GEsTIonE DEllE risorse umane, bilancio D EsErCIzIo, reddito fiscale, scritture D AssEsTAmEnTo
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- Ferdinando Bini
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1 Temi in preparazione alla maturità GEsTIonE DEllE risorse umane, bilancio D EsErCIzIo, reddito fiscale, scritture D AssEsTAmEnTo di riccardo VAnDA ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 materia: EConomIA D AzIEnDA (Classe 5 a IP) la traccia chiede allo studente di soffermarsi sulla gestione delle risorse umane nell attività di impresa, in particolare sul fenomeno dell esternalizzazione. Inoltre lo studente dovrà predisporre un bilancio in forma abbreviata. I punti a scelta riguardano il reddito fiscale e le registrazioni in partita doppia di fine esercizio. La gestione delle risorse umane riveste un ruolo fondamentale nello svolgimento dell attività d impresa. Il candidato commenti tale affermazione e si soffermi sul fenomeno dell esternalizzazione cui ricorrono le imprese anche per la gestione delle risorse umane, individuando le fasi attraverso le quali si sviluppa questo processo. Consideri successivamente il bilancio in forma abbreviata al /n0 della Gamma spa e rediga il bilancio nella stessa forma al /n1 tenendo conto delle seguenti informazioni: ATTIVO STATO PATRIMONIALE al /n0 PASSIVO A) CREDITI VERSO I SOCI - A) PATRIMONIO NETTO Capitale sociale B) IMMOBILIZZAZIONI Riserva legale Immobilizzazioni immateriali Altre riserve costi storici Utile d esercizio fondi di ammortamento Totale Immobilizzazioni materiali costi storici fondi di ammortamento Immobilizzazioni finanziarie 56.8 B) FONDI RISCHI E ONERI C) ATTIVO CIRCOLANTE Rimanenze Totale immobilizzazioni Crediti di cui esigibili oltre l esercizio successivo 55.0 euro C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni - D) DEBITI di cui esigibili oltre l esercizio Disponibilità liquide successivo euro Totale attivo circolante D) RATEI E RISCONTI 20.2 E) RATEI E RISCONTI 69.0 Totale attivo Totale passivo
2 Temi in preparazione alla maturità ATTIVITÀ DIDATTICHE 2 CONTO ECONOMICO dell esercizio n0 A) Valore della produzione ricavi delle vendite e delle prestazioni variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 80.0 altri ricavi e proventi Totale A B) Costi della produzione per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci per servizi per godimento di beni di terzi per il personale: - salari e stipendi oneri sociali trattamento fine rapporto ammortamenti e svalutazioni: - ammortamento immobilizzazioni immateriali ammortamento immobilizzazioni materiali svalutazione dei crediti dell attivo circolante 17.0 variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci accantonamenti 30.0 oneri diversi di gestione Totale B Differenza tra valore e costi della produzione (A B) C) Proventi e oneri finanziari proventi da partecipazioni 140 altri proventi finanziari 64.0 interessi e altri oneri finanziari Totale C E) Proventi e oneri straordinari proventi straordinari Totale E Risultato prima delle imposte (A B C+E) imposte dell esercizio Utile dell esercizio 410.0
3 Temi in preparazione alla maturità ATTIVITÀ DIDATTICHE 3 Durante l esercizio n1 sono state acquistate immobilizzazioni materiali per di euro, ricorrendo a un adeguato aumento di capitale sociale Leverage 1,6 ROI 15% Risultato al lordo delle imposte euro Incremento dei ricavi delle vendite del 15%. Infine il candidato svolga uno dei seguenti punti. 1. Determinare il reddito fiscale e le imposte dirette dovute dalla Gamma spa per l esercizio n1, ipotizzando alcune divergenze tra criteri di valutazione civilistici e fiscali. 2. Le scritture di assestamento rappresentano un passaggio fondamentale per la definizione del reddito di esercizio. Dopo aver illustrato le finalità di tali registrazioni, presentare, sulla base dei dati del bilancio dell esercizio n1 della Gamma spa, le registrazioni in partita doppia di fine esercizio con riferimento ad almeno sei delle seguenti voci, motivandone gli importi: personale rimanenze di magazzino ammortamenti accantonamenti svalutazione dei crediti fatture da emettere o fatture da ricevere ratei attivi o risconti attivi ratei passivi o risconti passivi Dati mancanti a scelta.
4 GEsTIonE DEllE risorse umane, bilancio D EsErCIzIo, reddito fiscale, scritture D AssEsTAmEnTo PArTE A TrATTAzIonE obbligatoria Gestione delle risorse umane. Con l espressione gestione delle risorse umane intendiamo le attività che riguardano la selezione, il reclutamento, la formazione, la valutazione, la retribuzione e la carriera del personale, nonché le relazioni sindacali. Se in passato il personale era spesso considerato un costo da amministrare e dirigere, oggi è un fatto ormai scontato che il successo dei processi di innovazione e miglioramento di una moderna organizzazione dipenda da una intelligente gestione delle sue risorse. Le trasformazioni più importanti che hanno caratterizzato questo settore nel corso degli ultimi anni, sono state determinate dall applicazione della legge n. 30/23 (la cosiddetta legge Biagi ). Con la legge Biagi sono state introdotte delle novità e delle modifiche. Per esempio le agenzie interinali (istituite dalla legge Treu del 1997) sono state trasformate in agenzie per il lavoro, riconosciute dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali come strumenti polifunzionali, cioè diretti a fornire, oltre a opportunità di inserimento lavorativo, anche una serie di servizi aggiuntivi come attività di formazione, consulenza e orientamento professionale. Tutti i soggetti operanti nel settore dell intermediazione al lavoro devono essere iscritti ad un albo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Molte agenzie per il lavoro si occupano anche di supportare la ricollocazione (outplacement) del personale in esubero di aziende in crisi, spesso in collaborazione con società specializzate in questo tipo di servizi. Le tendenze evolutive delle agenzie per il lavoro sembrano indicare un progressivo aumento della collaborazione con il sistema pubblico. Questo fenomeno si sta attivando sempre di più per variare i servizi offerti, aumentando il grado di specializzazione, ampliando il mercato di riferimento, differenziando le strategie e migliorando la professionalità delle proprie risorse interne. Il sistema pubblico, invece, attraverso i centri per l impiego, oltre che nelle attività di intermediazione, è impegnato nella prevenzione e nel contrasto alla disoccupazione, soprattutto con interventi mirati a sostegno delle fasce più deboli. Oggi le aziende e gli enti, sia privati che pubblici, sono ATTIVITÀ DIDATTICHE 4 sempre più interessati a esternalizzare ovvero ad affidare all esterno alcune attività o servizi, come le funzioni che riguardano l amministrazione del personale. L outsourcing non riguarda, generalmente, le attività di gestione del personale, ma specialmente l insieme delle mansioni esecutive di carattere amministrativo. Dati recentemente elaborati da aziende che si occupano di tali problematiche confermano che vengono demandate a società specializzate soprattutto le seguenti funzioni: individuazione di profili specifici e funzionali all attività aziendale; attività amministrative; attività di formazione degli addetti. Nella ricerca della massima efficienza e produttività, il fatto di delegare la funzione risorse umane, ricorrendo a imprese esterne per svolgere una parte delle attività, appare pertanto a un numero crescente di aziende come un inevitabile trasformazione volta a snellire le strutture organizzative. La gestione delle risorse umane comprende una serie di attività che mirano ad assumere e impiegare in modo efficiente il personale di cui necessita un azienda per il raggiungimento dei propri obiettivi. Il processo relativo alla gestione delle risorse umane si articola in tre fasi operative principali: il reclutamento e la selezione del personale; l impiego del personale; la mobilità in uscita. Il reclutamento del personale può avvenire sia sul mercato del lavoro esterno, sia all interno dell azienda stessa. Pur variando strumenti e attività, si articola generalmente nelle sottofasi seguenti: a. definizione dei fabbisogni; b. identificazione del profilo o dei profili professionali da acquisire; c. ricerca e attivazione delle fonti di reclutamento; d. preselezione e selezione del personale; e. assunzione del personale; f. accoglimento e inserimento del personale.
5 ATTIVITÀ DIDATTICHE 5 Svolgimento del tema di maturità La gestione del personale che lavora all interno di un organizzazione avviene attraverso una serie di attività e di procedure, su cui l impresa può puntare per garantire il miglior impiego delle risorse. Un efficace sistema di gestione del personale, acquisito dopo una corretta pianificazione, passa attraverso l interazione di attività e processi strettamente collegati alle strategie aziendali. Questi processi possono essere sviluppati con strumenti e metodi diversi, a seconda delle scelte del vertice aziendale. In un sistema ben integrato della gestione delle risorse umane, tuttavia, si possono identificare le seguenti sotto-funzioni: a. la formazione; b. l analisi e la valutazione del lavoro; c. la valutazione delle prestazioni; d. la programmazione delle carriere e le politiche retributive; e. i servizi sociali e la salute psico-fisica del personale; f. le comunicazioni con il personale; g. l amministrazione del personale; h. le relazioni sindacali. Il moltiplicarsi di momenti critici e di passaggio da un attività di lavoro a un altra nel percorso professionale del singolo, dovuti sia alla crescente evoluzione delle dinamiche professionali, sia ai diversi possibili mutamenti nelle compagini aziendali, ha determinato il consolidarsi di servizi e professionalità specializzati proprio in questa funzione, chiamata outplacement. Essa può essere di forma collettiva, quando tali servizi vengono offerti a gruppi di persone o a tutto il personale di una medesima organizzazione, oppure di forma individuale. In entrambi i casi, i servizi vengono erogati su mandato specifico dell azienda, eventualmente anche a seguito di accordi sindacali e generalmente senza alcun onere per il dipendente. L outplacement è dunque un servizio destinato al reinserimento professionale di quei dipendenti nei confronti dei quali è stata presa la decisione di interrompere il rapporto di lavoro, per accompagnarli nel passaggio a un altro tipo di attività, assistendoli dal punto di vista psicologico e professionale. Il processo di outplacement si articola nelle seguenti fasi: definizione delle capacità professionali delle persone interessate dall intervento; determinazione degli obiettivi professionali e di carriera; esame delle possibili alternative professionali; elaborazione di una strategia attiva di intervento (le persone imparano a predisporre correttamente un curriculum, a rispondere a un inserzione, a contattare per lettera un azienda, a fare telefonate mirate, ad aggirare le resistenze delle segreterie, a sostenere correttamente un colloquio di selezione e così via); supporto nell azione di ricerca: le persone vengono sostenute durante tutto il processo di ricerca del lavoro, fino al loro inserimento nella nuova realtà organizzativa. Bilancio con dati a scelta Si considera adeguato al valore di acquisto delle immobilizzazioni un aumento di capitale sociale (interamente versato) di di euro con soprapprezzo di 2.0 euro; per completare il patrimonio netto si ipotizza che l utile dell esercizio n0 sia stato distribuito agli azionisti dopo l accantonamento del 5% alla riserva legale e del 20% del residuo alla riserva straordinaria, pertanto è possibile determinare il capitale proprio dell esercizio n1: Conoscendo il capitale proprio e il leverage è possibile Prospetto delle variazioni intervenute nel capitale proprio Capitale sociale Riserva soprapprezzo Riserva legale Riserva straordinaria Totale importo al /n accantonamenti a riserve emissione azioni importo al /n determinare il totale degli impieghi, quindi: euro ( ,6) = euro totale impieghi Conoscendo il risultato al lordo delle imposte è possibile determinare l utile d esercizio ipotizzando che le imposte incidano sullo stesso risultato lordo per il 45%, pertanto: : 1 = x : (1 45) da cui x = euro utile dell esercizio
6 ATTIVITÀ DIDATTICHE 6 euro ( ) = euro imposte dell esercizio L acquisto delle immobilizzazioni materiali per di euro comporta nello Stato patrimoniale un aumento del costo storico e un incremento del relativo fondo ammortamento pari agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali già presenti nel Conto economico dell esercizio n0 maggiorati della quota di ammortamento ipotizzata nella misura del 10% e calcolata sulle immobilizzazioni acquistate durante l esercizio n1, quindi: euro [ ( %)] = euro ammortamento immobilizzazioni materiali L ammortamento delle immobilizzazioni immateriali, non essendo intervenuta alcuna variazione durante l esercizio, evidenzia lo stesso valore dell esercizio precedente. Per le immobilizzazioni finanziarie viene confermato il valore di fine esercizio n0. Le rimanenze di magazzino si ipotizza che siano aumentate rispetto all esercizio precedente del 10%: euro ( ,1) = euro rimanenze di magazzino euro ( ) = euro variazione complessiva in aumento delle rimanenze Tale variazione viene imputata per 60.0 euro alle rimanenze di prodotti e per la differenza (48.0 euro) alle rimanenze di materie. Si considerino accantonamenti per rischi per 50.0 euro (da inserire nel Conto economico) e lʼutilizzo durante l esercizio degli stessi fondi per 90.0 euro, quindi: Fondi per rischi e oneri all 1/1/n1 euro utilizzo euro 90.0 accantonamenti euro 50.0 Fondi per rischi e oneri al /n1 euro Si considerino quote TFR per euro (leggermente superiori a quelle determinate nell esercizio precedente) di cui 1.0 euro per ritenuta fiscale a carico dei dipendenti; si tenga inoltre conto che durante l esercizio è stato liquidato TFR già maturato alla fine dell esercizio n0 per 47.0 euro a dipendenti dimissionari, pertanto: Debiti per TFR all 1/1/n1 euro liquidazione quote a dipendenti dimissionari euro 47.0 quota TFR d esercizio al netto della ritenuta euro Debiti per TFR al /n1 euro I rimanenti valori da inserire nello Stato patrimoniale per il suo completamento vengono scelti in modo arbitrario considerando comunque valori piuttosto bassi per i ratei e i risconti sia attivi che passivi.
7 ATTIVITÀ DIDATTICHE 7 ATTIVO STATO PATRIMONIALE al /n1 PASSIVO A) CREDITI VERSO I SOCI A) PATRIMONIO NETTO Capitale sociale B) IMMOBILIZZAZIONI Riserva da soprapprezzo 2.0 Immobilizzazioni immateriali Riserva legale costi storici Altre riserve fondi di ammortamento Utile d esercizio Immobilizzazioni materiali Totale costi storici fondi di ammortamento Immobilizzazioni finanziarie 56.8 B) FONDI RISCHI E ONERI Totale immobilizzazioni C) ATTIVO CIRCOLANTE Rimanenze Crediti di cui esigibili oltre l esercizio successivo 75.0 euro Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Disponibilità liquide Totale attivo circolante D) DEBITI di cui esigibili oltre l esercizio successivo euro D) RATEI E RISCONTI 24.0 E) RATEI E RISCONTI 64.0 Totale attivo Totale passivo Conoscendo il ROI e il totale degli impieghi è possibile determinare la differenza tra valore e costi della produzione, quindi: ( %) = euro differenza tra valore e costi della produzione I ricavi di vendita sono aumentati del 15% rispetto all esercizio precedente: euro ( ,15) = euro ricavi delle vendite e delle prestazioni Per il completamento del Conto economico si tiene conto di quanto segue: per altri ricavi e proventi, costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi, svalutazione dei crediti, e oneri diversi di gestione si scelgono valori vicini a quelli evidenziati nel Conto economico dell esercizio n0; i costi del personale si considerano leggermente superiori rispetto all esercizio passato (in questa ottica sono state già definite le quote d esercizio di TFR); i costi per materie prime vengono inseriti per differenza; i dividendi su partecipazioni si ipotizzano pari al 5% del valore di bilancio delle partecipazioni, quindi: euro (56.8 5%) = euro dividendi su partecipazioni; tenendo conto che i crediti e le disponibilità liquide risultano maggiori rispetto ai corrispondenti valori dell esercizio n0 è
8 ATTIVITÀ DIDATTICHE 8 ragionevole ipotizzare anche maggiori proventi finanziari rispetto all esercizio precedente; tenendo conto che i debiti risultano minori rispetto ai corrispondenti valori dell esercizio n0 è ragionevole ipotizzare anche minori oneri finanziari rispetto all esercizio precedente; il risultato della gestione straordinaria rappresenta la differenza che deve essere inserita per ottenere l utile prima delle imposte. CONTO ECONOMICO dell esercizio n1 A) Valore della produzione ricavi delle vendite e delle prestazioni variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 60.0 altri ricavi e proventi Totale A B) Costi della produzione per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci per servizi per godimento di beni di terzi per il personale: - salari e stipendi oneri sociali trattamento fine rapporto ammortamenti e svalutazioni: - ammortamento immobilizzazioni immateriali ammortamento immobilizzazioni materiali svalutazione dei crediti dell attivo circolante 9.0 variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 48.0 accantonamenti 50.0 oneri diversi di gestione Totale B Differenza tra valore e costi della produzione (A B) C) Proventi e oneri finanziari proventi da partecipazioni altri proventi finanziari 85.0 interessi e altri oneri finanziari Totale C E) Proventi e oneri straordinari oneri straordinari Totale E Risultato prima delle imposte (A B+C+E) imposte dell esercizio Utile dell esercizio 715.0
9 ATTIVITÀ DIDATTICHE 9 PunTI A scelta reddito fiscale e imposte dirette Per la determinazione delle imposte si ipotizza che i valori di bilancio siano rispettosi anche dei criteri fiscali per il calcolo delle imposte tranne: per i costi di manutenzioni e riparazioni, con una variazione in aumento di 35.0 euro; per gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, con una variazione in aumento di euro; per i costi di rappresentanza, con una variazione in aumento di 13.3 euro; si tiene conto di quote di plusvalenze ordinarie rilevate contabilmente negli esercizi precedenti e imputabili fiscalmente all esercizio n1 per 12.0 euro; si tiene conto di quote di costi di manutenzioni e riparazioni rilevate contabilmente negli esercizi precedenti e deducibili nell esercizio per 4.8 euro; l IRAP deducibile, pari al 10% di quella versata durante l esercizio n1, è di 8.5 euro; è deducibile in quanto la società stessa presenta in bilancio costi del personale e interessi passivi; si verifica la deducibilità degli interessi passivi, tenendo conto che i costi per i canoni di leasing sono pari a 60.0 euro comprensivi di interessi per 18.0 euro; aliquota IRES 27,50%, aliquota IRAP 3,90%. Si ipotizzano inoltre i seguenti dati: costi della produzione non deducibili ai fini IRAP euro, acconti IRES 95.0 euro, acconti IRAP 85.0 euro, ritenuta fiscale sugli interessi attivi bancari euro. CalColo Irap A) Valore della produzione euro B) Costi della produzione euro Differenza tra valore e costi della produzione euro Costi non deducibili euro Base imponibile IRAP euro euro ( ,90%) = euro IRAP dovuta IRAP euro acconto IRAP euro 85.0 IRAP da versare a saldo euro Determinazione degli interessi deducibili Si determina il 30% del risultato operativo lordo che rappresenta il limite massimo di deducibilità degli interessi passivi, quindi: differenza tra valore e costi della produzione euro ammortamenti euro canoni di leasing euro 60.0 risultato operativo lordo euro euro ( %) = euro limite massimo di deducibilità degli interessi passivi Si determinano gli interessi passivi netti come segue:
10 ATTIVITÀ DIDATTICHE 10 interessi passivi euro quota interessi canoni di leasing euro 18.0 interessi attivi euro 85.0 interessi passivi netti euro Il limite massimo degli interessi deducibili ( euro) risulta superiore agli interessi passivi netti (148.0 euro), pertanto gli interessi passivi netti sono totalmente deducibili e non comportano quindi alcuna variazione in aumento di reddito fiscale. CalColo Ires Utile prima delle imposte euro componenti fiscali positivi: manutenzioni e riparazioni euro 35.0 ammortamenti euro costi di rappresentanza euro 13.3 quote di plusvalenze di esercizi precedenti euro 12.0 componenti fiscali negativi: quote di manutenzioni e riparazioni di esercizi precedenti euro % dell IRAP pagata nell esercizio euro 8.5 Base imponibile IRES euro euro ( ,50%) = euro IRES dovuta IRES euro acconto IRES euro ritenuta d acconto 27% sugli interessi euro IRES da versare a saldo euro scritture di assestamento Le scritture contabili d esercizio hanno come oggetto la rilevazione dei costi e dei ricavi secondo il principio della manifestazione finanziaria; infatti sono oggetto di rilevazione soltanto i costi e i ricavi misurati da variazioni finanziarie rispettivamente passive e attive, oltre a tutti gli altri fatti di gestione che danno origine soltanto a variazioni finanziarie. È necessario attuare il passaggio dai valori contabili ai valori di bilancio, che sono in grado di fornire la misura del reddito e del patrimonio di funzionamento. Pertanto, al termine dell esercizio, diventa necessario un lavoro di omogeneizzazione che permetta di superare la sfasatura tra manifestazione finanziaria e competenza economica; è proprio a questa esigenza che rispondono le scritture di assestamento. 1) La quota annua TFR determinata al /n1 è uguale a quella iscritta nel Conto economico al netto della quota TFR rilevata durante l esercizio stesso per i dipendenti dimissionari, che si ipotizza di 5.0 euro; la ritenuta fiscale dell 11% calcolata sulla quota finanziaria si ipotizza di euro: euro ( ) = euro quota lorda annua TFR determinata al /n1 Pertanto, tenendo conto che nessun dipendente ha scelto forme di previdenza complementare, si rileva in P.D.: TFR DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE DEBITI PER TFR quota lorda maturata ritenuta fiscale 11% quota netta maturata 110.0, 2.332, ,
11 ATTIVITÀ DIDATTICHE 11 2) L importo delle rimanenze di materie prime e di prodotti finiti è stato scelto liberamente, considerando come vincolo che la somma dei due importi sia uguale al totale delle rimanenze iscritte nello Stato patrimoniale, quindi: MATERIE PRIME PRODOTTI FINITI MATERIE PRIME C/RIMANENZE FINALI PRODOTTI FINITI C/RIMANENZE FINALI rimanenze finali rimanenze finali valutazione rimanenze valutazione rimanenze 7.0, 488.0, 7.0, 488.0, 3) Gli importi degli ammortamenti si ottengono direttamente dal Conto economico: AMMORTAMENTO IMMOB. IMMATERIALI FONDO AMMORTAMENTO IMMOB. IMMAT. AMMORTAMENTO IMMOB. MATERIALI FONDO AMMORTAMENTO IMMOB. MATER. quota ammortamento quota ammortamento quota ammortamento quota ammortamento 360.0, , 360.0, , 4) La quota di accantonamento ai fondi rischi e oneri futuri si ricava dal Conto economico, quindi: ACCANT. MANUTENZIONI PROGRAMMATE quota manutenzioni future F.DO ACCANT. MANUTENZ. PROGRAM. quota manutenzioni future 50.0, 50.0, 5) I crediti sono stati svalutati in modo forfetario per complessivi 9.0 euro, come emerge dal Conto economico, pertanto: SVALUTAZIONE CREDITI FONDO RISCHI SU CREDITI svalutazione forfetaria accantonamento al fondo 9.0, 9.0, 6) Il valore delle merci consegnate in dicembre ai clienti per 28.0 euro ma non ancora fatturate è compreso nei ricavi delle vendite e delle prestazioni; il conto Fatture da emettere che evidenzia il totale del credito ancora da fatturare è inserito nello Stato patrimoniale tra i crediti verso i clienti; il conto IVA ns/debito rientra nella liquidazione IVA del mese di dicembre che determina un debito compreso tra i debiti tributari, pertanto: FATTURE DA EMETTERE PRODOTTI C/VENDITE IVA NS/DEBITO prodotti da fatturare consegnati prodotti IVA su vendite 33.6, 28.0, 5.6, 7) Tra i ratei e risconti attivi è compreso un risconto attivo determinato da un premio annuo di assicurazione di euro pagato il 19/2/n1 e compreso nel Conto economico tra i costi per servizi, quindi: : 365 = x : 50 da cui x = 250 euro risconto attivo quindi: 19/2 19/ RISCONTI ATTIVI ASSICURAZIONI sospesi costi per servizi costi per servizi non di competenza 250, 250, 8) Tra i ratei e risconti passivi è compreso un rateo passivo determinato dagli interessi passivi relativi a un mutuo di 3.0 euro, compreso tra i debiti verso banche nello Stato patrimoniale; interessi al tasso 4,50% da pagare in via
12 ATTIVITÀ DIDATTICHE 12 posticipata ogni tre mesi a partire dall 1/2, quindi: 1/11 1/2 euro (3.0 4,50 2/1.2) = euro rateo passivo quindi: INTERESSI PASSIVI SU MUTUI RATEI PASSIVI interessi dall 1/11 al interessi dall 1/11 al 2.250, 2.250,
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