PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA
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1 PIANO TRIENNALE - DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA Adottato ai sensi della Legge 244/2007 e del D.L. 98/2011 convertito nella L. 111/2011 Approvato con delibera giuntale n. 108 dd Rettificato con delibera giuntale n. 111 dd
2 PREMESSA Negli ultimi anni verse norme legge sono state introdotte al fine del contenimento della sostenuta dalle Pubbliche Amministrazioni, inviduando continuamente nuove misure rafforzamento dei risparmi ed adottando politiche revisione e razionalizzazione della. Questa azione revisione intrapresa interessa anche le autonomie locali costrette a far fronte alle crescenti richieste servizi con risorse sempre minori. Inevitabile quin l attivazione azioni tese a razionalizzare la corrente attraverso la ricerca una efficace ed efficiente dei servizi erogati. Nel nostro ente un primo intervento è stato l approvazione del Piano triennale per la razionalizzazione delle spese funzionamento adottato con delibera giuntale n. 42 dd in ottemperanza alle previsioni dell art. 2, comma 594 e ss. della Legge n.244/2007 (Legge finanziaria 2008). A seguire, nel rispetto della normativa citata, è stato quin approvato con delibera giuntale n. 158 dd il Piano triennale razionalizzazione della. Va rilevato che il Piano 2013-, per gli obiettivi razionalizzazione della incati, ha portato risparmi per complessivi ,69 euro il cui 50% pari a ,85 euro è stato destinato alla contrattazione integrativa aziendale nel rispetto della normativa. Si ritiene ora adottare un terzo Piano per il triennio - che invidui, come i precedenti, le misure contenimento e gli obiettivi risparmio perseguibili nel rispetto sia della L. 244/2007 sopra incata sia nel rispetto dei contenuti dell articolo 16, commi 4 e 5 del D.L. n. 98/2011 convertito nella legge n. 111/2011. Tale articolo legge da la possibilità alle amministrazioni pubbliche adottare piani triennali razionalizzazione e riqualificazione della, riorno e ristrutturazione amministrativa, semplificazione e gitalizzazione, riduzione dei costi della politica e funzionamento, ivi compresi gli appalti, gli affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze attraverso persone giuriche. Detti piani incano la sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci interessate e i correlati obiettivi in termini fisici e finanziari. Nel rispetto quanto evidenziato al comma 5 dello stesso articolo il piano è adottato con l intento chiarato utilizzare le eventuali economie accertate a consuntivo, oltre che per il miglioramento dei sal bilancio, per incrementare le risorse destinate alla contrattazione integrativa del pendente, costituendo quest ultimo l unico strumento possibile per finanziare il trattamento accessorio del pendente, in deroga al limite imposto dall art.9, comma 2-bis, del D.L. n 78/2010. L esigenza un corretto e tempestivo utilizzo tale opportunità è stata, peraltro, evidenziata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con la Circolare n 13/2011 contenente incazioni per la destinazione alla contrattazione integrativa delle economie conseguite dalle amministrazioni per effetto dell art.61, comma 17, D.L. n 112/2008 e dall art.16 D.L. n 98/2011. In merito alla destinazione dei risparmi alla contrattazione integrativa va tenuto conto del motivato avviso espresso dalla Sezione Controllo della Corte dei Conti del F.V.G. dd secondo il quale tali risorse potranno essere utilizzate ai fini del Fondo delle risorse decentrate solo allorchè si traducano in una resa del maggiormente economica, efficiente ed efficace, che abbia coinvolto percorsi crescita produttività del lavoro collettivo e inviduale e 1
3 comunque gli interventi razionalizzazione devono essere capaci offrire, da un lato, i medesimi servizi con un minor impiego, dall altro, un più elevato livello servizi a parità (così anche la Sezione Autonomie della Corte dei Conti). Sugli interventi razionalizzazione della da porre in essere per il prossimo triennio si ritiene focalizzare l attenzione, per lo più, sul convenzionamento con altri Comuni anche nell ambito della costituita Unione Territoriale Intercomunale Collio Alto Isonzo ai sensi della L.R. n. 26/2014. Le misure poste in essere con i due, precedenti Piani Razionalizzazione, anche con i vincoli in materia (limiti alle assunzioni e al tournover), lasciano pochi margini manovra per inviduare quegli obiettivi capaci generare risparmi che garantiscano comunque il livello dei servizi in essere. Ecco, quin, che la dei servizi in convenzione, alcuni già attivati e, in prospettiva, attivabili nell ambito dell U.T.I. potrebbero attuare quel riorno e ristrutturazione amministrativa previsto dalla norma al fine raggiungere il risparmio. Alla dei servizi in convenzione va aggiunta la Gestione Calore per la quale si sta presponendo un piano efficientamento degli impianti che dovrebbe portare, nel tempo, ad una riduzione dei consumi. Il Piano -, come per i Piani precedenti, inca stintamente per ogni voce la sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci interessate e le correlate azioni e misure previste. Su questi ultimi aspetti, trattandosi comunque gestioni in convenzione, le azioni e le misure previste sono univoche: con la associata in convenzione si prevede una razionalizzazione dell utilizzo del e dei processi amministrativi con benefici anche economici. Ovviamente, gli obiettivi razionalizzazione con il convenzionamento in UTI sono tali solo nel caso lo stesso convenzionamento trovi compimento. L eventuale risparmio complessivo rilevato e certificato a consuntivo dal Revisore dei Conti per il totale delle voci evidenziate, sarà utilizzato nell massimo del 50% per la contrattazione integrativa aziendale, come previsto dall art. 16, comma 5 del D.L. 98/2011, salvo verse precisazioni normative. Il Piano è stato definito grazie alla collaborazione degli uffici interessati, che saranno coinvolti anche nel corso della sua attuazione, insieme ai Responsabili Settore e Servizio nella delle risorse umane e strumentali assegnate loro, in ottemperanza ai principi efficacia, efficienza ed economicità dell azione amministrativa. 1. SERVIZI DI SEGRETERIA E stata attivata una convenzione con il Comune Romans d Isonzo per l utilizzo in comune dell Ente per i servizi segreteria. Spese ,59 SPESA: 2
4 cod cap ENTRATA: cod cap. 818 AZIONI DI MIGLIORAMENTO Si cercherà implementare le attività in convenzione anche in prospettiva U.T.I. 2. SERVIZIO ATTIVITA PRODUTTIVE-SUAP E stata attivata una convenzione con il Comune Mariano del Friuli per l utilizzo in comune dell Ente per i servizi relativi alle attività produttive e sportello SUAP. Spese ,07 SPESA: cod cap ENTRATA: cod cap. 368 Si cercherà implementare le attività in convenzione anche in prospettiva U.T.I. 3. SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE La Polizia Municipale sarà uno dei primi servizi ad essere gestiti nell Unione Territoriale Intercomunale Collio Alto Isonzo costituitasi nell agosto. 3
5 Spese ,49 SPESA: cod cap La del in U.T.I., anche secondo gli obiettivi della L.R. 26/2014, dovrebbe portare ad una razionalizzazione dell utilizzo del e delle risorse strumentali con riflessi sull economicità del. L apporto del Comune Cormòns per quanto riguarda il della P.M. nell Unione, rispetto ad altri enti, è rilevante così com è strutturato il e dovrebbe portare ad economie. 4. SERVIZIO TRIBUTI Da versi anni esiste un convenzionamento con gli altri Comuni della Destra Isonzo per la del Servizio Tributi con il Comune Cormòns quale ente capofila della associata. Inoltre è stata attivata una convenzione con il Comune Turriaco per l utilizzo in comune dell Ente per i servizi relativi alle entrate tributarie. Spese ,11 SPESA: cod cap ENTRATA: cod cap
6 Anche in questo caso la prospettiva del trasferimento in UTI della del che, fatto, comporterà un allargamento dell attuale al Comune Gorizia, potrà portare dei benefici sulla razionalizzazione della. 5. GESTIONE CALORE Si sta presponendo l affidamento della nuova Gestione Calore per la quale si prevede inserire anche interventi manutenzione straornaria degli impianti che portino ad un efficientamento degli stessi. Spese ,49 ore riscaldam. gra giorno Cod Cap. 237 Cod Cap. 476 Cod Cap. 309 Cod Cap. 861 Cod Cap Cod Cap Cod Cap Cod Cap L efficientamento degli impianti riscaldamento e conzionamento dovrebbe portare, negli anni successivi, ad una riduzione dei consumi sia per il riscaldamento sia per il conzionamento degli ambienti con economie, quin, corrente. Il Piano potrà essere implementato con ulteriori servizi che saranno gestiti in convenzione con altri enti o in U.T.I. 5
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