IL PIANO DI RISANAMENTO: TECNICHE DI COSTRUZIONE ED ESEMPI DI REDAZIONE. IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA. Prof. Alberto Dello Strologo

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1 IL PIANO DI RISANAMENTO: TECNICHE DI COSTRUZIONE ED ESEMPI DI REDAZIONE. IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA

2 LA CRISI DI IMPRESA: DEFINIZIONE L IMPRESA E IN CRISI QUANDO E IN ATTO UN PROCESSO DI DETERIORAMENTO DELLA SUA SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA. AFFINCHE POSSA PARLARSI DI VERA E PROPRIA CRISI, OCCORRE CHE L IMPRESA NON SIA IN GRADO DI ARRESTARRE TALE PROCESSO DI DETERIORAMENTO. PERTANTO, SENZA UN INTERVENTO ESTERNO ESSA VA INEVITABILMENTE INCONTRO AL DISSESTO. 2

3 LA CRISI NON E UN SEMPLICE DECLINO Fase podromica: CRISI DECLINO 3

4 IL DECLINO Il concetto di "declino" può essere collegato all'ottenimento di una performance negativa in termini di variazione di valore, ossia alla sua distruzione, e misurato nella sua intensità dall'entità di tale distruzione in un definito arco temporale. Da ciò l'idea che un'impresa è in declino quando perde valore nel tempo. Da tale assunto discendono alcune conseguenze: - PERDITE ECONOMICHE; - DECREMENTO DEI FLUSSI ECONOMICI, I QUALI NON SONO IN GRADO DI REMUNERARE IN MANIERA CONGRUA IL CAPITALE PROPRIO; - PERDITA DEI FLUSSI SISTEMATICA E IRREVERSIBILE; - PERDITA DI CAPACITÀ REDDITUALE DELL IMPRESA; - RISCHI. 4

5 LA CRISI IN SENSO STRETTO La crisi, intesa in senso stretto, rappresenta un'ulteriore degenerazione rispetto alle condizioni del declino. Tecnicamente, si tratta di uno stato di grave instabilità originato da: - RILEVANTI PERDITE ECONOMICHE (e di valore del capitale); - Forti Squilibri Nei Flussi Finanziari; - Caduta della capacità di credito per perdita di fiducia; - INSOLVENZA (incapacità di far fronte regolarmente ai pagamenti in scadenza); - DISSESTO (squilibrio patrimoniale definitivo). 5

6 INSOLVENZA E DISSESTO INSOLVENZA DISSESTO FLUSSI STOCK TENSIONE FINANZIARIA PATOLOGIA AZIENDALE (Il valore delle attività è insufficiente a garantire il rimborso dei debiti. La manifestazione di uno stato di tensione finanziaria è interpretata dai finanziatori esterni (attuali e potenziali) come un segnale di possibile dissesto. Il segnale è ovviamente imperfetto, giacché tra tensione finanziaria e dissesto non sempre esiste una corrispondenza biunivoca. 6

7 TENSIONE FINANZIARIA Tra tensione finanziaria e dissesto non sempre esiste una corrispondenza biunivoca: - l'insufficienza dei flussi di gestione corrente può essere destinata a non permanere anche in futuro; - l'impresa in difficoltà (anche se insolvente in termini di stock) può temporaneamente far fronte ai debiti in scadenza attingendo a riserve di liquidità o "facendo cassa" attraverso la dismissione dei propri cespiti. Benché, dunque, il segnale sia imperfetto, nella pratica la formalizzazione dello stato di dissesto ha luogo, generalmente, a seguito del manifestarsi di uno stato di grave tensione finanziaria. 7

8 TENSIONE FINANZIARIA: SOLUZIONI TENSIONE FINANZIARIA RICORSO AL MERCATO (per ottenere la concessione di nuovi finanziamenti e/o la proroga di quelli esistenti). PROCEDURE CONCORSUALI La fattibilità di una soluzione "di mercato" dipende da: -credibilità con cui il S.E. dell'impresa è in grado di comunicare all'esterno l'esistenza di favorevoli prospettive per l'attività aziendale. In caso di comunicazioni scarsamente attendibili CRISI 8

9 CRISI E DECLINO: CONCLUSIONI DECLINO: - Passaggio relativamente fisiologico della vita di un impresa; - Ristrutturazione volontaria CRISI: - Fase conclamata ed esteriormente apparente del declino; - Continuazione di una traiettoria negativa; - Deficit finanziario; - Perdita di fiducia da parte del mercato. 9

10 LE PROCEDURE CONCORSUALI Accordi di Ristrutturazione Concordato Preventivo le procedure concorsuali Fallimento Liquidazione Coatta Amm.ne Straord. impr grandi d. Amm.ne Straord. impr rilevanti d. 10

11 TIPOLOGIA DI PROCEDURE CONCORSUALI(2) Accordi di Ristrutturazione Concordato Preventivo Procedure Giudiziarie Fallimento Liquidazione Coatta Amm.ne Straord. impr grandi d. Amm.ne Straord. impr rilevanti d. Procedure Coattive Procedure Amministrative 11

12 PROCEDURE GRADUATE IN FUNZIONE DELLA GRAVITA DELLA CRISI Piani attestati di risanamento Accordi di ristrutturazione Concordato preventivo squilibrio finanziario crisi tendenzialmente reversibili crisi più gravi (anche insolvenza) Fallimento stato d insolvenza 12

13 PROCEDURE DI SUPERAMENTO DELLA CRISI Piani attestati di risanamento ex art. 67 L.F Accordi di ristrutturazione Ex art. 182 bis L.F. Concordato preventivo Ex artt. 160 e 161 L.F. Evitare realmente il fallimento Evitare la disgregazione dell impresa in crisi e la dispersione degli intangibles (tutela del going concern) Valorizzare natura privatistica degli accordi tra debitore e creditori 13

14 I PIANI ATTESTATI DI RISANAMENTO EX ART. 67 L.F. Il nuovo art 67 L.F. Prevede l esenzione dall azione revocatoria fallimentare per gli atti, i pagamenti e le garanzie poste in essere in esecuzione di un piano idoneo a consentire: 1) il risanamento dell esposizione debitoria, o 2) il riequilibrio della situazione finanziaria. - è necessaria l attestazione di un esperto in possesso di specifici requisiti, ma non è necessaria l omologa del Tribunale; - favorisce gli accordi stragiudiziali, prima difficilmente realizzabili a causa del rischio di revocatoria; - non c è però il beneficio del divieto di azioni esecutive da parte dei creditori. Si tratta di atti unilaterali dell imprenditore che non devono essere necessariamente oggetto di accordo con i creditori, sebbene si sia riscontrato nella pratica come, al fine del buon esito dei patti medesimi, sia quantomeno opportuno, in fase di redazione dei piani, negoziare con i creditori le modalità di attuazione degli stessi. 14

15 ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE EX ART. 182 BIS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE Forma di accordo per tempestivo risanamento dell impresa in difficoltà Accordo dalla natura ibrida Vero e proprio contratto da stipularsi con (almeno) il 60% dei crediti Integrale pagamento dei creditori estranei forma di concordato preventivo oppure vera e propria alternativa? 15

16 ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE EX ART. 182 BIS: PRINCIPALI CARATTERISTICHE - Introdotti ex novo dal D.L. 35/2005; - Presentazione dell accordo mediante deposito della documentazione di cui art. 161 L.F.; - Individuazione di un professionista che attesti la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità de piano, con particolare riferimento all idoneità al pagamento integrale dei creditori estranei; soddisfazione integrale dei creditori estranei all accordo (L.134/2012 c.d. Decreto Sviluppo): - entro cento venti giorni dall omologazione, in caso di crediti già scaduti a quella data; - entro cento venti giorni dalla scadenza, in caso di crediti non ancora scaduti alla data dell omologazione; Differenze con il Concordato Preventivo: no rispetto par condicio; Accordo con ameno il 60% dei creditori; Soddisfazione integrale creditori estranei. 16

17 IL CONCORDATO PREVENTIVO: Condizioni di ammissione la domanda di ammissione accompagnata piano di ristrutturazione o soddisfazione dei crediti accompagnata serie di documenti accompagnata La relazione di un professionista 17

18 IL CONCORDATO PREVENTIVO: Condizioni di ammissione Documenti che devono essere allegati alla domanda di ammissione e al piano di ristrutturazione o soddisfazione dei crediti sono: a) Relazione aggiornata sullo situazione economica, patrimoniale e finanziaria b) uno stato analitico ed estimativo delle attività e l elenco nominativo dei creditori (con i rispettivi crediti e cause di prelazione) c) l elenco dei titolari dei diritti reali o personali su beni di proprietà o in possesso del debitore; d) il valore dei beni e i creditori particolari degli eventuali soci 18

19 IL CONCORDATO PREVENTIVO: Condizioni di ammissione La relazione di un professionista (abilitato a svolgere le funzioni di curatore ex art. 28 legge fallim.) accompagna la domanda di ammissione alla procedura e attesta: la veridicità dei dati aziendali la fattibilità del piano medesimo. una valutazione oggettiva della fattibilità del piano sostituisce il requisito della meritevolezza soggettiva che in precedenza riguardava il buon imprenditore. 19

20 IL CONCORDATO PREVENTIVO: Novità introdotte dalla L. 134/2012 (c.d. Legge Sbviluppo) 1) Possibilità per il debitore di presentare un domanda di concordato in bianco vale a dire senza che venga fornita, per un limitato periodo di tempo, alcuna indicazione sull offerta ai creditori né sulla tipologia di concordato che il debitore intenderà adottare e sulle modalità della sua esecuzione ex art. 160 co. 6 L.F. (c.d. concordato con riserva); 2) Introduzione del cosiddetto «concordato in continuità» ex art. 186 bis L.F: la norma in commento prevede tanto la prosecuzione dell attività di impresa in capo al debitore quanto la cessione dell impresa in esercizio o il conferimento della stessa in capo a terzi soggetti. 20

21 IL CONCORDATO PREVENTIVO: Condizioni di ammissione I poteri del Tribunale: esame della domanda di ammissione ed accertamento dei presupposti oggettivi e soggettivi; controllo degli adempimenti fissati dall art. 161 circa la completezza e regolarità della documentazione controllo sulla corretta formazione delle classi dei creditori Esame della domanda da parte del Tribunale Decreto di Inamissibilità Decreto di ammissione procedura Tacita abrogazione? Fallimento d ufficio? Annotazione sotto l ultima scrittura dei libri contabili 21

22 Il decreto di ammissione al concordato preventivo delega di un giudice alla procedura Dichiara aperta la procedura Contenuto: convocazione dei creditori non oltre 30 giorni e fissazione del termine per la votazione del provvedimento stesso nomina del commissario giudiziale termine (max 15 giorni) per il deposito della somma ritenuta necessaria per la procedura (Il mancato rispetto di tale termine comporta la dichiarazione di fallimento ex art. 173, 4 co.) Approvazione del concordato Voto favorevole dei creditori che rappresentino la maggioranza dei crediti ammessi al voto Ammissibilità del voto per corrispondenza mancanza di coordinamento La maggioranza nelle classi ed il cram down Risultato dell adunanza Raggiungimento delle maggioranze Mancato raggiungimento delle maggioranze Giudizio di omologazione Accertamento dei presupposti del fallimento ex art

23 LE PROCEDURE DI RISANAMENTO: DIFFERENZE E PUNTI IN COMUNE PIANO DI RISANAMENTO E ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE CONCORDATO PREVENTIVO IN CONTINUITÀ IN CONTINUITÀ O CON FINALITA LIQUIDATORIE PIANO DI RISANAMENTO ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE E CONCORDATO PREVENTIVO 1) PRESENTAZIONE DI UN PIANO DI RISANAMENTO EX ART. 67 2) RELAZIONE IN ORDINE ALLA VERIDICITA DEI DATI AZIENDALI E ALLA FATTIBILITA DEL PIANO 23

24 IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA COADIUVARE L IMPRESA NELLA REDAZIONE DEL PIANO DI RISANAMENTO IL PROFESSIONISTA PUÒ (ALTERNATIVAMENTE E SU NOMINA DELL IMPRENDITORE): REDIGERE UNA RELAZIONE ATTESTANTE LA VERIDICITA DEI DATI AZIENDALI E LA FATTIBILITÀ DEL PIANO 24

25 IL PIANO DI RISANAMENTO: FASI DI FORMAZIONE La predisposizione del piano di risanamento può essere suddivisa nelle seguenti fasi: a) interventi propedeutici alla redazione del piano di risanamento; b) ricerca delle cause della crisi (strategiche, operative, finanziarie, tipicamente in combinazione); c) definizione delle strategie (identificare i complessi di asset - rami d azienda - dotati di valore di funzionamento - going concern value - superiore al valore di cessione e di liquidazione); 25

26 IL PIANO DI RISANAMENTO: FASI DI FORMAZIONE La predisposizione del piano di risanamento può essere suddivisa nelle seguenti fasi: d) valutazione comparata del risanamento e delle ipotesi alternative di cessione/liquidazione (fornire decisioni in merito alla cessione/liquidazione degli asset non più funzionali nella prospettiva del piano di ristrutturazione); e) sviluppo della tempistica nella realizzazione del piano e fissare le condizioni di realizzazione (risorse e competenze, condizioni d ambiente, profilo dei rischi) f) redazione del piano; g) attuazione e verifica dell esecuzione del piano (stress test scenari alternativi: worst case). 26

27 FOCUS POINT «A»: INTERVENTI PROPEDEUTICI Occorre esaminare: VINCOLI ESTERNI ALL AZIENDA : - Condizioni economiche, sociali, politiche e giuridiche dell ambiente in cui l azienda opera; - mercato di sbocco e domanda del prodotto realizzato e/o commercializzato dall impresa; - punti di forza e di debolezza dei concorrenti; - situazione del mercato del lavoro, della tecnologia e degli altri fattori produttivi necessari allo svolgimento dell attività d impresa (mercato di approvvigionamento); - situazione del mercato dei capitali (tassi/wacc/leva finanziaria). VINCOLI INTERNI ALL AZIENDA: - Intangible asset: - personale dotato del necessario know how; - risorse tecnologiche; - fattori produttivi adeguati; - disponibilità di risorse finanziarie adeguate; - struttura organizzativa interna; - relazioni umane tra i soggetti dell impresa. 27

28 FOCUS POINT «A»: INTERVENTI PROPEDEUTICI (2) Il PIANO, DOVENDO FORNIRE L EVIDENZA NUMERICA DEI SINGOLI INTERVENTI DI RISANAMENTO PREVISTI: LA PREVENTIVA FORMULAZIONE DELLA PREVISIONE DELLE RELATIVE RISULTANZE, RICHIEDE UN ATTENTO ESAME DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA E, IN PARTICOLARE, DELLE INFORMAZIONI ACQUISITE MEDIANTE L ANALISI DI BILANCIO. TALE FASE E FONDAMENTALE IN QUANTO TANTO PIU ACCURATA E PRECISA È LA SITUAZIONE DI PARTENZA, TANTO PIU IL GIUDIZIO SUCCESSIVO DELL ATTESTATORE E CONFORTATO DA DATI RAGIONEVOLI E COERENTI. 28

29 FOCUS POINT «F»: REDAZIONE DEL PIANO Il PIANO DI RISANAMENTO PER PRODURRE L EFFETTO DI RENDERE IMMUNI DA REVOCATORIA TUTTI GLI ATTI COMPIUTI DALL IMPRENDITORE, DEVE ESSERE DOTATO DEI SEGUENTI REQUISITI: A) IDONEITÀ A CONSENTIRE IL RISANAMENTO DELL ESPOSIZIONE DEBITORIA DELL IMPRESA; B) IDONEITÀ AD ASSICURARE IL RIEQUILIBRIO DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL IMPRESA. LA LEGGE NON DA ALCUNA DEFINIZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO NE DICE ALCUNCHE SUL LORO CONTENUTO: NE DERIVA CHE LA SCELTA DELLE VIE E DEGLI STRUMENTI DA SEGUIRE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI SUB A E SUB B E LASCIATA ALLA DISCREZIONALITA DEL PREDISPONENTE (ALLA PRASSI). 29

30 FOCUS POINT «F»: REDAZIONE DEL PIANO COSA INDICARE? (2) 1 2 INDICARE I SINGOLI INTERVENTI PROGRAMMATI EVIDENZIARE LA REALE TEMPISTICA DI ATTUAZIONE REDIGERE: CONTO ECONOMICO PREVISIONALE; STATO PATRIMONIALE PREVISIONALE; RENDICONTO FINANZIARIO PREVISIONALE. L ARCO TEMPORALE DI RIFERIMENTO DEVE RISULTARE CONGRUO CON LE AZIONI DI INTERVENTO PROGRAMMATE: LA COSTRUZIONE DEI BUDGET DEVE INTERESSARE IL LASSO TEMPORALE RAGIONEVOLMENTE NECESSARIO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI RISANAMENTO DELL ESPOSIZIONE DEBITORIA NONCHÉ DEL RIEQUILIBRIO DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA. 30

31 FOCUS POINT «F»: REDAZIONE DEL PIANO LO SVILUPPO DEI CALCOLI(3) LO SVILUPPO DEI CALCOLI SI ARTICOLA NELLE SEGUENTI FASI: A) STIMA DEI RICAVI DI VENDITA; B) STIMA DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA ; C) STIMA DEL COEFFICIENTE DI ROTAZIONE E DETERMINAZIONE DELLE ATTIVITÀ OPERATIVE NETTE; D) STIMA DEL MARGINE DI PROFITTO; E) STIMA DELL ENTITÀ DEI COMPONENTI DI REDDITO NON RICORRENTI; F) STIMA DEL CASH FLOW OPERATIVO; G) STIMA DEGLI ONERI FINANZIARI, DELL ESPOSIZIONE DEBITORIA NONCHÉ DELL UTILE NETTO, DA EFFETTUARSI SULLA BASE DELLE PRECEDENTI PREVISIONI. 31

32 IL CASO EMPIRICO. LA SOCIETA BETA. BETA È UNA SOCIETÀ OPERANTE NEL SETTORE DELLA VENDITA DI MEZZI INDUSTRIALI E NELLA FORNITURA DEI CORRELATI SERVIZI DI ASSISTENZA, MANUTENZIONE E RIPARAZIONE. DETIENE IMPORTANTI CONTRATTI DI CONCESSIONE DI VENDITA RILASCIATI DA PRIMARI PLAYER MONDIALI. I MERCATI DI RIFERIMENTO SONO LOCALIZZATI IN ALCUNE REGIONI (ES. LAZIO, UMBRIA, MARCHE, ). Market share=10% (regionale) 32

33 LA SOCIETA BETA: ANALISI DELLA DOMANDA. Imprese operanti nel settore delle costruzioni stradali, dell edilizia residenziale e del settore dei trasporti industriali collegati al settore edilizia e lavori pubblici, oltre che trasportatori di svariati settori merceologici. La dimensione dei clienti è non elevata Fatturato medio = 10 mil Criteri di selezione da parte dei clienti: Rapporto prezzo/qualità del prodotto; Supporto finanziario connesso alle vendite; Disponibilità in tempo reale dei pezzi di ricambio originali; Rete di assistenza delle macchine, acquisizione facile dell usato dato in permuta. Possibilità di concedere a nolo le macchine, servizio questo che può compensare un esigenza (permanente o provvisoria) della clientela. FIDELIZZAZIONE DELLA CLIENTELA 33

34 LA SOCIETA BETA: LE CAUSE DELLA CRISI. 1) SQUILIBRIO DELLA STRUTTURA DELLE FONTI SIA NEL MIX CHE NEL LORO IMPIEGO: 2) ECCESSIVO RICORSO ALL INDEBITAMENTO FINANZIARIO A SCAPITO DELL APPORTO DI MEZZI PROPRI DELL IMPRENDITORE COME CONFERMATO DAI PRINCIPALI INDICI DI INDEBITAMENTO: Indice autonomia finanziaria = [capitale proprio/(capitale di terzi + capitale proprio)] Quoziente di indebitamento = [capitale di terzi/capitale proprio] Indice di indebitamento = [totale fonti/capitale proprio] 34

35 LA SOCIETA BETA: LE CAUSE DELLA CRISI (2). 3) CRISI DI LIQUIDITA : A) Drastica riduzione del fatturato (economica) e dei conseguenti flussi finanziari in entrata a supporto dell indebitamento (finanziaria); B) Allungamento dei tempi medi di incasso ed elevate perdite su crediti; c. Elevato numero di insoluti dei clienti e conseguente blocco delle linee di credito a breve termine a causa degli sconfinamenti. CRISI MA NON INSOLVENZA: POSSIBILE RISANAMENTO 4) SQUILIBRIO ECONOMICO: a. Calo del fatturato e della relativa marginalità b. Difficoltà nell incasso dei crediti (tempi medi che sfiorano i 2 anni) c. Bassa rotazione del magazzino (circa 460 giorni) d. Complessità organizzativa 35

36 L ATTESTAZIONE DEL PROFESSIONISTA INCARICATO LA VERIDICITA DEI DATI AZIENDALI E LA FATTIBILITA /ATTUABILITA DEL PIANO DI RISANAMENTO La recente riforma della legge fallimentare ha comportato, quale effetto, che l oggetto dell attività del professionista incaricato presenti elementi comuni quali l attestazione della: A: veridicità dei dati aziendali B: fattibilità del Piano innovazione di forma e non di sostanza la veridicità dei dati era di fatto già richiesta in precedenza interrelazioni tra le due dimensioni oggetto dell attestazione la ragionevolezza di un piano lo rende certamente fattibile attuabilità = fattibilità 36

37 L ATTESTAZIONE DELLA VERIDICITA DEI DATI AZIENDALI (1) L interpretazione più consolidata intende la norma nel senso di corrispondenza al vero Parametri di riferimento: principi contabili nazionali (OIC) o internazionali (IASB) e principi di revisione (tra cui ISAE 3400) al fine di verificare la correttezza e la coerenza delle stime. Perimetro: dati rilevanti ai fini dell attuabilità del piano (SP più rilevante di CE). Particolare attenzione a: elementi di maggiore importanza in termini quantitativi (es. crediti rilevanti); componenti del capitale circolante che produrranno flussi di cassa (es. scorte, crediti, debiti, acconti); elementi con profili di rischio elevato ai fini dell attestazione (es. avviamenti di asset da dismettere, Fondi rischi e oneri); elementi di sospetto circa l affidabilità delle operazioni di gestione (es. operazioni con parti correlate). 37

38 L ATTESTAZIONE DELLA VERIDICITA DEI DATI AZIENDALI (2) Strumenti utili all analisi: Criticità Relazioni e verbali di verifica del Collegio Sindacale (ove presente e incaricato della revisione legale); Documentazione di lavoro della società di revisione (con la soppressione del libro della revisione, l attestatore può consultare le carte di lavoro solo su espresso consenso della società di revisione); Lettere di circolarizzazione; Altre autonome procedure di revisione contabile sulle aree a maggior rischio. In presenza di dati recenti verificati da un revisore, il professionista deve comunque valutare l attività svolta e l eventuale presenza di elementi di anomalia ( red flags ) che lo porterebbero a indagare al fine di esprimere un giudizio di veridicità dei dati. 38

39 L ATTESTAZIONE DELLA VERIDICITA DEI DATI AZIENDALI (3) Attività dell impresa Beni mobili, immobili, crediti, contratti, ecc. Verificare l esistenza Verificare il valore effettivo Esposizione debitori Verificare l entità Verificare la qualificazione dei creditori Chirografari Privilegiati 39

40 LA FATTIBILITA DEL PIANO: ASPETTI DI SINTESI Le direttrici di analisi del piano devono vertere su: A. Il processo di formazione del piano B. La ragionevolezza delle assunzioni e dei flussi attesi C. Il rischio di execution del piano medesimo Dovrà essere prestata particolare attenzione ai REQUISITI del piano: Attendibilità Coerenza Sostenibilità finanziaria 40

41 LA FATTIBILITA DEL PIANO: PROCESSO I requisiti che devono caratterizzare un Piano sono: I. Attendibilità che fa riferimento alla fondatezza dei dati storici e delle ipotesi prospettiche; II. Coerenza vale a dire la presenza di logiche correlazioni tra le varie ipotesi (assumptions); III. Sostenibilità finanziaria ossia la previsione di flussi di cassa coerenti con l attuazione del Piano e che consentano il raggiungimento dell equilibrio finanziario. 41

42 PIANO: L EQUILIBRIO ECONOMICO, FINANZIARIO E PATRIMONIALE (RAGIONEVOLEZZA) Il professionista deve esprimere un giudizio in merito all idoneità del piano a ripristinare i fisiologici equilibri aziendali (salvo quello economico nell ipotesi di liquidazione) Economico L impresa remunera congruamente tutti i fattori produttivi impiegati e lascia un adeguato margine di reddito per l imprenditore. Il piano può prevedere perdite iniziali, ma nel medio termine deve raggiungere l equilibrio. Equilibrio Finanziario L impresa riesce a far fronte con le proprie entrate monetarie (derivanti da gestione corrente, apporti di capitali esterni, accensioni nuovi finanziamenti) alle uscite monetarie (derivanti da gestione corrente, investimenti, rimborso debiti, ). A regime, il flusso di cassa della gestione corrente deve coprire gli investimenti di rinnovo e il servizio del debito a medio/lungo. Patrimoniale L impresa deve reperire fonti di finanziamento che siano coerenti con gli impieghi. All interno delle fonti, deve esistere un equilibrato rapporto tra capitale proprio e capitale di terzi. 42

43 LA VERIFICA DELLA COERENZA STRATEGICA E DELLE ASSUNZIONI QUANTITATIVE (RAGIONEVOLEZZA) COERENZA ESTERNA: COERENZA INTERNA: - Variabili macroeconomiche - Dinamiche di settore - Contesto tecnologico - Contesto normativo - Punti di forza/debolezza dell azienda - Dati storici - Analisi dei costi fissi e variabili - Calcolo del break even point - Analisi dei rendiconti finanziari - Comprensione del funzionamento dell economia dell azienda - Confronto tra dati storici e dati previsionali (discontinuità) 43

44 LA VERIFICA DELLA COERENZA STRATEGICA E DELLE ASSUNZIONI QUANTITATIVE (RAGIONEVOLEZZA) COERENZA STRATEGICA: ANALISI DI TIPO QUALITATIVO CORRETTEZZA ASSUNZIONI (QUANTITATIVA): - Ragionevolmente realizzabili e prudenti; - Affidabili e fondate su informazioni esterne attendibili; - Dimostrabili e coerenti con i rapporti contrattuali in essere. 44

45 IL RISCHIO DI EXECUTION DEL PIANO Analisi di sensitività Profilo industriale (es. fatturato, ebitda margin, capex); Profilo finanziario (es variazione tassi) Stress Test Considerazione di scenari alternativi; Resistenza del Piano rispetto alla rottura dei covenant 45

46 SINTESI DEGLI EFFETTI DERIVANTI DAI DIVERSI STRESS ESEMPIO 1 ESEMPIO 2=Es 1 + B + C ESEMPIO 3=Es 2 + D + E+F+G A B C D E F G TIPOLOGIA DI STRESS EFFETTI SPECIFICI SUL C/E EFFETTI COMUNI SUL C/E EFFETTI SPECIFICI SU SP EFFETTI COMUNI SU SP DIMINUZIONE DEI RICAVI DI VENDITA INCREMENTO COSTO MAT. PRIME INCREMENTO DELLE IMM/NI MATERIALI VARIAZIONE DEI GIORNI MEDI DI INCASSO DEI CREDITI COMMERCIALI VARIAZIONE DEI GIORNI MEDI DI PAGAMENTO DEI DEBITI COMMERCIALI VARIAZIONE DEI GIORNI MEDI DI ROTAZIONE DEL MAGAZZINO VARIAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE BANCARI DIMINUZIONE DEI RICAVI DI VENDITA INCREMENTO COSTO MAT. PRIME INCREMENTO DELLA VAR. DELLE RIM/ZE INCREMENTO DEGLI AMM/TI INCREMENTO/DIMINUZIONE DELLA VAR. DELLE RIM/ZE INCREMENTO/DIMINUZIONE DEGLI ONERI O PROVENTI FINANZIARI INCREMENTO DEGLI ONERI FINANZIARI E/O DIMINUZIONE DEI PROVENTI DIMINUZIONE DELLE IMPOSTE DIMINUZIONE DEL RN DIMINUZIONE DEI CREDITI COMMERCIALI INCREMENTO DEGLI ONERI INCREMENTO DEBITI FINANZIARI E/O DIMINUZIONE COMMERCIALI DEI PROVENTI DIMINUZIONE DELLE IMPOSTE DIMINUZIONE DEL RN INCREMENTO DEGLI ONERI FINANZIARI E/O DIMINUZIONE DEI PROVENTI INCREMENTO DELLE RIMANENZE INCREMENTO DELLE IMM/NI MATERIALI DIMINUZIONE DELLE IMPOSTE INCREMENTO F/DO AMM/TO DIMINUZIONE DEL RN IMM.NI MATERIALI INCREMENTO DEGLI ONERI FINANZIARI E/O DIMINUZIONE DEI PROVENTI INCREMENTO / INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL CARICO FISCALE INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL RN DIMINUZIONE DEI CREDITI COMMERCIALI INCREMENTO DEGLI ONERI FINANZIARI E/O DIMINUZIONE DEI PROVENTI INCREMENTO / INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL CARICO FISCALE INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL RN INCREMENTO DEGLI ONERI FINANZIARI E/O DIMINUZIONE DEI PROVENTI INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL CARICO FISCALE INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL RN INCREMENTO DEGLI ONERI FINANZIARI E/O DIMINUZIONE DEI PROVENTI INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL CARICO FISCALE INCREMENTO/DIMINUZIONE DEL RN DIMINUZIONE DEI DEBITI COMMERCIALI INCREMENTO/DIMINUZION E DELLE RIM/ZE INCREMENTO E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE PASSIVE E/O DELLE BANCHE ATTIVE INCREMENTO DELLE BANCHE PASSIVE E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE ATTIVE DIMINUZIONE DEL PATRIMONIO NETTO (PERCHE' - RN) INCREMENTO DELLE BANCHE PASSIVE E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE ATTIVE DIMINUZIONE DEL PATRIMONIO NETTO (PERCHE' - RN) INCREMENTO DELLE BANCHE PASSIVE E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE ATTIVE DIMINUZIONE DEL PATRIMONIO NETTO (PERCHE' - RN) INCREMENTO E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE PASSIVE E/O DELLE BANCHE ATTIVE INCREMENTO/DIMINUZION E DEL PATRIMONIO NETTO (PER VARIAZIONE RN) INCREMENTO E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE PASSIVE E/O DELLE BANCHE ATTIVE INCREMENTO/DIMINUZION E DEL PATRIMONIO NETTO (PER VARIAZIONE RN) INCREMENTO E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE PASSIVE E/O DELLE BANCHE ATTIVE INCREMENTO/DIMINUZION E DEL PATRIMONIO NETTO (PER VARIAZIONE RN) INCREMENTO E/O DIMINUZIONE DELLE BANCHE PASSIVE E/O DELLE BANCHE ATTIVE INCREMENTO/DIMINUZION E DEL PATRIMONIO NETTO (PER VARIAZIONE RN) 46

47 STRESS TEST: UN ESEMPIO ESEMPIO DI STRESS TEST SU EBIT, NOPAT E CASH FLOW CUMULATI CON IPOTESI DI RIDUZIONE DEL FATTURATO PREVISIONALE PARI AL 2% E AL 5%: SENSITIVITY ANALYSIS PIANO ORIGINALE HP RICAVI -2% HP RICAVI -5% EBIT , , ,00 NOPAT , , ,00 CASH FLOW , , ,00 47

48 IL RUOLO DELL ATTESTATORE NEL CONCORDATO IN CONTINUITA (ART. 186 BIS) La Relazione del professionista deve attestare che la prosecuzione dell attività di impresa prevista dal piano di concordato sia funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori - Comparazione tra ipotesi concordataria in continuità e quella liquidatoria; - Valutazione differente in base a quale sia la strategia di risanamento individuata nel piano 1. Prosecuzione dell attività di impresa da parte del debitore; 2. Cessione dell azienda in esercizio; 3. Conferimento dell azienda in esercizio. 48

49 IL RUOLO DELL ATTESTATORE NEL CONCORDATO IN CONTINUITA (ART. 186 BIS) Prosecuzione dell attività di impresa da parte dell imprenditore Verifica che il Piano sia atto a soddisfare i creditori; Verifica della capacità di consentire il riequilibrio finanziario dell impresa; Evidenziare la rimozione di eventuali situazioni di insolvenza esistenti e prospettiche nell orizzonte de piano Cessione dell azienda in esercizio Verifica della sostenibilità del piano aziendale in capo alla società cessionaria; Verifica dell esclusione del rischio di ricadute sul debitore dell eventuale dissesto della cessionaria Conferimento dell azienda in esercizio. Verifica della sostenibiità del piano aziendale in capo alla società conferitaria;. Verifica della sostenibiità del piano aziendale della società conferita, poiché il valore della partecipazione e la possibilità di realizzo sono collegate all andamento di quest ultima 49

50 L ATTESTAZIONE NEL CONCORDATO LIQUIDATORIO NEL CASO DI CONCORDATO LIQUIDATORIO, LA RELAZIONE DOVRA PRINCIPALMENTE TENER CONTO DELL EFFETTIVA LIQUIDITA DEI BENI. IN PARTICOLARE: 1) VERIFICA DELLA REALE CONSISTENZA DEL PATRIMONIO; 2) VERIFICA DEL MERCATO IMMOBILIARE LOCALE; 3) VALUTAZIONE DEI TEMPI VEROSIMILMENTE NECESSARI ALLA LIQUIDAZIONE E DELL EFFETTO SUI FLUSSI NECESSARI PER LA SODDISFAZIONE DEI CREDITORI; 4) VALUTAZIONE DEI BENI MATERIALI ED IMMATERIALI, ANCHE RICORRENDO A COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE; 5) VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE PASSIVITA POTENZIALI RIFERIBILI A CONTENZIOSI PENDENTI O PREVEDIBILI 50

51 L ATTESTAZIONE IN CASO DI NUOVI FINANZIAMENTI IL DEBITORE PUO RICHIEDERE AL TRIBUNALE, AI SENSI DELL ART. 182 QUINQUIES, L AUTORIZZAZIONE A CONTRARRE NUOVI FINANZIAMENTI E/O A PAGARE CREDITI ANTERIORI ANCHE FIN DAL RICORSO PRESENTATO EX ART. 161 CO 6 L.F.. NEL CASO DI NUOVI FINANZIAMENTI L ATTESTAZIONE DOVRA : - VERIFICARE IL FABBISOGNO FINANZIARIO SINO ALL OMOLOGAZIONE; - ATTESTARE LA FUNZIONALITA DEI FINANZIAMENTI ALLA MIGLIORE SODDISFAZIONE DEI CREDITORI. ATTENZIONE: TALE ULTIMA VERIFICA MAL SI CONCILIA CON IL CONCORDATO IN BIANCO, IN QUANTO IN ASSENZA DI UN PIANO NON E POSSIBILE EFFETTUARE UNA COMPARAZIONE TRA IPOTESI CONCORDATARIA CON FINANZIAMENTO E QUELLA SENZA FINANZIAMENTO. NEL CASO DI PAGAMENTO DI CREDITI ANTERIORI, L ATTESTAZIONE DOVRA : - ATTESTARE L ESSENZIALITA DELLE PRESTAZIONI ALLA PROSECUZIONE DELL ATTIVITA ; - ATTESTARE LA FUNZIONALITA DELLE PRESTAZIONI ALLA MIGLIORE SODDISFAZIONE DEI CREDITORI. 51

52 CONSIDERAZIONI FINALI SULLE NOVITA IN ORDINE ALL ATTESTAZIONE 1) Indipendenza: forse sarebbe stato più opportuno attribuire la nomina al tribunale; 2) L attestazione sulla fattibilità del piano è un giudizio prognostico e mal si concilia con un reato penale; 3) Attestazione della nuova finanza è norma di difficile applicazione considerati i rischi penali dell attestatore; 4) Il nuovo art. 236 bis L.F. sanziona penalmente i professionista attestatore per aver esposto informazioni false ovvero omesso di riferire informazioni rilevanti. 52

53 CONTATTI Piazza Istria, Roma Tel Fax

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