Nel forno di Civitavecchia, in un

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1 18 L'ENEL CUP ILLUMINA D IMMENSO... CIVITAVECCHIA! di David Ciaralli Nel forno di Civitavecchia, in un impianto senza aria condizionata che frustra le ambizioni sportive della cittadinanza locale, sbarca la grande Ginnastica, richiamando dalle spiagge più di mille spettatori, ossia tutti quelli che sono riusciti ad entrare nel piccolo Palazzetto di via Barbaranelli. Con la prima edizione dell Enel Cup l AS Gin del vulcanico presidente Pierluigi Miranda ha dimostrato che il Nord Italia non ha il copyright dei grandi appuntamenti ginnici e che uno staff giovane e competente come quello della Mediterranea Eventi può mettere in piedi un incontro internazionale che rimarrà nella storia. A cominciare proprio dalla sede di gara, resa unica dalla presenza del podio, allestito con grande sacrificio del Comitato Organizzatore. Ma c è un altro dato statistico che ha reso questo Sei Nazioni unico e indimenticabile: il ritorno all attività di Catalina Ponor. La campionessa rumena, oro ad Atene con la squadra, alla trave e al corpo libero, aveva abbandonato lo scorso anno, dopo aver perso a Volos il titolo continentale, proprio contro le azzurre dell astro nascente Vanessa Ferrari. Un meeting amichevole con scuole di grande tradizione, insomma, utile per valutare, a 40 giorni dai Mondiali, le condizioni delle nostre ginnaste, prima dell ultimo riscontro nazionale agli Assoluti di Ancona. Il programma prevedeva sei rotazioni sui quattro attrezzi. Italia e Romania hanno lavorato insieme ed erano anche le uniche due nazionali con otto ginnaste. La formula adottata era quella dei mondiali, vale a dire il Con la variante però che la sesta ginnasta, invece di rimanere in panchina, ha effettuato la sua routine per la classifica individuale. Un gruppo misto composto da tre egiziane, dalle due rumene Izbasa e Dragoi, e dalle azzurre Valentina Muollo e Sara Bradaschia, tutte fuori dalla gara per nazioni, completava la lista delle partecipanti all Allaround. Ore 19.10, l Italia parte alle parallele asimmetriche, come accadrà in qualifica a Stoccarda. Lorena Coza, nata in Romania ma cresciuta a Roma, paga l emozione dell apertura, per giunta davanti al proprio pubblico, e cade. La stellina della Ginnastica Romana ottiene un misero Dopo di lei la Benolli, Lia Parolari, la Zanolo e soprattutto la Ferrari con il suo , porteranno il totale italiano all attrezzo a Non è proprio un avvio bruciante. Al termine della prima rotazione siamo, infatti, quarti, dietro la Romania, che al corpo libero guadagna un 57,80, la Repubblica Ceca alle parallele e la Francia, al volteggio. Nel turno succes- La Nazionale GAF a Civitavecchia. Da sinistra V. Muollo, M. Bergamelli, S. Zanolo, L. Parolari, F. Benolli, L. Coza, S. Bradaschia, V. Ferrari e i tecnici D. Pecar, E. Casella, V. Manenti e T. Macrì

2 19 La Ponor alza l Enel Cup 07 La rumena di Roma Lorena Coza con la sua allenatrice Valeria Beltrame sivo, però, La Bergamelli e compagne balzano in testa, forti del alla trave. Vanessa va avanti come un treno, stabile e sicura, nonostante il gran caldo. Il suo le varrà il bronzo nella graduatoria di specialità, dietro la Nistor (15.800) e una Ponor (16.300) a cinque cerchi. Sull asse si riscatta anche la Coza (14.640), artefice di una buona prova nel suo attrezzo preferito, per la gioia di Mauro Di Rienzo, che l allena all Acqua Acetosa insieme a Valeria Beltrame. La Romania ora è staccata di 8 decimi scarsi, anche se il al volteggio è un signor risultato e il della divina Catalina è il più alto della giornata. Dopo la pausa nella terza rotazione, a partire dalla quarta, la gara diventa un duello a distanza tra le rumene e lo squadrone di Enrico Casella, Diego Pecar, Teresa Macrì e Vincenzina Manenti. L Italia è al corpo libero. La Ferrari vola sulle ali del Nessun Dorma, incassa un e vince la classifica dell attrezzo, precedendo Verisel Cassy (15.100) e Anamaria Tamarjan (14.900). Ma gli applausi della gente sono tutti per Silvia Zanolo (14.750). L ultimo prodotto della fucina brixiana, classe 1991, che strabilia con una coreografia di Michela Francia, ricca nell acrobatica e seducente nella parte artistica. La pedana centrale sarà l unico terreno di scontro dal quale le nostre ragazze usciranno vincitrici sulla Romania ( contro ), che intanto ci sorpassa sugli staggi delle parallele con un impressionante Ora siamo noi dietro di sette decimi e solo con il volteggio al nostro arco (56.950). La battaglia è persa, anche perché alla trave la Ponor è mostruosa e le rumene totalizzano un 62 tondo. Non mancano però gli spunti, come, ad esempio, il gradito ritorno di Francesca Benolli, che con un salto da , il migliore degli azzurri, non fa rimpiangere l assenza della Giovannini. Il tabellone finale recita: 1) Romania 238,15; 2) Italia ; 3) Francia ; 4) Rep.Ceca ; 5) Svizzera 220,70; 6) Egitto 136,05, Le azzurre alla trave ma con tre ginnaste. I quattro punti scarsi di ritardo dalle rumene, in questa fase della preparazione, non sono un dramma. Conforta, invece, il distacco dalla Francia. Dopo aver superato in casa loro le spagnole, a fine giugno, le azzurre prendono le misure pure alle transalpine, rivali dirette nel settembre tedesco. La Ferrari, come in Olanda, conclude sul gradino più alto del podio al corpo libero e, soprattutto, nel Concorso generale. Qui la campionessa di Genivolta, con un che parla da solo, mette in fila la Nistor (59.800) e la francese Petit (58.650). La Ponor, senza le parallele asimmetriche, gioca a nascondino e chiude 24esima. Troppo presto per confrontare i suoi 20 anni d invecchiamento con il giovane vitigno bresciano. La degustazione, per appassionati ed addetti ai lavori, è rimandata nella capitale del Baden-Württemberg. Certo, con la Tamarjan, la Grigore e la Patrascu, tutte a ridosso del podio, il recupero di una Izbasa attualmente a mezzo servizio, con il ritorno della Ponor e la Nistor (15.90), che, seppur di 5 centesimi, costringe Vanessa all argento delle parallele (15.850), questa Romania mette davvero paura.

3 20 EYOF - UNA MEDAGLIA PREZIOSA CONTRO IL MALOCCHIO di Dora Cortigiani T Paola Galante e Serena Licchetta a Lugano re ginnaste, due tecniche, Michela Francia e Claudia Ferrè, ed una giudice, la sottoscritta Dora Cortigiani. Sei streghe al rogo, come ci siamo definite, dopo dodici ore di viaggio in pullman, quando, per la prima volta, abbiamo provato le temperature roventi del villaggio di Belgrado. Stanze piccole senza aria condizionata e la notte era impossibile dormire per il frastuono che facevano gli atleti delle altre discipline. Chiunque organizzerà i Giochi Olimpici Giovani del 2010 è pregato di prendere appunti. Con tali premesse sembrava davvero che l avventura di questa delegazione di sole donne al Festival Olimpico della Gioventù Europea potesse andare miseramente in fumo. Avevamo ancora negli occhi la splendida edizione di Lignano Sabbiadoro. Agli EYOF casalinghi del 2005, in un clima di festa, l Italia della Ferrari, della Macrì e della Parolari, oggi tutte in prima squadra, si aggiudicò il terzo posto nel concorso per Nazioni e, grazie a Vanessa, il titolo individuale e al corpo libero, un argento al volteggio e un bronzo alle parallele. Quanto ci sembrava lontano quel trionfo, mentre cercavamo refrigerio, in una palestra d allenamento serba, senza podio e con una pedana troppo dura. Tant è che Serena Licchetta ha accusato subito un leggero dolore al tallone. Per fortuna arrivano le gare. In quella a squadre partiamo per prime, alle parallele, ma nell ultima suddivisione. Le cadute dagli staggi della Preziosa e della Galante hanno subito compromesso il risultato. Con un l Italia si gioca il podio. Paola aveva un esercizio da medaglia d oro, con un valore di partenza, 7.10, addirittura superiore a quello della sua amica del cuore, Vanessa Ferrari. Un errore nello stalder libero con un giro e un altro nel suo salto, il Galante, un movimento di valore F che esegue solo lei, chiudono alla piccola brixiana le porte della finale di specialità. Le tre piccole azzurre ottengono il 5 posto (109.00), dietro l Ucraina (prima con ) - trascinata da Valentyna Holenkova, una ginnasta del 1992, capace, alla sua età, di totalizzare un punteggio di La delegazione italiana a Belgrado l Olanda, che con brucia di due decimi la Romania ( ) della Dragoi e della Patrascu, e la Francia. Le transalpine devono gran parte del loro all exploit di Youna Dufournet, seconda nell individuale con A livello individuale la migliore delle nostre è stata la Galante, l ultimo ritrovato della fucina di Brescia, che con un chiude le qualificazioni in 14esima posizione (VO ; PA ; TR ; CL ). E di Elisabetta Preziosa, però, il parziale italiano più elevato. La varesotta, alla trave, ottiene un che non le impedisce, causa una minore precisione negli altri attrezzi, di finire al 17esimo posto con Addirittura 26esima Serena Licchetta, fuori dalla finale a 24. Le sei maliarde, evidentemente, non riescono proprio a disfarsi di una qualche fattura, perché il giorno seguente, durante gli allenamenti, Paola Galante cade male dalle parallele e si infligge da sola una ginocchiata al naso. Il viso si gonfia, i dottori dell organizzazione si allarmano ma, nonostante un passaggio tranquillizzante in ospedale e il coraggio dell atleta, pronta a tornare sull attrezzo, il medico azzurro Giovanna Berlutti le nega, precauzionalmente, la possibilità di gareggiare. A questo punto, nel Concorso Generale, rientra in gioco la Licchetta, che seppur dolorante, non vuole perdersi un importante vetrina. Serena così raggiunge una 15esima posizione, tutto sommato buona, considerate un paio di incertezze alla trave e al corpo libero (VO ; PA ; TR ; CL ). Meglio della pugliese fa l altra italiana in gara, Elisabetta Preziosa, 11esima con un ottima prestazione alla trave (VO ; PA ; TR ; CL ). Dietro l astro nascente Valentyna Holenkova, vera mattatrice di questa edizione degli EYOF, si piazzano due

4 21 rumene: la Cerasela Patrascu, argento con , e Roxana Acatrinei, bronzo con Oltre alla nostra Galante che, alla luce di questi risultati, poteva tranquillamente arrivarei tra le prime tre - un altra che si deve mordere le mani è Youna Dufournet. La francesina, tesa come una corda di violino, ha buttato all aria il podio con una serie, per lei, inusuale di errori, piazzandosi soltanto al nono posto (53.900). Arriva il giorno delle finali di specialità. Alle parallele Serena sale per quarta, parte bene ma alla fine sbaglia la gran volta con mezzo giro per entrare in cubitale. Riprova e sbaglia ancora. E notte fonda e la Licchetta con può solo confermare l 8 posto con cui era entrata in finale. Alla trave la sfortuna, come la nebbia al sole, si dissolve d incanto. La Preziosa, tranquilla ed elegante, conquista la medaglia d argento con La ginnasta di Tradate (VA) si piazza DUE JUNIOR NEL CANTON TICINO Nel 7 Trofeo Internazionale Città di Lugano, Paola Galante con un totale di ha chiuso al secondo posto in Classifica Generale, dietro la rumena Ceresela Patrascu (57.050). Il Bronzo alla francese Dufournet (56.050). La giovane promessa della Brixia Brescia, classe 1993, si è lasciata alle spalle l altra ginnasta della Romania, Gabriela Dragoi (4ª con 55.60) e la padrona di casa Yasmin Zimmermann (5ª con 54.95), entrambe di un anno più grandi dell azzurra. Paola, tra l altro, è stata la migliore alle parallele asimmetriche (14.800) ed è giunta terza al corpo libero (14.00), immediatamente dopo la compagna di Nazionale, Serena Licchetta (14.20). La ginnasta pugliese, con un totale di 54.65, si è piazzata in 6ª posizione nell All-around svizzero, precedendo le due esperte olandesi Linders (7ª con 54.15) e Van de Berg (8ª con 54.00). subito dietro la Holenkova, che con 4 ori (Concorso a squadre e individuale, trave e parallele), lascia intravedere doti eccezionali. Ne sentiremo parlare presto, probabilmente già dai Mondiali di Stoccarda. Anche Betta ha delle individualità molto importanti e soprattutto un gran carattere ci racconta al telefono l allenatore della Preziosa nella G.A. Lissonese, quel Paolo Bucci che insieme a Jury Chechi vinse l oro a squadre nel 1993 alle Universiadi di Buffalo. La convocazione per la Serbia è arrivata al termine di un test a Rimini, abbastanza a sorpresa, ma lei si è fatta trovare pronta. Questo, al momento, è il suo risultato più importante con la maglia azzurra e giunge dopo una stagione piena di soddisfazioni anche in campionato. Con la squadra, in Serie A1, siamo finiti terzi, dietro le corazzate Brixia Brescia e 81 Trieste ed anche a Bassano del Grappa Elisabetta è risultata la miglior travista dopo la Ferrari. L azzurra ha preceduto di un decimo la rumena Patrascu (14.700), seconda nell All-around. Sia lei che la Holenkova sono di un anno più grandi dell italiana, ed in questo sport, a livello juniores, anche pochi mesi di differenza, in pedana, si sentono eccome. Siamo felicissimi aggiunge il Presidente della Lissonese Roberto Meloni Questa affermazione premia gli sforzi della ginnasta, che conferma quanto di buono aveva mostrato agli Assoluti di Meda dello scorso anno, dove giunse seconda alla trave, e l impegno dello staff tecnico societario, a cominciare da Claudia Ferrè, la sua allenatrice all attrezzo. Betta ha preso idealmente il testimone della nostra Ilaria Colombo, che a Debrecen, nel 2002, riuscì per la prima volta dopo 52 anni a centrare una finale mondiale alla trave. La società, d altra parte, ha scelto di ripartire dalle più giovani, avvalendosi dell esperienza e della professionalità di allenatori preparati come la Ferrè, Bucci, sua moglie Tiziana Di Pilato e Giorgio Colombo. Questa medaglia significa che stiamo andando nella giusta direzione. Alla fine c è un po di gloria anche per Paola Galante, che, con il voto del 95% delle giudici, riceve il premio eleganza ed artisticità.

5 22 TORNEO DI MINSK V. SCHERBO S CUP Matteo Angioletti, Igor Cassina ed Andrea Coppolino (Ginnastica Meda), nonché gli avieri Alberto Busnari (Juventus Nova Melzo), Matteo Morandi (US A. Casati Arcore) ed Enrico Pozzo (Libertas Vercelli), hanno portato l Italia al terzo posto nella manifestazione intitolata al plurimedagliato olimpico Vitaly Scherbo. Con punti gli azzurri, pur chiudendo dietro alla Bielorussia, prima con , e alla Francia (357.60), hanno fatto meglio dei cugini spagnoli (345.95), avversari diretti nella sfida mondiale per Pechino. Soddisfatti i tecnici Serguei Oudalov e Flavio Mandich, che hanno accompagnato i ginnasti italiani a Minsk insieme al Responsabile delle Squadre nazionali maschili Maurizio Allievi e al giudice Giovanni Innocenti. Al di là del risultato di squadra, ovviamente prioritario in vista dell appuntamento tedesco degli inizi di settembre, spicca l oro agli anelli del solito Coppolino. Andrea con il suo esercizio da è risultato nettamente superiore ai rivali sul castello. Morandi, invece, finisce ottavo. Alle parallele e alla sbarra si impone il francese Yann Cucherat, dopo una dura battaglia con un paio di giovani bielorussi davvero interessanti. Peccato per Cassina, costretto, per una sbavatura di troppo, a cedere il passo nel suo attrezzo preferito. Nella finale al corpo libero s impone lo spagnolo Gervaso Deferr, al rientro dopo quasi un anno di assenza dai Andrea Coppolino (foto V. Biffani) palcoscenici internazionali. Il nostro Pozzo chiude in ottava posizione. Al cavallo con maniglie vince un altro promettente ginnasta di casa con Busnari non va oltre il sesto posto, causa un incertezza che lo costringe ad alterare una routine iniziata molto bene. SPAGNA - ITALIA IN RODAGGIO MA LA FERRARI È GIÀ CALDA Nel triangolare di Vitoria, nei Paesi Baschi, la Nazionale femminile chiude al secondo posto con il punteggio di , dietro la Romania (235.65), ma pur sempre davanti al paese ospitante, la Spagna (225.55). Sono soddisfatto dell andamento di una gara dichiara dall aeroporto di Madrid Enrico Casella che si inseriva all inizio del programma di avvicinamento a Stoccarda. In questo periodo della nostra preparazione ci interessava che le ragazze assaggiassero il clima agonistico e proprio per questo abbiamo scelto di convocare le ginnaste che quest anno avevano avuto meno spazio in occasioni ufficiali, applicando un turnover che solo squadre con grandi rose competitive si posso permettere. Ed il Responsabile azzurro ha gestito nel migliore dei modi questa rotazione, consentendo alla Macrì, alla Giovannini e alla Bergamelli di tirare il fiato. L unica che non si ferma mai è la Ferrari. La campionessa del Mondo ha totalizzato punti, dominando il concorso individuale basco davanti a Steliana Nistor (59.600) e ad Adreea Grigore (58.15). Vanessa non perde occasione per confermare di essere la numero uno continua il tecnico italiano - Abbiamo inserito alcune novità alle parallele e al corpo libero, registrando una buona tenuta di gara. Rifilare 1,75 punti alla Nistor non è cosa di poco conto. Bene, comunque, anche le altre italiane, a cominciare da Francesca Benolli, 7ª con Silvia Zanolo, al rientro da un infortunio, ha presentato esercizi semplificati che non gli hanno impedito di chiudere in 10ª posizione con , davanti a Lia Parolari (11ª con ) e alla coppia ex aequo Lorena Coza e Sara Bradaschia, entrambe a La Bonanni, infine, ha eseguito soltanto la prova alle parallele asimmetriche ottenendo punti. Abbiamo preferito risparmiare Georgia, che aveva risentito di un leggero fastidio al ginocchio conclude Casella In questa fase, per noi, era difficile battere le rumene, che tra l altro hanno ritrovato una grande Ponor, brava al volteggio e alla trave. La buona notizia è che un Italia con il cartello dei lavori in corso abbia superato le spagnole in casa loro. Silvia Zanolo