Indagine sull andamento delle attività commerciali nella Città di Torino. Anno 2012 e primi due quadrimestri Con la collaborazione della

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indagine sull andamento delle attività commerciali nella Città di Torino. Anno 2012 e primi due quadrimestri Con la collaborazione della"

Transcript

1 Indagine sull andamento delle attività commerciali nella Città di Torino Anno 2012 e primi due quadrimestri 2013 Con la collaborazione della 1

2 Obiettivi dell indagine Questa indagine nasce dalla considerazione che la città di Torino è una città policentrica, è cioè strutturata in subambiti del territorio urbano la cui offerta commerciale e di servizi in grado di soddisfare la gran parte dei bisogni di beni e servizi della popolazione residente. L indagine, basata su dati Camera di commercio di Torino InfoCamere, banca dati Ulisse, intende quindi monitorare, con cadenza quadrimestrale, l andamento del servizio commerciale nei diversi ambiti della città di Torino identificati dai Codici di Avviamento Postale. L obiettivo è evidenziare, rispetto al dato riferito all intera città, le aree dove si registra un maggiore indebolimento del servizio commerciale e quelle dove il servizio commerciale presenta un tasso di crescita superiore alla media. Anno 2012 La città di Torino Al 1 gennaio 2012 nella città di Torino erano attivi locali commerciali e esercizi di ristorazione, per un totale di attività. Nel 2012: i negozi hanno fatto registrare un saldo negativo dello 2,5% pari a 341 locali commerciali in meno. Hanno chiuso 1557 negozi e la loro chiusura ha sempre coinciso con quella della ditta. I nuovi negozi che hanno aperto sono stati 1216 con un incremento di punti vendita collegati ad una medesima ragione sociale. Gli esercizi di ristorazione, con o senza somministrazione, hanno fatto registrare invece un saldo positivo dello 0,6% pari a + 45 esercizi. Hanno chiuso 64 esercizi di ristorazione e soltanto in 6 casi la loro chiusura non ha coinciso con quella della ditta. Hanno aperto 109 nuovi locali di ristorazione, anche in questo caso con una tendenza all incremento di quelli collegati ad una medesima ragione sociale. 2

3 La distribuzione territoriale delle attività di commercio al dettaglio al 1 gennaio 2012 CAP Numero Valori % ,6% ,3% ,1% ,6% ,7% ,4% ,2% ,4% ,8% ,0% ,9% ,6% ,4% ,9% ,8% ,7% ,3% ,9% ,7% ,6% ,4% ,9% ,9% ,6% ,3% ,5% ,0% ,7% ,1% ,0% ,6% ,4% ,6% Città % Il commercio al dettaglio si concentra prevalentemente nel centro città e la presenza di locali commerciali si dirada allontanandosi dal centro. Il Centro, cioè le aree comprese nei CAP da a 10124, ospitano poco più di un quinto dei locali commerciali. Altre aree che presentano una buona offerta commerciale sono: zona San Paolo (CAP 10141); e Santa Rita, in particolare la porzione che ricade nel CAP e il quartiere Aurora (CAP 10152). Il fatto che molte delle aree periferiche presentino una minore intensità commerciale è probabilmente dovuto alla stretta interazione di tali ambiti con i comuni della prima cintura e con la capacità attrattiva delle grandi strutture commerciali situate in prossimità della tangenziale di Torino che esercitano la loro forza attrattiva su tali zone della città. Differente è il caso degli ambiti collinari del territorio comunale dove la minore densità abitativa condiziona l insediamento dell offerta commerciale. 3

4 La variazioni delle attività commerciali al dettaglio nel 2012 CAP SALDO VARIAZIONI % ,3% ,6% ,8% ,4% ,4% ,3% ,7% ,1% ,1% ,4% ,8% ,6% ,7% ,1% ,6% ,1% ,3% ,8% ,7% ,1% ,0% ,5% ,0% ,4% ,3% ,4% ,4% ,4% ,6% ,4% ,2% ,8% ,7% Città ,5% Rispetto al dato negativo fatti registrare dalla città di Torino nel suo complesso (-2,5%) alcune zone della città hanno fatto registrare flessioni più significative come le zone di Basse di Stura/Barriera Lanzo (-6,4%), di Barriera di Milano (-5,8%), la periferia esterna di Parella (-5,4%) e la zona di Madonna di Campagna (-5,3%). Si tratta prevalentemente di zone semiperiferiche o esterne, anche se è da rilevare la contrazione del 5,4% che ha interessato la zona Vanchiglia. In termini di valori assoluti i saldi più negativi hanno interessato le zone di Porta Palazzo/Aurora (-32 p.v.), di Barriera di Milano (-27 p.v.) e di Madonna di Campagna (- 24 p.v.) e di Mirafiori (-20 p.v.). Le zone, per contro dove si sono registrate dinamiche positive risultano essere state: la zona collinare sud Cavoretto/Crimea (+3,6%), la Crocetta (+2,1%), e la zona di c.so Umbria/Livorno (+1,5%). In termini assoluti le zone che hanno manifestato saldi positivi numericamente migliori sono state: la Crocetta (+ 8 p.v.), l ambito C.so Umbria/Livorno (+6 p.v.) e la zona collinare Sud di Torino (+ 3 p.v.). 4

5 La distribuzione territoriale delle attività di ristorazione di alimenti e bevande al 1 gennaio 2012 CAP Numero Valori % ,1% ,9% ,4% ,6% ,4% ,5% ,4% ,0% ,5% ,5% ,2% ,0% ,8% ,8% ,3% ,8% ,5% ,1% ,9% ,6% ,7% ,8% ,1% ,0% ,1% ,7% ,7% ,5% ,6% ,0% ,7% ,7% ,4% Città % La localizzazione delle attività di ristorazione è legata da un lato al livello di densità residenziale ma anche al grado di attrazione di clientela di passaggio o di frequentazione che la zona è in grado di esprimere. E da questo presupposto che, prevalentemente, trovano spiegazione i valori esposti nella vicina tabella che espone l incidenza della presenza di p.e. nelle diverse zone di Torino. La presenza maggiore si registra nelle zone centrali (10122 con il 6,9% con il 5,4% con il 5,1%) ma non va sottovalutato il ruolo degli esercizi di ristorazione svolto in alcune zone intermedie quali Ospedali/Nizza (10126 con il 5,5%) S. Paolo (10141 con il 4,9%) ed Aurora/Porta Palazzo (10152 con il 4,6%). Gli ambiti esterni e collinari risultano essere, per contro, quelli in cui si evidenzia una minore incidenza di presenza di pubblici esercizi. Non a caso la zona collinare sud Cavoretto/Crimea esprime il livello più basso in assoluto (10133 con l 1%) ma non si discostano molto le altre zone limitrofe: Madonna del Pilone (10132 con l 1,2%) Borgo Po (10131 con l 1,5%) e tutti gli altri ambiti della corona nord est: Barca Bertolla (10156 con l 1,4%), Lucento Vallette(10151 con l 1,5%) e Borgata Paradiso (10142 con l 1,6%) 5

6 La variazioni delle attività di ristorazione nel 2012 CAP SALDO VARIAZIONI % ,5% ,8% ,0% ,7% ,1% ,7% ,0% ,3% ,1% ,0% ,1% ,4% ,0% ,9% ,6% ,4% ,5% ,4% ,3% ,8% ,5% ,4% ,0% ,3% ,4% ,6% ,4% ,9% ,4% ,0% ,7% ,5% ,0% Città 45 0,6% Come già evidenziato, nel corso del 2012 la Città ha evidenziato un saldo positivo di 45 esercizi con un incremento di poco meno dello 0,6%. Le zone in cui si sono manifestate le performance migliori in termini di percentuali sono state: via Borgaro/Lucento/Borgo Vittoria (10149 con il 2,4%) San Salvario (10125 con il 2,1%) e Barriera di Lanzo/Basse Stura (10148 con l 1,6%). I primi due ambiti risultano essere anche quelli che evidenziano i saldi maggiori in termini di valori assoluti. Le zone che evidenziano per contro dinamiche negative risultano essere l ambito Nord di Pozzo Strada (10146 con 2 esercizi pari a 1,3%) Regio Parco (10154 con 2 esercizi pari a 0,7%), nonché Lucento/Vallette (10151), Santa Rita (10136), San Paolo /Monginevro (10141), San Secondo/Re Umberto (10128), Campidoglio (1043), Madonna di Campagna (10147) Le Vallette (10151) e Barriera di Milano (10155), tutti con un saldo negativo di -1 esercizio, valore che tuttavia se raffrontato un numero di esercizi di ciascuna zona determina dinamiche leggermente difformi e variabili tra -0,9% di Barriera Milano e 0,3% di San Secondo/ Umberto. 6

7 Anno 2013 La città di Torino Al 1 gennaio 2013 nella città di Torino risultavano registrate ed attive n esercizi la cui attività primaria o prevalente è il commercio al dettaglio e n esercizi di ristorazione, per un totale di n locali adibiti a commercio o ristorazione. Rispetto al primo gennaio 2012 il commercio al dettaglio ha fatto registrare un saldo negativo pari a 341 locali (- 2,5%) commerciali mentre la ristorazione fa registrare un saldo positivo pari 45 unità locali (+0,6%). Le merceologie del commercio al dettaglio Il commercio al dettaglio a Torino per il 21,8% è costituito da attività ad offerta merceologica alimentare e mista così composta: per il 11,4% da esercizi despecializzati, nei quali all offerta di prodotti alimentari si affianca quella di prodotti non alimentari (minimercati, supermercati, ipermercati ecc) mentre l altro 10,4% è costituito da esercizi alimentari specializzati quali macellerie, pescherie, frutta e verdura ecc. Un altro 23,7% delle attività tratta prodotti per la cura della persona: in questa categoria rientrano i negozio di abbigliamento e di calzature, ma anche le erboristerie e le profumerie. Il 14,6% delle attività di commercio al dettaglio tratta prodotti per la casa, dai tessili, all arredamento, agli elettrodomestici. Un posto di rilievo, il 9,5% delle attività, occupano anche gli esercizi commerciali che trattano articoli culturali e ricreativi, quali libri, giochi e giocattoli, articoli sportivi ecc. Le farmacie e gli esercizi specializzati in prodotti e attrezzature medicali costituiscono il 3,8% dei locali commerciali di Torino, le tabaccherie il 3,4%. Le gioiellerie e orologerie costituiscono il 3,2% dell offerta commerciale, mentre i fiorai e i pet shop costituiscono il 2,8% delle attività di commercio al dettaglio. Infine una quota pari all 1,5% delle attività commerciali tratta beni usati. In questo raggruppamento rientrano gli oggetti di antiquariato. Il 7,7% degli esercizi tratta invece articoli molto specifici, dagli oggetti sacri, alle armi e munizioni, alla filatelia e sono stati raggruppati sotto la voce altri prodotti. Per maggiori dettagli sui codici ATECO compresi in ciascuna voce consultare la nota metodologica allegata. 7

8 Commercio al dettaglio settori merceologici al 1 gennaio 2013 Alimantari in esercizi specializzati; 10,4% Abbigliamento, calzature, accessori, e articoli per la cura della persona; 23,7% Tabacchi; 3,4% Alimentari in esercizi despecializzati; 11,4% Carburanti per autotrazione; 2,1% Prodotti informatici e per telecomunicazioni; 5,9% Prodotti usati; 1,5% Fiori e piante e animali domestici; 2,8% Prodotti Altri prodotti ; 7,7% farmaceutici e altri prodotti medicali; 3,8% Orologi e articoli di gioielleria; 3,2% Articoli culturali e ricreativi; 9,5% Tessili, arredamento, mobili, e altri prodotti per la casa; 14,6% 8

9 L articolazione della ristorazione per tipologie di attività La ristorazione comprende è costituita per 81,7% da esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (53,5% costituito da bar caffetterie e 28,2% da ristoranti, pizzerie, trattorie, ecc). Il restante 18,3% è costituto da esercizi gelaterie e pasticcerie (5,7%) e da esercizi che preparano cibi da asporto quali pizze al taglio (11,7%). Sono quegli esercizi nei quali non è previsto il servizi assistito nel caso di consumo del cibo sul posto. Quote inferiori all 1% degli esercizi riguardano la ristorazione ambulante, quale può essere la vendita di caldarroste, il catering o banqueting. Ristorazione al 1 gennaio 2013 per tipologia di attività Gelaterie e pasticcerie; 5,7% Ristorazione ambulante; 0,8% Catering e banqueting; 0,1% Cibi da asporto; 11,7% Ristorazione con somministrazione (ristoranti, pizzerie, trattorie ecc); 28,2% Bar caffetterie; 53,5% 9

10 Il primo quadrimestre 2013 Nel corso del primo quadrimestre 2013: le attività di commercio al dettaglio hanno fatto registrare un saldo negativo dello - 0,39% pari a 52 esercizi. gli esercizi di ristorazione hanno fatto registrare invece un saldo positivo pari dello 0,22% pari a + 17 esercizi. Le cessazioni nel primo quadrimestre 2013 Le chiusure di locali commerciali al dettaglio sono state complessivamente n. 391; di queste 264 sono state cessazioni dell impresa e delle unità locali ad essa collegate mentre in altri 127 casi la chiusura ha interessato una o più unità locali ma non l intera azienda. Molto più contenuto in dato relativo alla ristorazione. Le chiusure sono state complessivamente 21 di cui 15 cessazioni di azienda e 6 cessazioni di unità locali. Le nuove aperture nel primo quadrimestre 2013 Le nuove aperture di locali dedicati al commercio al dettaglio sono state complessivamente n. 339: di queste n. 216 derivano dall avvio di nuove imprese, mentre le restanti 123 risultano costituite da aperture e/o subingressi in unità locali da parte di imprese esistenti. Le nuove aperture di locali dedicati alla ristorazione sono stati 38 di cui 29 derivanti dall avvio di nuove attività e 9 dall apertura e/o dal subingresso in nuove unità da parte di imprese esistenti. 10

11 La distribuzione territoriale delle attività di commercio al dettaglio al 1 gennaio 2013 CAP Numero Valori % ,6% ,3% ,2% ,5% ,8% ,4% ,1% ,4% ,0% ,0% ,0% ,6% ,4% ,9% ,8% ,7% ,4% ,8% ,6% ,6% ,4% ,0% ,0% ,5% ,2% ,40% ,9% ,70% ,0% ,00% ,7% ,3% ,60% Città % La perdita di n. 341 locali commerciali avutasi nel 2012 pari al 2,5% dell offerta complessiva del comune si è spalmata sul territorio comunale, senza alterare in modo particolarmente significativo i rapporti di forza tra i diversi ambiti commerciali già esaminati nelle valutazioni espresse relativamente all assetto della rete locale al gennaio Pur tuttavia, in virtù delle dinamiche già analizzate nello specifico capitolo sulla natimortalità ingeneratasi nel corso del 2012, vi sono zone quali Basse di Stura/Barriera Lanzo, di Barriera di Milano, la periferia esterna di Parella e la zona di Madonna di Campagna, oltre alla zona Vanchiglia che hanno visto contrarsi l offerta commerciale nell ordine di un 5%, con un conseguente significativo indebolimento del peso dell offerta di questi ambiti rispetto a quella complessiva della Città. Le zone a maggiore densità abitativa ed a più elevata capacità di attrazione si confermano essere i fulcri commerciali della Città. 11

12 Le variazioni delle attività commerciali al dettaglio nel primo quadrimestre 2013 CAP SALDO VARIAZIONI % ,00% ,00% ,36% ,21% ,78% ,52% ,10% ,44% ,02% ,44% ,56% ,30% ,31% ,58% ,80% ,00% ,11% ,79% ,65% ,47% ,23% ,49% ,00% ,30% ,00% ,00% ,79% ,54% ,15% ,46% ,27% ,45% ,48% Città ,39% Le variazioni intervenute nel primo quadrimestre del 2013 evidenziano un saldo negativo complessivo di n. -52 locali commerciali. La contrazione si concentra in termini numerici assoluti prevalentemente nel cuore della zona centrale (CAP con 13 p.v.), Nizza/ Ospedali (10126 con 9 p.v.) via Borgaro/Lucento (CAP con 7 p.v.) mentre in termini di incidenza percentuale le zone che manifestano una flessione maggiore risultano essere Le Vallette (-2,54%), la zona collinare sud Cavoretto/Crimea (CAP10133 con 2,30% e la già citata Millefonti/Bengasi (- 2,10%). Per contro, sono solo sei gli ambiti che presentano un andamento positivo: tra di essi Regio Parco (CAP: con + 11 p.v. pari a + 2,27%) e Lingotto/Mirafiori Sud (CAP: con + 6 p.v. pari a +1,58%) sono quelli che fanno registrare la performance migliore. Sono aree che presentano una dotazione di esercizi che è circa la metà di quella degli ambiti centrali ma beneficiano di migliori condizioni per quanto riguarda l affitto dei locali, la logistica e la comodità di approvvigionamento. 12

13 La distribuzione delle attività di ristorazione al 1 gennaio 2013 CAP Numero Valori % ,1% ,9% ,4% ,6% ,4% ,5% ,4% ,0% ,5% ,4% ,2% ,0% ,8% ,8% ,2% ,8% ,6% ,1% ,8% ,6% ,7% ,8% ,1% ,0% ,1% ,7% ,8% ,5% ,6% ,0% ,6% ,7% ,4% Città ,0% Analogamente alle attività commerciali anche quelle di ristorazione si concentrano prevalentemente negli ambiti centrali ed in quelli a maggiore densità residenziale. Non è un caso che nella zona centrale allargata (CAP dal al 10125) sia localizzata oltre il 25% dell offerta di ristorazione della Città. Altre zone che presentano una offerta di esercizi di ristorazione superiore al 4% sono zona San Paolo (CAP 10141); Nizza Millefonti (CAP 10126) ed Aurora (CAP 10152). Rispetto ai locali commerciali, la localizzazione degli esercizi della ristorazione risente maggiormente del la capacità attrattiva dei luoghi, sia per caratteristiche orografiche (vedi parco del Valentino) sia per connotazione di luoghi di loisir che hanno assunto nel tempo (Quadrilatero, Piazza Vittorio Veneto e Murazzi del Po). Le zone semiperiferiche o esterne risultano invece essere quelle che presentano una minore presenza di locali di somministrazione. 13

14 La variazioni delle attività di ristorazione nel primo quadrimestre 2013 CAP SALDO VARIAZIONI % ,00% ,19% ,73% ,00% ,59% ,24% ,55% ,00% ,00% ,90% ,00% ,33% ,94% ,47% ,17% ,03% ,36% ,26% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,66% ,42% ,00% ,00% ,87% ,56% ,0% ,0% ,5% ,9% Città 17 0,22% Le variazioni intervenute nel primo quadrimestre del 2013 confermano la dinamica positiva del settore già fatta registrare nel corso del Interessante notare come le zone in cui si concentra maggiormente questo fenomeno siano prevalentemente quelle semiperiferiche ed esterne: Cenisia ( es.), C.so Tazzoli/p.zza Pitagora ( es.) e S. Rita ( es.) Al contrario quasi tutti gli ambiti centrali, con la sola eccezione della zona centrale Sud CAP (Centro, zona via Po e piazza Vittorio Veneto) e della zona di San Salvario (10125), presentano saldi pari a zero o addirittura di segno negativo. Pur con tutte le cautele dovute al limitato arco temporale di osservazione ed alla esiguità dei numeri, appare probabile che queste dinamiche, qualora dovessero trovare conferma, sarebbero originate dal fatto che le zone semiperiferiche beneficiano di costi leggermente inferiori per quanto riguarda l affitto dei locali, la logistica e l accessibilità nonchè di una minore densità di presenza di esercizi di somministrazione. 14

15 Il secondo quadrimestre 2013 Nel corso del secondo quadrimestre 2013: le attività di commercio al dettaglio sono sostanzialmente stabili con un saldo positivo di 1 esercizio commerciale gli esercizi di ristorazione hanno fatto registrare invece un saldo positivo pari a + 92 esercizi. Le cessazioni nel secondo quadrimestre 2013 Le chiusure di locali commerciali al dettaglio sono state complessivamente n. 249; di queste 143 sono state cessazioni dell impresa e delle unità locali ad essa collegate mentre in altri 106 casi la chiusura ha interessato una o più unità locali ma non l intera azienda. Per quanto riguarda la ristorazione, le chiusure sono state complessivamente 144 di cui 110 cessazioni di azienda e 34 cessazioni di unità locali. Le nuove aperture nel secondo quadrimestre 2013 Le nuove aperture di locali dedicati al commercio al dettaglio sono state complessivamente n. 250; di queste n. 157 derivano dall avvio di nuove imprese; la restante parte, 93, sono aperture e/o subingressi in unità locali da parte di imprese esistenti. Le nuove aperture di locali dedicati alla ristorazione sono stati 236 di cui 159 derivanti dall avvio di nuove attività e 77 dall apertura e/o dal subingresso in nuove unità da parte di imprese esistenti. 15

16 Le variazioni delle attività commerciali al dettaglio nel secondo quadrimestre 2013 CAP SALDO VARIAZIONI % ,27% ,48% ,11% ,19% ,59% ,34% ,14% ,44% ,50% ,73% ,54% ,71% ,94% ,52% ,27% ,29% ,67% ,53% ,30% ,43% ,94% ,99% ,78% ,48% ,47% ,53% ,04% ,43% ,21% ,11% ,61% ,37% ,44% Città 1 0,0% Le variazioni intervenute nel secondo quadrimestre del 2013 evidenziano che la stabilità complessiva del commercio cittadino è il risultato di dinamiche differenti nei diversi ambiti urbani. Il centro città perde altri 10 esercizi commerciali che vanno a sommarsi ai 13 persi nel primo quadrimestre. É interessante notare che mentre nel primo quadrimestre era stata colpita la zona centrale (CAP 10123) ad essere significativamente colpita dal calo (- 13 esercizi), in questo secondo quadrimestre sono le zone limitrofe, delimitate da corso Vittorio Emanuele II, corso Inghilterra e Corso Regina Margherita e dal fiume Po (CAP, 10121, e 10124), a far registrare saldi negativi. Resiste, attestandosi su valori stabili, la zona di San Secondo, mentre la Crocetta (CAP 10129), che nel passato quadrimestre aveva fato registrare un saldo positivo, mostra qualche segnale di cedimento. Continua il periodo difficile per le aree più periferiche della città commercialmente meno forti. 16

17 La variazioni delle attività di ristorazione nel secondo quadrimestre 2013 CAP SALDO VARIAZIONI % ,03% ,51% ,92% ,17% ,52% ,13% ,54% ,65% ,05% ,91% ,17% ,63% ,86% ,46% ,47% ,00% ,45% ,66% ,54% ,00% ,49% ,00% ,70% ,00% ,28% ,56% ,94% ,86% ,56% ,30% ,72% ,97% ,90% Città 92 1,2% Le variazioni intervenute nel secondo quadrimestre del 2013 sono più significative di quelle registrate nel primo quadrimestre (+92 esercizi) e denotano una dinamica espansiva del settore. Si conferma anche nel secondo quadrimestre il trend positivo delle aree a ridosso del centro città, in particolare la zona di San Salvario (CAP 10125; con + 12 esercizi). Anche la zona di Nizza Millefonti (CAP 10126; + 9 esercizi) fa registrare un saldo particolarmente positivo, al pari del quartiere Aurora (CAP 10152; + 9 esercizi), con un inversione di tendenza rispetto alla precedente rilevazione. S. Rita (CAP 10136; + 6 es.) si conferma essere un ambito ad alta densità di offerta e con un certo margine di crescita ed anche l ambito centrale (CAP dal al 10124), che nel primo quadrimestre faceva registrare una situazione di stallo mostra segni di ripresa. Fenomeni di contrazione si rilevano nel quartiere Parella (CAP e 10146) in particolare nell area a ridosso di corso Lecce, ma sono quasi tutti gli ambiti periferici della città, ad eccezione delle aree a ridosso della collina torinese, a denotare andamenti non espansivi. 17

Andamento delle attività commerciali e della ristorazione nella Città di Torino

Andamento delle attività commerciali e della ristorazione nella Città di Torino Andamento delle attività commerciali e della ristorazione nella Città di Torino L INDAGINE, BASATA SU DATI CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO INFOCAMERE, BANCA DATI ULISSE, PRENDE IN CONSIDERAZIONE IL COMMERCIO

Dettagli

Le elaborazioni sono basate su dati Camera di commercio di Torino InfoCamere, banca dati Ulisse.

Le elaborazioni sono basate su dati Camera di commercio di Torino InfoCamere, banca dati Ulisse. Nota metodologica La base dati è costituita dalle imprese attive in provincia di Torino presso l anagrafe camerale tenuta ed dalla CCIAA di Torino e la cui attività primaria o prevalente sia commercio

Dettagli

Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia

Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia In collaborazione con Ascom Confcommercio Brescia e Confesercenti della Lombardia orientale. Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 settembre 2012 Luglio 2012 A luglio 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

ALL. A ELENCO ATTIVITA PREVALENTI D IMPRESA AMMISSIBILI A CO-FINANZIAMENTO REGIONALE CODICI ATECO 2002

ALL. A ELENCO ATTIVITA PREVALENTI D IMPRESA AMMISSIBILI A CO-FINANZIAMENTO REGIONALE CODICI ATECO 2002 ALL. A ELENCO ATTIVITA PREVALENTI D IMPRESA AMMISSIBILI A CO-FINANZIAMENTO REGIONALE CODICI ATECO 2002 CODICE SEZIONE G G -50.1 G -50.10 G -50.10.0 G -50.3 G -50.30 G -50.30.0 G -50.5 G -50.50 G -50.50.0

Dettagli

Scheda Analisi CENTRO MARZO 2017

Scheda Analisi CENTRO MARZO 2017 Scheda Analisi CENTRO MARZO 2017 Attività svolta Analisi della città di Torino Offerta commerciale Offerta somministrazione Distribuzione della popolazione Quotazioni immobiliari Analisi del centro di

Dettagli

Torino in zone. Lungostura. Via Gottardo. C.so. Novara. Consolata. Lungo Dora. Via della. Firenze. S.Teresa. Via Po. Moncalieri. Via Ormea.

Torino in zone. Lungostura. Via Gottardo. C.so. Novara. Consolata. Lungo Dora. Via della. Firenze. S.Teresa. Via Po. Moncalieri. Via Ormea. Torino in zone D irettissima Torino Aeroporto Regina Margherita 21 2 2 13 14 23 15 16 05 06 17 18 19 07 08 10 02 09 11 12 Francia Trapani Via Tirreno Tazzoli Agnelli 01 20 Potenza Ferrucci Unione Sovietica

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 Marzo 2014 Gennaio 2014 A gennaio 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una variazione nulla

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 20 dicembre 2012 Ottobre 2012 Ad ottobre 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 giugno 2013 Aprile 2013 Ad aprile 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,1% rispetto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 giugno 2012 Aprile 2012 Ad aprile 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

Commercio al dettaglio in provincia di Brescia e in Lombardia. Variazioni medie annue

Commercio al dettaglio in provincia di Brescia e in Lombardia. Variazioni medie annue 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 LA DINAMICA DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN PROVINCIA DI BRESCIA Fonte: indagine congiunturale Unioncamere Lombardia. Elaborazioni a cura dell Ufficio Studi e

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 23 Maggio 2014 Marzo 2014 A marzo 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una diminuzione rispetto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 22 Gennaio 2015 Novembre 2014 A Novembre 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) aumenta dello 0,1% rispetto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 febbraio 2012 Dicembre 2011 A dicembre 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

Andamento delle vendite per forma distributiva e tipologia di esercizio

Andamento delle vendite per forma distributiva e tipologia di esercizio 25 ottobre 2012 Agosto 2012 Ad agosto 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una variazione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 aprile 2013 Febbraio 2013 A febbraio 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,2% rispetto

Dettagli

Cordiali saluti. Agli associati. Torino, 14 Marzo 2014 Prot.: NEWS: 44_14

Cordiali saluti. Agli associati. Torino, 14 Marzo 2014 Prot.: NEWS: 44_14 Torino, 14 Marzo 2014 Prot.: NEWS: 44_14 Agli associati È uscito il nuovo Borsino Immobiliare Furbatto 2014 che vi inviamo in allegato. Torino è stata suddivisa in 24 zone e per ciascuna troverete la rilevazione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 28 Agosto 2013 Giugno 2013 A giugno 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,2% rispetto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 maggio 2016 Marzo 2016 COMMERCIO AL DETTAGLIO A marzo 2016 le vendite al dettaglio registrano variazioni congiunturali negative dello 0,6% in valore e dello 0,8% in volume. Le vendite di prodotti alimentari

Dettagli

AREA COMMERCIO. I dati relativi al Commercio sono stati forniti dall Ufficio Commercio del Comune di Aosta e riguardano gli anni dal 1999 al 2009.

AREA COMMERCIO. I dati relativi al Commercio sono stati forniti dall Ufficio Commercio del Comune di Aosta e riguardano gli anni dal 1999 al 2009. AREA COMMERCIO I dati relativi al Commercio sono stati forniti dall Ufficio Commercio del Comune di Aosta e riguardano gli anni dal 1999 al 2009. 1 Autorizzazioni commerciali rilasciate suddivise per genere.

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 28 Agosto 2014 Giugno 2014 A giugno 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) resta invariato rispetto al

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 22 Aprile 2015 Febbraio 2015 A febbraio 2015 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,2% rispetto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 settembre 2015 Luglio 2015 COMMERCIO AL DETTAGLIO A luglio 2015 l indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 31 Agosto 2015 Giugno 2015 COMMERCIO AL DETTAGLIO A giugno 2015 l indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi)

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 giugno 2011 Aprile 2011 Ad aprile 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è aumentato, rispetto a marzo

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 Ottobre 2013 Agosto 2013 Ad agosto 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) resta invariato rispetto al

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 23 settembre 2005 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di luglio 2005 l'indice generale del valore delle

Dettagli

I comparti del commercio e dell ospitalità nell economia della provincia di Udine Focus: sul comune di Udine Focus: i consumi in Friuli Venezia Giulia

I comparti del commercio e dell ospitalità nell economia della provincia di Udine Focus: sul comune di Udine Focus: i consumi in Friuli Venezia Giulia I comparti del commercio e dell ospitalità nell economia della provincia di Udine Focus: sul comune di Udine Focus: i consumi in Friuli Venezia Giulia dicembre 2016 Via Morpurgo 4-33100 Udine - Tel. +39

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Dicembre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Dicembre 2008 25 febbraio 2009 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Dicembre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di dicembre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

La congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in provincia di Pisa

La congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in provincia di Pisa La congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in provincia di Pisa Consuntivo I trimestre 2011 aspettative II trimestre 2011 Pisa, 19 luglio 2011. L indagine congiunturale condotta sulle aziende

Dettagli

8. COMMERCIO E SERVIZI

8. COMMERCIO E SERVIZI 8. COMMERCIO E SERVIZI 8.1 Struttura e dinamica dei servizi Nel corso del 2009 è stata adottata una nuova classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) che entra ancora più nel dettaglio dei vari

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 Novembre 2014 Settembre 2014 A settembre 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) segna una lieve diminuzione

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Ottobre 2013

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Ottobre 2013 Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Ottobre 2013 1 Le principali evidenze del mese Il mese di ottobre, nel quale lo speso degli italiani per transazioni ecommerce raggiunge il valore

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008 23 gennaio 2009 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di novembre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi Direzione Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica

Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi Direzione Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi Direzione Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA MESE: APRILE 2012 ANTICIPAZIONE PROVVISORIA

Dettagli

NOTA METODOLOGICA. Le variabili poste sotto osservazione sono: il fatturato; i prezzi; i flussi di clientela; le aspettative future.

NOTA METODOLOGICA. Le variabili poste sotto osservazione sono: il fatturato; i prezzi; i flussi di clientela; le aspettative future. INDAGINE CONGIUNTURALE DELLA RISTORAZIONE I Quadrimestre 2005 NOTA METODOLOGICA A gennaio 2005 è partito l osservatorio congiunturale Fipe sulla ristorazione. Il campione è basato su imprese del settore

Dettagli

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA ANTICIPAZIONE PROVVISORIA

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA ANTICIPAZIONE PROVVISORIA Divisione Patrimonio, Innovazione e Sviluppo, Lavoro e Formazione professionale, Servizi al cittadino Direzione Servizi Civici Settore Statistica e Toponomastica INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 21 dicembre 2006 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2006 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 24 aprile 2007 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di febbraio 2007 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Febbraio 2014

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Febbraio 2014 Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Febbraio 2014 1 444444 4444 Le principali evidenze del mese Nel mese di febbraio lo speso degli italiani per transazioni ecommerce con carta ammonta

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 23 dicembre 2008 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

4.3 Il sistema distributivo agroalimentare

4.3 Il sistema distributivo agroalimentare 4.3 Il sistema distributivo agroalimentare Nella Regione Marche alla fine del 2006 risultano attive più di 25 mila strutture commerciali. Rispetto all anno precedente sono cresciute dello 0,7%, mentre

Dettagli

L Umbria nel contesto nazionale

L Umbria nel contesto nazionale La distribuzione commerciale in Umbria L Umbria nel contesto nazionale Perugia, 17 luglio 2013 Enza Galluzzo Fonti dei dati L Osservatorio Nazionale del Commercio (ONC) costituisce da anni una fonte importante

Dettagli

La stagione dei saldi invernali 2011 02/01-08/01. Marketing CartaSi

La stagione dei saldi invernali 2011 02/01-08/01. Marketing CartaSi La stagione dei saldi invernali 2011 02/01-08/01 Marketing CartaSi 1 CartaSi SpA Azienda del Gruppo ICBPI Osservatorio Acquisti CartaSi 2011 Inizio di saldi debole. Sul territorio sono in controtendenza

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Novembre 2013

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Novembre 2013 Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Novembre 2013 1 Le principali evidenze del mese Nel mese di novembre gli italiani hanno speso con carta nel canale ecommerce 1 miliardo e 57 milioni

Dettagli

La attività del commercio al dettaglio in Toscana Rapporto Firenze, maggio 2017

La attività del commercio al dettaglio in Toscana Rapporto Firenze, maggio 2017 La attività del commercio al dettaglio in Toscana Rapporto 2016 Firenze, maggio 2017 Il contesto di riferimento 1 Per la Toscana, il 2016 ha rappresentato il terzo anno consecutivo di crescita. La serie

Dettagli

4. COMMERCIO E SERVIZI

4. COMMERCIO E SERVIZI 4. COMMERCIO E SERVIZI 4.1 Struttura e dinamica dei servizi Come già evidenziato nel capitolo relativo al tessuto imprenditoriale, negli ultimi anni si sta assistendo a un processo di terziarizzazione

Dettagli

La congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in provincia di Pisa

La congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in provincia di Pisa La congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in provincia di Pisa Consuntivo I trimestre 2014 aspettative II trimestre 2014 Pisa, 8 settembre 2014. Prosegue, nei primi tre mesi del 2014, la

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Settembre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Settembre 2008 21 novembre 2008 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Settembre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di settembre 2008 l'indice generale del valore

Dettagli

La stagione dei saldi invernali 2012 02/01-22/01. Marketing CartaSi

La stagione dei saldi invernali 2012 02/01-22/01. Marketing CartaSi La stagione dei saldi invernali 2012 02/01-22/01 Marketing CartaSi 1 CartaSi SpA Azienda del Gruppo ICBPI Osservatorio Acquisti CartaSi 2011 Bilancio ancora negativo per i saldi invernali Ultima settimana

Dettagli

Il commercio nella provincia di Roma. 2 semestre 2013

Il commercio nella provincia di Roma. 2 semestre 2013 Il commercio nella provincia di Roma 2 semestre 2013 Il commercio nella provincia di Roma 2 semestre 2013 A cura di: Lo studio è stato realizzato dal Servizio Statistica, all interno della Posizione Organizzativa

Dettagli

Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi Direzione Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica

Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi Direzione Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi Direzione Servizi Civici Servizio Statistica e Toponomastica INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA MESE: SETTEMBRE 2012 ANTICIPAZIONE PROVVISORIA

Dettagli

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Luglio 2012 Marketing CartaSi 1 Il Barometro Cashless di Luglio Variazioni % sul periodo corrispondente 10,0 9,0 8,0 7,0-2,4 +4,5 6,0 5,0

Dettagli

La stagione dei saldi invernali 2012 02/01-15/01. Marketing CartaSi

La stagione dei saldi invernali 2012 02/01-15/01. Marketing CartaSi La stagione dei saldi invernali 2012 02/01-15/01 Marketing CartaSi 1 CartaSi SpA Azienda del Gruppo ICBPI Osservatorio Acquisti CartaSi 2011 Due settimane opache per i saldi. Dopo uno sprint iniziale volgono

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Gennaio 2014

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Gennaio 2014 Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Gennaio 2014 1 444444 4444 Le principali evidenze del mese Il mese di gennaio registra uno speso degli italiani per transazioni ecommerce con carta

Dettagli

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 CENTRO STORICO 3.000 4.350 2.150 2.950 1.450 1.800 2.700 4.550 1.200 2.700 2.000 3.400 CROCETTA 2.650 4.200 1.950 2.750 1.400 1.800

Dettagli

IL COMMERCIO NELL AREA METROPOLITANA DI BOLOGNA - ANNO

IL COMMERCIO NELL AREA METROPOLITANA DI BOLOGNA - ANNO IL COMMERCIO NELL AREA METROPOLITANA DI BOLOGNA - ANNO 215 - - il commercio al dettaglio in sede fissa- STOCK: sono 14.17 gli esercizi al dettaglio in sede fissa al 31.12.215, con una superficie di vendita

Dettagli

Esercizi di vicinato Medie strutture vendita

Esercizi di vicinato Medie strutture vendita La ricerca si propone di fornire un aggiornamento della realtà distributiva al dettaglio della provincia di Brescia, alla data del 2005, evidenziando i dati sulla stessa, organizzati per tipologia di vendita,

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Dicembre 2013

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Dicembre 2013 Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Dicembre 2013 1 Le principali evidenze del mese Nel mese di dicembre gli italiani hanno speso con carta nel canale ecommerce 1 miliardo e 87 milioni

Dettagli

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 CENTRO STORICO 2.700 4.350 2.000 2.800 1.300 1.800 2.700 5.500 1.200 2.700 2.000 3.400 CROCETTA 2.500 4.000 2.000 2.600 1.500 1.900

Dettagli

INDICE GENERALE (SENZA TABACCHI) DEI PREZZI AL CONSUMO - (Base 1995=100) GENOVA SAVONA LA SPEZIA ITALIA

INDICE GENERALE (SENZA TABACCHI) DEI PREZZI AL CONSUMO - (Base 1995=100) GENOVA SAVONA LA SPEZIA ITALIA 13 COMMERCIO INTERNO INDICE GENERALE (SENZA TABACCHI) DEI PREZZI AL CONSUMO - (Base 1995=100) 135,0 130,0 125,0 120,0 115,0 110,0 105,0 Fonte: Istat 100,0 1996 1997 1998 2002 2003 GENOVA SAVONA LA SPEZIA

Dettagli

G l i s t r a n i e r i e l e a t t i v i t à e c o n o m i c h e

G l i s t r a n i e r i e l e a t t i v i t à e c o n o m i c h e G l i s t r a n i e r i e l e a t t i v i t à e c o n o m i c h e D i f f u s i o n e e i n c i d e n z a d e l l a c o m p o n e n t e s t r a n i e r a n e l l e a t t i v i t à c o m m e r c i a l i

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Giugno 2012 Marketing CartaSi 1 Le principali evidenze del mese Nel mese di Giugno, gli italiani hanno speso per transazioni ecommerce con carta

Dettagli

Politica agraria comunitaria

Politica agraria comunitaria Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Medicina Veterinaria Scuola di specializzazione in Alimentazione animale Politica agraria comunitaria Dott. Rossella Ugati Argomento della lezione

Dettagli

Commercio all ingrosso di cereali, sementi e alimenti per il bestiame (mangimi) Commercio all ingrosso di cereali e legumi secchi

Commercio all ingrosso di cereali, sementi e alimenti per il bestiame (mangimi) Commercio all ingrosso di cereali e legumi secchi SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Ateco 2002 derivata dalla Nace Rev. 1.1 CLASSIFICAZIONE PER SEZIONI, SOTTOSEZIONI, DIVISIONI, GRUPPI, CLASSI E CATEGORIE G 50 COMMERCIO ALL

Dettagli

Indice dei prezzi al consumo per l intera collettività

Indice dei prezzi al consumo per l intera collettività DIREZIONE STATISTICA E SICUREZZA AZIENDALE Indice dei prezzi al consumo per l intera collettività MESE: FEBBRAIO 2014 ANTICIPAZIONE PROVVISORIA La del Comune di Genova comunica che in base alla rilevazione

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Ottobre 2012 Marketing CartaSi 1 Le principali evidenze del mese Il mese di ottobre, nel quale lo speso degli italiani per transazioni ecommerce

Dettagli

Ente Bilaterale del Terziario della Spezia Ente Bilaterale del Turismo della Spezia. Ricerca 2016 Turismo crocieristico

Ente Bilaterale del Terziario della Spezia Ente Bilaterale del Turismo della Spezia. Ricerca 2016 Turismo crocieristico Ente Bilaterale del Terziario della Spezia Ente Bilaterale del Turismo della Spezia Ricerca 2016 Turismo crocieristico La presente ricerca è stata realizzata dallo Studio Roberto Vegnuti Consulting info@rvconsulitng.it

Dettagli

L'evoluzione congiunturale dell'economia provinciale

L'evoluzione congiunturale dell'economia provinciale L'evoluzione congiunturale dell'economia provinciale Sovracampionamento dell'indagine congiunturale per la provincia di Forlì Cesena Risultati del 3 trimestre 2012 e previsioni per il 4 trimestre 2012

Dettagli

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE. FEBBRAIO 2016 Variazioni percentuali provvisorie.

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE. FEBBRAIO 2016 Variazioni percentuali provvisorie. INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE. FEBBRAIO 2016 Variazioni percentuali provvisorie. Nel mese di Febbraio l indice dei prezzi al consumo per l intera collettività comprensivo

Dettagli

Come leggere il Borsino

Come leggere il Borsino Come leggere il Borsino Criteri di rilevazione e metodologie di consultazione ROBERTO FURBATTO CESARE FURBATTO Anche per questa edizione del Borsino 2015, la rilevazione dei prezzi degli immobili è effettuata

Dettagli

COMUNE DI TERNI Direzione Sviluppo Economico e Aziende Servizi Statistici

COMUNE DI TERNI Direzione Sviluppo Economico e Aziende Servizi Statistici COMUNE DI TERNI Direzione Sviluppo Economico e Aziende Servizi Statistici Corso del Popolo 30 05100 Terni Tel +39 0744.549.742-3-5 statistica@comune.tr.it INDICE PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITÀ

Dettagli

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con carta di credito. Ottobre 2011 Marketing CartaSi

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con carta di credito. Ottobre 2011 Marketing CartaSi Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con carta di credito Ottobre 2011 Marketing CartaSi 1 CartaSi SpA Azienda del Gruppo ICBPI L indice Cashless di Ottobre Variazioni % sul periodo corrispondente

Dettagli

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Dicembre 2012 Marketing CartaSi 1 Le principali evidenze del mese Nel mese di dicembre gli italiani hanno speso con carta nel canale ecommerce 813

Dettagli

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE Anticipazione provvisoria OTTOBRE 2016 L Ufficio Statistica del Comune di

Dettagli

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE Anticipazione provvisoria SETTEMBRE 2012 L Ufficio Statistica del Comune

Dettagli

(agosto 2010) L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA

(agosto 2010) L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA (agosto 2010) Il tasso d inflazione a livello nazionale registra un rallentamento ad agosto, scendendo al +1,6% grazie alla lieve flessione congiunturale

Dettagli

Commercio Interno 17 1

Commercio Interno 17 1 Commercio Interno 17 COMMERCIO INTERNO Le tabelle riportate sono esplicative del commercio interno nella regione Lazio nell anno 2005 e sono relative al commercio al dettaglio, al commercio all ingrosso

Dettagli

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE Anticipazione provvisoria MARZO 2016 L Ufficio Statistica del Comune di

Dettagli

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE

COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE COMUNE DI COMO SERVIZIO STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITA NAZIONALE Anticipazione provvisoria GIUGNO 2016 L Ufficio Statistica del Comune di

Dettagli

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Nel 2014 il mercato del lavoro molisano ha mostrato segnali di miglioramento, (Rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat)

Dettagli

IL SUCCESSO DELLA PET ECONOMY

IL SUCCESSO DELLA PET ECONOMY IL SUCCESSO DELLA PET ECONOMY Abbiamo assistito negli ultimi anni ad un poderoso sviluppo dei cosiddetti Pet Shop, vale a dire dei negozi specializzati nel cibo e negli accessori per gli animali domestici.

Dettagli

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Settembre 2014

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Settembre 2014 Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Settembre 2014 1 8888888 88 Il Barometro Cashless di Settembre 5,0 +2,2 4,5 4,0 3,5 +4,5 3,7 3,0 2,5 2,0 1,5 1,5 1,0 0,5 0,0 AM Set 14/AM

Dettagli

ESERCIZI DI COMMERCIO AL DETTAGLIO DI VICINATO Dichiarazione allegata alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività

ESERCIZI DI COMMERCIO AL DETTAGLIO DI VICINATO Dichiarazione allegata alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività ESERCIZI DI COMMERCIO AL DETTAGLIO DI VICINATO Dichiarazione allegata alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività Ai sensi del D.Lgs. 59/2010 (art. 65) e della L.R. n. 11/08 (art. 1, comma 17) IL

Dettagli

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Maggio 2012 Marketing CartaSi 1 Il Barometro Cashless di Maggio Variazioni % sul periodo corrispondente 10,0 9,0 8,0 7,0-1,5 +4,5 6,0 5,0

Dettagli

CONGIUNTURA COMMERCIO

CONGIUNTURA COMMERCIO CONGIUNTURA COMMERCIO I TRIMESTRE 2014 La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle tavole contenute nel presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: Camera

Dettagli

COMMERCIO NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

COMMERCIO NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA IL COMMERCIO NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA 1 semestre 2003 IL COMMERCIO NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA - 1 SEMESTRE 2003 Indice 1. 2. Le altre forme di vendita: Commercio al dettaglio al di fuori dei negozi Commercio

Dettagli

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2016 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2016 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 21 TORINO NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO 21 1 Quota di edifici residenziali e ad uso produttivo nelle zone amministrative Quota di edifici

Dettagli

INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO. 4 trimestre 2016 Allegato Statistico. Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica

INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO. 4 trimestre 2016 Allegato Statistico. Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE COMMERCIO AL DETTAGLIO 4 trimestre 2016 Allegato Statistico Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica Febbraio 2017 1. Gli indicatori congiunturali Negli ultimi

Dettagli

Le dinamiche del settore commerciale in provincia di Firenze

Le dinamiche del settore commerciale in provincia di Firenze Le dinamiche del settore commerciale in provincia di Firenze Gerri Martinuzzi Area Sviluppo delle Imprese e del Mercato Servizio Statistica e Studi L andamento dell indice del valore delle vendite al dettaglio

Dettagli

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Marzo 2012 Marketing CartaSi 1 Il Barometro Cashless di Marzo Variazioni % sul periodo corrispondente 10,0 9,0 8,0 7,0 +4,5 +4,5 +9,0 6,0

Dettagli

Il commercio al dettaglio in provincia di Padova Variazione del numero di imprese operative al

Il commercio al dettaglio in provincia di Padova Variazione del numero di imprese operative al Il commercio al dettaglio in provincia di Padova Variazione del numero di imprese operative al 31.12.2011 Collana Rapporti N. 659 3 INDICE a pag. - Premessa e avvertenze metodologiche 4 - Sintesi delle

Dettagli

IL BORSINO IMMOBILIARE. dal 1929 CONSULTABILE SUL SITO

IL BORSINO IMMOBILIARE. dal 1929 CONSULTABILE SUL SITO IL BORSINO IMMOBILIARE 2017 dal 1929 CONSULTABILE SUL SITO WWW.FURBATTO.IT Come leggere il Borsino Criteri di rilevazione e metodologie di consultazione ROBERTO FURBATTO CESARE FURBATTO a BORSINO 2017

Dettagli

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con carta di credito

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con carta di credito Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con carta di credito Novembre 2011 Marketing CartaSi 1 CartaSi SpA Azienda del Gruppo ICBPI Il Barometro Cashless di novembre Variazioni % sul periodo corrispondente

Dettagli

COMUNICATO STAMPA 03 Febbraio 2017 ore 11.00

COMUNICATO STAMPA 03 Febbraio 2017 ore 11.00 COMUNE DI REGGIO CALABRIA SERVIZIO STATISTICA www.reggiocal.it/statistica ANTICIPAZIONE DELLA VARIAZIONE DEGLI INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO CITTA DI REGGIO CALABRIA MESE DI GENNAIO 2017 (dati provvisori)

Dettagli

L'evoluzione congiunturale dell'economia provinciale

L'evoluzione congiunturale dell'economia provinciale L'evoluzione congiunturale dell'economia provinciale Sovracampionamento dell'indagine congiunturale per la provincia di Forlì Cesena Risultati del 1 trimestre 2013 e previsioni per il 2 trimestre 2013

Dettagli

I saldi di luglio 2012: il comportamento d acquisto con carta di credito. Marketing CartaSi

I saldi di luglio 2012: il comportamento d acquisto con carta di credito. Marketing CartaSi I saldi di luglio 2012: il comportamento d acquisto con carta di credito Marketing CartaSi 1 CartaSi SpA Azienda del Gruppo ICBPI Osservatorio Acquisti CartaSi 2011 Le spese con carta di credito: dimensioni

Dettagli

SITUAZIONE DELLA RETE AL E CONFRONTI 1998 / 2007 / 2010 / 2011

SITUAZIONE DELLA RETE AL E CONFRONTI 1998 / 2007 / 2010 / 2011 Osservatorio regionale del commercio SITUAZIONE DELLA RETE AL 31.12.2011 E CONFRONTI 1998 / 2007 / 2010 / 2011 marzo 2013 Osservatorio Commercio N IT 231513 SOMMARIO 1 IL QUADRO GENERALE 1.1 Il numero

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Tab.1: Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività

COMUNICATO STAMPA. Tab.1: Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività COMUNICATO STAMPA 11 novembre 2009 Imprese in Movimento III trimestre 2009 Osserfare, l osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina, rende noti gli ultimi dati Movimprese elaborati per il

Dettagli