Il progetto di restauro e di valorizzazione e fruizione delle scoperte archeologiche.
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- Giuliano Franchini
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1 Descrizione dell'immobile Dell intero complesso monastico rimangono gli edifici modificati ripetutamente nei secoli, a volte con interventi drastici e discutibili, abbandonati ad uno stato di degrado che, durante la Seconda Guerra Mondiale, portò vicino alla cancellazione dell insediamento. Ubicata a circa 1 Km dal centro del Comune, sulla Statale Casolana Riolese, l abbazia si presenta con la facciata a salienti, caratterizzata dal paramento in muratura a faccia vista, inquadrata a sinistra dal perimetro del cimitero ed a destra dal muro di cinta della corte interna della canonica. Il semplice portale di ingresso in conci di pietra è sormontato da un bifora; mentre arcatelle in laterizio completano l aspetto romanico del fronte. Di impianto basilicale, la pianta della chiesa presenta tre navate, coperte mediante un orditura di capriate e terzere a sostegno del manto di tavelle e coppi, che si concludono centralmente nel catino dell abside, decorato con pitture policrome, la navata sinistra con il vano della sacrestia, mentre quella di destra conduce alla cappella invernale, situata ad una quota inferiore rispetto al piano di calpestio dell aula. Attraversata la zona di ingresso del portale, da cui si accede a due piccoli ambienti laterali di cui uno conserva il fonte battesimale, le navate sono definite da una successione di setti murari nella cui tessitura sono ancora evidenti le strutture di partitura dell edificio originario. Tali setti sono collegati tra loro da archi a tutto sesto che sostengono il cleristorio della navata centrale. L imposta degli archi è decorata da capitelli composti da elementi prefabbricati in gesso di recente fattura. Il presbiterio, sopraelevato dall aula da un gradino in pietra Serena, è definito da quattro colonne decorate in finto marmo che sorreggono la cupola, realizzata con struttura lignea, centinature e cannicciato intonacato e dipinto. L abside, dietro l altare maggiore, è coronata lungo il perimetro da pregevoli scanni in legno. Il progetto di restauro e di valorizzazione e fruizione delle scoperte archeologiche. Lo scrupoloso rilievo dello stato dei luoghi e la fase preliminare di conoscenza supportata da una serie di indagini mirate, hanno consentito di capire le evidenti problematiche che preoccupavano l intero bene, e di definire la corretta stesura della metodologia progettuale degli interventi da eseguire ed i relativi materiali, prodotti e tecniche da utilizzare. Fondamentale, per il progetto di recupero si è mostrata la campagna di scavi e sondaggi archeologi condotta secondo un preciso programma tecnico ed operativo. I lavori, iniziati il 1 marzo del 2010, sono stati condotti secondo un preciso progetto di restauro e consolidamento, le cui scelte sono state sempre motivate in rapporto alle soluzioni delle problematiche connesse alla precaria situazione strutturale complessiva dell Abbazia, alle esigenze della committenza ed alle finalità e caratteristiche dell intervento, in accordo con quanto verificato e disposto anche in relazione all acquisizione degli indispensabili pareri in corso d opera presso le Soprintendenze. Gli Interventi Strutturali Il manufatto è ubicato e su strati limoso-argillosi di poca profondità attestati sul substrato formazionale marnoso arenaceo ed in parte su strati limosi di maggiore spessore causato dal repentino degradarsi del substrato roccioso. In particolare è la zona absidale che si attesta sugli strati maggiormente compressibili di terreno e di conseguenza presentava dissesti dovuti al cedimento differenziale delle fondazioni. Gli interventi a livello delle fondazioni, pertanto, sono costituiti da una fascia perimetrale di micropali che abbraccia l abside collegati ad una soletta e cordoli perimetrali che garantiscono il necessario incatenamento a livello fondale.
2 Le indagini hanno inoltre messo in rilievo il distacco della facciata dai muri perimetrali e da quelli delle navate costituiti da una serie archi in muratura ai quali manca la catena, che è stata pertanto inserita lungo tutta la navata. In seguito ai ritrovamenti archeologici della zona absidale, dove è emersa la muratura antica di pregevole fattura e il pavimento storico in pietra dell antica cripta, sono state effettuate opere strutturali tese a garantire il supporto necessario alle colonne della volta al di sopra dell altare. Si sono realizzate delle opere di sostegno con putrelle in acciaio collegate trasversalmente posizionate al di sotto del piccolo plinto in mattoni delle colonne. Successivamente si sono integrate le putrelle all interno di una trave in c.a. e soletta piena in cemento armato che garantiscono la continuità con tutto il sistema d incatenamento a livello del terreno. Gli Interventi Architettonici Il restauro ha individuato una serie di interventi articolati in tre direttrici principali: il consolidamento strutturale, con particolare riferimento all area absidale ed alla facciata; il risanamento di alcune porzioni di copertura sommitale dell aula, il risanamento delle superfici interne pavimentali e parietali con adeguamento normativo e funzionale degli impianti tecnologici. La messa a norma dell impianto elettrico ed il nuovo sistema di illuminazione artificiale sono stati accuratamente studiati in modo da tenere conto sia delle esigenze connesse con le celebrazioni liturgiche sia di quelle connesse alla conservazione e valorizzazione del contesto architettonico. L organizzazione degli apparecchi illuminanti ha consentito di plasmare lo spazio attraverso una luce morbida diretta ed indiretta, sottolineando la presenza degli elementi focali e significativi mediante specifici punti di luce diretta La nuova pavimentazione interna nella navata centrale ed in quelle laterali, mantenendo l attuale livello pavimentale, è stata realizzata con quadri di elementi in cotto fatto a mano di fornace e corsi in elementi di pietra extradura Alberese. Su di essa, in armonia con le partiture pavimentali poste fra i pilastri, si inseriscono le griglie dell impianto di riscaldamento. E stato possibile inserire i termo convettori a pavimento con spessori compatibili con le quote dei rinvenimenti archeologici ai vari livelli. Durante il controllo archeologico in corso d opera degli scavi necessari alla realizzazione delle opere di consolidamento strutturale dell edificio sono state portate allo scoperto, al di sotto dell'attuale abside, dei manufatti architettonici la cui presenza faceva ipotizzare l esistenza di un ambiente sotterraneo. Un approfondimento dell'indagine nella navata sinistra della chiesa ha consentito di svelare le fondazioni di due possenti colonne pilastrate, il cui andamento appare disassato rispetto a quello dell'attuale edificio e che pertanto sembrano da attribuirsi ad una costruzione più antica, forse quella originale. Sorprendente è stata la scoperta, nel corso della prima fase di scavo all interno dell abside, di monofore a strombo spogliate del loro rivestimento e posizionate in corrispondenza delle monofore attuali. Sulla base di quanto rinvenuto si è deciso di procedere con uno scavo all interno dell area dell abside. Questa risultava costipata da uno strato di circa 4 metri di macerie, al di sotto del quale era in effetti celata la cripta, di cui era ignota l'esistenza. La verifica dell'esistenza della cripta è stato il filo conduttore delle indagini svolte tra la seconda metà del 2010 e la prima parte del La necessità di verificare alcuni aspetti non chiari della cripta ha portato ad effettuare saggi di approfondimento che hanno consentito la scoperta, al di sotto del pavimento in arenaria delle tracce di un livello più antico, nonché di una sepoltura e della scala di accesso sul lato occidentale. I lavori eseguiti hanno offerto la possibilità di documentare una situazione che rappresenta un unicum nel suo genere, riportando in luce un aspetto del tutto sconosciuto dell'abbazia che è stato giustamente e adeguatamente valorizzato. Non si tratta di semplici tracce ricostruibili virtualmente, ma di strutture perfettamente conservate che si caratterizzano per l aspetto monumentale e che sono state rese visitabili sia dai fedeli sia dal pubblico degli interessati. Con tale obiettivo, le opere di scoperta e consolidamento sono state completate dallo scavo all interno dell attuale sacrestia allo scopo di portare 2
3 completamente alla luce la scala originale di accesso alla cripta, utilizzata ora nella sua funzione originaria all interno del percorso di valorizzazione e visita della parte interrata. Ai primi obiettivi del progetto di restauro e consolidamento della chiesa, si è aggiunto così quello fondamentale di garantire l equilibrio strutturale e valorizzare le scoperte archeologiche ed architettoniche. Alla luce degli straordinari ritrovamenti archeologici che si sono avuti, il progetto ha proposto una modalità di fruizione dello spazio della chiesa in cui, accanto alle indispensabili strutture legate alle funzioni religiose, si conservano e valorizzano le presenze archeologiche quali documento della storia del luogo ed accrescimento della ricchezza intrinseca della chiesa, che nel corso della sua storia ha visto stravolgere molte delle qualità architettoniche, suggerendo un dialogo tra l aspetto dell aula che si presenta sopra al piano di calpestio e quello che è nascosto sotto la struttura. Se nella navata laterale è possibile ammirare i ritrovamenti più significati dalla passerella in piatti di acciaio che garantisce la continuità dei percorsi di attraversamento dell aula, confrontandoli con la partitura dell elevato, tramite la sagrestia si può direttamente scendere nella cripta, immergendosi in un suggestivo spazio di cui fino ad oggi se ne ignorava l esistenza. La riproposizione di un solaio piano di copertura alla cripta consente di continuare ad utilizzare il presbiterio sovrastante durante le funzioni religiose, mentre il completamento al suo intradosso con leggere strutture in listelli di legno verniciato opportunamente sagomati, appese secondo le direttrici geometriche principali delle volte a crociera indicate dai ritrovamenti archeologici, suggerisce il sistema originario di copertura della cripta. In corrispondenza di ogni dado di imposta delle crociere, rappresentante l abaco del capitello, un fascio di luce rivolto verso la pavimentazione della cripta suggerisce la posizione delle colonne che sostenevano il soffitto voltato. A completare la rifunzionalizzazione della chiesa sono le opere di adeguamento secondo la forma liturgica del Adottando le dimensioni e conformazioni attuali dello spazio, l attenzione maggiore è stata posta nella ricerca di una nuova centralità del presbiterio, in modo da renderlo più inserito nello spazio dell assemblea celebrante, attraverso l adeguamento degli elementi liturgici. Una continuità quale collegamento tra passato e nuova sistemazione può leggersi nella scelta di utilizzare reperti, rilevati all interno delle opere di proprietà dell Abbazia, che hanno perso la loro originaria funzione, ma che possono acquistare una nuova valenza artistica diventando elementi costitutivi e caratterizzanti dei nuovi fuochi liturgici. Ciascun manufatto, carico della qualità intrinseca del materiale specifico in cui è realizzato e del valore di documento storico del passato del sito che li accoglie, è completato da una struttura, realizzata in legno d ulivo, capace di renderlo idoneo allo svolgimento della nuova funzione cui è destinato. I lavori di consolidamento strutturale e restauro, completati dalla necessaria implementazione impiantistica, hanno consentito il recupero e la tutela di un bene architettonico che, oltre a garantire le condizioni ottimali per lo svolgimento delle funzioni religiose cui è preposto, ne preservano il valore di memoria storica e bene collettivo, valorizzandone l originalità ed il ruolo di luogo di incontro e riferimento per l intero territorio che ha sempre avuto. 3
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