavia). I migliori ibridi hanno fornito una resa media delle località superiore alle 46,3 t/ha di biomassa tal quale. Nonostante l analisi statistica non manifesti differenze significative tra le produzioni ottenute dai diversi ibridi, visivamente spiccano comunque su tutti NECTAR con 52,2 t/ha di biomassa fresca, JUMBO e KWS BULLDOZER con 59,0 e 58,2 t/ha, TRUDAN ed ENSAL con 50,3 t/ha. Questi ibridi hanno fornito incrementi produttivi variabili dal 10 al 25 % in più rispetto alla media delle località. Dalle umidità a raccolta si evidenzia come al momento della trinciatura la maggior parte delle piante presentava contenuti di acqua elevati rispetto a quello definito come il contenuto ideale (60/65 % di U) coincidente solitamente con il massimo della produzione in sostanza secca ottenibile dalla coltura. Questo potrebbe ricondursi alla scelta della data di raccolta che non è sempre combaciata con la fase fenologica della pianta (maturazione latteo/cerosa avanzata) ottimale per l utilizzo come biomassa da trinciato. La resa di biomassa secca, che individua quanto ha realmente prodotto ogni ibrido, evidenzia che KWS BULLDOZER con valore indice 128, JUMBO e SUCRO 506 con 110 e 108, e TRUDAN HL e GOLIATH con 104 e 102 sono gli ibridi più produttivi. E interessante notare come dal confronto tra la produzione tal quale e quella secca non esista una relazione, in quanto spesso l ibrido che produce più biomassa fresca non necessariamente è poi quello che produce di più in termini di biomassa secca. Gli ibridi più alti risultano essere i 3 da fibra (KWS BULLDOZER, GOLIATH, BIOMASS 133), un zuccherino NECTAR e il foraggero monosfalcio JUMBO. Anche il maggior diametro basale dello stocco, come era ragionevole aspettarsi, è stato rilevato negli ibridi da fibra mentre i diametri più contenuti sono stati quelli degli ibridi da foraggio multisfalcio (SUGAR GRAZE2). Gli allettamenti in generale sono stati contenuti, solo in alcune località si sono verificati allettamenti precoci e consistenti di alcuni ibridi. Non sono stati segnalati attacchi da fitofagi (generalmente piralide). Tra i sorghi da biomassa On-Farm hanno confermato ottime produzioni fresche (come nella scorsa stagione) i zuccherini NECTAR e SUCRO506, JUMBO e ENSAL tra i foraggeri monosfalcio, TRU- DAN HL nei foraggeri multisfalcio e KWS BULLDOZER tra i fibra. Fonte: Roberto Reggiani - Azienda Agraria Sperimentale Stuard

36 nota: rilevate solamente 2 località di prova invece che 3 CV (%) _ 3,22 19,28 17,69 _ 4,28 Media ,70 46,36 11,77 6,89 283,25 1,86 25 SUGAR GRAAZE 2 APSOV foraggio multi ,97 37,89 10,29 6,7 201,0 1,16 26 SUGAR GRAAZE PADANA zuccherino ,45 40,84 9,28 6,3 252,5 2,01 25 SUCRO 506 SYNGENTA zuccherino ,14 45,98 12,69 7,3 289,5 1,86 25 JUMBO PADANA foraggio mono ,51 59,01 12,98 6,7 305,0 1,89 25 NECTAR APSOV zuccherino ,10 46,93 11,26 6,0 285,0 1,58 26 KWS BULLDOZER KWS fibra ,94 58,20 15,07 7,0 357,5 2,02 26 TRUDAN HL SYNGENTA foraggero ,60 50,32 12,24 6,3 282,0 1,63 26 BIOMASS 133 SYNGENTA fibra ,95 40,76 11,62 7,7 345,0 2,50 25 GOLIATH SIS fibra ,36 44,64 11,95 8,0 380,0 2,10 25 ENSAL SEMFOR foraggio mono ,72 50,46 11,18 6,7 245,0 1, NICOL PIONEER foraggio multi ,79 39,12 11,48 6,7 250,0 1, PIONEER foraggio mono ,84 42,17 11,22 7,3 206,5 1,94 24 Varietà ditta produttrice Tipologia Indice produzione Indice produzione SS umidità biomassa (%), Produzione biomassa fresca t/ha Produzione biomassa secca t/ha densità emergenza (0-9) Altezza totale pianta (cm) diametro base stocco (cm) Semina-emergenza (n gg.) Tabella 3 - elaborazione CuMuLATIVA 3 località Varietale on FArM Sorgo da biomassa Anno 2011

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