FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO COMITATO REGIONALE SARDO UOMO A MARE!!!!!! PROGETTO DIDATTICO DI SICUREZZA E DI EDUCAZIONE IN AMBIENTE ACQUATICO

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1 UOMO A MARE!!!!!! PROGETTO DIDATTICO DI SICUREZZA E DI EDUCAZIONE IN AMBIENTE ACQUATICO

2 PREMESSA La morte per sommersione e annegamento rappresenta, oggi, la terza causa al mondo di disgrazie mortali accidentali. Solo nell anno 2002, è arrivato a il numero di persone nel mondo decedute per cause di questo genere. Un dato, questo, tanto più allarmante se si considera che le prime vittime di tale causa sono i bambini da 0 a 14 anni. Gli studi statistici in materia hanno rivelato che il numero dei morti, nel corso degli anni, sia diminuito fortemente. Un risultato, questo, che è stato ed è, tutt ora, strettamente collegato all aumento progressivo dei praticanti la disciplina natatoria. Dagli anni sessanta in avanti, infatti, il numero delle morti, dalle unità circa rispetto ai circa di praticanti il nuoto, è andato, con gli anni, diminuendo per arrivare, nei primi anni del 2000, al numero di, circa, 400 morti rispetto ai di praticanti la disciplina del Nuoto. In Italia e, soprattutto, in Sardegna, per le specificità del territorio, il dato in argomento è stato sempre considerato a livello statistico sia per cercare di ridurre il tasso di mortalità ma,

3 soprattutto, come parametro per definire il grado della qualità del sistema di sicurezza acquatica della comunità. In tale contesto è ben comprensibile che la diffusione della pratica del nuoto e della cultura del salvamento acquatico, unitamente all approfondimento della conoscenza del contesto naturale marino nel quale ci troviamo a vivere e dei suoi pericoli, rappresentano, quindi, i due aspetti fondamentali da affrontare nel lavoro di insegnamento diretto, con funzione preventiva, al raggiungimento della piena autonomia ed indipendenza in acqua. Il contesto internazionale ha, già da tempo, affrontato la cultura dell acqua e del nuoto con interventi importanti nel mondo della scuola. Vari sono, infatti, gli esempi di progetti efficaci che, su ampia scala, hanno raggiunto risultati importanti nell opera di prevenzione. Progetti che, naturalmente, hanno affrontato il problema partendo dalla base e coinvolgendo le strutture scolastiche di ogni ordine e grado.

4 IL PROGETTO 1. OGGETTO L iniziativa si prefigge l obiettivo di creare le condizione affinché possa radicarsi nel tessuto sociale e scolastico il concetto di cultura dell acqua e del nuoto, al fine di creare le condizioni migliori per una efficace prevenzione degli incidenti mortali. Il lavoro effettuato sarà diretto, attraverso lo slogan educare nuotando, al raggiungimento del più alto numero di ragazzi pienamente indipendenti e autonomi in acqua e la maggiore conoscenza possibile dell elemento acqua, del contesto marino che ci circonda e dei suoi pericoli.

5 2. GLI OBIETTIVI Il progetto è finalizzato al perseguimento di due obiettivi specifici, quali: - il raggiungimento della autonomia ed indipendenza in acqua; - l approfondimento delle tematiche legate all educazione civica ed ambientale, orientate alla conoscenza del mare, delle sue bellezze e delle sue insidie. I due obiettivi saranno il risultato di un percorso che, alternato secondo un calendario prestabilito, vedrà il susseguirsi di alcuni cicli di apprendimento in piscina ed una serie di incontri in ogni classe. A completamento del percorso didattico seguirà un incontro itinerante lungo la costa che, con l ausilio di imbarcazioni adeguate, consentirà ai partecipanti di apprezzare quanto appreso negli incontri effettuati durante il percorso.

6 3. A CHI È RIVOLTO Il progetto didattico prevede il coinvolgimento di più soggetti interessati all apprendimento: gli alunni della scuola primaria e secondaria secondo uno schema didattico diversificato sulla base delle conoscenze e capacità proprie dei ragazzi ed organizzato in maniera da consentire il raggiungimento del risultato; il corpo docente della scuola chiamato a collaborare e partecipare nelle fasi organizzative del progetto e dei suoi percorsi di insegnamento anche con una mera funzione di apprendimento.

7 4. LE FASI DELL INIZIATIVA Il progetto prevede, attraverso il suo articolato e progressivo realizzarsi, il susseguirsi di una serie di fasi distinte a seconda delle classi interessate ed in particolare: Primo Ciclo (1^ e 2^ elementare) Secondo Ciclo (3^, 4^ e 5^ elementare) Terzo Ciclo (Media Secondaria)

8 5. METODOLOGIA DIDATTICA 5.1 Il Primo Ciclo Questa fase è rivolta ai bambini frequentanti la prima e la seconda elementare. L età degli alunni consentirà di avviare un percorso formativo, presumibilmente, libero da situazioni precostituite particolarmente avanzate ma, comunque, tali da permettere di affrontare il programma tecnico senza specifiche difficoltà. Gli obiettivi saranno: - ambientamento ed acquaticità; - equilibrio in acqua e forme libere di galleggiamento; - prime forme di adattamento e controllo della respirazione; - prime forme elementari di entrata in acque e di avanzamento.

9 ********* Il percorso metodologico seguirà tecniche d insegnamento specifiche utilizzate in forma ludica attraverso esercizi individuali e/o attraverso giochi di gruppo finalizzati al coinvolgimento dell intera classe. 5.2 Secondo Ciclo Questa fase coinvolgerà bambini di maggiore età e, presumibilmente, di più evolute capacità. Gli obiettivi saranno: - sviluppo delle capacità percettive e di equilibrio in acqua; - prime forme di coordinazioni alternate e cicliche: le diverse nuotate; - perfezionamento e controllo della respirazione nella nuotata; - prime rudimenti della nuotata di soccorso

10 ********* Il percorso metodologico continuerà ad essere caratterizzato da tecniche improntate sull aspetto ludico, ma attraverso forme di insegnamento maggiormente intense dirette alla ripetizione del gesto. Si farà, comunque, ricorso ai giochi acquatici individuali e di gruppo per consentire l effettuazione dell esercizio con maggiore libertà motoria. 5.3 Terzo Ciclo L età fisica e psichica dei ragazzi, tenuto conto, magari, di un precedente o attuale percorso formativo in acqua, consentirà di rivolgere maggiormente l attenzione sugli aspetti legati al nuoto per salvamento ed all apprendimento di alcune tecniche specifiche per il recupero in mare.

11 Gli obiettivi saranno: - il perfezionamento degli assetti nelle diverse posizioni in acqua; - la coordinazione nelle nuotate in fase di spinta; - tuffi ed immersioni; - nuotate per il soccorso attraverso percorsi misti con sottopassaggi. ********* Le modalità didattiche saranno caratterizzate da forme di insegnamento specifico dei movimenti e delle tecniche da adottare in casi di pericolo. Saranno, comunque, presenti nei programmi momenti di gioco acquatico a squadre e mini competizioni a carattere individuale per verificare i livelli acquisiti in condizioni di maggiore stress psico-fisico.

12 6. GLI INCONTRI I diversi cicli, sebbene diversificati nella metodologia d insegnamento rispetto agli obiettivi da perseguire, avranno in comune degli incontri in piscina e/o in classe aventi ad oggetto chiacchierate e discussioni trattanti le materie del salvamento e delle sue tecniche e dei comportamenti da tenere in situazioni normali o di pericolo. Verranno affrontati, inoltre, con particolare attenzione argomenti di educazione civica e tutela ambientale in generale, finalizzati alla acquisizione di una corretta conoscenza del mare, delle coste e delle regole dirette alla loro salvaguardia.

13 7. CORPO DOCENTE La programmazione didattica sarà elaborata e portata a compimento attraverso il lavoro del corpo docente composto da: - Istruttori brevettati ed abilitati dalla Federazione Italiana Nuoto per la parte specifica attinente alla acquaticità ed alla sua evoluzione; - Maestri di Salvamento abilitati dalla FIN Sezione Salvamento per la parte riguardante il soccorso in acqua, le sue tecniche e i comportamenti da seguire nelle situazioni di pericolo; - da personale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera per la parte attinente alla educazione civica, ambientale, ed alle specifiche problematiche legate alla fruizione ed al rispetto del mare.

14 8. ULTERIORI VANTAGGI Il raggiungimento delle finalità principali del Progetto renderà, inoltre, possibili ulteriori ricadute positive di diverso genere. In particolare lo sviluppo della cultura del Nuoto e della sua pratica sarà di beneficio per la salute delle persone attraverso: - il miglioramento del sistema cardio-vascolare e respiratorio; - il raggiungimento di migliori capacità di autocontrollo psico-fisico nella gestione delle emergenze. Risultati dai quali potrà derivare, nel lungo periodo, un auspicabile riduzione della spesa sociale sanitaria.

15 9. CONCLUSIONI Il progetto, nella sua esposizione esauriente e completa, oltre che al raggiungimento di espliciti risultati di ordine educativo e formativo, tenterà di arrivare all ambizioso risultato di rendere perfettamente autonomi ed indipendenti in ambiente acquatico il maggior numero dei ragazzi in età scolare nel tentativo, attraverso la miglior forma di prevenzione, di arginare e progressivamente ridurre i numeri, oggi ancora allarmanti, delle disgrazie mortali accidentali per annegamento e sommersione che affiggono le nostre spiagge in periodo estivo. Rappresenterà, comunque, un contributo importante al miglioramento della educazione e cultura sociale generale, condizione e garanzia del rispetto delle regole della società civile.

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