Seminario. Prima giornata 21 febbraio 2003
|
|
- Marilena Valli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Seminario Prima giornata 21 febbraio 2003 I cambiamenti nello scenario organizzativo, all interno della Pubblica Amministrazione La gestione del lavoro per obiettivi Il controllo dei risultati L attribuzione delle responsabilità Il processo di delega e responsabilità Seconda giornata 25 febbraio 2003 Come motivare il personale dipendente Il lavoro di gruppo: compiti e processi di gruppo Metodologia di costruzione di un gruppo di lavoro La gestione dei conflitti Modelli di relazione Stili e processi comunicativi
2 Contenuto della Dispensa MODULO I 1. I cambiamenti nello scenario organizzativo all interno della P.A Aziendalizzazione Azienda, processi, organi competenti Organizzazione e comunicazione Controllo formale e di merito Controllo sostanziale nella gestione 8 2. La gestione per obiettivi Costruzione di un obiettivo Strumenti e metodi del lavoro per obiettivi negli EE LL Attribuzione delle responsabilità Responsabile di servizio e di procedimento Il processo di delega dei responsabili di servizio Ruolo, posizione e responsabilità Valutazione delle competenze Controllo dei risultati : Sistema di reporting per il Composizione di un Report 21 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 2 di 36
3 MODULO II 6. Come motivare il personale dipendente Approcci motivazionali Possibili approcci al problema: Definizioni e contenuti della motivazione Il lavoro di gruppo: compiti, processi e metodologie di costituzione Processo di gruppo: definizione ed elementi costitutivi Elementi costitutivi del gruppo di lavoro Vantaggi del lavoro per gruppi Costituzione del gruppo Coordinamento del gruppo Leadership del gruppo Caratteristiche dei componenti un gruppo Tipologia dei gruppi di lavoro Gruppi di processo Gruppi di miglioramento Conduzione dei gruppi di lavoro Le regole del lavoro di gruppo Caratteristiche del leader del progetto: Caratteristiche del gruppo efficiente Funzionamento del gruppo Schema operativo di conduzione del gruppo Limiti del lavoro con gruppi Reazioni di disturbo La gestione dei conflitti Inevitabilità dei conflitti Classificazione degli individui Tipologia dei conflitti Analisi e diagnosi dei conflitti Elementi della diagnosi Reazioni che causano conflitti Check list del conflitto Approccio al conflitto Soluzione dei conflitti 35 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 3 di 36
4 ! "!!!! " %&'()**)!,. %&)(%//*,. % &'(),.,. 0 '( La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 4 di 36
5 '( *( &) (,( '' '' ( ' "!, !!!,! 5!, ' 5. /' / , ' La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 5 di 36
6 9 : ; %< 9 5 ; )< 9 /' 9 ( 5 5 ; / %< )< 9 ; ><??8?,. La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 6 di 36
7 % 8,. 24 "1 ',.,. 2 A,.,.,. 2 %&B 4 1 In questo senso, in quanto, di sensi ve ne sono molti altri, con riferimento al concetto di organizzazione La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 7 di 36
8 %&B, C 1 A 1. ; )<A ><A &<A 2%/D%/B4 "3 ; A 5 A ; A A 5 A A ; A 9 A A A E9 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 8 di 36 A 9 E5, '4 %<A ' 4
9 )<A 5 4 ><A ' ;,.,. ' 2 4 ( F,. ( ' " A 5 A 5 A 5 A 5 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 9 di 36
10 ( 0? " F 0 % *, %A 5 )A 5 ; >A &A 24? 5 A C A A A A A A " A GG HA ( La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 10 di 36
11 'A A C A A A A A A " A GG HA ( DA ; I A C A A A A A A " A GG HA ( %< 7( )<!( ' >< &< 7 ( La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 11 di 36
12 1! ( ( ' ( 8 9 % ( % '' % 8: (9 ( ( ( 89 '' ( C " 7 2 )&%(%//*4 F 2 )&%(/*4 2%*B 4 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 12 di 36
13 4 3 1;<<, 2 4??. > G GG G GGG G G ;!"%& : %*B %4 a. 3 ' ()*" b. 3 ')) " c La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 13 di 36
14 7( 4 1 " 3 13,5. '! &%//J %&*% 5 %D'()**% %D %&' 2 4! 2 % 5%D'()**% 2 " )>)**)4 JJ5)DB()*** %%% %&' ' % '? 8 %*/ >%>%/// %&' ( ' % JJ 5 )DB()***, 2G4 5 )/(%//> 5%D'()**%. La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 14 di 36
15 ) %%B5%D'()**% (4 '% 0 %,., %B4445%D'()**% i. ii. iii. ( a. 9 b. c. d. 5 %B5%D'()**% 5 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 15 di 36
16 1 "0 7 ( 8 @ G & K>)>%*>%/// ',,, " H ( 7; ; ;7( ; 7 1 "1 / & 2 4 C 4 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 16 di 36
17 ( ( ; L La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 17 di 36
18 " 23 4 ; " *3% )A> > I 1 < E'*GGGGGG E&* E>* E)* E%* *A' M M " " L %!1 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 18 di 36
19 ',. ( 1 5 ; 5 6 5? ' ( ( ( '(4 5 GG G G La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 19 di 36
20 ' 4 ' ' ( 21"4 5 GG ;( ; 5 C ; ' 4 I 9 ' > ( 2 4 %3)3>A&A 'AD 1 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 20 di 36
21 3 4 F *. 9 ; 8? F (1 3 " 7, % ) ) ; La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 21 di 36
22 > / 0 9 & ( 9 9 Fine del modulo I La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 22 di 36
23 > ( ( ( 6, ( ( > "! 2 GG4 C 2! 4,. o o o o La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 23 di 36
24 o 2 4 o o! o 2 4 o 2 4 o o > " ( ;, & > "0 ' A7 % ) > B A% %A )A >A &A 7 C " 4 C " 4 ' '? % % % ' La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 24 di 36
25 2 4 C " 5 " C "0 / La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 25 di 36
26 " I C "1 % 2! 4 7 ) % > & C "3 ' (? C "> % ",. C "C %!(, ( ' % ' ( '' La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 26 di 36
27 C "D A..,( C "<.! A % % " C ".,( (,( ' % % ' %,. La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 27 di 36
28 ( & ') C " 5 5 ( I C((1 5 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 28 di 36
29 &) %! C " 4 C % 4 F 5 I " " C % '' F ( F 1 ' F 0 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 29 di 36
30 I 6 C 0 * I I C 1 % 1 I C 3 5 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 30 di 36
31 C > ; A,1" A 1 A,1 A! 1 A,1" A 1"" A, " D ' D " ( ' ' ' 2, 3 "!"% & ' () *! ", %) ) % ( ( %..!"/%. *0. ) 1 *!"2 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 31 di 36
32 0, ' ' D " ' ' &) 9 GG G G G 0 ' & ') ' ' % % 24 ) 2 A 4 > C & ' 2 4 N,.,C1 :. GG O 2 40 ( La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 32 di 36
33 D "0 A ' ' 0 D "1! ' ' ',. '' ' ',,,, D "3 4, 5 45 P P P P La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 33 di 36
34 D "> 7 % ' 5 ; C ; G ; I ; 2 4 9! 2 4 ; 2 4 ;,.,.,. D "C ' F 6 5 1( 5 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 34 di 36
35 D "D! ' o ' o 0 o o ( 0 0 o o ( 4 ;,.0 D "< ' '67 8 " % 5 ) ; > & ' ; D 3 cfr Modulo II La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 35 di 36
36 EFF F Buon Lavoro Dispensa realizzata e condotta da Giuseppe Martini, direttore del centro studi PRO. FORMA. 7*7! ;0 La gestione delle Risorse Umane Relatore Giuseppe Martini Febbraio 2003 CSIsrl 36 di 36
Corso di Economia e Gestione delle Imprese
Lezione 7 (rif. (rif. cap.. 6 Sciarelli) Corso di Economia e Gestione delle Imprese elena.cedrola@unimc.it a.a. 2009-2010 2010 Prof. Elena Cedrola http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Contenuti
DettagliBenessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni
Pagina 1 di 6 Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni Proposto nel 1981, il termine benessere sul luogo di lavoro indica non solo l assenza di malattia o
DettagliLA GESTIONE DELLE GARE E DEI CONTRATTI - LO SCENARIO ATTUALE E FUTURO IN PIEMONTE
LA GESTIONE DELLE GARE E DEI CONTRATTI - LO SCENARIO ATTUALE E FUTURO IN PIEMONTE IL SISTEMA A RETE: le centrali di acquisto, le aree sovrazonali e le aziende. Consip : In attuazione della Legge finanziaria
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliREGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di
DettagliDescrizione dettagliata delle attività
LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia
DettagliREALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA
REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA PREMESSA SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ORGANI E FUNZIONI DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI IN AGOS AUDITING: OBIETTIVI, MODELLO
DettagliSistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE
Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE L organizzazione della sicurezza secondo D.Lgs. 81/08 Al datore di lavoro vengono attribuiti compiti di regia e di programmazione della sicurezza in azienda,
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
Dettagli! Prot. n. 444 San Marco in Lamis, 31.01.2015 AI DOCENTI AL PERSONALE ATA ALL ALBO SEDE
! Prot. n. 444 San Marco in Lamis, 31.01.2015 AI DOCENTI AL PERSONALE ATA ALL ALBO SEDE Il Dirigente Scolastico dell I.I.SS. Pietro Giannone di San Marco in Lamis (FG), prof. Stefano MARRONE comunica che
Dettagli- Gli interessi pubblici rilevanti: dalla tutela della concorrenza al contenimento della spesa pubblica passando per l imparzialità amministrativa
Calendario Corso Corso di formazione sulle Società pubbliche 1^ EDIZIONE ROMA I 19 gennaio ARGOMENTI Introduzione al tema. Tipi societari - Scopo lucrativo in senso oggettivo e fine pubblico - Società
DettagliREGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI
REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -
DettagliSupporto attivo alla conduzione dei progetti, pianificazione, esposizione dei risultati. Group
powered by Supporto attivo alla conduzione dei progetti, pianificazione, esposizione dei risultati Un Processo di Comunicazione a supporto dei team di lavoro Tecniche e Strumenti di lavoro (utilities)
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Corso di formazione per i Rappresentanti del Lavoratori per la sicurezza eireferentiperlaprevenzione e sicurezza dei dipartimenti SICUREZZA AMBIENTE IENE IG SERVIZI INTEGRATI
DettagliNSQ / il Software di Qualità
La soluzione informatica per la costruzione di un Sistema Qualità Norme di riferimento: UNI EN ISO 9000:2005 Sistema di gestione per la qualità - Fondamenti e vocabolario UNI EN ISO 9001:2008 Sistema di
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La struttura plurifunzionale b) La struttura
DettagliCOMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna
COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna Approvato con D.G.C. n. 104 del 31.07.2008 Modificato con D.G.C. n. 139 del 30.10.2008
DettagliCOMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi
DettagliAZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE VITERBO
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE VITERBO DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N : CS260 DEL : 15/04/2014 STRUTTURA PROPONENTE : DIREZIONE GENERALE OGGETTO : FURIO FABBRI L'estensore Processo di budget
Dettaglis c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e percorsi di alta formazione ============== Corso Coordinatori/trici di servizi e progetti ==============
2 0 1 5 s c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e percorsi di alta formazione ============== Corso Coordinatori/trici di servizi e progetti ============== s c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e
DettagliORGANIZZAZIONE IN SENSO AMPIO
ORGANIZZAZIONE IN SENSO AMPIO ESPRIME LA PREDISPOSIZIONE E LA RIUNIONE DI CONDIZIONI E FATTORI AVENTI UNA FUNZIONE STRUMENTALE DUREVOLE PER LA VITA DELL AZIENDA IN SENSO STRETTO RIGUARDA I CRITERI DI:
DettagliREGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione
REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche
DettagliBES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) TRA SCUOLA-FAMIGLIA-SANITA. Paola Damiani Referente BES-USR per il Piemonte Ufficio VI- Dirigente Stefano Suraniti
. BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) TRA SCUOLA-FAMIGLIA-SANITA Paola Damiani Referente BES-USR per il Piemonte Ufficio VI- Dirigente Stefano Suraniti Lo scenario ATTUALE LE CLASSI COMPLESSE Dir. Min. 27/12/2012-
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** 2013 2015 1 Approvato con delibera della GC n 30 del 29/01/2013, immediatamente eseguibile. 1 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche normative
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliINTRODUZIONE PARTE I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI
INTRODUZIONE 1. CRISI D IMPRESA 1.1. Crisi e risanamento pag. 5 1.2. Le cause della crisi pag. 7 1.3. Gli indicatori della crisi pag. 12 1.4. Gli eventi scatenanti pag. 18 1.5. I modelli di intervento
DettagliLQIR#FHQWURVWXGLSURIRUPDLW²PDUWLQLSURIRUPD#GVPQHWLWW
LQIR#FHQWURVWXGLSURIRUPDLW²PDUWLQLSURIRUPD#GVPQHWLWW Corsi e Consulenze di PRO. FORMA. A.- Contenuti I corsi di PRO. FORMA. sono predisposti per trattare argomenti di grande valenza IRUPDWLYDLQSDUWLFRODUHVXPDWHULHGLFXLO
DettagliLa formazione del personale negli Enti Locali
La formazione del personale negli Enti Locali Dott. Daniele Traina Global Form s.a.s., San Giovanni Gemini (AG), Master in Human Resources Management Area Tematica: Gestione e sviluppo delle risorse umane
DettagliEVOLUZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE IN INPS: L introduzione della dimensione economica
EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE IN INPS: L introduzione della dimensione economica L INPS IN CIFRE 19 milioni di assicurati 16 milioni di pensionati 1,5 milioni di aziende iscritte 22 milioni
DettagliArt. 1 - Oggetto. Oggetto del presente Piano è la progettazione di massima dei corsi per il triennio 2014-2016 e il relativo preventivo economico.
PIANO DI FORMAZIONE TRIENNIO 2014-2016 AI SENSI DELLA CONVENZIONE TRA LA SCUOLA NAZIONALE DELL AMMINISTRAZIONE E L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Art. 1 - Oggetto Oggetto del presente Piano
DettagliENTE: CONFSALFORM- Consorzio per la Formazione, la Qualità e l'organizzazione delle Risorse Umane
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) Allegato B ENTE: CONFSALFORM- Consorzio per la Formazione,
DettagliModulo Direzione... 3 Modulo Commerciali... 4 Modulo Segreteria... 5 Modulo Coordinatori... 6 Corso di formazione Elettrica Quadri Di Manovra...
Modulo Direzione... 3 Modulo Commerciali... 4 Modulo Segreteria... 5 Modulo Coordinatori... 6 Corso di formazione Elettrica Quadri Di Manovra...11 Corso di formazione Elettrica Variatori di frequenza...
DettagliIL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO. Vanna Monducci 6 settembre 2013
IL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO Vanna Monducci 6 settembre 2013 IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO: GLI ELEMENTI PRIORITARI valutazione esterna degli apprendimenti
DettagliStrategie competitive ed assetti organizzativi nell asset management
Lezione di Corporate e Investment Banking Università degli Studi di Roma Tre Strategie competitive ed assetti organizzativi nell asset management Massimo Caratelli, febbraio 2006 ma.caratelli@uniroma3.it
DettagliIL BUDGET. Breve descrizione del processo. S.C. Governo Clinico, Programmazione Sanitaria, Rischio Clinico, Controllo di Gestione ASL 5 'Spezzino'
IL BUDGET Breve descrizione del processo S.C. Governo Clinico, Programmazione Sanitaria, Rischio Clinico, Controllo di Gestione ASL 5 'Spezzino' Origine e contenuto Il budget, quale strumento di programmazione
DettagliApprofondimento. Controllo Interno
Consegnato OO.SS. 20 maggio 2013 Approfondimento Controllo Interno Maggio 2013 Assetto Organizzativo Controllo Interno CONTROLLO INTERNO ASSICURAZIONE QUALITA DI AUDIT E SISTEMI ETICA DEL GOVERNO AZIENDALE
DettagliDIRIGENZA E MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
ANNO ACCADEMICO 2008/2009 MASTER ANNUALE II LIVELLO per il concorso di Dirigente Scolastico DIRIGENZA E MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE TITOLO Dirigenza e Management delle Istituzioni Scolastiche
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliATTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. Deliberazione n. 8
O P E R A R O M A N I (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) Via Roma, 21 38060 - NOMI (TN) Costituita ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n. 7. ATTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Deliberazione
DettagliLa valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina
La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico
DettagliENTE: CONFSALFORM - Consorzio per la Formazione, la Qualità e l'organizzazione delle Risorse Umane
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) Allegato B ENTE: CONFSALFORM - Consorzio per la Formazione,
DettagliREGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE
COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale
DettagliPIANO DI LAVORO DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CLASSE 5ALA PROF.SSA LUPETTI SIMONETTA ANNO SCOLASTICO 2012/13
PIANO DI LAVORO DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CLASSE 5ALA PROF.SSA LUPETTI SIMONETTA ANNO SCOLASTICO 2012/13 MODULI UNITA ORARIE 1. Il controllo dei risultati attraverso l analisi di bilancio per 98 indici
DettagliLOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.
LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è
DettagliIL PROJECT MANAGEMENT
IL PROJECT MANAGEMENT Scopi e campi di applicazione La pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione dei tempi La gestione e il controllo del progetto
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliAmministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
MATERIA DIRITTO CLASSE 3 INDIRIZZO RIM DESCRIZIONE Unità di Apprendimento UdA n. 1 Titolo: STATO E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI VALUTARE FATTI E ORIENTARE I PROPRI COMPORTAMENTI IN BASE AD UN SISTEMA
DettagliConcetto di formazione 2012. Management e cooperative
Concetto di formazione 2012 Management e cooperative OBIETTIVI DEL PROGETTO INCREMENTO Competenze tecniche Competenze sociali Competenze metodologiche Competenze personali Macro aree tematiche Leadership
Dettaglidott.ssa Sofia Conterno
Rafforzamento delle competenze sui modelli organizzativi di gestione del personale dott.ssa Sofia Conterno Prima parte LA LEADERSHIP SITUAZIONALE LA LEADERSHIP EFFICACE UN LEADER EFFICACE HA SVILUPPATO
DettagliUn percorso di Desease Management nella prevenzione cardiovascolare. Il lavoro in equipe
Il Progetto PREVASC Un percorso di Desease Management nella prevenzione cardiovascolare Il lavoro in equipe Roma 8 Novembre 2008 Amalia Iannone, ASP- LAZIOSANITA iannone@asplazio.it Il lavoro in equipe
DettagliCERTIQUALITY STEFANO ALDINI
CERTIQUALITY Procedure semplificate, D.Lgs. 231 ed efficacia dei Modelli Organizzativi per la prevenzione delle responsabilità: il ruolo delle verifiche indipendenti dei sistemi di gestione della salute
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali
PROTOCOLLO D INTESA per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali Distretto Socio-sanitario n.2 Serra S. Bruno, ASL 8 Vibo Valentia L anno 2005 (duemilacinque) addì, negli
DettagliPROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.
PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE IN MATERIA DI CONFERIMENTO AL PERSONALE DIPENDENTE E/O AI COLLABORATORI DI INCARICHI TECNICI DI NATURA PROFESSIONALE
REGOLAMENTO AZIENDALE IN MATERIA DI CONFERIMENTO AL PERSONALE DIPENDENTE E/O AI COLLABORATORI DI INCARICHI TECNICI DI NATURA PROFESSIONALE 22 settembre 2014 Premesso: che l Amministrazione comunale di
DettagliPROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO
PROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO PIANO DI LAVORO PIANIFICAZIONE, FINANZA E CONTROLLO 5 AL PROF.SSA MARILINA SABA a.s 2010/2011 Moduli UNITA ORARIE 1. Il controllo della gestione
DettagliUniversità degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività
DettagliBottoncino CATALOGO CORSI (SEZIONE FORMAZIONE AZIENDALE) COMUNICAZIONE E RELAZIONALITÀ COMPETENZE MANAGERIALI BENESSERE E PRODUTTIVITÀ
Bottoncino CATALOGO CORSI (SEZIONE FORMAZIONE AZIENDALE) COMUNICAZIONE E RELAZIONALITÀ COMPETENZE MANAGERIALI BENESSERE E PRODUTTIVITÀ FORMAZIONE TECNICA Cliccando tendina COMUNICAZIONE E RELAZIONALITA
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Direzione Personale e Sistemi Informativi Determinazione del Direttore n. 1680 2010 di data 18/11/2010 Classificazione: 15.1.2.6-2009
DettagliFRANCESCA MIGNONI. Curriculum Vitae FRANCESCA MIGNONI INFORMAZIONI PERSONALI. Data di nascita 21.06.1975. fmignon@vodafone.it
INFORMAZIONI PERSONALI FRANCESCA MIGNONI Data di nascita 21.06.1975 fmignon@vodafone.it ESPERIENZA PROFESSIONALE 18 MARZO 2008 AD OGGI Dirigente amministrativo Direttore della U.O. complessa Organizzazione
DettagliI sistemi di controllo di gestione. Nicola Castellano
I sistemi di controllo di gestione Nicola Castellano 1 Controllo di gestione e contabilità analitica Sommario: Controllo di gestione Definizione Il sistema di controllo Struttura organizzativa Processo
DettagliApprovazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.
Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliMetodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale
Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Prof. Valter Cantino Università degli Studi di Torino 1 IL RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO NELLE
DettagliObiettivi di accessibilità per l anno 2014
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Piazza Filattiera 84, Roma Obiettivi di accessibilità per l anno 2014 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 30/03/2014
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 1. PREMESSA In attuazione della Legge n. 190/2012 Disposizioni
DettagliMarzo 2013 Oggi AVM S.p.A. Isola Nova del Tronchetto 33, 30135 Venezia
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Nazionalità CLAUDIA LAZZARINI italiana Data di nascita 24 AGOSTO 1969 ESPERIENZA LAVORATIVA Data Nome e indirizzo del datore di Tipo di azienda
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione
DettagliProgramma standard del Corso di Mediatore (corso di 50 ore, 7 moduli formativi, sei giornate di 8 ore e una giornata di 5 ore)
Programma standard del Corso di Mediatore (corso di 50 ore, 7 moduli formativi, sei giornate di 8 ore e una giornata di 5 ore) MODULI FORMATIVI DEL CORSO : 1. Il fenomeno dell ADR e le normative comunitarie
DettagliOGGETTO: SERVIZIO DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO PER L UNIVERSITA DI UDINE - CIG: 503163193F.
Fac-simile Offerta Tecnica - Allegato D (formato A4, font 10 pti, interlinea singola, massimo 10 pagine compresi eventuali allegati) OGGETTO: SERVIZIO DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO PER L UNIVERSITA DI UDINE
DettagliL approccio della psicologia di comunita. Torino, 20-3-2015
L approccio della psicologia di comunita Torino, 20-3-2015 La psicologia di comunità Nasce ufficialmente negli USA nel 1965 (Convegno di Swampscott, Mass.) Rifiuto di una concezione biologica e intrapsichica
DettagliC.C.V. BS REGOLAMENTO
ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio
DettagliIl monitoraggio dei siti Web della Pubblica Amministrazione: l esperienza del Registro.it. Maurizio Martinelli
Il monitoraggio dei siti Web della Pubblica Amministrazione: l esperienza del Registro.it Maurizio Martinelli Responsabile Servizi Internet e Sviluppo Tecnologico Istituto di Informatica e Telematica CNR
DettagliCatalogo Corsi Benessere Organizzativo. 2 di 9
Via Frascineto, 88 - Roma Tel 06 72394672 Fax 06 7233532 www.ecoconsultsrl.com Catalogo Corsi ALLEGATO 1 di 9 La Formazione è utile quando si occupa dei problemi quotidiani delle persone che lavorano.
DettagliLA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI
LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI La qualità organizzativa passa attraverso la qualità delle persone 1. Le ragioni del corso Nella situazione attuale, assume una rilevanza sempre maggiore la capacità
DettagliPIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM
PIANO DI LAVORO Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING Classe 5 Sezione CLM MODULI DURATA (IN ORE) L ambiente economico competitivo dell impresa 25 Il marketing operativo 30 Il piano di marketing
DettagliDall ascolto organizzativo alla motivazione professionale: L Audit organizzativo
Dall ascolto organizzativo alla motivazione professionale: L Audit organizzativo Premessa L Audit organizzativo si fonda sull ascolto organizzativo che presenta come obiettivo primario la valorizzazione
DettagliAllegato III Modello di Offerta Economica
Programma Operativo Nazionale FESR Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013 Obiettivo Operativo 1.5 _ Gara d appalto a procedura aperta ai sensi dell art. 55 comma 5 del D. Lgs. 163/2006
DettagliCOMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria
Approvato con Delibera G.C. n. 20 del 30/01/2013 COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ *** 2013 2015 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche
DettagliLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0
LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE
DettagliLinee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
3 Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 1. Premessa Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Fiat S.p.A. (la Società ) costituisce elemento
DettagliDELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 122 DEL 01/04/2014
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 122 DEL 01/04/2014 Il Direttore Generale, Dott. Nicolò Pestelli su proposta della struttura aziendale U.O. Personale adotta la seguente deliberazione: OGGETTO: Dr.
DettagliSTATO MAGGIORE DELLA DIFESA
STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Linee guida applicative del Sistema di misurazione e valutazione della Performance del Personale Civile delle aree funzionali della Difesa 1. Premessa In data 01/01/2016, è
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE ZANOBINI ALBERTO
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE Il Dirigente Responsabile: ZANOBINI ALBERTO Decreto non soggetto a controllo ai
DettagliAZIENDA CONDOMINIO SYSTEM 1.0
AZIENDA CONDOMINIO SYSTEM 1.0 MANUALE DI UTILIZZO DEL SOFTWARE WEB UTENZA FORNITORE Pagina: 1 PREMESSA Il Modulo AziendaCondomìnio System ha tra gli obiettivi primari la costruzione di un rapporto commerciale
DettagliIl Direttore Generale. VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 5/15 del
Oggetto: Definizione dei Programmi Operativi Annuali del Dipartimento per le Produzioni Vegetali e dei Servizi ad esso afferenti per l anno 2014. Il Direttore Generale VISTA la Legge Regionale 8 agosto
DettagliCome gestire il cambiamento organizzativo?
DAL 1946, CONSULENTI DI DIREZIONE 10133 TORINO CORSO FIUME 2 - Tel.(011) 6604346 6603826 (fax) Email: consulenti@studiobarale.it Come gestire il cambiamento organizzativo? Una breve guida all introduzione
DettagliCOMUNE DI MONASTEROLO DI SAVIGLIANO
COMUNE DI MONASTEROLO DI SAVIGLIANO PROVINCIA DI CUNEO A R E A A M M I N IS T R A T IV A Determinazione n. 034 OGGETTO: FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE ANNO 2015. APPROVAZIONE PROSPETTO
DettagliPresidiare una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP
T E C N O S F E R A sas Management Innovation & Business solutions ConsorzioInteruniversitarioRegionalePugliese CENTRO DI ATENEO DI SERVIZI PER LA QUALITÀ CORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP Premessa Il
DettagliIl Sistema Qualità (ISO 9001:2008) Livello specialistico
Il Sistema Qualità (ISO 9001:2008) Livello specialistico OBIETTIVI Conoscere i contenuti della norma ISO 9001:2008; Ottimizzare il sistema di gestione interno della qualità; conoscere le metodologie di
DettagliLa Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000
La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliL ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E GESTIONALI NEGLI ENTI LOCALI
E GESTIONALI NEGLI ENTI LOCALI 1 ultimo aggiornamento: febbraio 2002 Le leggi di riforma dell ordinamento degli Enti Locali e più in generale della Pubblica Amministrazione che si sono succedute in modo
DettagliL organizzazione aziendale
Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle
DettagliScuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione
Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione www.psicologia-del-lavoro.it CORSO DI SPECIALIZZAZIONE ESPERTO DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE Laboratori di: Comportamento Organizzativo -
DettagliAZIONE PANORAMICA: Il contesto negcj/iale OBIETTIVI. TARGET E COSTI: Le modalità di svolgimento del COFSO MODELLO DIDATTICO
ì -1 Lucio Anneo Seneca -. _`~ f.?\~_~;=-*à S _ A AZONE ll ll-iiuv.nur. Â STRATEGE E TATTCHE NEGOZAL PANORAMCA: l contesto negcj/iale OBETTV TARGET E COST: Le modalità di svolgimento del COFSO MODELLO
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
Dettagli