L EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO AGRICOLO E FORESTALE

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1 Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Pisa, Lucca e Massa Carrara L EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO AGRICOLO E FORESTALE Il paesaggio Agricolo un patrimonio del passato una risorsa per il futuro Capannori Luigi Casanovi Dottore Agronomo

2 paesaggio Parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato. Il termine è usato in particolare con riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze naturali, o a località di interesse storico e artistico, ma anche, più in generale, a tutto il complesso dei beni naturali che sono parte fondamentale dell ambiente ecologico da difendere e conservare. (Enciclopedia Treccani)

3 il paesaggio agricolo e forestale è costantemente variato nel corso dei secoli in funzione delle necessità produttive, produttive dell evoluzione delle tecniche di coltivazione, coltivazione delle sistemazioni idraulico-agrarie e delle sistemazioni idraulico-forestali

4 lo scopo principale delle attività agricole (compresa la zootecnia) è sempre stato, fino a pochi anni fa, quello di fornire alimenti per il sostentamento e lo sviluppo delle popolazioni

5 lo scopo principale delle attività forestali è sempre stato, fino a pochi anni fa, quello di fornire energia, energia materiali da costruzioni e lavoro e anche alimenti per le popolazioni montane (castagna)

6 il paesaggio che noi conosciamo e apprezziamo è in realtà il prodotto prodotto delle attività di gestione dei territori agricoli e dei territori forestali

7 il paesaggio agricolo tradizionale trae origine dai sistemi di gestione delle attività agricole sviluppati principalmente dal XVIII secolo e mantenuti fino al secondo dopoguerra

8 le sistemazioni agricole tradizionali girapoggio cavalcapoggio terrazzamenti ciglionamenti ben si adattavano alle tecniche colturali e alla disponibilità di manodopera dell epoca

9 le sistemazioni agricole tradizionali sono entrate in crisi dagli anni 60 per le mutate tecniche colturali per l introduzione su larga scala della meccanizzazione per motivi economici e gestionali

10 nuove tecniche colturali, nuove macchine e attrezzature, nuove esigenze produttive hanno portato alla modifica delle sistemazioni agricole tradizionali e anche del paesaggio

11 nei boschi, il governo a ceduo ben si prestava alla produzione di legna da ardere e carbone dolce sia per uso domestico che industriale anche in zone di difficile accesso

12 il governo ad alto fusto ben si prestava alla produzione di legna da lavoro e da costruzione ma richiedeva migliori condizioni della stazione (terreno e giacitura) e un più facile accesso per l esbosco

13 fino agli anni il lavoro nel bosco era manuale e l esbosco avveniva principalmente con animali da soma

14 oggi tutte le operazioni nel bosco sono meccanizzate e l esbosco avviene quasi esclusivamente con mezzi meccanici

15 le difficoltà a operare in determinate zone (valore di macchiatico nullo o negativo) e una errata interpretazione del concetto di tutela portano a trascurare le tradizionali forme di governo dei boschi con effetti negativi anche sul paesaggio e sulla prevenzione del dissesto

16 Un bel ceduo di castagno avviato ad alto fusto (Castiglione di Garfagnana loc. Campetana)

17 Un bosco abbandonato da circa 50 anni (Vergemoli loc. Vispereglia)

18 Un bosco abbandonato da circa 50 anni (Vergemoli loc. Vispereglia)

19 Un bosco abbandonato da circa 50 anni (Vergemoli loc. Vispereglia)

20 Un bosco abbandonato da circa 50 anni (Vergemoli loc. Vispereglia)

21 principali fattori che hanno influenzato i cambiamenti del paesaggio agricolo e forestale 1 evoluzione delle tecniche colturali 2 - espansione delle aree edificate 3 esodo agricolo e rurale 4 abbandono delle zone marginali

22 Evoluzione delle tecniche colturali la manodopera è diventata fattore limitante la meccanizzazione richiede più ampi spazi le vecchie sistemazioni non possono più essere mantenute per motivi gestionali ed economici

23 Espansione delle aree edificate si perdono i migliori terreni di fondovalle e le aree più produttive il maggior valore delle zone edificabili rende impossibile una vera tutela delle aree agricole e forestali vicine ai centri urbani per motivi prevalentemente economici

24 Esodo agricolo e rurale si riduce la disponibilità di manodopera è sempre più rara la famiglia rurale la campagna è abbandonata manca il presidio del territorio si perde il senso della gestione del territorio

25 Abbandono delle zone marginali le aree più disagiate non sono più competitive si produce a costi maggiori e con rese minori i mercati sono lontani le necessità della vita moderna impongono scelte diverse agli imprenditori le esigenze dei rurali non sono recepite

26 qualche caso reale

27 Castelnuovo di Garfagnana Piano Pieve, anno 1954 Sistemazioni idraulico-agrarie tradizionali L area è servita da un canale irriguo voluto dall ultimo Duca di Modena

28 Castelnuovo di Garfagnana Piano Pieve, anno 1978 Inizia l edificazione lungo le principali strade che servono la zona

29 Castelnuovo di Garfagnana Piano Pieve, anno 1996 Ormai le zone edificate con sviluppo da nord e da sud sono arrivate a congiungersi

30 Castelnuovo di Garfagnana Piano Pieve, anno 2007 Le sistemazioni idraulico-agrarie esistenti nell anno 1954 sono ormai quasi completamente perse

31 Castelnuovo di Garfagnana Piano Pieve, anno 2013 Il tradizionale paesaggio è scomparso; nella zona è inserita anche la viabilità per la zona industriale

32 Castelnuovo di Garfagnana Piano Pieve, confronto

33 Capannori Corte Pieraccini, anno 1954 Paesaggio agricolo tradizionale, piccoli appezzamenti separati da siepi e alberi

34 Capannori Corte Pieraccini, anno 1978 Le aree urbanizzate si espandono, si riducono siepi e alberature di confine

35 Capannori Corte Pieraccini, anno 1996 Le aree urbanizzate iniziano a prevalere sulle aree agricole

36 Capannori Corte Pieraccini, anno 2007 Le aree agricole hanno perso i caratteri del paesaggio tradizionale

37 Capannori Corte Pieraccini, anno 2013 Il paesaggio agricolo tradizionale è scomparso, anche se le attività agricole sono sempre presenti

38 Capannori Corte Pieraccini, confronto

39 Capannori loc. Alla Lista, anno 1954 Paesaggio agricolo tradizionale, con campi separati da siepi e alberature di confine

40 Capannori loc. Alla Lista, anno 1978 Siepi e alberature di confine si sono sensibilmente ridotte

41 Capannori loc. Alla Lista, anno 1996 Siepi e alberature di confine sono quasi scomparse, aumentano le superfici dei singoli appezzamenti coltivati

42 Capannori loc. Alla Lista, anno 2007 Aumentano ulteriormente le superfici dei singoli appezzamenti coltivati

43 Capannori loc. Alla Lista, anno 2013 Aumentano zone edificate, il paesaggio agricolo tradizionale è scomparso

44 Capannori loc. Alla Lista, confronto

45 Vergemoli - San Pellegrinetto, anno 1954 Ampie zone coltivate circondano i centri abitati, la zona è accessibile solo a piedi

46 Vergemoli - San Pellegrinetto, anno 1978 Le zone coltivate iniziano a ridursi, è stata costruita la strada

47 Vergemoli - San Pellegrinetto, anno 1996 Il bosco si espande ulteriormente a danno delle zone coltivate

48 Vergemoli - San Pellegrinetto, anno 2007 Le zone coltivate si riducono sempre di più alle aree vicine alle abitazioni

49 Vergemoli - San Pellegrinetto, anno 2013 Le zone coltivate nel 1954 sono quasi scomparse

50 Vergemoli - San Pellegrinetto, confronto (la ripresa del 1954 è poco definita)

51 Pianificazione delle zone agricole: molto spesso si pianifica senza conoscenza dell economia agraria e delle tecniche colturali e di gestione delle aziende agricole e forestali, che sono a tutti gli effetti delle imprese economiche economiche

52 questo rende impossibile comprendere le dinamiche in atto e le loro conseguenze a medio lungo termine in agricoltura, le scelte hanno sempre conseguenze e risultati a lungo termine

53 molto spesso si facilitano i cittadini che vanno a vivere in campagna e si impongono norme penalizzanti per gli operatori economici che gestiscono le aziende agricole e forestali

54 molto spesso si cerca di mantenere realtà economicamente insostenibili imponendo modelli inattuabili e non si comprendono le dinamiche dei cambiamenti in atto con le loro conseguenze in termini di paesaggio e di dissesto

55 come già avvenuto nel passato siamo in una fase di cambiamento che porterà un paesaggio sicuramente diverso da quello che i nostri padri ci hanno lasciato

56 sta a noi cercare di governare questo cambiamento

57 grazie per l attenzione info@agronomipisa.it

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