ANNO 1989 ENTE SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI SAVONA Consiglio di Amministrazione Sarà Geom. Silvio Errico Silvio Biagini Fulvio

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1 ANNO 1989 ENTE SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI SAVONA Consiglio di Amministrazione Sarà Geom. Silvio (Sezione Edili dell Unione Industriali, Savona). Vice Errico Silvio Consiglieri Biagini Fulvio Bianchi Ing. Enrico Donvito Comm. Filippo Esposito Albino Balato Francesco Amoretti Dott. Dario Rosso geom. Giambattista Perrotta Giovanni Vivani Avv. Pier Guido Zunino Bruno Segretario Cava Geom. Giuseppe (Direttore dell E.S.E.). La funzionalità della nuova sede consente all Ente Scuola Edile programmi ambiziosi che, pur nel rispetto degli scopi statutari, permettono di articolare le azioni formative su progetti e materie non solo specifiche di settore. Ma la nuova sede diventa anche punto di riferimento per un interesse generale: portare l Università a Savona. Istituzioni, Associazioni di categoria, Organizzazioni sindacali percepiscono nel Centro di Legino una sede, opportuna e adatta, che permetta di avviare l attività universitaria a Savona, indipendentemente dai tempi necessari per i lavori di ristrutturazione ed adeguamento scolastico del complesso della Caserma militare Bligny. Quindi, l interesse dalla Scuola edile di aprirsi alla società e l interesse pubblico di dotarsi di una sede universitaria coincidono e concorrono a decisioni importanti, che mettono la Scuola Edile al centro dell attenzione. Già nel febbraio del 1989 si comincia ad entrare nel merito della questione e l Ente ritiene che una convenzione con l Università di Genova favorisca la collaborazione tra i due Enti e che bisogna definire un programma finalizzato allo svolgimento d attività formative. In proposito, il Sarà fa osservare come sia significativo e molto interessante che l Università venga a formare tecnici per l ambiente e della sicurezza nel nostro Centro come pure che sia istituito il Centro inter universitario Genova, Piacenza, Pavia in quanto sono problematiche in sintonia con il nostro settore e il tutto si rivela come elemento di prestigio. L avvio di forme di collaborazione con l Università di Genova diventa anche l occasione/opportunità per dare nuovo impulso al processo di completamento della Collegio Revisore dei Conti Del Grande Rag. Erasmo Sindaci Cerrato Rag. Sergio Destefanis Ugo Addis Franco

2 struttura scolastica di Legino. Inoltre, la possibilità di assolvere ad un fine di utilità sociale, come l insediamento dell Università, rafforza il ruolo dell Ente Scuola Edile nello scenario economico, sociale ed istituzionale savonese. La data del 20 febbraio 1989 segna una tappa importante e caratterizzante per il futuro della Scuola Edile, infatti il Geom. Sarà chiede al Consiglio di confermare la disponibilità per l uso per un anno di due locali della Scuola da parte dell Università. Il Consiglio approva di concedere la disponibilità all uso dei locali per l anno scolastico 1989/90. L anno 1989 non è soltanto l anno della formalizzazione del rapporto tra la Scuola Edile e l Università di Genova, ma rappresenta anche una stagione di svolta nella produzione dell attività formativa, un salto di qualità nei contenuti e nei metodi. In proposito, il Sarà può, a ragione, dichiarare in Consiglio di Amministrazione che con l inizio del terzo anno di attività della scuola, si può dire di aver finalmente tarata l attività formativa dell Ente Scuola, dandole un impostazione adeguata agli obiettivi indicati, a suo tempo, in occasione dell inaugurazione. Ogni nuovo corso sta partendo con: un progetto di massima, predisposto dal coordinatore didattico, che definisce obiettivi, metodologia, caratteristiche dell intervento, contenuti, programma, profilo dei docenti, criteri di valutazione; un progetto esecutivo, predisposto dal responsabile di progetto con la supervisione del coordinatore didattico, che sviluppa operativamente il progetto di massima nel rispetto delle indicazioni dello stesso. Ogni corso verrà gestito dal responsabile di progetto con la supervisione del coordinatore didattico e del direttore della scuola. Il piano didattico, concepito in proiezione futura, non si limita più al corso di base biennale per operaio edile polivalente, ma intende affrontare i temi della sicurezza, del restauro e del recupero edilizio, della protezione ambientale, dell introduzione di nuove tecnologie in edilizia, attivando collaborazioni mirate, oltre che con l Università di Genova, con l Istituto Tecnico per Geometri Alberti di Savona, con i Comuni di Savona e Finale Ligure, con la FILSE STER (servizio tecnologico per l edilizia residenziale). Inoltre è intenzione della Presidenza attivarsi per organizzare corsi rivolti ai lavoratori extra comunitari e per realizzare corsi per disoccupati da coordinare con lavori appaltati con tale vincolo, dal Comune di Savona e corsi post diploma per geometri da realizzare in collaborazione con l Istituto Tecnico per Geometri Leon Battista Alberti di Savona e con il Collegio dei Geometri della Provincia di Savona. A tanto dinamismo progettuale, non corrisponde però altrettanta visibilità dell attività formativa, soprattutto in sofferenza se riferita all addestramento della manodopera richiesta dalle imprese edili. Per questa ragione sostanziale, la Presidenza ritiene necessario rivedere l impostazione delle iniziative promozionali con un professionista Infatti, a fronte delle continue richieste di personale da parte delle aziende, non si è sino ad oggi riusciti a mettere insieme corsi superiori a 13/15 iscritti che, con le inevitabili perdite di percorso, si concludono con 8/9 frequentanti

3 ENTE SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI SAVONA Consiglio di Amministrazione Sarà Geom. Silvio (Sezione Edili dell Unione Industriali, Savona). Vice Balato Francesco Consiglieri Biagini Fulvio Bianchi Ing. Enrico Donvito Comm. Filippo Esposito Albino Amoretti Dott. Dario Rosso geom. Giambattista Perrotta Giovanni Vivani Avv. Pier Guido Saccomando Nicola Addis Franco Segretario Cava Geom. Giuseppe (Direttore dell E.S.E.). Collegio Revisore dei Conti Del Grande Rag. Erasmo Sindaci Cerrato Rag. Sergio Destefanis Ugo Panzera Benito ANNO 1990 La difficoltà di reperire allievi per il corso di operaio polivalente, si ripresenta puntualmente nell anno 1990, anche se è stata intrapresa una campagna promozionale puntuale, indirizzata alle Scuole Medie inferiori con incontri e visite guidate al Centro. In merito al problema della mancanza degli allievi, è illuminante la relazione del Sarà al Consiglio di Amministrazione del 2 ottobre Quest anno abbiamo affrontato tempestivamente e con un intervento qualificato questo aspetto, impegnandoci particolarmente in quello che ci era apparso il filone di maggior efficacia potenziale: i contatti con le scuole. In particolare, per i corsi operai abbiamo visitato la maggioranza delle scuole medie della provincia, e diverse di queste hanno portato i loro ragazzi delle terze a visitare la nostra scuola. A febbraio avevamo già raccolto 13 preiscrizioni per cui eravamo convinti che la formazione della nuova classe non avrebbe creato problemi. Ebbene, ancora una volta, ci siamo ritrovati al momento di iniziare l attività didattica con pochissime iscrizioni. L attività in edilizia non attrae i giovani e, anche se capace di corrispondere concretamente ai bisogni di lavoro, viene metabolizzata come un impiego di secondario interesse, soprattutto quando il quadro di riferimento collettivo risulta essere focalizzato su figure professionali di tipo impiegatizio, possibilmente pubblico, su tipologie di lavoro leggere, su orari di lavoro contenuti e su chimerici guadagni facili. Tutto ciò non disarma il gruppo dirigente della Scuola Edile che, con perseveranza, ribadisce il proprio intento di rinvigorire un impegno forte, costante e diffuso per la sensibilizzazione dei giovani all importanza della formazione professionale, per il loro inserimento in un settore che è in grado di dare risposta alla tanto ribadita esigenza di occupazione

4 Comunque il 1990, a giudizio della Presidenza, ha rappresentato per la scuola un ulteriore passo avanti. Infatti, l Ente ha ottenuto dalla Regione Liguria il finanziamento per tutti i corsi ipotizzati, anche se, per i dilatati tempi tecnici di approvazione da parte regionale, le azioni formative riferite al Piano Annuale 1990 sono state avviate nell anno Tra i progetti dell anno 1990, un particolare interesse riveste il corso di formazione per figure manageriali, espressione sia di un progressivo mutamento culturale nel settore edile, che dell assunzione crescente della consapevolezza di comparto che, per essere imprenditorialmente confacenti al proprio tempo, occorra un apprendimento continuo di nuove procedure, di nuove regole e di un nuovo saper fare. L organizzazione del lavoro, la gestione dell impresa e del processo produttivo non possono essere, infatti, più affidati ad una sorta di ripetizione delle esperienze, ma è necessario che l imprenditore sappia anche mettersi in discussione, modificando il proprio approccio verso la risorsa formazione, per rinnovare/adeguare, senza disperdere il patrimonio di conoscenza e competenza storicamente consolidato, il proprio sapere manageriale. Nelle considerazioni generali del FORMAZIONE DELLE FIGURE MANAGERIALI CHE OPERANO NELLA PICCOLA IMPRESA DI COSTRUZIONI Premessa La figura dell imprenditore - manager e tecnico che caratterizza la maggior parte delle Imprese locali, seppure destinato a restare il cardine della struttura aziendale dovrà modificare alcune delle proprie competenze accentuando gli Impegni di natura strategica ed organizzativa a scapito di quelli tecnici. L Imprenditore delle PMI edili deve essere aiutato a costruirsi una nuova e più ampia professionalità che non sia soltanto tecnica, che vada oltre i confini della propria esperienza aziendale, da acquisire tramite originali momenti d formazione che offrano la conoscenza della funzionalità e dell applicazione dl moderni strumenti di valenza strategica. Destinatari Il Corso è rivolto agli imprenditori e al management operanti nel settore edile, con particolare riferimento agli imprenditori che operano nella piccola impresa di costruzioni Sintesi del programma Lo scenario di settore verso la scadenza del 92. L organizzazione funzionale dell impresa. L organizzazione della produzione. La gestione delle risorse e degli acquisti. L organizzazione del sistema di controllo gestionale. I consorzi, le associazioni, le società miste. Lo strumento della concessione. Il controllo di gestione. La pianificazione finanziaria. Le opportunità di finanziamento per il settore edile. Gli aspetti fiscali e tributari nell impresa edile. Gli aspetti amministrativi e fiscali per l attività all estero. progetto, viene messo in evidenza come le dinamiche del settore ed in particolare la strategia organizzativa assunta in larga misura dalle imprese minori locali, impongano una riflessione sui mutamenti di professionalità che si verranno a realizzare nell immediato futuro, in particolare in previsione della scadenza del 93. Infatti, con l inizio del 1993 verranno abbattute le residue limitazioni alla libera circolazione di uomini e merci nei Paesi della Comunità Europea che consentiranno una mobilità davvero paritetica, non solo delle persone, ma anche delle imprese; una concorrenza nuova, e spesso di più alto profilo, composta dal concorso combinato di diversi fattori: risorse finanziarie, tecnologiche, produttive, organizzativo-gestionali, imprenditoriali e professionali. A questa importante scadenza, l impresa edile di piccola e media dimensione, che costituisce la quasi totalità del tessuto locale, si avvicina con oggettivi limiti che interessano quasi tutte le componenti della strategia aziendale. A livello dl mercato, manca ancora la capacità di leggere ed interpretare con sufficiente risoluzione le tendenze e i cambiamenti dl carattere generale che potrebbero avere riflessi nel territorio A livello finanziario, l impresa locale, oltre a scontare la mancanza di una politica di credito che agevoli i soggetti più deboli, non è in grado di approntare un efficace programmazione

5 dei propri fabbisogni finanziari per il medio periodo e di attivare adeguati strumenti e risorse che non siano soltanto quelli del credito a breve e dell autofinanziamento. A livello organizzativo, l impresa edile si rifà a modelli elementari basati essenzialmente su livelli gerarchici di line incentrati sulla gestione tecnica dei cantieri, che trascurano l importanza delle funzioni di staff e prevedono modalità relazionali arcaiche (organizzativamente) con limitate procedure di controllo e senza disporre dl un sistema informativo adeguato. Il quadro sopra esposto evidenzia la necessità dl intervenire sul soggetto centrale dell impresa: l imprenditore, ovvero colui che ne determina il successo, la sopravvivenza oppure il declino e che condiziona le possibilità e le potenzialità dell intera struttura. Finalità ulteriore del corso è quella di coinvolgere direttamente gli imprenditori edili savonesi nell attività di formazione e di apprendimento, favorendo il confronto e Io scambio di esperienze, diventando il presupposto per future necessarie alleanze in vista degli impegni difficili del 93. Sempre strettamente collegato con la scadenza del 93, viene progettato, nell anno 1990 (realizzato nel 91), un Corso sulla introduzione e la gestione nel processo edile di tecnologie innovative, destinato a giovani in cerca di occupazione, in possesso del diploma di geometra. Infatti, il progetto muove dalla premessa che l ormai prossima scadenza del 93, che andrà a modi-ficare sensibilmente lo scenario di riferimento anche per le imprese locali, rischia di rendere traumatico il ritardo accumulato nel know how tecnologico, mettendo in discussione la soprav-vivenza stessa di molte imprese minori e la perdita di molti posti di lavoro. Si registra inoltre un altra criticità significativa: la struttura tipo della PMI di costruzione si basa tutt oggi su alcune figure cardine, quali: il capo cantiere oppure il tecnico di sede, che si sono formate nella tradizione culturale di settore, ovvero operanti secondo competenze non più allineate con le attuali esigenze organizzative. Pertanto, è necessario che intervengano forze nuove, tecnicamente preparate e predisposte all innovazione e al cambiamento. Corso sulla introduzione e sulla gestione nel processo edile di tecnologie innovative Premessa L avvio del processo innovativo, oltre a richiedere un consistente impegno sul piano finanziario per garantire gli investimenti necessari, comporta una particolare attenzione circa l impatto che tale innovazione induce nell assetto organizzativo dell impresa, che non sempre dispone di quadri tecnici propensi al cambiamento e all introduzione di sistemi di lavoro innovativi. Pertanto, la fattibilità del processo di innovazione richiede la disponibilità di giovani risorse preparate ad occupare stabilmente quei ruoli professionali intermedi ancora necessari, ma che vanno arricchiti di nuove competenze e motivazioni che nessun percorso scolastico è oggi in grado di soddisfare. Destinatari Il Corso è rivolto a giovani in cerca di prima occupazione ed in possesso del diploma di geometra. Obiettivi L iniziativa di formazione si rivolge a giovani in possesso del diploma di geometra, alla ricerca di prima occupazione o comunque privi di esperienze professionali significative e oggi disoccupati, al fine di consentire il loro stabile e proficuo inserimento nei livelli intermedi di tipo tecnico-gestionale della struttura organizzativa della PMI di costruzioni impegnata nel rinnovamento delle proprie tecnologie

6 ENTE SCUOLA EDILE DELLA PROVINCIA DI SAVONA Consiglio di Amministrazione Sarà Geom. Silvio (Sezione Edili dell Unione Industriali, Savona). Vice Biagini Fulvio Consiglieri Bianchi Ing. Enrico Vernazza Francesco Esposito Albino Amoretti Dott. Dario De Filippi dott. Gabriella Saccomando Nicola Vivani Avv. Pier Guido Perrotta Giovanni Balato Francesco Usai Luigi Addis Franco Segretario Cava Geom. Giuseppe (Direttore dell E.S.E.). Collegio Revisore dei Conti Del Grande Rag. Erasmo Sindaci Cerrato Rag. Sergio Ferraro Angela Panzera Benito ANNO 1991 Il resoconto delle iniziative, approvate dalla Regione Liguria nel Piano Annuale 1990 ma avviate nell anno 1991, trova riscontro nella relazione del al Consiglio di Amministrazione del 6 giugno 1991, nella quale si mette in evidenza lo svolgimento soddisfacente dei corsi, per così dire, non ripetitivi, come quello per geometri sulla introduzione e la gestione di tecnologie innovative, quello nel processo edile per imprenditori, che sta procedendo con buoni risultati e quello di antinfortunistica, programmato al sabato mattina per ottenere la partecipazione dei lavoratori ai corsi. L anno 1991 si segnala, inoltre, per due iniziative educative a forte valenza sociale: l inizio del corso di PROGETTO ANTINFORTUNISTICA Premessa Nel corso del 1989 il Comitato Paritetico Territoriale per l antinfortunistica, per la prevenzione degli infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro in edilizia ha programmato di intervenire nell azione di prevenzione, impegnandosi nella divulgazione e nella distribuzione agli addetti del settore, di un moderno manuale sulla normativa antinfortunistica. Tale azione deve essere, però, integrata da un programma di formazione per gli operatori edili. Gli imprenditori locali, di comune accordo con le confederazioni sindacali, si sono mostrati sensibili a questa esigenza ed hanno individuato nella Scuola Edile il soggetto abilitato a progettare e realizzare tale programma, assicurando il massimo sostegno nella sua attuazione. Destinatari Il Corso è rivolto a tutti coloro che, nell organizzazione del lavoro di cantiere, assumono la responsabilità nella gestione delle risorse umane, sia a livello gerarchico che indiretto. Pertanto, l azione formativa riguarda i capi cantiere, gli assistenti di cantiere, i piccoli imprenditori e gli artigiani. Caratteristiche del progetto Il corso è stato impostato non soltanto in relazione alle esigenze di carattere generale connesse alle prevenzione, ma anche in base alle valutazioni espresse in riferimento alla realtà operativa locale. Per venire incontro alle esigenze di lavoro espresse dai partecipanti, il corso è stato limitato ad un totale di 70 ore, articolate su 16 incontri, effettuate presso la Scuola Edile di Savona ed una visita guidata ad un cantiere. Ogni incontro è stato progettato come unità didattica indipendente, caratterizzata da obiettivi e metodologie differenziati

7 addestramento riservato ai cittadini extracomunitari e i corsi di prealfabetizzazione per i profughi albanesi giunti in numero rilevante a Savona. In merito alle azioni formative destinate agli immigrati albanesi, la Scuola Edile di Savona, dimostrando l alta sensibilità e responsabilità sociale che, a tutt oggi, la caratterizza, ha risposto prontamente alla richiesta, in proposito formulata dalla Regione Liguria dal Comune di Savona, dai Responsabili della Caserma Bligny e sostenuta dall ARCI e dalla Caritas di Savona. Il corso sulle tecniche di intervento per il risanamento, il restauro e il riuso di strutture edili, rivolto a giovani diplomati e laureati, è certamente l esperienza didattica di maggior prestigio dell anno. Le risorse accademiche impiegate dalla Scuola Edile sono di rilievo assoluto, con la presenza di autorevoli docenti e professionisti di Università italiane ed europee. Il laboratorio oggetto dell intervento è la fortificazione di Castelfranco, facente parte del centro storico di Finale Ligure, e che gli Amministratori locali intendono recuperare a nuovo uso, per destinarla a contenitore turistico - culturale. Il corso si è concluso con un Convegno che ha affrontato, in modo analitico, l argomento specifico relativo alle proposte di recupero di Castelfranco, corredando, con un ampia documentazione cartografica e fotografica, i caratteri di contesto, riguardanti l indagine storica, l inquadramento urbanistico e il rilievo geometrico. Nella relazione della Presidenza al Consiglio di Amministrazione del 6 giugno 1991, vengono indicati, oltre ai risultati conseguiti nel 1991 ( tra i traguardi di quest anno possiamo ancora annoverare la vendita dei locali di Via Nizza ed un ulteriore potenziamento della didattica della scuola ), gli obiettivi e le strategie per FORMARE PER IL RECUPERO corso sulle tecniche di intervento per il risanamento, il restauro e il riuso di strutture edili Premessa L esigenza, ormai riconosciuta, di limitare lo sviluppo della crescita urbana e di razionalizzare lo sfruttamento delle risorse del territorio, ha portato a promuovere una riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, in particolare delle aree urbane storiche. Inoltre, è dimostrato che l intervento di recupero, non solo risponde all utilità interessi sociale e culturale della collettività, ma, in un quadro di risanamento globale, determina una rivalutazione degli immobili che può risultare interessante anche per gli operatori privati. Destinatari Il Corso è rivolto a giovani diplomati e laureati da avviare al lavoro. Obiettivi Fornire ai giovani conoscenze specifiche nei campi del consolidamento statico ed edilizio, del restauro, dell inserimento ambientale essenziali per interventi edilizi sull esistente e quindi conoscenze su settori che le scuole tecniche, rivolte all istruzione di base ed alle nuove costruzioni, sviluppano in maniera limitata. Il corso si prefigge, inoltre, di favorire il contatto, la collaborazione tra allievi ed imprese, funzionari pubblici, esperti del recupero, per costruire un rapporto reale con il settore, al fine di sviluppare fruttuose sinergie ed acquisire corretti comportamenti in previsione del successivo inserimento lavorativo. Caratteristiche L impostazione data al corso ha carattere innovativo e deve rappresentare un modello di riferimento per successive sperimentazioni I Responsabili dell Ente Scuola hanno voluto affrontare la tematica del recupero privilegiando la ricerca e l applicazione sul campo degli allievi sotto la guida ed il coordinamento di esperti di valore internazionale. Come oggetto di intervento, è stato individuato la fortificazione di Castelfranco, risalente nella sua prima edificazione al 1365 e facente parte del centro storico di Finale. Il corso sarà preceduto da un incontro di presentazione di obiettivi, contenuti e modalità del progetto, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati: Amministratori e funzionari pubblici, Espèrti internazionali, Imprenditori e Tecnici della formazione; L attività formativa si concluderà con un convegno dedicato all illustrazione ed al commento del lavoro effettuato dagli allievi

8 dare ulteriore visibilità ad una Scuola Edile, intesa non solo come braccio operativo del settore, ma soprattutto come fattore di innovazione e di rafforzamento del comparto edile. Al fine di assicurare alla scuola un respiro più ampio, stiamo attivando rapporti internazionali. Allo scopo potrà essere utile il corso per operatori del restauro finanziato dal PIM. Inoltre proseguono i rapporti con l Università di Genova per la documentazione sulle nuove tecnologie. Sempre in merito al rapporto con l Università, potrà essere attivata una maggiore collaborazione se verrà perfezionato il rapporto col quale si prevede di ospitare i primi anni di ingegneria, in attesa che si liberi la Caserma Bligny per l insediamento definitivo dell Università. L evento dell 800 anniversario della fondazione del Comune di Savona offre, all Ente Scuola Edile, l occasione per consolidare il legame con il territorio e le istituzioni, come soggetto socialmente attivo e riconosciuto: L Ente Scuola Edile intende farsi partecipe delle celebrazioni relative all 800 Anniversario di fondazione del libero Comune di Savona, con la pubblicazione de i Capitoli dell Arte dei Muratori, tratti dagli Statuti Corporativi Savonesi. La pubblicazione, tratta dagli Statuti corporativi savonesi, elaborati tra il 1417 e il 1771, vuole essere un omaggio sia per coloro che operano, a vario titolo e con diversi ruoli e mansioni, nel settore, sia per tutta la cittadinanza. Il Sindaco di Savona Armando Magliotto, apprezzando lo spirito dell iniziativa, nella prefazione sottolinea la continuità ideale tra l antica corporazione dei muratori e il moderno sistema edile savonese, mettendo in risalto, sia l importante ruolo sociale del settore che il valore dell addestramento professionale e della Scuola Edile: la ristampa di questo Statuto de l arte de muratori ha anche un valore preciso oltre che storico, culturale, sociale e pedagogico, poiché evidenzia il ruolo incisivo svolto da questa corporazione nella società del tempo. Ruolo e funzione rilevanti che ancor oggi il comparto edile affronta nella nostra economia provinciale, dove è presente con un imprenditoria che ha avviato importanti innovazioni di processo e di prodotto e con le maestranze sempre più aggiornate e

9 preparate anche con il contributo formativo dell Ente Scuola Edile della nostra città. Il giorno 29 luglio si tiene un importante riunione del Consiglio di Amministrazione, per discutere e deliberare sull inserimento dell Università presso il Centro di Via al Molinero e sui conseguenti lavori di completamento dell edificio scolastico. Al Consiglio partecipa, in qualità di relatore sull argomento, il direttore dell Unione Industriali di Savona, dott. Luciano Pasquale che dopo aver fatto la cronistoria della venuta dell Università a Savona e ricordata la programmazione per i prossimi anni accademici, precisa come dal gruppo di coordinamento tra gli Enti pubblici savonesi, l Unione Indu-striali abbia avuto il compito di dialogare con la Scuola Edile per il reperimento dei locali. Ricorda come il Consiglio dell Unione Industriali, dopo aver prospettato soluzioni diverse, si sia orientato sull ipotesi di coinvolgimento della Scuola Edile per due principali punti di interesse: il primo, in quanto gran parte delle opere previste servono alla Scuola Edile, e comunque la valorizzano; il secondo per l indubbia pubblicità che ne deriverà all Ente per la presenza dell Università. Il 2 agosto l Ente Scuola Edile concede in comodato il corpo nord est del fabbricato di proprietà dell Ente Scuola Edile, sito in Savona, via al Molinero all Università degli Studi di Genova. La durata della presenza dell Università viene stabilita in un anno, con la possibilità di rinnovo di un ulteriore anno. Le immagini del campus universitario di Savona, riferite al mese di settembre dell'anno 2005, documentano visivamente come la scelta del Consiglio di Amministrazione di sostenere e favorire l insediamento della Università a Savona sia stata una decisione lungimirante e sicuramente felice

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