I Conferenza regionale sulla Sicurezza Integrata Torino - 4 luglio 2008 I dati della sicurezza in Piemonte Maurizio Maggi (IRES Piemonte)

Transcript

1 I Conferenza regionale sulla Sicurezza Integrata Torino - 4 luglio 2008 I dati della sicurezza in Piemonte Maurizio Maggi (IRES Piemonte) Quanto riportato nel presente rapporto è stato illustrato durante la Prima Conferenza regionale sulla sicurezza integrata, realizzata dalla Regione Piemonte, settore Polizia Locale, in base alla Legge regionale 23/2007. Maggiori dettagli, sia sui contenuti che sulle fonti bibliografiche, sono disponibili nella Relazione annuale dell'ires e sono anche visibili sul sito:

2 PARTE 1: LA LEGALITÀ IN PIEMONTE I reati in Piemonte: nel 2007 sono stati oltre , con un incremento del 4% rispetto al 2006, meno della media nazionale (+5,2%). A trascinare l aumento soprattutto la provincia di Torino, dove i reati aumentano poco rispetto all anno prima (+2,8%) ma in valore assoluto si tratta di oltre 4700 reati in più, pari al 46,9% dell incremento totale del Piemonte. Solo nel VCO i crimini sono sostanzialmente stabili. Andamento di alcuni tipi di reato nella provincia di Torino Analizzando l andamento semestrale (nella sola provincia di Torino) è possibile constatare un debole miglioramento nell ultimo semestre 2007, almeno per quasi tutte le tipologie di reato. Considerando l intero anno rispetto a quello precedente, si riscontra un miglioramento per alcune tipologie (omicidi, furti, furti con destrezza, rapine) ed un peggioramento per altre (lesioni e violenze sessuali, rapine in casa, danneggiamenti).

3 Come si colloca il Piemonte in Italia? E la quarta regione per tasso di criminalità, condizionato dall'esistenza di un grande centro metropolitano e da una vasta area urbanizzata e diffusa. Tasso di criminalità (reati per abitanti) nelle province italiane nel 2007 Gli stranieri e la criminalità. Il peso dei denunciati e arrestati di origine straniera è elevato, ma si deve considerare l operare di un forte effetto sostituzione, che spinge gli italiani a non accettare, per questioni retributive e di condizioni di lavoro, determinate occupazioni, lasciandole così disponibili agli stranieri, similmente a quanto avviene in molti campi di attività legale. L'effetto sostituzione rispetto al crimine italiano si evidenzia osservando l'incidenza di denunciati stranieri nelle diverse regioni (peso degli stranieri che delinquono molto più forte nelle regioni ricche). Percentuale di stranieri sul totale dei denunciati nelle diverse regioni

4 PARTE 2: SICUREZZA E INSICUREZZA Insicurezza nei vari luoghi: conta il rischio effettivo, ma anche la familiarità coi luoghi; il degrado dei luoghi ha un effetto devastante sulla sicurezza percepita. L elevata insicurezza fuori dei luoghi urbani è spiegabile con l estensione di un paesaggio urbano-rurale degradato (urban sprawling), che, soprattutto nel nord e ancor più nel nord-est, rende tutto periferia. Livello di insicurezza dei piemontesi in vari luoghi Paura e reati: apparentemente non vi è alcun legame diretto. Osservando le serie storiche dal 1993 a livello nazionale, è possibile constatare che non vi è relazione fra la preoccupazione per la sicurezza (fear of crime) e la numerosità dei reati (figura sinistra). Analizzando la priorità attribuita al problema sicurezza nelle province piemontesi, sembrerebbe quasi emergere una relazione inversa: più reati uguale meno preoccupazione (figura centrale). Osservano infine la paura in luoghi specifici e quindi in un contesto riconoscibile e determinato, emerge una relazione positiva (figura destra). Interessante però constatare che la percentuale di preoccupati scende (in media) dal 39% circa al 22 e poi al 12%. Rapporto fra preoccupazione per la criminalità e tasso di reati

5 La frontiera dell'insicurezza. L Istat ha recentemente reso noti i valori di insicurezza dichiarati dalle opinioni pubbliche europee in merito a diversi problemi. Considerando solo le persone che hanno indicato al primo posto il problema della sicurezza personale nei confronti della criminalità o quello dell insicurezza economica (legata alla paura di perdere il posto di lavoro o simili), emerge una chiara relazione inversa: chi è preoccupato sul fronte economico non lo è su quello criminale e viceversa. L Italia (pallino azzurro) è l unico paese che si trova molto oltre la frontiera, con una quota anomala di persone contemporaneamente preoccupate sia per motivi economici che di sicurezza personale. Questa anomalia segnala uno stato di disagio particolare, che non ha riscontro in altri paesi europei. Il Piemonte (indicato dalla freccia) è in media europea. Percentuale di persone molto o abbastanza preoccupate per la sicurezza economica e personale

6 PARTE 3: LE RISPOSTE Dove la dotazione operativa di uomini e mezzi è aumentata (per rinforzi o per un utilizzo più efficiente delle risorse umane in dotazione), si vedono risultati tangibili. Un buon esempio è quello della GdF nel contrasto all evasione fiscale: a un aumento di dotazioni organiche segue un considerevole incremento della Maggiore Imposta Accertata. Questo risultato viene conseguito anche con una riallocazione delle forze disponibili, diminuendo la quota destinata ai servizi e al supporto di attività amministrative e aumentando quella destinata alle funzioni più operative (controllo soprattutto). Riallocazione delle dotazioni organiche nella GdF nel 2007

7 Infine due dati importanti riguardano la capacità di tenuta del sistema di detenzione e quella della velocità dei tribunali. La situazione delle carceri è vicina a quella pre-indulto a livello nazionale; in Piemonte invece si è assistito a un incremento dell affollamento dopo l indulto, ma non tale da ricreare le stesse condizioni di emergenza. Tasso di saturazione nelle carceri piemontesi a fine 2007 L'efficienza dei tribunali è buona: Torino era nel 2006 la terza procura in Italia per velocità e continua a migliorare le proprie prestazioni. Durata media di alcuni dibattimenti in Piemonte e in Italia

8 Forze dell'ordine e magistratura efficienti garantiscono la sicurezza della pena e sono importanti per ridurre il rischio di criminalità, ma per ridurre il senso di insicurezza ci vuole anche altro: conoscenza dei propri diritti e senso di appartenenza a una comunità, assistenza alle vittime, senso di appartenenza e di condivisione dei luoghi. Non è un caso se una indagine della Polizia Locale piemontese, analizzando i dieci luoghi più insicuri in quattro aree urbane del Piemonte, ha riscontrato che nella maggioranza dei casi le motivazioni dell insicurezza erano legate a questioni ambientali e paesaggistiche e in subordine di frequentazione sociale, mentre l effettiva maggiore probabilità di vittimizzazione non spiegava che una piccola minoranza dei casi. Motivi dell insicurezza in alcune aree urbane del Piemonte