COMUNE DI FRASCATI ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA ANTINCENDIO EDIFICIO IN VIA RISORGIMENTO N. 3. SCUOLA TIPO 4 RELAZIONE TECNICA

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1 COMUNE DI FRASCATI 1/9 ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA ANTINCENDIO EDIFICIO IN VIA RISORGIMENTO N. 3. SCUOLA TIPO 4 RELAZIONE TECNICA RICHIESTA VALUTAZIONE PROGETTO AI SENSI DELL'ART. 3 DEL D.P.R. 151/2011. ATTIVITA' INDIVIDUATA: ATT CAT. C DI CUI ALL'ALLEGATO "I", ALL'ART. 2 COMMA 2 DEL D.P.R. 151/2011 DICEMBRE 2015 IL TECNICO: GEOM. MARCO MERCURI IL COMMITTENTE:

2 Premessa. La presente relazione tecnica, fa riferimento alle norme di prevenzione incendi da attuarsi ad un edificio adibito a struttura scolastica, sito nel Comune di Frascati, Via Risorgimento n. 3. L attività di cui sopra, risulta preesistente all entrata in vigore del D.M. 18 dicembre 1975, ed inserita in edificio costituito da n 3 piani fuori terra ed uno seminterrato. Al fine dell ottenimento dell autorizzazione antincendio, tale edificio sarà adeguato a quanto previsto dal D.M. 26/08/ Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica di cui al punto 13. Norme transitorie. L altezza in gronda dell edificio, risulta inferiore a m 15,00. La capacità contemporanea, tra alunni, docenti e non docenti, è pari in circa n 818 persone. L attività scolastica in oggetto, è stata individuata al punto n 67.4.C dell elenco delle attività soggette alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, allegato I. 2/9 Classificazione. La scuola, in relazione alle presenze effettive contemporanee in esse prevedibili di alunni e di personale docente e non docente, calcolati pari a n. 818 persone, è stata classificata, come previsto dalla normativa vigente, di TIPO 4 (tra 801 e persone). Scelta dell'area. L edificio non è ubicato in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o di esplosione. Ubicazione. L attività scolastica, si insidierà in un edificio nel quale è inserita anche una biblioteca Comunale, la quale risulta provvista di C.P.I. e non comunicante con la scuola. Caratteristiche costruttive. Separazione. La biblioteca comunale di Frascati e la biblioteca per ragazzi casa di pia, inserite nella volumetria del fabbricato destinato ad attività scolastica, saranno separate da essa, per mezzo di strutture aventi caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI 120. Reazione al fuoco dei materiali. Per la classificazione di reazione al fuoco dei materiali, si fa riferimento al decreto ministeriale 26 giugno 1984 (Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 234 del 25 agosto 1984): a ) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere, sarà consentito l'impiego dei materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitto + proiezioni orizzontali delle scale). Per le restanti parti si impiegheranno materiali di classe 0;

3 b ) in tutti gli altri ambienti sarà consentito che le pavimentazioni compresi i relativi rivestimenti siano di classe 2 e che gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1; oppure di classe 2 se in presenza di impianti di spegnimento automatico asserviti ad impianti di rivelazione incendi. I rivestimenti lignei saranno mantenuti in opera, tranne che nelle vie di esodo e nei laboratori, a condizione che vengano opportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1 di reazione al fuoco, secondo le modalità e le indicazioni contenute nel decreto ministeriale 6 marzo 1992 ( Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 1992); c ) i materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco saranno posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi, di classe 0 escludendo spazi vuoti o intercapedini; d ) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. 3/9 Scale. Sono presenti n. 3 scale, di collegamento dei vari piani dell edificio, che presentano le seguenti caratteristiche: - n.2 scale saranno a prova di fumo interne asservite per il normale deflusso degli occupanti verso l esterno dell edificio, in luogo avente caratteristiche di spazio a cielo libero (pubblica via), di larghezza minima non inferiore a m 1,20 e strutture con caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI 60. I filtri a prova di fumo per accedere da ogni piano alle due scale, saranno realizzati secondo quanto indicato dal Decreto Ministeriale e presenteranno caratteristiche costruttive di resistenza al fuoco non inferiori a REI 60 e porte REI 60, dotate di congegno di auto chiusura. - una scala sarà di tipo protetta, con strutture aventi caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI 60 con porte di accesso con analoghe caratteristiche, dotate di congegno di auto chiusura. Si precisa che tale scala NON sarà utilizzata per il deflusso degli occupanti verso l esterno, poiché di larghezza pari a m 1,10. Ascensori. Sarà previsto un ascensore che collegherà tutti i piani facenti parte del complesso, inserito direttamente nella scala protetta. Tale ascensore non sarà usato in caso di incendio. Al piano terrazzo, sarà presente il locale macchine ascensore, da realizzarsi in conformità del D.M , avente caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI 60, con porta di accesso avente analoghe caratteristiche ed areazione naturale permanente realizzata su parete esterna, pari al 3% della superficie in pianta del locale.

4 Misure per l'evacuazione in caso di emergenza. Affollamento. Il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in: - aule: 26 persone/aula al piano terra; 20 persone/aula al piano primo; 14 persone/aula al piano secondo; 4/9 - aree destinate a servizi: persone effettivamente presenti + 20% di cui n.20 collaboratori scolastici; - refettori e palestre: densità affollamento pari a 0,4 p/mq. Capacità di deflusso. La capacità di deflusso sarà non superiore a 60 per ogni piano. Sistema di via di uscita. La scuola sarà provvista di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in funzione della capacità di deflusso e sarà dotata di almeno 2 uscite verso luogo sicuro. Larghezza delle vie di uscita. La larghezza delle vie di uscita, sarà multipla del modulo di uscita e non inferiore a due moduli (m 1,20). Lunghezza delle vie di uscita. La lunghezza delle vie di uscita, sarà non superiore a 60 m e sarà misurata dal luogo sicuro alla porta più vicina allo stesso di ogni locale frequentato dagli studenti o dal personale docente e non docente. Larghezza totale delle uscite di ogni piano. La larghezza totale delle uscite di ogni piano sarà determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacità di deflusso. La larghezza totale sarà riferita solo al piano di massimo affollamento, nel nostro caso, avremo: piano seminterrato: che prevede un massimo sfollamento di n. 360 persone totali; piano terra: che prevede un massimo sfollamento di n. 480 persone totali; piano primo: che prevede un massimo sfollamento di n. 240 persone totali; piano secondo: che prevede un massimo sfollamento di n. 240 persone totali;

5 Calcolo per il dimensionamento delle uscite: Piano seminterrato: - n. 170 persone massime previste. - Moduli richiesti: n 170/60 = 3 moduli richiesti. - Moduli progettuali: le uscite su luogo sicuro, saranno pari a n.3, di larghezza pari a m 1,20 (6 moduli), per uno sfollamento totale di n.360 persone tra alunni, docenti e non docenti. Per quanto sopra i moduli progettuali sono superiori a quelli richiesti. 5/9 Piano Terra: - n. 460 persone massime previste. - Moduli richiesti: n 430/60 = 8 moduli richiesti. - Moduli progettuali: le uscite su luogo sicuro, saranno pari a n.4, di larghezza pari a m 1,20 (8 moduli), per uno sfollamento totale di n. 480 persone tra alunni, docenti e non docenti. Per quanto sopra i moduli progettuali sono pari a quelli richiesti. Piano Primo e Secondo: - n. 240 persone massime previste. - Moduli richiesti: n 240/60 = 4 moduli richiesti. - Moduli progettuali: le uscite verso luogo sicuro, saranno pari a n.2, di larghezza pari a m 1,20 (4 moduli) costituite dalle due scale a prova di fumo, per uno sfollamento totale di n.240 persone tra alunni, docenti e non docenti. Per quanto sopra i moduli progettuali sono pari a quelli richiesti. Numero delle uscite. Il numero delle uscite dai singoli piani dell'edificio non sarà inferiore a due. Esse saranno poste in punti ragionevolmente contrapposti. Le aule didattiche saranno servite da una porta ogni 50 persone presenti; tutte le porte avranno larghezza non inferiore a quanto stabilito dalla concessione edilizia ovvero dalla licenza di abitabilità (lettera circolare prot. N. P954/4122 sott. 32 del 17 maggio 1996). Le porte che si apriranno verso corridoi interni di deflusso saranno realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi.

6 Spazi a rischio specifico. Spazi per esercitazioni. È stato previsto un locale per le esercitazioni di scienze al piano seminterrato. Nel locale di cui sopra, non verrà utilizzati gas combustibili di alcun tipo. Le strutture di separazione saranno realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di REI 60. L'accesso ai locali di cui sopra avverranno per mezzo di porte REI 60 dotate di congegno di auto chiusura. Qualora nel suddetto locale, saranno utilizzate e depositate sostanze radioattive e/o macchine radiogene, sarà vietato usare o depositare materiali infiammabili. Il locale sarà realizzato in modo da consentire la più agevole decontaminazione e sarà predisposto per la raccolta ed il successivo allontanamento delle acque di lavaggio o di estinzione di principi di incendio. Il locale sarà provvisto di aperture di aerazione permanente, ricavate su pareti attestate all'esterno di superficie pari ad 1/20 della superficie in pianta del locale. 6/9 Spazi per depositi. Sono stati previsti locali deposito ai piani terra, seminterrato e primo ed una biblioteca al piano terra. Le strutture di separazione saranno realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di REI 60. L'accesso ai locali di cui sopra avverranno per mezzo di porte REI 60 dotate di congegno di auto chiusura. La superficie massima lorda dei locali non sarà superiore a mq 500, per il piano seminterrato, e mq 1.000, per il piani fuori terra. I locali avranno aperture di aerazione di superficie non inferiore ad 1/40 della superficie in pianta, protette da robuste griglie a maglia fitta. Il carico di incendio del locale non sarà superiore ai 30 kg/m. Ad uso del locale sarà previsto almeno un estintore, di tipo approvato, di capacità estinguente non inferiore a 21 A. Per esigenze didattiche ed igienico-sanitarie sarà consentito detenere complessivamente, all'interno del volume dell'edificio, in armadi metallici dotati di bacino di contenimento, 20 l di liquidi infiammabili. Servizi tecnologici. Impianti di produzione di calore. È presente una caldaia, in un locale esterno posto nella corte interna al piano terra, in luogo avente caratteristiche di spazio scoperto. Tale locale sarà ad uso esclusivo della caldaia e realizzata in materiale di classe 0 di reazione al fuoco. Inoltre saranno rispettati i requisiti di ubicazione del titolo II, di areazione del punto e della disposizione degli apparecchi richiesti al punto del D.M Nelle aule e nelle aree comuni, sarà vietato l utilizzo di stufe funzionanti a combustibile liquido o gassoso, per il riscaldamento di ambienti.

7 Spazi per servizi logistici. Mense. Saranno previsti locali destinati alla distribuzione e consumazione dei pasti, da ubicarsi al piano seminterrato ed al piano terra, di superficie pari rispettivamente a mq 175,00 circa e mq 100,00 circa. Nei suddetti locali, non saranno presenti apparecchiature alimentate a combustibile liquido o gassoso. 7/9 Impianti elettrici. L impianto elettrico, sarà realizzato e certificato secondo quanto stabilito dal Decreto n. 37 del della Legge 248 del , sottoscritta dall impresa installatrice. La scuola sarà munita di un interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permetterà di togliere tensione all'impianto elettrico dell'attività; tale interruttore sarà munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell'ingresso ed in posizione presidiata. Impianto elettrico di sicurezza. La scuola sarà dotata di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria. L'impianto elettrico di sicurezza alimenterà le seguenti utilizzazioni, strettamente connesse con la sicurezza delle persone: a ) illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo che garantisca un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux; b ) impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme. Nessun'altra apparecchiatura sarà collegata all'impianto elettrico di sicurezza. L'alimentazione dell'impianto di sicurezza si inserirà anche con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale. L'autonomia della sorgente di sicurezza non sarà inferiore ai 30'. Saranno ammesse singole lampade o gruppi di lampade con alimentazione autonoma. Il dispositivo di carica degli accumulatori, qualora impiegati, sarà di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore. L illuminazione di sicurezza sarà installata anche nelle aule, sia pure limitata alla segnalazione dei vani di uscita delle stesse (nota M.I. protocollo n /4122 Sott. 32 del ). Sistemi di allarme. Generalità. La scuola sarà munita di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo. Il sistema di allarme avrà caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico ed il suo comando sarà posto in locale costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola.

8 Tipo di Impianto. Nella scuola, classificata di tipo 4, sarà previsto un impianto di altoparlanti ed un sistema di allarme a campanelli usato normalmente per la scuola, purché venga convenuto un particolare suono. 8/9 Mezzi ed impianti fissi di protezione ed estinzione degli incendi. Rete idrica antincendio. Il complesso scolastico sarà dotato di impianto idrico antincendio costituito da naspi UNI 25, da realizzarsi in conformità a quanto di seguito:. - Decreto del ministero dell interno 20 dicembre 2012 regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l incendio istallati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi (tabella 1); - UNI 10779:2014; - UNI EN 12845; - UNI Il D.M. 20 dicembre 2012 (tabella 1), prevede che le attività di tipo 4, non siano provviste di protezione esterna e le caratteristiche minime dell alimentazione idrica richiesta, secondo la norma UNI 12845, sia di tipo singola superiore. L alimentazione dell impianto, con livello di rischio 2, garantirà ai quattro naspi idraulicamente più sfavorevoli, una pressione residua non inferiore a 0,3 MPa ed una portata di 60 l/min per una durata di almeno 60 minuti. Poiché l acquedotto cittadino non garantisce le condizioni di portata e pressione di cui sopra, sarà prevista unità di pompaggio da installarsi in conformità alla UNI EN alimentata da idonea riserva idrica da L , con reintegro dall acquedotto cittadino. Estintori. Saranno installati estintori portatili di capacità estinguente non inferiore 13 A, 89 B, C di tipo approvato dal Ministero dell'interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 mq di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. Segnaletica di sicurezza. Si applicano le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzata alla sicurezza antincendi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1982, n. 524 ( Gazzetta Ufficiale n. 218 del 10 agosto 1982).

9 Norme di esercizio. 9/9 A cura del titolare dell'attività sarà predisposto un registro dei controlli periodici ove saranno annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell'osservanza della limitazione dei carichi d'incendio nei vari ambienti dell'attività. Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell'autorità competente. Sarà predisposto un piano di emergenza e saranno fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell'anno scolastico. Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale. E fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività della scuola, verificandone l'efficienza prima dell'inizio delle lezioni. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza. Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere. I travasi di liquidi infiammabili non potranno essere effettuati se non in locali appositi e con recipienti e/o apparecchiature di tipo autorizzato. Nei locali della scuola, non appositamente all'uopo destinati, non saranno depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, saranno tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienico-sanitarie e per l'attività didattica e di ricerca in corso. Al termine dell'attività didattica o di ricerca, l'alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi sarà interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione sarà indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili. Negli archivi e depositi, i materiali saranno depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m. Eventuali scaffalature risulteranno a distanza non inferiore a m 0,60 dall'intradosso del solaio di copertura. Il titolare dell'attività provvederà affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Egli può avvalersi per tale compito di un responsabile della sicurezza, in relazione alla complessità e capienza della struttura scolastica. Frascati, 09 dicembre 2015 Il progettista Geom. Marco Mercuri

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