LEADERSHIP E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
|
|
- Angelo Rosi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 1 Condizioni attentive della relazione di autorità LEADERSHIP E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Prof. Giuseppe Crea Pontificia Università Salesiana Roma Il superiore cresce insieme con il gruppo, conosce le esigenze del gruppo, e dà direzione in funzione degli obiettivi che il gruppo si pone Egli lavora in modo assertivo ed efficace usando in modo saggio e costruttivo le proprie capacità cognitive e il proprio mondo emozionale, perché la riscoperta di tali doni possa essere utile per esercitare un servizio di dedizione per la crescita degli altri L interdipendenza tra superiore, gruppo e contesto come una realtà processuale e dinamica Lo stile interattivo del superiore si permea di valori fondamentali, quali il rispetto, la considerazione dell altro, il senso di responsabilità, che costituiscono elementi indispensabili per una effettiva umanizzazione dei rapporti interpersonali tra leader e comunità Essere superiori quindi non significa essere arrivati ma è una condizione di continua crescita della propria consapevolezza e della consapevolezza altrui, direi che è un cammino di conversione permanente per integrare insieme il proprio Io al Noi comunitario Il superiore funge da facilitatore non tanto perché lavora per la comunità, ma con la comunità, valorizzando le risorse dei singoli, promuovendo la dialogicità nell interazione, stimolando la corresponsabilità nel raggiungimento delle mete personali e comuni L attenzione alla situazione Per star bene in comunità occorre scoprire le tante realtà presenti nei mille vasi di argilla delle nostre realtà quotidiane, interpersonali e intrapsichiche, per fare discernimento e per saper riscoprire e gioire dei tanti doni che il Signore mette a disposizione nella vita comunitaria e, più in generale nella vita consacrata Gli avvenimenti che accadono all interno di una comunità religiosa non sono da considerarsi in sé ma nel significato che hanno per il gruppo Il compito del superiore diventa quello di facilitare la consapevolezza di ciò che si vive in comunità, sia per affrontare le situazioni difficili che a volte si trovano a vivere, sia per facilitare lo sviluppo personale ed interpersonale in vista del raggiungimento degli obiettivi di gruppo
2 Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 2 Il leader e le situazioni problematiche Se da una parte è vero che le persone non hanno bisogno del superiore soltanto quando hanno problemi, è anche vero che molte volte si fa riferimento a lui proprio dinanzi alle situazioni difficili Per questo coinvolgimento si viene a determinare uno spazio-piattaforma dove: Il leader è interpellato a dare risposte congruenti con quello che sente e con ciò che intravede come giusta direzione in vista del raggiungimento degli obiettivi Il gruppo è interpellato a sintonizzarsi su sé (sulle proprie esigenze, bisogni attese, progetti) e sulla guida offerta Il leader e le situazioni problematiche La funzione essenziale di un leader è quella di accorgersi delle realtà che sono presenti nella situazione della propria comunità, cogliere le diverse realtà che si respirano in seno al gruppo, identificare le istanze propositive per riuscire ad iniziare un processo di risoluzione in un contesto collaborativo Un esempio: Superiora consorella consorella Revisione Lavoro pastorale consorella Progetto integrato Dalla pluralità delle situazioni comunitarie alla gestione delle risorse Un membro del gruppo si rivolge alla superiora per avere approvazione su questioni che lui sa e può risolvere da solo Superiora Uff! Il leader è chiamato a riconoscere i contrasti presenti nel gruppo in modo attentivo, per poi riuscire a gestirli in maniera adeguata il superiore quindi è osservatore attento delle condizioni problematiche La sua difficoltà a decidere se rispondere al bisogno della consorella di essere aiutata, oppure se esprimere il suo disagio rispetto al suo comportamento di dipendenza? Importante rendersi conto delle diverse opzioni: di ciò che accade in se stesso (non nostro caso: la superiora si sente irritata e infastidita), di ciò che stanno vivendo gli altri che si rivolgono a lui (nel nostro esempio: la consorella esplicita il bisogno di essere aiutata) I conflitti generano normalmente sentimenti di ostilità che però, in nome del bene comune, possono essere soppressi Questo è un dato molto importante nei vissuti interpersonali di gruppi in cui la dedizione reciproca è alla base dell interazione
3 Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 3 Infatti, la soppressione dell ostilità non migliora la situazione quando ci sono tensioni tra le persone In questo caso un superiore che si impone perché le persone perseguano la concordia comune, potrebbe trovarsi con la brutta sorpresa di reazioni esattamente opposte Tipi di conflitto Conflitti di interesse in cui le persone, benché vivono i rapporti tra loro fondandosi su motivazioni e progetti comunitari ben esplicitati nei documenti, concretamente tendono a vivere la propria vita secondo un ordine del giorno personale che inevitabilmente si diversifica da soggetto a soggetto Le persone possono sopprimere i sentimenti ostili mettendo in atto ogni mezzo per evitare l ostilità aperta Si accumulano però risentimenti, ansia, disagio, sofferenza; così la relazione si deteriora, anche se in superficie appare armoniosa Tipi di conflitto conflitto manifesto e conflitto latente conflitto espressivo: ha per scopo la diretta espressione di ostilità diffusa e si contrappone al conflitto strumentale, inteso come un mezzo per raggiungere fini realistici, mezzo che può essere abbandonato qualora ne sopraggiungesse un altro ritenuto più efficace per gestire il conflitto di interesse Ciò che minaccia l'equilibrio di una struttura comunitaria non è il conflitto in quanto tale, ma la rigidità stessa della struttura, soprattutto quando le persone si irrigidiscono su posizioni ideali rispetto a regole e norme, diventando intolleranti verso le esigenze degli altri e dando luogo ad un accumulo di ostilità sottesa e non detta Più questa ostilità viene repressa, più pericoloso è il conflitto quando si manifesta Ostilità da conflitto Essa tende ad essere molto alta quando si nega l'esistenza del conflitto come conflitto di interesse Se impedite di perseguire fini individuali, la frustrazione conseguente sviluppa ostilità, considerata come il livello di concentrazione negativa tra i membri di un gruppo Quando questa ostilità reciproca viene condivisa e comunicata attraverso dei comportamenti relazionali, essa può diventare occasione di crescita relazionale A lungo andare, però, le persone possono vivere delle relazioni insoddisfacenti e faticose che comportano eterne sfiducie in se stessi e nelle persone con le quali si vivono L attenzione del superiore non deve essere rivolta alla totale eliminazione delle tensioni, quanto alla loro utilizzazione per migliorare i rapporti tra le persone Competizione da conflitto Essa implica un'opposizione negli scopi, cosicché la probabilità di raggiungere lo scopo da parte di uno è inversamente proporzionata alla probabilità dell'altro Nel conflitto conseguente alla competizione, le azioni incompatibili riflettono degli scopi incompatibili
4 Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 4 Competizione da conflitto Invece il conflitto può accendersi anche quando non c'è alcuna incompatibilità di scopi, percepita o reale Così se due consorelle sono in contrasto su come limitare i loro impegni per essere più presenti in comunità, esse non hanno scopi che si escludono a vicenda, in quanto il fine è lo stesso, ma possono essere in competizione per il compromesso Nel momento di immaturità relazionale c'è un tentativo di eliminare rigidamente uno dei due poli (il polo relazione o quello di distanza) Si instaura una sorta di relazionalità irreale e distorta quando si esclude la possibilità di ogni relazione che possa prendere in considerazione un noi (esclusione della polarità relazione), oppure quando c è una relazionalità confusa, che non permette alcuna presenza dell' io (esclusione della polarità distanza ) Il perché dei conflitti In una prospettiva interpersonale possiamo distinguere nelle relazioni comunitarie la confluenza di esigenze individuali e di dinamiche interpersonali, facendo emergere le dimensioni della relazione e della maturità Mettiamoci per un momento dal punto di vista di un osservatore esterno che osserva il confratello A irritato e il confratello B irresponsabile La prima dimensione riguarda la natura di sé-in-relazione, che si esprime sempre come dualità dell'esistenza umana, in quanto possibilità di distanziarsi dagli altri e di entrare in relazione con gli altri Tutti noi, nelle diverse situazioni della vita e con modalità diverse, possiamo scegliere la distinzione, ponendoci come io separato o entrare in relazione con l'altro per diventare parte di un noi La parabola del martello (gioco: THBF) Un confratello (A) vuole appendere un quadro, ha il chiodo ma non il martello, per cui decide di andare dall economo (B) a farselo prestare. Gli sorge il dubbio: E se l economo non me lo vuole prestare? Già ieri mi ha salutato appena: forse aveva fretta, ma se ce l ha con me? No, io non gli ho fatto niente, e io, se qualcuno mi chiedesse un martello, glielo darei subito, perché è così che si fa. E perché lui no? Come può rifiutarsi di fare un piacere ad un confratello? Gente di questo tipo rovina nella fraternità. E per giunta si immagina che io abbia bisogno di lui solo perché possiede un martello!! Adesso basta!. E così esce risoluto, bussa alla porta dell economo, e prima che costui abbia il tempo di dire buon giorno, gli grida: Tieniti pure il tuo martello, villano!. Al che l economo Adesso ho fretta. Sono molto arrabbiata con te Non mi interessa, ma io continuo così Tu non lo sai cosa ti combino! La seconda dimensione è quella della maturazione che è legata, ma non necessariamente, al trascorrere del tempo Nello stadio dell'immaturità la persona non è in grado di formare relazioni basate sulla differenziazione, mentre nello stadio della maturità è capace di assumere una responsabilità autentica per la propria individuazione e per stabilire relazioni che rispettano la differenziazione A B Appare che A è realmente messa in difficoltà, per esempio, dalle risposte irragionevoli di B, la quale o effettivamente si comporta da irresponsabile o riesce a produrre deliberatamente il proprio comportamento irritato
5 Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 5 Sono molto arrabbiata con te A Non mi interessa, ma io continuo così Tu non lo sai cosa ti combino! B La leadership logorante nel primo caso B è la causa del comportamento della superiora A, ed essa è come A sta affermando nel secondo caso l'irritazione di A è allo stesso tempo intenzionale e per nulla reale, oppure è realmente irritata e non agisce intenzionalmente l autoinganno sia di A che di B sta nel produrre delle sensazioni che sono strumenti di accusa reciproca La loro irritabilità o sofferenza è qualcosa che realmente provano, nonostante sia basata su una falsificazione dei rapporti Il superiore stressato La consapevolezza di essere sotto osservazione per le diverse urgenze a cui devono rispondere porta il superiore a valutare prematuramente i progressi compiuti, a ridurre quindi la possibilità di sperimentare e sperimentarsi nella loro opera di mediazione Il senso di questo conflitto i protagonisti agiscono a un basso livello di autoconsapevolezza con un atteggiamento attentivo il superiore può accorgersi di quello che accade realmente nell interazione, affinché le persone possano rivedere le proprie modalità interattive disfunzionali, grazie al suo aiuto autorevole Il superiore stressato Lo stress del superiore diventa una sorta di lenta riduzione di entusiasmo e di progressivo indurimento emozionale, dimensioni caratteristiche di uno stato d animo di chi si disaffeziona del suo ruolo e del suo servizio, vivendo il tutto come una fatica La maturità relazionale però non è questione di tutto o niente; per questo è importante una fase di transizione per cui possiamo distinguere i seguenti momenti nello sviluppo dei rapporti interpersonali difficili Nello stadio di transizione l azione del superiore come mediatore attento e partecipe è particolarmente importante per cogliere gli elementi essenziali di questa diversa tensione tra relazione e distanza, ma apre anche la strada per possibili condizioni risolutive per rilevare le risorse presenti nella piattaforma relazionale Il superiore bruciato dinanzi a situazioni complesse come quelle che a volte egli deve affrontare in comunità, il rischio è di andare in cortocircuito
6 Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 6 Il superiore bruciato Il burnout è una strategia stressante di adattamento che viene messa in atto quando non si dispongono delle risorse adeguate per fronteggiarlo è una sorta di ritirata psicologica dal coinvolgimento comunitario e dalle richieste delle persone con cui si vive, in risposta ad un eccessivo stress o insoddisfazione, per cui ciò che era sentito come vocazione diventa soltanto una routine il rischio è di andare in cortocircuito possiamo distinguere diverse fasi riconoscere la situazione come importante impegnarsi a ricercare una adeguata risoluzione mediante azioni di routine l'attivare un livello ottimale di motivazione, né troppo debole da non sostenere l'ingaggio, né troppo intensa da impedire un certo distanziamento dal problema Il superiore bruciato Alla base del progressivo esaurimento ci sono le eccessive domande di disponibilità da parte dei membri della comunità La persistenza di tali richieste di aiuto sovraccaricano il responsabile della comunità e lo spingono a ritirarsi progressivamente da una situazione relazionale percepita come emotivamente coinvolgente, distaccandosi così dalle persone per le quali aveva scelto quella determinata professione di aiuto «Cortocircuitato è l operatore che alla domanda se sarebbe disposto ad essere fra dieci anni allo stesso posto a fare lo stesso lavoro, risponde: preferirei essere morto!» sviluppare delle condizioni che permettono la riformulazione del problema una volta entrati nella fase di stallo disponibilità di idee e di risorse cognitive; le idee sono importanti per la risoluzione creativa del conflitto ed è utile ogni fattore che allarga il raggio delle idee e delle alternative Che fare per evitare il burnout? trovare il giusto equilibrio tra dare e ricevere, tra stress e calma, tra attivismo e riposo essere autenticamente interessato al benessere di tutta la comunità, ma contemporaneamente mantenere una giusta distanza psicologica dai loro problemi Il processo cooperativo comporta 1. una comunicazione aperta e sincera su informazioni significative che permettono di costruire una definizione precisa dei problemi che si stanno affrontando assieme In questo modo si realizza una sintesi delle risorse comuni che allarga le forze disponibili 2. incoraggia la legittimità degli interessi reciproci e della necessità di ricercare una soluzione rispondente ai bisogni di tutti In questo clima è favorita l'utilizzazione delle specifiche capacità di ognuno 3. Infine promuove degli atteggiamenti amichevoli che rendono i membri della comunità sensibili verso gli interessi comuni mentre minimizzano le differenze Verso una gestione collaborativa delle situazioni interpersonali difficili processo cooperativo Il superiore efficace è colui che è capace di non strafare ma di far fare con la saggezza del gruppo comunitario Egli quindi non è colui che si assume la piena responsabilità di risolvere i problemi da solo; egli può mediare per usare le risorse dei membri della comunità
7 Il servizio dell autorità nella vita consacrata Corso di formazione per superiori e superiore di comunità 7 processo cooperativo Egli quindi è anzitutto un facilitatore all interno del gruppo della scoperta continua e quotidiana delle diversità di ognuno, perché appunto facilita la consapevolezza delle persone dinanzi alle tante cose da fare o le tante situazioni da vivere Conoscere il proprio modo di vivere i conflitti interpersonali... per apprendere a gestire i conflitti Alcune dimensioni dei conflitti soddisfare il proprio interesse (centrato su di sé) soddisfare gli interessi degli altri (centrato sugli altri) Incrociando queste due dimensioni si ottengono 5 stili di gestione dei conflitti interpersonali Interesse Dominare/ competere Integrazione/ collaborazione per se Compromesso stessi Evitare Sottomizzione /accondiscendenza Interesse per gli altri
(Difficoltà e speranze nella leadership della Vita Consacrata III Tappa di formazione Roma, 2012)
DALL'IO AL NOI DAL GRUPPO ALLA COMUNITA' (Difficoltà e speranze nella leadership della Vita Consacrata III Tappa di formazione Roma, 2012) Dalle dinamiche interpersonali alla mediazione efficace Prof.
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliGestione del conflitto o della negoziazione
1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere
Dettaglicentro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.
centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.
Dettagli20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL
20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliProposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA
Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste
DettagliLa Leadership. Salvatore Savarese
La Leadership Salvatore Savarese 1 Introduzione Lavorare all interno di organizzazioni induce un evoluzione professionale ed umana in più direzioni: aumentano le competenze tecniche specifiche, si sviluppano
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliProcessi di comunicazione scuola-famiglia
Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:
DettagliIL PERCORSO DI COACHING
IL PERCORSO DI COACHING UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO PROFESSIONALE E IL POTENZIAMENTO PERSONALE Non c èc nulla che spaventi di più l uomo che prendere coscienza dell immensit immensità di cosa è capace
Dettagli7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA
7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliFORMAZIONE UMANA GLOBALE
FORMAZIONE UMANA GLOBALE Effetti di un ciclo di otto sessioni di Meditazione Vigile (Mindfulness) sulla qualità di vita, la riduzione del livello di stress e il miglioramento di alcune abilità cognitive
DettagliIl counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI
Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione IL COUNSELING
DettagliDOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA
DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA ASSERTIVITA ETIMOLOGIA: Assertività deriva dal latino assèrere. Il significato
DettagliI MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliGIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe
GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliCORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI
CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi
DettagliIL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE
IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni
DettagliIL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO
IL GRUPPO E I GRUPPI DI LAVORO IL GRUPPO Etimologia Il termine «gruppo» deriva da «groppo» (nodo) che rimanda all idea di assemblaggio, qualcosa che riunisce, lega tra loro molteplici elementi ma anche
DettagliAzienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi
Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014 Dott.ssa Francesca Alfonsi La donazione di organi da vivente permette di donare un rene e parte di fegato. Secondo la legge il donatore
Dettaglidott.ssa Sofia Conterno
Rafforzamento delle competenze sui modelli organizzativi di gestione del personale dott.ssa Sofia Conterno Prima parte LA LEADERSHIP SITUAZIONALE LA LEADERSHIP EFFICACE UN LEADER EFFICACE HA SVILUPPATO
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliFARE O ESSERE VOLONTARI?
Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano
DettagliEDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA
EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?
DettagliO P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m
O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE w w w. o s m v a l u e. c o m COMPRENSIONE (RELAZIONI) Qualità generale delle relazioni. Capacità della persona di costruirsi relazioni
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliEducazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE
Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE REBT = Rational Emotive Behavior Therapy Ideata da
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliLa Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen
La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliCOACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE.
COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE. A cura di: Domenico Nigro. Direttore didattico e trainer della Scuola IN Counseling. Consulente aziendale. Life e Business Coach. INDICE Cap.1: Coaching &
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliDocumento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola
Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto
DettagliLa Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione
La Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione Mario Viviani, 2006 Integrazione uno Una impresa (o un sistema di imprese) funziona bene tanto più gli interessi che la percorrono sono congruenti,
DettagliModalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione
Allegato 1: Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione Premessa Il video didattico Noi due del sud offre una istantanea sul bullismo nella scuola media inferiore,
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliAssertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé
Assertività Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi Presenza di Affinate Abilità interpersonali Assenza Di paure o Inibizioni sociali Buona immagine di sé Privata e professionale ESSERE
DettagliI 12 principi della. Leadership Efficace in salone
I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella
DettagliCHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.
www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliAgenzia Regionale di Protezione Civile &!!
Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali
DettagliAUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA
AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di
DettagliCampo d esperienza: IL SE E L ALTRO
Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliLo Sviluppo delle Capacità
Lo Sviluppo delle Capacità 1 Come elaborare un Piano di sviluppo: premesse e processo 3 2 Appendice A: Una guida per la Diagnosi degli ostacoli 7 3 Appendice B: Una guida per la scelta delle Tecniche 8
DettagliSEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE
Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la
DettagliLa felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.
Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se
DettagliL isola del futuro. Guida per l insegnante
Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Dà risposte originali. - È capace di produrre molte idee. - Comprende la molteplicità dei punti di vista. Guida per l insegnante Compito di cristallizzazione
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliCorso di Marketing per le piccole imprese
Corso di Marketing per le piccole imprese Terralba Serale 17 Settembre 13 Ottobre Il marketing è indispensabile anche alla tua impresa Grazie al corso scoprirai cosa è il marketing e come applicarlo, da
DettagliMOTIVAZIONE DEL SOCCORRITORE
Lunedì 17 Febbraio 2014 Misericordia nel Comune di Lari Corso di Formazione di livello Base e Avanzato ASPETTI RELAZIONALI NELL APPROCCIO AL PAZIENTE RELATORE Benedetto Deri, F.M.R.T. Misericordia nel
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI
CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:
DettagliPROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO
LO SPAZIO MAGICO DELLA RELAZIONE TM Metodo di intervento sulle dinamiche relazionali e sulla prevenzione del disagio nella Scuola dell Infanzia e nella Scuola Primaria PRIMO LIVELLO PROGETTO DI FORMAZIONE
DettagliPROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO
PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO MOMENTI DI ORIENTAMENTO Obiettivi INDICE Bilancio delle Competenze e Consapevolezza delle Vocazioni...4 La Gestione del Cambiamento...4 Momenti e iniziative sul tema
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliLAVORO DI GRUPPO. Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali
LAVORO DI GRUPPO Caratteristiche dei gruppi di lavoro transnazionali Esistono molti manuali e teorie sulla costituzione di gruppi e sull efficacia del lavoro di gruppo. Un coordinatore dovrebbe tenere
DettagliLa valutazione nella didattica per competenze
Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato
DettagliIl disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano
Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere
DettagliEDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia
DettagliClasse 3 B sc. Padre Gemelli PROGETTO COMPRARE E VENDERE: OPPORTUNITĂ DIVERSE PER IMPARARE AD ARRICCHIRE INTERIORMENTE
I C PADRE GEMELLI-TORINO COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE Sapersi relazionare anno scolastico 2013-14 Classe 3 B sc. Padre Gemelli PROGETTO COMPRARE E VENDERE: OPPORTUNITĂ DIVERSE PER IMPARARE AD ARRICCHIRE
Dettagliè lo spazio che intercorre tra gli obiettivi degli interessati che hanno la volontà di
Sessione La negoziazione Introduzione INTRODUZIONE Il presente modulo formativo ha lo scopo di aiutare il manager a riesaminare le dinamiche interpersonali e le tecniche che caratterizzano una negoziazione
DettagliIL COMPORTAMENTO DEL LEADER E LA REAZIONE DEI MEMBRI DEL GRUPPO IN TRE DIVERSI CLIMI AZIENDALI AUTORITARIO DEMOCRATICO LASSISTA. www.ergonomica.
IL COMPORTAMENTO DEL LEADER E LA REAZIONE DEI MEMBRI DEL GRUPPO IN TRE DIVERSI CLIMI AZIENDALI AUTORITARIO DEMOCRATICO LASSISTA Ogni decisione sul da farsi viene presa dal leader. Tutte le cose da farsi
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliLa lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro)
La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) Abdelkrim Boussetta Ispettorato Regionale - Rabat 1 Corso di formazione Accademia di Rabat, giovedi 21 ottobre 2010 Docente Studente Materia 2 Insegnamento
DettagliTesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità
Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
DettagliCOMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA
COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio
DettagliLe conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica
Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Individuazione precoce della difficoltà Riduzione della difficoltà specifica Maturazione dei livelli di autostima Riduce l impotenza
DettagliIl Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva
Susanna Villa. I.R.C.C.S. Eugenio Medea Ass. La Nostra Famiglia, Conegliano Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva Cos è il Parent Training? Per PT si intende attività
DettagliL esperienza di S.O.S. Servizi Sociali On Line nell attività di. Il nostro sito, www.servizisocialionline.it si rivolge,
con la Partnership e il Patrocinio morale del CONVEGNO NAZIONALE Il servizio sociale professionale on line in Italia 12.2.2011 ROMA Hotel dei Congressi INTERVENTO DEL Direttore di S.O.S. Servizi Sociali
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliMentore. Presentazione
Mentore Presentazione Chi è Mentore? Il Mio nome è Pasquale, ho 41 anni dai primi mesi del 2014 ho scoperto, che ESISTE UN MONDO DIVERSO da quello che oltre il 95% delle persone conosce. Mi sono messo
DettagliI colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.
I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere
DettagliMomo alla conquista del tempo
Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire
DettagliProgetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?
Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.
CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliAssociazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliHelsana Assicurazioni SA, Lucerna
Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al
DettagliSensi di colpa. Ansia, paura, panico rabbia e vergogna. Difficoltà a vivere nel qui ed ora. Dipendenze. Stanchezza e insoddisfazione.
Sensi di colpa Ansia, paura, panico rabbia e vergogna Difficoltà a vivere nel qui ed ora Dipendenze Stanchezza e insoddisfazione Stress da lavoro Confusione circa scelte di vita Difficoltà a gestire reazioni
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliGiochi nel mondo. Laboratorio di intercultura
Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta
Dettagli