LA DINAMICA DEMOGRAFICA

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1 COMUNE DI LIVORNO INDAGINE CONOSCITIVA PER L AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI REVISIONE DEL PIANO STRUTTURALE LA DINAMICA DEMOGRAFICA A cura dell Unità Organizzativa Servizi Demografici

2 Indice - Dinamica della popolazione nella zona Livorno-Collesalvetti - Dinamica della popolazione nel Comune di Livorno a partire dal Struttura per età - Dinamica delle famiglie nel Comune di Livorno a partire dal Struttura delle famiglie - La presenza straniera a Livorno - Previsioni demografiche

3 Dinamica demografica 1 Dinamica della popolazione nella zona Livorno Collesalvetti Analizzando i dati censuari dal 1861 ad oggi emerge con chiarezza la relazione tra sviluppo demogratico e momenti dell'economia della città labronica; infatti tra 1861 e 1901, periodo nel quale sulla città labronica si ripercuote la fine dei privilegi di cui essa godeva in epoca granducale, la popolazione cittadina passa da a soltanto abitanti mentre la vicina Pisa passa da a abitanti. La stasi demografica di Livorno viene interrotta all'inizio del '900 e a partire dal 1911 la popolazione livornese cresce costantemente conoscendo il più alto tasso d'incremento nel decennio (+ 13,1%); Nel decennio si assiste infatti a un vero e proprio spopolamento dei comuni rurali nella zona Pisa-Livorno; questo fenomeno interessa anche Collesalvetti che fino agli anni '80 sarà tributario demograficamente di Livorno. Nel corso del decennio conoscono un forte incremento demografico i centri intermedi di pianura (ad esempio Calcinaia +21,8% e Cascina +7,3%); Pisa ( +13,7%) ha una crescita di circa abitanti come la vicina Livorno che cresce invece in termini percentuali del 8,5%. Durante il decennio la tendenza allo spopolamento dei comuni più interni si inverte: essi registrano infatti lievi aumenti di popolazione. Nello stesso decennio si cominciano a registrare tassi d'incremento demografico minori sia nei centri principali che in quelli minori mentre Collesalvetti registra tassi di crescita elevati, pari al 39,5% (dovuto principalmente alla costruzione del Villaggio Emilio sito in prossimità del confine col Comune di Livorno). In particolare tra 1971 e 1981 Livorno registra una crescita pari allo 0.5% (in concomitanza col saldo naturale negativo che comincia a registrarsi dal 1977). Dal 1977 la popolazione residente totale a Livorno comincia a diminuire (nel 1982 e nel 1983 si registrano lievi aumenti di popolazione dovuti alle verifiche post-censimento) e dal 1977 il saldo demografico naturale assume un valore negativo; tuttavia, confrontando i censimenti tra 1971 e 1981 si registra una lievissima crescita della popolazione (+ 0.05%). Nel decennio i due comuni capoluogo della zona subiscono un calo demografico (Pisa del -5%, tornando al di sotto dei abitanti e Livorno del -4.6%) mentre Collesalvetti conosce una crescita demografica pari al 5.1% in gran parte dovuto ad emigrazioni da Livorno. Un fenomeno parallelo a quello di Collesalvetti interessa anche il Comune di Rosignano M.mo che conosce un incremento demografico del 4,1% ed è anch'esso interessato da un flusso migratorio proveniente da Livorno. II censimento del 1991 (che conta residenti contro i residenti del 1981) è il primo a registrare un calo della popolazione della città labronica dopo quello del 1901; tuttavia il calo di popolazione verificatosi nell'ultimo decennio intercensuario, pari al -4.5% è notevolmente più consistente di quello verificatosi nel 1901 quando era stato pari allo 0.73%; in definitiva Livorno perde tra 1981 e 1991 una media di oltre 800 residenti l'anno pur rimanendo, dopo Firenze, la città più popolosa della Toscana.

4 Mentre Collesalvetti continua ad aumentare la sua popolazione (con un incremento pari al 5,3%), la tendenza al calo della popolazione per la città labronica prosegue anche nel decennio successivo; infatti alla data del Censimento 2001 la popolazione legale e' composta da individui, con un decremento rispetto al 1991 pari al 6,7%; va sottolineato pero' il fatto che in questa tornata censuaria, il numero delle persone non censite (per vari motivi : irreperibilità, non presenza temporanea, residenza fittizia, etc..) rispetto ai residenti presenti nel registro anagrafico e' particolarmente ampio e pari a circa persone; tale discrepanza si e' verificata anche in altre città ed è quindi probabilmente da imputarsi a difficoltà organizzative generali nella gestione del censimento La discrepanza fra popolazione legale (calcolata sui dati censuari) e popolazione residente (calcolata sui dati del registro anagrafico) è terminata solo nel 2005, quando i due dati sono stati resi fra loro congruenti. A partire dal 2001 si nota comunque una tendenza alla stabilizzazione della popolazione residente livornese, come illustrato in maggiore dettaglio nei paragrafi successivi; Livorno, tuttavia, e' ormai solo la terza città toscana per ampiezza demografica, dopo Firenze e Prato. Tavola 1.1 Serie storica delle persone censite Collesavetti Livorno Fonte : Istat censimenti popolzione

5 2 Dinamica della popolazione nel Comune di Livorno a partire dal 1971 Dal 1960 al 1967 i saldi demografici naturale e migratorio sono ampiamente positivi; l'incremento demografico della città labronica è dovuto in misura notevolmente maggiore al flusso migratorio più che all'andamento delle nascite che raggiunge il suo tasso massimo nel 1965 (16,53 nati ogni abitanti, tasso massimo raggiunto durante il periodo ). Il saldo demografico naturale continua ad essere positivo fino al 1976, mentre dal 1977 esso diventa negativo; questa tendenza dura fino al 2008, anche se negli ultimi anni si nota una timida ripresa del tasso di natalità; quest'ultimo infatti tra 1983 e 1993 si assesta su valori compresi tra il 7,47 per mille e il 6,63 per mille, mentre dal 2001 si mantiene costantemente superiore al valore di 7,4 per mille e nel periodo con valori superiori al 8 per mille. Dal 1974 il tasso di emigrazione è superiore a quello di immigrazione, situazione che perdura tino al 1982, mentre i tassi di emigrazione ed immigrazione dal 1984 fino al 1993 presentano valori molto vicini (tra il 14,76 per mille e il per mille quello di emigrazione, tra il 18,19 per mille e il 10,39 per mille quello di immigrazione). A partire dal 1998 e fino al 2008 il tasso di emigrazione e' inferiore a quello di immigrazione e conseguentemente il saldo migratorio e' positivo; in questo periodo infatti il fenomeno della immigrazione dall'estero si e' accentuato (il dato del saldo migratorio 2005 e' anomalo e dovuto alle operazioni post-censuarie di allineamento anagrafecensimento). Livorno perde quindi abitanti costantemente dal 1977 fino al 2003, mentre dal 2004 fino al 2008 si intravede una tendenza alla stabilizzazione, dovuta in prevalenza al fenomeno della immigrazione degli stranieri. Tavola 2.1 Movimento della popolazione residente dal 1960 al 2008 Movimento naturale Movimento migratorio ANNO Pop. al censimento Popolazione resid. Nati Tasso natalità Morti Tasso mortalità Saldo naturale Emigrati Tasso migratorio Immigrati Tasso immigrazione Saldo migratorio Variazione complessiva , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

6 , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Fonte: Comune di Livorno Appare evidente dalla tabella precedente che vi sono discrepanze fra i dati censuari e quelli derivanti dal registro anagrafico. Tale differenza e' normale, dovuta sia a riferimenti temporali diversi (il censimento viene svolto in autunno, mentre il dato annuale anagrafico e' di solito riferito al 31 dicembre), sia a possibili errori materiali nella gestione delle due rilevazioni. Di seguito (tavola 2.2) e' riportato un breve confronto dei dati forniti dalle due fonti per quanto riguarda il totale della popolazione ed il totale delle famiglie. Va segnalato che per gli anni 1971, 1981, 1991, 2001 i dati Istat riportati sono quelli censuari, mentre per il 2008 sono quelli del modello annuale Istat P2. Come e' possibile notare, le differenze per il totale della popolazione sono minimali con l'eccezione del censimento 2001, come già in precedenza evidenziato.

7 Tavola 2.2 Confronto dei dati fra le fonti Anagrafe e Istat popolazione famiglie anno anagrafe Istat anagrafe Istat Fonte: Elaborazione Uff. Statistica su dati Comune di Livorno ed Istat

8 3 Struttura per età L'evoluzione della struttura d'età della popolazione è leggibile nei disegni raffigurati nei grafici 2.3, 2.4, 2.5 e 2.6 dove sono rappresentate le classi di età nei censimenti 1981, 1991, 2001 (costruite sulla base dei dati ISTAT) e al 2008 (costruito sulla base dei dati forniti dall'ufficio Statistica del Comune di Livorno). Nel 1971 le classi più cospicue sono quelle dai 20 ai 25 anni (i nati nell'immediato dopoguerra) e quella dai 45 ai 50 anni, immediatamente seguite dalle classi dagli 0 ai 10 anni nate negli anni '60 (gli anni del baby-boom): l'indice di vecchiaia (rapporto tra popolazione ultrasessantacinquenne e popolazione inferiore ai 14 anni) è pari a 78. La piramide delle età al 1971 presenta quindi ancora una percentuale di popolazione giovane maggiore di quella anziana. Al 1981 si notano i primi effetti del calo delle nascite (la popolazione è però cresciuta di 950 unità): si nota immediatamente un forte calo della classe di età inferiore ai cinque anni (dal 1977 il saldo naturale nati-morti è passivo) mentre le classi più ampie sono quelle comprese tra 0 e 19 anni e le classi ultrasessantacinquenni aumentano la loro ampiezza in misura notevole; l'indice di vecchiaia è pari a 83. Nel 1991 i fenomeni che cominciavano ad individuarsi nel 1981 appaiono più marcati; le classi che presentano maggiore ampiezza sono quelle comprese tra i 15 e i 34 anni e tra la popolazione femminile le classi anziane aumentano considerevolmente il loro peso. Nel 1991 l'indice di vecchiaia è pari a 159; la popolazione ultrasessantacinquenne è pari al 19% della popolazione cittadina mentre i giovani di età inferiore ai 15 anni costituiscono il 12% (vent'anni prima gli ultrasessantacinquenni costituivano il 15% della popolazione e i giovani sotto i 15 anni il 20%). La tendenza all'invecchiamento della popolazione viene confermata dall'analisi della piramide delle eta' al Censimento 2001: la base della piramide delle età continua a restingersi per effetto del calo delle nascite, mentre le classi di età oltre i 65 anni sono ampiamente più rappresentate di quelle inferiori ai 15 anni (rispettivamente con il 23% ed il 11%); l'indice di vecchiaia cresce ulteriormente arrivando ad un valore pari a 199. Al 2008 la situazione e' appena leggermente diversa; le classi di eta' ultrasessantacinquennni costituiscono il 23,68% della popolazione, mentre si nota un timido aumento della base della piramide, dovuto probabilmente all'aumento del tasso di natalita' degli ultimi anni; malgrado ciò, l'indice di vecchiaia risulta pari a 199,75, in leggero calo rispetto al 2005 quando ha raggiunto il massimo storico di 205 (valore esatto 204,96).

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10 4 Dinamica delle famiglie nel Comune di Livorno a partire dal 1971 La dinamica delle famiglie rilevata dai censimenti presenta una crescita nel numero complessivo di famiglie tra 1971 e 1981 e una sua diminuzione nel decennio Nel 1971 si contavano famiglie per un totale di componenti (numero medio di componenti per famiglia: 3,14); nel 1981 le famiglie erano per un totale di (numero medio di componenti per famiglia: 2,73), infine nel 1991 si assiste a una diminuzione del numero di famiglie che risulta pari a con un totale di componenti (numero medio di componenti per famiglia: 2, 76). Il calo del numero di famiglie, a cui è associato un aumento delle famiglie con più di cinque componenti, è probabilmente dovuto solo in parte al fatto che siano stati censiti come componenti di un unico nucleo familiare persone abitanti sotto lo stesso tetto e legate da vincoli di parentela precedentemente costituenti nuclei familiari diversi: infatti non solo è calato il numero delle famiglie ( -6% rispetto al 1981) ma anche il numero complessivo dei componenti ( -4.9% pari a abitanti). Tra 1970 e 2008 il numero delle famiglie cresce costantemente fino al 1981; successivamente il numero delle famiglie diminuisce progressivamente, pur rimanendo al di sopra delle unità, fino al 1989 per poi crescere nuovamente fino al 1992 (anno in cui si contano famiglie); nei tre anni successivi, invece, si registra un decremento e il numero di famiglie diventa pari a nel 1995; a partire dal 1996 invece si inverte la tendenza e il numero di famiglie cresce ogni anno fino ad arrivare alla quota di nel Il numero di famiglie ha conosciuto quindi una dinamica differente da quella della popolazione raggiungendo il suo apice proprio negli ultimi anni. Tavola 4.1 Le famiglie livornesi dal 1970 al 2008 Anno Popolazione Famiglie saldo annuale fam. x 1000 ab Dimensione media familiare , , , , , , , , , ,52

11 , , , , , , , , ,29 Fonte: Comune di Livorno Dati di estremo interesse sono quelli relativi al numero di famiglie ogni mille abitanti e alla dimensione media delle famiglie: dal 1970 si registra una crescita costante del numero di famiglie ogni mille abitanti (dalle 279 famiglie ogni mille abitanti del 1970 si arriva a 369 nel 1991 e a 405 nel 2001) e contemporaneamente una progressiva riduzione delle dimensioni delle famiglie, passando dai 3,58 componenti per famiglia de ai 2,47 de1 2001; in particolare dal 1995 si ha una crescita con andamento pressochè lineare nel numero di famiglie per 1000 abitanti che tocca il suo massimo, 437, nel 2008; la dimensione media delle famiglie raggiunge la soglia minima di 2,29 componenti nel Tale andamento è coerente con i fenomeni rilevati nelle altre città e regioni italiane. A titolo di esempio e' riportato nella tavola 4.2 un confronto fra varie città toscane, la regione toscana e l'intera nazione relativo all'anno 2007; come si può osservare dai dati, la dimensione media familiare a Livorno e' del tutto simile a quella, non solo di altre città toscane, ma anche della media regionale e di quella nazionale. Tavola 4.2 Dimensione media familiare anno 2007 Famiglie Dimensione media familiare Livorno ,3 Collesalvetti ,5 Pisa ,0 Lucca ,2 Prato ,5 Firenze ,0 Toscana ,3 Italia ,4 Fonte: Comune di Livorno ed Istat

12 5 Struttura delle famiglie Tra 1971 e 1981 il fenomeno di rilevanza maggiore è la grande crescita delle famiglie unipersonali il cui numero diventa più che doppio (da famiglie nel 1971 si arriva famiglie nel 1981); tale fenomeno subisce un ridimensionamento tra 1981 e 1991 quando si contano famiglie unipersonali (-10%). Il censimento del 1981 rileva nel complesso un aumento delle famiglie di dimensione fino a 4 componenti e una netta diminuzione di quelle superiori o uguali ai cinque componenti (in particolare si assiste a una notevole diminuzione (pari al -29%) delle famiglie composte da cinque componenti. I fenomeni registrati nel decennio sono in parte smentiti dal censimento del 1991 dove le uniche classi dimensionali familiari che rimangono lievemente stazionarie sono quelle delle famiglie composte da tre e cinque componenti mentre le famiglie composte da uno, due e quattro componenti subiscono un decremento rispettivamente del 10%, 8% e 11 %; un incremento modesto in valori assoluti (se rapportati al numero totale delle famiglie), ma di una certa entità in termini percentuali all'interno della stessa classe dimensionale registrano invece le famiglie numerose (si registrano 247 famiglie in più composte da sei persone e 118 famiglie in più composte da più di 7 persone): fatto spiegabile nella maggior parte dei casi col differente metodo di rilevazione adottato cui si è accennato. Tavola 5.1 Famiglie per componenti ai censimenti ( ) Numero componenti anno e Fonte : Istat censimenti popolazione Nel decennio si accentua il fenomeno della riduzione dei componenti delle famiglie; infatti al censimento 2001 risultano in forte incremento sia le famiglie unipersonali (+4366 famiglie), sia la classe di famiglie con 2 persone (+2757 nuclei familiari), mentre le famiglie con 3 componenti segnalano solo un modesto aumento (+305 famiglie in valore assoluto). Questa tendenza si e' consolidata negli ultimi anni ed i dati relativi sono riportati nella tavola 5.2 che riporta sia i valori assoluti sia la composizione precentuale delle 6 classi di famiglie. Per quanto riguarda le discrepanze sul numero delle famiglie per l'anno 2001, si rimanda a quanto già detto nel

13 paragrafo 2 relativamente alla tavola 2.2. Tavola 5.2 Famiglie per componenti anni numero componenti anno e + totale % 28% 24% 16% 4% 1% 100% % 29% 23% 15% 4% 1% 100% % 29% 23% 15% 3% 1% 100% % 29% 23% 14% 3% 1% 100% % 29% 22% 14% 3% 1% 100% % 29% 22% 14% 3% 1% 100% % 29% 22% 13% 3% 1% 100% % 29% 21% 13% 3% 1% 100% Fonte: Comune di Livorno Tavola 5.3 Famiglie per tipologia di famiglia 2008

14 tipologia famiglie unipersonale coppia coppia con figlio coppia con 2 figli 7262 coppia con 3 o più figli 887 monogenitoriale con figli 7132 altro tipo 6675 Totale Fonte: Comune di Livorno Elaborazione Uff. Statistica Per l'anno 2008 sono disponibili alcune informazioni sulla distribuzione delle famiglie per tipologia e per circoscrizione; per quanto rigaurda la tipologia (tavola 5.3) sono ormai nettamente prevalenti i nuclei unipersonali con il 33% circa, seguiti dalla coppie senza figli con il 19% e le coppie con un solo figlio che costituiscono il 16% delle famiglie. La distribuzione per circoscrizione amministrativa (tavola 5.4), con l'esclusione dell'esiguo numero delle famiglie senza fissa dimora, evidenzia come la Circoscrizione 4 accolga la quota percentuale maggiore delle famiglie, mentre la Circoscrizione 5 e' quella con la percentuale più bassa. Tavola 5.4 Famiglie residenti per tipologia e circoscrizione 2008 Circoscrizioni tipologia altro tipo coppia coppia con 2 figli coppia con 3 o più figli coppia con figlio monogenitoriale con figli unipersonale Totale complessivo Fonte: Comune di Livorno Elaborazione Uff. Statistica

15 6 La presenza straniera a Livorno Nel presente paragrafo viene analizzata la presenza dei cittadini non italiani presenti sul territorio livornese; sebbene superfluo, va comunque ricordato che in questa sede sono considerati solamente i residenti regolarmente iscritti nel registro anagrafico. Negli ultimi anni, la presenza straniera a Livorno si e' fatta piu' marcata; in valori assoluti, siamo passati da circa 1800 persone iscritte come residenti nel registro anagrafico nel 1996 a quasi 8500 residenti al 31 dicembre 2008; la tavola 6.1 mostra l'evolvere di tale fenomeno negli ultimi 12 anni. Tavola 6.1 Residenti non italiani al 31 dicembre per sesso (valori assoluti) Femmine Maschi Totale Fonte: Comune di Livorno Elaborazione Uff. Statistica In termini percentuali, si e' passati dal 1,9% del 2001 al 5,3% del 31 dicembre 2008; tuttavia, la percentuale di stranieri nel Comune labronico e' decisamente inferiore a quella presente in altre città toscane ed e' inferiore sia alla media toscana 2007 sia alla media nazionale 2007, come mostrato dalla tavola 6.2. Tavola 6.2 Residenti non italiani al 31 dicembre confronti territoriali (val.perc.) Livorno 1,9 3,1 3,4 3,7 4,5 5,3 Pisa 4,1 6,1 6,7 7,4 8,8 n.d. Lucca 2,6 4,7 5,1 5,6 6,6 n.d. Prato 4,9 9,1 10,8 12,0 12,7 n.d. Firenze 5,3 8,2 8,9 9,5 10,3 n.d. Toscana 3,1 5,4 6,0 6,4 7,5 n.d. Italia 2,3 4,1 4,5 5,0 5,8 n.d. Fonte: Comune di Livorno e ISTAT Elaborazione Uff. Statistica

16 La distribuzione dei cittadini non italiani e' evidenziata nella tavole 6.3 e 6.4 dalla prima delle quali e' possibile ricavare che gli europei comunitari costituiscono il 23% circa del totale degli stranieri, mentre gli altri due gruppi più numerosi sono gli europei centro-orientali con il 33% ed gli americani centro-meridionali con il 15% circa; il restante 19% e' suddiviso fra le altre zone subcontinentali di provenienza con una leggera predominanza delle zone africane. Il gruppo di stranieri più numeroso e' rappresentato dai rumeni, che hanno beneficiato dell'ingresso della Romania nella UE nel 2007, mentre gli albanesi sono ormai da anni una presenza consolidata nel territorio (fino al 2007 costituivano il gruppo più numeroso). Tavola 6.3 Residenti stranieri per sesso e zona di cittadinanza 2008 Sesso Zona F M Totale Africa centro meridionale Africa occidentale Africa orientale Africa settentrionale Altri paesi europei America centro meridionale America settentrionale Apolidi 1 1 Asia centro meridionale Asia occidentale Asia orientale Europa centro orientale Oceania Unione europea Totale Fonte: Comune di Livorno Elaborazione Uff. Statistica

17 Tavola 6.4 Le 5 cittadinanze più numerose 2008 Sesso Cittadinanza F M Totale RUMENA ALBANESE PERUVIANA UCRAINA REGNO del MAROCCO Fonte: Comune di Livorno Elaborazione Uff. Statistica La distribuzione per zone sub-comunali mostra una prevalenza dei quartieri centro-nord, in particolare delle Circoscrizioni 2 e 3, come risulta dalla tavola 6.5. Tavola 6.5 Residenti stranieri per circoscrizione 2008 Circoscrizione Residenti non italiani Fonte: Comune di Livorno Elaborazione Uff. Statistica 7 Previsioni demografiche Nel 2004, in collaborazione con l'ufficio Regionale Toscano dell'istat, l'ufficio di statistica ha promosso uno studio di previsioni demografiche per i Comuni di Livorno e Collesalvetti nell'arco temporale Lo studio si e' basato, per quanto riguarda i dati di partenza, su una popolazione base al 31 dicembre 2003 intermedia tra quella legale (calcolata a partire dalla popolazione censuaria 2001) e quella anagrafica; occorre ricordare, come evidenziato anche in paragrafi precendenti, che i due totali sono stati resi congruenti solo nel corso del 2005, in epoca quindi posteriore allo sviluppo delle previsioni qui riportate. Malgrado questo differenziale di

18 partenza, le previsioni qui riportare sono di grande interesse e sono state in gran parte confermate (almeno per i primi anni) da quella che e' stata la dinamica demografica osservata nel periodo Premessa indispensabile, a quanto seguirà in questo paragrafo, e' la seguente : la previsione demografica è piuttosto complicata ed ha bisogno della determinazione di metodi precisi e di ipotesi ben strutturate e plausibili; data la delicatezza dell operazione, il metodo strettamente statistico richiederebbe la definizione di intervalli di confidenza all interno dei quali inserire i risultati, proprio per evidenziare di quanto è possibile che i dati reali futuri si discostino da quelli previsti; i demografi, invece, preferiscono costruire gli scenari evolutivi, cioè stime puntuali, risultato della previsione, con l obiettivo di individuare i possibili assetti che la popolazione potrebbe avere in presenza di diverse ipotesi evolutive; pertanto, per ridurre il margine di rischio associato con le previsioni, nello studio sono stati formulati tre possibili scenari; lo scenario Centrale (o Intermedio), il più probabile, è semplicemente l estrapolazione delle tendenze attuali (cioe' le tendenze fino al 2004, anno di redazione dello studio stesso); lo scenario Alto prevede un miglioramento della situazione socio/economica livornese rispetto a quella media delle aree circostanti; quello Basso, di converso, prevede una situazione speculare; all interno della frontiera stabilita dai due scenari Alto e Basso si colloca il probabile andamento della popolazione livornese nell'arco temporale considerato. Infine va evidenziato come l'affidabilità delle previsioni demografiche decresca con il prolungarsi dell'intervallo di tempo considerato; nei primi 5-10 anni l'affidabilita' delle previsioni e' ovviamente maggiore di quella delle previsioni a anni. Il modello teorico utilizzato per la proiezione della popolazione, sviluppato presso il Dipartimento di Statistica e Matematica dell Università di Pisa, è di tipo multiregionale. Applicare questo modello nell area livornese significa definire un sistema composto da tre aree distinte: il Comune di Livorno, il Comune di Collesalvetti e il resto del mondo (altri comuni della Provincia, comuni di altre Regioni, Estero); le tipologie di eventi che alimentano, o decrementano, la popolazione residente nell area livornese (c.d. disegno del modello) sono segnate con una croce (X) nel Grafico 1.2; ovviamente oltre al movimento migratorio interno (tra Livorno e Collesalvetti) e a quello esterno (con il resto del mondo) è necessario considerare quello naturale (nascite e decessi). Utilizzando il modello sintetizzato nel Grafico 1.2 si conseguono almeno tre risultati di estremo interesse : si ottengono stime coerenti sia internamente (nella stima dei flussi migratori reciproci) che esternamente (la proiezione per l area nel suo complesso risulta dalla somma delle proiezioni relative ai singoli comuni); si tiene conto in maniera puntuale delle specificità locali (ovvero si osservano le c.d. eterogeneità) in modo tale da evitare che le singole tendenze vengano appiattite verso i valori medi dell area; i risultati per ciascun Comune appaiono più robusti rispetto a quelli che verrebbero generati da proiezioni singole (Comune per Comune).

19 Grafico 1.2 Il disegno del modello multiregionale relativo all'area Livornese da \ a Livorno Collesalvetti Resto del Mondo Decessi Livorno X X X Collesalvetti X X X Resto del Mondo X X Nascite X X Per quanto riguarda il sistema di ipotesi alla base delle previsioni qui riportate, e limitatamente al solo Comune di Livorno, la sintesi dei tre diversi scenari considerati e' riportata nella tavola 7.1, dove l'ipotesi Centrale (o Intermedia), fornisce un set di stime ritenute verosimili sulla base delle tendenze demografiche riscontrate negli anni passati, mentre, analogamente a quanto accade nell ambito della statistica inferenziale, accanto alla stima puntuale generata dall ipotesi intermedia sono considerati due scenari alternativi (ipotesi Bassa e ipotesi Alta) in modo tale da tenere conto in qualche modo dell aleatorietà connessa con il procedimento di stima. Tavola 7.1 Le tre ipotesi demografiche all'orizzonte del 2029 Comune di Livorno Evento Valori Ipotesi Ipotesi Ipotesi osservati Bassa Intermedia Alta Vita media: Uomini 77,7 79,3 81,8 84,0 Donne 82,8 85,7 88,1 90,1 Fecondità: Tasso di Fecondità Totale 1,09 1,01 1,17 1,39 Immigrazioni: - = + Ingressi dall'esterno dell'area Emigrazioni: = = = Tasso di Migratorietà Totale (per 1.000) Le previsioni sul totale della popolazione nell'arco sono riportate in forma grafica nel Grafico 7.2 dal quale e' possibile facilmente osservare che l'ipotesi intermedia (quella ritenuta più probabile) prevede una sostanziale stabilita' della popolazione (un decremento dello 0,8% su base venticinquennale), mentre gli scenari alternativi (ipotesi alta e bassa) disegnano una forchetta evolutiva fra il +6,5% ed il -7,6% all'orizzonte del La sostanziale stabilita' della popolazione e' per adesso confermata dalla osservazione della popolazione nel periodo sin qui trascorso, stabilita' che conferma, per adesso, le previsioni prodotte.

20 Grafico 7.2 Popolazione residente al 01/01 degli anni dal 1972 al 2029 Comune di Livorno Valori osservati e previsti nelle tre ipotesi Residenti (migliaia) (+6,5 %) ( 0,8%) 150 ( 7,6%) 140 Int Alta Bassa Anni Oltre al totale della popolazione, lo studio qui sinteticamente illustrato ha prodotto delle previsioni anche sull'ammontare e sulla struttura delle famiglie livornesi; dal grafico 7.3 e' possibile osservare che il numero di famiglie appare in leggero minimo incremento nell'intervallo ; rispetto a quanto effettivamente osservato nel periodo , tale previsione sembra sottostimare il fenomeno di studio. Grafico 7.3 Numero previsto di famiglie dal 2004 al 2029 Comune di Livorno Intermedia Alta Bassa famiglie anni Infine, lo studio ha prodotto anche una stima della composizione media familiare che appare in linea con quanto finora osservato; dalla tavola 7.2 si ricava una previsione di sostanziale stabilità della composizione media familiare intorno al valore di 2,3 componenti.

21 Tavola 7.2 Numero medio di componenti per famiglia Comune Censimento Anno Valori attesi Bassa Intermedia Alta Livorno 2,8 2,4 2,2 2,3 2,3 Collesalvetti 3,0 2,7 2,5 2,6 2,6 Area Livornese 2,8 2,4 2,3 2,3 2,3

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