INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA: TRATTAMENTO CON LASER-SCLERO ENDOPERIVENOSO DI TELEANGECTASIE E VENE RETICOLARI

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Corinna Tosi
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1 INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA: TRATTAMENTO CON LASER-SCLERO ENDOPERIVENOSO DI TELEANGECTASIE E VENE RETICOLARI CONFERMA DELLA METODICA LASER Crippa Angelo M.D. ACADEMY SCHOOL OF PRACTICAL AESTHETIC MEDECINE MILAN

2 La tecnica endovascolare mediante laser ( L.E.V. ) è largamente utilizzata nel trattamento delle safene e delle collaterali ma nelle vene reticolari e teleangectasie?

3 Queste teleangiectasie che significato hanno: Per le pazienti Per i mass -media Per lo specialista flebologo

4 Questi vasi sono espressione di una stasi circolatoria e rappresentano il danno distrettuale provocato da un macro reflusso varicoso o da un microreflusso venulare superficiale o profondo E dimostrato che dal 15 al 50% degli individui in apparenza portatori di varici superficiali ha già sviluppato un insufficienza venosa profonda.

5 Uno studio istologico ha dimostrato che in circa l 80% delle varici reticolari e delle TA ha già sviluppato la caratteristica displasia della parete e delle valvole che predispone alla sviluppo della malattia venosa cronica. Corcos L e al.plebologie 1993;22:5-8.

6 Compression versus sclerotherapy for patients with isolated refluxing reticular veins and telangiectasia: a randomized trial comparing quality-of-life OUTCOMES: M W Schul*, T Eaton and B Erdman *Lafayette Regional Vein Center, 985 South Creasy Lane Lafayette, IN , USA; Mequon Vascular Associates, Mequon, WI; Madison Vein & Laser Institute, Middleton, WI 53562, USA La malattia teleangiectasica e il reflusso reticolare isolato possono causare compromissione del QoL e rappresentano molto più che una preoccupazione estetica

7 L insufficienza venosa, anche superficiale, non deve quindi in nessun caso essere considerata come un problema estetico. Anche le semplici teleangectasie degli arti inferiori sono spesso rivelatrici di un problema venoso sottostante, in quanto costituiscono un marker dell insufficienza venosa e quindi richiedono una valutazione specialistica.

8 LASER ENDOPERIVENOSO

9 CLASSIFICAZIONE DELLE T.A.I UBICAZIONE: ARTI INFERIORI-PETTO-VISO DIAMETRO: PROFONDITA : DERMICO - SUB DERMICO COLORE: ROSSI-VIOLETTI-BLU-MATTING EMODINAMICA: CON REFLUSSO - SENZA REFLUSSO

10 Classificazione relativa al calibro vasale Weiss e Weiss: Type 1 (0,1 1 mm) teleangectasie blu rosse Type 2 (1 2 mm) venulectasie Type 3 (2 4 mm) vene reticolari Type 4 (4 8 mm) varici tributarie non safeniche Type 5 (8-12 mm) varici safeniche

11 PROFONDITÀ INTRATISSUTALE DIT.A.ARTI INFERIORI

12 TELEANGECTASIE OTTIMALI PER IL TRATTAMENTO LASER Chiazze teleangectasiche:alimentate da una vena o da una perforante insufficiente. Queste varici sono frequentemente disposte a ventaglio, sul lato esterno delle cosce e delle gambe, alimentate da varici reticolari, centrate sulla faccia esterna del ginocchio (aspetto di pino marittimo). Varici teleangectasiche: apparentemente isolate, ma spesso alimentate da una venula perpendicolare al piano cutaneo. Telangectasie scarlatte(essenziali): sottile ventaglio capillare rosso vivo localizzate sotto un epidermide liscia, senza vasi nutritizi individuali, che indica una fragilita venosa, particolarmente refrattaria al trattamento. Teleangectasiesecondarie: (neoteleangectasie,matting), piccole chiazze angiomatose violacee, delimitate, congeste,che si nascondono alla vitropressionee che compaiono dopo un trattamento (sclerosi delle varici, flebectomia, chirurgia) o dopo un trauma esterno.

13 Trattamento delle varici e delle teleangectasiedegli arti inferiori: REFLUSSI SAFENICI : CHIRURGIA SCHIUMA SCLEROSANTE ENDO- LASER COLLATERALI SAFENICHE O PERFORANTI: CHIRURGIA SCHIUMA SCLEROSANTE ENDO-LASER RETICOLARI E TELEANGECTASIE: SCLEROSANTE ENDO-LASER

14 Trattamento con laser delle teleangectasie e delle vene reticolari degli arti inferiori: TRATTAMENTO TRANSDERMICO Nm TRATTAMENTO ENDOPERIVENOSO 808 Nm

15 I laser transdermici con lunghezza d onda 532 sono scarsamente efficaci sui vasi rossi profondi oltre il millimetro.

16 Con fluenze attorno ai 100 J/cmq spot 3 mm il laser transdermico 808 è conosciuto per le TAI Ø1 mm

17 MA Altri laser transdermici, pur essendo più penetranti (4 mm nel caso del Nd Yag 1064nm) alle fluenze necessarie per coagulare i vasi profondi nel derma possono concentrare l energia luminosa sulla barriera ottica melanica e procurare piccole ustioni ipocromiche.

18 TRATTAMENTO ENDOPERIVENOSO I MATERIALI: Laser 808 Nm Fibre ottiche monouso low cost da micron (tecnologia FTF) Luce polarizzata Transilluminazione

19 METODO DI TRATTAMENTO: Da settembre 2006 ad oggi abbiamo trattato 300 pazienti (98 % femmine) con teleangectasie e vene reticolari degli arti inferiori con tecnica laser endoperivenoso 808 nm e con fibra monouso e low cost da micron. Tutte le pazienti continuano ad essere sottoposte a controlli periodici e trattamenti come indicato in questa patologia.

20 PERCHE LA LUNGHEZZA D ONDA 808 La lunghezza d onda 808 nm, e scarsamente assorbita da acqua e grasso rispetto a lunghezze d onda superiori, quindi, lascia intatti i tessuti circostanti perivenosi, quando la fibra è fuori vena. 808 nm 980nm e oltre

21 Si vaporizzano le emoglobine per effetto fototermolitico selettivo e si trasmette per contatto diretto la termia che porta alla coagulazione della parete venosa.

22 MECCANISMO D AZIONE MA La chiusura permanente delle vene con tecnica endoperivenosa avviene anche tramite un processo ad alta temperatura di contatto tra il laser e la parete venosa.

23 La tecnica endoperivenosa con fibra ottica da micron è particolarmente indicata per i vasi di calibro compresi fra 0,1 e 4 mm di diametro. Le energie adottate per il trattamento endoperivenoso 808 nm sono molto ridotte rispetto al transdermico e variano da 3 watt con impulsi di 150 msec e con conseguenti fluenze di 1-2 joule / cm lineare.

24 CONCLUSIONI: I risultati del trattamento laser 808 endoperivenoso sono buoni con sbiancamento delle teleangectasie a tre mesi del 70% e a 6 mesi del 90%. Non si sono osservate infezioni, matting o esiti cicatriziali. Tutte le pazienti hanno dimostrato gradimento per il trattamento endoperivenoso (le più sensibili sono state pretrattate con sistema criogeno a contatto cella di peltier). Non ci sono limiti di dosaggio come nella sclerosi chimica; unico limite tempo operatore- paziente.

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