Laboratorio di Programmazione Laurea in Informatica A.A. 2000/2001 Docente: A. Lanza
|
|
- Gerardo Magni
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Laboratorio di Programmazione Laurea in Informatica A.A. 2000/2001 Docente: A. Lanza I file esterni Assign flessibile I file di tipo text I/O bufferizzato La procedura page Creazione, Stampa, Travaso, Conteggio delle linee di un file di tipo text Editazione a cura di Aprile S. e D Onghia V. 1
2 I FILE ESTERNI I file esterni esistono sia prima del programma ( da cui sono ispezionati ) che dopo (nel caso siano generati dal programma stesso ) : sono permanenti. La intestazione di programma deve contenere la lista dei file esterni usati. La connessione fra il nome del file logico ( quello della variabile file che compare allo interno del programma ) e il nome del file fisico ( nome del file su disco) è dipendente dall implementazione, ossia non è standard. < parametri di programma > : : = < identificatore > < parametri di programma >, < identificatore > I parametri del programma sono le variabili file e rappresentano gli argomenti (dati in ingresso ) ed i risultati (uscita ) della elaborazione, essi denotano entità che esistono esternamente al programma e attraverso i quali il programma comunica con l ambiente (lo si può considerare come una specie di procedura chiamata dal sistema operativo ). Esempi di intestazione di programma PROGRAM prova ; PROGRAM prova ( output ) ; PROGRAM prova ( input, output ) ; PROGRAM prova ( input, output, f ) ; PROGRAM prova ( input, output, f, g ) ; 2
3 La intestazione di un programma è la INTERFACCIA di comunicazione con l esterno. PROGRAM prova ( input, output, dati ) Serve a specificare - l inizio del programma - il nome del programma - quali e quanti file vengono usati si tratta di file che sono già stati creati in precedenza (conterranno dati di ingresso per il programma ) oppure che dovranno essere creati dal programma (costituiscono risultati del programma ). E consigliabile controllare tramite una DIR la loro effettiva presenza sul supporto di memoria esterna. 3
4 Per assegnare il nome fisico di un file da associare alla variabile FILE si può usare l ASSIGN : - all interno del programma Pascal - prima della inizializzazione RESET/REWRITE relativa a quei file assign ( nomevariabilefile, stringa ) dove stringa deve essere un nome di file del DOS. ESEMPIO assign ( f, b: archivio ) sul dischetto in B: ci sarà un file di nome archivio senza estensione OPPURE (dipende dal File System) si può specificare il nome quando si manda in run il programma f: b:archivio PRIMA DI RIUSARE UN FILE BISOGNA CHIUDERLO CON LA CLOSE Close ( nomefile ) chiusura del file nomefile NON E STANDARD SPECIFICA CHE SONO TERMINATE LE OPERAZIONI DI SCRITTURA DEL FILE e ha come effetto l aggiornamento nel file fisico esterno a cui la variabile file è stata associata mediante l ASSIGN, se è un file di uscita sarà scritto il carattere < eof > alla fine del file. Per leggere il contenuto di un file creato in precedenza nello stesso programma bisogna prima chiudere il file e poi aprirlo in lettura 4
5 Si può fare un ASSIGN flessibile nel modo seguente: PROGRAM esempio ( input, output, a, b ) ; VAR a, b : file del programma Nomea, nomeb : string [ 12 ] Packed array [ 1.12 ] of char ; Write ( nome del file sorgente? ) Readln ( nomea ) ; write ( nome del file di destinazione? ) readln ( nomeb ) ; ASSIGN ( a, nomea ) ; ASSIGN ( b, nomeb ) ; xxxxxxxx.xxx = 12 caratteri (ricordiamo che STRING non è standard!!) In TURBO se usiamo la stringa nulla come nome nell ASSIGN : tastiera Generalmente in ambiente UNIX o MacIntosh le procedure reset e rewrite sono estese per consentire anche la connessione all interno del main ES. rewrite ( output, DATI.OUT ) 5
6 TEXTFILE TEXT è un tipo di file predefinito in Pascal. Le componenti di un file di tipo TEXT sono i caratteri del Pascal ( tipo char ) ed un carattere speciale detto marcatore di fine linea ( end of line mark ). Il marcatore di fine linea permette di raggruppare sequenze di caratteri in linee. ESEMPIO VAR infile, outfile : text e VAR infile, outfile : FILE OF char differiscono, poichè text è organizzato in linee. ( I file standard input ed output sono file di tipo text ) Oss. La variabile buffer di qualsiasi file di tipo text è di tipo char 6
7 ESEMPIO DI TEXTFILE l a v i s p a t e r e s a eoln a v e a A eoln eof 1 linea fine file I textfile sono utilizzati per realizzare la COMUNICAZIONE fra i programmi e l esterno Possiamo usare un file text che contenga i dati di ingresso per il nostro programma : il nostro programma dovrà leggere i dati da tale file invece che dalla tastiera. Possiamo far scrivere i risultati di un nostro programma su un file text invece che sullo schermo : il file con i risultati potrà essere stampato in seguito. 7
8 Su un file di tipo text sono applicabili : - reset, rewrite, get (non in TURBO), put (non in TURBO), read, write, eof e writeln (nomefile) appende un marcatore di fine linea al file nomefile : = chr(13) (ascii) put ( nomefile ) readln ( nomefile) ignora i caratteri del file fino a trovare un marcatore di fine linea e si posiziona sulla nuova linea while not eoln ( nomefile) do get ( nomefile ) get ( nomefile ) eoln ( nomefile) funzione booleana produce il valore TRUE se ci si trova su un marcatore di fine linea, altrimenti FALSE 8
9 I file standard input e output - sono di tipo text - non è necessario dichiararli nella VAR - per convenzione ad input si applicano operazioni di lettura ( get, read, readln ) ad output di scrittura ( put, write, writeln ) - la reset e la rewrite sono implicitamente applicate - tutte le procedure e funzioni standard applicabili ai files in Pascal assumono implicitamente input o output come files su cui operare qualora venga omesso il nome del file. VAR input, output : text due variabili file Predichiarate Destinate alla Comunicazione Connessi generalmente alla tastiera e al video 9
10 Le operazioni di ingresso e di uscita non sono altro che operazioni di lettura ( da input ) e operazioni di generazione ( di output ) di file di testo implicitamente definiti nel programma VAR x : char ; Begin read ( x ) x: input ; equivale a read ( input, x ) get ( input ) si può omettere End Begin write ( x ) input : = x ; equivale a write ( output, x ) put ( output ) si può omettere End 10
11 tastiera input / output 3 buffer input tasto premuto dall utente il programma attende che l utente introduca il valore per num da tastiera cioè da input Read ( num ) PROGRAMMA lettura del buffer effetto : num 3 PROGRAMMA m = 18 ; write ( m ) Scrittura sul file output 18 BUFFER OUTPUT 18 VIDEO Effetto : visualizza il valore di m 11
12 I numeri, sia di tipo integer che real, non possono essere direttamente letti e scritti sui file di testo ( vale per qualunque textfile ) senza operazioni di CONVERSIONE! Le operazioni di conversione sono nascoste nelle procedure read e write! VAR x : = integer read ( x ) Convertito rappr. interna x l elemento di un file input è un carattere write ( x ) rappr. interna Convertito in caratteri x scrittura sul file standard output 12
13 READ ( è una procedura predefinita ) L effetto di read ( v) dipende dal tipo di v : si preleve dal file input una sequenza di caratteri corrispondente alla sintassi del tipo associato alla variabile Read (v, v,.. v(n) ) È equivalente a Begin Read ( v ) ; Read ( v ) ;.. Read ( v(n) ) ; End v deve essere stata definita; il tipo di v può essere char, integer, real READLN è equivalente a read seguita dall andata a capo 13
14 VAR v : integer ; read ( v ) implica la lettura da tastiera di una sequenza di caratteri che costituiscono un intero con segno e l assegnamento a v del valore intero corrispondente. Il valore deve essere compatibile per l assegnamento rispetto al tipo di v. Eventuali b prima del numero sono saltati. Se sono trovati caratteri inattesi ( ad esempio la virgola o una lettera ) si ha un errore b b b v 1450 read ( num1, num2 ) separare mediante b i numeri interi o reali b b 14 b 96 num1 14 num2 96 quanti b voglio read ( c ) VAR c : char ; viene letto 1 carattere e assegnato ad a c read ( r ) VAR r : real ; b b b r
15 WRITE Possono essere scritti numeri interi numeri reali caratteri stringhe valori booleani il formato con cui una quantità viene scritta può essere specificato attraverso l ampiezza del campo e, per i numeri reali, la lunghezza della parte frazionaria. write ( pippo : 8 ) b b b pippo write ( 3 > 20 ) write ( ciao ) false ciao write ( alfa : 6 : 2 ) WRITELN : andare a capo file output associato al video 15
16 I/O Bufferizzato I dati immessi da tastiera sono memorizzati temporaneamente in un buffer fino a che viene premuto il tasto ENTER. Fino a che non vieni premuto il tasto enter, i dati possono essere editati nel buffer di input tramite il tasto per cancellare caratteri e reimmetterli. Battere enter equivale ad inserire il carattere < eoln > nel buffer di input e il programma può cominciare ad elaborare la line di dati. Analogamente per la visualizzazione dei risultati sullo schermo Writeln = muove il cursore all inizio della linea Successiva sullo schermo Quando si chiude ( close ) un file di output qualunque carattere rimasto nel suo buffer viene scritto nel file assieme all < eof >. 16
17 PROCEDURA PAGE È stata inclusa nel Pascal standard secondo l ISO page ( nomefiletext ) causa un azione definita dalla implementazione sul file text andare ad una nuova pagina il file deve essere stato aperto come file di uscita 17
18 PROCEDURE createsto ( VAR testo : text ) ; VAR car : char ; writeln ( inserire il testo ; per terminare ^ E ) ; rewrite ( testo); WHILE NOT eof DO WHILE NOT eoln DO END read ( car ) ; write ( testo, car ) ; END writeln ( testo ) ; readln END ; ( * creastesto * ) 18
19 PROCEDURE stampa ( VAR t : text ) ; VAR car : char ; Reset ( t ) WHILE NOT eof ( t ) DO WHILE NOT eoln( t ) DO readln ( t ) ; writeln END END ; ( * stampa * ) read ( t, car ) ; write ( car ) END ; 19
20 PROCEDURE travaso ( VAR sorgente, destinazione : text ) ; VAR ch : char ; reset ( sorgente ) ; rewrite ( destinazione ) ; WHILE NOT eof ( sorgente ) DO WHILE NOT eoln ( sorgente ) DO read ( sorgente, ch ) ; write ( destinazione, ch ) END ; writeln ( destinazione ) ; readln ( sorgente ) END END ( * travaso * ) Simile a copia di file nontext 20
21 CONTEGGIO DELLE LINEE DI UN FILE DI TIPO TEXT PROCEDURE contalinee ( VAR testo : text ; VAR nlinee : integer ) ; Reset ( testo ) ; nlinee : = 0 ; WHILE NOT eof ( testo ) DO END WHILE NOT eoln ( testo ) DO get ( testo ) Readln ( testo ) ; nlinee : = nlinee + 1 END N.B. E perfettamente legale mescolare l uso della get / put con read / write La suddivisione in linee influenza la struttura dei programmi che elaborano file di testo che avranno una struttura ciclica a più livelli ( per elaborare le singole linee e per elaborare i singoli caratteri di una linea ) 21
Università degli Studi di Salerno. Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto
Il Pascal (continua) Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale (matr. Dispari) Docente: Angela Peduto A.A. 2005/2006 Le procedure! Spesso, soprattutto
DettagliL accesso ai dispositivi esterni (tastiera, monitor, file,...) viene gestito mediante canali di comunicazione.
I file L accesso ai dispositivi esterni (tastiera, monitor, file,...) viene gestito mediante canali di comunicazione. I canali, sono delle strutture dati che contengono informazioni sul dispositivo fisico,
DettagliFiles in C++ Fondamenti di Informatica. R. Basili. a.a. 2006-2007
Files in C++ Fondamenti di Informatica R. Basili a.a. 2006-2007 Sintesi Motivazioni Definizione di file in C++ Un esempio Uso dei file Esempi Esercizi Motivazioni il programma in esecuzione legge (sequenzialmente)
DettagliGestione di files Motivazioni
Gestione di files Motivazioni Un programma in esecuzione legge (sequenzialmente) una sequenza di caratteri prodotti "al volo" dall'utente (tramite tastiera) il programma in esecuzione scrive (sequenzialmente)
DettagliArchitettura degli elaboratori Docente:
Politecnico di Milano Il File System Architettura degli elaboratori Docente: Ouejdane Mejri mejri@elet.polimi.it Sommario File Attributi Operazioni Struttura Organizzazione Directory Protezione Il File
DettagliLinguaggio C: introduzione
Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Linguaggio C: introduzione La presente dispensa e da utilizzarsi
DettagliInput/output in C e in C++
FONDAMENTI DI INFORMATICA Prof. PIER LUCA MONTESSORO Ing. DAVIDE PIERATTONI Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Input/output in C e in C++ 2001 Pier Luca Montessoro - Davide Pierattoni
DettagliDispense di Informatica Anno Scolastico 2008/2009 Classe 3APS. Dall'Algoritmo al Programma
Istituto Tecnico Statale Commerciale Dante Alighieri Cerignola (FG) Dispense di Informatica Anno Scolastico 2008/2009 Classe 3APS Dall'Algoritmo al Programma Pr.: 002 Ver.:1.0 Autore: prof. Michele Salvemini
DettagliIL CONCETTO DI FILE. È illecito operare oltre la fine del file.
IL CONCETTO DI FILE Un file è una astrazione fornita dal sistema operativo, il cui scopo è consentire la memorizzazione di informazioni su memoria di massa. Concettualmente, un file è una sequenza di registrazioni
DettagliEsercizio 1: archivio CD e DVD
Esercizio 1: archivio CD e DVD Realizzare un applicazione Java per la creazione e la consultazione di un archivio di dischi ottici (CD e DVD). L applicazione riceve da standard input in maniera interattiva
DettagliEsercitazione 4. Comandi iterativi for, while, do-while
Esercitazione 4 Comandi iterativi for, while, do-while Comando for for (istr1; cond; istr2) istr3; Le istruzioni vengono eseguite nel seguente ordine: 1) esegui istr1 2) se cond è vera vai al passo 3 altrimenti
DettagliIntroduzione al linguaggio Fortran 90
Introduzione al linguaggio Fortran 90 Ing. Luca De Santis DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica Anno accademico 2007/2008 Fortran 90: concetti di base DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica
Dettagli2) FILE BINARI: è una sequenza di byte avente una corrispondenza uno a uno con la sequenza ricevuta dal dispositivo esterno.
Tipo File Per memorizzare un dato su un supporto magnetico come un hard disk o un nastro, o più in generale su un'unità di memoria di massa viene utilizzata un tipo di dato chiamato file. Un file può essere
DettagliI file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002
I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002 dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Sommario Generalità sui file in C I file ad accesso sequenziale I file di testo Riferimenti
DettagliLabVIEW parte II. Ing. Gianfranco Miele November 3, 2010
Ing. Gianfranco Miele (g.miele@unicas.it) http://www.docente.unicas.it/gianfranco_miele November 3, 2010 Le stringhe Una stringa è una sequenza di caratteri Ogni carattere ha una corrispondente codifica
DettagliDefinizione di metodi in Java
Definizione di metodi in Java Un metodo in Java definisce un operazione ad alto livello (sottoprogramma) che consente di manipolare dati e oggetti. Durante la computazione effettuata da un programma, un
DettagliProblema: calcolare il massimo tra K numeri
Problema: calcolare il massimo tra K numeri Scrivere un algoritmo che fornisca in input ad un programma un numero K e K interi positivi. L algoritmo deve restituire il valore massimo tra quelli introdotti
DettagliFILE BINARI FILE BINARI
FILE BINARI Un file binario è una pura sequenza di byte, senza alcuna strutturazione particolare È un'astrazione di memorizzazione assolutamente generale, usabile per memorizzare su file informazioni di
DettagliVariabili. Unità 2. Domenico Daniele Bloisi. Corso di Programmazione e Metodi Numerici Ingegneria Aerospaziale BAER
Corso di Programmazione e Metodi Numerici Ingegneria Aerospaziale BAER Domenico Daniele Bloisi Docenti Metodi Numerici prof. Vittoria Bruni vittoria.bruni@sbai.uniroma1.it Programmazione prof. Domenico
Dettagli4 GLI ARRAY E LE STRINGHE
13 4 GLI ARRAY E LE STRINGHE 4.1 Gli array monodimensionali Un array è un insieme di variabili dello stesso tipo, cui si fa riferimento mediante uno stesso nome. L accesso ad un determinato elemento si
DettagliIl file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato.
Il File System Il file system È quella parte del Sistema Operativo che fornisce i meccanismi di accesso e memorizzazione delle informazioni (programmi e dati) allocate in memoria di massa. Realizza i concetti
DettagliUD4 - MATLAB. M-file. Efficienza degli algoritmi. Formati d uscita
UD4 - MATLAB M-file. Efficienza degli algoritmi. Formati d uscita M-files In MatLab è possibile eseguire istruzioni contenute in file esterni; Tali file sono chiamati M-file perché devono avere estensione.m
DettagliLa rappresentazione delle informazioni
La rappresentazione delle informazioni In queste pagine cercheremo di capire come sia possibile rappresentare mediante numeri e memorizzare in un file testi, immagini, video, suoni... Il computer per lavorare
DettagliLaboratorio di Elementi di Bioinformatica
Laboratorio di Elementi di Bioinformatica Laurea Triennale in Informatica (codice: E3101Q116) AA 2015/2016 I/O su file Docente del laboratorio: Raffaella Rizzi 1 Standard input e output gets: legge una
DettagliLA CODIFICA DELL INFORMAZIONE. Introduzione ai sistemi informatici D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari, McGraw-Hill Cap.2
LA CODIFICA DELL INFORMAZIONE Introduzione ai sistemi informatici D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari, McGraw-Hill Cap.2 Codifica dati e istruzioni Per scrivere un programma è necessario rappresentare istruzioni
DettagliElementi base per la realizzazione dell unità di calcolo
Elementi base per la realizzazione dell unità di calcolo Memoria istruzioni elemento di stato dove le istruzioni vengono memorizzate e recuperate tramite un indirizzo. ind. istruzione Memoria istruzioni
DettagliMirko Mariotti. March 9, 2009
Linux: Dipartimento di Fisica - Università degli studi di Perugia March 9, 2009 Il comando che è bene imparare da subito è man, che ci permette di visualizzare il manuale in linea per un determinato altro
DettagliLab. di Sistemi Operativi - Esercitazione - Comandi Shell
Lab. di Sistemi Operativi - Esercitazione - Comandi Shell 1 - Esercizi Comandi Unix - 2 Esercizio n 0 0a) creare una cartella EsercitazioneLSO-1 nella directory di lavoro 0b) creare un file testo chiamato
DettagliImportazione dati. e/fiscali Spesometro - Rel. 04.05.01. con gestionale e/satto. Gestionale e/satto
e/fiscali Spesometro - Rel. 04.05.01 Importazione dati con gestionale e/satto 06118930012 Tribunale di Torino 2044/91 C.C.I.A.A. 761816 - www.eurosoftware.it Pagina 1 ATTENZIONE. Per poter procedere con
DettagliIndividuazione di sottoproblemi
Individuazione di sottoproblemi Quando il problema è complesso conviene partire con una individuazione di sottoproblemi Scriviamo un algoritmo contenente azioni o condizioni complesse per l esecutore che
DettagliVademecum inserimento Modello Organizzativo attraverso
Vademecum inserimento Modello Organizzativo attraverso Valeri@ Il modello organizzativo dell ufficio, inserito dagli uffici giudiziari attraverso le pagine web Valeri@, è stato modificato per tenere conto
DettagliEsercizi per il recupero del debito formativo:
ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CLASSE 4 ISC Esercizi per il recupero del debito formativo: Facendo esclusivamente uso delle istruzioni del linguaggio macchina mnemonico del microprocessore INTEL 8086 viste
DettagliProcedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime
Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Questa funzione viene fornita allo scopo di effettuare la formazione delle classi prime nel rispetto dei parametri indicati
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Laboratorio di Informatica
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Laboratorio di Informatica Capitolo 4 Traduzione ed esecuzione di programmi Ottobre 2006 Traduzione ed esecuzione di programmi 1 Nota bene Alcune parti del presente
DettagliPROGRAMMAZIONE STRUTTURATA
PROGRAMMAZIONE STRUTTURATA Programmazione strutturata 2 La programmazione strutturata nasce come proposta per regolamentare e standardizzare le metodologie di programmazione (Dijkstra, 1965) Obiettivo:
DettagliUTILIZZIAMO GLI OPERATORI MATEMATICI E COMMENTIAMO IL CODICE
Utilizziamo gli operatori matematici e commentiamo il codice Unità 4 UNITÀ DIDATTICA 4 UTILIZZIAMO GLI OPERATORI MATEMATICI E COMMENTIAMO IL CODICE IN QUESTA UNITÀ IMPAREREMO... come utilizzare gli operatori
DettagliU.T.E FOGLIO ELETTRONICO. Università della Terza Età. Sede di Novate Milanese. Corso Informatica Approfondimento. Docente: Giovanni Pozzi
U.T.E Università della Terza Età Sede di Novate Milanese Corso Informatica Approfondimento FOGLIO ELETTRONICO Docente: Giovanni Pozzi FOGLIO ELETTRONICO MS-Excel E un programma che permette di effettuare:
DettagliCompitino di Laboratorio di Informatica CdL in Matematica 13/11/2007 Teoria Compito A
Matematica 13/11/2007 Teoria Compito A Domanda 1 Descrivere, eventualmente utilizzando uno schema, gli elementi funzionali di una CPU. Domanda 2 Java è un linguaggio compilato o interpretato? Motivare
DettagliGUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE DELLE ADOZIONI LIBRI DI TESTO 2016/2017
GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE DELLE ADOZIONI LIBRI DI TESTO 2016/2017 Questo manuale ha lo scopo di spiegare in modo dettagliato tutte le operazioni da eseguire per la corretta gestione delle adozioni 2016/2017
DettagliWINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO
Servizi per l e-government nell università Federico II WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO CONNESSIONE_TERMINAL_SERVER PAG. 1 DI 13 Indice 1. Premessa...3
DettagliIl DOS diagramma di flusso. I comandi del DOS. I comandi: vista funzionale. Parametri. Opzioni. I comandi: sintassi
Il DOS diagramma di flusso Inizio Bootstrap I comandi del DOS Fondamenti di Informatica Anno Accademico 2000-01 1 Stampa prompt Leggi comando Esegui comando 2 I comandi: vista funzionale Parametri input
DettagliVBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.
Excel VBA VBA Visual Basic for Application VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. 2 Prima di iniziare. Che cos è una variabile?
DettagliManipolazioni elementari di flussi di testo strutturati
Manipolazioni elementari di flussi di testo strutturati L output di molti comandi è costituito da flussi di testo strutturati: ogni riga rappresenta una parte del risultato ed è divisa in campi (fields)
DettagliQuick Print. Quick Print. Guida Utente. Copyright 2013 Hyperbolic Software. www.hyperbolicsoftware.com
Quick Print Quick Print Guida Utente I nomi dei prodotti menzionati in questo manuale sono proprietà delle rispettive società. Copyright 2013 Hyperbolic Software. www.hyperbolicsoftware.com 1 Tabella dei
DettagliPowerDIP Software gestione presenze del personale aziendale. - Guida all inserimento e gestione dei turni di lavoro -
PowerDIP Software gestione presenze del personale aziendale - Guida all inserimento e gestione dei turni di lavoro - Informazioni preliminari. E necessario innanzitutto scaricare e installare l ultima
DettagliProgrammazione. Cognome... Nome... Matricola... Prova scritta del 22 settembre 2014. Negli esercizi proposti si utilizzano le seguenti classi:
Cognome................................ Nome................................... Matricola............................... Programmazione Prova scritta del 22 settembre 2014 TEMPO DISPONIBILE: 2 ore Negli
DettagliSupporto On Line Allegato FAQ
Supporto On Line Allegato FAQ FAQ n.ro MAN-7WBHYG25885 Data ultima modifica 03/01/2011 Prodotto Contabilità Modulo Contabilità, Cespiti, Ritenute, Intrastat, Beni usati Oggetto Modalità operative - Esportazione
DettagliSommario. Tabelle ad indirizzamento diretto e hash Funzioni Hash
Funzioni Hash Sommario Tabelle ad indirizzamento diretto e hash Funzioni Hash Requisiti Metodo della divisione Metodo della moltiplicazione Funzione Hash Universale La ricerca Talvolta si richiede che
DettagliINTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI
INTRODUZIONE ALLE BASI DATI RELAZIONALI RELAZIONI E TABELLE Nelle BASI DI DATI RELAZIONALI le informazioni sono organizzate in TABELLE; Le tabelle sono rappresentate mediante griglie suddivise in RIGHE
DettagliAllocazione Dinamica della Memoria
Allocazione Dinamica della Memoria Elisa Marengo Università degli Studi di Torino Dipartimento di Informatica Elisa Marengo (UNITO) Allocazione Dinamica della Memoria 1 / 10 Scelta delle variabili Quando
DettagliL hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software:
Il Software L hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software: un insieme di programmi che permettono di trasformare un insieme di circuiti
DettagliGENERATORE DI MATRICI COMMUTATIVE
GENERATORE DI MATRICI COMMUTATIVE L espansione del file COMMUTATIVA.rar crea, nella sua posizione della directory, il folder COMMUTATIVA che contiene in cascata il folder MATRICI e il folder VERIFICHE:
DettagliLa programmazione nel linguaggio C
3 La programmazione nel linguaggio C 3.0 La programmazione nel linguaggio C c Diego Calvanese Fondamenti di Informatica Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica A.A. 2001/2002 3.0 0 Introduzione ai programmi
DettagliIMPORTAZIONE PRESENZE DA RILEVATORI ELETTRONICI. tramite file tracciato
IMPORTAZIONE PRESENZE DA RILEVATORI ELETTRONICI tramite file tracciato 1. Associazione del numero di badge ai nominativi Il programma PowerDIP consente di importare le presenze acquisiste con i rilevatori
DettagliInformatica/ Ing. Meccanica/ Prof. Verdicchio/ 14/02/2012 / Foglio delle domande / VERSIONE 1
Informatica/ Ing. Meccanica/ Prof. Verdicchio/ 14/02/2012 / Foglio delle domande / VERSIONE 1 1) Il bus in un computer trasporta a) solo dati b) solo istruzioni c) sia dati sia istruzioni 2) In una sequenza
DettagliIstruzioni di ripetizione in Java 1
in Java Corso di laurea in Informatica Le istruzioni di ripetizione consentono di eseguire molte volte la stessa Si chiamano anche cicli Come le istruzioni condizionali, i cicli sono controllati da espressioni
DettagliShell BASH. Variabili Redirezione
Shell BASH Variabili Redirezione Variabili Scrittura/definizione: a=3 (senza spazi) Lettura: ${a} o semplicemente $a Esempi: > a=3 > echo $a 3 > echo $aa > echo ${a}a 3a > a=ciao pippo bash: pippo: command
DettagliCOSA SONO I FLOW CHART
COSA SONO LOW CHART flow chart sono schemi che descrivono visivamente come procede l esecuzione di un programma. Essi non sono legati ad uno specifico linguaggio: dato un flow chart, il programmatore può
DettagliLaboratorio di Informatica L-A 1. ne: M se macchina, P se parte Nel caso di macchina seguono: L identificatore
Azienda meccanica Un azienda artigianale monta macchine per conto terzi ed acquista le parti costituenti da ditte esterne. Una macchina è caratterizzata da un valore intero che identifica la macchina e
DettagliINDICE. Vista Libretto Livello Digitale 2. Importazione di dati da strumento 3. Inserisci File Vari 5. Compensazione Quote 5.
Prodotto da INDICE Vista Libretto Livello Digitale 2 Importazione di dati da strumento 3 Inserisci File Vari 5 Compensazione Quote 5 Uscite 6 File Esporta Livellazioni (.CSV) 6 Corso Livello Digitale Pag.
DettagliSCADENZIARIO. Manuale
1/7 Titolo Documento: Tipologia Documento: Codice Identificazione: 2004-04-02 1/7 Nominativo Funzione Data Firma Redazione Roberto Mandelli Capoprogetto CBI 2004-05-27 N.A. Verifica Capoprogetto CBI N.A.
DettagliEsame Laboratorio di Sistemi Operativi Cognome Nome Mat.
Esame Laboratorio di Sistemi Operativi 2-01-2008 Il compito è costituito da domande chiuse e domande aperte. Non è consentito l uso di libri, manuali, appunti., etc. Tempo massimo 1 ora. Domande chiuse:
DettagliMANUALE UTENTE PROCEDURA PLANET WEB INTERPRISE (II edizione)
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MACERATA AREA PERSONALE SETTORE P.T.A. Ufficio presenze e affari generali P.T.A. MANUALE UTENTE PROCEDURA PLANET WEB INTERPRISE (II edizione) Ufficio presenze affari generali
DettagliPG5 Starter Training Applicazione File System Daniel Ernst EN02 2012-02-26 Stefano Peracchi IT01 2013-05-20
PG5 Starter Training Applicazione File System Daniel Ernst EN02 2012-02-26 Stefano Peracchi IT01 2013-05-20 Introduzione Materiale richiesto Notebook o computer Controllore PCD1 E Cavo USB Scheda «Training»
DettagliLaboratorio di Programmazione Lezione 1. Cristian Del Fabbro
Laboratorio di Programmazione Lezione 1 Cristian Del Fabbro Reperibilità homepage corso: https://users.dimi.uniud.it/~cristian.delfabbro/teaching.php email: cristian.delfabbro@uniud.it telefono: 0432 558676
DettagliIl comando provoca il salvataggio dello stato e la terminazione dell esecuzione.
Scrivere un programma per la gestione di una videoteca. Il programma deve essere in grado di tenere traccia dello stato corrente (presente/in prestito a x/smarrito da x/danneggiato da x a livello nn) e
DettagliACCESS. Database: archivio elettronico, dotato di un programma di interfaccia che facilita la registrazione e la ricerca dei dati.
ACCESS Database: archivio elettronico, dotato di un programma di interfaccia che facilita la registrazione e la ricerca dei dati. Database Relazionale: tipo di database attualmente più diffuso grazie alla
DettagliAPPELLO SCRITTO DI PROGRAMMAZIONE 1 CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO 2013 2014 20.VI.2014
APPELLO SCRITTO DI PROGRAMMAZIONE 1 CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO 2013 2014 20.VI.2014 VINCENZO MARRA Indice Esercizio 1 1 Leggere stringhe e caratteri 1 Esercizio 2 2
Dettagli3.5.1 PREPARAZ1ONE I documenti che si possono creare con la stampa unione sono: lettere, messaggi di posta elettronica, o etichette.
3.5 STAMPA UNIONE Le funzioni della stampa unione (o stampa in serie) permettono di collegare un documento principale con un elenco di nominativi e indirizzi, creando così tanti esemplari uguali nel contenuto,
DettagliPAG. 1 DI NOV 2005 ESTRATTI DI MAPPA MANUALE PER L'UTENTE
PAG. 1 DI 10 24 NOV 2005 ESTRATTI DI MAPPA MANUALE PER L'UTENTE 1 ESTRATTI DI MAPPA PER AGGIORNAMENTO PAG. 2 DI 10 INDICE 1. LATO UTENTE 3 1.1 ESTRATTO DI MAPPA PER AGGIORNAMENTO 5 1.2 CONTROLLO RICHIESTE
DettagliDOCUMENTAZIONE WEB RAIN - ACCESSO CLIENTI
DOCUMENTAZIONE WEB RAIN - ACCESSO CLIENTI L accesso alle informazioni sullo stato degli ordini di vendita del sistema informativo della società RAIN avviene attraverso il sito internet della società stessa
DettagliVISUAL BASIC FOR APPLICATION
VISUAL BASIC FOR APPLICATION LA PIATTAFORMA DI SVILUPPO GLI ELEMENTI DI VBA Finestra di progetto: mostra l elenco gerarchico dei progetti aperti e di tutti i moduli di codice e finestre di interfaccia
DettagliModulo 17: Invio del BF tramite
Modulo 17: Invio del BF tramite E-mail Obiettivi del modulo 17 Gestione dell invio In questo modulo viene spiegata la funzione che permette di inviare per e-mail al cliente la prenotazione creata in agenzia
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa E03 Esempi di algoritmi e programmi A. Miola Settembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Esempi di algoritmi e
DettagliStrutturare il codice: sottoprogrammi
Andrea Marin Università Ca Foscari Venezia Laurea in Informatica Corso di Programmazione part-time a.a. 2011/2012 Motivazioni Alcuni problemi si presentano frequentemente durante lo sviluppo di un programma
Dettagli5.16 Aggiornamento automatico Contesti scuola
5.16 Aggiornamento automatico Contesti scuola 5.16.1 A cosa serve Questa funzionalità serve a gestire i contesti di tipo scuola di tutti i profili di un utente. Pertanto, per inserire/modificare/cancellare
DettagliInformatica Teorica. Macchine a registri
Informatica Teorica Macchine a registri 1 Macchine a registri RAM (Random Access Machine) astrazione ragionevole di un calcolatore nastro di ingresso nastro di uscita unità centrale in grado di eseguire
DettagliTUTORIAL LIBRI IN SIMBOLI
TUTORIAL LIBRI IN SIMBOLI Questo tutorial guida alla costruzione di un libro in simboli utilizzando il programma SYMWRITER e OPENOFFICE DRAW. I programmi devono essere aperti entrambi. Si consiglia di
DettagliGestione dei file. Linguaggio ANSI C Input/Output - 13
Gestione dei file Necessità di persistenza dei file archiviare i file su memoria di massa. Un file è una astrazione fornita dal sistema operativo, il cui scopo è consentire la memorizzazione di informazioni
DettagliUnità Didattica 3 Linguaggio C. Generalità sulle Funzioni. Variabili locali e globali. Passaggio di parametri per valore.
Unità Didattica 3 Linguaggio C Generalità sulle Funzioni. Variabili locali e globali. Passaggio di parametri per valore. Funzioni Generalizzazione del concetto di funzione algebrica: legge che associa
DettagliCurrency Converter (conversione di valute)
Capitolo 6 Currency Converter (conversione di valute) Il modo Currency Converter (conversione di valute) consente di eseguire all istante la conversione da una valuta in altre due valute. È anche possibile
DettagliIntroduzione al C. Stream e disk file
Introduzione al C Stream e disk file Stream Un canale è una sequenza di byte di dati Sorgente o destinazione di dati che possono essere associati ad un disco o ad altre periferiche Due tipi di stream:
DettagliATTENZIONE! Per completare la procedura di accesso è indispensabile eseguire la sincronizzazione del Token (vedi punto 1.10).
Manuale Utente Guida Rapida per l accesso a InBank con Token 1.1 Introduzione... 2 1.2 Token... 2 1.2.1 Quando si deve usare...2 1.3 Accesso al servizio... 3 1.4 Primo contatto... 4 1.5 Cambio password
DettagliLa codifica. dell informazione
La codifica dell informazione (continua) Codifica dei numeri Il codice ASCII consente di codificare le cifre decimali da 0 a 9 fornendo in questo modo un metodo per la rappresentazione dei numeri Il numero
DettagliIL MIO PRIMO IPERTESTO CON POWERPOINT
IL MIO PRIMO IPERTESTO CON POWERPOINT 1. Realizzare la prima diapositiva 1. Dal menu File fai clic su Nuovo, quindi dalla finestra Nuova Presentazione fai clic su Da modello struttura. 2. Scegli il modello
DettagliCOSTRUZIONE DI UN APPLICAZIONE
COSTRUZIONE DI UN APPLICAZIONE Per costruire un applicazione occorre: compilare il file (o i file se più d uno) che contengono il testo del programma (file sorgente) Il risultato sono uno o più file oggetto.
DettagliLP1 Lezione 13: i File in C. Maurizio Tucci
LP1 Lezione 13: i File in C Maurizio Tucci mtucci@unisa.it 1 Il File: Dichiarazione Memorizzare dati in maniera non volatile In C (libreria ) è definito un tipo FILE che astrae il concetto di sequenza
DettagliIntroduzione alla programmazione. Walter Didimo
Introduzione alla programmazione Walter Didimo Programmi Un programma è una frase (anche molto lunga) che descrive delle azioni che devono essere svolte da un calcolatore La frase deve essere dettagliata
DettagliGuida Compilazione Questionario SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA
Guida Compilazione Questionario SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA Guida Compilazione Questionario Struttura delle schermate Barra degli strumenti Area di lavoro Scuola dell Infanzia Paritaria Esempio Struttura
DettagliAGGIORNAMENTO SOFTWARE
AGGIORNAMENTO SOFTWARE Release Note Proger ClipPartsNet WE 4.1.16.16 MAGGIO 2014 Questo documento elenca sinteticamente tutte le implementazioni software rese disponibili a partire dalla release di Proger
DettagliNUVOLA COMUNICAZIONI
NUVOLA COMUNICAZIONI Indice Del Manuale 1 - Introduzione al Manuale Operativo 2 - Come creare una comunicazione 2.1 Creare una categoria 2.2 Creare una Comunicazione 2.2.1 Come utilizzare gli editor di
DettagliCodifica dell Informazione
Introduzione all Informatica Fabrizio Angiulli Codifica dell Informazione CODIFICA DI DATI E ISTRUZIONI Algoritmi Istruzioni che operano su dati Per scrivere un programma è necessario rappresentare dati
DettagliIntroduzione alle macchine a stati (non definitivo)
Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) - Introduzione Il modo migliore per affrontare un problema di automazione industriale (anche non particolarmente complesso) consiste nel dividerlo in
DettagliEsercitazione 3. Espressioni booleane I comandi if-else e while
Esercitazione 3 Espressioni booleane I comandi if-else e while Esercizio Si consideri la seguente istruzione: if (C1) if (C2) S1; else S2; A quali delle seguenti interpretazioni corrisponde? if (C1) if
DettagliOPERAZIONI CHIUSURA E APERTURA Note operative
OPERAZIONI CHIUSURA E APERTURA Note operative N.B. E importante accertarsi, in caso di multiutenza, che altri operatori non effettuino operazioni contabili mentre ci si appresta a generare le chiusure
DettagliEsercitazione 1 Codifica e Rappresentazione dell Informazione Istruzioni Assembly MIPS
Esercitazione 1 Codifica e Rappresentazione dell Informazione Istruzioni Assembly MIPS Claudia Raibulet raibulet@disco.unimib.it Codifica e Rappresentazione dell Informazione Informazioni Generali (I)
DettagliManutenzione periodica al PIANO DEI CONTI
Manutenzione periodica al PIANO DEI CONTI La nuova gestione Utilità Piano dei Conti Premessa... 2 La creazione di un nuovo sottoconto... 3 1. Nuovo sottoconto tramite duplica da piano dei conti standard...
DettagliVia Oberdan, 42, 48018 Faenza (RA) Italy Tel.: ++39-0546-677111 Fax: ++39-0546-677577 E-mail: support_ahd@eu.irco.com WAVE MODE MOBILE GUIDA RAPIDA
Via Oberdan, 4, 4808 Faenza (RA) Italy Tel.: ++9-0546-677 Fax: ++9-0546-677577 E-mail: support_ahd@eu.irco.com WAVE MODE MOBILE GUIDA RAPIDA * tasti con doppia funzionalità : dipende dalla modalità di
DettagliProgramma Richiesta riproduzione RFID versione 1.0
Programma Richiesta riproduzione RFID versione 1.0 Il programma consente al gestore di acquisire l elenco degli apparecchi cui all art. 110 del T.U.L.P.S., comma 7 da allegare alle dichiarazioni di cui
DettagliStrutture Dinamiche. Fondamenti di Informatica
Strutture Dinamiche Fondamenti di Informatica 1 Indice Allocazione e de-allocazione di memoria Liste e loro gestione Companies, srl 2 Allocazione e cancellazione di memoria malloc (sizeof (TipoDato));
Dettagli