Presentazione Corso - 16 febbraio 2017
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- Mauro Florindo Turco
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1 Presentazione Corso - 16 febbraio 2017
2 INDICE RASSEGNA STAMPA Presentazione Corso - 16 febbraio 2017 Messaggero Umbria 17/02/2017 p Si parla di noi Gioco, 12mila vittime di usura Michele Milletti 1 Nazione Umbria 17/02/2017 p. 5 Umbri malati di «febbre da gioco» I gestori di Silvia Angelici 3 slot diventano psicologi Indice Rassegna Stampa Pagina I
3 Gioco, l2mila vittime di usura Ottomila macchinette e oltre duecento sale gioco: ecco i corsi di formazione per gestori >L'allarme: baristi fanno credito ai giocatori più incalliti. Ludopatia, dipendenza invisibile PERUGIA Contrastare la ludopatia. Facile a dirsi, un po' meno a farsi. Perché quella da gioco d'azzardo è una dipendenza che rischia di essere decisamente più invisibile rispetto ad altre, nascosta spesso in un «che c'è di male» a giocare il resto delle sigarette e del caffè oppure frequentando sale gioco. E invece i numeri raccontano di centinaia di persone in cura, di almeno dodicimila umbri sotto il gioco degli usurai: per questo arrivano i corsi per i gestori, voluti da Confindustria e con la collaborazione di Umbria Giochi, ufficio dogane, questura e finanza. Milletti a pag. 41 Si parla di noi Pagina 1
4 Gioco d'azzardo, al bar si fa credito Ludopatia, dipendenza spesso invisibile ma terribile: dodicimila persone in Umbria sono vittime dell'usura Ottomila macchinette e oltre duecento sale gioco: ecco i corsi di formazione per i gestori e il loro personale IL PROGETTO Contrastare la ludopatia. Facile a dirsi, un po' meno a farsi. Perché quella da gioco d'azzardo è una dipendenza che rischia di essere decisamente più invisibile rispetto ad altre, nascosta spesso in un «che c'è di male» a giocare il resto delle sigarette e del caffè oppure frequentando sale gioco. E invece i numeri raccontano di centinaia di persone in cura, di almeno dodicimila umbri sotto il gioco degli usurai: per questo arrivano i corsi per i gestori, voluti da Confindustria e con Umbria Giochi, ufficio dogane, questura e finanza. IL CONTRASTO Corsi di formazione per concessionari delle macchinette, gestori e personale di sala delle sale giochi. Ma anche per baristi e proprietari di locali pubblici in cui sono attivati e collegati alla rete nazionale videopoker e slot machine. Perché soprattutto questi ultimi sono considerati a rischio per quanto riguarda l'allerta dell'allerta: la rovina economica legata alla ludopatia, persone che finiscono letteralmente «in mezzo a una strada» per colpa della smodata ricerca della vincita che li porta al giocare al di sopra dei propri mezzi, starebbe portando al fenomeno della «concessione di credito» da parte proprio di baristi e gestori di locali pubblici per continuare a far giocare gli elementi più incalliti finiti a corto di soldi. Situazioni limite, per fortuna, ma che comunque stanno emergendo. Per tutto questo, ecco la necessità dei corsi di formazione. Per formare prima di tutto gestori e personale di sala al gioco consapevole, perché la loro preparazione sul tema «sia sempre più approfondita ed efficace possibile» e perché a loro volta possano educare i frequentatori di bar e sale gioco al gioco consapevole e in base alle proprie possibilità. DALLA LEGGE Al CORSI E così, partendo dalla legge regionale del 2014 e integrata a fine 2016, partendo dunque da un «obbligo normativo» ecco la nascita «di un percorso formativo della massima qualità possibile in grado di fornire risposte serie e qualificate» al tema gioco d'azzardo e ludopatia. Gli attori principali per la nascita di questo percorso, che i gestori saranno chiamati a svolgere dalla fine del mese nel corso di incontri di sei ore aperti a quindici soggetti per volta, sono il direttore di Confindustria Umbria Aurelio Forcignanò, il presidente di Sfcu (Sistemi formativi confindustria Umbria) Gabrio Renzacci, il questore vicario Massimo Gambino, il tenente colori- Non solo corsi di formazione ma anche un libro: Ethical game, scritto dal rappresentante di Umbria Giochi, Luca Patoia, assieme a Cesare Guerreschi, psicologo e psicoterapeuta, si propone di essere un vero e proprio strumento per il gioco consapevole e la cultura del gioco nello della guardia di finanza Angelo Venettoni, Donato Lecci dell'agenzia dei Monopoli e delle Dogane e Luca Patoia di Umbria Giochi. «Questo progetto ha l'obiettivo di tutelare e avere territori "liberi" da situazioni pericolose - è stato detto durante l'incontro che ha tenuto a battesimo l'inizio dei corsi - per questo è importante non solo la presenza di esperti del settore ma anche delle forze dell'ordine, al fine di creare un ulteriore filo diretto con i gestori. Vogliamo che il gioco sia un prodotto tecnicamente valido e moralmente corretto, e che dunque questo corso formi imprenditori corretti e capaci. Con gli strumenti giusti, anche a livello psicologico, per informare il giocatore e capire anche quando ci si trova di fronte a situazioni che non vanno alimentate». Oltre l'etica e l'evitare che le persone si rovinino, c'è anche l'aspetto economico. Oltre ottomila macchinette attive, più di duecento sale gioco oltre a bar e locali pubblici, milioni di euro ogni anno movimentati: è chiaro che quello del gioco è un settore che può facilmente attrarre anche in Umbria gli appetiti della criminalità organizzata e va dunque dato uno «stimolo alla correttezza e alla legalità». Michele Milletti Con "Ethical game" eccola guida per un gioco sempre consapevole Si parla di noi Pagina 2
5 INSIEMEAD ESPERTI DI LUDOPATIA, ALLA DOCENZA SI ALTERNERANNO RAPPRESENTANTI DELLA QUESTURA DI PERUGIA, DELLA GUARDIA DI FINANZA, DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI. Umbri malati di «febbre da gioco» I gestori di slot diventano psicologi n corso e icato ai titolati dei locali. `Info te bene i clienti' di SILVIA ANGELICI - PERUGIA - DALL'UMBRIA, terra dove si stima che siano circa diecimila le persone con profilo di gioco problematico, il 5,6% della popolazione fra i 15 e i 74 anni (dati della Regione), parte un'azione di contrasto alla ludopatia, attraverso un corso di formazione obbligatorio per i gestori di sale da gioco e per il personale di bar e tabacchi in cui sono installati apparecchi leciti. L'obiettivo è chiaro: trasformare l'operatore, che dovrà conoscere alla perfezione le normative, anche in un professionista sensibile e attento al cliente, quasi uno psicologo. In questo ruolo avrà dunque il compito di informare il giocatore per tenerlo lontano da una malattia psichiatrica seria come quella del gioco compulsivo. IL CORSO partirà a breve in Confindustria e avrà la durata di sei ore. I dettagli sono stati spiegati ieri nella sede degli industriali che, tramite la propria scuola di formazione, ha avviato una collaborazione con l'associazione nazionale Sapar Umbria (Servizi apparecchi per le pubbliche attrazioni) e Umbria Giochi srl di Luca Patoia. A sostegno del progetto anche la questura di Perugia, la guardia di finanza e l'agenzia dei Monopoli che, attraverso i rispettivi rappre- COME UNA DROGA In Umbria sono circa diecimila le persone ritenute a rischio perchè con ((profilo di gioco problematico» sentanti (il vicario del questore di Perugia, Massimo Gambino, il tenente colonnello delle fiamme gialle Angelo Venettoni, il responsabile regionale dell'agenzia dei Monopoli e delle Dogane, Donato Lecci), hanno illustrato le modalità del loro contributo in merito all'iniziativa. Una task-force dunque per contrastare i rischi di dipendenza e di sviluppo di quadri patologici correlati all'utilizzo di questi apparecchi, che fanno breccia in quasi tutte le fasce d'età. «Risposte serie e ifi» «R corso che partirà a breve - hanno detto Forcignan e il presidente di Sfcu Gabrio Renzacci - punta alla massima qualità per dare risposte qualificate e serie su un tema delicato, quale il gioco» Si parla di noi Pagina 3
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