METODI IMPIEGATI. Distinzione delle lesioni in base alla loro gravità in: 1 stadio: irritazione, eritema con cute intatta;
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- Vanessa Casati
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1 INTRODUZIONE La definizione di lesione da compressione del NATIONAL PRESSURE ADVISORY PANEL trova riscontro in una delle complicanze della VNI nei prematuri con distress respiratorio per cui le lesioni nasali rappresentano il risultato di una prolungata pressione delle nasocannule o della mascherina sulle strutture anatomiche nasali. lesione da pressione: un area localizzata di danno della cute e del tessuto sottostante causato dall effetto della pressione esercitata da una superficie esterna per un prolungato periodo di tempo.
2 SCOPO Lo studio ha avuto l obiettivo di ridurre e contenere il rischio clinico rappresentato dalle lesioni nasali nei prematuri con distress respiratorio in VNI con nasocannule o mascherina.
3 METODI IMPIEGATI Studio condotto dal personale infermieristico dell U.O. Patologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico G.B. Rossi VERONA Prematuri in VNI: 31 Periodo: 194 giorni, maggio giugno 2013; Utilizzo di una procedura operativa per fornire informazioni dettagliate sull utilizzo di ogni singolo componente che costituisce l interfaccia: IDROCOLLOIDE-CAPPELLINO-MASCHERINA-NASOCANNULE- SUPPORTO CON DUE TUBICINI-FASCETTE LATERALI; Utilizzo di una check list di controllo sul posizionamento dell interfaccia con la funzione di valutare, individuando e poi correggendo, gli elementi dell interfaccia potenzialmente favorevoli alla formazione di lesioni nasali.
4 METODI IMPIEGATI
5 METODI IMPIEGATI Distinzione delle lesioni in base alla loro gravità in: 1 stadio: irritazione, eritema con cute intatta; 2 stadio: erosione superficiale con perdita parziale di spessore della cute; 3 stadio: necrosi a tutto spessore della pelle.
6 RISULTATI Inizio uso check list comparsa lesione: 1 stadio: mediamente 2,5 giorni; 2 stadio: mediamente 6,7 giorni. Rilevazione lesione 1 stadio: 5,8 volte 2 stadio: 3,6 volte
7 RISULTATI no lesio ni nasali: 24% to tali del perio do dal 22 maggio al 1 dicembre 2012 totali lesioni nasali 2 stadio: 9% totali lesioni nasali 1 stadio: 67%
8 RISULTATI co mparsa di lesio ni nasali per mese maggio giugno luglio ago sto settembre o tto bre no vembre dicembre N prematuri in VNI LESIONI 1 STA DIO LESIONI 2 STADIO LESIONI 3 STADIO
9 RISULTATI rappo rto to t lesio ni 1 stadio / num prematuri 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 maggio giugno luglio ago sto settembre o tto bre no vembre dicembre mesi
10 RISULTATI Fattori di rischio che maggiormente hanno contribuito alla formazione delle lesioni circuito respirato retorsione dei due tubi 9% idrocolloide-narici semichiuse 13% circuito respirato reeccessivo fissaggio indietro 16% circuito respirato reeccessivo fissaggio in avanti 3% circuito respiratore-non vista della base del naso 3% supporto-deviato lungo la linea del setto 7% mascherina-pressione laterale al naso 7% mascherina-press sulla base del naso 11% cap-stretta 2% cap-larga 5% nasocannule-press sulla columella 5% nasocannule-press laterale al naso 2% mascherina-press sul setto nasale 13% nasocannule-tubicini non inseriti 4%
11 RISULTATI uso dispo sitivi per e.g. 900 mascherina naso cannule mascherina mascherina naso cannule naso cannule mascherina naso cannule 23w-27+6w 28w-30+6w 31w-33+6w 34w-36+6w classi di età gestazio nale mascherina naso cannule
12 CONCLUSIONI La ventilazione non invasiva (VNI) è una metodica ventilatoria mirata ad aumentare la ventilazione alveolare senza l'utilizzo di dispositivi endotracheali nei prematuri con distress respiratorio attraverso l'uso di interfaccia collegata da una parte alle linee di inspirio/espirio del circuito respiratore e dall'altra al volto del prematuro tramite le nasocannule o la mascherina. Nursing mirato ad una ottimale conoscenza strutturale e funzionale di ogni singolo elemento dell interfaccia con nasocannule o mascherina e una ispezione accurata della cute
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