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2 RELAZIONE ILLUSTRATIVA PER IL PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DEL TEATRO A. GALLI Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 1/9

3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DEL TEATRO A.GALLI - INDICE PREMESSA SINTESI DEL PERCORSO PROGETTUALE INTERAZIONE CON IL FOYER ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA STRUTTURALE TECNOLOGIA ADOTTATA PER LA REALIZZAZIONE DEI VANI INTERRATI INTERFACCIA CON LE STRUTTURE ESISTENTI Interfaccia con le murature esistenti Interfaccia con le fondazioni esistenti CONDIZIONI D USO E LIVELLI DI SICUREZZA DELLA COSTRUZIONE... 8 Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 2/9

4 PREMESSA La presente relazione contiene una sintesi delle principali fasi conoscitive, valutazioni e decisioni che hanno caratterizzato il percorso progettuale per la ricostruzione del Teatro A. Galli, nel Comune di Rimini. 1. SINTESI DEL PERCORSO PROGETTUALE L intervento prevede la ricostruzione del Teatro A.Galli di Rimini. Il progetto presenta una certa complessità in merito ai temi che i progettisti delle strutture hanno dovuto affrontare nei successivi livelli di approfondimento progettuale richiesti dal Decreto Legislativo N.163/2006 e che vengono riportati di seguito: - Interazione con la porzione di edificio, prospiciente su P.zza Cavour, ad uso Foyer, già completato nella parte strutturale ed attualmente oggetto intervento di restauro e consolidamento; - Studio del sistema strutturale della porzione di edificio da ricostruire in relazione al fatto che presenta fondazioni a diversi livelli; - Analisi della tecnologia per la realizzazione dei vani interratti al di sotto della torre scenica; - Interfaccia con le murature esistenti, e valutazione dell idoneità di tali elementi a svolgere le funzioni a cui vengono deputati. 1.1 INTERAZIONE CON IL FOYER L idea basilare del progetto di ricostruzione risiede nella opportunità di realizzare due corpi di fabbrica distinti, uno comprendente le sale della zona adibita a Foyer e uno comprendente i vani del Teatro. La separazione dei due corpi di fabbrica risulta possibile soltanto realizzando un giunto sismico di dimensioni opportune. E stato scelto questo percorso per i seguenti motivi: - I resti del Teatro originario polettiano, ad esclusione di una zona a ridosso del Foyer, sono pochissimi e pertanto si è scelto di realizzare una nuova struttura, capace di inglobare le porzioni di muratura ottocentesche, assimilate a semplici tamponature; - L intervento relativo al Teatro si configura quindi come una nuova costruzione ai sensi delle normative sismiche e pertanto risulta possibile realizzare una struttura capace di sopportare le azioni sismiche attese per il sito in esame e definite nel D.M. 14/01/08; - La struttura del Foyer è, di fatto, già realizzata e quindi essa può essere soggetta soltanto ad interventi di adeguamento, miglioramento e riparazione locale contemplati al cap. 8 del D.M. 14/01/08; quindi per questa struttura può essere applicata una diversa logica progettuale, che non preveda necessariamente la capacità di resistere alle azioni sismiche attese per il sito in esame e definite nel D.M. 14/01/08. Alla luce di quanto appena descritto è stata studiata una posizione del giunto sismico, in grado di rispettare le richieste sia di tipo architettonico, evitando di compromettere in modo evidente i prospetti e di rimuovere una quantità eccessiva di Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 3/9

5 muratura originaria per ottemperare le richieste della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, sia di tipo strutturale, per evidenti esigenze di sicurezza. Nella Figura 1, che segue, riportiamo il posizionamento del giunto sismico, al terzo ordine, dove viene riportato in particolare quanto segue: - Il corpo di fabbrica del Foyer (colore verde); - Il corpo di fabbrica del Teatro (colore arancione); - le murature esistenti (retino ciano); - Il limite degli interventi agli atti della gara di appalto del progetto di restauro del Foyer (linea blu tratteggiata); - Il giunto sismico (doppia linea magenta). Figura 1. Pianta 3 Ordine La porzione di struttura del Foyer, che si protende all interno della struttura del Teatro, si eleva solo fino al loggione, in quanto le murature esistenti si estendono solo fino a tale quota e viene denominata lacerti polettiani. La struttura del Foyer, nel momento in cui verrà realizzato il Teatro, sarà oggetto di variazioni, che riguarderanno principalmente l esclusione di alcune murature al sistema sismo-resistente, per la realizzazione del giunto sismico. Tali Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 4/9

6 murature si elevano solo fino alla quota del primo ordine e quindi tale soluzione non comporta una sostanziale modifica del comportamento strutturale sottoposto ad azioni sismiche. Da quanto emerge dalla Figura 1 è possibile evincere che le murature definite lacerti polettiani, poste fra il giunto sismico e la porzione di edificio adibito a foyer, già strutturalmente completata, durante l esercizio del Teatro avranno una funzione strutturale, come pure i relativi orizzontamenti. Dal momento che i lacerti polettiani sono parte di un edificio esistente, la condizione minima, richiesta al par. C8.3 della Circ. n. 617/09, per l uso dei luoghi è che siano in grado di sopportare i carichi verticali allo S.L.U.. Con Deliberazione di Giunta Comunale N. 91 del 15/03/2011, veniva approvata una Perizia di Variante al Progetto di consolidamento e restauro del ridotto del Teatro A. Galli, che conteneva una serie di interventi atti a rendere staticamente idonei a sopportare i carichi verticali previsti dalla normativa vigente in caso di utilizzo futuro del Teatro A. Galli sia le murature, sia i solai e le volte. Tali calcolazioni e verifiche sono state incluse negli elaborati di una Variante Non Sostanziale, ai sensi del par. B1 dell Allegato B alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 121/2010, depositata presso lo S.U.E. del Comune di Rimini, di cui al Prot. N del 08/03/ ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA STRUTTURALE Il progetto prevede di realizzare di approfondire l edificio al di sotto del piano campagna di una quantità poco rilevante nella porzione di teatro che sarà adibita all uso del pubblico, mentre prevede di realizzare due vani interrati al di sotto della porzione di teatro che sarà adibita alla macchina scenica. Le risultanza delle indagini geologiche hanno mostrato che il terreno presenta scarse caratteristiche meccaniche, quindi è presumibile attendersi cedimenti differenziali importanti tra le due porzioni di fabbricato descritte. Per tale ragioni è stato deciso di realizzare due corpi di fabbrica tra loro indipendenti attraverso l inserimento di giunto sismico di dimensioni opportune. Al fine di rendere più chiara l identificazione dei corpi di fabbrica, la porzione verso il foyer, adibita ad uso pubblica, sarà denominata A, mentre la porzione verso P.zza Malatesta, che comprende i due vani interrati e che ospiterà la macchina scenica e i vani tecnici, sarà denominata B. Occorre rilevare che la porzione di fabbricato A ha una configurazione in alzato che prevede una zona posta sul perimetro dove sono concentrati la quasi totalità dei carichi e delle masse e una zona centrale costituita da un unico solaio fuori terra, che di fatto costituisce l impalcato dove verrà realizzata la platea, propriamente intesa. Sulla scorta delle considerazioni svolte in precedenza in merito alla portanza dei terreni di fondazione, la zona centrale sarà mantenuta indipendente dalla zona perimetrale, per cui al fine verranno a costituirsi altri 2 corpi di fabbrica denominati A1, la zona centrale, A2, la zona perimetrale. Pertanto l edificio adibito a teatro è costituito da 3 corpi di fabbrica che di seguito riportiamo: - Corpo di Fabbrica A1: zona centrale della porzione di edificio adibita all uso pubblico; Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 5/9

7 - Corpo di Fabbrica A2: zona perimetrale della porzione di edificio adibita all uso pubblico; - Corpo di Fabbrica B: torre scenica, palco e vani tecnici. 1.3 TECNOLOGIA ADOTTATA PER LA REALIZZAZIONE DEI VANI INTERRATI Per sostenere il fronte di scavo in fase provvisionale saranno realizzati dei diaframmi in conglomerato cementizio armato di spessore pari a 60 cm. che si approfondiranno rispetto al piano campagna di circa 23.5 mt. Si desidera evidenziare che nella fase precedente alla realizzazione della soletta di fondazione il fronte di scavo presenta una altezza di circa 9.15 mt. Solitamente in tali circostanze il diaframma viene corredato di ordini di tiranti che si innestano nel terreno a monte. Tale tecnologia presenta il difetto che i tiranti si collocano in strati di terreno in cui potrebbero essere alloggiati dei resti di importanza storico-archeologica non ancora investigati. Pertanto si è deciso di optare per una tecnologia più recente, che si sta diffondendo abbastanza velocemente sul territorio nazionale e che viene nominata Top-Down. Tale tecnologia prevede di realizzare i solai dei vani interrati mano a mano che il fronte di scavo raggiunge le quote di imposta dei solai stessi previste nel progetto finale. In questo modo sono i solai stessi a funzionare da contrasto dei diaframmi agendo dall interno. Il sostegno verticale dei solai sarà garantito con dei pali che saranno realizzati precedentemente allo scavo e che si approfondiranno fino a 24 mt. dal piano campagna, dove si è riscontrata la presenza di un banco di ghiaie.. I pilastri dei vani interrati saranno realizzati in corrispondenza dei pali attraverso una tecnologia che permette di ottenere una perfetta verticalità Lo scavo procede al di sotto di ogni solaio già realizzato con mezzi di dimensioni ridotte e si arresta una volta giunti alla quota di imposta della soletta di fondazione. In questo modo non sono interessate dalle attività relative alla realizzazione delle opere fondazionali strati del terreno circostante non investigabili in modo diretto. Inoltre l utilizzo dei mezzi di dimensione ridotta permette una più puntuale verifica dell eventuale esistenza di reperti di interessi storico seppelliti al di sotto della zona del palco. Per limitare le infiltrazioni di acqua all interno dei vani interrati verranno stesi dei teli bentonici sia in orizzontale al di sotto della soletta di fondazione sia in verticale in adiacenza ai diaframmi, la cui superficie dovrà essere regolarizzata in modo opportuno. Inoltre la presenza dei pali anche in fase di esercizio permettere di contrastare la sottospinta idraulica in modo più efficace 1.4 INTERFACCIA CON LE STRUTTURE ESISTENTI Il progetto strutturale ha previsto la risoluzione di alcune problematiche relative l interfaccia con l esistente. In particolare la studio è stato scisso in due ambiti: Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 6/9

8 - Interfaccia con le murature esistenti; - Interfaccia con le fondazioni esistenti Interfaccia con le murature esistenti Attraverso uno studio dettagliato delle tipologie murarie presenti attualmente è stato possibile definire in modo più preciso l interfaccia tra le strutture in cemento armato in progetto e le murature esistenti. Rimandando agli elaborati grafici per i dettagli si desidera in questa sede riportare le linee guida: Gli elementi verticali in cemento armato vengono mantenuti separati dalle murature esistenti con materiale idoneo, per evitare che i fenomeni di ritiro e le lavorazioni delle fasi di getto possano lesionare le murature esistenti; Verranno mantenute le pareti murarie risalenti all epoca di costruzione del teatro, mentre saranno demolite tutte quelle realizzate in epoche successive (piccoli interventi post-bellici per la messa in sicurezza, murature risalenti agli anni 70 per la realizzazione di una palestra); Le pareti originarie del teatro che non si elevano al di sopra del piano di campagna saranno rimosse; un intervento di questo tipo si prevede per le fondazioni e per piccole porzioni di muratura delle pareti perimetrali in corrispondenza di P.zza Malatesta e per alcuni basamenti di altezza pari circa ad 1m nella zona sottopalco; Alcuni pilastri saranno realizzati in breccia alle murature esistenti originarie: si è cercato di asportare, ove possibile, porzioni di muratura di scarsa consistenza, costituita da elementi lapidei di grosse dimensioni, arrotondati, legati con malta di pessima qualità, in altri casi i pilastri sono stati inseriti in vani porta attualmente esistenti, che però sono previsti tamponati nel progetto architettonico; Per prevenire collassi fragili, in caso di evento sismico, dovuti a ribaltamento fuori del piano delle murature esistenti, ove ritenuto necessario, queste saranno collegate alle strutture in cemento armato di nuova costruzione con ancoraggi realizzati con resina epossidica e barre in acciaio Interfaccia con le fondazioni esistenti Il tema dell interfaccia delle fondazioni esistenti con quelle in progetto presenta peculiarità differenti tra la porzione di fabbricato denominata A2 e la porzione di fabbricato denominata B, che presenta dei vani interrati. Nella porzione denominata A2 verrà realizzata una tipologia fondazionale profonda costituita da pali trivellati attestati sulle ghiaie profonde, che garantiscono un adeguato comportamento meccanico. In questa area i pali di fondazione saranno realizzati nella area già occupata dalle fondazioni originarie, in modo da interessare strati di terreno già compromessi dal punto di vista archeologico, dal momento che le fondazioni originarie sono costituite da trincee di profondità pari circa 3m, riempite di materiale sciolto debolmente legato. Tale scenario non è percorribile in tutte le situazioni in quanto in alcuni casi operare in tale modo significherebbe compromettere in modo irreversibile le murature in elevazione esistenti originarie. In questi casi i pali di fondazione saranno realizzati in adiacenza ai muri originari, ad una distanza di circa 50cm, in aree che Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 7/9

9 probabilmente sono state interessate da interventi di rimaneggiamento del terreno nel momento in cui sono state realizzate le fondazioni originarie. Per evitare di perturbare gli eventuali trovanti archeologici presenti, sia nel caso di pali realizzati all interno del sedime delle fondazioni originarie, sia nel caso di pali realizzati in adiacenza alle murature originarie, verranno effettuati dei sondaggi archeologici, per valutare preliminarmente la potenzialità archeologica. I pali saranno resi solidali fra loro in testa attraverso la realizzazione di una platea di fondazione in conglomerato cementizio armato alla quota del piano di calpestio del vano sottoplatea, dove non è possibile reperire trovanti archeologici. La platea di fondazione si estenderà anche al di sotto dei muri esistenti, in modo da Nella porzione di fabbricato denominata B verranno realizzati dei vani interrati per cui le fondazioni esistenti saranno rimosse, qualora il paramento murario originario non si elevi al di fuori del piano campagna, oppure saranno opportunamente sostenute nel caso in cui il paramento murario originario si elevi al di fuori del piano campagna, precedentemente alle operazioni di scavo. 2. CONDIZIONI D USO E LIVELLI DI SICUREZZA DELLA COSTRUZIONE Ai fini delle condizioni d uso del fabbricato nel suo complesso è possibile, anche sula base dei concetti espressi nel precedenti capitolo, individuare due situazioni: - Foyer + Lacerti polettiani: la struttura portante esistente sarà oggetto di interventi di consolidamento e pertanto è richiesto il soddisfacimento delle verifiche degli elementi strutturali ai carichi verticali (in accordo con il par. C8.3 della Circ. 617/09); le lavorazioni in progetto portano ad un miglioramento del comportamento della struttura sottoposta ad azioni sismiche. - Teatro: è costituito da 3 corpi di fabbrica mantenuti sismicamente indipendenti, di fatto si configura come una nuova costruzione perché la struttura portante dovrà completamente realizzata e pertanto sarà progettato per sopportare le azioni sismiche attese per il sito in esame e riportate nel D.M. 14/01/08. Per quanto concerne il livello di sicurezza della porzione di edificio, in cui la struttura portante esistente continua ad avere un ruolo statico, a seguito degli interventi in progetto si rimanda alle relazioni di calcolo allegate all appalto di Restauro e consolidamento del ridotto del teatro A.Galli. Per la valutazione delle azioni sismiche agenti sulla porzione di fabbricato in cui la struttura dovrà essere realizzata ex-novo, si riportano di seguito i risultati, desunti anche alla luce delle indagini geofisiche effettuate e della tipologia strutturale considerata. Uso del fabbricato Tipo di costruzione: Ordinaria Vita Nominale: 50 anni Classe d Uso: III Coefficiente d uso: 1.50 Periodo di Riferimento: 75 anni Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 8/9

10 Inquadramento del sito: Latitudine: Longitudine: Categoria di sottosuolo: C Categoria Topografica: T1 Parametri definizione spettro elastico di risposta (S.L.V.): a g : 0.212g F 0 : T C *: sec Coefficiente di amplificazione topografica (S T ): Coefficiente di amplificazione stratigrafica (S S ): η: 1.00 Parametri definizione spettro di calcolo (A2, B): Tipologia strutturale: Struttura in c.a. con pareti non accoppiate Classe di duttilità: B Fattore di struttura di riferimento (q 0 ): 3.00 Regolare in altezza: NO K R : 0.80 Regolare in pianta: NO k W : 1.00 Fattore di struttura (q): 2.40 Parametri definizione spettro di calcolo (A1): Tipologia strutturale: Struttura in c.a. a pendolo inverso Classe di duttilità: B Fattore di struttura di riferimento (q 0 ): 1.50 Regolare in altezza: SI K R : 1.00 Regolare in pianta: NO Fattore di struttura (q): 1.50 Relazione Illustrativa Progetto di ricostruzione Teatro A. Galli- pag. 9/9

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO...

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