Progetto Scienza Attiva I giovani e la scienza partecipata. Quinta edizione 2013/2014
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- Vittorio Mora
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1 Progetto Scienza Attiva I giovani e la scienza partecipata Quinta edizione 2013/2014 SCIENZA ATTIVA è uno strumento innovativo di educazione e cittadinanza scientifica che coinvolge studenti e docenti delle scuole superiori di tutta Italia. Progettato dal Centro Interuniversitario Agorà Scienza, rientra nelle azioni volte a definire un nuovo rapporto tra scienza e società, in linea con gli obiettivi della terza missione dell Università. Il progetto mette in relazione il mondo della ricerca scientifica con il mondo della scuola. Studenti e insegnanti approfondiscono i temi proposti sia attraverso il materiale didattico predisposto ad hoc sia attraverso il dialogo on-line con i ricercatori. Questi hanno così l opportunità di comunicare il proprio lavoro di ricerca e di confrontarsi con un pubblico esterno. Largamente basato sull uso del web, utilizza gli strumenti della democrazia deliberativa per affrontare temi di carattere scientifico e tecnologico di grande attualità e impatto sociale. Il percorso proposto rende i partecipanti protagonisti del processo di apprendimento, stimolando curiosità, creatività e senso critico e creando una comunità di pratica. Una volta scelto il tema, il progetto si articola in 4 fasi. Gli studenti sono guidati nel percorso dagli insegnanti precedentemente formati sui temi e sui metodi della democrazia deliberativa. CONOSCENZE PREGRESSE - La prima fase consiste in un momento di scambio, utile a esplicitare e fissare in gruppo le conoscenze pregresse dei partecipanti e valorizzare le competenze eventualmente presenti. INFORMAZIONE - La seconda fase prevede che le classi lavorino informandosi e sviluppando un pensiero critico condiviso sul tema scelto, con l ausilio del materiale didattico prodotto dal panel di esperti. DIALOGO - la terza fase mette in contatto diretto i partecipanti con i ricercatori attraverso uno scambio di domande e risposte per chiarire e approfondire gli aspetti scientifici dei temi. ELABORAZIONE SCENARI la quarta fase vede le classi impegnate nella definizione di uno scenario futuro, oggetto del processo deliberativo finale. Le proposte condivise sono poi consegnate ai ricercatori e ai rappresentanti delle istituzioni come contributo al dibattito pubblico sul tema. FSE per il futuro Scienza Attiva è un progetto del Centro Interuniversitario Agorà Scienza Via Po Torino Tel (+39) Fax (+39) info@scienzattiva.eu
2 RISULTATI dati edizione 2013/2014 Temi: Cellule staminali, Energia e Nanoscienze 4200 STUDENTI 242 CLASSI 70 ESPERTI 180 INSEGNANTI 84% TASSO DI RISPOSTA 250 DOMANDE AI RICERCATORI 2000 POST SUL PORTALE dati edizione 2013/2014 Temi: Cellule staminali, Energia e Nanoscienze L edizione 2013/2014 di SCIENZA ATTIVA - la quinta dall'inizio del progetto e la seconda a livello nazionale - si è conclusa con gli eventi dal vivo del 15 e del 16 aprile 2014, durante i quali circa 320 studenti e 30 insegnanti, provenienti da tutta Italia, hanno discusso e deliberato sulle proposte emerse alla fine del lungo percorso sviluppato sul web. Al termine dell incontro, gli studenti hanno consegnato le risoluzioni finali ai rappresentanti delle Istituzioni locali e ad alcuni dei ricercatori che hanno partecipato al progetto in qualità di esperti, affinché questi conoscano il punto di vista dei giovani sui temi affrontati. L edizione 2013/2014 di Scienza Attiva è stata realizzata da FSE per il futuro Scienza Attiva è un progetto del Centro Interuniversitario Agorà Scienza Via Po Torino Tel (+39) Fax (+39) info@scienzattiva.eu
3 Progetto Scienza Attiva I giovani e la scienza partecipata INCONTRO CONCLUSIVO DAL VIVO EDIZIONE CELLULE STAMINALI Martedì 15 aprile 2014 DOCUMENTO DI PRESENTAZIONE DELLE RISOLUZIONI CONCLUSIVE SU TEMA CELLULE STAMINALI FSE per il futuro Scienza Attiva è un progetto del Centro Interuniversitario Agorà Scienza Via Po Torino Tel (+39) Fax (+39) info@scienzattiva.eu
4 EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014 RISOLUZIONE N. 1 QUESTIONE: COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE, DIDATTICA in Italia c è molta disinformazione sul tema delle cellule staminali sia dal punto di vista scientifico che terapeutico; è fondamentale una corretta comunicazione anche per aiutare la scienza ad andare avanti; è importante migliorare il livello di informazione di tutta la popolazione e in particolare dei giovani perché questo tema sarà sempre più importante in futuro; è necessario prestare molta attenzione alle informazioni fornite dai media; sono sempre maggiori le persone che si informano sul web; Scienza Attiva è un progetto importante per studenti e insegnanti, ma in ogni caso limitato ai partecipanti; l informazione è l unico mezzo per rendere i cittadini partecipi e consapevoli, ma che l informazione oggi non è agevolata dalla ricerca continua del sensazionalismo Ciclo di incontri, ogni mese per 6 mesi, con studiosi, cittadini, studenti che si concluda con un report degli esperti sul punto della situazione in Italia. PEER EDUCATION: ciclo di conferenze organizzate e tenute dagli studenti di Scienza Attiva per tutti gli altri studenti (di istituti vicini) che non partecipano al progetto, per la cittadinanza ed eventualmente anche per gli studenti di altre città attraverso videoconferenze. Si richiede comunque che gli studenti siano supervisionati e supportati da esperti e docenti, almeno nella fase iniziale del progetto, per garantire che queste azioni veicolino informazioni corrette. Realizzazione di un questionario di autovalutazione del proprio livello di informazione sul tema delle cellule staminali, da effettuarsi dapprima nelle scuole e poi per la cittadinanza. Concorso rivolto a studenti per creare una comunicazione multimediale sul tema delle cellule staminali che abbia poi diffusione nazionale. Incentivare la creazione di redazioni di esperti scientifici certificati nelle principali testate giornalistiche italiane, per evitare la pubblicazione di notizie scientificamente infondate e per combattere il sensazionalismo. La certificazione degli esperti dovrà essere garantita da Atenei, Istituti di Ricerca ed Enti rappresentanti il mondo accademico sul territorio nazionale. Creazione di Associazioni nazionali per la diffusione di informazioni (sito web, conferenze, raccolta fondi) (es. Associazione I.S.I. e Associazione 'Dialogo e confronto per la vita') e per incentivare la donazione del cordone ombelicale (Associazione 'Do ut des'). Per la didattica Inserimento nei programmi scolastici ministeriali di approfondimenti sul tema delle cellule staminali. Innovazione nell'interazione studenti/docente con introduzione del dibattito collettivo in alternanza alla lezione frontale. Per la comunicazione multimediale verso il pubblico generico Sviluppo di un'applicazione per cellulari di informazione scientifica. Realizzazione di un video game Stem and Furious sul tema delle staminali.
5 Realizzazione di una fiction ambientata in ospedale sui temi delle cellule staminali, con la condizione che la sceneggiatura sia concentrata sul tema e sia veicolo di informazioni corrette. Realizzazione di una striscia a fumetti per spiegare in modo semplice e accattivante come funzionano le cellule staminali e/o del calendario un anno con le staminali. Aggiornare i programmi scolastici inserendo nei percorsi delle scuole superiori, per tutte le tipologie di Istituto, il tema delle cellule staminali e, di conseguenza, aggiornare i libri di testo che ancora non affrontano questo tema. Si propone inoltre di modificare il linguaggio di comunicazione utilizzato favorendo l inserimento di fumetti e utilizzando espedienti comunicativi ludici che favoriscano l apprendimento. ALTRO Alcune delle proposte contengono contributi interessanti ma o non sono proposte o propongono progetti già esistenti. 2 Articoli da pubblicare su riviste. 2 proposte con progetti molto simili al già esistente Unistem Day. 1 Video realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico Enrico Fermi - Salò (BS) 1 sito web dedicato a Scienza Attiva, pubblicato dall'istituto dell'ipsseoa di Soverato (CZ), classe IIF:
6 RISOLUZIONE N. 2 EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014 QUESTIONE: ETICA E LEGISLAZIONE non esiste in Italia una legislazione chiara e univoca che regoli la ricerca e le possibili applicazioni; non esiste omogeneità nella legislazione a livello internazionale; esiste disinformazione a livello politico sul tema; non esiste in Italia una Legge che preveda la donazione di sangue cordonale a scopo di ricerca; la Legge 40 del 2004 presenta incongruenze tra embrioni nazionali ed esteri. Creazione, in ogni Paese che intenda aderire a questo progetto, di un Comitato nazionale in collegamento con altri Paesi per la redazione di un codice normativo comune. Si propone quindi un approccio bottom- up che parta dal livello locale (nazionale) e, una volta che questo sia stato testato, per arrivare al livello europeo fino ad ottenere un codice normativo internazionale. Redazione della Carta delle staminali che fissi le linee guida internazionali alle quali tutti gli Stati devono fare riferimento. Coinvolgimento di scienziati, politici e cittadini per una scelta informata e consapevole sulle normative. Redazione di una proposta di Legge più articolata che regoli la donazione del sangue cordonale a scopo di ricerca scientifica e terapeutico, che regoli anche le modalità di conservazione (banche pubbliche e /o private) e le modalità di utilizzo di questo materiale (a scopo di ricerca o anche terapeutico - autologo/eterologo). La proposta è che siano gli scienziati che partecipano al progetto ScienzAttiva a sostenere presso il Ministero della Salute l'approvazione di una simile legge che stimoli la ricerca scientifica nel campo delle cellule staminali del sangue cordonale e regoli la conservazione/utilizzo. La proposta di legge dovrà partire dalla normativa già esistente e dovrà essere accompagnata da una campagna di informazione diffusa che sensibilizzi tutta la cittadinanza informando sugli aspetti positivi di questo aspetto ma anche su quelli negativi (costi per la conservazione del sangue cordonale). Modifica delle Legge 40 del 2004 per uniformare la legge italiana a quella vigente negli altri Stati europei sul tema della tutela degli embrioni, poichè in essa vi è un incongruenza etica legata al fatto che viene tutelato l embrione nazionale ma non c è una tutela nei confronti di linee cellulari embrionali provenienti dall estero. A seguito di una campagna di sensibilizzazione e di una iniziativa di legge sostenuta da almeno elettori, si deve promuovere l equiparazione della tutela degli embrioni umani impiegati esclusivamente per fini terapeutici, diagnostici e in mancanza di metodologie alternative. Si proporrà, in particolare, la modifica delle legge italiana nella quale indicare che è consentita qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano indipendentemente dal luogo di provenienza. Si chiede inoltre l'incremento della ricerca sulle staminali adulte.
7 RISOLUZIONE N. 3 EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014 QUESTIONE: SALUTE E TERAPIE le cellule staminali permettono già oggi alcune applicazioni importanti nella terapia di malattie; le prospettive applicative future sono in parte poco prevedibili e la conservazione delle cellule staminali può essere proficua, in questa ottica; vi è la necessità di attuare nuovi studi/trial clinici su pazienti consenzienti per nuove terapie Di promuovere lo sviluppo di filoni di ricerca e terapeutico riguardanti cellule staminali adulte come quelle dentali o neuronali, le quali presentano caratteristiche interessanti analoghe a qualsiasi altra cellula staminale adulta. In particolare, stimolare la ricerca con l obiettivo di poter conservare, in un futuro non troppo lontano, tale tipologia di staminali in biobanche al fine di poterle utilizzare in caso di bisogno. Promuovere le ricerche che hanno per oggetto cellule staminali neurali, anche attraverso la creazione di biobanche di ricerca. La biobanca può costituire una sorgente preziosa di materiale biologico per lo studio in parallelo degli effetti tossici e del meccanismo d azione dei farmaci riducendo notevolmente sia i costi sia i tempi necessari agli studi sugli animali e allo sviluppo di nuove terapie farmacologiche. Potenziare la ricerca nel settore delle cellule staminali mesenchimali (MSC), in quanto cellule staminali adulte (che non vanno incontro a problemi di natura etica) e favorire quindi il trapianto autologo, che non presenta rischi di rigetto. Le MSC hanno prospettive di cura in relazione alle malattie neurodegenerative. Sperimentare, previa opportuna opera di corretta e approfondita informazione e di consenso informato, alcune delle terapie innovative - che utilizzino le cellule staminali - su pazienti terminali, a condizione che si tratti di soggetti in grado di prendere decisioni coscienti in proposito o, eventualmente, proporre la costituzione di una sorta di testamento biologico. Tale proposta potrebbe essere applicata a livello nazionale nel corso dei prossimi anni e permetterebbe di avere una risposta univoca e al contempo facilmente controllabile sulle sperimentazioni con le staminali.
8 RISOLUZIONE N. 4 EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014 QUESTIONE: ECONOMIA E POLITICA i fondi a beneficio della Ricerca in Italia sono molto scarsi; l'incremento dei fondi è fondamentale per un vero rilancio del Paese che si basi sull'economia reale basata sull'innovazione di aumentare il gettito della quota dell'irpef a sostegno della categoria "Ricerca Scientifica/Università". In particolare, si tratterebbe di un passaggio all'8x1000, andando quindi a concedere, a tutti i contribuenti, la possibilità di devolvere questa quota alla ricerca scientifica, permettendo anche di specificare l'ente a cui si desidera indirizzare il contributo. Questo ente dovrà essere precedentemente approvato da un comitato scientifico.
9 EVENTO FINALE SCIENZA ATTIVA 2013/2014 RISOLUZIONE N. 5 QUESTIONE: RICERCA E TECNOLOGIA le recenti scoperte di Yamanaka permettono di pensare a nuovi tipologie di cellule staminali; la ricerca in ambito tecnologico/informatico si sta sempre più interessando a sistemi di tipo biologico; la tecnologia consente oggi metodi di interazione innovativi di incentivare la ricerca e lo sviluppo sulle cellule staminali 'artificiali'; in particolare sulle IPS modificate in modo che non presentino rischi per i pazienti. Al momento, infatti, le IPS presentano anche uno svantaggio rappresentato dal fatto che esse albergano nel loro genoma insieme ai vettori virali che sono stati utilizzati per inserire i 4 geni. Questo limita pesantemente il loro potenziale terapeutico in quanto esiste la possibilità che questi vettori virali si riattivino spontaneamente e diventino patogeni. Per questo motivo si stanno sviluppando una serie di metodiche per inserire i 4 geni senza utilizzare i vettori virali. Al momento però, l efficienza di questi metodi è molto limitata. Di incentivare la ricerca e lo sviluppo nel campo dei calcolatori biologici, in particolare basati su staminali neurali. Già da tempo, alcuni ricercatori californiani e israeliani hanno realizzato un computer biologico, costruito a partire da alcune molecole in grado di rispondere ad alcuni stimoli esterni ( biologico- in- provetta- molecole- come- core- i7/35826/1.html). Un equipe di ricercatori italiani ha deciso di spingersi oltre: creare un processore non solo biologico, ma addirittura costituito da neuroni. Per lo sviluppo e, successivamente, l'applicazione di questa tecnologia risulta essenziale la ricerca nell'ambito delle cellule staminali. Di sviluppare una piattaforma dedicata alla ricerca, un Science Network simile a Scienza Attiva, dove i ricercatori di tutto il mondo possano condividere materiali, informazioni e sviluppare collaborazioni. "La piattaforma che abbiamo pensato non dovrebbe fungere da semplice archivio di pubblicazioni come deposito per le scoperte scientifiche (es.: PubMed). Si tratta di creare un ambiente complesso e ricco di fermenti intellettuali in cui l'individualità e la dignità dei singoli lavori vengono rispettati e valorizzati." Destinatari: i ricercatori. Attuatori: Agorà Scienza o altri enti universitari.
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