I VELEIATI DI PLINIO E L'ORIGINE DI REGIUM LEPIDI: istituto EDITORIALE CISALPINO DALLA TRIBU' ALLA CITTA' GIANCARLO SUSINI MILJ\NO
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- Aurelia Pappalardo
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1 GIANCARLO SUSINI I VELEIATI DI PLINIO E L'ORIGINE DI REGIUM LEPIDI: DALLA TRIBU' ALLA CITTA' Estrctto d.tl solame <Atti ilel III Coroegxo di StsdiVeleiati> istituto EDITORIALE CISALPINO MILJ\NO VARESE
2 GIANCARLO SUSINI I VELEIATI DI PLINIO E L,ORIGINE DI REGIUM LEPIDI: DALII\ TRIBU,ALLA CITTA' I Veleiati sono nominati tre volte da Plinio il vecchio. una volta (1) essi sono inseriti, senza apposizioni o specificazioni di sorta, nel catalogo dei popoli liguri; più oltre, sempre nella de' scriptia Itaîiae(r), Plinio li elenca tra le comunità civiche della regione YITI: appida Caesena, Claterna, Fora CIodí, Livi, Popili, Druentinarum, Corneîi, Licini, Faventini, Fidentini, Otesini, Pa' dinates, Regienses a Lepido, solanates saîtusque Galliani qui co' gnomircantur Aquinates, Tannetani, Veleiates cognomíne Vetti Regiates, [JÍbanates; infine un terzo passo che peraltro non - ci interesserà - è dedicato ai Veleiati da Plinio (3): citra Placen' tiam in callibus oppidum est Veîeiatum (seguono i nomi di alcuni personaggi centenari). Il problema maggiore suscitato dalle citate menzioni è costituito dall'incertezza dell'esegesi dell'apposizione ai veleiates: cognomine vetti Regiares; all'infuori della letteratura locale e di qualche ipotesi appena accennata, non mi sembra che il problema sia stato affrontato sinora (a), come desidero fare in queste pagine senza la pretesa di risolverlo definitivamente, ma per for- Lùur" almeno le soluzioni possibili. Va detto anzitutto che non tutti gli editori sono concordi nel leggere la parola Vetti; v'è chi Lipsiae 190ó' 1r; Nar. bist., ÍII, 5, 47, d,- J.lx-Mlvaorr, {2) fbid,, t5, s Ibid., vii, 49, 161. lal Non se ne rrova J"ìo i" CIL.,YÍ (BonveNN) n-è.nella voceveleia, in Plur'v- Wr.ào'*ì."i Ì&.; ii;'il;-al naurie), e neppure nell'opeta di TnorursrN, The lta' lic Regions, Kgbenhavn 1947.
3 t74 GIANCARLO SUSINI ne fa una sola parola con l'etnico seguente: Vettiregiates (5); altri, poiché nei codici si legge talvolta vetti, tal altra vecti e infine anche veteri, preferisce la lezione Yeleiates, cognomine veteri Regiates (u). Da ciascuna di queste lezioni dowemo quindi partire per prospettare i problemi che ne seguono, non prima però di avere chiarito il significato specificativo, anzi limitativo, della espressione introdotta da cognomine- Cor. una forrnula che in lui è frequentissima (?) Plinio evidentemente intende precisare quale tribù, o gruppo, dei Veleiates, costituisce una comunità civica autonoma entro i confini della regione VIII. Senza accedere all'opinione del Radke (8), secondo il quale Plinio awebbe voluto effettivamente distinguere come popoli diversi i Veleiates nominati nel catalogo dei popoli liguri daí Veleiafes di Veleia, mi sembra chiaro che Plinio è stato indotto ad introdurre per questi ultimi la nota apposizione proprio perché aveva già nominato i Ve'Leiates in un ambito etnico piìr ampio (e). Naturalmente questa distinzione implica il problema delle fonti di Plinio per l'alta ltalia: sembrerebbe certo che almeno l'elenco delle comunità della regione VIII dipende direttamente dalla descriptio di Agrippa, ma non vanno trascurati altri apporti (Catone, Cornelio Nepote), tra i quali l'informazione personale dello stesso Plinio {10). Veniamo quindi alle ipotesi che si potrebbero prospettare per comprendere I'apposiziorte cogrcomine Vetti o veteri Regiates e diamone un ordine come segue: l) Accettando la lezione Vetti: si potrebbe supporre di riconoscervi il gentilizio romano omonimo, collegandolo a qualche evento del quale la tribrì sarebbe stata protagonista; è questo il caso dei Ligures Baebioni et Corneîialzi, trasferiti nel Sannio, che prendono I'appellativo dai due consoli del 181 a.c. Quest'ipotesi è confutata da due considerazioni: anzitutto il gentilizio sarebbe aggettivato (Vettiani), poi non si saprebbe a quale personaggio della stessa gente collegare un qualunque fatto politico o mili tare concernente i Liguri. ' 1s1 Ed. Detr.ersrN, Berlin Ed. Recrsenn (Loeb), london {?) Cfr. Tbes. l. Lat., s.v. cog?torneît, col. l49l,l. 46. {8} S.v. Veleiates Regiates, in Peur-v-'Wrssorva, <{ RE. > (1955). {e) Nrssrx, Italiscbe Iardeskunle, II, Berlin 19A2, p {10) DerrErseiv, Die Beschreibuag Italiezs in der Natxralis Histaúa iles Plixius *nd ihre Quellen, Leipzig 1901, pp. l0 33.
4 r VELEIATI DI PLINIO 175 2) Si potrebbe scorgere nei Vetti un etnico, e ciò sarà considerato sotto al punto 4). 3) Con una certa forzatura linguistica, si potrebbe supporre che la seconda lezione proposta, cioè vetert, equivalesse nel testo pliniano a veteres (ed è ciò cui forse pensò il Nissen) (tt); in questo càso il termine si illuminerebbe a confronto con l'etnico seguente dei Regiates, volendosi intendere " gli antichi Regiates > o < i Regiates di prima,r, valorizzando un significato che veteres ha talvolta assunto ("). I1 Nissen pensò quindi aí veteri Regiates come ai primi abitatori di Regium Lepidi(l3), slruttando evidentemente I'asserzione di Festo circa la doppia denominazione della città in questione: ubi Forum Lepidi fuerat, Regium vocatur (14). Va osservato anzitutto che I'etnico di Regium Lepidi suona Regienses, come lo stesso Plinio awerte nel passo sopra citato e che qui si discute, mentre l'etnico dí Regium bruzia suona Regini; Regiafes è quindi un unicum, rna ciò avrebbe un valore relativo, poiché si tratterebbe pur sempre di una varietà di suffissi spiegabile con i diversi momenti nei quali l'etnico è stato annotato da una fonte: in altre parole rifletterebbero la storia di una entità etnico-culturaie. Ma a questo p_unto il discorso si allarga alla considerazione che il radicale'.gegi ha lasciato tracce in polionimi ed in etnici in un àmbito molto vasto: anche limitandosi all'area appenninica tra la Cispadana occidentale ed il Tirreno, oltre a Regium Lepidi - per il quale la condizione di't'orum e certe considerazioni urbanistiche fanno supporre l'esistenza di un nucleo indigeno preromano, come a Forum Livi(l]) - si potrebbero forse invocare altri nomi attuali,come Recco e Viareggio. Per completezza accenno anche ad un'ipotesi di ricerca, indubbiamente allettante, ma che mi sembra porti ad un risultato negativo: si potrebbe ritenere cioè che Plinio avesse ritenuto pertinente a Veleia una notizia relativa alla storia di Velia, la co- Ionia focea a mezzogiorno di Paestum; la confusione tra i nomi di Veleia e di Velia non sarebbe da escludere a priorj, soprattutto se riconosciamo i Veleiati negli llvates di Livio (tu). In realtà nel- (Í) Loc. cit. (t2l Tot. Lat- lex., s.v ir:j V. taàtica in m.rito di Connalr Csxvt, Municipiam Forum Lepid'i Regii in < Emilia Romana >, Firenze 1941, pp. 4!-71, e particolarmente p. 46. Pe1 P. fi2 ed. Lrrosev. (ts) Suswr, in < Comptes-rendus de I'Acad. des Insct. > (1965), p (1ó) )O0(I, lo,2 eijxií,29,7.
5 t76 GIANCARTO SUSINI la storia della fondazione di velia compaiono anche quei Focei che dopo la battaglia di Alalia avevano abbandonato qulst'ultima città trovando rifugio a Reggio, sullo stretto (t?). Tuttavia questa notizia conforta tutt'al più il quadro che conosciamo della complementarità commerciale e marinara tra i Focei e i calcidesi, coloni a Reggio (tt), ma non costituisce da sola ia traccia di una tradizione.. reggina o della fcndazione di Velia, che potrebbe forse spiegare l'espressione veteri Regiates; inoltre espressioni di questo genere, introdotte dal termine cognamíine, vengono mai usate da Plinio, per quanto si conosce (t'), per una notazione storica sulla origo di'n popolo o di una comunità. Anche per questa considerazione ritengo che la fonte der passo pliniano quidiscusso sia direttamente la descriptio di Agrippa. 4) Tengo per ultima l'ipotesi che mi sembra la meno inferma, e che ho parzialmente premesso sopra ai punto 2): tanta vetti quanto vecti o veteri rispecchierebbero un etnico, come i vectones-vettones, popolazione celtica dell'iberia (*), o - per addurre il confronto più calzante - come i veiturii derla senientia. Minuciorum, che è rn documento suficientemente arcaico per restituire un quadro etnico contemporaneo ai primi tempi della penetrazione romana tra i Liguri (tt). come è noto, nella sententia Minuciorum i Viturii sono una popolazione dell'appennino ligure, non lontani daí Genuates; essi vengono nominati assieme ai Langenses (chiamati nello stesso testo anche Langueses e Larcgates, a dimostrazione di quella fluidità di suffissi, che ho notato in area ligure anche nell'onomastica gentilizia) (2), anzi proprio compaiono came Langercses Veiturii, allo stesso modo quindi dei Vetti Regiates o Veteri Regiates. Il glottologo discuterà rettamente dell'appartenenza dei radicali che compaiono nei nomi etnici qui ricordati a diversi orizzonti linguistici; allo storico preme notare come tali etnici preltz) Herod. I, (r8) Vene:r, Rhégion et Zarcle, Paris 1958, pp ; Vrr.rlnn, in <<La pa- - rola del passato >, 1966, pp (1r) DEu.ersell, op. cìt., pp {zo) Scnurrr*-Gnossn, in Pesr.s-'Wrsso-v_A, < RE, >, s.v. Non sono da prenciere in considerazione al_riguardc i Vetii di Livio, XLV, 30, 1;O, per i quali i. la nota alla voce omoo. il Peu,y-\trrssowa, << RE. >. (21).CIL.,-V,77491 Inst. Lat- lib, reip.,5171' v. di recente Pcrracco Srcexor, Note sall.a redazione della << sentextia Minuioran >, ia <( Tetraonyma. Misc. graeco.!om. >, Geaova 1966, pp. 23L-248. {z) Susnn, in < Epigraphica >, &[WII {196é), pp
6 I VETÀIATI DI PLINIO t77 suppongario ciascuno urla < presa di conoscenza "'del gruppo tribale che veniva così denominata (Vetti o Veterí, Regiates, Veleiafes), magari in fasi storiche successive oppure nel senso dell'appartenenza di un gruppo minore ad un coniplesso tribale piir ampio, ricalcando anche le precise parole pliniane: i Vetti o Veteri Regiates come parte dei Veteiates. Questo è I'approdo cui ci conduce Plinio, a prescindere dal dinamismo dei plessi politici e dalla fluidità degli orizzonti culturali che hanno indubbiamente caratterizzato l'area iigure per alcuni secoli prima di lui e che si riflettono nella sowapposizione e nell'incastro di etnici diversi. Ma l'approdo pliniano aíveleiates, come ultima fase di un processo a noi ignoto, è coerente e conseguente alla fondazione della città, o meglio alla trasformazione urbanistica e istituzionale del centro dei Ve'Leiates. La città ha ancorato definitivamente a una arganizzazione permanente la realtà fluida e mutevole della tribù. la meno inferma Quest'ultima ipotesi mi sembra - ripeto per chiarire il passo pliniano: in esso si congelano - quindi numerose entità etniche e culturali, come si rileva d'altro canto in un documento di poco posteriore, la tavola alimentaria, nelle menzioni onomastiche e toponomastiche, nello studio dei radicali e dei suffissi. Anche per questo motivo I'area ligure è di alto interesse perché vi si conservano tenacemente i relitti di fasi e orizzonti diversi. L'etnico Regiates ha quindi una connessione linguistica con Regíum Lepidi, ma non necessariamente una connessione storica, poiché il nome Regíum ha una di$usione assai ampia (a), anche se è lecito qui osservare che esso fu indubbiamente il norne locale, più. antico e comune, dt Regium o Forum Lepidi; ciò emergerebbe anche da un passo dell'epistolario ciceroniano (tu), ma sembra anche la spiegazione piir semplice del citato passo di Festa: ubi Forum Lepidi fuerat, Regium rocatur {É}. Regium venne evidentemente tradotto come forum, ed il nome non ha alcuna attinenza con uno dei Lepidi tutore di un dinasta tolemaico, come vorrebbe una certa versione locale (x); resta invece in discussione la connessione con Marco Emilio Lepido, colui che diede 1zr; Cfr. VnervroueH, Tbe Fourdation of Roman ltaly, I'ondon 1917, pp. 18 e z+1 Ad. fam., XT, 9: ex castris Regio. (6) V. sopra nota 14. (x) Cfr. òp. cit. a1la oota 13, p. 46i v. anche MaNcrNr, ibid., II, Firerrze 1944' pp Studi Veleiqti
7 17E GTANCARLO SUSINT il nome alla via Emilia, da lui sistemata (o). rn conclusione: Regiates e Regium sono I'esito parallelo di forme onomastiche della, medesima cultura; i Regíates si configurano come entità tribale assieme at vetti ed ai veteiares raggiungendo con questi ultimi I'aggancio al sistema urbano e municipale; Regium, come abitato allo sbocco del cròstolo in pianura, fu sisteàato e organizzato da M. Emilio Lepido, che gli lasciò (o gh fu commemorativamente attribuito in seguito) il proprio norne, alternandosi il nome Regium con il latino lorum nella fondamentale equivalenza dei significati, almeno durante i primi tempi della romanizzazione. 1zt1 Cfu. Trru.nrrr, in < Athenaeum >, IO(VIII (1950), p. 1g7, nota 1 e p. 2@.
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