La fruizione culturale nel tempo libero in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2012

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1 Statistiche Report N 1 / 17 marzo 2014 La fruizione culturale nel tempo libero in e nella macroregione del - Anno 2012 Sintesi Nel corso del 2012 quasi la metà dei lombardi (con almeno 14 anni di età) non ha letto libri per motivi non strettamente scolastici o professionali, mentre il 12,7% ne ha letto uno o al massimo due e il 39,9% almeno tre. In tutte le regioni della macroregione del si registra una maggiore propensione alla lettura nel tempo libero rispetto alla media nazionale. Le donne leggono generalmente più degli uomini, la propensione alla lettura si contrae con l avanzare dell età, mentre cresce significativamente con il titolo di studio. Il 62,3% dei lombardi ha letto almeno un quotidiano a settimana nel corso del 2012, il 51,6% almeno un settimanale al mese e il 29,7% almeno qualche periodico. Rispetto alla media macroregionale la presenta una minore propensione alla lettura di giornali in genere. Gli uomini leggono con maggiore frequenza periodici non settimanali e quotidiani rispetto alle donne, per le quali è invece superiore la quota di chi legge settimanali. Si riscontrano consistenti differenze al variare del titolo di studio, soprattutto per i quotidiani: in fra i laureati la percentuale di lettori è al 79,8%. Circa la metà dei lombardi ultra 14enni è andata al cinema almeno una volta nei 12 mesi; seguono per diffusione gli spettacoli sportivi (26,4%), il teatro (20,8%) e i concerti di genere differente dalla musica classica (20,5%). In la fruizione di spettacoli è lievemente superiore rispetto alla media della macroregione del. Gli spettacoli teatrali sono visti più da donne che da uomini, mentre la situazione è opposta nel caso del cinema. Al crescere dell età si contrae la quota di persone che vanno al cinema, mentre al crescere del titolo di studio si osserva un evidente incremento della frequentazione nel tempo libero tanto del teatro quanto del cinema. A cura di: Gisella Accolla Numero chiuso il: 17 marzo 2014 In linea con la media macroregionale è la percentuale di lombardi che sono andati almeno una volta nel corso dell anno in un museo o a vedere una mostra (33,2%), mentre lievemente superiore è la percentuale di chi è andato a vedere siti archeologici o monumenti (25,8% dei lombardi e 25,2% nel totale macroregionale). Per tutte le regioni della macroregione del emerge una frequenza di questi luoghi superiore alla media del paese. Più elevate sono le percentuali di chi li ha visitati fra i più giovani (in il 48,2% musei o mostre e il 31,3% siti archeologici o monumenti), e di chi possiede un elevato titolo di studio: il 70,3% dei lombardi laureati è andato almeno una volta a visitare musei o mostre nel corso dell anno.

2 Lettura di libri Nel corso del 2012 quasi la metà dei lombardi (con almeno 14 anni di età) non ha letto alcun libro per motivi non strettamente scolastici o professionali, mentre il 12,7% ne ha letto uno o al massimo due e il 39,9% almeno tre. Fra le regioni della macroregione del nel Veneto è più contenuta la quota di coloro che non hanno letto libri (44,5%), mentre al primo posto in termini negativi si posiziona il Piemonte (48,5%). In tutte le regioni della macroregione del, tuttavia, si registra una maggiore propensione alla lettura nel tempo libero rispetto alla media nazionale: solo il 32,3% della popolazione italiana ha dichiarato di aver letto almeno tre libri nel corso dell anno (il 39,7% nel totale macroregione), mentre ben il 54,3% ha affermato di non averne letto nessuno (il 46,8% nel totale macroregione) (Figura 1). Figura 1 Distribuzione percentuale degli individui 14enni e più rispetto al numero di libri letti nel corso dei 12 mesi precedenti all'intervista. Regioni della macroregione del, totale macroregione e, anno % 90% 80% 38,1 40,4 39,9 39,8 41,5 40,0 39,7 32,3 70% 60% 13,4 13,4 50% 12,3 12,7 15,7 12,4 13,5 13,5 40% 30% 20% 48,5 47,3 47,4 44,5 46,1 46,5 46,8 54,3 10% 0% Piemonte Liguria Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Almeno 3 1 o 2 Nessuno A prescindere dal territorio considerato si osservano significative differenze di genere: le donne, nel proprio tempo libero, leggono più degli uomini (in rispettivamente il 59,6% e il 45,3% ha letto almeno un libro nei 12 mesi). La propensione alla lettura si contrae con l avanzare del età passando, nel caso lombardo, dal 61,2% che ha letto almeno un libro fra i 14-24enni al 40,3% fra gli ultra 65enni. Se evidenti sono le differenze per età e genere, ancor più marcate lo sono al variare del titolo di studio degli individui: in infatti solo il 38,4% di coloro che posseggono al massimo la licenza media inferiore o una qualifica di avviamento professionale ha letto almeno un libro, mentre fra chi possiede la laurea la percentuale di lettori di almeno un libro per svago raggiunge l 84,6%; resta comunque una quota del 15,4% di laureati e del 37,5% dei diplomati che non sono propensi alla lettura nel tempo libero (Tabella 1). 2

3 Tabella 1 Quota percentuale di individui 14enni e più che hanno letto almeno un libro nel corso dei 12 mesi precedenti all'intervista al variare del genere, dfella classe d'età e del livello d'istruzione., macroregione del e, anno Genere Maschio 45,3 46,1 39,0 Femmina 59,6 59,8 52,0 Classe d'età 14-24enni 61,2 63,6 55, enni 58,9 59,5 51, enni 54,6 56,7 48,1 65enni o più 40,3 37,7 31,5 Titolo di studio Al max licenza media o avviamento professionale 38,4 37,9 29,5 Diploma superiore 62,5 64,5 58,2 Laurea o più 84,6 84,5 81,5 Lettura di giornali Fra le differenti tipologie di giornali, i quotidiani sono tendenzialmente letti da una maggiore quota della popolazione: in il 62,3% della popolazione con almeno 14 anni ha letto almeno un quotidiano a settimana nel corso del 2012, il 51,6% almeno un settimanale al mese e il 29,7% almeno qualche periodico. Rispetto alla media macroregionale la presenta una minore propensione alla lettura di giornali, soprattutto per quanto concerne i quotidiani, rispetto ai quali, fra le regioni della macroregione del, risulta quella con minore quota di persone che ne hanno letto almeno uno a settimana (rispetto al 62,3% della la media macroregionale si posiziona al 63,5%). Il Friuli Venezia Giulia presenta una più elevata diffusione della lettura sia di quotidiani (69,6%) sia di settimanali (55,3%), mentre per i periodici al primo posto fra le regioni della macroregione del troviamo il Piemonte (33,9%). A confronto con la media nazionale ancora una volta, così come si era visto per la lettura dei libri nel tempo libero, si riscontra una maggiore propensione alla lettura dei giornali in tutte le regioni della macroregione del. Come unica eccezione vi è il caso della Liguria in cui minore è la quota di lettori di riviste periodiche non settimanali (23,2% rispetto alla media nazionale al 27,2%) (Figura 2). 3

4 Figura 2 Quota percentuale di individui 14enni e più che leggono abitualmente dei giornali. Regioni della macroregione del, totale macroregione e, anno ,5 62,6 62,3 65,0 69,6 63,0 63,5 56, ,1 48,9 51,6 54,1 55,3 52,3 48, ,5 27, Piemonte 33,9 23,2 29,7 32,8 32,7 29,7 30,7 Liguria Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Almeno un quotidiano a settimana: Almeno un settimanale al mese: Periodici non settimanali: Regioni e macroregione Regioni e macroregione Regioni e macroregione Media nazionale Media nazionale Media nazionale Se le donne leggono con più frequenza libri rispetto agli uomini opposta è la tendenza di genere per quanto concerne la lettura dei periodici non settimanali e soprattutto dei quotidiani: in nel corso del 2012 il 67,3% degli uomini ha letto almeno un quotidiano al mese, mentre per le donne il dato si posiziona al 57,2%. Per i settimanali maggiore è invece la quota di lettori fra le donne: il 58,8% delle donne lombarde e il 44,1% degli uomini ne hanno letto almeno uno al mese. Gli adulti con età compresa fra i 35 e i 64 anni presentano una maggiore propensione, rispetto alle altre classi d età, tanto alla lettura dei quotidiani (il 66,8% dei lombardi ne ha letto almeno uno a settimana), quanto a quella dei periodici non settimanali (il 33,6% dei lombardi ne ha letto qualcuno nel corso dell anno). La lettura dei settimanali risulta invece maggiormente una prerogativa dei più anziani (il 57,6% ne ha letto almeno uno al mese). Rispetto al titolo di studio emerge un quadro fortemente eterogeneo al variare della periodicità del giornale: poco marcate sono le differenze per quanto riguarda i settimanali, mentre si riscontra un divario di oltre 20 punti percentuali per i periodici non settimanali e soprattutto per i quotidiani. In ha letto almeno un quotidiano a settimana nel 2012 il 54,9% delle persone con al massimo la licenza media inferiore o la qualifica di avviamento professionale, mentre per i laureati la percentuale di lettori si posiziona al 79,8% (Tabella 2). 4

5 Le tendenze riscontrate al variare del profilo socio-demografico in si ripresentano, seppur su livelli medi differenti, anche nel totale della macroregione del e nel complesso del paese. Genere Tabella 2 Quota percentuale di individui 14enni e più che leggono abitualmente dei giornali al variare del genere, della classe d'età e del livello d'istruzione., macroregione del e, anno Almeno un quotidiano a settimana Macroreg. Lomb. Almeno un settimanale al mese Macroreg. Lomb. Periodici non settimanali Lomb. Macroreg. Maschio 67,8 69,0 63,4 44,1 44,8 41,5 30,8 31,8 27,6 Femmina 57,2 58,3 50,1 58,8 59,3 55,4 28,7 29,7 26,9 Classe d'età 14-24enni 47,2 48,7 42,5 38,4 39,5 39,0 24,4 25,0 21, enni 58,1 61,4 58,0 46,0 48,4 47,8 27,1 30,4 28, enni 66,8 68,8 62,2 53,4 54,7 51,9 33,6 35,0 31,0 65enni o più 62,2 60,3 50,9 57,6 55,1 47,5 24,9 24,5 21,3 Titolo di studio Al max licenza media o avviamento prof. 54,9 55,3 45,4 49,5 49,7 43,0 22,1 23,0 18,8 Diploma superiore 67,4 70,0 65,9 53,4 54,5 53,4 36,5 36,8 33,8 Laurea o più 79,8 79,1 78,9 55,6 56,8 60,2 42,4 45,2 45,2 Spettacoli Fra le differenti tipologie di intrattenimento per il tempo libero qui considerate la più frequente, a prescindere dal territorio considerato, è la visione di film al cinema. Limitatamente ai soli lombardi si osserva come circa la metà degli ultra 14enni sia andata al cinema almeno una volta nei 12 mesi precedenti all intervista. Seguono per diffusione gli spettacoli sportivi (26,4% in ), il teatro (20,8%) e i concerti di genere differente dalla musica classica (20,5%), mentre molto più contenuta è la percentuale di individui che almeno una volta nel corso dell anno sono andati a spettacoli di musica classica (9%). Rispetto alla media della macroregione del in si registra una frequentazione lievemente superiore di tutte le differenti tipologie di spettacolo ad eccezione dei concerti non di musica classica. Da segnalare il caso del Friuli Venezia Giulia con una più consistente diffusione della visione di spettacoli teatrali (23,0%), concerti di musica classica (10,9%) e spettacoli sportivi (29,1%), mentre in Piemonte e in Liguria l intrattenimento mediante spettacoli in genere risulta più limitato. Fra la media macroregionale e la media nazionale non si riscontrano invece differenze particolarmente rilevanti seppur, per tutte le forme di 5

6 spettacolo considerate, nella macroregione del vi sia una percentuale lievemente superiore di individui 14enni o più che sono andati a vederli nel corso dell anno (Tabella 3). Tabella 3 Quota percentuale di individui 14enni e più che sono andati almeno una volta a vedere degli spettacoli nel corso dei 12 mesi precedenti all'intervista. Regioni della macroregione del, totale macroregione e, anno Teatro Cinema Concerti di musica classica Altri concerti Spettacoli sportivi Piemonte 19,3 48,1 7,6 21,1 25,6 Liguria 18,5 49,4 9,4 17,4 24,9 20,8 50,4 9,0 20,5 26,4 Veneto 19,0 45,0 8,8 21,9 25,8 Friuli Venezia Giulia 23,0 45,8 10,9 20,6 29,1 Emilia Romagna 20,9 50,6 8,4 21,0 25,0 Totale macroregione 20,2 48,8 8,7 20,8 25,9 19,4 48,5 8,2 20,0 24,9 Esaminando nel dettaglio la frequentazione di teatri e cinema emerge come la visualizzazione di spettacoli teatrali sia più diffusa fra le donne che tra gli uomini (il 23,1% delle lombarde è andata a teatro almeno una volta rispetto al 18,5% dei lombardi), mentre la situazione è opposta nel caso del cinema (53,0% negli uomini e 47,9% nelle donne in ). Tabella 4 Quota percentuale di individui 14enni e più che sono andati almeno una volta a teatro o al cinema nel corso dei 12 mesi precedenti all'intervista al variare del genere, della classe d'età e del livello d'istruzione., macroregione del e, anno Genere Teatro Cinema Maschio 18,5 17,1 17,0 53,0 50,7 50,7 Femmina 23,1 23,1 21,7 47,9 47,0 46,4 Classe d'età 14-24enni 28,4 28,8 25,5 83,1 85,7 85, enni 18,8 19,7 20,1 68,0 69,0 70, enni 22,9 22,1 21,1 53,6 51,6 48,8 65enni o più 13,7 12,6 12,4 16,6 15,5 15,0 Titolo di studio Al max licenza media o avviamento prof. 13,5 12,5 10,8 36,8 35,0 34,0 Diploma superiore 25,4 24,1 24,5 62,0 60,5 62,3 Laurea o più 39,1 41,1 43,3 74,7 72,6 72,8 6

7 Al crescere dell età si contrae in modo consistente la quota di persone che vanno al cinema: nel caso lombardo si passa dall 83,1% nel caso dei 14-24enni al 16,6% per i 65enni e più; meno lineari sono invece le differenze al variare dell età riscontrate per la frequenza dei teatri. In questo caso, infatti, se ancora una volta sono i più giovani a far maggiore ricorso a questo tipo di intrattenimento (28,4% dei lombardi 14-24enni), sembra che per i 25 e i 34 anni si riscontri una contrazione (18,8%), per poi mostrare un nuovo ritorno dopo i 35 anni di età (22,9%). Al crescere del titolo di studio si osserva un evidente incremento della frequentazione nel tempo libero tanto del teatro quanto del cinema: fra i laureati lombardi la quota di chi è andato a teatro o al cinema almeno una volta nel corso dei 12 mesi precedenti all intervista raggiunge rispettivamente il 39,1% e il 74,7% (Tabella 4). Nel complesso della macroregione del così come nel totale del Paese, si riscontrano le stesse tendenze osservate in al variare del genere, l età e il titolo di studio degli individui. Musei e luoghi di interesse culturale Completano il quadro sulla fruizione culturale della popolazione nel tempo libero le informazioni relative alle visite a musei, mostre o in generale dei luoghi di interesse culturale. Figura 3 Quota percentuale di individui 14enni e più che sono andati almeno una volta a visitare musei, mostre o luoghi di interesse culturale nel corso dei 12 mesi precedenti all'intervista. Regioni della macroregione del, totale macroregione e, anno ,1 Piemonte 29,8 33,2 33,9 36,7 31,9 33,2 24,3 22,0 25,8 26,3 26,3 24,2 25,2 Liguria Musei e mostre: Regioni e macroregione Media nazionale Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Siti archeologici e monumenti: Regioni e macroregione Media nazionale 27,3 21,1 7

8 Assolutamente in linea con la media macroregionale è la percentuale di lombardi con 14 anni o più che sono andati almeno una volta nel corso dell anno in un museo o a vedere una mostra (33,2%), mentre lievemente superiore è la percentuale di coloro che sono andati a vedere siti archeologici o monumenti (25,8% dei lombardi e 25,2% nel totale macroregionale). Fra le regioni della macroregione del emerge il Friuli Venezia Giulia con la più elevata diffusione della frequenza di musei e mostre (36,7%), così come di siti archeologici o monumenti (26,3% a pari merito con il Veneto). In opposto in Liguria si riscontrano le quote più contenute di individui che hanno frequentato musei o questi luoghi di interesse culturale (rispettivamente 29,8% e 22,0%), seppur anche nel caso ligure si tratti di dati di diffusione superiori alla media del paese (rispettivamente 27,3% e 21,1%) (Figura 3). Tabella 5 Quota percentuale di individui 14enni e più che sono andati almeno una volta a visitare musei, mostre o luoghi di interesse culturale nel corso dei 12 mesi precedenti all'intervista al variare del genere, dela classe d'età e del livello d'istruzione., macroregione del e, anno Musei o mostre Siti archeologici o monumenti Genere Maschio 33,6 33,1 27,1 27,1 26,0 21,6 Femmina 32,7 33,3 27,5 24,5 24,4 20,6 Classe d'età 14-24enni 48,2 46,7 38,3 31,3 30,6 24, enni 35,3 36,6 31,1 27,0 27,8 23, enni 35,2 36,6 29,3 30,3 29,5 24,0 65enni o più 20,1 18,1 15,1 12,2 12,3 11,1 Titolo di studio Al max licenza media o avviamento professionale 19,9 19,5 14,5 15,0 13,6 10,3 Diploma superiore 40,1 40,9 35,0 30,6 31,8 27,5 Laurea o più 70,3 68,3 62,1 58,7 54,8 50,1 Per quanto concerne le visite a musei o mostre non si riscontrano consistenti differenze di genere, anche se in gli uomini ci vanno con più frequenza rispetto alle donne; leggermente più marcate sono invece le differenze per la frequentazione di siti archeologici o monumenti, per i quali si osserva come il 27,1% degli uomini lombardi sia andato a visitare questi luoghi di interesse culturale almeno una volta nel corso dei 12 mesi, rispetto ad un dato per le donne lombarde al 24,5%. 8

9 I più giovani sono andati con più probabilità a visitare musei, mostre o siti archeologici e monumenti (rispettivamente il 48,2% e il 31,3%), lievemente più contenute sono le percentuali di frequenza di questi luoghi per gli adulti, mentre per gli anziani la contrazione di questo tipo di attività culturale è più marcata (20,1% per musei e mostre e 12,2% per monumenti e siti archeologici). Così come si era osservato per gli spettacoli teatrali o il cinema anche per i luoghi di interesse culturale, ma soprattutto per i musei e le mostre, il livello d istruzione gioca un ruolo di grande rilievo: si passa da una percentuale di persone che è andata almeno una volta a visitare musei o mostre nell anno del 19,9% fra i lombardi che hanno al massimo la licenza media o l avviamento professionale al 70,3% fra i laureati (Tabella 5). Glossario Luoghi di interesse culturale: si fa riferimento a siti archeologici o a monumenti di valore storico. Rappresentatività dei dati a livello regionale: l indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana di ISTAT fornisce dei dati rappresentativi per stime a livello regionale; tuttavia dato il contenuto numero di casi campionari intervistati per la Valle d Aosta, le osservazioni relative a questa regione vengono accorpate con quelle del Piemonte senza fornire il dettaglio territoriale specifico che consentirebbe la scissione del dato piemontese da quello valdostano. Per tale ragione i dati relativi al Piemonte riportati in questo report sono comprensivi anche di un più contenuto numero di casi afferenti alle Valle d Aosta. Fonti ISTAT, Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana, anno Éupolis Statistiche Report Éupolis - Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione supporta l esercizio delle funzioni di Regione, attraverso la promozione e diffusione di un sistema avanzato di conoscenze, al fine di sostenere lo sviluppo complessivo del territorio lombardo e degli enti, istituzioni e organismi a esso relazionati. Statistiche Report propone approfondimenti tematici presentando il posizionamento regionale sullo specifico argomento, frutto di apposite elaborazioni sui micro-dati delle più recenti indagini rese disponibili da ISTAT. 9

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