Policy di pricing dei Prestiti Obbligazionari
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- Demetrio Borrelli
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1 Policy di pricing dei Prestiti Obbligazionari Versione settembre 2012
2 La Comunicazione Consob del 2 marzo 2009 ha imposto la necessità per le banche di definire un approccio che consenta di individuare e adottare le soluzioni più adeguate in tema di distribuzione alla clientela retail dei prodotti finanziari illiquidi. Tutto ciò coerentemente con lo spirito della MiFID secondo il quale, atteso il rapporto di durata con la clientela, la banca assume un ruolo di prestatore di servizi piuttosto che di mero venditore di prodotti. Per prodotti illiquidi si intendono quelli che determinano per l investitore ostacoli o limitazioni allo smobilizzo entro un lasso di tempo ragionevole, a condizioni di prezzo significative, ossia tali da riflettere, direttamente o indirettamente, una pluralità di interessi in acquisto e in vendita. Nel novero dei prodotti illiquidi rientrano i prestiti obbligazionari emessi dall Istituto Le soluzioni di liquidità ammesse dalla normativa sono le seguenti: 1) negoziazione su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione (MTF); 2) negoziazione mediante un internalizzatore sistematico; 3) adozione di regole e procedure interne formalizzate per la negoziazione; 4) impegno al riacquisto. La Cassa di Risparmio di Bra, fra le soluzioni ammesse ha scelto di applicare l adozione di regole e procedure interne formalizzate per la negoziazione Nei paragrafi seguenti vengono esplicitate tali regole Metodologia di pricing La proposta metodologica di determinazione del fair value delle obbligazioni proprie comporta la formulazione di prezzi di riacquisto sulla base delle medesime condizioni applicate in sede di emissione (frozen spread), fatta eccezione per componenti di spread denaro/lettera applicate in sede di negoziazione. La scelta di tale approccio risponde all obiettivo precipuo di definire soluzioni operative quanto più possibili coerenti e vicine alle attuali prassi operative della Banca nelle relazioni con la sua clientela retail. Inoltre, atteso il vincolo di necessaria coerenza tra modalità di pricing adottate nei confronti della clientela e valutazioni di bilancio (espressamente previsto dalla Comunicazione) sono state altresì prese in considerazione le posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea) nonché contabile (OIC, EFRAG) nelle lettere di commento al Discussion Paper Credit Risk in Liability Measurement pubblicato dallo IASB nel giugno Le posizioni assunte a riguardo dai citati organismi convergono sui seguenti punti: a) il rischio di credito dovrebbe essere preso in considerazione solo in sede di iscrizione iniziale delle passività finanziarie mentre le valutazioni successive, in linea di principio, non dovrebbero considerare eventuali variazioni dello stesso; b) preferenza per l approccio cd. del frozen spread, che prevede la valutazione iniziale del titolo al prezzo della transazione e valutazioni successive che riflettono esclusivamente variazioni dei tassi risk-free. Quest ultima costituisce una metodologia di stima del fair value che si basa sullo spread di emissione. Peraltro, è una metodologia che risulta analoga a quella dell asset swap (già applicata presso altre Banche di dimensione e complessità analoghe a quelle di questa Banca) Di seguito si riporta la descrizione della metodologia di stima del fair value dei PO emessi applicata dall Istituto
3 Approccio metodologico Il processo valutativo dei titoli obbligazionari di propria emissione prevede che il fair value sia determinato mediante la curva risk-free a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell emittente. Tale spread fa riferimento allo spread di credito relativo alle emissioni del settore bancario euro con rating BBB ed è stato calcolato mediante estrapolazione alle curve di rating A e AA reperibili dal provider Bloomberg (rispettivamente la curva C890 e la curva C892). Tale componente viene mantenuta costante per tutta la vita dell obbligazione. Le valutazioni successive rispetto a quella iniziale riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva risk-free di mercato. Il fair value è, quindi, calcolato attraverso l applicazione della seguente formula: n FV Ci ti DFi 100 DFn dove: i C : i è la cedola i-esima del PO; t : i è la i-esima durata cedolare; DF: è il fattore di sconto determinato sulla base del tasso risk-free di mercato alla data di valutazione e dello spread di emissione (a sua volta pari alla differenza tra rendimento del titolo e tasso risk-free alla data di valutazione iniziale). Nel caso di obbligazioni strutturate, la componente obbligazionaria pura sarà valutata come sopra descritto; viceversa, il derivato mediante modelli finanziari che possono variare in base al tipo di opzione implicitamente acquistata o venduta dalla banca emittente. In ogni caso, la Banca si riserva la facoltà di applicare un prezzo finale migliorativo rispetto al fair value riveniente dall applicazione della formula sopra citata. Merito di credito dell emittente Lo spread di emissione del titolo obbligazionario tiene conto, come già detto, del merito creditizio dell emittente la cui quantificazione, in assenza di rating ufficiali, tiene comunque conto delle indicazioni della CONSOB, relativamente alla tipologia dell emittente che, nel caso di specie, è un intermediario vigilato. La componente di merito creditizio dell emittente sarà calcolata come differenza, relativamente alla struttura a termine dei tassi, tra la curva corrispondente al rating selezionato (diversa per livello di seniority), secondo quanto descritto in precedenza, e quella risk-free. Nel caso non risultino disponibili curve a termine per classi di rischiosità inferiori ad alcuni livelli di rating si procederà a determinarle attraverso opportune tecniche interpolative. La parte dello spread di emissione diversa da quella relativa al merito creditizio dell emittente è riferibile ad una componente commerciale la cui entità, nell ambito della regolamentazione interna della banca, sarà soggetta a limitazioni predeterminate comprese nella forbice 0 500bp. Determinazione del mark up Sulla base dei prezzi come sopra determinati la Banca applica uno spread di negoziazione, in diminuzione o in aumento che definisce il prezzo cui è disposta rispettivamente ad acquistare o vendere l obbligazione. L applicazione di questo spread sul prezzo può variare nella misura in cui la Banca ritenga di mitigare il proprio rischio di posizione, tenendo conto di diversi fattori quali la struttura del titolo, la sua durata, la probabilità di poter successivamente rinegoziare lo strumento con altro cliente; in ogni caso tale spread, in situazioni normali di mercato, non potrà essere superiore a 300 punti base. Per i titoli subordinati lo spread può essere aumentato fino a 500 punti base. Nel caso in cui la percentuale dei titoli subordinati nel portafoglio della Banca raggiunga il 10% del totale di una singola emissione l operatività in acquisto da parte della Banca su quella particolare emissione sarà sospesa (in ottemperanza alla normativa Banca d Italia) fino a quando la percentuale nel portafoglio di proprietà non scenda nuovamente sotto la percentuale del 10%. Informativa alla clientela
4 Nella revisione della Policy di trasmissione ed esecuzione ordini verrà inserita la seguente descrizione sintetica delle regole di negoziazione per conto proprio e della metodologia di pricing adottata. I prezzi di negoziazione, conformemente a quanto stabilito nella Politica di pricing adottata dalla Banca, sono determinati come di seguito descritto. La componente obbligazionaria sarà valutata attualizzando i flussi di cassa al tasso risk-free di mercato rettificato in ragione dello stesso spread implicito utilizzato all emissione. Tale spread fa riferimento allo spread di credito relativo alle emissioni del settore bancario euro con rating BBB ed è stato calcolato mediante estrapolazione alle curve di rating A e AA reperibili dal provider Bloomberg (rispettivamente la curva C890 e la curva C892).Nel caso di obbligazioni strutturate la componente derivativa è valutata mediante modelli finanziari che variano in base al tipo di opzione. Ai prezzi così determinati, la Banca applica uno spread denaro e lettera in linea con gli spread praticati sui mercati regolamentati o MTF per titolo analoghi liquidi che non potrà eccedere il 3.00% in caso di acquisto del cliente (spread lettera) 3.00% in caso di vendita da parte del cliente (spread denaro). Per i titoli subordinati lo spread può essere aumentato fino al 5,00% punti base in caso di acquisto del cliente (spread lettera) 5.00% in caso di vendita da parte del cliente (spread denaro). Viene inoltre messa a disposizione della clientela presso le filiali e sul sito internet la seguente informativa:
5 INFORMATIVA ALLA CLIENTELA La CASSA DI RISPARMIO DI BRA SPA (di seguito la Banca ) assicura alla clientela la condizione di liquidità dei prodotti finanziari di propria emissione sulla base delle modalità di negoziazione di seguito illustrate, nel rispetto della Policy di esecuzione/trasmissione degli ordini. Tali regole di negoziazione sono adottate in conformità alla Comunicazione Consob n del 2 marzo 2009 inerente al dovere dell intermediario di COMPORTARSI CON CORRETTEZZA E TRASPARENZA in sede di distribuzione di prodotti finanziari illiquidi e alle Linee Guida elaborate dalle Associazioni di Categoria Abi-Assosim-Federcasse validate il 5 agosto 2009 PROCEDURA Prodotti finanziari negoziati Clientela ammessa alla negoziazione Proposte di negoziazione della clientela Pricing DESCRIZIONE Prestiti obbligazionari emessi dalla Banca Clientela al dettaglio (retail) della Banca Raccolta presso tutte le filiali della Banca o mediante ordine telefonico La Banca esprime le proposte di negoziazione sulla base di predeterminate metodologie di valutazione e politiche di pricing approvate dal C.d.A. Esecuzione dell ordine Quantitativo di ciascuna proposta di negoziazione Giornate e orario di funzionamento del sistema Entro tre giorni lavorativi dal momento dell inserimento nella procedura. Il sistema di negoziazione registra i dati essenziali dell ordine La Banca assicura la negoziazione nei limiti dimensionali di ,00 per ciascun ordine riferibile ad una operatività standard della clientela al dettaglio e per ciascuna giornata lavorativa, comunque tenuto conto del quantitativo massimo riacquistabile indicato nell ambito della documentazione di offerta di ciascuna emissione L ammissione alla negoziazione è assicurata all interno dell orario di sportello per tutte le giornate lavorative in cui la Banca è aperta. Trasparenza pre negoziazione Durante l orario di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e descrizione titolo; - divisa; - migliori condizioni di prezzo in vendita e in acquisto e le rispettive quantità; - prezzo, quantità e ora dell ultimo contratto concluso Trasparenza post negoziazione Entro l inizio della giornata successiva di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e la descrizione dello strumento finanziario; - divisa; - numero dei contratti conclusi; - quantità complessivamente scambiate e il relativo controvalore; - prezzo minimo e massimo Liquidazione e regolamento dei contratti Le operazioni effettuate vengono liquidate per contanti, con valuta entro il terzo giorno lavorativo successivo alla data di negoziazione. Note Tali procedure sono finalizzate ad assicurare la liquidità dei prodotti finanziari in normali condizioni di mercato e in nessun caso costituiscono un impegno al riacquisto da parte della Banca. Inoltre, le stesse procedure operano nei limiti di quanto previsto di volta in volta dalla documentazione di offerta dei prodotti finanziari emessi e distribuiti dalla Banca, alla quale gli investitori sono invitati a fare riferimento. In caso di disinvestimento dei titoli prima della scadenza, il sottoscrittore potrebbe subire delle perdite in conto capitale, in quanto l eventuale vendita potrebbe avvenire ad un prezzo inferiore a quello di emissione dei titoli.
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