1. PREMESSA 2 2. FINALITÀ E CONTENUTI DEL PIANO DI SORVEGLIANZA, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEL SITO

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1 INDICE 1. PREMESSA 2 2. FINALITÀ E CONTENUTI DEL PIANO DI SORVEGLIANZA, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEL SITO CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA DURATA DELLE ATTIVITÀ CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI E DELLA POPOLAZIONE 4 3. PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA, CONTROLLO E MONITORAGGIO GAS INTERSTIZIALE QUALITÀ DELL ARIA Agenti chimici Agenti biologici Agenti fisici ACQUE SOTTERRANEE RILIEVI PLANOALTIMETRICI PERCOLATO 9 4. MODALITÀ DI MONITORAGGIO CAMPIONAMENTO E TIPOLOGIA DI ANALISI DEI LIQUIDI Campionamento delle acque di falda Campionamento del percolato Analisi di laboratorio CAMPIONAMENTI E TIPOLOGIA DI ANALISI DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Strumentazione di campionamento Procedura di rilevamento dei parametri del gas interstiziale Procedura di rilevamento dei parametri di qualità dell aria RAPPORTI RIASSUNTIVI 18 PIANO DI MONITORAGGIO 1/19

2 1. PREMESSA In ragione della tipologia degli interventi di bonifica programmati (sistemazione del sito mediante il ri-allestimento del volume interessato dalla presenza dei rifiuti opportunamente impermeabilizzato e ri-collocazione al suo interno del sottovaglio ottenuto dalla selezione dei rifiuti stabilizzati) è necessario ottemperare a quanto disposto dalla normativa vigente in materia di bonifica e messa in sicurezza permanente (cfr. Allegato n.3 alla parte V del D.Lgs. n.152/06) la quale prevede lo svolgimento di attività di controllo e monitoraggio degli interventi in progetto. Sotto questo aspetto è da rilevare che un utile riferimento ai fini della definizione di un adeguato programma di monitoraggio per il sito in questione è rappresentato da quanto disposto dalla normativa sulle discariche in merito alla redazione del piano di sorveglianza, controllo e monitoraggio D.Lgs.n.36/2003 (cfr. art.8 comma punto h) in cui contenuti sono meglio illustrati al punto n.5 dell Allegato n.2. Tuttavia occorre precisare che il presente progetto riguarda un intervento di bonifica e messa in sicurezza di una vecchia discarica dismessa e non già la gestione di un sito di nuova realizzazione, in esercizio ovvero da dismettere. Pertanto si è ritenuto di focalizzare l attenzione solo su quegli aspetti indicati dalla predetta normativa giudicati rilevanti ai fini del monitoraggio degli interventi oggetto del presente progetto di bonifica e messa in sicurezza permanente. Il presente programma definisce le tipologie di misurazioni, i parametri e le frequenze di monitoraggio al fine di assicurare (punto 5 dell allegato 2 del D.Lgs 36/2003): il monitoraggio degli effetti indotti a seguito della realizzazione degli interventi sull ambiente circostante la prevenzione dei rischi per l ambiente la sussistenza di situazioni che possono determinare la necessità di effettuare ulteriori interventi post-bonifica. Si è ritenuto di proporre delle modalità e delle frequenze di monitoraggio differenti a seconda del periodo in cui esse potranno essere effettuare (in fase di realizzazione degli interventi in progetto ovvero in una fase successiva). L elaborazione che segue richiama, di volta in volta, le modalità e le procedure adottate in conformità con le indicazioni normative contenute nel D.Lgs. 36/03 per il monitoraggio delle discariche dismesse fermo restando che detto documento dovrà essere adeguato, laddove necessario, alle eventuali prescrizioni che emergeranno in occasione della conferenza dei servizi. PIANO DI MONITORAGGIO 2/19

3 2. FINALITÀ E CONTENUTI DEL PIANO DI SORVEGLIANZA, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEL SITO Il presente programma di monitoraggio identifica e descrive le modalità operative di verifica e controllo per verificare gli impatti ambientali attesi al termine dell intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente della discarica di località Martucci. I principali obiettivi del Piano sono: Durante le attività di bonifica è necessario assicurare una funzione preventiva di controllo di qualità, tendente alla verifica delle caratteristiche tecniche e prestazionali delle dotazioni di protezione per le maestranze impiegate nell attività di bonifica e per la popolazione. Unitamente a questo è necessario assicurare un corretto controllo ambientale sulle componenti ambientali che possono subire impatti negativi durante la realizzazione dei lavori di bonifica. Infine, è necessario altresì definire le modalità operative per la gestione dei rifiuti prodotti a seguito della realizzazione degli interventi di bonifica; Post intervento è necessario assicurare una funzione di verifica dell effettivo impatto delle emissioni prodotte dai rifiuti stabilizzati sull aria, sul terreno e sulle acque sotterranee, mediante la realizzazione di un programma di monitoraggio post intervento da effettuarsi sulle componenti ambientali più sensibili. Con riferimento a quanto indicato dal D.Lgs 36/2003, il Piano di Monitoraggio sarà suddiviso nelle sezioni di seguito riportate: sorveglianza, monitoraggio e controlli da effettuarsi in fase di realizzazione degli interventi di bonifica ed in fase post intervento; modalità di campionamento e analisi; gestione delle informazioni CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA DURATA DELLE ATTIVITÀ Per stabilire la durata dell efficacia del presente Piano di Monitoraggio si è tenuto conto di quanto previsto dalla normativa sui siti contaminati e nonché di quella relativa alle discariche di rifiuti. La normativa sui siti contaminati (cfr. art.248 comma 2 del D.Lgs n.152/06) stabilisce che II completamento degli interventi di bonifica, di messa in sicurezza permanente e di messa in sicurezza operativa, nonché la conformità degli stessi al progetto approvato sono accertati dalla PIANO DI MONITORAGGIO 3/19

4 provincia mediante apposita certificazione sulla base di una relazione tecnica predisposta dall'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente territorialmente competente. Occorre sottolineare che la predetta normativa non definisce in maniera univoca la durata del Piano di Monitoraggio in questione ed inoltre nel caso specifico. Tutto ciò premesso, si ritiene che la durata del presente piano di sorveglianza, controllo e monitoraggio dell efficacia degli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente debba essere determinata da parte degli enti competenti. Tale durata è stata stabilita in cinque anni a partire dalla conclusione dei lavori di messa in sicurezza CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI E DELLA POPOLAZIONE I rischi connessi con le lavorazioni previste nell ambito del presente progetto di bonifica sono riconducibili alle potenziali emissioni provenienti dal corpo discarica prodotti a causa della degradazione della frazione organica dei rifiuti abbancati indicati nel paragrafo precedente. Le misure di sorveglianza, controllo e monitoraggio predisposte per la protezione dei lavoratori sono adeguate a garantire anche elevati standard di sicurezza per la popolazione in quanto il monitoraggio assicurato sul sito durante i lavori consente di prevenire, oltre ai rischi per i lavoratori, anche quelli per la popolazione. PIANO DI MONITORAGGIO 4/19

5 3. PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA, CONTROLLO E MONITORAGGIO I rischi connessi con le lavorazioni previste nell ambito del presente progetto di bonifica sono riconducibili alle potenziali emissioni provenienti dal corpo discarica prodotte a causa della degradazione della frazione organica dei rifiuti abbancati. Si ritiene che i controlli e la sorveglianza dei diversi comparti ambientali devono essere condotti da personale addestrato e qualificato relativamente ai seguenti aspetti: gas interstiziale qualità dell aria acque sotterranee rilievi plano altimetrici percolato. Il programma di sorveglianza, controllo e monitoraggio prevede delle frequenze di rilevazione diverse a seconda che l attività venga condotta durante la realizzazione degli interventi ovvero in fase di post gestione. Nella definizione delle modalità e delle frequenze di monitoraggio per le diverse componenti ambientali, si è tenuto conto altresì delle condizioni al contorno che verranno a determinarsi in fase di realizzazione degli interventi di bonifica e dopo la conclusione degli stessi nella fase di post gestione GAS INTERSTIZIALE Gli agenti chimici che saranno oggetto di monitoraggio ambientale sono O 2, CO, CO 2, NH 3, H 2 S e CH 4, H 2, mercaptani e composti volatili. Il campionamento sarà eseguito in corrispondenza degli sfiati previsti nel progetto (elaborato T.8, T.9 e T.10) Nella tabella di seguito riportata viene riassunto il programma di monitoraggio. Parametro Punto di controllo Gestione operativa Post -operam O 2, CO, CO 2, NH 3, H 2 S e CH 4, H2, mercaptani e composti volatili In corrispondenza degli sfiati Bimestralmente Semestrale PIANO DI MONITORAGGIO 5/19

6 3.2. QUALITÀ DELL ARIA La valutazione della qualità dell aria in corrispondenza del sito interessato dalla presenza dei rifiuti comporta la misurazione di parametri che possono essere ricondotti alle seguenti tipologie di sostanze: agenti fisici agenti chimici agenti biologici Come detto in precedenza, il programma di monitoraggio è stato modulato in funzione delle condizioni al contorno durante la realizzazione degli interventi di bonifica e nel post gestione Agenti chimici Gli altri agenti chimici che saranno oggetto di monitoraggio ambientale sono O 2, CO, CO 2, NH 3 e CH 4 e la zona più critica è quella di scavo nella quale, localmente, potrebbero riscontrasi concentrazioni di O 2 molto ridotte con alti valori di CO, CO 2, NH 3 e CH 4, H 2, mercaptani e composti volatili. Inoltre verrà monitorato il PM 3.5 durante la fase di gestione operativa. Nella tabella di seguito riportata viene riassunto il programma di monitoraggio precedentemente illustrato. Parametro Punto di controllo Gestione operativa Post -operam O 2, CO, CO 2, NH 3, H 2 S e CH 4, H2, mercaptani e composti volatili Aree limitrofe alle zone interessate dagli scavi I caso di incidenti, emissione di cattivi odori Semestrale PM 3.5 I campionatori verranno installati su n.2 operatori n.2 volte al mese ---- Il monitoraggio avviene utilizzando strumenti portatili da cantiere dotati di rilevatore acustico ad intermittenza che segnalano alle maestranze impiegate la necessità, in caso di superamento delle soglie limite previste dalla normativa vigente per i predetti agenti chimici, di interrompere le attività e riprendere queste ultime solo dopo il ripristino di idonee condizioni di sicurezza. PIANO DI MONITORAGGIO 6/19

7 Agenti biologici Dall indagini svolte presso cantieri analoghi a quello di realizzarsi in merito alla valutazione della carica batterica totale, funghi, stafilococchi, enterococchi, Pseudomonas spp. è stato verificato la sussistenza di valori non trascurabili di contaminazione ambientale rispetto al bianco esterno nel caso di lavorazioni svolte al chiuso. Tuttavia, trattandosi di interventi che non comportato contatto diretto fra maestranze impiegate e rifiuti e data la giacitura degli stessi, il rischio legato alla presenza di agenti biologici è estremamente ridotto. Nella tabella di seguito riportata viene riassunto il programma di monitoraggio precedentemente illustrato. Parametro Punto di controllo Gestione operativa Post -operam Carica batterica totale a 20 e 37 Aree limitrofe alla zona interessata dalla presenza dei rifiuti I caso di incidenti, emissione di cattivi odori ---- Il Piano di Sicurezza e Coordinamento indicherà i dispositivi di protezione necessari per prevenire i rischi per le maestranze Agenti fisici I veicoli e gli impianti utilizzati per il trattamento dei rifiuti espongono gli operatori sottoposti a potenziali rischi derivanti dall esposizione prolungata a rumori e vibrazioni al corpo intero di una certa entità sia in termini di accelerazione, sia in termini di dose assorbita (fenomeno impulsivo). Sarà cura del responsabile della sicurezza della ditta appaltatrice verificare la necessità di effettuare un monitoraggio dei livelli di rumorosità dell ambiente di lavoro al fine di predisporre l utilizzo di adeguati dispositivi di protezione individuale e collettiva utili a limitare gli impatti sui lavoratori. Un altra potenziale fonte di rischio connessa con l attività di rimozione dei rifiuti è legata al rischio di incendio/esplosione di miscele di gas determinato dalla presenza di una miscela entro i livelli di esplosività della miscela aria/metano in corrispondenza delle aree di scavo (4,5-16% in termini volumetrici) per la quale vi sia in contemporanea una sorgente di innesco rappresentata da una fonte di calore, da scintille, fiamme libere, ecc.. Per quanto attiene la verifica della sussistenza di rischi di esplosività/incendio legati alla presenza di una miscela metano/aria (4,5-16% in termini volumetrici) in corrispondenza delle aree a rischio (scavi), si rimanda a quanto già detto per il monitoraggio degli agenti chimici mentre è PIANO DI MONITORAGGIO 7/19

8 necessario, anche in ottemperanza a quanto disposto all Allegato V/Bis del D.Lgs. n.626/94 e ss.mm.ii. assicurare che in corrispondenza dello scavo gli impianti, le macchine, gli attrezzi, gli utensili, ecc. non devono nel loro uso dar luogo a riscaldamenti pericolosi o a produzione di scintille. Nella tabella di seguito riportata viene riassunto il programma di monitoraggio precedentemente illustrato. Parametro Punto di controllo Gestione operativa Post -operam O 2, CH 4 Aree limitrofe alle zone interessate dagli scavi Durante le operazioni di movimentazione di materia Semestrale Sorgenti di innesco Aree limitrofe alle zone interessate dagli scavi Durante le operazioni di movimentazione di materia Semestrale 3.3. ACQUE SOTTERRANEE Il monitoraggio della qualità delle acque sotterranee viene effettuato al fine di individuare eventuali effetti sull ambiente circostante prodotti dalle emissioni della discarica, rilevando e confrontando le condizioni a monte ed a valle della discarica rispetto alla direzione di deflusso sotterraneo nell area in oggetto. Saranno effettuati controlli su campioni di acqua sotterranea prelevati dai piezometri attrezzati per il monitoraggio della falda superficiale e dai pozzi utilizzati per il monitoraggio della falda profonda. I parametri chimici per il controllo della qualità del percolato sono riportati nella tabella che segue: Parametri da determinarsi per l analisi delle acque di falda ph Livello piezometrico Solidi sospesi Conducibilità Solidi sospesi totali Temperatura Azoto totale Azoto ammoniacale Ossidabilità Kübel Piombo Zinco Solventi aromatici Acido acetico Manganese Ferro Cadmio Solventi clorurati Arsenico Solfuri Cromo VI Calcio Cianuri Composti organo alogenati Pesticidi fosfati e totali Solventi organici aromatici Azoto nitroso Alcalintià COD Fosforo Totale Ortofosfati Cloruri TOC PIANO DI MONITORAGGIO 8/19

9 Parametri da determinarsi per l analisi delle acque di falda Azoto nitrico BOD 5 Nichel Boro Solfati Fenoli Cromo Totale Rame Mercurio Selenio Oli minerali Alluminio Potassio Fluoruri Sodio IPA Solventi Organici azotati Solventi clorurati Nella tabella di seguito riportata viene riassunto il programma di monitoraggio precedentemente illustrato. Punto di controllo Gestione operativa Post -operam Pozzi falda profonda Al termine degli interventi di messia in sicurezza Semestrale 3.4. RILIEVI PLANOALTIMETRICI Le verifiche plano-altimetriche condotte sul sito durante la realizzazione degli interventi di bonifica da realizzarsi in fase di gestione hanno l obiettivo di: controllare il raggiungimento delle quote previste dal progetto; definire la volumetria occupata dai rifiuti oggetto delle attività di scavo e rimozione. Il rilievo del sito dovrà essere effettuato utilizzando strumentazioni topografiche di ultima generazione (Stazione totale), ed elaborate con software topografico che utilizza maglie triangolari che consente di tracciare le curve di livello con maggior precisione. I rilievi che saranno effettuati in occasione dei lavori previsto nell ambito del presente progetto di bonifica, dovranno essere effettuati installando la stazione totale in corrispondenza dello stesso utilizzato per la redazione di quello utilizzato nell ambito del presente progetto di bonifica. I rilievi plano altimetrici saranno realizzati a discrezione della Direzione dei Lavori ovvero, presumibilmente, in occasione della compilazione degli Stati di Avanzamento Lavori finalizzati alla liquidazione delle somme dovute all appaltatore a titolo di corrispettivo dei lavori svolti. È prevista una ispezione annuale della copertura per verificare il comportamento di assestamento del corpo dei rifiuti ed eventuali fenomeni di cedimento localizzato PERCOLATO Il controllo regolare delle caratteristiche quali-quantitative del percolato ha lo scopo di: ottimizzare le attività di smaltimento; PIANO DI MONITORAGGIO 9/19

10 caratterizzare il rifiuto liquido da smaltire presso piattaforme autorizzate. I controlli quali-quantitativi del percolato prevedono il prelievo di campioni da sottoporre ad analisi chimiche finalizzate a valutare le caratteristiche chimico-fisiche del rifiuto liquido da smaltire e unitamente alla quantificazione complessiva del refluo rimosso dal corpo discarica. Le analisi qualitative del percolato saranno eseguite su campioni prelevati in corrispondenza degli accumuli presenti all interno del corpo rifiuto, che di fatto rappresenta l unico modo in cui è possibile prelevare un campione rappresentativo per giungere ad una caratterizzazione della composizione media del liquido da rimuovere I parametri chimici per il controllo della qualità del percolato sono riportati nella tabella che segue: Parametri da determinarsi per l analisi del percolato BOD 5 COD Azoto ammoniacale Azoto nitrico Conducibilità Azoto totale Azoto nitroso Piombo ph Solidi sospesi totali TOC Acido acetico Fosforo totale Cloruri Ortofosfati Cromo VI Mercurio Solventi aromatici Ferro Fenoli Solventi clorurati Solfati Selenio Rame Arsenico Nichel Solfuri Cadmio Boro Manganese Cromo totale Oli minerali Zinco Alluminio In aggiunta a questi parametri, la ditta appaltatrice potrà compiere tutte le determinazione analitiche aggiuntive che saranno necessarie ai fini dell individuazione dell impianto di trattamento finale del percolato rimosso. I metodi con i quali dovranno essere eseguiti i campionamenti e le analisi di laboratorio sono indicati nel successivo capitolo 4 Modalità operative di campionamento e analisi. Le frequenze di controllo dei suddetti parametri, differenti a seconda se effettuati in fase di gestione operativa o di post gestione operativa, sono riportate nella seguente tabella. Parametro Punto di controllo Gestione operativa Post -operam Quantità Carichi autobotte/impianto di trattamento Ogni prelievo ---- Qualità Carichi autobotte/impianto di trattamento Primo conferimento ovvero in concomitanza di Semestrale PIANO DI MONITORAGGIO 10/19

11 variazioni delle qualità del refluo riscontrate durante le attività di prelievo ed estrazione I risultati delle analisi e dei rilevamenti dovranno essere trasmessi alla Direzione dei Lavori che provvederà alla loro raccolta ai fini della rendicontazione finale delle attività. Per quanto concerne la documentazione inerente lo smaltimento del percolato, la Direzione dei Lavori controllerà che l impresa appaltatrice ottemperi agli obblighi derivanti dall applicazione dell art.193 del D.Lgs. n.152/2006 la quale dovrà fornire la I a e la IV a copia del formulario d identificazione rifiuti attestanti la corretta gestione del refluo rimosso nonché i quantitativi effettivamente trasportati e l impianto finale al quale il predetto rifiuto è stato conferito. PIANO DI MONITORAGGIO 11/19

12 4. MODALITÀ DI MONITORAGGIO Lo svolgimento delle attività di campo viene eseguito mediante l'utilizzo di tecniche di rilevamento di interesse per il singolo comparto ambientale secondo il seguente ordine di priorità: metodi ufficiali approvati da organismi di standardizzazione e di protezione ambientale nazionali quali UNI, CEI, ISS, ANPA, ARPA, ed internazionali quali ISO, ASTM, OCSE, EEA, USEPA, Environment Canada; metodi precedentemente utilizzati dagli Enti locali competenti (Regione, Provincia, Comunità Montana, Comune) per lo svolgimento di studi analoghi su contesti ambientali analoghi; metodi indicati dall ARPA per lo svolgimento del monitoraggio; metodiche predisposte da Università, Enti di ricerca, Organizzazioni scientifiche e professionali di riconosciuta capacità tecnico-scientifica; altre metodologie messe a punto dagli autori dello studio. Il Piano di Monitoraggio viene attuato attraverso sopralluoghi di tecnici qualificati che raccoglieranno i dati e svolgeranno le attività definite nel seguito. Le attività in campo dovranno essere eseguite da tecnici esperti in problematiche ambientali, formati sulle problematiche relative alla sicurezza sul lavoro e dotati di tutte le apparecchiature ed attrezzature necessarie al corretto svolgimento delle attività previste. I tecnici responsabili per la conduzione del Piano di Monitoraggio si relazionano con il Comune di Conversano e con gli Enti preposti al controllo per tutte le esigenze di sviluppo delle attività previste, comprese quelle informative. Pertanto, il Piano di Monitoraggio descritto in questo documento può subire alcune modifiche, in accordo con gli Enti locali di Controllo, se durante le diverse fasi previste dal progetto (gestione, post-gestione e recupero ambientale) emergeranno esigenze differenti da quelle ipotizzate in questa fase iniziale. In particolare le metodiche di rilevamento e analisi modalità si riferiscono alle operazioni di campionamento dei liquidi, conduzione delle analisi di laboratorio e svolgimento delle campagne di analisi della qualità dell aria. Le analisi devono essere eseguite presso laboratori di prova accreditati secondo la norma EN- UNI Per quanto non espressamente citato nel presente capitolo si fa riferimento alle metodiche ufficiali. PIANO DI MONITORAGGIO 12/19

13 Di seguito si riportano le principali procedure per l esecuzione dei campionamenti e i parametri da analizzare individuati sulla base delle prescrizioni legislative CAMPIONAMENTO E TIPOLOGIA DI ANALISI DEI LIQUIDI Il programma delle indagini prevede il prelievo di campioni di: acque sotterranee prelevate dai piezometri ubicati all intorno della discarica e che pescano in corrispondenza della falda superficiale; acque sotterranee prelevate dai pozzi per l estrazione di acqua di falda che pescano in corrispondenza della falda profonda; percolato rinvenuto durante le attività di scavo dei rifiuti Campionamento delle acque di falda Preliminarmente ad ogni campagna di monitoraggio viene rilevato in ogni punto di controllo la quota del livello statico delle acque sotterranee e la profondità del pozzo stesso, e viene effettuato, se possibile, un intervento di spurgo. Tale azione ha lo scopo di svuotare il pozzo dall acqua che vi ristagna da tempo, al fine di richiamare e campionare l acqua di falda Campionamento del percolato Se ritiene opportuno, per garantire la rappresentatività dei campioni di percolato da analizzare, che questi ultimi siano prelevati direttamente dal serbatoio di raccolta o direttamente dall'autocisterna che effettua il trasporto di tale refluo agli impianti di smaltimento Analisi di laboratorio Le analisi di laboratorio sui liquidi comprendono analisi fisiche e chimiche come specificato nella seguente tabella. Parametro Percolato autobotte Acque di falda Metodiche di analisi proposte ph IRSA-CNR/Q100/2080 Solidi sospesi IRSA-CNR/Q100/2050 Solidi sospesi totali IRSA-CNR/Q100/2050 Temperatura EPA 170- IRSA-CNR/Q100/2100 Alcalinità IRSA-CNR/Q100/2010 UNI-ISO o equivalente Conducibilità elettrica IRSA-CNR/Q100/2030-EPA o equivalente PIANO DI MONITORAGGIO 13/19

14 Parametro Percolato autobotte Acque di falda Metodiche di analisi proposte Azoto totale Azoto ammoniacale Azoto nitroso EPA 351-IRSA-CNR/Q100/5030 APHA, AWWA, WEF Standard methods for the examination of water and wastewater SM4500-N EPA 351-IRSA-CNR/Q100/5030 APHA, AWWA, WEF Standard methods for the examination of water and wastewater SM4500-NH3 EPA 300,352.1-IRSA CNR/Q100/4010- UNICHIM Azoto nitrico EPA 300,354.1-IRSA CNR/Q100/4030 BOD 5 EPA IRSA CNR/Q100/5120 COD EPA IRSA CNR/Q100/5110 TOC EPA IRSA-CNR/Q100/5040 APHA, AWWA, WEF Standard methods for the examination of water and wastewater SM4500-C Ortofosfati Fosforo Totale EPA IRSA-CNR/Q100/4110 APHA, AWWA, WEF Standard methods for the examination of water and wastewater SM4500-P EPA IRSA-CNR/Q100/4090 APHA, AWWA, WEF Standard methods for the examination of water and wastewater SM4500-P Cloruri Metodo UNICHIM 876/91 IRSACNR/ Q100/4070 Solfati Metodo UNICHIM 876 IRSACNR/ Q100/4120/B Solfuri EPA 376-IRSA-CNR/Q100/4160 APHA, AWWA, WEF Standard methods for the examination of water and wastewater SM4900-S Acido Acetico Da definire Solventi aromatici CNR-IRSA/Q100/5120 o equivalente Solventi clorurati CNR-IRSA/Q100/5130 o equivalente Manganese EPA 6020-EPA200.8-IRSA-CNR-Q /94 Ferro IRSA-CNR/Q100/3090 Fenoli CNR-IRSA/Q100/ estr. Boro Metodo UNICHIM 467 Cadmio Cromo totale EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, UNI EN 5961/97 EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, UNI EN 1233/96 Cromo VI CNR-IRSA/Q100/3080 Nichel EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, PIANO DI MONITORAGGIO 14/19

15 Parametro Percolato autobotte Acque di falda Metodiche di analisi proposte UNI EN 10552/96 Piombo Rame Zinco Alluminio EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, UNI EN 10553/96 EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, UNI EN 10554/96 EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, Q100 CNR-IRSA 3230/94 EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, UNI 1045/96 Mercurio EPA 245- IRSA-CNR-Q /A Selenio EPA 3005 (digestione)-epa 6020 o EPA 200.8, UNI 10557/96 Arsenico CNR-IRSA/Q100/ EPA 3005 (digestione)- EPA 6020 o EPA Oli minerali CNR-Q /94 Solventi organici azotati Pesticidi fosforiti e totali Composti organoalogenati EPA-8260B/96 MP-0121-R1/03 EPA-8260B/96 Solventi aromatici CNR-IRSA/Q100/5120 o equivalente Solventi clorurati CNR-IRSA/Q100/5130 o equivalente IPA EPA-8270-D/98 Fluoruri Potassio Sodio Calcio Cianuri PIANO DI MONITORAGGIO 15/19

16 4.2. CAMPIONAMENTI E TIPOLOGIA DI ANALISI DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Strumentazione di campionamento Per i campionamenti delle emissioni in atmosfera viene utilizzata la seguente strumentazione: micromanometri differenziali tubi di pitot termometri a termocoppia torri di assorbimento a setto poroso per l assorbimento dei gas strumentazione automatica per la misura di CH 4, CO, SO 2, NO x, O 2, H 2, mercaptani, composti volatili sistemi di filtrazione delle polveri in acciaio INO pompe di aspirazione a flusso costante Procedura di rilevamento dei parametri del gas interstiziale Per la misurazione dei parametri relativi al gas interstiziale si utilizza una camera di concentrazione (flux chamber) connessa a dispositivi di aspirazione e di campionamento (tedlar bags/ cartucce a carboni attivi). La tecnica consente di misurare sia la concentrazione che il flusso massico di vapori ed è stata sviluppata in modo da isolare la zona oggetto di campionamento da influenze ambientali esterne che possono significativamente alterare i risultati delle misurazioni. Una volta individuato il punto da esaminare, si posiziona il dispositivo, avendo cura di far aderire perfettamente la camera alla superficie sottoposta allo studio. Si azzera il detector FID/PID ad esso abbinato e si comincia la misura cinetica. Una volta sopraggiunte le condizioni di saturazione (il valore registrato dal FID/PID rimane costante nel tempo), si aspira dalla camera una aliquota di volume tale da non perturbare le condizioni di equilibrio sopraggiunte (in genere tra 1-2 litri). Il gas campionato dovrà poi essere analizzato in laboratorio mediante prelievo con siringa a tenuta di gas. Nella seguente figura si riporta uno schema di funzionamento e una foto dell apparecchiatura. PIANO DI MONITORAGGIO 16/19

17 Flux chamber Procedura di rilevamento dei parametri di qualità dell aria Il monitoraggio dei PM 3,5 avverrà mediante n.2 campionatori personali dotati di testa di frazionamento per il prelievo delle sole polveri con Φ=3,5 µm. I risultati delle analisi verranno confrontati con i TLV-TWA per la salute dei lavoratori. Il campionamento dell aria è eseguito ad una altezza di circa 2 metri dalla superficie. Il tempo di campionamento dei parametri è previsto di ca. 3 ore per ogni punto di controllo; nel corso del prelievo si tiene sotto controllo la saturazione dell assorbitore. Il flusso di campionamento applicato ai vari assorbitori è compreso tra 0,3 e 1 litro/min. Devono essere ritenute non idonee al campionamento le seguenti condizioni meteorologiche: elevata ventosità (v > 5 m/s) pioggia nebbia. La strumentazione impiegata comprende: assorbitori in setto poroso per i gas sonde porta filtro fiale di carbone attivo per l assorbimento dei composti organici pompe di aspirazione a flusso costante. Gli elementi monitorati e i metodi di campionamento sono riportati nella tabella seguente. Parametro O 2 CO CO 2 Metodiche di analisi proposte Analizzatore portatile Analizzatore portatile Analizzatore portatile NH 3 UNICHIM 268 M.U. 124/II 1995 PIANO DI MONITORAGGIO 17/19

18 Parametro H 2 S CH 4 H2 mercaptani Composti volatili Carica microbica e carica batterica a 20 e 37 Metodiche di analisi proposte Determinazione in continuo con rilevatore specifico ad ossidazione catalitica e fluorescenza pulsata Campionamento del gas in bag, analisi del contenuto con tecnica cromatografica Analizzatore portatile Campionamento del gas in bag, analisi del contenuto con tecnica cromatografica Analizzatore portatile Campionamento del gas in bag, analisi del contenuto con tecnica cromatografica Analizzatore portatile Campionamento del gas in bag, analisi del contenuto con tecnica cromatografica IRSA/Q mod RAPPORTI RIASSUNTIVI Il Gestore, al momento attuale, comunica regolarmente agli Enti competenti relazioni sullo stato ambientale e gestionale della discarica. L insieme dei dati raccolti nell ambito del PSC sono organizzati in appositi rapporti tecnici riassuntivi emessi con frequenza almeno annuale, come richiesto dal D.Lgs. 36/03. Tali rapporti annuali possono essere integrativi di quelli già previsti e che il Gestore redige regolarmente. I rapporti devono anche essere oggetto di incontri periodici con il personale della discarica per illustrare lo sviluppo delle attività di controllo e le eventuali problematiche emerse. I rapporti tecnici contengono indicativamente le seguenti informazioni: esposizione delle attività svolte nel periodo di riferimento; sintesi dei dati storici relativi ai punti di controllo ed ai parametri d interesse, attraverso elaborati alfanumerici e grafici, discussione dei risultati dei rilievi e della loro elaborazione; segnalazione delle eventuali anomalie rispetto ai valori di riferimento; eventuali azioni correttive o misure integrative; PIANO DI MONITORAGGIO 18/19

19 copia della documentazione relativa alle attività svolte, comprendente misure e rilievi in campo, certificati analitici, rapporti per le catene di custodia, ecc.; sintesi complessiva. PIANO DI MONITORAGGIO 19/19

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