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1 taglie numeri XXS: nido 02/2014 XS: asilo 02/2014 S: elementari 03/2015 M: medie 04/2015 L: superiori 01/2014 XL: ex allievi 01/2014 Nuovo Contatto «ABBIAMO BISOGNO DI UN NUOVO CONTATTO?» Vederci e confrontarci con noi stessi ci può far bene. Siamo in un momento di forte cambiamento, tanto più difficile quanto più lo vogliamo vero e corrispondente ai nostri ideali. La storia ci spinge e ci trattiene, l identità vuol cambiare e non vuol perdersi. Abbiamo bisogno di nuovi contatti con noi stessi, con le nostre fonti e con il mondo in continua trasformazione. Per la nuova forma della nostra storica rivista scolastica abbiamo scelto di cominciare con una serie di numeri monografici (due numeri all anno) dedicati alle fasce di età. Dunque presentiamo il progetto dei futuri numeri abbinati alle taglie : XXS e XS, S, M, L, XL. Cominciamo con uno sguardo sulle taglie grandi: le attuali superiori e alcuni dei nostri carissimi ex-allievi. Proseguiremo nei prossimi numeri con tutte le altre fasce di età (vd. programma qui a lato). In questo numero abbiamo raccolto alcune testimonianze: di allievi usciti dalle due ultime XII classi, di altri usciti vari anni fa, e di alcuni usciti prima della XII. Ci sarà ancora spazio in futuro per tutti quanti avrebbero voluto esserci ma troppo occupati dalla loro conquista del mondo ci hanno solo mandato un saluto affettuoso. Pubblichiamo anche una lettera aperta ai nostri docenti di un ex-allievo che riflette a fondo sull impatto che ha avuto nella sua vita l aver frequentato l intero corso della scuola Steiner. È una lettera giovane e coraggiosa, che ci ringrazia e riconosce, e al tempo stesso ci muove la sua critica e sprona a rimetterci in gioco. È una lettera che abbiamo accolto come un dono e che rivela un individualità compiuta che scopre e difende la propria libertà ed autonomia di pensiero. 1

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3 SCOPRI TE STESSO E SCOPRI IL MONDO Riflessioni dei docenti delle superiori equilibrare l interesse per il mondo interiore con lo slancio verso il mondo esterno sperimentare la propria interiorità in risonanza con la realtà esteriore bilanciare questa doppia tensione mentre scopro me stesso, scopro il mondo Già a partire dalla VIII classe la nostra pedagogia ha lo scopo di equilibrare l interesse per il mondo interiore con lo slancio verso il mondo esterno. Ancora di più nelle classi superiori, l insegnamento si propone di bilanciare questa doppia tensione: non far perdere l adolescente nel mondo ma neanche farlo perdere in se stesso, aiutare l allievo che diviene giovane uomo a sperimentare la propria interiorità in risonanza con la realtà esteriore; mentre scopre se stesso, scopre il mondo. L ideale suggerisce che il ragazzo, alla fine delle classi superiori, divenga un individuo il più possibile integro, libero nel giudizio, a contatto col suo sentire, capace di interrogarsi e fiducioso nella possibilità di costruire un mondo migliore. Al fine di poter realizzare tale ideale, l intero lavoro svolto nel cammino pedagogico e didattico delle classi superiori, si concretizza in una graduale scoperta del mondo interiore ed esteriore attraverso una sempre maggiore complessità. In X classe A questa età è importante riflettere sulla lingua madre. L epoca di poetica offre al ragazzo l occasione di trovare una modalità di maggior ascolto interiore; al fine di dare una voce a tale mondo interiore, il ragazzo è condotto nell esplorazione della lingua tramite l esperienza e l incontro con la poesia, che offre questo scandaglio e permettedi scoprire il valore e le ragioni dei propri silenzi. Dall ascolto di ciò, nasce la voglia di comunicare qualcosa di nuovo; parlare di se stessi nella propria complessità di esseri umani, parlare delle proprie contraddizioni, forze e debolezze, sfumature intime e personali che ci caratterizzano come individui. Così, la scoperta dell espressione poetica bilancia il rischio di un eccessiva concentrazione su se stessi che 3

4 porterebbe ad una chiusura radicale. L estetica del componimento poetico, la metrica, la ricerca della giusta parola, lo studio del suono e del ritmo, sono strumenti attraverso cui il sentimento si esprime artisticamente e si libera dalla sua autoreferenzialità. Contemporaneamente, mentre i ragazzi si interrogano e cercano di scoprire le proprie potenzialità e capacità, sperimentano se stessi anche in vari ambiti pratici attraverso il lavoro artigianale. Anche la dimensione scientifica scongiura un eccessiva introversione. La scoperta oggettiva delle leggi e dei processi che regolano l organizzazione biologica del nostro essere ha lo scopo di condurre l allievo in uno spazio intimo ma oggettivo nella sua fisicità: lo studio del cuore. L incontro con tale oggettività stimola una sfera più simbolica: il cuore assume l immagine del sentire e della vita. In XI classe Questa età porta spesso i ragazzi incontro a una serie di interrogativi esistenziali nella ricerca di un proprio orientamento. Da tale urgenza sgorga l esigenza di una nuova nascita. La didattica offre come specchio di risposta allo studente una riflessione su Parzival, opera che narra la crescita attraverso la crisi, così come l epoca di embriologia racconta la possibilità di una nuova nascita fisica che si realizza lungo un cammino di mutamento. Un altra volta la scienza prende per mano e porta verso l universale, mentre le materie umanistiche, raccontando in letteratura storie di anime, mostrano l universalità del sentire umano e l esistenza di leggi che potremmo definire interiori. Ancora in XI classe la pedagogia si volge allo studio dell espansione del cosmo attraverso l approccio con il sistema solare nell epoca di astronomia. Diventa evidente come il microcosmo s intesse nel macrocosmo, come rispondano entrambi ad una legge di simpatia. Come in alto, così in basso. Gli scambi linguistici con un lungo soggiorno all estero offrono una magnifica occasione di esplorare la propriacmodalità di apertura a ciò che non si conosce, e di confrontarsi in maniera approfondita e capace con l altro. Il mondo esterno nel frattempo è stato conosciuto anche attraverso limpegnativa esperienza dell uscita sociale. 4

5 In XII classe finalmente il giovane è in grado di scoprire dove conduca questa continua oscillazione tra interno ed esterno. Tutto questo è finalizzato a creare nei giovani un immagine complessa (antropologia) di essere umano, che non si riassume in poche righe. Essere umani: cosa ci differenzia e cosa ci accomuna agli animali in modo oggettivo e scientifico (epoca di zoologia)? Quale forma abbiamo noi esseri umani nel nostro tempo? Quali sono i problemi che ci riguardano? Cosa cerchiamo? Chi siamo? Come vogliamo che sia il nostro futuro? A questo risponde anche lo studio della storia contemporanea. E poi: sappiamo che ciascuno di noi è individuo, ma che qualcosa ci unisce agli altri: questo qualcosa è la condizione umana. Esiste una condizione umana sempre uguale a se stessa o nelle varie epoche a tale domanda si è risposto in modi diversi? La letteratura ci parla di questo ed il Faust di Goethe può rappresentare una formulazione, in chiave artistica, che sentiamo vicina; molti altri scrittori hanno cercato di descrivere la condizione umana, come lo hanno fatto i pittori e i drammaturghi. In queste domande la XII classe trova il suo fondamento: la base morale. Cosa posso fare io per il mondo? Cosa possiamo fare noi esseri umani? A questo punto il lavoro per gli insegnanti è delicato: non indirizzare ma accompagnare e aiutare a trovare una propria collocazione e una ricerca che porti a risposte individuali. Su questo percorso si edifica la loro dimensione morale. I ragazzi devono entrare in contatto con le proprie idee, e saperle anche esprimere in modo strutturato. Lo sviluppo di una coscienza critica è ciò che risolve l eventuale caduta in stereotipi e ideo- 5

6 logismi. L ambizione degli insegnanti è quella di generare la libertà nel giudizio; solo grazie a tale acquisizione, l individuo potrà costruire il futuro attingendo ad un senso di sicurezza e forza interiore. L epoca di geografia sui cambiamenti climatici mostra chiaramente e obiettivamente il rapporto etico che l uomo instaura con il mondo. La presa di coscienza di tale relazione uomo-mondo dovrebbe condurre al superamento del senso di impotenza e di fatalismo concretizzando la possibilità di essere determinante come essere umano per il destino del cosmo. A tutto ciò si aggiungono due importanti esperienze in XII classe: il processo creativo di gruppo nel lavoro di recita e il lavoro intellettuale individuale di fine anno. Nel mettere in scena una pièce teatrale, si cercano gesti e voci individuali; contemporaneamente la compagnia teatrale inventa continuamente soluzioni ai problemi pratici che incontra. Si gioca a fare sul serio, a dire la propria sul mondo, a trovare la propria voce. Come ogni buon gioco, è un esperienza molto seria e divertente. L anno scolastico si conclude con l uscita culturale: incontrare il mondo nei suoi molteplici piani: storico, artistico e culturale nel senso più ampio del termine (musei, sculture, colori, odori, sapori, suoni, storie, linguaggi). Scoprire tutto questo in modo sintetico, attraverso una piena presenza. Indagare tramite un disegno la forma di una statua, essere presenti al paesaggio che un tempo era rispecchiato da un tempio ormai in rovina, essere aperti alla scoperta. L uscita culturale consegna così un ultimo messaggio ai giovani che salutano la nostra scuola: l importanza di stare, di vivere e di assaporare totalmente il momento, vivere la propria vita nel modo più gioioso possibile, mantenersi aperti alla meraviglia, scoprire che anche ciò che è piccolo ed insignificante può diventare una ricca esperienza interiore. 6

7 Le classi superiori di Lugano Origlio (X XI XII) Questo periodo è sempre inteso come una formazione di base condivisibile da tutti gli allievi fino alla maggiore età, della quale debba far parte anche lo sviluppo delle capacità di maturare la propria scelta per il futuro, con la possibilità di compiere questo delicato processo in un periodo della vita ancora libero da condizionamenti. In questo senso accanto alle materie svolte secondo il piano di studi suggerito da questa pedagogia, sono ritenute indispensabili delle iniziative che coinvolgano sia solo il singolo allievo che tutta la classe e che rappresentano tappe significative di un percorso verso una libera autodeterminazione. La formulazione e realizzazione di progetti e la condivisione di esperienze sia individuali che comuni a tutta la classe, oltre che lo sviluppo della responsabilità nell assunzione dei propri impegni personali e sociali, caratterizzano l insegnamento durante gli anni successivi all assolvimento dell obbligo scolastico. X classe: Progetti ed esperienze, spesso costruite in collaborazione con persone, imprese ed istituzioni del vicino territorio, sono così distribuite: Un progetto di lavoro pratico comune: due settimane di topografia fuori sede Una rappresentazione in lingua straniera Un progetto individuale di lavoro artigianale: realizzazione e presentazione di un oggetto scelto dall allievo che richieda un impegno di circa 60 ore fuori dall orario scolastico 7

8 XI classe: Un iniziativa sociale condivisa da tutta la classe: un esperienza fuori sede di collaborazione tra i membri della classe, di solidarietà in situazioni di necessità e di conoscenza di altre culture con la realizzazione di un progetto pratico (collaborazione ad esempio nella ristrutturazione di edifici in paesi con condizioni socioeconomiche diverse, di povertà, oppure colpite da catastrofi ecc.) Un progetto artistico individuale: realizzazione e presentazione di un opera in un ambito artistico scelto dall allievo (poesia, musica, pittura, scultura, ecc) Soggiorno linguistico: per due o tre mesi gli allievi frequentano una scuola Rudolf Steiner in francese, tedesco o inglese (in Svizzera, Australia, Canada, Sud Africa, ecc) Per chi non è interessato al soggiorno linguistico è previsto un periodo di stage professionale di uguale durata. 8

9 XII classe: Un progetto artistico comune: allestimento di un opera teatrale in italiano Una ricerca individuale di approfondimento: lavoro annuale La preparazione al passaggio nell istituto di formazione nel quale portare a compimento la scelta maturata e confermata durante l ultimo anno della nostra scuola, sia essa rivolta ad un apprendistato, ad una scuola artistica o al conseguimento di una maturità liceale. noltre viene riservato uno spazio, durante il periodo di frequenza alla scuola, che possa permettere a ciascun allievo, accanto alle attività che ancora svolge in comune con il resto della classe, di riconoscere la propria scelta individuale e prepararsi ad intraprendere la formazione successiva al completamento del percorso educativo da noi offerto. Viene a far parte delle attività svolte nella nostra scuola un lavoro di orientamento alla scelta professionale in X classe, con la consulenza di personale qualificato e stage di prova (su richiesta dell allievo). La scuola accoglie in queste classi allievi ospiti da altre Scuole Rudolf Steiner, svizzere o estere, con un accompagnamento linguistico individuale. Gli allievi della Scuola di Locarno dopo le classi medie possono completare ad Origlio la loro formazione. Si configura così una scuola che pone come propria conclusione l inizio della formazione specifica successiva, con l aspirazione di farla nascere liberamente dalla formazione di base globale della persona (Gesamtausbildung) che caratterizza la pedagogia di Rudolf Steiner. 9

10 DOPO LA XII PASSAGGI AD ALTRE SCUOLE Le classi superiori sono composte attualmente da circa 40 allievi. Confluiscono nella nostra scuola allievi ticinesi, italiani, svizzero-tedeschi, svizzero-francesi e altri stranieri da varie parti del mondo. Per poter rispondere alle esigenze di allievi e famiglie con origini così diverse la scuola ha scandagliato le possibilità di formazione superiore in Canton Ticino, in Italia, Germania e Svizzera romanda e ne è scaturito quanto segue: Passaggio al Liceo Diocesano di Lugano o al Liceo Papio di Ascona che preparano alla maturità federale su presentazione delle nostre valutazioni. In due anni di frequenza e possibile ottenere la licenza di maturita svizzera (ex-maturita federale). Passaggio alla III liceo (scuola pubblica / liceo economico o linguistico) con esami di ammissione. Passaggio alla XII o XIII classe di una scuola Steiner in Germania o Austria per il conseguimento della licenza di maturita europea che permette l accesso a tutte le facoltà svizzere ed europee. Passaggio al liceo artistico Frattini di Varese (Italia) con esami di ammissione in filosofia, storia dell arte e in tecniche pittoriche per entrare all ultimo anno (accesso vincolato alla disponibilità di posti). Conseguimento del diploma di maturità italiano. La maturità artistica italiana permette l accesso a tutte le facoltà universitarie italiane oltre che all'accademia di Belle Arti italiana, all'accademia di architettura di Mendrisio e alla SUPSI (architettura, architettura di interni, comunicazione visiva, conservazione e restauro accesso previo esame attitudinale). È necessario essere in possesso del diploma di V elementare italiana e dell esame di III media italiana: tali esami, aperti anche agli allievi svizzeri, vengono sostenuti dai nostri allievi nella scuola Steiner di Milano, via Pini. 10

11 DOPO LA XII Altre formazioni: Formazione sociale: la scuola di operatore sociale del Canton Ticino accoglie allievi che abbiano compiuto 18 anni e un contratto di lavoro, e che vogliano formarsi in ambito sociale. Scuola superiore di scienze visive di Lugano: accesso dopo la XII classe, senza maturità. Scuola di teatro di Dimitri: ammissione su dossier per i nostri allievi.

12 Xa classe X classe: epoca di topografia: l uomo rileva la terra.

13 X - LAVORI ANNUALI ARTIGIANALI MISURARE, PROGETTARE e COSTRUIRE Nelle classi superiori vengono coinvolti volontà, sentimento e pensiero anche attraverso progetti diversificati sui tre anni. Per ciascun progetto i ragazzi riportano una presentazione scritta del lavoro svolto e vengono assistiti da docenti o da consulenti esterni. Ogni anno la X classe si cimenta con un progetto annuale artigianale (realizzazione di un oggetto in stretto contatto con un artigiano). 13

14 X - LAVORI ANNUALI ARTIGIANALI Il progetto individuale di X classe si concretizza nella realizzazione di un manufatto: circa 40 ore di lavoro con un artigiano per realizzare l idea che a inizio anno ogni ragazzo sottopone al maestro Juan Sabatino. Gli oggetti realizzati e la relazione che testimonia le varie fasi del lavoro danno vita ad una vivace esposizione in un testo redatto dagli allievi al termine dell'esperienza. Ma X classe significa anche: misurare la terra in un'interessante esperienza pratica di topografia, incominciare a concepire il proprio portfolio, conoscere professionisti e artigiani attraverso l'orientamento professionale, mettere in scena un breve lavoro teatrale in più lingue, collegato ai temi e alle materie studiate nel corso dell'anno. 14

15 X - LAVORI ANNUALI ARTIGIANALI A noi la scelta di come trasformare, a noi la scelta del materiale da utilizzare, a noi la scelta del luogo e della persona che ci aiuterà, a noi la scelta, di come crearci una nostra responsabilità. 15

16 XI classe

17 XI - LAVORI ANNUALI ARTISTICI CREARE E MANIFESTARSI Oltre ai lavori artistici in XI classe si sperimenta l'incontro con l'altro negli scambi linguistici all'estero per un periodo prolungato e nell'uscita sociale, durante la quale si conosce una realtà distante, spesso disagiata e diversa, e si contribuisce attraverso un progetto coordinato e continuativo nel tempo a sostenere tale realtà, nel rispetto dei suoi valori e della sua cultura.

18 XI - LAVORI ANNUALI ARTISTICI Fear of progress progetto fotografico di J. Rossignoli 2012 In XI classe prendono forma installazioni, sculture, set fotografici, pitture e molto altro, progetti d arte nati da gesti creativi coraggiosi.

19 Si parte da un tema, una suggestione, un ispirazione attorno alla quale far crescere il lavoro e le immagini da realizzare nell ambito a ciascuno più congeniale, sia esso figurativo, plastico o altro ancora. XI - LAVORI ANNUALI ARTISTICI

20 ESPERIENZE LINGUISTICHE Haroun e il mare delle storie di Salmon Rushdie (e il logo dell'upupa in volo), per la sua semplice e diretta metafora, è stato scelto come tratto caratteristico degli scambi linguistici, esperienza fondante di scoperta del mondo e dell'altro da parte degli allievi di XI classe. La freschezza e l'apertura interiore nella conoscenza di altre storie, terre e persone si rinnovano di anno in anno anche attraverso i racconti, le mail, le poesie che i ragazzi riportano al termine del loro lungo soggiorno di studio e di vita all'estero. Eccone alcuni esempi. Il fluire di nuovi suoni, nuovi volti, nuovi colori, nuovi odori, nuove usanze, nuovi sapori, rinnovate sensazioni nell incontro con il mondo: è l esperienza che si schiude per i ragazzi e le ragazze che in XI possono avvicinarsi all infinitamente grande e all infinitamente piccolo nella loro vita per un periodo di soggiorno all estero, un congedo dalla scuola di Origlio per salutare le scuole Waldorf, o le realtà professionali Waldorf nel mondo. Un lasso di tempo dedicato alla scoperta di se stessi in una famiglia diversa che li accoglie e li accompagna alla scoperta di un altro mondo, un mondo in cui la conoscenza di se stessi si rinnova perché su una nuova tabula rasa il caleidoscopio dei loro talenti, dei loro potenziali, dei loro Noi stessi siamo l'infinitamente piccolo e l' infinitamente grande e la vita che li unisce. Kahlil Gibran "The Wanderer" sentimenti, dei loro sogni, dei loro pensieri, dei loro gesti, delle loro abilità si manifesta in una realtà che li rinnova e li intreccia con le vite di altre persone, rinnovando e rinvigorendo il germoglio delle loro esistenze. Si passa attraverso il miglioramento delle competenze linguistiche con la fatica di tutti i giorni per capire e farsi capire, si passa attraverso la nostalgia del calore di casa e la consapevolezza che le Alpi sono sempre un orizzonte sicuro che ci eleva ci protegge, si passa attraverso le proprie forze per adattarsi ad un nuovo ritmo. Si potano le consuetudini inutili 20

21 e si innestano nuovi modi che possono meglio permeare la realtà. É una sfida, la sfida del marinaio alla scoperta si se stesso. Testimonianze Da Toronto Vivendo questa esperienza in una grande città come Toronto mi ha aiutato a conoscere una nuova mentalità, molto più ampia rispetto alla nostra. Infatti mi sono resa conto che la semplicità con cui entri in contatto con nuove culture, tradizioni, con lingue provenienti da tante parti del mondo e con nuovi stili di vita, ti aiuta a diventare un uomo del mondo Sono tornata con una valigia enorme, che non solo conteneva quella più piccola con la quale ero partita, ma anche tutti quei ricordi Dall Irlanda La foglia che catturava la luce e trasformava il suo rosso in oro, ferma su un albero poteva muoversi con il vento. dei momenti vissuti a Berlino. Dovendo però prepararmi per partire per Toronto, ho deciso di scegliere una valigia di dimensioni medie, abbastanza grande per contenere il necessario ma sufficientemente leggera per poter essere trasportata. Da Berlino Vedo la gente muoversi, gioco ad essere uno di loro, mi piace far finta che sia anche la mia vita. Adoro quando c'è tanta gente, quando si sentono tante voci che alla fine si confondono nel mormorio delle altre, che provano a raggiungerti e raccontarti le loro storie. Forse la cosa più bella sta nell'immaginare quelle storie. Da Brighton Lavorare in un asilo è stato bellissimo ho potuto preparare il pane per quei bambini e non solo aiutare le maestre a preparare l ambiente che li avrebbe accolti e rassettare dopo la mattinata. Mi sono sentito dire da un bimbo che avrebbe voluto che io fossi suo papà. Dall Irlanda Ero immersa nel verde, nella pioggia che non manca mai ma che appena cessa di scendere dal cielo lascia la terra ricoperta di nuovi colori ed allora non importa che si lavori nel fango, tutto ha una nuova luce. 21

22 Al rientro Tristezza e felicità erano diventati tutt'uno. Mentre piangevo i sorrisi si facevano strada tra le lacrime mostrandomi le persone che avevo conosciuto. Convivenza Fare uno scambio è difficile: richiede la capacità di adattarsi ed accettare un altro che è diverso da te, ma proprio questo ti permette di crescere e superare il tuo limite. Lingua É arrivato un angelo che pazientemente mi ha spiegato i segreti della lingua tedesca e ciò che prima era confuso e nebuloso è diventato chiaro e mi ha permesso di comunicare ed esprimermi e parlare di cose importanti per me con chi mi stava accanto. Ho capito che avrei voluto studiare di più prima di partire sarebbe stato meno faticoso dopo. Persone I Canadesi sono dolci come il succo d acero, ecco magari non tutti i Canadesi, gli insegnanti erano più severi dei nostri Quando si è ad Origlio There are huge differences in culture but also similarities. Like the number of languages and cultures in Ticino are big as just like in Cape Town. Things in Switzerland are much more ordered than in South Africa. But things are also more stringent which is new to me. 22

23 When I first arrived in Milan, I was a little bit shocked by the temperature change. Back home in Cape Town, it had been around 25 degrees Celsius, which was fairly normal weather for spring. When I arrived in Milan however, it was a chilly 9 degrees, something quite unusual for me as winter in Cape Town usually averages 17 to 18. When I look back now, I realise how Naïve I was, as it s almost unusual for the weather here to reach more than 7. The first weekend after I arrived, we went from Origlio, where the apartment is, to Mergoscia, where their main residence can be found. Mergoscia, for those who don t know, is up in the mountains, and consequently is much colder than places such as Origlio, Lugano, Locarno etc. As a result, I trudged through 50 metres of snow 20cm thick, in shoes that, whilst being comfortable and practical for walking, were clearly not designed for this sort of thing. Il ritorno Quando sei lontano apprezzi e ringrazi i tuoi genitori, i tuoi insegnanti che ti hanno dato la possibilità di fare questa esperienza, che ti hanno permesso di diventare quel che sei e che sono pronti ad accoglierti al ritorno. É difficile tornare, sapere che lascerei quella nuova realtà diventata abitudine ma tornerai più ricco e porterai nella tua normalità quello che hai imparato ma soprattutto quello che si diventato. Il mondo sottosopra Ho notato che la luna era al contrario e da un altra parte del mondo si guida dall altra parte 23

24 XII classe Esempio di lavoro annuale - Tesi di ricerca rilegata a mano

25 XII - LAVORI ANNUALI INTELLETTUALI RENDERE IL PENSIERO VIVENTE In XII classe la prova finale è quella di un progetto di ricerca intellettuale, uno studio svolto attorno ad un tema indagato e approfondito, infine esposto sia in forma di tesina scritta sia mediante una presentazione pubblica (solitamente nel teatro della scuola).

26 XII - RECITE L'ultimo anno del ciclo di studi nella nostra scuola si compie affiancando allo studio delle materie tradizionali anche vari laboratori artistici: - scultura su pietra e legatoria - l'uscita culturale di fine anno (vd. pagg. seguenti) - messa in scena teatrale completa che prevede anche lo studio e la realizzazione delle scenografie. 26

27 XII - RECITE Spettacoli teatrali delle ultime XII classi La banda degli onesti di Age e Scarpelli (2011), Incendi di Wajdi Mouawad (2012), Il rinoceronte, di Eugène Ionesco (2013), IO! ispirato a un lavoro di Massimiliano Bolcioni (2014). 27

28 USCITA CULTURALE Che sia la Grecia classica o l'attualissimo contesto di Israele, la meta del viaggio di fine anno per la XII classe è quella che possa portare i ragazzi a condividere con i propri docenti un'esplorazione della storia e della bellezza di un paese, della sua lingua e delle sue opere, delle sue genti e paesaggi, come cercando una summa di tutto il cammino percorso insieme attraverso la percezione di diversi livelli culturali. VIAGGIO IN GRECIA, XII CLASSE 2012 CNOSSO Pietre smangiate dal tempo: nate nel ventre della terra, invecchiando si mutano in coralli e merletti di spugne; si mutano in Mare nella morte. Poche le tracce di quella loro civiltà, ormai sciolti i loro colori, di quelli uomini sono rimaste poche immagini. Nessun indizio, o quasi. Le opere dell uomo, degradandosi, svelano una struttura fatta di fili di ragnatela e lame di luce: la loro pietra scolpita e dipinta è tornata volti di foglie, passi, chiocciole e terra bruciata. Qualcosa, qualcuno, abita ancora quelle che un tempo furono mura, abitano la pace che c era allora; abitano la luce, che ancora proietta ombre di passi ignari e leggeri. Troppo leggeri, forse, anche solo per sfiorare davvero quell essere sacro, che chiamiamo terra. MICENE Seduta tra le rovine Mi chiedo come sia possibile Sentirsi osservata Da passi invisibili. 28

29 USCITA CULTURALE CRETA I Camminavo tra l erba Seccata dal sole, immersa Nel ronzio dell uliveto. All improvviso Una chiocciola! Vuota, per terra avvolta A spirale. Una c era, e poi un altra E un altra ancora ATENE Dalla sommità del Partenone la città si espande in cerchi concentrici. La muta staticità delle rovine rotola sui fianchi della collina, diventando quiete e quartieri semideserti, calmi; fiori e piccole case dal tetto piatto e poi fiori e localini mescolati a trappole per turisti: la calma si interseca al chiasso e ai profumi di cibo. Da lì in poi i confini tra cerchi sono più labili, le strade ripetono motivi sempre uguali, geometrie pericolanti di condomini e negozietti partoriti al plurale e muri sui quali colano, sbiadite, le insegne. La pace ora TORO LUNARE La luna ha le corna Per impigliarsi sui riflessi Del vento che sfiora l acqua. Liquida, liquido poi Sulle sponde del mondo Si rifrange Luna e Terra unite Tra le spire del Cielo. La Terra è troppo tonda per mostrare D essere gravida. MONEMVASSìA Tra i muri crollati di piccole case aggrappate alla roccia Una ragnatela sottile àncora un cardo alla propria ombra. Attraverso gli archi delle finestre si vede, frammentato, l azzurro Che è a volte quello del mare, a volte quello del cielo. Soffia il vento. sfuma nel caos: le strade sono arterie intasate, le ruote disegnano percorsi curiosi. Sembra vigere un codice stradale particolare e caotico, il semaforo rosso non sempre preannuncia l arresto delle legioni di ruote, ma quando succede si creano formazioni precise: motociclisti in prima linea, seguono poi i taxi gialli ed incazzosi e nelle retrovie il coro di clacson annuncia macchine e camioncini. I cerchi marginali della città, dall autostrada, sono agglomerati che si gonfiano di edifici scheletrici lasciati a metà, dal cemento sbucano oblique le stanghe di ferro. L occhio gigante delle macchine fotografiche coglie sorrisi, e sprazzi bianchi di edifici antichi; l enorme città vive, combatte, rotola oltre i piedi del Partenone. 29

30 MUSICA E CORO La musica è la grande maestra... Se fin dalle classi elementari la musica è una grande protagonista del piano di studi steineriano, è nelle classi superiori che si raccolgono i frutti più maturi e gustosi, con varie esperienze, da quella del coro stabile delle classi riunite alla messinscena di musical, la partecipazione ad eventi e concerti pubblici di alta qualità, prove e registrazioni in sala, e altro ancora.

31 LAVORI ANNUALI Iacopo Baggio Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Jacopo Baggio: Cronobiologia, 2013, 42 pagine. La Cronobiologia (dal greco χρονος, tempo, studio dei tempi biologici) è quella branca della biologia che studia il bioritmo o ritmo biologico che rappresenta le fluttuazioni di funzioni e di parametri biologici degli organismi viventi in relazione ai fattori temporali della natura. In cronobiologia distinguiamo tre parametri di cicli in base ai quali possiamo classificare qualsiasi bioritmo: -ritmo circadiano: è un ciclo che dura circa 24 ore, come il ciclo sonno-veglia; -ritmo infradiano: è un ciclo che si ripete con cadenza superiore alle 24 ore: ciclo mestruale, ciclo ovarico; -ritmo ultradiano: è un ciclo più frequente di 24 ore, quindi più corto, come il ciclo di produzione dell'ormone della crescita, o il ciclo REM (Rapid Eye Movement). Ho analizzato questo argomento partendo da un approccio storico, in cui ho cercato di analizzare e riassumere le tappe principali della rappresentazione, in ambito scientifico, della forma ciclo. Successivamente ho cercato di fornire una panoramica sul fronte puramente anatomico: quali sono gli organi responsabili dei nostri ritmi? Quali le strutture biologiche coinvolte? Sono passato, poi, a considerare alcuni esempi significativi di cicli biologici. L'altro grande argomento di cui mi sono occupato è l'astronomia. Essa occupa il capitolo centrale del mio lavoro di ricerca. Ho messo in relazione i cicli sopracitati con i cicli cosmici analizzando, in questo senso, il pensiero di Rudolf Steiner a proposito della relazione fra Microcosmo e Macrocosmo. 31

32 LAVORI ANNUALI Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Erica Casati: Malattia un percorso di guarigione, 2013, 48 pagine. Malattia è una parola che si dovrebbe in realtà usare soltanto al singolare, il plurale malattie è privo di significato come il plurale di salute. Malattia e salute sono concetti nominabili al singolare in quanto si riferiscono ad uno stato dell uomo e non, come oggi si usa dire, ad organi o a parti del corpo. Il corpo non è mai malato o sano, perché in lui si esprimono semplicemente le informazioni della coscienza. Il corpo non fa niente di propria iniziativa, cosa di cui ci si può facilmente convincere osservando un cadavere. Il corpo di un uomo vivo deve la sua funzionalità proprio a quelle due componenti immateriali che noi in genere chiamiamo coscienza (spirito) e vita (anima). La coscienza rappresenta l informazione che si manifesta nel corpo e viene resa proprio tramite il corpo visibile. Erica Casati Qualunque cosa avvenga nel corpo di un essere vivente, è espressione di un informazione corrispondente ad uno stato animico, psichico e spirituale. Ogni funzione del corpo corrisponde ad una informazione mossa dalla coscienza. 32

33 LAVORI ANNUALI Se le varie funzioni del corpo interagiscono in un determinato modo, si crea un modello che noi sentiamo armonico e che perciò chiamiamo salute. Se invece una funzione esce dai binari, mette più o meno in pericolo tutta l armonia creata e noi parliamo allora di malattia. Malattia significa dunque la scomparsa dell armonia o la messa in discussione di un ordine che fino ad un certo momento era stato in equilibrio. Il turbamento dell armonia avviene però nella coscienza, sul piano dell informazione, e si manifesta nel corpo. Il corpo è quindi il piano di espressione della coscienza e pertanto anche di tutti i processi e i mutamenti che avvengono in essa. Il corpo materiale si può dire che sia il palcoscenico sul quale si esprimono le immagini della coscienza. Viviamo in un mondo polare, in cui non esiste il giorno se non c'è la notte, non esiste il buono se non c è il cattivo, e potremmo continuare ad elencare i vari opposti, ma ciò che ci interessa è che non esisterebbe la salute se non ci fosse la malattia. La medicina ufficiale ha individuato circa un migliaio di malattie, e le ha suddivise in malattie fredde e malattie calde". Quelle fredde sono per esempio insonnia, stato continuo di stress, cancro, neurodermatiti, e psicopatologie; quelle calde sono invece per

34 LAVORI ANNUALI esempio infezioni, reumatismi, e allergie. In verità non esiste, come invece sostiene la medicina ufficiale, una malattia fredda o una malattia calda, ma esistono piuttosto fasi fredde e fasi calde" che si alternano. Tutte le malattie presentano quindi due fasi: una fase fredda, detta simpaticotonia, e una fase calda detta vagotonia. La fase fredda è sempre quella che si manifesta per prima ed è sempre seguita dalla fase calda che consiste in una fase di riparazione una volta che il trauma è stato superato. Il superamento del trauma è la chiave di svolta per passare in fase di riparazione. 34

35 LAVORI ANNUALI Selene Crameri Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Selene Crameri: L'espressione dei sentimenti e delle emozioni, 2013, 75 pagine. Cosa si muove in noi quando proviamo un sentimento? Cosa cambia fisiologicamente in noi? Perché assumiamo una determinata espressione facciale? Perché si muove in noi proprio quel sentimento piuttosto che un altro? E perché in quella situazione? Quali sono i sentimenti primari? E perché sono ritenuti primari? Secondo quali criteri? Cosa crea i blocchi emotivi? Ma perché si creano dei blocchi emotivi? Perché è così importante la rimozione di questi blocchi? È veramente importante la loro rimozione? Quali metodi si possono utilizzare? 35

36 LAVORI ANNUALI (...) Le differenze emozionali individuali, formano un cerchio, sono in un processo continuo, ciclico. Ogni esperienza individuale emozionale è unica. Tutti noi abbiamo un tempo di reazione diverso quando esprimiamo i sentimenti: per esempio io posso montare la mia rabbia più velocemente di qualcun altro e viceversa. Ciò non dipende da quanto noi stiamo controllando il sentimento, ma dalla libera risposta che il nostro organismo dà al mondo esterno. Ogni esperienza individuale emozionale è unica. Ora definisco i sentimenti differentemente da come li avevo definiti quando ho iniziato questa ricerca. Adesso, al termine del mio lavoro, definisco i sentimenti come una nostra parte che ci caratterizza, che fluisce in noi in maniera continua ed ininterrotta, a volte più lentamente, a volte più velocemente. Questo continuo fluire, crea sempre una base energetica che non cessa mai e che in certi momenti eccede ed in altri diminuisce. In questi ultimi momenti, forma soltanto una sorta di base su cui appoggiarsi. I sentimenti e le emozioni sono quasi sempre attivi e presenti. Io personalmente me 36

37 LAVORI ANNUALI li immagino molto colorati, variopinti, e diversi tra loro. I sentimenti non saranno mai statici, ma sempre in continuo movimento, in continuo mutamento, in continua evoluzione, anche all interno di un unico individuo. Questo secondo me sono i sentimenti. 37

38 LAVORI ANNUALI Jakov Rossignoli Non credo che siano idee buone o idee cattive, o fatti umani buoni o fatti umani cattivi, ma ci sono fatti umani che vengono presi dalla maggioranza e vengono definiti fatti buoni e fatti umano che vengono raccolti dalla minoranza e vengono segnati come cattivi. (FDA, Studio Azzurro, 2011). 38

39 LAVORI ANNUALI Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Jakov Rossignoli: Servi disubbidienti alle leggi del branco, 2013, 47 pagine. Questo mio lavoro vuole snodarsi attorno ad alcuni dei temi più cari di Fabrizio De André diventando un mezzo per entrare in contatto con le suggestioni presenti nelle sue canzoni. Essendo però i temi trattati dal cantautore genovese immensi e numerosi ho deciso di concentrarmi in particolare sui temi lirici relativi agli ultimi, intesi come emarginati della società, coloro che sono destinati a vivere esclusi. Il tema degli emarginati è fortemente sentito e trattato da De André. Egli ha sempre cercato di rivolgersi a loro con pietà immensa e inesauribile, dando dignità e valore all essere umano in generale. Chi vive ai margini e non possiede niente forse vive più intensamente e la sua umanità è il tesoro di cui spesso canta De André. Fabrizio non distingueva mai in bene o in male, in azioni buone o cattive in cui ci si doveva dividere, l unica cosa unica ed indivisibile è l uomo che rappresenta sempre il centro del suo pensiero poetico. Quindi se non si può dividere in una categoria una persona questa sarà spinta ad assomigliare a se stessa, e questo è un diritto dell essere umano. Assomigliando a se stesso l individuo difende la sua libertà. L emarginazione a cui sono costrette queste persone molto spesso porta alla solitudine. Però questa solitudine permette di conoscere se stessi, chi non sa aiutare se stesso non sa aiutare gli altri, finge (FDA, Studio Azzurro, 2011). Secondo l artista, infatti, il primo linguaggio umano è quello della sua azione, quello della presenza nella vita, quindi Pasolini vuole mettere in cinema la riproduzione di questa realtà, che è il primo linguaggio umano. Pasolini allora mette sullo schermo direttamente persone che provengono dai mondi dei quali vuole parlare quindi i sottoproletari del film, sono interpretati da 39

40 LAVORI ANNUALI sottoproletari, i contadini da contadini, gente della strada, che per interpretare delle realtà a loro molto più simili e vere non devono fingere o immedesimarsi essendo loro stessi la realtà. Il lavoro di un attore per quanto possa essere bravo, deve passare attraverso la mediazione della persona che egli è, mentre se un professionista dovesse cercare di diventare partecipe di emozioni a lui estranee, perde quindi della spontaneità e dell intensità che alle persone che interpretano se stesse è naturale. Per lui il corpo, il viso, le azioni, diventano linguaggio artistico reale che con la lingua gergale comunica direttamente senza mediazioni allo spettatore. De André recupera, dal punto di vista linguistico espressivo, le tradizioni e canzoni popolari con i loro dialetti e le loro tradizioni. Le canzoni vengono reinterpretate utilizzando però gli stessi strumenti, il linguaggio ed il dialetto ma quello che cambia sono le parole che vogliono trasmettere i contenuti delle realtà dei paesi nell entroterra della Liguria, della Grecia, Turchia, ecc., semplici, reali con parole tratte da esperienza personale, eventi storici, culture differenti, o cronache di giornali. Lodare un uomo tra gli uomini trovandovi Dio rappresenta una ricerca libera, profonda e senza costrizioni; libera dal dovere di chiamare Domine colui che ci appare homine. La dottrina come impostata dalla Chiesa purtroppo spinge al dovere. Dio diviene imposizione e non ricerca nell uomo. 40

41 LAVORI ANNUALI Tullia Primultini Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Tullia Primultini: Oltre il velo Shirin Neshat, 2013, 27 pagine. Ho scelto Shirin Neshat, iraniana, subendo il fascino di un archetipo femminile diverso da quello occidentale: la Donna che questa artista rappresenta vive in un mondo di simboli diverso da quello a cui sono avvezza. Ho voluto analizzare soprattutto che cosa rappresenta il velo islamico, il chador, agli occhi di un'artista nata e cresciuta in un ambiente poliedrico, ma comunque islamico, come l'iran, tenendo presente che si tratta di un'artista emigrata in America, quindi formatasi artisticamente con i linguaggi espressivi tipici del mondo occidentale. Un altro tema che ho preso in considerazione è la dicotomia donna-uomo. Tali temi esulano anche dai significati politici che le opere di questa artista sono destinate ad assumere, e assurgono ad una riflessione esistenziale. ( ) I riferimenti storici, che riguardano la storia iraniana lungo la seconda metà del Novecento, sono raccolti nella seconda parte del presente lavoro di ricerca. In questa parte son stati presi in considerazione alcuni accenni all'ambito storico-sociale, e una panoramica su come è cambiata la posizione della donna nel corso del XX secolo. Ciò che intendevo fare era creare un rapporto tra la storia e l'esperienza artistica di questa donna, senza volere unire per forza i due aspetti: la Togliti il velo dal volto, chè il volto hai glorioso! Non permettere ch'io debba parlarti come sotto ad un velo! Jalal ad din Rumi 41

42 LAVORI ANNUALI 42

43 LAVORI ANNUALI storia dà un'immagine dei fatti, mentre l'artista, partendo da alcune suggestioni, crea un universo di simboli che non deve essere necessariamente interpretato in senso politico. Nella prima parte, ho analizzato la poetica generale di Shirin Neshat ed alcune sue opere, due foto ed un video, sia basandomi sull'opinione di alcuni critici d'arte e allo stesso tempo cercando di osservare le opere e dandone una mia personale interpretazione. Come già ho accennato nell'introduzione a questa ricerca, non mi sono voluta occupare più di tanto delle reazioni effettive e reali delle donne iraniane nei confronti delle regole che vengono loro imposte (in particolare l'obbligo a portare il velo). Volevo sviluppare il discorso trattando di ambiti più artistici che sociologici, anche perché i punti di vista sull'argomento variano radicalmente a seconda dell'età, del background famigliare e dell'estrazione sociale della singola donna. Basti solo sapere che, a Teheran, come in altre città in Iran, le giovani trovano mille vie per aggirare le strette leggi che le riguardano e che sentono soffocanti: ogni viso curato e truccato con precisione maniacale, ogni ovale perfetto (che spesso non è estraneo al chirurgo plastico) sono una sfida sottile, minuscoli atti di ribellione. E le giovani donne ribelli vogliono solo vivere la giovinezza come dicono loro, non nel modo imposto dal regime. Mi sono sono anche resa conto, a lavoro concluso, che l'emancipazione della donna occidentale risale letteralmente all'altro ieri; come si può rapportarsi con i temi che ho trattato in questo lavoro, se ci si dimentica che riguardano anche l'occidente, e le sue donne. Il tema dell'identità e del ruolo della donna, infatti, riguardano anche la nostra società: anche le donne occidentali devono fare i conti con la propria identità. E per riappropriarsi della propria identità, a volte, si trovano a dover lottare, come le iraniane, contro gli schemi sociali in cui vengono incasellate. 43

44 LAVORI ANNUALI Federica Fin dall eta di sei anni sono entrata in contatto con il mondo dei cavalli. L ammirazione, lo stupore, la meraviglia che provavo, quando, da bambina, li vedevo galoppare nei prati e il sole risplendeva nelle loro criniere e il loro respiro sembrava il battito della terra, e lo stesso sentimento che provo ancora oggi. E Dio prese un soffio del vento del Sud e vi alitò sopra. Così creò il cavallo Massima dei Beduini Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Federica Colli Purgato: L'umanità negli occhi dei cavalli, 2013, 104 pagine. Vorrei portare il cavallo ai cuori di tutti gli esseri umani che leggeranno questo lavoro di ricerca. Vorrei raccontare cio che il cavallo ha significato, e tutt ora significa, per l uomo passando attraverso una breve analisi del suo comportamento basato su sensibilita e saggezza smisurate. Alle civilta ha lasciato un segno indelebile, durante le guerre ha infuso fiducia e coraggio, nella mitologia e simbologia di tutti i tempi rappresenta la nostra mente superiore e le nostre piu profonde passioni. Parlero di come un rapporto puo fortificarsi nel lavoro a terra e di come, questo splendido animale, sia in grado di interpretare il ruolo degli attuali psicologi interpretando i nostri sentimenti.

45 Colli Purgato Non si finira mai di parlarne e cio che si puo imparare a proposito del cavallo non sara mai abbastanza. Per il momento possiamo accontentarci di cio che e in grado di donarci senza chiedere niente in cambio se non il rispetto che si deve ad un essere vivente. Il cavallo e capace come l uomo, di inventare complesse strategie sociali, di stipulare patti e sistemi in grado di generare il massimo di legami di gruppo e il minimo di aggressivita. La stessa leadership e spesso suddivisa tra piu soggetti, secondo compiti e finalita precise, e non sempre lo stato sociale dell individuo nella gerarchia sembra esserne il fattore decisivo. A risultare vincenti, in termini di sopravvivenza, non sarebbero tanto gli individui piu forti, quanto quelli in grado di adattarsi meglio all ambiante. In altre parole, in natura non esisterebbero solo dinamiche aggressive, ma anche atteggiamenti solidaristici (Galli, 2001).

46 LAVORI ANNUALI Il tipo di equino ideale e un individuo dotato di grande spirito di iniziativa, di discernimento delle eventuali difficolta e della capacita di prevedere conseguenze spiacevoli, dolorose o gratificanti che il comportamento del suo partner umano sara in grado di procurargli. Mettiamoci in mente che quando un cavallo oppone difficolta, e irrequieto, pianta o si offende, cio fa quasi sempre per sottrarsi a un dolore che gli procura l azione del cavaliere o per tema di esso (Caprilli, 1901). Sia per l animale che per l uomo, cio che troppo e con eccessiva superficialita e faciloneria attribuiamo a cattivo carattere e a una meglio definita aggressivita, non deriva altro che dalla cicatrice, mai interamente rimarginata, di un antica sofferenza subita. 46

47 LAVORI ANNUALI Lisa Rimediotti Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Lisa Rimediotti: Il Rastafarianesimo, 2013, 27 pagine. Nella lingua parlata i Rasta non danno importanza alla corretta pronuncia delle parole poiché la pronuncia cambia da regione in regione dell isola, quindi non dando molta importanza alle singole parole è possibile capirsi senza troppe difficoltà; fanno eccezione solo alcune parole come per esempio la parola Rastafari, la i finale non va pronunciata corta come si crede, ma bensì con un suono lungo, in modo da sottolineare l importanza della parola, quindi sarebbe più corretto scriverla RastafarI, inoltre nella lingua parlata la h non viene mai pronunciata di conseguenza la parola Jah e Hailé vengono pronunciate di conseguenza Ja e Iley dandogli così un significato poco chiaro. In questo periodo nascono i simboli più importanti che caratterizzano i Rasta: per esempio i maschi si lasciano crescere i capelli in riccioli lunghissimi, in modo da assomigliare ai guerrieri etiopi, o ai membri di diverse tribù africane, dove i capelli attorcigliati erano considerati come simbolo di autorità e anche spirituale. Una veste lunga, un bastone e la capigliatura caratterizzavano l abbigliamento dei primi Locksme, poi in seguito definiti Dreadlocks; il significato di questa parola deriva da Dread spavento, e da Lock lunga ciocca (Dreadlock quindi significa ricciolo che incute timore). Un altro modo per poter tenere i bianchi fuori dalla loro religione e mantenere una certa esclusività e distinzione dalle altre persone fu una diversificazione della lingua: la maggior,parte dei Rasta userebbe come lingua il semi-creolo con molte particolarità grammaticali, usata con un atteggiamento molto fiero, declamatorio adottato verso l interlocutore così da mostrare la propria differenza e non essere schedati in un unica regola standard, questa era una lingua in continuo mutamento.

48 LAVORI ANNUALI Estratti del lavoro di ricerca e studio di fine XII di Niniana Beer Bachofen: L'albero cosmico Yggdrasill, 2013, 42 pagine. Ho voluto approfondire il concetto di albero cosmico per poter parlare in modo preciso di Yggdrasill, l'albero del mondo della mitologia nordica. Volevo sapere di più di questo albero poiché il concetto dei suoi nove mondi e di tutti gli animali che vivono in simbiosi con esso mi aveva già colpito in IV classe quando la nostra maestra ci raccontava i miti nordici. Quando ci raccontava di questo albero attorno al quale si trovava tutto il mondo io ero rimasta affascinata, ma non riuscivo bene a capire come fosse possibile; poi crescendo ho iniziato a capire che ci fosse una notevole importanza simbolica legata a questo albero, quindi ho voluto capire meglio quali fossero questi simboli che spiegassero le leggende. È proprio a causa della mia curiosità a proposito dei simboli di Yggdrasill che ho scelto questo albero cosmico da approfondire. Niniana Beer Bachofen Durante lo svolgimento di questo lavoro mi sono resa conto che è molto facile divagare dal tema scelto originariamente. Questo può essere negativo perché rischia di far disperdere troppo sia l'autore che il lettore, ma può anche essere positivo perché durante un 48

49 LAVORI ANNUALI lavoro di ricerca si trovano sempre cose interessanti alle quali non si era pensato prima, che possono arricchire il proprio lavoro. A me questo è successo in alcune parti, e mi è stato molto utile. Credo di potermi ritenere molto soddisfatta delle spiegazioni che sono riuscita a dare a me stessa a proposito dell'albero cosmico in generale. In particolare ho trovato molto interessante il lavoro di mitologia comparata tra Yggdrasill e l'albero sephirotico della Kabbalah, proprio perché era un lavoro che mi permetteva di fare dei miei collegamenti senza che dovessi leggere tutte le informazioni da fonti affidabili. Grazie a questo lavoro sono finalmente riuscita a capire bene che ciò che da piccoli viene compreso in modo concreto ed immaginato in modo preciso, in realtà può anche essere interpretato studiando i suoi simboli ed i suoi significati profondi. 49

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