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2 IL NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI INNOVAZIONE E CRITICITA IN QUANTO TEMPO PROFESSIONISTI E VIGILI DEL FUOCO RIUSCIRANNO A CAMBIARE MENTALITA? Dott. Ing. Franco Barosso Coordinatore Commissione Energia e Impianti F.I.O.P.A. Gruppo di lavoro Energia C.N.I. Martedì 30 settembre 2014 Roma Ergife Hotel & Conference Center 2

3 PREMESSA (Segue) 3

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9 CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione 1: Generalità Capitolo 1 Termini, definizioni e simboli grafici Capitolo 2 Progettazione per la sicurezza antincendio Capitolo 3 Determinazione dei profili di rischio delle attività Capitolo 4 Prodotti (Segue) 9

10 CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione 2: Strategia antincendio Capitolo 5 Reazione al fuoco Capitolo 6 Resistenza al fuoco Capitolo 7 Compartimentazione Capitolo 8 Esodo Capitolo 9 Gestione della sicurezza antincendio Capitolo 10 Controllo dell incendio Capitolo 11 Rivelazione ed allarme Capitolo 12 Controllo di fumi e calore Capitolo 13 Operatività antincendio Capitolo 14 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio (Segue) 10

11 CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione 3: Regole tecniche verticali Capitolo 15 Aree a rischio specifico Capitolo 16 Aree a rischio per atmosfere esplosive Capitolo 17 Impianti di produzione potenza Capitolo 18 Vani degli ascensori Capitolo 19 Autorimesse Capitolo 20 Edifici di civile abitazione Capitolo 21 Attività scolastiche Capitolo 22 Attività ricettive turistico-alberghiere Capitolo 23 Attività sanitarie Capitolo 24 Edifici adibiti ad uffici Capitolo 25 Attività commerciali Capitolo 26 Attività di intrattenimento, di pubblico spettacolo Capitolo 27 Impianti sportivi (Segue) 11

12 CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Sezione 4: Metodi Capitolo 28 Metodologia per l ingegneria della sicurezza antincendio Capitolo 29 Scenari di incendio per la progettazione prestazionale Capitolo 30 Salvaguardia della vita con la progettazione prestazionale 12

13 PRIME VALUTAZIONI Il nuovo Testo Unico è sicuramente un progetto ambizioso e condivisibile. Si condivide l obiettivo di compendiare in un unico testo organico e sistematico le disposizioni di prevenzione incendi. Si condividono gli obiettivi di semplificazione. 13

14 La tradizionale impostazione prescrittiva ha evidenziato dei limiti: è stata comoda per una fascia di tecnici che non familiarizza troppo con l analisi del rischio incendio ma stretta e rigida per i professionisti antincendio che basano i progetti sull analisi preliminare del rischio, con l obiettivo di introdurre misure alternative ed innovative di prevenzione incendi, pur garantendo un livello di rischio equivalente. 14

15 Così com è nella sua forma attuale il Testo Unico però non centra gli obiettivi di semplificazione (sicuramente non li centra per quanto concerne il lavoro e l impegno del professionista) e di riduzione degli oneri di prevenzione incendi auspicati. Il T.U. appare ancora di troppo difficile consultazione, alla luce dei continui rimandi che contiene: potrebbe essere molto utile un edizione digitale con ipertesto, per facilitarne l utilizzo e l aggiornamento. 15

16 Il T.U. non tiene conto della doverosa graduazione della sicurezza antincendio, proporzionata con la capacità delle imprese (in particolare delle piccole imprese). Il T.U. nella gestione della sicurezza antincendio continua ad assegnare al tecnico abilitato/professionista antincendio (anche questa duplice possibilità andrà valutata con molta attenzione) competenze e responsabilità che non sono sue ma del gestore dell attività (in particolare vanno rimodulate le attestazioni richieste al professionista). 16

17 Si sbandiera spesso l intenzione e la volontà di passare da norme prescrittive a norme prestazionali: ma scorrendo il testo non si ha esattamente questa impressione. Il T.U. sembra inasprire molti aspetti di prevenzione incendi, sostanzialmente necessari solo per attività con presenza di pubblico estendendoli e generalizzandoli a tutte le attività. Le soluzioni alternative previste dal T.U. risultano spesso di difficile e/o complessa applicazione: sarebbe opportuno prevedere dei metodi semplificati specifici. 17

18 Il nuovo approccio richiede assolutamente un diverso orientamento anche da parte dei funzionari dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco. La complessità del nuovo approccio e la conseguente attuale impreparazione sia dei professionisti che dei funzionari VV.F. impone di prevedere un periodo transitorio di coesistenza del T.U. con le norme attuali di almeno cinque anni. 18

19 GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE 19

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