A. PROGETTO. A.1. Descrizione dettagliata

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1 A. PROGETTO A.1. Descrizione dettagliata Analisi dei bisogni: a quale bisogno risponde il progetto, e come questo bisogno è stato individuato Il progetto denominato Rimettere le ali alla formazione nasce all interno del Centro Accoglienza Minori Diurno Polifunzionale, appartenente al Borgo Ragazzi Don Bosco. Rimettere le ali alla formazione è una risposta alle problematiche che rientrano nella categoria delle devianze giovanili, quali la dispersione scolastica, l emarginazione sociale, sfruttamento del lavoro minorile, e ingresso nella microcriminalità. Il progetto è stato ideato e successivamente sottoposto alla sperimentazione per la durata di 3 anni, partendo dai dati emersi da due specifiche ricerche, che prendevano in esame i territori dove il Borgo Ragazzi Don Bosco opera: Il minore a-lato. Bisogni formativi degli adolescenti dei Municipi Roma 6 e 7: vecchie e nuove povertà (G. Malizia et al., Anno 2002, Franco Angeli Editore) promossa dal Borgo Ragazzi Don Bosco e realizzata dall Università Pontificia Salesiana, attraverso un finanziamento del Comune di Roma e riguardante il bisogno sopra descritto rilevato nel VI e VII Municipio di Roma 1. Il lavoro minorile nell area metropolitana di Roma (Ires 2009), che contiene dati di interesse sociale sui territori dell VIII e X Municipio. Secondo tali ricerche, le aree urbane sopra elencate, dove i minori sono oltre , mostra una condizione giovanile con chiari sintomi di malessere sociale. I minori in cerca di lavoro, vista la scarsa opportunità formativa sul territorio, si avvicinano alla micro criminalità organizzata e/o accettano piccole occupazioni lavorative dove non mancano condizioni di sfruttamento lavorativo. Dei giovani in ricerca di lavoro, più del 50% è in ricerca di un occupazione stabile o di percorsi di formazione e all avviamento nel mondo lavorativo. La dispersione scolastica, per le sole scuole superiori nel VI, VII, VIII e X Municipio è pari al 73,3% rispetto al dato complessivo rilevato nel Comune di Roma, mentre, per le scuole medie, è pari al 23,4%. Tra i minori risultano esposti a un rischio maggiore quelli appartenenti ad etnie minoritarie. In particolare, nell VIII Municipio, si concentra il maggior numero di minori di nazionalità straniera della Capitale, con un tasso pari al 9,3%. Il progetto nasce inoltre da un esperienza concreta del Centro Accoglienza Minori Centro Diurno Polifunzionale del Borgo Ragazzi Don Bosco che, dal ha seguito più di 400 minori in situazione di devianza. I ripetuti fallimenti scolastici, la scarsa stima di sé, la mancanza di fiducia nel mondo degli adulti, e il conseguente rischio di emarginazione sociale, di devianza e di sfruttamento lavorativo hanno spinto il Borgo Ragazzi Don Bosco a sperimentare, attraverso Rimettere le Ali, nuovi percorsi educativi fondati sulla formazione e l avviamento al mondo del lavoro. Obiettivo Generale Prevenzione ed assorbimento del disagio giovanile dell area periferica ad Est di Roma (VI, VII, VIII e X Municipio del Comune di Roma), attraverso progetti educativi personalizzati attenti ad uno sviluppo globale dei ragazzi che sono in una situazione di abbandono scolastico, e\o che sono sottoposti a provvedimenti penali, segnalati dai Servizi Sociali Territoriali, dal Centro della Giustizia Minorile, dalle scuole e dalle Asl. Partendo dalla presa in carico di ragazzi provenienti da esperienze di esclusione e fallimento, si arriva all attivazione di percorsi educativi che rendono i ragazzi protagonisti, 1 Da tale ricerca emerge che: - Il 14,5% degli studenti della scuola media inferiore dei Municipi VI e VII e il 21 % degli studenti delle scuole medie superiori ha vissuto il fallimento di una bocciatura (pag 115). - I territori del VI e VII Municipio presentano uno dei più alti tassi di stranieri residenti, provenienti per lo più dall'egitto, dal Marocco, dalle Filippine e dal Bangladesh; a questi va aggiunta una forte presenza di nomadi ed immigrati clandestini ( pag. 286). - I territori del VI e VII Municipio si caratterizzano per lo svantaggio culturale (la media di iscritti alle superiori è inferiore a quella cittadina e occupazionale (tra i più alti della città), oltre che per la diffusione della tossicodipendenza e della microcriminalità. Nel 1999 sono stati registrati 238 casi di interventi della Magistratura Minorile nel VI Municipio, e 320 nel VII; tali casi sono raddoppiati nel giro di 2 anni ed il trend sta ad indicare una pericolosa tendenza all'aumento di criminalità e illegalità tra i minori del territorio (pag. 286) 2 Il Centro Diurno nasce nel 1992 presso la Casa Salesiana di Via Marsala, di fronte alla stazione Termini di Roma. Nel 2008 è stato trasferito presso il Borgo Ragazzi Don Bosco Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 1/12

2 riattivando risorse ed energie personali. Il progetto prevede l allestimento di 5 laboratori formativi, la cui funzione è quella di assicurare al beneficiario la possibilità di entrare nel mondo del lavoro attraverso un valido percorso formativo. Obiettivi specifici 1. Potenziare la rete tra le varie realtà territoriali: scopo finale del progetto è il coinvolgimento delle realtà presenti sul territorio (Servizi sociali, Istituti scolastici, Asl), attraverso l elaborazione condivisa di metodologie di lavoro e buone prassi, finalizzate a elaborare progetti educativi personalizzati (PEP) e strategie d intervento comuni. 2. Valutazione delle specifiche abilità del beneficiario (bilancio di competenze): si ritiene che una valutazione approfondita del singolo beneficiario sia fondamentale al fine di indirizzarlo nel settore lavorativo più affine alle sue capacità. Per raggiungere questo obiettivo (è prevista una fase di accoglienza che favorisca l emersione delle competenze/conoscenze formali ed informali già in possesso del ragazzo, al fine di individuare gli aspetti su cui fare leva per la costruzione di un progetto educativo personalizzato). 3. Sostegno Educativo e psicologico: il beneficiario usufruisce di un sostegno psicologico professionale che lo accompagna a riconoscere il disagio alla base del proprio comportamento deviante e infine a gestirlo. Oltre all accompagnamento psicologico è previsto un accompagnamento educativo, che aiuta il beneficiario a rientrare in modo graduale all interno della società. 4. Favorire l inserimento lavorativo e l inclusione sociale: una volta conclusa la prima fase di accoglienza, i beneficiari del progetto vengono aiutati a rapportarsi con il mondo del lavoro e quindi ad entrarvi, con esperienze graduali, in modo da diventare autonomi. A.2. Impatto e risultati attesi Conseguimento attestato di frequenza o della qualifica professionale: in base all esperienza acquisita e tenendo conto che vengono accolti al centro ragazzi non abituati a portare a termine i percorsi intrapresi, si ritiene che il 70% dei ragazzi accolti arriverà a conseguire l attestato di frequenza o la qualifica professionale. corso di aiuto meccanico di motoveicoli, favorirà nei ragazzi destinatari l acquisizione delle seguenti conoscenze: componenti del motore e loro funzionamento; ampliamento delle conoscenze della lingua italiana (soprattutto nei termini in uso nel mondo del lavoro) conoscenza della corretta terminologia in uso nel settore (conoscere il nome dei diversi componenti e di ogni attrezzo da lavoro); elementi di diagnostica del funzionamento del motore conoscenza del mondo del lavoro e delle opportunità formative per specializzarsi in questo settore; competenze pratiche: utilizzo degli strumenti di misurazione; utilizzo degli attrezzi di lavoro; padronanza del ciclo smontaggio/rimontaggio del motore; manutenzione ordinaria (sostituzione olio moto, pasticche, ecc); corso di commis di cucina, favorirà nei ragazzi destinatari l acquisizione delle seguenti conoscenze: tavola degli alimenti e conoscenze di alimentazione; ampliamento delle conoscenze della lingua italiana (soprattutto nei termini in uso nel settore lavorativo) Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 2/12

3 elementi base di lingua inglese e francese (soprattutto i termini in uso nel settore lavorativo) conoscenza della corretta terminologia in uso nel settore (conoscere il nome dei diversi componenti e di ogni attrezzo da lavoro); igiene personale e igiene relativa al settore alimentare conoscenza del mondo del lavoro e delle opportunità formative per specializzarsi in questo settore; competenze pratiche: utilizzo degli strumenti e attrezzi di lavoro presenti in cucina; utilizzo degli strumenti per un corretto igiene degli ambienti pulizia e taglio degli alimenti dosaggio degli ingredienti padronanza della realizzazione di una ricetta e di un menù articolato (antipasti, primi, secondi, dolci); corso di commis di sala/bar, favorirà nei ragazzi destinatari l acquisizione delle seguenti conoscenze: tavola degli alimenti e conoscenze di alimentazione; ampliamento delle conoscenze della lingua italiana (soprattutto nei termini in uso nel settore lavorativo) elementi base di lingua inglese e francese (soprattutto i termini in uso nel settore lavorativo) conoscenza della corretta terminologia in uso nel settore (conoscere il nome dei diversi componenti e di ogni attrezzo da lavoro); igiene personale e igiene relativa al settore alimentare conoscenza del mondo del lavoro e delle opportunità formative per specializzarsi in questo settore; competenze pratiche: utilizzo degli strumenti e attrezzi di lavoro presenti in sala e nel reparto bar e gastronomia; utilizzo degli strumenti per un corretto igiene degli ambienti mise en place servizio alla francese utilizzo della macchina da caffè elementi di realizzazione di coktail laboratorio di estetica, favorirà nei ragazzi destinatari l acquisizione delle seguenti conoscenze: conoscenze di base di dermatologia e di malattie della pelle; conoscenze di base del capello e delle tecniche di colorazione ampliamento delle conoscenze della lingua italiana (soprattutto nei termini in uso nel settore lavorativo) conoscenza della corretta terminologia in uso nel settore (conoscere il nome dei diversi componenti e di ogni attrezzo da lavoro); igiene personale e igiene relativa al settore conoscenza di tecniche di manicure e ricostruzione delle unghie conoscenza del mondo del lavoro e delle opportunità formative per specializzarsi in questo settore; competenze pratiche: utilizzo degli strumenti di lavoro utilizzo degli strumenti per un corretto igiene degli ambienti shampo, messa in piega e tinta manicure ricostruzione delle unghie; Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 3/12

4 laboratorio di giardinaggio/orto, favorirà nei ragazzi destinatari l acquisizione delle seguenti conoscenze: conoscenza delle diverse specie ortofrutticole; ampliamento delle conoscenze della lingua italiana (soprattutto nei termini in uso nel settore lavorativo) conoscenza della corretta terminologia in uso nel settore (conoscere il nome dei diversi componenti e di ogni attrezzo da lavoro); conoscenza delle tecniche di coltivazione e dei tempi di semina, raccolto, potatura ecc. conoscenza del mondo del lavoro e delle opportunità formative per specializzarsi in questo settore; competenze pratiche: utilizzo degli strumenti e attrezzi di lavoro tecniche di irrigazione tecniche di preparazione del terreno e di semina tecniche di potatura realizzazione e utilizzo del compost; laboratorio grande distribuzione - magazziniere, favorirà nei ragazzi destinatari l acquisizione delle seguenti conoscenze: conoscenza delle tecniche di stoccaggio merci ampliamento delle conoscenze della lingua italiana (soprattutto nei termini in uso nel settore lavorativo) conoscenze degli strumenti di inserimento dati conoscenza e lettura della documentazione relativa alle merci (bolle, fatture) conoscenza della corretta terminologia in uso nel settore (conoscere il nome dei diversi componenti e di ogni attrezzo da lavoro); conoscenza del mondo del lavoro e delle opportunità formative per specializzarsi in questo settore; competenze pratiche: lettura e scrittura bolla di accompagnamento stoccaggio merci e realizzazione inventario utilizzo trasnpallet e muletto (solo per maggiorenni) gestione ordini telefonici Stage formativo presso azienda completato: ciascuno dei ragazzi accolti svolgerà uno stage della durata di uno o due mesi secondo quanto previsto dal progetto educativo personalizzato. Si prevede la riuscita dello stage con firma dell 80% delle presenze per il 70% dei ragazzi accolti. Inserimento lavorativo conseguito: i ragazzi accolti al centro spesso devono acquisire oltre alle competenze professionali anche competenze di base quali puntualità, costanza, affidabilità, capacità di relazionarsi in modo corretto nell ambiente di lavoro. Per questo motivo l assunzione non è un obiettivo che si può conseguire nell immediato. Riteniamo realistico in base alle esperienze effettuate prevedere circa il 25% delle assuzioni da parte delle aziende in cui i ragazzi hanno effettuato gli stage o in aziende di settore analogo. Condivisione percorso formativo con gli enti invianti: gli enti invianti vengono coinvolti durante tutto lo svolgimento del percorso formativo. In particolare nella fase di accoglienza e di definizione del progetto educativo personalizzato, nelle fasi critiche e durante le prove di valutazione e al termine del percorso per effettuare una valutazione congiunta dei risultati conseguiti. Si ritiene di poter condividere il percorso formativo con circa il 90% dei servizi invianti Risultati attesi beneficiari indiretti: Riteniamo che il 60% delle famiglie dei ragazzi potranno usufruire di un sostegno alla genitorialità rispetto alla crescita dei figli Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 4/12

5 I servizi sociali territoriali socio-sanitari potranno utilizzare il progetto per l invio dei ragazzi e usufruire di un servizio qualificato per sviluppare progetti educativi personalizzati e acquisire maggiori competenze nel confronto tra operatori. I servizi delle Giustizia Minorile potranno inviare ragazzi sia nelle attività formative che nelle attività socialemente utili previste dalla messa alla prova art.28 Dls 448/89. Le scuole del territorio potranno inviare ragazzo con problematiche particolari o quelli a rischio dispersione. Verranno coinvolte più di 50 aziende e si prevede di stabilire un rapporto continuativo con almeno aziende Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 5/12

6 B. ATTIVITA DEL PROGETTO B.1. Elenco Attività per ogni Fase (non necessariamente sequenziali) FASE 1 - Potenziare la rete tra le realtà territoriali Att. 1.1: Partecipazione a tavoli interistituzionali ed ai Tavoli di Progettazione Sociale indetti da Municipi d interesse, Comune, Provincia di Roma, Regione Lazio (osservatorio delle povertà) Att. 1.2: protocolli intesa con aziende del territorio per lo sviluppo stage informativi Att. 1.3: Potenziamento delle collaborazioni con gli Istituti scolastici statali, i Centri Territoriali Permanenti e i Centri di Formazione Professionale. FASE 2 - Valutazione delle specifiche abilità del beneficiario Att. 2.1: Accoglienza del minore e orientamento Att. 2.2: Analisi del bisogno e bilancio di competenze Att. 3.3: Elaborazione Progetto Educativo Personalizzato (PEP) FASE 3 - Sostegno educativo e psicologico Att. 3.1: Attivazione percorso di sostegno psico-educativo personale e/o di gruppo FASE 4 Formazione e sostegno all inserimento lavorativo Att. 4.1: Inizio percorso di formazione professionale di primo livello nel settore della meccanica Att. 4.2: Inizio percorso di formazione professionale di primo livello nel settore della ristorazione Att. 4.3: Attivazione laboratorio di apprendimento di specifiche competenze nel settore dell estetica Att. 4.4: Attivazione laboratorio di apprendimento di specifiche competenze nel settore del giardinaggio e gestione orto Att. 4.5: Attivazione laboratorio di apprendimento di specifiche competenze nel settore della grande distribuzione Att. 4.6: Esame interno finale B.2. Per ogni attività: Costo, Durata(mesi), Prodotti intermedi Att Costo ( ) Durata (mesi) Prodotti intermedi, tangibili o intangibili, originati dalle attività pianificate in un progetto ,00 12 Partecipazione ai tavoli e diffusione dell iniziativa ,00 6 Sviluppo di protocolli d intesa (almeno 3) ,00 6 Collaborazione con scuole e Centri territoriali permanenti per interscambio ,00 1 Fase di accoglienza e conoscenza del minore ,00 1 Analisi del bisogno e bilancio delle competenze ,00 2 Elaborazione del Pep ,00 1 Avvio sostegno psicologico ,00 10 Formazione professionale in meccanica, consegna delle dispense e dei libri, studio individuale, pratica a scuola, tirocinio presso aziende, inserimento Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 6/12

7 lavorativo ,00 10 Formazione professionale in ristorazione, consegna delle dispense e dei libri, studio individuale, pratica a scuola, tirocinio presso aziende, inserimento lavorativo ,00 10 Laboratorio formativo in estetica, consegna delle dispense e dei libri, studio individuale, pratica a scuola, tirocinio presso studi estetici, inserimento lavorativo ,00 10 Laboratorio formativo in giardinaggio e gestione dell orto, consegna delle dispense e dei libri, studio individuale, pratica a scuola, tirocinio presso aziende agricole, inserimento lavorativo ,00 10 Percorso formativo nella grande distribuzione, consegna delle dispense e dei libri, studio individuale, pratica a scuola, tirocinio presso aziende, inserimento lavorativo ,00 1 Esame finale con acquisizione dell attestato e della qualifica finale. B.3. Dettaglio e organizzazione delle Attività Att. 1.1 Partecipazione a tavoli interistituzionali: Attraverso una partnership ormai pluriennale con gli enti istituzionali locali sarà possibile condividere l elaborazione integrata di progetti di intervento. L Ente proponente realizzerà tre quaderni monotematici coinvolgendo nella realizzazione l Università Pontificia Salesiana. Le tematiche verranno scelte ed elaborate attraverso la riflessione sull esperienza diretta con i ragazzi e le famiglie avviata attraverso la supervisione mensile. Tali prodotti saranno poi condivisi ai tavoli istituzionali locali, così da contribuire al miglioramento delle prassi di intervento in favore di minori a rischio. Att. 1.2 Sviluppo di protocolli d intesa: Attraverso un attenta selezione di quelle aziende presenti sul territorio, che presentano i requisiti richiesti dalla legge per attivare un tirocinio formativo che sostenga i ragazzi nel loro percorso di apprendimento e di formazione di competenze, saranno presentati dei protocolli d intesa a scadenza triennale. Si vuole precisare che questa particolare attività verrà svolta grazie alla stretta collaborazione con il Centro di Formazione Professionale Borgo Ragazzi Don Bosco. Att. 1.3 Collaborazione con scuole e Centri territoriali permanenti per interscambio: avvio di contatti formali ed informali con le Scuole di provenienza dei ragazzi coinvolti, e i Centri Territoriali Permanenti con l obiettivo di personalizzare maggiormente i percorsi di accompagnamento in base alle reali esigenze già evidenziate. Att. 2.1 Fase di accoglienza e conoscenza del minore: La presa in carico personalizzata di ragazzi e giovani che attraversano delle fasi di difficoltà e/o disagio psicologico avverrà attraverso colloqui individuali. In questo caso si cercherà di ottenere una prima conoscenza del grado di bisogno e un primo orientamento sulla stesura del progetto educativo personalizzato. Att. 2.2 Analisi del bisogno e bilancio delle competenze: Dopo una prima analisi, l equipe formativa nel suo complesso si occuperà di analizzare in maniera più approfondita il bisogno del singolo beneficiario, in stretta collaborazione con l ente inviante. In questa fase è quindi possibile costruire una mosaico delle varie competenze nonché degli interessi formativi del minore. Questo è reso possibile dalla collaborazione con l Università Pontificia Salesiana che procurerà metodi e tecniche di analisi specifiche all equipe interna. Att. 2.3 Elaborazione del Pep: Attraverso la collaborazione con gli enti invianti sarà possibile stendere un progetto educativo personalizzato (PEP). Tale progetto, che sarà discusso e aggiornato in sede di equipe, prevede una anamnesi completa del singolo beneficiario e la modulazione degli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere a fine percorso formativo Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 7/12

8 Att. 3.1 Percorso terapeutico: Qualora nella fase di analisi del bisogno e di bilancio delle competenze emergesse un disagio psicologico, verrà attivato un percorso psicoterapeutico che accompagni il minore a riconoscere il disagio alla base del proprio comportamento deviante e infine a gestirlo. Att. 4.1 Formazione professionale in meccanica: Il corso di formazione professionale di primo livello in meccanica con specializzazione in auto e motoveicoli, della durata di un anno, prevede frequenza quotidiana. Il corso sarà tenuto da un formatore professionista in collaborazione con l intera equipe lavorativa. Il percorso prevede, oltre a uno stage formativo presso le officine selezionate, il trasferimento delle specifiche competenze necessarie per il raggiungimento della qualifica di aiuto meccanico di ciclomotori, di motori auto, di carrozzeria. Al termine del percorso formativo il ragazzo potrà scegliere di proseguire la propria formazione iscrivendosi al I.P.S.I.A. Cattaneo (direttamente al secondo anno) per arrivare alla qualifica di meccanico. Att. 4.2 Formazione professionale in ristorazione: Il corso di formazione professionale di primo livello in ristorazione con specializzazione in commis cucina o commis sala/bar, della durata di un anno, prevede frequenza quotidiana. Il corso sarà tenuto da un formatore professionista in collaborazione con l intera equipe lavorativa. Il percorso prevede, oltre a uno stage formativo presso i locali di ristoro convenzionati con il Borgo Ragazzi don Bosco ai fini del progetto, il trasferimento delle specifiche competenze necessarie per il raggiungimento della qualifica di commis di cucina e commis di sala/bar e acquisizione della certificazione HACCP. Att. 4.3 Laboratorio formativo in estetica: Il laboratorio formativo in estetica, della durata di un anno, prevede frequenza quotidiana. Il corso sarà tenuto da un formatore professionista in collaborazione con l intera equipe lavorativa. Il percorso prevede, oltre a uno stage formativo presso istituti estetici convenzionati, il trasferimento delle specifiche competenze necessarie per il raggiungimento della certificazione di frequenza del laboratorio ricostruzione unghie, manicure e shampista. Att. 4.4 Laboratorio formativo in giardinaggio e gestione dell orto: Il laboratorio formativo in giardinaggio e gestione dell orto, della durata di un anno, prevede frequenza quotidiana. Il corso sarà tenuto da un formatore professionista in collaborazione con l intera equipe lavorativa. Il percorso prevede, oltre a uno stage formativo presso aziende agricole, il trasferimento delle specifiche competenze necessarie per il raggiungimento della certificazione di frequenza del laboratorio di apprendimento di specifiche competenze nel settore del giardinaggio e gestione orto. Att. 4.5 Laboratorio formativo nella grande distribuzione: Il laboratorio formativo per la grande distribuzione, con doppia specializzazione come scaffali sta e magazziniere, della durata di un anno, prevede frequenza quotidiana. Il corso sarà tenuto da un formatore professionista in collaborazione con l intera equipe lavorativa. Il percorso prevede il trasferimento delle specifiche competenze necessarie per il raggiungimento della certificazione di frequenza del laboratorio di apprendimento di specifiche competenze nel settore della grande distribuzione Att. 4.6 Esami Finali Alla fine dei corsi i beneficiari del progetto saranno chiamati a sostenere una prova teorica e pratica. La prova rilascerà una certificazione di qualifica da parte degli enti competenti per i laboratori di meccanica e ristorazione. Per i laboratori formativi quali quello sull estetica, su giardinaggio e gestione dell orto e grande distribuzione, verrà invece rilasciato un attestato di frequenza. Il beneficiario per ottenere la qualifica o l attestato dovrà dimostrare di avere assimilato le competenze necessarie. Gli esami verranno sostenuti dagli enti competenti per quanto riguarda i corsi di formazione professionale di meccanica e grande distribuzione, mentre per l attestato di frequenza per i corsi di estetica, giardinaggio e gestione dell orto e grande distribuzione, gli esami finali verranno valutati dall equipe interna del progetto. B.4. Modalità previste di coinvolgimento dei destinatari Il coinvolgimento avverrà per segnalazione diretta degli enti invianti. Ciò non esclude che il Borgo Ragazzi Don Bosco, visto il suo alto numero di utenti, non posso proporre dei possibili beneficiari del progetto Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 8/12

9 B.5. Modalità di monitoraggio L equipe di attuazione del progetto viene supervisionata dall esterno (Prof. Cursi Università Pontificia Salesiana corso di laurea in pedagogia sociale). In particolare verranno elaborate schede di valutazione somministrate agli operatori coinvolti, ai ragazzi, alle famiglie e ai servizi invianti. Le schede verranno analizzate da una equipe specializzata in valutazione degli interventi promossa e guidata dal Prof. Giancarlo Cursi. Ogni tre mesi i ragazzi sosterranno una prova di verifica degli apprendimenti e delle competenze con una commissione esterna. I risultati verranno riportati sul progetto educativo personalizzato. B.6. Modalità previste di valutazione interna Al termine di ciascun anno di attività viene effettuata una verifica generale, di gruppo e individuale con lo scopo di migliorare la qualità degli interventi rendendoli sempre più coerenti con i reali bisogni degli accolti e del mondo del lavoro. Il responsabile del progetto nella programmazione delle annualità successive terrà conto di quanto emerso e proporrà all equipe attività formative specifiche per colmare eventuali mancanze e ricalibrare gli interventi Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 9/12

10 C. ASPETTI GESTIONALI DEL PROGETTO C.1. Modalità di gestione Coordinamento e controllo dello sviluppo del progetto Iannini indicare i nomi dei referenti Dr. Alessandro Iannini Psicologo, Responsabile dell area sociale dell Opera Capo progetto Dr. Alessandro Iannini Psicologo, Responsabile dell area sociale dell Opera. Gestione in loco del Progetto Iannini Dr. Alessandro Iannini Psicologo, Responsabile dell area sociale dell Opera Monitoraggio del Progetto Prof. Giancarlo Cursi Docente stabilizzato presso la cattedra di sociologia della devianza all Università Pontificia Salesiana Amministrazione Dr. Alessandro Schedid Coordinatore della gestione economica dell Opera Borgo Ragazzi Don Bosco, Gestione finanziaria Dr. Alessandro Schedid Coordinatore della gestione economica dell Opera Borgo Ragazzi Don Bosco, C.2. Pianificazione acquisto dei beni e servizi Il Centro Accoglienza Minori Centro Diurno Polifunzionale è parte del Borgo Ragazzi Don Bosco e l acquisto dei beni e la ripartizione delle spese viene valutato e monitorato dall amministrazione centrale del Borgo Ragazzi Don Bosco (economo salesiano e suoi collaboratori). In parte le attrezzature vengono donate da enti terzi e in parte acquistate e lasciate in comodato d uso gratuito al servizio specifico di riferimento. C.3. Pianificazione manutenzione dei manufatti e macchinari La manutenzione ordinaria è affidata agli operatori del centro accoglienza diurno, la manuntezione straordinaria viene affidata alle aziende fornitrici dell attrezzatura stessa. Si prevede l utilizzo dei macchinari acquisiti almeno per 5 anni e si prevede l utilizzo per il progetto di macchiaari già in dotazione al centro (soprattutto nel settore della ristorazione e della meccanica) Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 10/12

11 D. CONTESTO D.1. Politiche settoriali locali Per il triennio 2009/2011 le istituzioni locali hanno deciso di programmare o finanziare privati per specifici corsi di formazione in risposta a specifiche esigenze rappresentate dagli stessi potenziali beneficiari; sono previsti anche percorsi di studio e approfondimento rivolti a figure che assumono responsabilità gestionali, dirigenziali e di amministrazione dei servizi sociali locali. L attività di formazione e aggiornamento si realizza nei 17 Distretti socio-sanitari del territorio provinciale e nei 19 Municipi del Comune di Roma con l obiettivo di costruire livelli omogenei e qualificati di conoscenze e competenze e di promuovere l'adozione di strumenti condivisi. Alla Regione Lazio in particolare compete il finanziamento per i centri di formazione professionale presenti sul territorio regionale. Ad oggi si sta cercando di fare inserire nel piano regolatore sociale dei vari enti, corsi di formazione professionale capaci di un accompagnamento educativo per minori in stato di disagio conclamato. D.2. Comunità e Istituzioni locali coinvolte Servizi sociali dei Municipi VI, VII e VIII gli Istituti Scolastici Statali (1 Centro Territoriale Permanente - Nelson Mandela, 2 CTP Borsi, 5 CTP Massaia, 6 CTP Rugantino, I.P.S.A.R. Vespucci, I.P.S.I.A. Cattaneo e altre scuole medie statali del territorio), i Centri di Formazione Professionale del territorio, il Centro di Giustizia Minorile, le Asl (RM/B e RM/C), l Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, la Regione Lazio. D.3. Approvazione delle attività proposte da parte delle Autorità locali Il progetto non necessita di autorizzazioni particolari. Ciò non toglie che la buona riuscita del progetto poggia su una profonda condivisione del progetto con gli Enti Locali, che è già in essere. Ad oggi il progetto risulta in convenzione con il Ministero della Giustizia e in corso di accreditamento presso il Comune di Roma, dove la documentazione è stata già presentata e valutata in maniera positiva, si è in attesa di risposta scritta. D.4. Caratteristiche del partenariato proposto Il progetto verrà condotto attraverso i mezzi e le risorse del Borgo Ragazzi Don Bosco. Non sono presenti quindi altri stakeholders nel senso vero del termine. Tuttavia il progetto si fonda su un graduale coinvolgimento degli enti interessati alla tematica della formazione professionale come risposta al disagio minorile e sostegno alla comunità locale. D.5. Altri enti coinvolti Università Pontificia Salesiana Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 11/12

12 E. DOCUMENTI E.1. Elenco documenti allegati Cronoprogramma (obbligatorio) Fotografie (inserite in un unico documento pdf e corredate di descrizione) (obbligatorio) Borgo Ragazzi Don Bosco Scheda 2 - pag. 12/12

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