GROTTA GIGANTE CULTURA TURISMO AMBIENTE

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1 GROTTA GIGANTE TURISMO AMBIENTE CULTURA

2 GROTTA GIGANTE pianta e sezione

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5 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Provincia di Trieste Comune di Sgonico - Obœina Zgonik Borgo Grotta Gigante - Briøœiki Lavori relativi al rifacimento dell'impianto elettrico e rispondenza alla normativa vigente e messa in sicurezza di corrimano esistente nella Grotta Gigante, località Borgo Grotta Gigante, Comune di Sgonico, pp.cc. 1458/55, 1458/59 f.m del C.C. di Gabrovizza di proprietà della Società Alpina delle Giulie - sezione di Trieste del Club alpino italiano

6 S.n.c. di Alessandro Calvani & Luca Ferruglio via Ressel, TRIESTE Fax R.E.A. TS Treviso, Via Scudetto, 19/A - Tel Fax iglo@iglosrl.com -

7 Relazione tecnica illustrativa La Grotta Gigante, che si apre nei calcari del Mesozoico, è una cavità di notevoli dimensioni, l unica attrezzata per il pubblico tra le grotte del Carso triestino. La Caverna centrale della Grotta Gigante è dal 1995 nel Guiness dei primati come la Caverna turistica più grande del mondo. La Grotta Gigante misura 107 metri di altezza e 593 metri di larghezza, per un volume di 600 mila metri cubi. La prima citazione documentata della Grotta Gigante risale al La Grotta fu aperta al pubblico nel 1908; il primo impianto di illuminazione elettrico fu realizzato nel La storia Nel 1905 iniziarono i lavori per rendere accessibile al pubblico la grotta. Questi furono ultimati nel Il 5 luglio alle ore 15:30 si tenne l inaugurazione ufficiale. L illuminazione della grotta, cominciata alle ore 3:30 si prolungò fino alle 18:30. In quelle tre ore la Grotta fu visitata da 575 persone, che non finivano di esprimere in mille modi la loro ammirazione per gli spettacoli svariati e degni della massima attenzione degli scienziati e dei profani. La grotta era visitabile tutti i giorni. L illuminazione era a carburo o più economicamente con semplici candele. La vicinanza della grotta alla città e le notevoli dimensioni della caverna centrale attirarono molti triestini (primo decennio: gestione del Club touristi triestini; visitatori: ). La Grande guerra sconvolse la situazione esistente. Il mutato clima politico costrinse il Club touristi triestini a vendere nel 1922 alla Società Alpina delle Giulie sezione di Trieste del Club alpino italiano la Grotta Gigante. Nello stesso periodo la Società Alpina delle Giulie entrò in possesso di altre grotte ubicate nella provincia di Trieste e già di proprietà dell Alpenverein e del Planinsko Druøtvo (San Canziano, Corgnale, Sottocorona, Grotta del fumo). Dopo la seconda Guerra mondiale la Commissione Grotte Eugenio Boegan della Società Alpina delle Giulie iniziò a prendersi cura della Grotta Gigante. Si consolidarono le strutture, si installò un nuovo impianto di illuminazione ad acetilene. Fra il 1957 e il 1963 vennero costruite una palazzina da adibire a biglietteria ed un altra destinata ad ospitare il Museo speleologico, il primo di questo genere in Italia. Sempre in quegli anni furono installati, a cura dell Università di Trieste e dell Osservatorio geofisico sperimentale, dei pendoli orizzontali, per la misurazione delle maree terrestri, e dei sismografi. Il primo impianto di illuminazione elettrica della grotta fu realizzato nel Grossi lavori di ammodernamento e di sistemazione (che si concluderanno nel 1996) portarono ad un aumento sensibile dei visitatori che si attestarono sulle / presenze annue, con alcuni picchi di visitatori annui. La Grotta Gigante ha nel tempo avuto sostanziali trasformazioni, dovute al sempre maggior afflusso di visitatori. Dall iniziale illuminazione con le lampade a carburo si è giunti, nel 1957, a quella elettrica, che ha dato un forte impulso alla promozione turistica, permettendo visite regolari e sicuramente di maggior spettacolarità. La Grotta Gigante è tra i soci fondatori dell Associazione Italiana Grotte Turistiche (A.G.T.I.) e del International Show Caves Association (I.S.C.A.). Ricerca scientifica La Grotta Gigante è sempre stata oggetto di studi scientifici ed infatti all interno della Grotta sono installati i Pendoli, sensibili strumenti atti a rilevare i movimenti della crosta terrestre. I Pendoli forniscono una serie storica unica di misure continue di deformazione. La gestione di tali misurazioni fa capo al Dipartimento di Scienze della Terra dell Università di Trieste (D.S.T.) e dall Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Sempre all interno della Grotta troviamo la Stazione sismologica gestita nell ambito di un accordo di collaborazione tra l Osservatorio Geofisico Sperimentale (O.G.S.) ed il D.S.T. All esterno della Grotta Gigante, nell area verde di pertinenza, è ubicata la Stazione meteorologica e la Stazione epigea per le misurazioni della dissoluzione carsica. La Stazione meteorologica fa parte della rete meteorologica regionale del Friuli Venezia Giulia e si inserisce nella rete europea trasfrontaliera, è attiva dal 1966; alla strumentazione meccanica tradizionale è stata affiancata una stazione meteorologica elettronica di nuova generazione con trasmissione dati via gprs e visualizzazione degli stessi in tempo reale sul web e sul mega schermo ubicato nella sala d aspetto del Centro accoglienza visitatori. La Stazione epigea per le misurazioni della dissoluzione carsica, attiva dal 1979, indaga sull entità dell abbassamento delle superfici rocciose calcaree ad opera delle acque di precipitazione meteorica. Le misurazioni sono effettuate in accordo con il Dipartimento di Scienze della Terra dell Università di Trieste. Citiamo infine gli studi archeologici, effettuati dalla Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia e dal Dipartimento di Scienze dell antichità dell Università di Trieste che documentano la frequentazione della Grotta dal Neolitico almeno al Bronzo antico-medio. Gli interventi La media annua dei visitatori è passata dai diecimila dei primi anni Sessanta ai settantamila del periodo at- 5

8 tuale. All interno della Grotta innumerevoli sono stati gli interventi di miglioramento culminati con la realizzazione del sentiero Carlo Finocchiaro, che permette di effettuare il periplo completo della cavità. Successivamente, nel dicembre del 2005, è stato inaugurato il nuovo Centro accoglienza visitatori della Grotta Gigante, struttura polifunzionale realizzata in armonia con l ambiente carsico in cui è inserita. Tenendo conto della potenzialità turistica della Grotta Gigante, ricordando che la stessa è diventata un riferimento fisso per il turista che visita Trieste ed il suo interland ed un richiamo di notevole valenza per le numerose comitive, sia italiane che estere, che percorrono la nostra Regione; evidenziando inoltre la notevole valenza culturale della Grotta, testimoniata dalle visite di istruzione organizzate da istituti scolastici di ogni ordine e grado provenienti da tutta la Penisola, si è ritenuto indispensabile provvedere ad effettuare lavori relativi al rifacimento dell impianto elettrico e di illuminazione, in modo conforme alla vigente normativa, e alla messa in sicurezza della cavità. Gli interventi sono stati realizzati tanto per la salvaguardia della sicurezza del personale dipendente, quanto per quella dei visitatori della Grotta Gigante, nonchè per l ulteriore valorizzazione delle bellezze naturali della Grotta Gigante. Valorizzazione che può essere effettuata solo tramite un adeguato sistema di illuminazione. Interventi di salvaguardia dell ambiente e di sicurezza Durante i lavori di rifacimento dell impianto elettrico e messa in sicurezza della Grotta si è provveduto al lievo di tutto il materiale inutilizzato e al trasporto alla pubblica discarica. In questa occasione si è provveduto pure al trasporto alla pubblica discarica di tutto il materiale inquinante (non inerte) che si era andato ad accumulare sul fondo della cavità nel corso dei cento anni di apertura al pubblico della Grotta. Il materiale proveniva per lo più da lavori manutentivi che le varie ditte non avevano provveduto a smaltire, come ad esempio le guaine di materiale sintetico che proteggono i fili dei pendoli (accumulate sul fondo Grotta), ma anche da elementi lignei, altamente inquinanti nell ambiente grotta (il legno diventa un vero e proprio allevamento di batteri ed insetti, che altrimenti in grotta non potrebbero svilupparsi). Sono stati quindi rimossi tutti quei materiali potenziali fonti di inquinamento della Grotta Gigante. In tema di sicurezza per il personale (guide ed amministrativi) si evidenzia che è stato redatto il Documento di valutazione dei rischi per i dipendenti della Società Alpina delle Giulie, proprietaria della Grotta Gigante, ed è stato nominato il responsabile della sicurezza. L Agenzia regionale per la protezione dell ambiente, in riferimento alle misure di radon ai sensi del D.Lgs. 241/00 presso la Grotta Gigante, ha trasmesso la relazione tecnica finale contenete i risultati delle misure effettuate lungo il percorso turistico. Dalla relazione emerge che non si segnalano superamenti del livello d azione fissato dal suddetto Decreto. Caratteristiche generali dell impianto La fornitura dell energia elettrica è esistente, in Bassa Tensione; il sistema in riferimento allo stato del neutro, è il sistema TT, trifase 400V, 50Hz, il valore di potenza contrattuale è pari a 70kW. L origine dell impianto utilizzatore è immediatamente a valle del punto di fornitura di energia elettrica dell ente distributore (ENEL) ubicato all interno di un box in calcestruzzo sito nelle vicinanze dell ingresso alla Grotta; entro il medesimo manufatto si trova l interruttore generale dell utenza accessoriato con bobina di sgancio d emergenza, a tale dispositivo si attesta il montante principale costituito da cavi tipo FG7, fino al quadro elettrico generale dell utenza ubicato entro opportuno locale tecnico al piano interrato del Centro accoglienza visitatori della Gotta Gigante. Tale quadro elettrico è accessoriato con opportune protezioni destinate all intero impianto dell utenza, suddiviso in due principali zone, in particolare trattasi dei diversi circuiti di pertinenza del Centro accoglienza visitatori e dei diversi circuiti di pertinenza della Grotta; l intero impianto dell utenza è protetto da un gruppo di continuità sempre in linea, posizionato accanto al quadro elettrico generale, quindi all interno del medesimo vano tecnico, è inoltre ulteriormente protetto da un gruppo elettrogeno con motore diesel, sito in un vano tecnico dedicato, per il funzionamento in emergenza a salvaguardia di disservizi e black out incontrollabili dell intero impianto. L impianto di messa a terra è costituito da una corda di rame nudo di sezione pari a 50mm 2 collegata ai ferri d armatura dei plinti di fondazione dell edificio destinato al Centro accoglienza visitatori, tale corda di rame si attesta al collettore generale di terra ubicato all interno del quadro generale dell utenza e da quest ultimo vengono distribuiti i diversi conduttori di protezione ai diversi circuiti con sezione pari ai conduttori di fase. Rifacimento impianto elettrico: rispondenza alla normativa vigente e studio illuminotecnico L impianto elettrico, interno grotta, precedente rappresentava il frutto di interventi di vario genere, privi di un progetto generale, ma conseguenza di esigenze emerse nel corso degli anni. Il regolare funzionamento degli stessi veniva garantito da interventi di manutenzione a carattere sia ordinario che straordinario. L impianto elettrico in oggetto si divideva sostanzialmente in quattro parti : 1. illuminazione ordinaria; 2. illuminazione d emergenza con lampade autoalimentate e gruppo elettrogeno per l illuminazione ordinaria; 3. prese di servizio; 6

9 4. impianti di segnalazione per comunicazioni al personale. La passata situazione degli impianti elettrici era da ritenere normativamente non corretta, inoltre, valutando la filosofia di funzionamento dell impianto in un ottica di risparmio energetico e resa illuminotecnica, si riscontrava una tecnologia impiantistica assolutamente obsoleta che ha penalizzato pesantemente l apprezzamento delle caratteristiche peculiari della grotta, a discapito dell interesse dimostrato dai visitatori. Il nuovo impianto elettrico tiene conto della riduzione delle spese di gestione, al fine del contenimento dei consumi energetici e dell importanza dell aspetto scenografico, valorizzando le concrezioni e i colori naturali della Grotta stessa. In concomitanza con la costruzione del nuovo Centro accoglienza visitatori della Grotta Gigante, ed alla richiesta di aumento della fornitura di energia elettrica (70kW), la Società Alpina delle Giulie aveva provveduto all eliminazione del gruppo elettrogeno esistente (comunque non più affidabile) ed all acquisto di un nuovo gruppo elettrogeno di caratteristiche elettriche opportunamente dimensionate (50KVA), anche al fine di coordinarne il funzionamento con il nuovo gruppo di continuità. Il funzionamento in abbinamento delle due apparecchiature, permette, all intero impianto elettrico (Grotta e Centro ac coglienza visitatori) con la sola esclusione dell impianto di condizionamento del Centro visitatori, di continuare a funzionare in qualsiasi condizione, escludendo qualunque interruzione dell alimentazione elettrica all impianto; tale intervento è stato concepito anche al fine di tutelare le strumentazioni scientifiche presenti all interno della Grotta, utilizzate dall Università degli studi di Trieste (Pendoli), dall Osservatorio geofisico sperimentale (Sismografo), ed all esterno del Centro visitatori, ossia la Stazione meteorologica. A seguito di specifica richiesta per l omologazione dell impianto di messa a terra (come previsto dalla normativa vigente) inoltrata all A.S.S. di Trieste, in particolare al Servizio verifiche periodiche, era stato effettuato un sopralluogo da parte del funzionario preposto al controllo degli impianti, con conseguente rilascio di opportuno verbale di verifica dal quale si evinceva, in merito all effettivo utilizzo della Grotta sia per visite guidate che per le rappresentazioni artistiche, la destinazione d uso dei locali, in particolare trattasi di luogo di pubblico spettacolo e di intrattenimento come definito dalla norma tecnica CEI 64-8/7 paragrafo In conseguenza a tale definizione normativa venivano delineati i criteri per il rifacimento degli impianti elettrici in oggetto. Pertanto si è provveduto ad effettuare i lavori di rifacimento di seguito riportati. a. Individuazione precisa e nuova denominazione dei dispositivi relativi al circuito Grotta all interno del Quadro elettrico Cento accoglienza visitatori per la corretta identificazione dei circuiti di pertinenza, a valle delle diverse apparecchiature. b. Verifica delle caratteristiche meccaniche ed elettriche del cavo principale di alimentazione (montante) esistente, ovvero misura della tensione d isolamento anche in riferimento alle muffole di giunzione dello stesso; il montante in oggetto è costituito da un cavo multipolare avente sezione pari a 70mm 2 a garanzia del valore massimo di caduta di tensione pari al 4%, tale cavo multipolare con funzionamento alla tensione di 380V garantisce l alimentazione ai sottoquadri di nuova installazione. c. Installazione di quadri elettrici, identificati come sotto quadri di zona (Q1,, Q6) costituiti da contenitori stagni, aventi opportune caratteristiche adatte al luogo di posa, per l alloggiamento dei dispositivi di protezione dei diversi circuiti a valle e delle morsettiere atte al collegamento della derivazione dal montante principale. d. Installazione di corpi illuminanti di diversa tipologia, in particolare con ottiche differenziate a seconda dell oggetto o scenario da illuminare, accessoriati con lampade di diversa potenza e funzionamento a diversa temperatura di colore per evidenziare e valorizzare le bellezze naturali della grotta. Descrizione corpi illuminanti 1. Rodio 3 simmetrico doppio isolamento (Watt SAP-T 250). Corpo senza telaio: in alluminio pressofuso, con alettature di raffreddamento. Riflettore: simme- 7

10 trico, in alluminio martellato 99.85, ossidato anodicamente spessore 3 micron e brillantato: Diffusore: vetro temperato spessore 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN :2001). Verniciatura: a polvere poliestere, colore grigio grafite, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Portalampada: in ceramica con contatti argentati. Cablaggio: alimentazione 230V/50Hz con protezione termica. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato, isolamento con calza in fibra di vetro, sezione 1 mm 2. Morsettiera 2P+T con massima sezione dei conduttori 4 mm 2. Equipaggiamento: guarnizione in gomma siliconica. Pressacavo in naylon f.v. diametro ½ pollice gas. Viterie in acciaio imperdibili, anticorrosione e antigrippaggio. Staffa in acciaio con scala goniometrica. Vetro frontale, apribile a cerniera senza l uso di utensili, rimane agganciato al corpo dell apparecchio. Con valvola di ricircolo aria. Ganci di chiusura in acciaio AISA316L con vite di sicurezza. Normativa: prodotti in conformità alle norme EN60598 CEI Hanno grado di protezione secondo le norme EN Watt SAP-T 250. Lampada a scarica agli ioduri metallici, Master CityWhite CDO-TT con attacco E40, temperatura di colore K. Rodio 3 asimmetrico doppio isolamento (Watt SAP- T 250). Corpo senza telaio: in alluminio pressofuso, con alettature di raffreddamento. Riflettore: asimmetrico, in alluminio martellato 99.85, ossidato anodicamente spessore 3 micron e brillantato: Diffusore: vetro temperato spessore 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN :2001). Verniciatura: a polvere poliestere, colore grigio grafite, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Portalampada: in ceramica con contatti argentati. Cablaggio: alimentazione 230V/50Hz con protezione termica. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato, isolamento con calza in fibra di vetro, sezione 1 mm 2. Morsettiera 2P+T con massima sezione dei conduttori 4 mm 2. Equipaggiamento: guarnizione in gomma siliconica. Pressacavo in naylon f.v. Diametro ½ pollice gas. Viterie in acciaio imperdibili, anticorosione e antigrippaggio. Staffa in acciaio con scala goniometrica. Vetro frontale, apribile a cerniera senza l uso di utensili, rimane agganciato al corpo dell apparecchio. Con valvola di ricircolo aria. Ganci di chiusura in acciaio AISA316L con vite di sicurezza. Normativa: prodotti in conformità alle norme EN60598 CEI Hanno grado di protezione secondo le norme EN Watt SAP-T 250. Lampada a scarica agli ioduri metallici, Master CityWhite CDO-TT con attacco E40, temperatura di colore K. 3. Maxiwoody. Proiettore realizzato in pres sofusione di alluminio, verniciato con vernice acrilica liquida. Riflettore in alluminio superpuro. Utilizzo di lampada a scarica MasterColour CDM-T da 250 W con attacco E40, temperatura di colore K.. Distribuzione luminosa spot (ottica spot). Il proiettore è orientabile nel piano verticale per mezzo di una staffa in acciaio verniciato, con scala graduata a passo 10 e provvista di blocchi meccanici che garantiscono il puntamento stabile del fascio luminoso, nel piano orizzontale mediante una piastra zincata a caldo e verniciata per il fissaggio al terreno. Le caratteristiche tecniche degli apparecchi sono conformi alle norme EN e particolari. IP67 IK08. Marchio F. Omologazione IMQ-ENEC. IMQ Performance. Classe di isolamento II. 4. Platea. Proiettore superspot a 10. Proiettore realizzato in alluminio. Riflettore in alluminio superpuro. Ottiche superspot a 10. Potenza 250 W, lampada a scarica agli alogenuri metallici Osram Powerball HCI-T con attacco E40, temperatura di colore K. Viterie in acciaio inox. Le caratteristiche tecniche degli apparecchi sono conformi alle norme EN e particolari. IP66 IK04/08. Marchio F. Omologazione IMQ-ENEC. IMQ Performance. Classe di isolamento II. L apparecchio risponde ai requisiti della norma UNI zona 1 (inquinamento luminoso). 5. Miniwoody. Proiettore con basetta e alimentatore elettronico incorporato. Proiettore finalizzato all impiego di sorgenti luminose a scarica. Costituito da vano ottico e supporto. Vano ottico, braccetto basetta e cornice in lega di alluminio. Vano ottico collegato al vano componenti tramite cavo armato in silicone con treccia in acciaio di protezione. Pressacavo in ottone nichelato M14X1 per il collegamento tra vano cablaggio e vano lampada. Riflettore in lamiera di alluminio superpuro 99,96% ricotto, sottoposto a trattamento di sgrassatura brillantatura ed anodizzazione elettrochimica 2/4 micron. Ottica spot con parte della superficie verniciata nera. Supporto per portalampada in acciaio zincato. Pressacavo PG11 in poliammide. Alimentatore elettronico, lampada agli ioduri metallici MasterColour CDM-Tm Mini da 20W con attacco PGJ5, temperatura di colore K. Aperture sulla cornice per il deflusso dell acqua piovana. Tutte le viti utilizzate sono in acciaio inox A2. Le caratteristiche tecniche degli apparecchi sono conformi alle norme EN e particolari. IP66 IK08. Marchio F. Omologazione IMQ-ENEC. IMQ Performance. Classe di isolamento I. 6. Woody. Vano ottico e cornice in lega di alluminio EN1706AC 46100LF sottoposto a fosfocromatazione, doppia mano di fondo, passivazione a 120 C, verniciatura con vernice acrilica liquida ad elevata resistenza agli agenti atmosferici ed ai raggi UV, cottura a 150 C; ottica spot; vetro di chiusura sodicocalcico temperato, trasparente incolore, spessore 4 mm, fissato con viti impedibili; cavo di ritenuta in acciaio inox; riflettore in lamiera di alluminio superpuro al 99,98% ricotto, sottoposto a sgrossatura-brillantatura e ossidazione anodica 2-4 micron con fissaggio in Sali di nichel; supporto portalampada in alluminio; aperture sulla cornice per il deflusso dell acqua piovana; pressacavo PG11 in ottone nichelato. Piastra portacomponenti estraibile, in lamiera di acciaio zincato a caldo EN10142 DX 51D+Z(ZF), sottoposta a sgrossatura; box e coperchio in lega di alluminio EN1706AC 46100LF verniciato; distanziali e viti impedibili; gruppo di alimentazione con condensatore di rifasamento an- 8

11 tiscoppio, reattore, accenditore, morsetti ad innesto rapido. Tutte le viti utilizzate sono in acciaio inox A2. Le caratteristiche tecniche degli apparecchi sono conformi alle norme EN e particolari. IP66 IK07. Marchio F. Omologazione IMQ-ENEC. IMQ Performance. Classe di isolamento II. Lampada a scarica MasterColour CDM-T da 70W con attacco G12, tem pe - ratura di colore K. 7.Rodio 2 simmetrico doppio isolamento (Watt SAP- T 150). Corpo senza telaio: in alluminio pressofuso, con alettature di raffreddamento. Riflettore: simmetrico, in alluminio martellato 99.85, ossidato anodicamente spessore 3 micron e brillantato: Diffusore: vetro temperato spessore 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN :2001). Verniciatura: a polvere poliestere, colore grigio grafite, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Portalampada: in ceramica con contatti argentati. Cablaggio: alimentazione 230V/50Hz con protezione termica. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato, isolamento con calza in fibra di vetro, sezione 1 mm 2. Morsettiera 2P+T con massima sezione dei conduttori 4 mm 2. Equipaggiamento: guarnizione in gomma siliconica. Pressacavo in naylon f.v. diametro ½ pollice gas. Viterie in acciaio imperdibili, anticorrosione e antigrippaggio. Staffa in acciaio con scala goniometrica. Vetro frontale, apribile a cerniera senza l uso di utensili, rimane agganciato al corpo dell apparecchio. Con valvola di ricircolo aria. Ganci di chiusura in acciaio AISA316L con vite di sicurezza. Normativa: prodotti in conformità alle norme EN60598 CEI Hanno grado di protezione secondo le norme EN Watt SAP-T 250. Lampada a scarica agli ioduri metallici, MasterColour con attacco Rx7s, temperatura di colore K. 8. Rodio 2 asimmetrico doppio isolamento (Watt SAP-T 150). Corpo senza telaio: in alluminio pressofuso, con alettature di raffreddamento. Riflettore: asimmetrico, in alluminio martellato 99.85, ossidato anodicamente spessore 3 micron e brillantato: Diffusore: vetro temperato spessore 5 mm resistente agli shock termici e agli urti (prove UNI EN :2001). Verniciatura: a polvere poliestere, colore grigio grafite, resistente alla corrosione e alle nebbie saline. Portalampada: in ceramica con contatti argentati. Cablaggio: alimentazione 230V/50Hz con protezione termica. Cavetto flessibile capicordato con puntali in ottone stagnato, isolamento con calza in fibra di vetro, sezione 1 mm 2. Morsettiera 2P+T con massima sezione dei conduttori 4 mm 2. Equipaggiamento: guarnizione in gomma siliconica. Pressacavo in naylon f.v. diametro ½ pollice gas. Viterie in acciaio imperdibili, anticorrosione e antigrippaggio. Staffa in acciaio con scala goniometrica. Vetro frontale, apribile a cerniera senza l uso di utensili, rimane agganciato al corpo dell apparecchio. Con valvola di ricircolo aria. Ganci di chiusura in acciaio AISA316L con vite di sicurezza. Normativa: prodotti in conformità alle norme EN60598 CEI Hanno grado di protezione secondo le norme EN Watt SAP-T 250. Lampada a scarica agli ioduri metallici, MasterColour con attacco Rx7s, temperatura di colore K. e. Installazione di corpi illuminanti su supporti adeguati per l illuminazione d emergenza e di sicurezza di tutti i percorsi e sentieri della grotta, accessibili al pubblico, con funzione in s.a. (sempre accesa) per garantire l illuminamento minimo pari a cinque lux sui gradini e tre lux in piano, tali lampade d emergenza sono collegate a gruppo di continuità specifico e dedicato al solo circuito in oggetto. Il quadro delle luci d emergenza (Q0) ed il relativo gruppo di continuità sono ubicati nel manufatto realizzato sul fondo della Caverna. Descrizione corpi illuminanti 1. Glim Cube (applique con trasformatore elettronico a tre led). Apparecchio per illuminazione ad applique finalizzato all impiego di sorgenti luminose a led. Apparecchi costituiti da schermo e basetta di supporto. Schermo rigato in polimetilmetacrilato, basetta di supporto in pressofusione di alluminio, piastra per aggancio in acciaio inox e grani M5x10; pressacavo PG11 in acciaio inox; gruppo di alimentazione con alimentatore elettronico da 3W 350 ma. Tutte le viti utilizzate sono in acciaio inox A2. Le caratteristiche tecniche degli apparecchi sono conformi alle norme EN e particolari. IP66. Omologazione IMQ- ENEC. Classe di isolamento II. Sono state poste in opera n. 322 applique Glim Cube di cui n. 305 in grotta e n.17 sentiero uscita. 2. Lampade fluorescenti. Corpo illuminante per installazione su basetta da fissare su muretto con lampada fluorescente con potenza pari a 14 W luce Warm White accessoriata con schermo anti abbagliante. Sono state poste in opera 19, nella galleria artificiale. 9

12 Lamp flora (organismi fotosintetici che crescono vicino alle luci artificiali in grotta) La crescita della Lamp flora (alghe, muschi, cianobatteri e altre piante opportunistiche) sono indotte dalle luci collocate nelle grotte turistiche. Queste specie fotosintetiche introducono gravi distorsioni agli ecosistemi sotterranei. Per fornire un sicuro apprezzamento della Grotta con un minimo impatto ecologico ed estetico sono state utilizzate, per l illuminazione della Grotta Gigante, prevalentemente lampade agli ioduri metallici MasterColor e temperatura di colore di K. Al fine di garantire comunque un più ampio controllo inibitorio della Lamp flora e quindi per un utilizzo ecosostenibile della cavità, dopo ricerche approfondite, valutata la disponibilità del mercato, si è ritenuto indispensabile utilizzare, a supporto, lampade antivegetative, con supporto di start elettronico, prodotte dalla Philips, del tipo tubi fluorescenti TUV Xtra 36W, che hanno ottenuto la Green certificate Sono state poste in opera n. 23 plafoniere doppie tipo AISI 316 2X36 W e n. 5 plafoniere singole tipo AISI 316 1X36 W, entrambi i tipi con reattore elettronico ed accessoriate con vetro temperato. Queste lampade, che sono state poste in opera per un ulteriore controllo della crescita della Lamp flora, entrano in funzione quando tutte le altre lampade che illuminano la Grotta vengono spente. relative sorgenti e microfono per annunci generali posizionati fuori e connessi con un sistema in fibra ottica ad anello per garantire il regolare funzionamento dell impianto anche alla presenza di un interruzione sul cavo di sistema. Sono state identificate 3 postazioni per le visite guidate e tramite una tastierina locale è possibile effettuare la partenza di un messaggio descrittivo nella lingua desiderata. L impianto è previsto anche per l utilizzo di eventuali radiomicrofoni all interno della grotta, per conferenze, celebrazioni, ecc. La scelta degli altoparlanti installati è stata fatta in seguito ad una serie di test effettuati con strumentazione acustica all interno della grotta è sono stati scelti degli altoparlanti della nota azienda tedesca LB AL- TOPARLANTI che ha effettuato una customizzazione idonea per l utilizzo in ambiente difficile come può essere la grotta. Alla fine di ogni linea di altoparlanti è stata montata una schedina elettronica che comunica con la centrale di controllo il regolare funzionamento del sistema, nel caso contrario fa lampeggiare un led sulla postazione microfonica e si sente un beep di allarme per avvisare l operatore di un eventuale malfunzionamento, inoltre è stato montato un amplificatore di riserva predisposto ad intervenire nel caso uno si rompesse, questo per garantire il regolare funzionamento dell impianto. Sistema comunicazioni radio Per quanto concerne le comunicazioni tra interno grotta e postazione fissa di ascolto, ubicata nella biglietteria della Grotta Gigante, si è optato per una rete di trasmissione via radio (Motorola) assistita da un ponte, in modo da poter comunicare da qualsiasi punto della Grotta con l operatore posto all esterno e viceversa. Il sistema radio Motorola in tecnologia DMR adottato è composto da: Sistema audio di amplificazione digitale certificato EN È stato installato un sistema di amplificazione sonora conforme alle specifiche IEC 60849, suddiviso in due rack uno interno alla grotta con tutti gli amplificatori di potenza, mentre la centrale di controllo con 10

13 a. n. 01 stazione ripetitrice Motorola DM3000, assemblata in armadio stagno in acciaio completa di riscaldatore da 20W, sistema di alimentazione e splitter antenna; b. n. 01 sistema di antenne interno/esterno composto da antenna omnidirezionale Uhf RF330NZ e antenna direttiva Uhf RF611NZ; c. n. 01 stazione base Motorola DM3600 da installare presso il bancone biglietteria completa di alimentatore, batteria in tampone, microfono e antenna da interno; d. n. 06 apparati portatili Motorola DP3601 completi di batteria, antenna, clip da cintura e caricabatteria. Il sistema descritto è stato programmato per le comunicazioni all interno della Grotta ed anche per la gestione delle emergenze. Per le conversazioni standard gli operatori possono parlare tra portatile e portatile ed anche con la stazione base semplicemente pigiando il tasto PTT della radio portatile o base. Gli apparati portatili sono dotati di un tasto arancione posizionato sulla parte superiore della radio, premendo questo tasto, in caso di emergenza, si attiva un ciclo di trasmissione fissa, quindi l operatore in grotta può comunicare in viva voce con gli altri apparati e la stazione base la sua posizione e il motivo dell emergenza per il tempo di quindici secondi, scaduto questo tempo la radio si resetta e la stazione base o gli altri portatili possono parlare con l operatore che ha attivato l emergenza stessa. Gli apparati portatili sono inoltre dotati di funzione Man down (uomo a terra) con invio automatico di chiamata d emergenza quando l apparto rice trasmittente viene tenuto in modo non verticale. Installazioni scientifiche Le apparecchiature scientifiche (Pendoli dell Università e sismografo dell O.G.S.) alimentate da corrente elettrica sono state protette con dispositivi tipo magnetotermici differenziali e sono stati installati numero due contattori divisionali per la lettura consumi. Monitoraggio temperatura All interno della Grotta Gigante è stato inoltre installato un sensore di temperatura, i cui dati saranno visibili sul mega schermo, già dedicato ai dati meteorologici, ubicato nella sala d aspetto del Centro accoglienza visitatori. Il sensore di temperatura, impiegato nella Grotta Gigante, è costituito da un elemento sensibile da termoresistenza al platino Pt100 con curva di risposta secondo norme DIN classe 1/3. Il trasduttore appartiene alla famiglia dei sensori intelligenti in quanto dotato di micro-processore interno che esegue funzioni di controllo del corretto funzionamento, pre - elaborazione dei dati, conversione A/D dei segnali elettrici, ecc. Queste caratteristiche garantiscono eccellente accuratezza, elevata affidabilità dei dati. Il trasduttore è conforme a quanto previsto nella normative Europea su EMC, è protetto contro le sovratensioni e risponde pienamente alle prescrizioni WMO (World Meteorological Organisation). Consumi A fronte di un notevole miglioramento dell illuminazione della Grotta e dell installazione di apparecchiature di sicurezza, è stato sicuramente preservato il consumo energetico dell impianto in oggetto, relativamente al dimensionamento ridondante di tutti i cavi di distribuzione ai diversi circuiti, ed al dimensionamento delle apparecchiature di protezione caratterizzate da un funzionamento con caratteristica d intervento di back up. Il quadro elettrico generale, sito all interno di opportuno vano tecnico al piano interrato del Centro Visitatori, è accessoriato con opportuna strumentazione per la misura dei parametri dell energia elettrica, in particolare tensione e corrente, riscontrabili in qualsiasi momento; è stato rilevato che mediamente l assorbimento di corrente elettrica risulta pari al valore di 45 A, ne consegue che il valore risultante di potenza elettrica attiva dell intero impianto (Grotta e Centro Visitatori) è inferiore di quasi il 50% rispetto ai valori rilevati prima dell intervento. Messa in sicurezza di corrimano esistente Le ripide scale, gli aerei sentieri che si inerpicano lungo la Grotta Gigante sono protetti da corrimano realizzati per proteggere i visitatori da pericolose cadute. Buona parte dei parapetti erano stati realizzati secondo la vigente normativa di sicurezza (altezza minima di un metro ed elementi verticali di interasse minimo di dieci centimetri) ed in materiale non deteriorabile e non inquinante in ambiente di grotta (acciaio inox). Una parte della grotta, turisticamente più datata, si ritrovava con dei parapetti in ferro arrugginiti, soggetti a continua manutenzione e non rispondenti alle attuali esigenze. Sono stati sostituiti 36 metri di parapetti esistenti obsoleti con altri della stessa tipologia e materiale (acciaio inox) di quelli posti in opera recentemente e 6 metri di passamano (sempre in acciaio inox). Costi L importo complessivo dei lavori di rifacimento dell impianto elettrico, rispondenza alla normativa vigente, innovamento totale dell impianto di illuminazione, installazione di impianto audio e di co mu - nicazione e dei lavori di fornitura e posa in opera di nuovo parapeto e corrimano in acciaio inox, ammonta complessivamente ad Euro ,00 (seicentonovantamila/00) comprensivo di lavoro a base d appalto, spese tecniche ed IVA. Studio tecnico associato Fabbricatore Alessio arch. Alessio Fabbricatore arch. Loredana Venturelli p.i. Maria Grazia Wilfinger 11

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