DOSSIER FONDI&RiSORSE CAMPANIA. DAL PROGRAMMA AI PROGRAMMI Connessioni e scenari di spesa
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1 DOSSIER FONDI&RiSORSE CAMPANIA DAL PROGRAMMA AI PROGRAMMI Connessioni e scenari di spesa G. REALE CENTRO STUDI ottobre 2016
2 2 _IL QUADRO DELLE RISORSE PER LO SVILUPPO E PER L INFRASTRUTTURAZIONE PER LA CAMPANIA A GENNAIO 2016 A gennaio 2016 così appare il sistema di fondi a favore del nostro territorio: un insieme significativo di risorse per la spesa in conto capitale, disseminate nei vari piani di finanziamento europei e non europei, che abbiamo provato a sintetizzare in questo schema ricognitivo, suddividendole in europee e non europee. RISORSE EUROPEE: - Il Pon Metro che vale 892 milioni di Euro per le 14 città metropolitane, tra cui Napoli; - Il Pon infrastrutture e reti , che vale 1,8 miliardi di Euro per le 5 regioni meno sviluppate, tra cui la Campania; - Il Pon Cultura , che vale 490,9 milioni di Euro per le 5 regioni meno sviluppate, tra cui la Campania; - Il Pon competitività e sviluppo , che vale 2,3 miliardi prevedendo oltre a misure di sostegno alle imprese anche qualche infrastruttura energetica, per la banda larga e qualche infrastruttura per parchi e siti industriali, seppure non molto consistente. - Il Po FESR Campania , che vale 4,1 miliardi di Euro, declinato in Assi e Obiettivi Tematici, così come rappresentato di seguito: 2
3 3 Il POR Campania FESR individua inoltre due Strategie Territoriali Trasversali: 1. La Strategia Sviluppo Urbano: promozione dello sviluppo urbano sostenibile attraverso un approccio integrato e multisettoriale che mira a rafforzare i centri urbani con maggiore pressione demografica e che rivestono un ruolo di raccordo con il resto del territorio, anche per la loro prossimità ad alcune aree più periferiche. Tale strategia sarà attuata mediante: a) l Asse 10, dedicato allo Sviluppo Urbano sostenibile (ex art. 7 del Reg. FESR 1301/13) delle 19 Città medie, che nel periodo hanno utilizzato i fondi FESR nella realizzazione di Programmi Integrati Urbani (PIU Europa) e che potranno diventare Organismi Intermedi; b) l individuazione di una riserva finanziaria su più assi destinata ai Comuni minori cioè con popolazione inferiore a abitanti. Nel dettaglio potranno accedere alla riserva, a seguito di una manifestazione di interesse, i comuni che proporranno una strategia di sviluppo integrata e intersettoriale e che raggiungono - in forma singola o associata - una dimensione demografica minima di abitanti; c) la strategia di sviluppo urbano per il Comune di Napoli, perseguita prevalentemente attraverso il completamento dei Grandi Progetti, e tesa ad affrontare le problematiche strutturali (trasporti sostenibili, riqualificazione ambientale delle aree dismesse e potenziamento del ruolo attrattivo del Capoluogo) attraverso la massima concentrazione degli investimenti (ad esempio, convergenza delle strategie con il PON Metro). 2. La Strategia Aree Interne: la strategia ha l obiettivo di invertire i trend demografici in atto attraverso azioni di adeguamento della quantità e qualità dei servizi di cittadinanza e progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio culturale e naturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali. La Regione Campania ha individuato 4 aree regionali interne (DGR 600/2014): Cilento Interno, Vallo di Diano, Titerno Tammaro e Alta Irpinia, quest ultima individuata come area pilota, caratterizzate da fenomeni di 3
4 4 spopolamento, depauperamento del suolo e crisi del tessuto produttivo, sulle quali si agirà nei seguenti ambiti: a) Tutela del territorio e comunità locali; b) Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile; c) Sistemi agroalimentari; d) Risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile; e) Saper fare e artigianato. La strategia sarà attuata attraverso gli Investimenti Territoriali Integrati (ITI) 1 ; in particolare si attiveranno quattro ITI, uno per ciascuna delle aree selezionate. Le strategie territoriali trasversali. RISORSE NON EUROPEE: - Il Pac (Piano Azione e coesione) Campania , che vale 1,4 miliardi di euro, di cui il 24% (= 344 milioni di Euro) spesi a settembre 2015, secondo le stime della Regione Campania nell allegato del Bilancio di previsione finanziario Il Pac (Piano Azione e coesione) Campania , dotato di 1,7 miliardi di Euro. - L FSC, fondo di coesione sociale, , che secondo le stime della Regione Campania nell allegato del Bilancio di previsione finanziario , dovrebbe valere 8,4 miliardi di euro. Tali risorse di natura governativa per la spesa in conto capitale, che si vanno ad aggiungere a quelle europee, ad oggi non risultano imputate a investimenti infrastrutturali definiti. - Altre risorse, quali quelle contenute nella legge di stabilità e quelle dedicate nei vari programmi tematici, quali Edilizia Scolastica e Dissesto idrogeologico, da individuare. 1 L ITI è uno strumento della politica di coesione per l implementazione di strategie territoriali di tipo integrato. Non si tratta di un intervento né di una sub-priorità di un programma operativo. Piuttosto, l ITI consente agli Stati membri di implementare programmi operativi in modo trasversale e di attingere a fondi provenienti da diversi assi prioritari di uno o più programmi operativi per assicurare l implementazione di unastrategia integrata per un territorio specifico. L ITI, come strumento che promuove l uso integrato di fondi, ha dunque la potenzialità di portare a un risultato globale migliore a parità di importo dell investimento pubblico. 4
5 5 _IL PASSAGGIO DAI FONDI UE AI FONDI UE A gennaio 2016, dopo la chiusura formale del programma FEsr , le energie e le iniziative regionali si sono concentrate sul completamento di appalti ed opere rimaste in sospeso. A tal punto si è resa necessaria una ricognizione di tali opere nonché un attività puntuale di individuazione delle risorse per la copertura finanziaria. Innanzitutto con il Decreto Dirigenziale dell Autorità di Gestione Fesr n. 43 del 1 giugno 2016 in attuazione della DGR n. 215 del 16 maggio 2016 avente ad oggetto Por Fesr e Por Fse Completamenti dei progetti non conclusi entro il 31 dicembre 2015 sono stati indicati i singoli interventi suscettibili di completamento con indicazione della fonte finanziaria. Il Decreto Dirigenziale in oggetto contiene due allegati: _uno relativo ai Grandi Progetti che per un valore complessivo di completamento ,87 troveranno copertura nel POR ; _uno relativo a tutti gli altri interventi, originariamente finanziati dal Fesr , che per un valore complessivo di ,88 sono finanziati a valere su altre fonti finanziarie (pac ; poc ; Fsc 2007/2013; poc ). 5
6 6 Tali elenchi sono stati integrati successivamente dal Decreto Dirigenziale n. 132 del 9 agosto 2016 (pubblicato sul Burc n. 55 del 16 agosto 2016) in esecuzione della DGR 468 del 2 agosto 2016, che aveva programmato la loro copertura finanziaria. Da questi provvedimenti discende che il valore complessivo del Po Fesr della Regione Campania, pari a 4,1 miliardi di Euro, è stato già significativamente assorbito dalle opere pregresse citate a scapito di nuovi interventi. _APPROVAZIONE DEL POC- PIANO OPERATIVO COMPLEMENTARE Tra le fonti di copertura dei completamenti come rappresentato compare il Poc Piano operativo complementare, che è lo stesso programma Pac , cui è stata data una nuova denominazione. Con la DGR n. 59 del , pubblicata sul Burc n. 16 del 9 marzo 2016, la Giunta della Regione Campania ha approvato il Piano Operativo Complementare , in vista della successiva approvazione del Cipe. Il Programma Operativo Complementare contiene l'indicazione degli obiettivi strategici che il Governo regionale ritiene di primaria rilevanza per lo sviluppo socio-economico della Campania, come definiti nell'ambito del Piano Strategico della Regione Campania elaborato per la predisposizione del Patto del Sud per la Regione Campania. Il Programma concorre, in sinergia con le risorse aggiuntive attribuite alla Regione Campania per il ciclo , alla strategia per la risoluzione dei nodi strutturali che hanno finora impedito di intraprendere un percorso virtuoso di sviluppo e, contemporaneamente, per la valorizzazione dei punti di forza del sistema-regione. Il Programma è finanziato con le risorse del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987, che concorre al finanziamento degli oneri relativi all attuazione degli interventi complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai Fondi strutturali dell Unione europea 2014/2020, secondo quanto stabilito dalla legge di stabilità 2014 Il Programma si articola in linee di azione, che identificano l'area omogenea di riferimento, e in azioni operative nell'ambito delle quali saranno identificati singoli interventi. Si prevede di destinare parte della dotazione finanziaria destinata al Programma al completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2007/2013, non conclusi alla data 6
7 7 del 31 dicembre 2015, nel rispetto della Legge di Stabilità 2016 e delle modalità in esso descritte. Invece il completamento degli interventi finanziati originariamente attraverso Accordi di Programma Quadro con il Fondo Sviluppo e Coesione ed inseriti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2007/2013 e non conclusi al sarà assicurato a valere sulla originaria fonte di finanziamento. La Ripartizione indicativa delle risorse per linea di intervento in milioni di Euro è la seguente: TRASPORTI E MOBILITA 434,76 AMBIENTE E TERRITORIO 554,36 PATRIMONIO CULTURALE 82,30 RIGENERAZIONE URBANA E POLITICHE PER TURISMO 332,38 CAPITALE UMANO E LAVORO E POLITICHE GIOVANILI 98,7 ATTIVITA PRODUTTIVE E INNOVAZIONE 225,75 ASSISTENZA TECNICA 4,5 Per un totale di 1.732,75 Euro Successivamente - nella seduta del 1 maggio 2016 del CIPE è stata approvata la suddetta proposta di Programma di Azione Coesione - Programma Operativo Complementare (POC), presentata dalla Regione Campania. La disponibilità complessiva della Regione a valere sulle risorse del Fondo di rotazione ammonta a 1.732,75 milioni di euro, di cui 1.236,21milioni di euro per interventi coerenti con la programmazione del POR Campania FESR , e 496,54 milioni di euro sono destinati al completamento dei progetti inseriti nei programmi FESR non conclusi alla data del 31 dicembre 2015 ai sensi del comma 804 della Legge di stabilità Nella medesima seduta e sempre in relazione al finanziamento dei completamenti di interventi ex Fesr , il Comitato ha approvato, ai sensi dell art. 1, comma 8, della Legge di stabilità 2106, l utilizzo di 845,98 milioni, a valere sulle risorse del cofinanziamento nazionale dei programmi finanziati dai fondi strutturali europei destinate all attuazione dei programmi complementari di azione e coesione, per assicurare il completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei fondi strutturali europei non conclusi al
8 8 _ PATTO PER LA CAMPANIA TRA Governo e Regione Campania Ad aprile poi 2016 il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi (per la terza volta a Napoli quest anno) e il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca hanno firmato stamattina in Prefettura il «Patto per la Campania» il primo Patto del masterplan per il Mezzogiorno che vale circa 10 miliardi di Euro fino al Per il sono già avviate le procedure e le progettazioni per oltre 2,7 miliardi. Gli assi di intervento riguardano le infrastrutture, l'ambiente, lo sviluppo economico e produttivo, la scuola, università e lavoro, turismo e cultura, e la sicurezza e la cultura della legalità. Il Patto contiene interventi per un valore complessivo di ,00 di cui mln di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione ed ulteriori ,00 a valere su Fondo Sviluppo e Coesione , Piano Azione Coesione, CIPE, Leggi di scopo, Programma Operativo Complementare ovvero su Fondi strutturali europei inseriti in strumenti di programmazione nazionale (PON ciclo ) e/o regionale (POR Campania ). Tra gli interventi infrastrutturali presenti nel Patto, che hanno l obiettivo di apertura del cantiere nel 2017 si segnalano 8
9 9 Tratta Centro Direzionale Capodichino/Aeroporto (opere complementari); Tratta Capodichino Di Vittorio (OO.CC. stazione di Capodichino esclusa Ammodernamento della ferrovia Cancello- Benevetno. Adeguamento tecnologie Completamento Rione Terra Pozzuoli _FONDO DI ROTAZIONE PER LA PROGETTAZIONE Altra iniziativa regionale è stata quella di un bando per la costituzione di una graduatoria finalizzata al finanziamento della attività di progettazione dei Comuni campani che, con uno stanziamento di 40 milioni di euro a valere sul Poc , hanno sostenuto l incapacità diffusa degli enti territoriali di farsi carico di questa attività propedeutica alla messa a bando di opere. Il termine di presentazione delle istanze è stato il 22 settembre Come rappresentato nella tabella che segue al Bando hanno risposto circa 400 Comuni per 1912 istanze, di cui 369 afferenti i Comuni della provincia di Napoli, che si auspica si trasformeranno in altrettante gare per il sistema delle imprese edili. Fondo Rotativo Progettazione Bando Regione Campania Provincia N. Istanze AVELLINO 298 BENEVENTO 409 CASERTA 340 NAPOLI 369 SALERNO 496 Totale 1912 fonte: D.D. Reg. Campania n. 120 del 29/9/2016 9
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