F I A S O Roma 12 febbraio 2015
|
|
- Agnolo Valeri
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Prospettive e sviluppo dei sistemi di emergenza territoriale F I A S O Roma 12 febbraio 2015 Francesco Enrichens Direttore DEA AOU Città della Salute e della Scienza ESPERTO AGENAS RETI SANITARIE
2 Rimodulazione Reti Assistenziali e Strutture Complesse E standard di personale
3 Presentazione documento Linee guida di indirizzo e criteri operativi per la strutturazione e il dimensionamento dei servizi di emergenza e urgenza 29 gennaio 2014, via del Cardello Roma Standard strutturali dell area dell emergenza e urgenza: metodo e risultati Relatore : Amelia Mutti, Agenas
4 La risposta Europea alle emergenze: criteri di omogeneità ed equità
5
6 DI CHE COSA STIAMO PARLANDO? PIEMONTE anno 2012 Sdo totali Sdo in urgenza (34.87%) PIEMONTESI anno 2012 Sdo totali d. 2.82% >70-90 a. e ol (35.68%) d. 6.45% > 90 a d.16.93%
7 Città della Salute e della Scienza anno sdo in Piemonte sdo Città Salute d. 1.37% a a. e ol. (35.22%) d. 3.94% 1010 oltre 90 d % sdo in urgenza (31.55%)
8 Dei ultrasettantenni ricoverati (80.05%) dimessi a domicilio di cui solo 358 (1,50%) ADI e OD 2662 (11.21%) postacuzie 960 deceduti (4.04%) del totale anno 2012
9 > 70 anni Piemonte : Domicilio : (77.45%) Riab. Postacuzie : (5.32%) Stessa struttura : 9150 (3.59%) RSA : (3.26%) Altro osp acuti : 6399 (2.51%) Dim. Vol. : 1552 (0.61%) ADI : 1458 (0.57%) O.D.: 478 (0.18%) Dec. : (6.47%)
10 Il quadro di riferimento Regolamento per la Spending Review Rete ospedaliera Hub & Spoke articolata per bacino di utenza Bacino di utenza per disciplina Proposta di riorganizzazione dell assetto erogativo
11
12 Cardiovascolare RETI Patologie Stroke Trauma Ostetrico-neonatale Pediatrica Vascolare Complesse ORTOPEDICA Tutti gli Attori
13 Ministero della Salute Nsis Flussi EMUR SDO Problema dei Registri Finalmente si misura e si può programmare in base a volumi ed esiti PNE Tavoli con le Società Scientifiche Utilizzando Agenas e Regioni
14 Programma Operativo Provvedimenti regionali Contenimento e diminuzione della spesa Garanzia dei livelli di assistenza migliorando la qualità
15 RISULTATI ATTESI Spending Review Concreta applicazione della rete ospedaliera articolata in Hub ( DEA di II livello ) e Spoke ( DEA di I Livello ) Pronto Soccorso base e di zona disagiata con la definizione dei fabbisogni per specialità ed una ipotesi di allocazione anche delle UOC per la elezione secondo i nodi della rete della emergenza e delle patologie complesse tempo dipendenti
16 Rete della emergenza Garanzia di un sistema efficiente ma anche di salvaguardia delle prestazioni salvavita qualitativamente accettabili grazie alle discipline necessarie e sufficienti alla emergenza-urgenza Sui nodi della rete così definiti si implementano le discipline delle patologie complesse tempo dipendenti (Infarto, ictus, politrauma, ostetricia, neonatologia,pediatria).
17 Rete Ospedaliera Sui nodi ( Hub Spoke Pronto Soccorso) della rete della emergenza si implementano le specialità di elezione che rispondono a criteri di volumi di attività e si avvalgono dell hardware garantito dalla struttura già organizzata per rispondere alle urgenze. Gli esiti sono indicatori di valutazione delle singole unità operative.
18 Ospedali H H H H HUB SPOKE P.S. P.P.I.
19 Postazioni A AB MSA MSAB
20 Postazioni A AB ASA MSA MSAB ASA
21 Aree di percorribilità 0 30 min min min min. Ospedali H H H H HUB SPOKE P.S. P.P.I.
22 Aree di percorribilità 0 30 min min min min. Ospedali H H H H HUB SPOKE P.S. P.P.I.
23 Rete Territoriale Garantisce la presa in carico o direttamente o dalla interazione con la rete della emergenza e con quella ospedaliera della inappropriatezza. Risponde anch essa a criteri organizzativi con tecnologie telefoniche ed informatiche condivise e di rintracciabilità, misurabilità e controllo
24 Dati Necessari Popolazione del bacino di utenza Strutture complesse e semplici esistenti Privato : volumi e letti accreditati Organizzazione (Dipartimento, Ospedale, Università, Territorio) Attività svolta Volumi Ricoveri ospedalieri Volumi Accessi in pronto soccorso Volumi prestazioni Esiti
25 Rete Dea Hub e Spoke e Ps interventi diagnostico-terapeutici, di stabilizzazione e cura del paziente, di ricovero Trasmissione immagini e dati Protocolli concordati per le patologie di maggiore complessità (es accettazione a rotazione) Trasferimento secondario urgente da parte del 118 al Centro HUB o al Polo di riferimento disponibilità a reperibilità di specialità rare a più ampio bacino di utenza o metropolitane
26 DEA 2 livello accessi x 28/60 n medici = X 1,1 1454
27 Elementi di metaprogettazione Il percorso metodologico seguito Rilevamento dei bisogni Individuazione delle esigenze Specificazione delle funzioni Definizione dei requisiti Caratterizzazione degli spazi e loro relazione Step. 1 Definizione dei Principi generali Step. 2 Organizzazione funzionale 2.1 Definizione di : funzioni attività elementari zone funzionali Step. 3 Strutturazione e dimensionamento delle Aree Step. 4 Dimensionamenti delle Aree (Programma edilizio) Standard strutturali dell area dell emergenza e urgenza: metodo e risultati Amelia Mutti, Agenas
28 AREA EMERGENZA URGENZA E ACCETTAZIONE STANDARD DI SUPERFICIE (superficie lorda/n accessi annui) senza OBI e Radiologia STANDARD DI SUPERFICIE (superficie lorda/n accessi annui) con OBI e Radiologia minimo massimo minimo massimo PS con accessi/annui 0,029 0,036 0,040 0,052 DEA di 1 livello* con accessi/annui DEA di 2 livello *con accessi/annui 0,024 0,031 0,036 0,044 0,021 0,027 0,030 0,037 * ad esclusione del Blocco operatorio dedicato Superficie lorda: somma delle superfici delle Unità ambientali aumentata di una percentuale riferita al connettivo interno e di una percentuale riferita alle opere edili (Chiusure verticali, Partizioni interne verticali9 Standard strutturali dell area dell emergenza e urgenza: metodo e risultati Amelia Mutti, Agenas
29
30
31
32
33
34
35 Accorpare Centrali operative?!? Protocolli condivisi coi dea hub e spoke Gestione chiara Maggior dialogo tra attori Trasporti secondari urgenti NON SONO CALL CENTER e neanche solo nodi tecnologici avanzati
36 Ricordare la necessità del territorio Piattaforma tecnologica condivisa 7 /2/ 2013 Accordo Stato Regioni CURAP continuità assistenziale ma anche coordinamento attività Distretto
37 Governance? : Funziona se è chiaro chi la gestisce, condivisa e programmata Ci aspetta un periodo di confronto produttivo e responsabile, tutti assieme e con regole chiare per sottoporre al Ministero della Salute proposte credibili e condivise
38 FIASO Grazie!
Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro
Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture
DettagliRete Emergenza. Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA Maggiore della Carità - Novara Torino, 14.6.2012 Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto Rete Emergenza Esperienze e riflessioni sulle applicazioni presso
DettagliNuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico
Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nicola Pirozzi DEA-ARCO Premessa Ruolo del PS Pediatrico nella rete regionale Nella Rete Regionale Pediatrica, la gestione dell emergenza
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2014, n Riorganizzazione della Rete dell Emergenza Urgenza della Regione Puglia.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2014, n. 2251 Riorganizzazione della Rete dell Emergenza Urgenza della Regione Puglia. L Assessore al Welfare, sulla base dell istruttoria espletata, dal
DettagliChe il 30 settembre 2010 è stato trasmesso il programma attuativo di cui all articolo 1 comma 3, del Piano di rientro.
REGIONE PIEMONTE BU17 28/04/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 7 aprile 2011, n. 18-1831 Attuazione Piano di rientro. Interventi e misure di riorganizzazione del Sistema della Rete dell'emergenza
DettagliL interfaccia Azienda USL Azienda Ospedaliera-Universitaria
L interfaccia Azienda USL Azienda Ospedaliera-Universitaria un'interfaccia è il punto,la superficie sulla quale due entità differenti si incontranoi in senso meccanico per rappresentare la giuntura di
DettagliRIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE
RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena 16-05 - 2014 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile
DettagliDr. Francesco Rocco Pugliese Direttore DEA Ospedale Sandro Pertini - Roma
Dr. Francesco Rocco Pugliese Direttore DEA Ospedale Sandro Pertini - Roma D.M. n. 70/2015 IL NUOVO REGOLAMENTO SUGLI STANDARD DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA E un complesso documento di programmazione sanitaria
DettagliLa rete trauma nella regione lazio
Dipartimento di Emergenza Policlinico Umberto I uos sindrome compartimentale/trauma team La rete trauma nella regione lazio SIMEU Lombardia 2013 La storia Rete di Emergenza Ospedaliera dicembre 1998»54
DettagliVI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani
VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani La Regione Lombardia 23.863 Kmq, 10.000.000 ab. 140.000 operatori sanitari
DettagliINTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.
INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico
DettagliALLEGATO alla DLB n. 668 del 22/08/2012
ALLEGATO alla DLB n. 668 del 22/08/2012 PROVVEDIMENTI E DISPOSIZIONI IN MATERIA SANITARIA L. R. n. 29/2012 e D.G.R. n. 1048/2012 La Giunta Regionale con Deliberazione n 1048 del 7/8/2012 Indirizzi operativi
Dettagli- LA RETE CARDIOLOGICA - Dr. Pietro Giudice
LE PATOLOGIE TEMPO DIPENDENTI: SERVIZI DOVUTI E LIBERTA DI SCELTA - LA RETE CARDIOLOGICA - Dr. Pietro Giudice Direttore UOC Cardiologia Interventistica Emodinamica AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d Aragona
DettagliRegional EMS Network 2015 and Radiology La Rete Regionale dell Emergenza/Urgenza 2015
Regional EMS Network 2015 and Radiology La Rete Regionale dell Emergenza/Urgenza 2015 Risultati conseguiti e Progetti in corso A. Zoli - G.F. Villa* Direttore Generale - *Direzione Sanitaria Azienda Regionale
Dettagli!!!!!!!! UNIVERSITA +DEGLI+STUDI+DI+PISA+
UNIVERSITA DEGLISTUDIDIPISA FACOLTA DIMEDICINAECHIRURGIA CORSODILAUREAININFERMIERISTICA (abilitanteallaprofessionesanitariadiinfermiere) Relatore: Prof.ssaAnnaFornari See & Treat una possibile soluzione
DettagliI Servizi Sanitari Regionali del nord-est
Il valore salute Attualità e prospettive future di buona sanità in uno scenario europeo. Modelli socio sanitari del nord-est a confronto. I Servizi Sanitari Regionali del nord-est Dott. Paolo Bordon Direttore
DettagliNuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia
Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia Ovidio Brignoli MMG Brescia La disciplina della medicina generale ha le seguenti caratteristiche: 1. è normalmente
DettagliMETODOLOGIA DI VALUTAZIONE PIANI DI FABBISOGNO PERSONALE
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE PIANI DI FABBISOGNO PERSONALE Ai fini di quanto previsto dalla legge 208/2015, art. 1, commi 541 e seguenti, il Ministero della salute ha elaborato una metodologia di valutazione
Dettaglidi MEDICINA di EMERGENZA-URGENZA e CATASTROFI
FEDERAZIONE ITALIANA di MEDICINA di EMERGENZA-URGENZA e CATASTROFI SIMEU, SIMEUP, CoMES, SMI, SNAMI-ES, SPES, CIMO, ANAAO AUDIZIONE XII Commissione Igiene e Sanità del Senato 19 febbraio 2015 ORGANIZZAZIONE
DettagliINNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW. Elisabetta Borello
INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW Elisabetta Borello INNOVAZIONE TECNOLOGICA Passaggio da sistemi analogici a sistemi
DettagliPIANO AZIENDALE DELL EMERGENZA-URGENZA
PIANO AZIENDALE DELL EMERGENZA-URGENZA get the right patient to the right hospital in the right time Salerno 10/09/2013 Il presente piano dell Emergenza Urgenza nasce dal l applicazione di quanto espressamente
DettagliTERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.
continuità posti letto appropriatezza risorse cure intermedie presidi cure primarie Sanità di iniziativa e CCM rete gestita volumi minimi mediabassa compless. osp. di giorno osp. di notte centri elevata
DettagliAzienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA
Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Maggio 2013 Il presente progetto di Sviluppo e potenziamento dell area
DettagliI NUOVI STANDARD PER L ASSISTENZA OSPEDALIERA
I NUOVI STANDARD PER L ASSISTENZA OSPEDALIERA Coordinatore Settore Qualità, Sicurezza e Trasparenza AUSL di Prato Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi
DettagliRETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA
Partecipanti: RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA Prof. Renata Lorini, Responsabile Gruppo Orizzontale 3 - Rete delle Cronicità in età Pediatrica, Clinica Pediatrica, IRCCS G.Gaslini,,
Dettagli«Integrare i servizi fa bene alla salute» Ospedale e Territorio: le linee di sviluppo della sanità veneta»
«Integrare i servizi fa bene alla salute» Ospedale e Territorio: le linee di sviluppo della sanità veneta» Villa Tacchi Villalta di Gazzo Padovano 25 Gennaio 2014 Regione Veneto - Area Sanità Sezione Attuazione
DettagliFilippo Ansaldi Università degli Studi di Genova IRCCS San Martino-IST
Filippo Ansaldi Università degli Studi di Genova IRCCS San Martino-IST Is there a place for a new discipline? Daily incidence Basic Science Clinical Science Evaluation Sciences What is the pathophysiology?
DettagliIl welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali
Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014
Dettaglifonte:
ALLEGATO B ASL INDICATORI TEMATICI AREA DEFINIZIONE NUMERATORE DENOMINATORE RIFERIMENTO >= 10 % Integrazione ospedale territorio Percentuale di ultra sessantacinquenni sottoposti a valutazione multidimensionale
DettagliU.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività
Emergenza cronicità in Campania: nuovi modelli organizzativi AFT e UCCP U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività Dott. Alessandro Cataffo Resp.le UOC Assistenza Sanitaria Distretto
Dettagli1. Introduzione 1.1 i criteri guida per l organizzazione dell assistenza sanitaria
Piano di riorganizzazione dell assistenza sanitaria della Regione Sardegna 1. Introduzione 1.1 i criteri guida per l organizzazione dell assistenza sanitaria Sono state considerate e analizzate le principali
DettagliAntonio Correra. Società Italiana di Pediatria
Antonio Correra Società Italiana di Pediatria PEDIATRI IN ITALIA ~12.500 Ricambio minimo 5 % / anno 800 ~ 600-700 n. Specializzandi 600 400 200-400/-500 Pediatri anno ~ 180 In 10 anni -5000 / -4000 0
DettagliVerso il NOB. Strategie Organizzative. A cura di Bonconti Maria Pia. Reggio Emilia, 25 settembre 2015
Verso il NOB Strategie Organizzative A cura di Bonconti Maria Pia Bed manager Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma QUALE OSPEDALE DEI BAMBINI? A MISURA DI BAMBINO A MISURA DELLA FAMIGLIA ORGANIZZAZIONE
DettagliAspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte. Ragnar Gullstrand IRES
Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte Ragnar Gullstrand IRES La leggenda dell Araba Fenice E bellissima, tutti la conoscono ma nessuno l ha mai vista. 2 Equità (giornate di degenza
DettagliProgramma attuativo dell'addendum al piano di rientro. Riorganizzazione della rete dei laboratori di emodinamica.
REGIONE PIEMONTE BU3 17/01/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2012, n. 26-5149 Programma attuativo dell'addendum al piano di rientro. Riorganizzazione della rete dei laboratori di emodinamica.
DettagliIl percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale
Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale L AMBULATORIO CODICI BIANCHI: L ESPERIENZA DELL AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA DI MANTOVA Milano, 09 Ottobre 2013 1 L Azienda Ospedaliera
DettagliPercorsi di cura integrati
Conferenza Stampa Percorsi di cura integrati Sottoscrizione accordo di collaborazione tra Azienda Ospedaliero-universitaria e Azienda USL - Ospedale di Vaio in attuazione del Piano Attuativo Locale mercoledì
DettagliDomenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto. Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto
Domenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Una programmazione a lungo termine PSSR (2012) SCHEDE OSPEDALIERE
Dettagli04/12/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 1. Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta
Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 26 novembre 2014, n. U00414 Casa della Salute. Modifica ed approvazione degli allegati di cui al Decreto del Commissario ad
DettagliConferenza Territoriale Sociale e
La programmazione dell assistenza territoriale e della rete ospedaliera nell area metropolitana di Bologna: stato avanzamento Conferenza Sociale e Distretto dell Appennino bolognese Azione programmata
DettagliVERSO IL NUOVO OSPEDALE DI CESENA Avvio del percorso partecipato di progettazione. 30 maggio 2017 direzione sanitaria
VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI CESENA Avvio del percorso partecipato di progettazione 30 maggio 2017 direzione sanitaria UN OSPEDALE NEL VERDE SPAZIO INSUFFICIENTE Il modo di vivere l ospedale è profondamente
DettagliREGIONE CALABRIA Il riordino della rete di Emergenza - Urgenza Indice Introduzione... 3 Emergenza territoriale... 7 Continuità assistenziale... 10 Rete ospedaliera dell emergenza... 10 Funzioni di Hub...
DettagliCentro Trauma di Alta Specializzazione Varese
CTS Centro Trauma di Alta Specializzazione Varese SISTEMA INTEGRATO PER L ASSISTENZA AL TRUMA MAGGIORE CTS Centro Trauma di Alta Specializzazione CTZ Centro Trauma di Zona con o senza NCH PST Pronto Soccorso
DettagliUn mondo: l Ospedalel
Un mondo: l Ospedalel Seminario interaziendale Nel problema c e c e Dott. Francesco Vercilli Direzione Medica di Presidio, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia qualche dato di attività ANNO 2006 Degenza
DettagliAspetti metodologici per la revisione della rete ospedaliera in Piemonte ( DGR e 1-924) Ragnar Gullstrand IRES
Aspetti metodologici per la revisione della rete ospedaliera in Piemonte ( DGR 1-600 e 1-924) Ragnar Gullstrand IRES Torino 25 marzo 2015 Aspetti significativi Tendenze a medio - lungo termine Risorse
DettagliL Azienda Ospedaliera a gestione diretta. L esperienza dell A.O. S. Camillo - Roma
L Azienda Ospedaliera a gestione diretta. L esperienza dell A.O. S. Camillo - Roma La Rete dei Grandi Ospedali Europei 25 Settembre 2015 Dott. Antonio D Urso Direttore Generale L offerta ospedaliera
DettagliStato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie
Stato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie Mappa AFT Obiettivi Riorganizzazione della medicina generale verso la MGI per tutti i medici Nel nostro territorio entro i primi
DettagliLINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.
LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo applicazione 3. Modalità applicative 4. Responsabilità 5. Bibliografia 6. Distribuzione rev. Data Redatto da Verificato da Approvato da 1 15.01.2011
DettagliREGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 15 DEL 15/04/10
REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 15 DEL 15/04/10 Deliberazione della Giunta Regionale 22 marzo 2010, n. 59-13644 Coordinamento e funzioni della rete dell'emergenza-urgenza nell'integrazione ospedaleterritorio.
DettagliBAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI
MALATTIE RARE E DISABILITA Seconda Giornata Europea delle Malattie Rare BAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI 27 Febbraio 2009 Dott. Massimiliano Raponi Direttore Sanitario IRCCS Ospedale Pediatrico
DettagliCOLLEGIO SINDACALE. Direttore Sanitario. Dipartimenti funzionali interaziendali. Staff Direzione Sanitaria
DIRETTORE GENERALE COLLEGIO SINDACALE Organismi Consultivi, di valutazione e di Vigilanza Organismi Paritetici e di Partecipazione Direttore Amministrativo Staff Direzione Generale Direttore Sanitario
DettagliNUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI
UFFICIO STAMPA NUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI OSPEDALE DEL MARE CONFERENZA STAMPA lunedì 05 giugno 2017 via Marina, palazzo Armieri pag. 1 di 7 CRONOLOGIA completamento lavori e forniture...
DettagliProgramma Attuativo dei Piani di Rientro
ASSESSORATO ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SANITA DIREZIONE SANITA Programma Attuativo dei Piani di Rientro LA RETE DELL EMERGENZA Piano di Rientro Programma Attuativo Programma Attuativo Razionalizzazione
DettagliRASSEGNA STAMPA. 7 Agosto A cura dell Ufficio Stampa - tel fax e- mail
RASSEGNA STAMPA 7 Agosto 2014 A cura dell Ufficio Stampa - tel. 0957594853 fax 0957592061 e- mail ufficiostampagaribaldi@virgilio.it LA SICILIA Rassegna Stampa Arnas Garibaldi LA SICILIA 7 Agosto 2014
DettagliIntensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto
Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Stefano Toccoli Ilaria Nannini IX Congresso Nazionale ANIMO Bologna, 11 maggio 2014 I sottoscritti STEFANO TOCCOLI e ILARIA
DettagliL organizzazione dell assistenza ad alta complessità in Emilia Romagna: Il modello Hub & Spoke. Chiara Oppi & Emidia Vagnoni. Università di Ferrara
L organizzazione dell assistenza ad alta complessità in Emilia Romagna: Il modello Hub & Spoke Chiara Oppi & Emidia Vagnoni Università di Ferrara spoke spoke spoke spoke spoke HUB spoke spoke spoke spoke
DettagliREGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Salute e Servizi Sociali Programmazione, Controllo Direzionale e Politiche del Farmaco - Settore
OGGETTO : Potenziamento dell'offerta territoriale. Adeguamento dell'offerta ospedaliera agli standard nazionali. Dimensionamento della rete e delle componenti del sistema di emergenza. RELAZIONE/ 1. Quadro
Dettagliè uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?
IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda
DettagliRete Nazionale delle malattie Rare (DM 279/2001)
Rete Malattie Rare Partecipanti Maja Di Rocco,Coordinatore (IRCSS Gaslini) Giuliano Lo Pinto (E.O. Galliera) Gianluigi Mancardi (Clinica Neurologica Universita di Genova /ASL SanMartino Coinvolgimento
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliCRESCERE e MIGLIORARE insieme
un percorso per CRESCERE e MIGLIORARE insieme Monza, 29 marzo 2014 Dr.ssa Désirée Merlini 1 NUOVI COMPITI DEL MMG RUOLO DEL MMG NELLE CURE DOMICILIARI DEL FUTURO LE MEDICINE DI GRUPPO CRITICITA LA SCENA
DettagliOsservazioni al testo Rete territoriale. I principi per la definizione degli assetti organizzativi delle ASL - 7 aprile 2015
Ai fini di dare i riscontri utili per lo sviluppo del nostro SSR procediamo nell'analisi del documento identificando, sulla base delle ipotesi da noi formulate, quali proposte possono essere d'interesse
DettagliPERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio
PERCORSO NASCITA Continuità assistenziale territorio ospedale - territorio Tullia Todros Dipartimento di Ostetricia e Neonatologia ASO OIRM-Sant Anna Università di Torino Università di Torino Centro Interdisciplinare
DettagliInaugurazione nazionale della rete della Gastroenterologia Italiana Gastroepatonet.org
L organizzazione, in senso economico, è un sistema che elabora informazioni e risolve problemi essa si esprime Intervento a cura di Giovanna Baraldi con la capacità di trasformare le informazioni dei suoi
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliProposta di riorganizzazione
Proposta di riorganizzazione 1. L assetto attuale e il Sistema Ospedaliero Provinciale: L attuale assetto organizzativo dell APSS, definito dalla L.P. 23 luglio 2010, n. 16 e dal Regolamento di organizzazione,
DettagliIL TRIAGE INFERMIERISTICO DAL TRIAGE AL POST TRIAGE L EVOLUZIONE
IL TRIAGE INFERMIERISTICO DAL TRIAGE AL POST TRIAGE L EVOLUZIONE Michela Lonardi LINEE GUIDA SUL SISTEMA di EMERGENZA SANITARIA CONCERNENTE: TRIAGE INTRAOSPEDALIERO ACCORDO 25/10/2001 LINEE GUIDA 1184-2010
DettagliLa valutazione delle Performance
La valutazione delle Performance Luca Bianciardi Direttore Sanitario Istituto Ortopedico Rizzoli IRCCS 1 7 dicembre 2016 Il Ciclo di Gestione della Performance INPUT: PROGRAMMAZIONE NAZIONALE e REGIONALE
DettagliVenerdì, 12 giugno Le scelte del sistema sanitario piemontese per rispondere alle sfide poste dalla transizione epidemiologica
Venerdì, 12 giugno 2015 9.30 13.30 Le scelte del sistema sanitario piemontese per rispondere alle sfide poste dalla transizione epidemiologica Ragnar Gullstrand Venerdì, 12 giugno 2015 Ore 9.30-13.30 Sala
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI SPECIFICI. AREA EMERGENZA URGENZA: Osservazione Breve Intensiva
L osservazione Breve Intensiva (OBI) è uno strumento per l osservazione e la gestione clinica temporanea in regime di non ricovero la cui durata è limitata a 24 ore. Nell ambito di tale attività possono
DettagliLA NUOVA PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA IN VALDINIEVOLE
CONGIUNTO AZIENDA USL TOSCANA CENTRO E SDS VALDINIEVOLE LA NUOVA PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA IN VALDINIEVOLE CONCORDATA TRA L AZIENDA USL TOSCANA CENTRO E LA SOCIETA DELLA SALUTE L OSPEDALE S.S. COSMA
DettagliGoverno dell'offerta sanitaria L ospedale e il Territorio
Governo dell'offerta sanitaria L ospedale e il Territorio Maggio 2014 Francesco Enrichens Ragnar Gullstrand Alcuni temi che saranno trattati 1. I cambiamenti in atto della sanità e gli effetti a lungo
DettagliL ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE. Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a.
L ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a. Un CUP regionale, il ReCUP 18 aziende 760 sportelli 250.000 h di back office oltre 12.000.000 prenotazioni
DettagliPROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA
PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:
DettagliI quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione
Ospedale San Jacopo di Pistoia: l esperienza di un cambiamento Pistoia, 4 aprile 2014 I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione paolo.francesconi@ars.toscana.it alessandro.sergi@ars.toscana.it
Dettagliirezione Sanità Rimodulazione delle reti assistenziali, delle strutture complesse ospedaliere e rilancio del territorio
irezione Sanità Rimodulazione delle reti assistenziali, delle strutture complesse ospedaliere e rilancio del territorio Volumi di attività anno 2013 Di cosa stiamo parlando? Ricoveri totali 676.848 Ricoveri
DettagliOrganizzazione Aziendale: UOC Geriatria: Paola Paccagnan
Organizzazione Aziendale: UOC Geriatria: Paola Paccagnan Organizzazione del reparto Geriatria è una struttura specializzata per la diagnosi e cura del paziente geriatrico acuto, subacuto e cronico riacutizzato,
DettagliFESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti. Nicola Pinelli Direttore FIASO
FESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti Trento, 4 giugno 2017 Dipartimento di Economia e Management dell Università di Trento Nicola Pinelli Direttore
DettagliLinee Guida del Progetto di Legge del Partito Democratico
Gruppo consiliare Linee Guida del Progetto di Legge del Partito Democratico Gruppo Consiliare regionale PD Milano, 6 maggio 2014 Un Assessorato unico dirige il Sistema Socio-Sanitario Regionale (Art.3)
DettagliSISTEMA DI INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DELL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI EMODINAMICA
SISTEMA DI INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DELL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI EMODINAMICA INDICE Introduzione Indicatori e definizioni per l analisi di contesto..3 Indicatori e definizioni per i volumi di attività.4
DettagliPDTA Diabete RUOLO DELLA STRUTTURA DIABETOLOGICA TERRITORIALE. Cona, 30 Settembre 2017
PDTA Diabete RUOLO DELLA STRUTTURA DIABETOLOGICA TERRITORIALE Roberto Graziani Cona, 30 Settembre 2017 Il Diabete a Ferrara Ad oggi sono presenti nella Provincia di Ferrara 28.000 pazienti affetti da Diabete
DettagliPROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI RADIOTERAPIA IN AMBITO METROPOLITANO
PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI RADIOTERAPIA IN AMBITO METROPOLITANO Giovanni Frezza Direttore UO di Radioterapia Oncologica Azienda USL di Bologna Documento presentato, discusso ed approvato
DettagliHPH nella governance delle strutture sanitarie
GOVERNO CLINICO DEI PERCORSI RIABILITATIVI IN ESITI DI INTERVENTO DI ELEZIONE DI HPH nella governance delle strutture sanitarie ASS1: S.S.D. Riabilitazione Casa di Cura Salus: Ornella Livic, R. I. U.O.
Dettaglinuovo ospedale della zona orientale di Napoli OSPEDALE DEL MARE
nuovo ospedale della zona orientale di Napoli OSPEDALE DEL MARE CONFERENZA STAMPA Presidente On.le Vincenzo De Luca lunedì 05 giugno 2017 via Marina, palazzo Armieri - Napoli ing. Ciro Verdoliva - Commissario
DettagliCOMUNICATO STAMPA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO
PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO Considerando i presupposti storici relativi ai presidi dell Asl è intenzione dell Azienda individuare in ogni stabilimento ospedaliero
DettagliIV Distretto ASL RMA 1 SEDE CA 8 MEDICI 200 MMG 30 PLS 8 CA 23 CENTRI POLISPECIALIS. PRIVATI ACCREDITATI. 4 Ambulatori ASL.
Coop RMS Roma 3 Municipio di Roma IV Distretto ASL RMA Il 4 Distretto coincide con il territorio del 3 Municipio. Superficie = 97,81 kmq Popolazione 2011= 204.538 (250.000) 200 MMG 30 PLS 8 CA 4 Ambulatori
DettagliStrumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto
Strumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto Maria Chiara Corti Francesco Avossa, Angela De Paoli 27 Marzo 2017 Sistema Epidemiologico Regionale Regione del Veneto Il contesto
DettagliRAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO
RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO Premessa Nei moderni sistemi informativi sanitari il sempre maggior bisogno di informazioni è dovuto a nuovi cambiamenti l ingresso di nuovi attori
Dettaglipiù anziani, più ammalati, più soli
LE NUOVE CURE DOMICILIARI: GLI ATTORI DEL SISTEMA un percorso per crescere e migliorare insieme Monza, 29 marzo 2014 Dr. Carlo Castiglioni EROGATORI PER UNA SANITA IN MOVIMENTO DAL VECCHIO AL NUOVO MILLENNIO
DettagliLa Sanità in Italia: Nuove prospettive. Giovambattista Capasso Presidente SIN
La Sanità in Italia: Nuove prospettive Giovambattista Capasso Presidente SIN L attività nefrologica in Italia I numeri 50.000 pazienti emodializzati 4.000 pazienti in dialisi peritoneale 20.000 trapiantati
DettagliIL POLICLINICO TOR VERGATA. Tiziana Frittelli 25/02/2015
IL POLICLINICO TOR VERGATA Tiziana Frittelli 25/02/2015 Chi siamo La Fondazione PTV è stata costituita dalla Regione Lazio e dall Università di Roma-Tor Vergata in base alle previsioni del Protocollo d
DettagliTaglio Cesareo: una scelta appropriata e consapevole
Taglio Cesareo: una scelta appropriata e consapevole ISS - Roma, 31 gennaio 2012 La linea guida quale elemento delle linee di indirizzo per la promozione dell appropriatezza dell assistenza al percorso
DettagliRELAZIONE SULLE NUOVE SCHEDE OSPEDALIERE ULSS 13 MIRANO (VENEZIA)
RELAZIONE SULLE NUOVE SCHEDE OSPEDALIERE ULSS 13 MIRANO (VENEZIA) PREMESSA La DGR 3223 del 08 novembre 2002 aveva programmato per l Ulss 13 un numero di 765 PL per acuti e di 135 PL riabilitativi (900
DettagliOSPEDALI NUOVA CONFIGURAZIONE
RELAZIONE INTRODUTTIVA ED ESEMPLIFICATIVA, MA NON ESAUSTIVA, DELLA RIORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI DEGLI OSPEDALI DI BATTIPAGLIA, EBOLI, OLIVETO CITRA E ROCCADASPIDE, SECONDO IL DECRETO N 82 DEL COMMISSARIO
DettagliUNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA
UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA Dipartimento Emergenza 1/9 Attività L unità operativa Medicina Urgenza fornisce assistenza a persone ricoverate con problemi di salute acuti e urgenti, in continuità
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliLE CURE A DOMICILIO, PARADIGMA DI UNA «CARITA IN USCITA» E DI UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE
Roma 17 maggio 2016 LE CURE A DOMICILIO, PARADIGMA DI UNA «CARITA IN USCITA» E DI UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE Assistenza Domiciliare Integrata ( ADI ): l esempio Lombardia Dott. ANGELO MAININI Direttore
DettagliAMBULATORIO DI ENDOSCOPIA 1) ENDOSCOPIA DI 1 LIVELLO
L attività di Endoscopia è una procedura invasiva basata sull introduzione di un mezzo ottico, rigido o flessibile, nelle cavità naturali a scopo diagnostico e terapeutico. Nella gestione del processo
DettagliAtto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza
DPR 27 marzo 1992 Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza pubblicato sulla G.U. n. 76 del 31/3/92 - Serie Generale IL PRESIDENTE
Dettagli