COMUNE DI MONZA Protezione Civile
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- Diana Federici
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1 COMUNE DI MONZA Protezione Civile GESTIONE DEI SOCCORSI SANITARI IN CASO DI CATASTROFE Dott. Cristiano Cozzi
2 La catastrofe è un evento dannoso per la collettività, con sconvolgimento dell ordine delle cose, ed è un avvenimento in seguito al quale si verifica un inadeguatezza tra i bisogni delle persone e i soccorsi disponibili
3 FENOMENI GEOLOGICI: Terremoti Maremoti Eruzioni Vulcaniche CATASTROFI NATURALI EVENTI METEOROLOGICI : Piogge estese Siccità Trombe d Aria Tifoni - Uragani Neve Ghiaccio - Grandine Nebbia FENOMENI IDROGEOLOGICI : Alluvioni Esondazioni Frane - Colate Valanghe Slavine Collasso Ghiacciai
4 CATASTROFI TECNOLOGICHE O ANTROPICHE INCIDENTI RILEVANTI INDUSTRIALI : Incendio - Esplosione Rilascio Sostanze Inquinanti o Tossiche Rilascio di Radiottività INCIDENTI NEI TRASPORTI : Aerei Ferroviari Stradali Di Navigazione Rilascio di Sostanze Tossiche o Radiottive INCENDI : Boschivi Industriali Urbani
5 COLLASSO DEI SISTEMI TECNOLOGICI : Black-Out Elettrico Black-Out Informatico Interruzone Rifornimento Idrico Interruzione Condotte di Gas o Oleodotti Collasso di Dighe o Bacini VARIE : Crollo di Abitazioni Crollo di Ospedali o Impianti Sportivi
6 CATASTROFI CONFLITTUALI E SOCIOLOGICHE Atti Terroristici Sommosse Conflitti Armati Internazionalii Uso di Armi Chimiche Batteriologiche - Nucleari Epidemie Carestie Migrazioni Forzate di Popolazioni ( Campi Profughi ) Incidenti durante Spettacoli, Feste e Manifestazioni Sportive
7 STRUMENTI DELLA MEDICINA DELLE CATASTROFI STRATEGIA LOGISTICA TATTICA
8 STRATEGIA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA NAZIONALE REGIONALE PROVINCIALE COMUNALE
9 LOGISTICA
10 TATTICA Applicazione dei Piani: Catena dei Soccorsi Fase di Allarme Evacuazione Vittime Zona dei Soccorsi Medicalizzazione Stabilizzazione Piani Ospedalieri (PEIMAF) Coordinamento Team Gestione Maxiemergenza
11 MEDICINA DELLE CATASTROFI: IN LINEA DI MASSIMA... CONTESTO STRAORDINARIO (mai visto prima) CONTESTO SCONVOLGENTE (mai visto cose simili) TEORIA (che però non basta...) ESERCITAZIONE (sempre utile...) TANTO, TANTO, TANTO BUONSENSO (sempre raro...) IL MASSIMO DELLE PRESTAZIONI AL MAGGIOR NUMERO DI FERITI USANDO LE RISORSE DISPONIBILI
12 CLASSIFICAZIONE DELLE CATASTROFI Meno di 100 vittime Limitate Tra le 100 vittime e le 100 vittime Medie Più di 1000 vittime Maggiori SEMPLICE Durata dei soccorsi < 6 ore COMPLESSA Durata dei soccorsi > 6 ore
13 INCIDENTE MAGGIORE TIPO FERITI 1 LIVELLO LIVELLO LIVELLO LIVELLO SEMPLICE COMPLESSO Durata dei soccorsi < 6 ore Durata dei soccorsi > 6 ore
14 E IMPORTANTE CONSIDERARE CHE: I codici ROSSI sono il 5-7 % delle vittime I codici GIALLI sono il % delle vittime I codici VERDI sono il % delle vittime I codici BIANCHI sono il % delle vittime
15 ZONA DEI SOCCORSI SANITARI Allarme Improvvisazione Ricognizione Settorializzazione Integrazione Recupero delle Vittime
16 Allarme
17 Improvvisazione?
18 Ricognizione S.S.U.Em. 118 Milano
19 Settorializzazione TEAM E TEAM C TEAM D TEAM A TEAM B S.S.U.Em. 118 Milano
20 Integrazione S.S.U.Em. 118 Milano
21 Recupero S.S.U.Em. 118 Milano
22 CAPITA ANCHE QUESTO
23
24 FASE PREPARATORIA TEMPO DI PACE Censimento delle risorse territoriali Analisi dei rischi territoriali Definizione degli scenari possibili Danni probabili a strutture strategiche Procedure di interfaccia con altri Enti Rete di tele-radiocomunicazione Predisposizione dei Piani di Emergenza
25 EVENTO MAGGIORE DICHIARAZIONE DELLO STATO DI MAXIEMERGENZA C.O.E.U. 118 Attivazione ambienti e strutture di supporto Attivazione tecnologie alternative Attivazione postazione maxiemergenza Invio immediato risorse territoriali disponibili Attivazione personale di supporto Responsabile C.O. C.C.S. Infermiere reperibile Attività ordinaria Medico reperibile Attività ordinaria Operatore Tecnico Attività ordinaria Ricognizione risorse territoriali disponibili
26 FASE DI RISPOSTA IMMEDIATA 1 MSB Territorio 118 Autoprotezione Ricognizione del Sito (aree a rischio) Identificazione e delimitazione della Zona di Cantiere Dimensionamento dell evento Tipologia prevalente dell evento Conseguenze sulle persone Individuazione delle arre per la Catena dei Soccorsi e delle vie di accesso
27 FASE DI RISPOSTA IMMEDIATA 1 MSA Territorio 118 Autoprotezione Verifica dell area di Cantiere Conferma del dimensionamento dell evento Conferma tipologia prevalente dell evento Patologie prevalenti Individuazione delle Aree di Raccolta Coordinamento Operazioni di Triage
28 FUNZIONI DI SUPPORTO - AUGUSTUS F.1 Tecnica e di pianificazione F.8 Servizi Essenziali F.2 Sanità F.3 Mass-media e informazione F.4 Volontariato F.9 Censimento danni a persone e cose F.10 Strutture Operative F.11 Enti Locali F.5 materiali e mezzi F.6 Trasporti circolazione, viabilità F.7 Telecomunicazioni F.12 Materiali pericolosi F.13 Assistenza alla popolazione F.14 Coordinamento Centri Operativi
29 FUNZIONE DI SUPPORTO 2 soccorso immediato ai feriti aspetti medico-legali connessi al recupero e alla gestione delle salme gestione di pazienti ospitati in strutture ospedaliere danneggiate o in strutture sanitarie campali fornitura di farmaci e presidi medico- chirurgici per la popolazione colpita approvvigionamento di acqua potabile ripristino dell assistenza medica alla popolazione colpita problemi psicologici legati all evento disastroso smaltimento dei rifiuti e degli animali morti controllo della diffusione dei vettori di malattie trasmissibili Sanità e benessere degli animali approvvigionamento, conservazione, preparazione e distribuzione degli alimenti
30 COMUNICAZIONI ALLA CENTRALE OPERATIVA E di fondamentale importanza che l interlocutore con la C.O. sia chiaramente identificato e sia UNO SOLO Di norma un sanitario del 1 MSA sul posto fino al passaggio di consegne al personale di coordinamento
31 Fase di risposta differita TEAM di coordinamento COEU 118 Delimitazione della Zona di Triage Definizione della Zona di raccolta Assegnazione delle squadre ai settori Allestimento del PMA Allestimento della Noria di evacuazione Secondo Triage e stabilizzazione primaria Evacuazione dei feriti coordinata dalla C.O. Posto Comando Avanzato
32 TRASPORTI INFERMIERE MEDICO TECNICO COORDINATORE INCIDENTE MAGGIORE
33 PSICO MEDICO PSICOLOGO O PERSONALE FORMATO
34 DSS Responsabile di ogni intervento di tipo sanitario nelle zone delle operazioni è: Medico della C.O. 118 Medico delegato dalla C.O.118
35 DSS Funzioni: Coordinare con referenti analoghi VVF, 112, 113, Prefettura e altri enti deputati alla gestione dell emergenza Coordinare le risorse impegnate per la realizzazione della catena dei soccorsi dal recupero fino al trasferimento negli ospedali coinvolti Mantenere costantemente i contatti con la C.O. VIENE IDENTIFICATO CON LA PETTORINA ROSSA
36 CIM Personale tecnico o sanitario della centrale Funzioni: Collaborazione con il DSS nella gestione dell evento Supporto nella realizzazione operativa della catena dei soccorsi Interfaccia con altri enti di soccorso VIENE IDENTIFICATO CON LA PETTORINA A SCHACCHI ROSSA-GIALLA
37 Direttore del Triage Infermiere funzioni: Coordinare le funzioni di TRIAGE Comunicazioni con il DSS Recupero e trasporto pazienti al PMA Supervisione delle operazioni di disincarcerazione e recupero complesso, con il supporto dei VVF VIENE IDENTIFICATO CON UNA PETTORINA GIALLA
38 Direttore al Trasporto Soccorritore e/o Tecnico e/o Infermiere funzioni: Registrazione dati paziente Comunicazione con la C.O. e DSS Movimentazione dei mezzi di trasporto sanitario Censire i mezzi disponibili Assicurare presenza autisti sui mezzi e in ascolto radio VIENE IDENTIFICATO CON UNA PETTORINA BLU
39 INCIDENT COMMAND SYSTEM 118 DIRETTORE SOCCORSI SANITARI VVF, 113, CC COORDINATORE INCIDENTE MAGGIORE DIRETTORE AREA RACCOLTA DIRETTORE TRASPORTI DIRETTORE TRIAGE DIRETTORE PMA COORDINATORE CHECK-POINT SQUADRE TRIAGE COORDINATORE RECUPERO MSA MSB SQUADRE RECUPERO
40 Posto di Comando Avanzato La struttura operativa di intervento che ha il compito di coordinare e gestire gli interventi di emergenza sul luogo del disastro costituisce il Posto di Comando Avanzato (P.C.A.), ed è formata, come nucleo essenziale, da: il Direttore Tecnico dei Soccorsi (DTS), individuato dal Prefetto, responsabile della gestione dell intervento in loco. In genere il DTS è il Responsabile dei Vigili del Fuoco nell area di intervento; il Direttore dei Soccorsi Sanitari (DSS), individuato dal Prefetto, identificato nel responsabile della C.O.118 o nel responsabile del DEA o in un Medico delegato dal responsabile medico del 118 (G.U. 116 /2001); l ufficiale di Pubblica Sicurezza delegato dal Questore.
41 CATENA DEI SOCCORSI S.S.U.Em. + FF.O. + VV.F. Posto di Comando Avanzato Cantiere PMA Vittime NON autosufficienti triage e trattamento Zona di evacuazione Zona di raccolta Vittime autosufficienti Area Neri Noria di evacuazione
42 AREA OPERATIVA irettore dei Soccorsi edico) Direttore del Triage (Infermiere) P.M.A. Noria di evacuazione MSB Direttore dei trasporti (Tecnico) MSB Direttore del P.M.A. (Medico) Invio alla zona di cura
43 TRIAGE
44 Il paziente cammina? NO Il paziente respira? PROTOCOLLO S.T.A.R.T. SI VERDE NO NO Attua AIRWAY SI SI NERO ( Medico) ROSSO > 30 atti/min. ROSSO < 30 atti/min. SI Polso radiale presente? SI Esegue ordini semplici? NO SI NO ROSSO ROSSO GIALLO
45
46 COORDINAMENTO TRIAGE TRATTAMENTO EVACUAZIONE
47 POSTO MEDICO AVANZATO Il P.M.A. e un posto sanitario collocato vicino al sito della Catastrofe, ma al riparo dai rischi evolutivi Qui le vittime recuperate vengono sottoposte alle prime cure I LIVELLO II LIVELLO OSPEDALE DA CAMPO
48 POSTO MEDICO AVANZATO DI 1 LIVELLO (PMA 1 L) Il PMA 1 L è una risorsa di pronto impiego,, operativo entro 1 ora dall allarme e con autonomia per max 12 ore,, da attivare in caso di incidente maggiore/emergenza con esigenze di trattamento di circa 30 codici gialli/rossi. E un dispositivo funzionale di selezione e trattamento sanitario delle vittime, localizzato ai margini esterni dell area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell evento, dove radunare le vittime, concentrare le risorse di primo trattamento, effettuare il triage, trattare i feriti con manovre salvavita essenziali, organizzare l evacuazione sanitaria (G.U. 12 maggio 2001).
49
50 Dimensioni: 8 x 6,5 mt 4 posti letto intensivi 6 posti letto generici Impianto di ossigeno Illuminazione interna Illuminazione esterna Riscaldamento autonomo Tenda pneumatica
51 P.M.A.
52 Posto Medico Avanzato 2 Livello (PMA 2 L) Risorsa per eventi catastrofici con capacità di trattamento in autonomia logistica per circa 72 ore ed operativa di circa 150 codici gialli/rossi, attivazione entro 6 ore dall allarme.
53
54 S.S.U.Em. 118 Milano
55 OSPEDALE DA CAMPO Struttura sanitaria molto complessa in grado di sostituire completamente un ospedale tradizionale.
56 Per gestire una crisi occorre saper imparare rapidamente Per imparare rapidamente nel corso della crisi è necessario aver già imparato molto tempo prima
57 GRAZIE PER L ATTENZIONE MAXIEMERGENZE@GMAIL.COM
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