PROVINCIA DI ASTI Medaglia d oro al valor militare

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1 PROVINCIA DI ASTI Medaglia d oro al valor militare SERVIZIO TRASPORTI,PROTEZIONE CIVILE E SICUREZZA UFFICIO PROTEZIONE CIVILE N. meccanografico DT del 10/12/2010 N. determina 6536 del 27/12/2010 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: Incarico di consulenza professionale, da assegnare all'ing. Paolo Arnaud, per l'espletamento delle attività di realizzazione, monitoraggio, gestione di presidi idraulici, approntamento e definizione di modelli idraulici del fiume Belbo, dei torrenti Borbore, Versa, Triversa, e attività di supporto al personale ed agli organi di protezione civile. Premesso che: IL DIRIGENTE la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 Febbraio 2004 Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile, così come modificata dalla Direttiva del PCM del 25 Febbraio 2005, stabilisce che ciascuna Regione avrà cura di indirizzare e/o stabilire le procedure e le modalità di allertamento del proprio sistema di protezione civile ai diversi livelli, regionale, provinciale e comunale ai sensi del decreto legislativo n. 112/1998, della legge n. 401/2001 e della normativa regionale in materia di protezione civile; tale Direttiva stabilisce in particolare che, in riferimento alle misure di previsione e prevenzione finalizzate alla riduzione del rischio idrogeologico e idraulico, nelle aree a rischio le Regioni, le Province ed i Comuni provvedano ad individuare i punti critici ed ad organizzare un sistema di osservazione e di monitoraggio dei movimenti franosi e delle piene, attesi e/o in atto; la stessa Direttiva prevede che le Regioni regolamentino ai fini di protezione civile: il sistema di allerta regionale, la gestione delle piene e deflussi attraverso l istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile e la regolazione dei deflussi;

2 la Regione Piemonte, ha recepito, con D.G.R. 30 luglio 2007 n i dispositivi della Direttiva del PCM 27 Febbraio 2004 e s.m.i. relativamente alla realizzazione del sistema di allerta regionale, approvando un proprio disciplinare per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile; la Regione Piemonte, ha recepito, con Deliberazione della Giunta Regionale del 25 giugno 2008, n i dispositivi della Direttiva del PCM 27 Febbraio 2004 e s.m.i. relativamente alla gestione delle piene e deflussi attraverso l istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile approvando il Disciplinare per l istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile ; in virtù del suddetto Disciplinare i presidi sono istituiti per: consentire attività locale di coordinamento, comando e controllo dell ambito territoriale di riferimento; garantire un adeguata informazione e sorveglianza di ambiti territoriali con particolare attenzione dei tratti e dei punti fluviali considerati potenzialmente pericolosi; segnalare le criticità durante gli eventi al fine di favorire il pronto intervento, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente; stoccare le risorse strumentali della Regione, delle Province e dei Comuni e delle componenti di volontariato per l attività logistica; supportare le attività delle squadre operative; contribuire nell avviare attività preventive dell ambito territoriale di riferimento; garantire informazioni per la redazione degli strumenti programmatori e pianificatori in materia di protezione civile. I presidi espletano, in sede di prima applicazione del Disciplinare, i seguenti servizi: Servizio di rilevamento e censimento di protezione civile, finalizzato alla conoscenza e individuazione degli elementi che interagiscono con i corsi d acqua e delle situazioni di rischio e di pericolo. Servizio di monitoraggio idraulico preventivo di protezione civile, che attraverso personale raccolga e osservi, per ogni elemento: le informazioni riguardanti la presenza di opere nelle vicinanze, l esistenza di dissesti, le caratteristiche rilevate, lo stato delle opere. Servizio di monitoraggio idraulico di protezione civile, finalizzato alla osservazione sistematica e programmata sia qualitativa che quantitativa di parametri fisici dei processi in atto nel bacino (reti pluviometriche, piezometri, idrografi, od altre reti strumentali e manuali) da attuarsi col rilevamento, a scadenze prestabilite, dei livelli idrici del corso d'acqua agli idrometri regolatori, se non altrimenti e funzionalmente organizzato, al fine di rilevare il livello di criticità dell'evento. Servizio di controllo idraulico di protezione civile, comprendente le attività di vigilanza, sorveglianza e verifica dell evoluzione del processo in atto, da attuarsi con: l osservazione, il controllo dello stato delle arginature, se presenti, la ricognizione delle aree potenzialmente inondabili, soprattutto nei punti definiti preventivamente "idraulicamente critici", anche al fine di rilevare situazioni di impedimento al libero deflusso delle acque, il

3 mantenimento in essere, e nelle sole aree ritenute potenzialmente esposte a maggiore; rischio, per le 24 ore successive al dichiarato esaurimento dell'evento meteo idrologico. Servizio di sostegno, comprendente il supporto e concorso, nella logistica alle attività di ricognizione, di sopralluogo delle aree esposte a rischio soprattutto molto elevato, effettuato da personale tecnico dell amministrazione pubblica su disposizioni normative nazionali o regionali. Servizio di protezione civile, esplicantesi attraverso personale che, nella fase di allarme, assolve a servizi atti a scongiurare danni a persone e cose o a ridurre il progredire dei dissesti, secondo le disposizioni contenute nelle pianificazioni comunali di protezione civile. Essi vengono attivati dalle Province qualora sia emesso dal Centro Funzionale Regionale il Bollettino di allerta e, solo per casi eccezionali, anche su richiesta dei Comuni, degli Uffici Territoriali di Governo e della Regione. Ai presidi, possono essere assegnati servizi integrativi di protezione civile, inerenti attività di coordinamento, comando e controllo, relativi all ambito territoriale di riferimento. L assegnazione è subordinata ad effettiva necessità ed è autorizzata dalla Regione su proposta della Provincia e dell Ufficio Territoriale di Governo interessati. I presidi, previa verifica di fattibilità, effettuata dalla Regione e dalla Provincia, anche servizi non riconducibili al dissesto idraulico ed idrogeologico; I presidi di protezione civile interessano i tratti fluviali ed i punti di criticità di competenza regionale; gli stessi sono stati individuati sulla base di valutazioni tecniche di carattere idraulico ed idrogeologico e sono così classificati: Presidi di primo livello, considerati strategici per l assistenza ed il pronto intervento logistico, istituiti dalla Regione; Presidi di secondo livello, istituti dalla Regione su proposta delle Province, in grado di assicurare tutte le attività richieste; Presidi di terzo livello, istituiti dalla Regione su proposta delle Province, si avvalgono di una o più sedi logistiche comunali o del volontariato per lo stoccaggio di risorse strumentali della Regione, delle Province, dei Comuni e delle componenti di volontariato per attività di logististica; Il coordinamento funzionale e la gestione operativa dei presidi richiedono per la loro specificità, la partecipazione coordinata dei soggetti portatori di interesse sul reticolo idrografico piemontese, nonché il coinvolgimento delle componenti del sistema regionale di protezione civile di cui alla Legge Regionale del 14 aprile 2003 n. 7 Disposizioni in materia di protezione civile. Più in particolare, sono preposti al loro funzionamento e alla gestione dei servizi ad essi facenti capo: la Regione con la Direzione OO.PP. e il Settore Protezione Civile; le Province; i Comuni; il Centro Funzionale Regionale e l ARPA; i Coordinamenti provinciali del volontariato; i Gruppi comunali; le Associazioni convenzionate con i Comuni, con le Province e con la Regione;

4 Più in particolare, ciascun presidio deve essere costituito da: una sede operativa individuata dalle Province, una o più sedi logistiche individuate dalle Province nell ambito territoriale del presidio; un gruppo tecnico individuato dalla Provincia e costituito da personale della Provincia, degli Enti locali, da eventuali professionalità esterne; una o più squadre operative istituite dalla Provincia e costituite dal volontariato di protezione civile. Rilevato che: per l importanza e l articolazione del progetto finalizzato alla realizzazione su scala regionale dei presidi è stato convocato un apposito gruppo di lavoro coordinato dalla Regione Piemonte Settore Protezione Civile composto dai rappresentanti: della Direzione Regionale Opere Pubbliche, delle Province, degli Uffici Territoriali di Governo e dell Arpa Piemonte; il gruppo di lavoro ha individuato i punti e le aree critiche di primo livello (sulle quali si ritiene indispensabile avviare i servizi in precedenza evidenziati in capo ai presidi), classificandole secondo cinque differenti tipologie: 1. Aree a rischio idraulico molto elevato (definite sulla base del Decreto Sarno ) e aree critiche più significative (individuate come tali sulla base del quadro dei dissesti condivisi all interno del P.A.I.); 2. Dissesti geologici più significativi, strumentali e non, che possono interagire negativamente con un corso d acqua; 3. Nodi idraulici critici e confluenze, 4. Invasi e aree soggette a manovre di regolazione (non direttamente interessate dalle attività dei presidi relativamente alle quali è comunque necessario uno scambio di informazioni), 5. Aree critiche, individuate come tali sulla base dell esperienza e degli eventi storici pregressi. relativamente al proprio territorio provinciale, con DGP del 22 gennaio 2009, n. 17 la Provincia di Asti ha reputato opportuno, in una prima fase di sperimentazione, procedere con l istituzione di n. 1 presidio di secondo livello; la fase di sperimentazione consisterà in sede di prima applicazione del Disciplinare nel perseguimento effettivo e congiunto di una serie di finalità, tra le quali l installazione di strumentazione tecnico/informatica per il monitoraggio dei punti di criticità idraulica individuati sul territorio del presidio e delle attrezzature destinate alle sedi logistiche ed operative del medesimo, compresi i sistemi per il trasferimento dei dati rilevati alla sala operativa del presidio (C.O.M.) e a quella del Servizio Protezione Civile della Provincia di Asti; sulla base di quanto sopra evidenziato e nell intento di garantire un adeguata sorveglianza di tratti e punti fluviali potenzialmente pericolosi, la Provincia di Asti intende realizzare una Rete di Monitoraggio di interesse provinciale delle acque superficiali integrata all esistente sistema regionale di monitoraggio

5 idrometrico, finalizzata all osservazione sistematica e programmatica di tipo quantitativo di parametri fisici dei processi di bacino in atto da attuarsi col rilevamento dei livelli idrici al fine di rilevare i livelli critici degli eventi in essere. Ciò nell intento di poter meglio concorrere alle prime attività di rilevamento e censimento preventivo di protezione civile degli elementi che interagiscono con i corsi d acqua e delle situazioni di rischio e pericolo in genere, fornendo idoneo sostegno, supporto e concorso, nella logistica alle attività di ricognizione e di sopralluogo delle aree esposte a rischio, soprattutto molto elevato, nello scopo ultimo di assolvere nella fase di allarme a servizi atti a scongiurare danni a persone e cose o a ridurre il progredire dei dissesti; sul territorio della Regione Piemonte è presente ed operativa la Rete Meteo idrografica facente parte del sistema regionale di monitoraggio meteorologico, idrologico e della qualità delle acque; la Rete di monitoraggio - in tempo reale - quantitativo delle risorse idriche (corsi d acqua superficiali), prevista dalla Provincia di Asti è finalizzata alle attività di protezione civile per il monitoraggio dei fenomeni meteorologici ed idrologici in atto e la conseguente valutazione dei rischi ad essi associati allo scopo di coordinare gli interventi di emergenza, nonché alla raccolta dei dati per la loro archiviazione ed elaborazione per scopi inerenti analisi, diffusione, studi e pianificazione del territorio; in relazione agli interventi in programma per la realizzazione della suddetta Rete di Monitoraggio, criteri di efficienza ed economicità dell investimento impongono di prendere in considerazione quanto già in essere sul territorio della Provincia di Asti in termini di monitoraggio idrometrico, ritenendo quindi vantaggiosa l integrazione della Rete provinciale di monitoraggio con il sistema regionale; Appurata la necesita di: supportare il servizio di protezione civile nelle seguenti funzioni: segnalare le criticità idrauliche sia in fase di previsione che durante gli eventi al fine di favorire il pronto intervento, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, garantire un adeguata informazione all ufficio protezione civile ed attività di sorveglianza dei tratti fluviali considerati potenzialmente pericolosi, supportare il Comitato Provinciale di Protezione Civile e l Unità di Crisi Provinciale nelle attività previste dalla legge regionale n 7 del 2003, garantire il supporto per la redazione di strumenti programmatori e pianificazione e servizi che espletano: o azioni di rilevamento e censimento finalizzati ad individuare elementi che interagiscono con i corsi d acqua, o azioni di monitoraggio idraulico finalizzato alla osservazione sistematica e programmata sia qualitativa che quantitativa di parametri fisici dei processi in atto nel bacino (reti pluviometriche, piezometri, idrografi, od altre reti strumentali e manuali),

6 o azioni di controllo idraulico relativo ad attività di vigilanza, sorveglianza e verifica dell evoluzione del processo in atto da attuarsi attraverso la ricognizione delle potenzialmente inondabili. definire, in affiancamento al personale del servizio provinciale protezione civile, i modelli idraulici per il calcolo dei livelli di piena alle diverse sezioni del corso d acqua dei torrenti: Versa, Triversa, Belbo, Borbore; predisposizione le procedure di monitoraggio e controllo atte a verificare in tempo reale gli afflussi interessanti il reticolo idrografico provinciale e finalizzati alla simulazione della propagazione dei fenomeni di piena per il territorio della provincia di Asti; Partecipare ad incontri, riunioni, gruppi di lavoro e convocazioni di Unità di Crisi e Comitati Provinciali di protezione civile, tavoli organizzati dal Servizio o da altri Enti al medesimo fine di cui sopra previa specifica informazione al Dirigente preposto, e collaborazione con il personale assegnato al Servizio protezione civile al fine della predisposizione delle proposte di cui sopra. Visti: la Legge n. 168/89, il D.L. n. 223 del 4 Luglio 2006, così come convertito dalla Legge n. 248 del 4 agosto 2006; l articolo 46, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, che modifica l art 7 comma 6 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e che dispone che: «Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità: a) l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità della amministrazione conferente; b) l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione; l articolo 7 comma 6-bis del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall art. 32 del D.L. 4 luglio 2006 n. 223 e così come convertito dalla legge 4 agosto 2006 n. 248, in cui si prevede che le amministrazioni pubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative per il conferimento degli incarichi di collaborazione ; la Deliberazione della Giunta Provinciale n. 245 del 2 luglio 2009 Regolamento degli uffici e dei servizi del personale provinciale che al Capo XVII stabilisce le norme per il conferimento di incarichi professionali ad esperti esterni all amministrazione; Dato atto:

7 Che il 11 giugno 2010 si è provveduto, con apposito avviso (prot del 11/06/2010), ad un indagine preventiva rivolta alla ricerca di personale interno alla Provincia con professionalità e disponibilità ad eseguire le attività utili: all espletamento delle attività di realizzazione, monitoraggio, gestione di presidi idraulici, approntamento e definizione di modelli idraulici del fiume Belbo, dei torrenti Borbore, Versa, Triversa, e attività di supporto al personale ed agli organi di protezione civile. Di aver verificato oggettivamente l impossibilità di avvalersi di prestazioni di personale in servizio, afferente alla struttura, per svolgere la prestazione proposta, non avendo ricevuto risposta all apposito avviso di ricerca ed avendo appurato che i carichi di lavoro attualmente in capo al personale della struttura non consentono lo svolgimento dell attività di cui al punto precedente. Di aver provveduto, con avviso pubblicato l 15 novembre 2010, all avvio di una procedura di valutazione comparativa per l affidamento a terzi estranei alla Provincia di un incarico di carattere professionale (per incarico superiore ad Euro 5.000,00) per l espletamento delle stesse funzioni già evidenziate con l avviso al personale dipendente dall Amministrazione. Vista l unica domanda pervenuta, presentata il 25 novembre 2010, dall ing. Paolo Arnaud, a seguito dell avviso di selezione per l affidamento a terzi estranei alla Provincia di un incarico di carattere professionale inerente all espletamento delle attività di realizzazione, monitoraggio, gestione di presidi idraulici, approntamento e definizione di modelli idraulici del fiume Belbo, dei torrenti Borbore, Versa, Triversa, e attività di supporto al personale ed agli organi di protezione civile; Visto il curriculum su modello europeo dell ing. Paolo Arnaud che attesta l esperienza pluriennale nel campo dell ingegneria idraulica e soddisfa i requisiti stabiliti nell avviso pubblicato. Verificato che l ing. Paolo Arnaud, si è dichiarato disponibile alla consulenza con il Servizio Protezione Civile a collaborare all espletamento delle attività di realizzazione, monitoraggio, gestione di presidi idraulici, approntamento e definizione di modelli idraulici del fiume Belbo, dei torrenti Borbore, Versa, Triversa, e supportare il personale e gli organi di protezione civile; Calcolato che il compenso complessivo congruo ammonta a euro ,00 I.V.A. esclusa (euro ,00 con IVA); Considerato che il compenso per la consulenza dell ing. Paolo Arnaud è congruo rispetto ai costi di mercato per la specifica attività richiesta; Visto il disciplinare di incarico che si allega alla presente determinazione dirigenziale sotto la lettera A per costituirne parte integrante e sostanziale; Dato atto che per i motivi sopra esposti il presente provvedimento non rientra nelle fattispecie indicate dalla Corte dei Conti con deliberazione n. 6 del 15/02/05 (incarichi di studio, ricerca, consulenza); Dato atto, che il corrispettivo dell incarico affidato con la presente determinazione, è superiore a Euro 5.000,00 e come tale sottoposto al controllo

8 successivo sulla gestione da parte della Sezione Regionale della Corte dei Conti a norma dell art. 1, comma 173, della Legge n. 266 ; Dato atto che la prestazione oggetto del presente affidamento può essere finanziata con impegno sul Bilancio 2010 con le risorse: ,00 intervento 03 codice cap spese per prestazioni di servizi inerenti il servizio di protezione civile cod. SIOPE 1307; 4.000,00 intervento 03 codice cap spese di servizi per attività di primo intervento della protezione civile cod. SIOPE 1307; Vista la DCP n. 45 del con la quale è stato approvato il Bilancio di Previsione 2010/2012; Vista la DGP n. 16 del 5/02/2010 di approvazione del PEG per l esercizio 2010; Edotto che detto Piano affida al Dirigente del Servizio Mobilità Trasporti e Sicurezza la gestione delle risorse inerenti l affidamento del servizio oggetto del presente provvedimento; Visto l art. 7 comma 6, 6 bis, 6 ter del d.lgs. 165/2001 e s.m.i.; Vista la nota prot. N. 82/inc/08 del 1 febbraio 2008 della Corte dei Conti; Visto il d.lgs. 267 del 18 agosto 2000; Viste le disposizioni vigenti; DETERMINA 1. di affidare all ing. Paolo Arnaud, nato a Torino, il 26/04/1950 e residente in Castell Alfero reg. Perno 130 (CF: RND PLA 50D26 L219S), l incarico di consulenza professionale per le attività di realizzazione, monitoraggio, gestione di presidi idraulici, approntamento e definizione di modelli idraulici del fiume Belbo, dei torrenti Borbore, Versa, Triversa, e attività di supporto al personale ed agli Organi di protezione civile, come meglio descritto nell allegato contratto di incarico (allegato A); 2. di approvare il disciplinare d incarico allegato al presente provvedimento, in cui sono definiti gli obiettivi, i costi, le modalità di gestione del rapporto per l importo massimo di Euro ,00 a titolo di compenso lordo omnicomprensivo (comprendente sia la ritenuta fiscale di legge sia ogni qualsivoglia onere previdenziale/fiscale/assicurativo a carico del lavoratore) IVA inclusa; 3. di imputare la somma totale di euro ,00 nel seguente modo: per ,00 intervento 03 codice cap spese per prestazioni di servizi inerenti il servizio di protezione civile cod. SIOPE 1307 del Bilancio 2010 per 4.000,00 intervento 03 codice cap spese di servizi per attività di primo intervento della protezione civile cod. SIOPE 1307 del Bilancio 2010;

9 4. di disporre la trasmissione del presente Provvedimento al Servizio Finanziario ed Economato per il visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria, nonché gli adempimenti di competenza; 5. di inviare, successivamente il presente provvedimento alla Segreteria Generale dell Ente ai fini della pubblicazione dello stesso all Albo della Provincia, in ottemperanza alle disposizioni vigenti; 6. di inviare il presente provvedimento alla sezione Controllo di Gestione per la successiva trasmissione alla Corte dei Conti; 7. di inviare copia del presente atto all Ufficio Personale e Stato Giuridico. Il redattore: storo IL DIRIGENTE SERVIZIO TRASPORTI,PROTEZIONE CIVILE E SICUREZZA (Roberto Imparato) FIRMATO DIGITALMENTE

10 CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente determinazione è pubblicata all Albo Pretorio della Provincia dal 31/12/2010 per 15 giorni consecutivi. Asti, 23/05/2011 IL VICE SEGRETARIO GENERALE Fiorina Montanera FIRMATO DIGITALMENTE IL SEGRETARIO GENERALE ATTESTA CHE LE FIRME DIGITALI DEL PRESENTE DOCUMENTO SONO AGLI ATTI DELLA PROCEDURA E SONO STATE APPOSTE AI SENSI DEL CODICE DELL'AMMINISTRAZIONE DIGITALE

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