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1 Programma Integrato di Intervento Cascina Boffalora Integrazione Dicembre 2012 Relazione Illustrativa RELAZIONE TECNICA opere di urbanizzazione primaria IMPIANTI ELETTRICI O G G E T T O Programma integrato di intervento Cascina Boffalora Segrate Milano (MI) C O M M I T T E N T E Vegagest Immobiliare S.G.R. S.p.a. Fondo ASTER

2 AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 2

3 INDICE 1. PREMESSE RETI IMPIANTO ELETTRICO RETE TELECONTROLLO RISCALDAMENTO - PROGETTO COFATHEC SPA RETE ENEL MT/BT - PROGETTO ENEL Formazione di cavidotti interrati Realizzazione di cabine di trasformazione MT/BT RETE TELECOM - PROGETTO TELECOM Rete fonia Rete fibra ottica IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Classificazione delle strade Gestione degli impianti di illuminazione Percorsi pedonali Formazione di cavidotti interrati Plinti di fondazione Pali Corpi illuminanti SPECCHIO D ACQUA VASCA VOLANO QUADRI ELETTRICI CAVI CRITERI DI SICUREZZA ELETTRICA PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI Protezione mediante isolamento delle parti attive Protezione mediante involucri o barriere PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione Protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente PROTEZIONE COMBINATA CONTRO I CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI Protezione mediante bassissima tensione SELV e PELV PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE DALLE SOVRACORRENTI Protezione contro i sovraccarichi Protezione contro i cortocircuiti IMPIANTO DI TERRA AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 3

4 1. Premesse Il progetto allegato alla presente relazione è relativo alle opere di urbanizzazione prmaria e secondaria previste nel programma integrato di intervento ai sensi della legge regionale 12 Aprile 1999 n 9 della Cascina Boffalora in Segrate Milano. L'area interessata dal progetto delle urbanizzazioni é localizzata a Nord Est del territorio di Segrate, e delimitata a Nord dal territorio del Comune di Pioltello, a Ovest dalla Via Di Vittorio, ad est dal territorio del Comune di Pioltello e a sud strada Cassanese. L'intervento in esame interessa una superficie di circa mq ,00 e prevede l esecuzione delle seguenti opere: - Rete telecontrollo riscaldamento (progetto Cofatech) - Rete ENEL MT/BT (progetto ENEL); - Rete TELECOM Progetto (Telecom); - Rete fibre ottiche (progetto Telecom) Le reti saranno realizzate in conformità alle vigenti norme elettriche così come indicato al succ. art. 3). 2. Reti impianto elettrico 2.1. RETE TELECONTROLLO RISCALDAMENTO - Progetto Cofathec SpA E prevista la predisposizione di una rete di telecontrollo del sistema di teleriscaldamento. La rete verrà realizzata con n. 1 tubazione in PE doppia parete corrugata esternamente ø 125, posata all interno della trincea utilizzatata per la rete di teleriscaldamento. Il telecontrollo dovrà essere previsto per tutti i lotti dell intervento RETE ENEL MT/BT - Progetto ENEL Formazione di cavidotti interrati Le canalizzazioni per la distribuzione dell energia elettrica M.T. e B.T., saranno realizzate con tubazioni di diametro 160 mm rigido conforme alla norma CEI EN e UNI 2332 parte II, resistenza AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 4

5 allo schiaccimento non inferiore a 450 N a marchio CE e con contrassegno del fabbricante, completi di bande di segnalazione, rinfiancati e ricoperti da cls spessore cm 10. La profondità di posa delle tubazioni sarà non inferiore a 100 cm dalla generatrice superiore del tubo. Lungo la rete saranno dislocati, come da progetto, pozzetti e camerette di varie dimensioni realizzati con elementi in cls e dotati di chiusini in ghisa grigio tipo pesante in classe D 400 (UNI EN 124) in carreggiata stradale, banchine e aree di sosta, in classe C 250 (UNI EN 124) su marciapiede Realizzazione di cabine di trasformazione MT/BT All interno dell area di intervento verranno realizzate 12 cabine di trasformazione. I manufatti saranno prevalentemente seminterrati con l unica eccezione della cabina del lotto 2 totalmente interrata. L accessibilità, anche con mezzi pesanti, sarà su suolo pubblico e sarà permanentemente garantita. Le cabine saranno dotate di infissi omologati ENEL e provviste di ventilazione naturale conformemente alle normartive vigenti in materia. Le dimensioni saranno non inferiori a quanto prescritto dalla norma CEI RETE TELECOM - Progetto TELECOM Rete fonia Le canalizzazioni per la distribuzione della rete telefonica, saranno realizzate con tubazioni di diametro 125 mm corrugato in polietilene doppia camera interna liscia norme CEI EN con resistenza allo schiacciamento non inferiore a 450N a marchio CE e con contrassegno del fabbricante, completi di bande di segnalazione rinfiancati e ricoperti da cls spessore cm 10. La profondità di posa delle tubazioni sarà non inferiore a 100 cm dalla generatrice superiore dei tubi. Lungo la rete saranno dislocati, come da disegno progettuale, pozzetti di varie dimensioni (60x60 cm e 60x120 cm dimensioni interne) realizzati con elementi in cls e dotati di chiusini in ghisa grigia pesante classe D400 (UNI EN 124) in carreggiata stradale, banchine e aree di sosta, in classe C 250 (UNI EN 124) su marciapiede Rete fibra ottica Le canalizzazioni per la distribuzione della rete telefonica, saranno realizzate con tritubo PEAD, resistenza allo schiacciamento non inferiore a 450N (CEI EN ) completi di bande di segnalazione e posati su sottofondo in sabbia spessore cm 5 rinfiancati e ricoperti da cls spessore cm 10. La profondità di posa delle tubazioni sarà non inferiore a 100 cm dalla generatrice superiore dei tubi. AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 5

6 Lungo la rete saranno dislocati, come da progetto, pozzetti di varie dimensioni realizzati con elementi in cls e dotati di chiusini in ghisa grigia pesante in classe D 400 (UNI EN 124) in carreggiata stradale, banchine e aree di sosta, in classe C 250 (UNI EN 124) su marciapiede IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Classificazione delle strade Ai sensi delle norme tecniche di riferimento per le costruzioni stradali il tratto di S.P. 160 è classificata di categoria C1 extraurbana secondaria. I tratti di viabilità interna alla lottizzazione sono classificati di categoria E Gestione degli impianti di illuminazione Gli impianti di illuminazione saranno gestiti da sonde crepuscolari e interruttori orari. Le apparecchiature di comando e controllo saranno installate in quadri Percorsi pedonali All interno del Programma Integrato di intervento Cascina Boffalora si distinguono le seguenti tipologie di percorsi: - percorsi pedonali: larghezza pari a 2,5 m; - aree pedonali I percorsi pedonali interni agli spazi verdi rappresentano un vero e proprio circuito autonomo le cui funzioni prevalenti sono il passeggiare, contemplare il luogo e svolgere varie attività ludiche senza dover convivere con le infrastrutture della mobilità ordinaria. A tal fine è stato scelto per questi ambiti, un sistema d illuminazione basato sulla prevalenza di luci radenti, di segna-pedoni per le scalinate, di faretti a terra o all interno degli specchi d acqua, con l obiettivo di ottenere un effetto notturno più scenografico. Tale scelta non ha voluto però sacrificare la necessità di una luce diffusa garantita da corpi illuminanti disposti su palo tuttavia questo tipo d illuminazione è stata attribuita ad aree specifiche quali piazzali, slarghi, passeggiata dello specchio d acqua e, più in generale, in tutti i punti di aggregazione Formazione di cavidotti interrati Le canalizzazioni per l alimentazione dell impianto di illuminazione pubblica saranno realizzate con n.1 tubazioni di diametro 110 mm corrugato in polietilene doppia camera interna liscia norme CEI EN a marchio CE e con contrassegno del fabbricante, serie pesante classe N aventi resistenza allo AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 6

7 schiacciamento pari a 750N, completi di bande di segnalazione e posati su sottofondo in sabbia spessore cm 5 rinfiancati e ricoperti da cls spessore cm 10. Le tubazioni verranno posate ad una profondità, misurata dalla generatrice superiore del tubo, non inferiore a cm 100 sotto sede stradale, e non inferiore a cm 60 sotto marcipiede e banchina. tappetino d'usura 3 cm tout-venant 15 cm 0.00 asfalto 2 cm sottofondo CLS 10 cm 0.00 ripristino materiale come l'esistente 0.00 reinterro (inerte) LINEA IP sabbia vagliata 30 cm nastro monitore reinterro (inerte) LINEA IP tubo corr. PVC Ø110 mm sabbia vagliata classe N serie pesante 30 cm nastro monitore tubo corr. PVC Ø110 mm classe N serie pesante reinterro (inerte) LINEA IP sabbia vagliata 30 cm nastro monitore tubo corr. PVC Ø110 mm classe N serie pesante Lungo la rete saranno dislocati, come da progetto, pozzetti di varie dimensioni realizzati con elementi in cls e dotati di chiusini in ghisa grigio tipo pesante in classe D 400 (UNI EN 124) in carreggiata stradale, banchine e aree di sosta, in classe C 250 (UNI EN 124) su marciapiede. Si riportano le disposizioni dell Ente gestore del servizio. Recependo le indicazioni della sezione progettazione opere pubbliche e manutenzione strade, in adiacenza alle tubazioni di illuminazione pubblica il progetto viene implementato con la posa di un tubo AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 7

8 corrugato a doppia parete in pvc D160 mm a norma CEI EN 50086,da tenere a disposizione per interventi di futuri cablaggi oltre ai relativi pozzetti dedicati dim. 400x Plinti di fondazione I plinti di sostegno dei pali di illuminazione verranno realizzati con getto di cls RcK 15 N/mm2 ed avranno le seguenti dimensioni: Si riportano le disposizioni dell Ente gestore del servizio dimensioni in mm malta di cemento su marciapiede: -3cm c h1 h2>h1 A A 200 sabbia costipata 110 d axa d axa Sostegni conici o rastremati con installazione dell'apparecchio testa palo Fondazioni per pali di lunghezza L f.t. [m] Dimensioni fondazione c d e H1 L < < L < < L < 12, L= Sostegni conici o rastremati con installazione dell'apparecchio mediante braccio Fondazioni per pali di lunghezza L Dimensioni fondazione f.t. [m] Braccio escluso c d e H1 L < L = Pali I pali saranno in acciaio zincato a caldo e verniciati (RAL 9005). Completi di finestra di ispezione e di morsettiera asportabile 4 poli e 16 mm 2 di sezione massima. Completo di due portafusibili di protezione AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 8

9 e di 2 fusibili di idonea portata. Predisposto con foro di per ingresso cavo di alimentazione. Di serie in classe di isolamento II Corpi illuminanti Illuminazione stradale, parcheggi a raso (progetto ENEL Sole) Apparecchio stradale tipo Archilede iguzzini (RAL 9005) installato su palo h. 10 m. ft, tecnologia a 84 powerled dimmerabili 70% della potenza nominale. Classe di isolamento II Rotatorie Via Di Vittorio (progetto ENEL Sole) Proiettore tipo DISANO RODIO alogenuri metallici 150W installato su palo h. 10 m. ft. Classe di isolamento II Pista ciclabile (progetto ENEL Sole) Apparecchio stradale tipo Archilede IGuzzini (RAL 9005) installato su palo h. 6 m. ft, tecnologia a 39 powerled dimmerabili 100% della potenza nominale. Classe di isolamento II Percorsi pedonali interni AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/2012 9

10 Apparecchio tipo DISANO MONTECARLO con forcella SAP 70W per piste ciclabili installato su palo h. 6 m. ft; Classe di isolamento II Stanza dell acqua Apparecchio tipo QUADRA LED 15 (LED) XPG 30W per piste ciclabili installato su palo h. 4 m. ft; Classe di isolamento II Apparecchio illuminante ad incasso parete tipo Disano BOX 1 LED 8W; Classe di isolamento II AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/

11 Apparecchio illuminante ad incasso parete tipo Disano Starled PowerLED 1,5W; Classe di isolamento III Apparecchio illuminante ad immersione tipo Traddel Noutek LED 3x1W Classe di isolamento III 2.5. Specchio d acqua Per lo specchio d acqua sono previsti un punto di fornitura ENEL e la formazione dei circuiti di comando, controllo e potenza dei dispositivi atti al funzionamento dei dispositvi elettrici (pompe, agitatori, ecc.) Vasca volano Per la vasca volano sono previsti un punto di fornitura ENEL e la formazione dei circuiti di comando, controllo e potenza dei dispositivi atti al funzionamento dei dispositivi elettrici della vasca Quadri elettrici Gli impianti hanno origine da quadri elettrici ubicati nell area del PII come indicato nelle tavole progettuali. I quadri saranno di tipo stradale in vetroresina con idoneo grado di protezione. Min. IP44, classe di isolamento II Cavi AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/

12 Saranno impiegati cavi multipolari o unipolari flessibili con guaina con tensione di isolamento 750/1000V tipo FG7(O)R. Per i circuiti immersi nell acqua verranno utilizzati cavi in cavi per energia flessibili isolati in gomma resistenti all'acqua con guaina speciale tipo H07RN8-F 3. Criteri di sicurezza elettrica 3.1. Protezione dai contatti diretti Protezione mediante isolamento delle parti attive Le parti attive devono essere completamente ricoperte con un isolamento che possa essere rimosso solo tramite distruzione. L'isolamento dei componenti elettrici costruiti in fabbrica deve soddisfare le relative norme Protezione mediante involucri o barriere Il contatto diretto con parti attive dei componenti e dell impianto, viene impedito impiegando involucri o barriere con un grado di protezione minimo IP XXB (protetto contro l accesso con dito). Le superfici orizzontali degli involucri o barriere, che sono a portata di mano devono avere un grado di protezione non inferiore a IP XXD Protezione dai contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti è realizzata attraverso l interruzione automatica del circuito in caso di guasto, coordinando il collegamento a terra delle masse con i dispositivi di protezione differenziali installati. La protezione contro i contatti indiretti segue le prescrizioni generali e quelle specifiche per i sistemi TT contenute nella norma CEI Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione Il modo collegamento a terra è il sistema TT, l'impianto di terra delle masse è separato da quello del neutro dell'ente distributore. Tutte le masse devono essere collegate all'impianto di terra, l'impianto di terra deve essere unico, al collettore principale di terra devono essere collegati i conduttori di protezione, di terra e di equipotenzialità principali. AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/

13 Un dispositivo di protezione deve interrompere automaticamente l'alimentazione al circuito o al componente elettrico, che lo stesso dispositivo protegge contro i contatti indiretti, in modo che in caso di guasto, tra una parte attiva ed una massa o un conduttore di protezione non possa persistere, per una durata sufficiente a causare un rischio di fulminazione, una tensione di contatto presunta superiore a 50 V valore efficace in c.a. o a 120 V in c.c. non ondulata. Trattandosi di impianto con sistema di alimentazione TT in c.a., deve essere soddisfatta la condizione (CEI ): R A x I a 50 (V) dove: RA è la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse, in ohm Ia è la corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione, in ampere. Per l'impianto è previsto che i circuiti elettrici siano protetti, singolarmente o a gruppo, contro le dispersioni verso massa, mediante l'impiego di protezioni differenziali, per ragioni di selettività le protezioni differenziali potranno essere: - di tipo selettivo o ritardato (con ritardo non superiore a 1 s) nei circuiti di distribuzione - di tipo senza ritardo e di maggiore sensibilità, sui circuiti terminali Protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente La protezione deve essere assicurata con l'uso di componenti elettrici aventi un isolamento doppio o rinforzato (componenti elettrici di classe II) che siano sottoposti alle prove di tipo e siano contrassegnati in accordo con le relative norme, per i quali dovrà essere evitato il collegamento a terra Protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti Protezione mediante bassissima tensione SELV e PELV Per talune patrti dei circuiti sono previste alimentazioni SELV al fine di assicurare la protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti. La protezione è assicurata quando: Alimentazione: - trasformatore di sicurezza rispondente alla Norma CEI 96-7; - gruppo motore-generatore con le stesse caratteristiche di isolamento fornite dal trasformatore di sicurezza; AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/

14 Parti attive Masse Separazione dei circuiti Protezione contro i contatti diretti Prese a spina - batteria di accumulatori con circuiti di ricarica che presentano le stesse caratteristiche di isolamento dei trasformatori di sicurezza; - dispositivo elettronico che presenti un isolamento tale da contenere, anche in caso di guasto, la tensione in uscita inferiore a 50 V in c.a. e 120 V in c.c. E' vietata la messa a terra delle parti attive e delle apparecchiature alimentate Le masse non devono essere collegate: - a terra, - a conduttori di protezione o a masse di altri circuiti elettrici, - a masse estranee ad esclusione dei casi in cui la natura dei componenti dell'impianto lo richieda e purché tali masse estranee non possano assumere tensioni superiori a quelle previste. La separazione deve essere ottenuta adottando uno dei seguenti metodi: - mediante conduttori separati materialmente; - con i conduttori del circuito SELV dotati di isolamento principale e protetti mediante guaina; - con i conduttori dei circuiti a tensione diversa separati da uno schermo o da una guaina metallica collegati a terra; - coni circuiti a tensione diversa contenuti in uno stesso cavo multipolari o in uno stesso raggruppamento di cavi, purché i conduttori dei circuiti SELV siano isolati, nell'insieme o individualmente, per la massima tensione presente. Per tensioni di alimentazione non superiori a 25 V c.a. e 60 V c.c. non ondulata non è normalmente necessaria alcuna protezione. Una protezione potrebbe essere richiesta per luoghi con condizioni ambientali particolari quali locali da bagno, piscine, luoghi conduttori ristretti, ecc.. Qualora la tensione fosse superiore a 25 V c.a. e 60 V c.c. non ondulata le parti attive, comprese quelle degli utilizzatori, devono essere protette mediante involucri che forniscano un grado di protezione minimo IPXXB o IP2X oppure con un isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V in c.a. per un minuto. Le spine e le prese SELV non devono possedere il contatto di terra e non deve essere possibile l'accoppiamento delle spine con prese di altri sistemi elettrici compresi il PELV e il FELV 3.4. Protezione delle condutture dalle sovracorrenti Tutti i circuiti interni e le linee derivate all esterno sono dotati delle necessarie protezioni al fine di garantire la sicurezza delle persone e delle cose, in caso di guasti ed avarie. Tutti i conduttori sono protetti contro le sovracorrenti Protezione contro i sovraccarichi Il coordinamento tra conduttore e dispositivo di protezione è effettuato in conformità a quanto stabilito dalle norme CEI64-8 ed in particolare sono state soddisfatte le seguenti condizioni: AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/

15 Ib In Iz If 1,45Iz Dove : Ib = corrente di impiego del circuito; In = corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione; Iz = portata della conduttura; If = corrente convenzionale di intervento che assicura il funzionamento del dispositivo entro il tempo convenzionale previsto dalla norma Protezione contro i cortocircuiti Sono stati installati dispositivi di protezione contro le correnti di cortocircuito il cui intervento protegge i conduttori dagli effetti termici e dinamici di tali correnti. Tali dispositivi sono installati all inizio di ogni conduttura. I dispositivi di protezione contro il cortocircuito, hanno un potere di interruzione nominale adeguato alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. Il dispositivo di protezione interviene in un tempo inferiore a quello che porterebbe la temperatura del conduttore oltre il limite ammissibile, verificando la condizione: I²t K²S² Dove: I²t = Energia specifica lasciata transitare dal dispositivo di protezione per la durata del cortocircuito, in A²s; S = Sezione del conduttore in mm2; K = Coefficiente in base alle caratteristiche del cavo (115 per cavo in rame isolato in PVC, 135 per cavo in rame isolato in gomma naturale e butilica, 146 per cavo in rame isolato in gomma etilinpropilenica e polietilene reticolato) Impianto di terra L utilizzo di equipaggiamenti elettrici di classe I di isolamento (apparecchi per il biolago), comporta la formazione di un impianto di terra che dovrà essere coordinato con le protezioni differenziali dei circuiti. L impianto di terra sarà realizzato con una corda di rame nudo 35 mm 2 direttamente interrata AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/

16 integrata da una serie di dispersori ad infissione in acciaio zincato o acciaio ramato posati all interno dei pozzetti di derivazione. AGG.PED1_E001_rtec_A.doc P /12/

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