PIANO REGOLATORE GENERALE

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1 COMUNE DI MONCLASSICO (Provincia di Trento) PIANO REGOLATORE GENERALE Variante al Piano Regolatore Generale per la conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente (Art. 61 della Legge Provinciale 04 marzo 2008, n. 1) Manuale degli interventi ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROV. DI TRENTO dott. ing. SERGIO GUERRI ISCRIZIONE ALBO N 1286 Monclassico, 17 aprile 2014 sergio guerri - ingegnere frazione san bernardo, 57/a rabbi (tn) telefono/fax 0463/ cellulare 335/ sergio.guerri@alice.it

2 INDICE Premesse Pag. 1 Tipologia A Maso : sistema costruttivo in muratura con struttura a telaio e rivestimento in tavole Pag. 3 Tipologia B - Abitazione con adiacente maso Pag. 6 Tipologia C Opifici di varia natura Pag. 7 Tipologia D Baita Pag. 8 Elementi strutturali in legno: capriate Pag. 9 Coperture Pag. 10 Comignoli Pag. 12 Facciate e intonaci Pag. 13 Forature: porte e finestre Pag. 14 Forature: inserimento di nuove porte e finestre Pag. 18 Imposte esterne e grate Pag. 21 Poggioli Pag. 22 Sistemazioni esterne Pag. 23 Edifici accessori Pag. 26

3 PREMESSE La variante al Piano Regolatore Generale per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio montano esistente propone il censimento degli immobili, esistenti e da recuperare, e ne stabilisce le modalità di intervento nel rispetto dei canoni insediativi ed architettonici della tradizione locale e della salvaguardia del contesto ambientale e paesaggistico, sulla base degli indirizzi e criteri generali di seguito indicati. Il presente Manuale degli interventi si configura quindi come proposizione di linee guida di facile lettura per la Commissione Edilizia Comunale e, soprattutto, per i Tecnici progettisti al fine di uniformare gli interventi sugli edifici sottraendosi ad operazioni speculative e di alterazione paesaggistico-ambientale degli immobili e del territorio circostante. Esso si riferisce, oltre che agli interventi in generale, ai principali elementi costruttivi ed ai materiali consentiti nell ambito delle operazioni di conservazione e valorizzazione, in sintonia con l art. 15 degli Indirizzi e criteri generali per la disciplina del patrimonio edilizio montano emanata dalla Giunta Provinciale con Deliberazione n. 611 del 22 marzo 2002 e in attuazione degli articoli 11 e 12 dell allegato Regolamento di attuazione (Guida agli interventi edilizi e sulle pertinenze). Nelle schede che seguono, infatti, si mettono in tutta evidenza le presenze più significative di elementi costruttivi e materiali impiegati nell edilizia montana tradizionale di carattere spontaneo tipica dell intera Valle di Sole e, in particolare, del territorio comunale di Monclassico. Al fine di facilitare la lettura di queste note si sono allegati disegni di particolari, schizzi e fotografie in modo da rendere più agevole l applicazione dei criteri esposti. In particolare, oltre ad un elaborato di analisi per le varie tipologie architettoniche, si andranno ad esaminare puntualmente e nel dettaglio i seguenti elementi: a) sistema costruttivo in muratura con struttura a telaio e rivestimento in tavole b) elementi strutturali in legno: capriate c) coperture d) comignoli e) facciate ed intonaci f) forature: porte e finestre g) forature: inserimento di nuove porte e finestre h) imposte esterne e grate 1

4 i) poggioli j) sistemazioni esterne. Infine verranno proposti puntuali schemi grafici per la definizione degli ampliamente eventualmente previsti e per la realizzazione dei manufatti accessori (legnaie) ove ne ricorra la necessità. 2

5 TIPOLOGIA A - MASO SISTEMA COSTRUTTIVO IN MURATURA CON STRUTTURA A TELAIO E RIVESTIMENTO IN TAVOLE La struttura a telaio e rivestimento in tavole è di norma costituita da un telaio in travi semplici o doppie, generalmente appoggiato al basamento in muratura di pietrame irrigidito da controventi e nodi a incastro negli angoli e rivestito in tavole di larice. A volte la muratura può arrivare fino ai piani superiori con cantonali rastremati. Struttura a telaio Di seguito sono riportati alcuni esempi di particolari della struttura portante e delle finiture. 3

6 Particolare appoggio del telaio sulla muratura con controvento 4

7 Particolare travi di banchina e sotto-gronda in tavole Negli interventi si raccomanda, ove possibile, il recupero dei legni esistenti ed il mantenimento delle stesse forme e dimensioni nel caso di sostituzione o di ricostruzione ex-novo. Si fa inoltre divieto di utilizzare vernici e tinte coprenti e di realizzare nell assito vetrate o aperture di forme e dimensioni non tradizionali. È assolutamente vietato realizzare il rivestimento esterno in perlinato di legno. 5

8 TIPOLOGIA B - ABITAZIONE CON ADIACENTE MASO Questa tipologia di edificio risulta costituita da un corpo principale adibito ad abitazione e da un corpo aggiunto (maso) con destinazione a stalla e fienile ai piani superiori. L abitazione di norma veniva edificata in muratura di sassi intonacati, mentre l adiacente stalla aveva le stesse caratteristiche già descritte per il maso. Negli interventi di recupero dovranno essere seguite le prescrizioni evidenziate puntualmente nel presente Manuale per i vari elementi costruttivi. 6

9 TIPOLOGIA C - OPIFICI DI VARIA NATURA Questa tipologia di edificio si ritrova nei manufatti adibiti solitamente a segherie o molini. L edificio di norma veniva edificato in muratura di sassi intonacati, mentre il sottotetto presentava una parte di tamponamento esterno ligneo. Negli interventi di recupero dovranno essere seguite le prescrizioni evidenziate puntualmente nel presente Manuale per i vari elementi costruttivi. 7

10 TIPOLOGIA D - BAITA Questa tipologia di edificio si ritrova nei manufatti adibiti solitamente a deposito agricolo. L edificio di norma veniva edificato completamente in legno con struttura portante a telaio e tamponamenti verticali in tavole. Negli interventi di recupero dovranno essere seguite le prescrizioni evidenziate puntualmente nel presente Manuale per i vari elementi costruttivi. 8

11 ELEMENTI STRUTTURALI IN LEGNO: CAPRIATE La capriata viene normalmente appoggiata sulla muratura mediante il così detto dormiente al fine della ripartizione del carico. Negli interventi si raccomanda, ove possibile, il recupero dei legni esistenti ed il mantenimento delle stesse forme e dimensioni nel caso di sostituzione o di ricostruzione ex-novo. Capriata tradizionale in vista Si fa inoltre divieto di utilizzare vernici e tinte coprenti. 9

12 COPERTURE Negli interventi di recupero, normalmente, si dovranno prevedere manti di copertura in scandole di larice spaccate a mano posizionate in terza (disposizione di listelli o di tavole in maniera che ogni elemento sia ricoperto da altri due che, a loro volta, sono posti sfalsati nel senso trasversale). Nodo di colmo della capriata interna: 1. Manto di copertura in scandole 2. Tavole o listelli di sostegno delle scandole 3. Correnti 4. Trave di colmo 5. Puntoni della capriata 6. Monaco Nell esecuzione degli interventi si raccomanda che vengano rispettate le seguenti indicazioni: orientamento delle falde come in origine pendenza delle falde come in origine e comunque compresa tra i 23 e 26 (circa 40% - 45%) eccezionalmente e a giudizio insindacabile della Commissione Edilizia Comunale la copertura potrà essere realizzata in lamiera così come lattoneria, grondaie e pluviali, soprattutto nel caso di abitazione con annesso maso in relazione al raggiungimento del minimo rapporto aero-illuminante dei locali potrà essere concessa l apertura di un unica finestra in falda di ridotte dimensioni e posta sul prospetto meno visibile della copertura la coibentazione dovrà essere realizzata nella parte interna. 10

13 Non saranno permessi i seguenti interventi: posa di lamiera ondulata o grecata posa di tegole, mattonelle in vetrocemento o lastre in materiale plastico ondulato, in PVC o simili realizzazione di finestre a vasca installazione di antenne paraboliche, pannelli solari o fotovoltaici, etc. posa di canali di gronda e pluviali in PVC o simili. 11

14 COMIGNOLI I comignoli, di dimensioni variabili e con forma rettangolare o quadrata, potranno essere realizzati con il paramento esterno in pietra a vista o intonacato al grezzo; la copertura sarà costituita da una lastra in pietra o da una lamiera sagomata a due spioventi oppure a forma semi-circolare appoggiata sulla torretta a cui viene fissata con un collare metallico. Nell esecuzione degli interventi si raccomanda che normalmente sia realizzato un solo comignolo per edificio, fatte salve diverse esigenze puntualmente documentate che saranno valutate dalla Commissione Edilizia Comunale. Resta vietata la realizzazione di qualsiasi altro tipo di comignolo (ad esempio con elementi prefabbricati). 12

15 FACCIATE E INTONACI Le facciate in muratura dovranno essere realizzate come le esistenti: nelle facciate raso-sasso saranno utilizzati materiali lapidei di dimensioni variabili sommariamente squadrati e posti in opera con malta di calce; nelle facciate intonacate le murature perimetrali saranno coperte con malta di calce data al grezzo o semplicemente a cazzuola con inerte locale. Particolare muratura raso-sasso Negli interventi si raccomanda l uso del materiale lapideo esistente o comunque simile a quello dell organismo originario reperito in loco. Le pareti intonacate potranno realizzarsi soltanto se già esistenti nell organismo originario evitando decori pittorici non presenti. Si fa assoluto divieto di impiegare: malta di cemento intonaci plastici, bugnati o con lavorazioni superficiali tinteggiature di ogni tipo calcestruzzo lasciato a vista mattoni pieni o forati in laterizio blocchi in conglomerato cementizio, in argilla espansa e simili rivestimento in lastre di porfido o altro materiale lapideo o artificiale. Per le facciate manomesse e difformi dalle tipologie originarie è prescritta, in caso di interventi complessivi, la riqualificazione con riferimento alle tipologie tipiche dell architettura di montagna. 13

16 FORATURE: PORTE E FINESTRE Negli interventi si raccomanda che vengano mantenuti i fori originari e che quelli nuovi, dettati dalle nuove esigenze abitative, debbano rifarsi ai modelli tipologici ed essere posizionati preferibilmente sui fronti meno visibili (posteriore e laterali). Dovranno inoltre essere mantenute e recuperate le cornici facenti parte dell edificio originario. In caso di eventuale sostituzione si dovranno impiegare elementi lapidei reperiti in loco dello stesso tipo e sezione di quelli esistenti. Esempio di porta di accesso nel basamento in muratura 14

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18 Esempio di porta di accesso nei tamponamenti lignei 16

19 Esempio di finestra nel basamento in muratura Negli interventi di ripristino delle cornici si fa divieto di utilizzare: pietra non locale o comunque diversa da quella esistente calcestruzzo o conglomerato lasciato a vista mattoni in laterizio bocciardatura, scalpellinatura ed altre lavorazioni della pietra non tipiche. Per i fori esistenti che risultino manomessi per forma, dimensioni e materiali costruttivi si consiglia, in caso di intervento complessivo, la loro modifica in maniera da ripristinare le tipologie originarie. I serramenti dovranno essere realizzati in legno naturale; nella loro realizzazione si fa espresso divieto di porre in opera: infissi in alluminio anodizzato, PVC o altri materiali infissi con aperture a vasistas, a ribalta, a bilico orizzontale o verticale, etc. 17

20 FORATURE: INSERIMENTO DI NUOVE PORTE E FINESTRE Negli interventi con variazione della destinazione d uso sarà possibile realizzare nuovi fori ai fini del raggiungimento del necessario rapporto aero-illuminante. Dovrà essere evitato l ampliamento dei fori tradizionali esistenti a favore dell apertura di nuovi fori aventi forme, dimensioni e materiali tradizionali da realizzarsi preferibilmente nelle facciate laterali o posteriore piuttosto che nel fronte principale verso valle. Per le nuove finestre inserite nei tamponamenti, aventi forma quadrata o rettangolare, il foro netto sarà ricavato all interno del tamponamento con scuretto ad ante con chiusura a filo esterno, oppure potranno anche essere realizzati con la sostituzione di moduli lignei (assito verticale) anziché con l inserimento di vani finestra veri e propri. Analogamente potranno essere realizzati nuovi fori per porte di accesso, sempre con forme, dimensioni e materiali tradizionali. Di seguito si riporta un esempio di inserimento di un nuovo foro finestra nelle murature in pietra. 18

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23 IMPOSTE ESTERNE E GRATE Negli interventi progettati si potrà prevedere la realizzazione di imposte esterne piene (scuri) in legno naturale. Si fa espresso divieto di porre in opera persiane avvolgibili o imposte in alluminio anodizzato, PVC o simili. Per quanto riguarda invece le grate al piano terra in muratura, ove possibile, si mantengano quelle esistenti facenti parte del manufatto originario. Nel caso di nuovi inserimenti esse dovranno essere di disegno semplice in armonia con la tipologia esistente. 21

24 POGGIOLI Negli interventi sui manufatti storici è vietato, ai sensi dell art. 9 del Regolamento di attuazione vieta la realizzazione di nuovi poggioli; ciò, ovviamente, non preclude che quelli esistenti possano essere mantenuti e risanati. Nell esecuzione delle opere si raccomanda, ove possibile, il recupero dei legni esistenti ed il mantenimento delle stesse forme e dimensioni nel caso di sostituzione o di ricostruzione ex-novo. Rimane comunque vietato l utilizzo di vernici e tinte coprenti. 22

25 SISTEMAZIONI ESTERNE La viabilità di accesso, come prescritto nell apposito Regolamento, dovrà essere realizzata con il minor impatto ambientale possibile, evitando sbancamenti eccessivi e costruzione di murature di sostegno e/o di controripa in materiale lapideo faccia vista se non per dislivelli di altezza limitata. In particolare gli accessi pedonali saranno realizzati con scalini in legno e con canalette di scolo laterale per l acqua piovana pure in legno. Le staccionate e steccati tradizionali esistenti potranno essere ripristinate, mentre nuove recinzioni saranno ammissibili soltanto se potranno assicurare un alto grado di trasparenza per consentire la percezione visiva dall esterno della pertinenza, utilizzando comunque materiali e tecniche tradizionali. Si riportano di seguito alcuni esempi di staccionate e recinzioni. 23

26 Di seguito poi anche alcuni esempi di sistemazione di strade e sentieri di accesso ai fabbricati. 24

27 25

28 EDIFICI ACCESSORI Le legnaie potranno essere ricavate esternamente sul retro o sui lati meno visibili. Dovranno essere eseguite completamente in legno e addossate alle pareti con le dimensioni e le caratteristiche, come da schema riportato di seguito. La struttura portante sarà realizzata a telaio con il tamponamento esterno realizzato parzialmente con assi verticali e in parte con grigliato, mentre il manto di copertura dovrà essere in scandole di larice poste in opera in terza. 26

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