Come usare i film a scuola
|
|
- Romolo Giannini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Come usare i film a scuola 15 marzo 2016 Dott.ssaFrancesca Napoletano
2 Quali obiettivi dell intervento? Riconoscere e comprendere come utilizzare i film nella didattica Individuare pro e contro dell uso dei film in classe Comprendere come strutturare una lezione in cui inserire il film
3 Domanda Siete insegnanti e volete utilizzare un film in una lezione. Definite i passi che fate per progettare una lezione con il film.
4 Mappa nel mezzo
5 Cosa rende l apprendimento significativo? Emozione - curiosità, piacere della scoperta, soddisfazione del risultato Motivazione Intrinseca Cognizione costruzione della conoscenza Metacognizione controllo e consapevolezza Cooperazione condivisione e lavoro insieme Contesto Ambiente sfidante e accogliente
6 WHERE W = DOVE, gli obiettivi del percorso, cosa serve per affrontare il percorso H = AGGANCIO, attività che suscitano curiosità e interesse (domande, oggetti, immagini ecc.) E = ESPERIENZA, attività di approfondimento, spiegazione, produzione R = RIFLESSIONE, riflettere sul processo, sul contenuto, sulle emozioni E = VALUTAZIONE dare valore e significato a quello che si è fatto
7 Quando utilizzare il fim All inizio come aggancio Durante per esplorare l argomento alla fine come chiusura e raccordo di quanto detto a lezione
8 Perché utilizzare il film? Arricchimento della lezione o motivazione ad essa Per promuovere competenze sociali ed emotive (entrare in empatia, come comportarsi con gli altri) Per suscitare interesse e mettere in evidenza i valori Per promuovere il pensiero critico e creativo e le abilità di pensiero di alto livello Per stimolare ad una cultura cinematografica
9 Raccomandazioni Scegliere il film appropriato al gruppo classe e al livello di età Vedere il film prima di proporlo Riflettere bene sulla connessione tra argomento della lezione e film Considerare i tempi
10 Come usare il film in classe Creare un questionario per gli studenti da compilare dopo il film (qual è la trama, chi è il protagonista, ecc.? Creare un questionario da compilare durante il film relativo agli eventi del film
11 Come usare il film in classe Scrivere alla Lavagna alcune domande alle quali rispondere durante la visione del film stoppandolo Porre una lista di questioni da introdurre prima del film e poi discutere dopo o fermando il film Assegnare ad ogni studente una scena del film da analizzare accuratamente
12 Come usare il film in classe Dare agli studenti la possibilità di prendere appunti Creare un foglio di lavoro basato su specifiche scene sollecitando la riflessione su causa effetto. Chiedere agli studenti di scrivere una recensione del film discutendo prima le caratteristiche di una buona recensione
13 Come usare il film in classe Creare dei gruppi di osservazione e prima del film definire per ogni gruppo lo specifico da osservare durante il film Oppure fare un brain-storming su cosa si potrebbe fare attenzione in un film e quindi creare i gruppi sulla base degli aspetti emersi Focus sullo specifico della materia
14 I pro dell utilizzo del film in classe Può estendere l apprendimento oltre i contenuti del libro di testo Può promuovere l interesse Può attivare il canale emotivo e valoriale oltre che cognitivo
15 I contro della visione di un film Se non ben usato può portare a distrazione, essere visto come una perdita di tempo Potrebbe prendere troppo tempo e dover essere visto in più parti A volte la parte relativa ad eventi storici o che ha significato educativo è minima rispetto al resto
16 Quali principi cooperativi? interdipendenza positiva insegnante facilitatole interazione promozionale faccia a faccia simultaneità responsabilità individuale revisione abilità sociali
17 Quali sono le abilità sociali? Prendere decisioni Risolvere problemi Negoziare conflitto Leadership distribuita Comunicazione efficace
18 Film The Millionaire (2008) regia di Boyle D., Celador Film, Regno Unito. The Orange (1992) regia di Diane Chartrand, Therese Descary, Canada marzo 2016 Libri Wiggins, G. e McTighe, J. (2005). Fare progettazione. La pratica di un percorso didattico per la comprensione significativa. Roma: LAS. Stronge, J. H., P. D. Tucker, J. L. Hindman (2014) Handbook for Qualities of Effective Teachers. Alexandria, VA: ASCD.
19 Website Kelly, M. (2014) Movie Lesson Plan Ideas educators.about.com/od/curriculumandlessonplans/tp/Movie- Lesson-Plan-Ideas.htm 15 marzo Rock, R. (2016) 10 Creative Ways to Use Popular Movies in Fun ESL Lessons marzo Mathis, M. (2015) Using Movies to Increase Student Learning marzo 2016 Corti e film educativi 15 marzo 2016
Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia
Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Accoglienza Inclusione Bisogni Educativi Speciali Educazione Linguistica Life Skills La storia
DettagliCOOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04
Schemi riassuntivi sul Cooperative L ear ning INT ERVENT O DI FORMAZIONE SUL COOPERAT IVE LEARNING Grosseto febbraio marzo 04 Daniele Pavarin All Rights reserved LINDBERGH 2003 1 Definizione 1 Il è una
DettagliBISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe Argomenti: Gestione del gruppo-classe Cooperative learning Tutoring
DettagliGESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE
GESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE I.C. ALBINO 2012 II incontro Anna Segreto Come coinvolgere gli alunni nel proprio apprendimento? Connettersi ai bisogni di Relazione Competenza Autonomia MOTIVAZIONE
DettagliLe quattro logiche. 2. L ingegneria didattica
Le quattro logiche 2. L ingegneria didattica Quali le finalità dell ingegneria didattica Predisporre e gestire i dispositivi e processi interattivi nei quali si ricostruisce un filo di senso tra i frammenti
DettagliRelazione Finale. sul progetto
Relazione Finale sul progetto Il presente intervento formativo è stato inserito nell ambito di un esperienza di ricercaazione su strategie didattiche innovative e alternative sulla Qualità d Aula e nasce
DettagliEpisodi di Apprendimento Situato Metodologia e didattica per migliorare la prassi educativa
Episodi di Apprendimento Situato Metodologia e didattica per migliorare la prassi educativa Pier Cesare Rivoltella piercesare.rivoltella@unicatt.it http://piercesare.blogspot.com http://www.cremit.it Schema
DettagliDAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI
DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI A TAVOLINO SPAZIO DI RICERCA CONDIZIONE GIOVANILE SIGNIFICATO SENSO EPISTEME DEL SAPERE SCOLASTICO CABINA DI REGIA DOCENTE SVILUPPO DI COMPETENZE
DettagliPROGETTO CONTINUITA OBIETTIVI :
PROGETTO CONTINUITA OBIETTIVI : TROVARE STRATEGIE COMUNI METODOLOGICHE : CONDIVISIONE TRA I TRE ORDINI DI SCUOLA CONTINUITA UGUALE CONDIVISA ALLO SCOPO DI : utilizzare al meglio le metodologie e le modalità
DettagliMisure di accompagnamento indicazioni nazionali rete scuole municipio Roma 13 INSIEME SI PUO' FARE
Progetto di formazione e ricerca Misure di accompagnamento indicazioni nazionali rete scuole municipio Roma 13 INSIEME SI PUO' FARE 4 marzo 2015 Quali obiettivi dell intervento? Promuovere la comprensione
DettagliPROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI
PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,
DettagliLa Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile
La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile Incontri con le Commissioni POF della Rete La Terra nel cuore Carlo Baroncelli,, Luisa Bartoli Rovato,, 17 febbraio 2011 1. Questioni emerse
DettagliGruppi cooperativi che lavorano sulle emozioni
Gruppi cooperativi che lavorano sulle emozioni Conoscerle insieme attraverso l educazione razionale emotiva Insegnanti: Gabriella Marazzi e Serena Zambianchi Tesista: Valentina Salvini Presentazione della
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA MODULI RELATIVI ALLE COMPETENZE LINEE GUIDA - II BIENNIO ITI
Progetto esecutivo MOD 7.3_2 Pag. 1 /n9 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MODULI RELATIVI ALLE COMPETENZE LINEE GUIDA - II BIENNIO ITI ISTITUTO : INDIRIZZO: ARTICOLAZIONE: OPZIONE: ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA
DettagliTITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I
DettagliL ALBERO DELLE REGOLE
L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati
DettagliSEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016
SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE
DettagliI Webdoc nella Flipped Classroom
LINKYOU WEBINAR Viola Bachini Michela Perrone 23 marzo 2017 Che cos è un Webdoc? Un contenitore multimediale dove dialogano diversi linguaggi: video; testi; foto; audio. Il Webdoc è organizzato sotto forma
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliFormazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno
Formazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno Programmazione... a partire dalla concezione di curricolo Programmazione Valutazione Per obiettivi Per contenuti Per concetti
DettagliIl ruolo degli educatori in NPL Trieste, 16 maggio 2009
Il ruolo degli educatori in NPL Trieste, 16 maggio 2009 Alessandra Sila Referente progetto NPL FVG Coordinamento nazionale NPL Associazione Culturale Pediatri Associazione Italiana Biblioteche Centro per
DettagliIndice dettagliato PARTE PRIMA TECNICHE E METODI PER UNA PREPARAZIONE EFFICACE
PARTE PRIMA TECNICHE E METODI PER UNA PREPARAZIONE EFFICACE 1. La prova a test del concorso 1.1 Le varie tipologie di concorsi 3 1.2 Testo, chiave e distrattori: gli elementi che compongono un quesito
DettagliLibriamoci: leggere di TUTTO per leggere il TUTTO
Libriamoci: leggere di TUTTO per leggere il TUTTO Nessun vascello c è che come un libro possa portarci in contrade lontane Emily Dickinson Premessa e motivazioni L Istituto Comprensivo di Bucchianico realizza
DettagliProf.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia
Prof.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia Tre parole chiave Inserimento: presenza degli allievi con disabilità nelle scuole comuni, riconoscimento di un diritto Integrazione : processo
DettagliSTRUMENTO PER PERCORSI DIDATTICI INCLUSIVI
DIREZIONE DIDATTICA STATALE F. RASETTI 06061 Via Carducci n.25 Castiglione del Lago Codice fiscale 80005650546 -Tel. Fax 075/951254 e.mail: pgee021002@istruzione. STRUMENTO PER PERCORSI DIDATTICI INCLUSIVI
DettagliPROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA
PROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA Fate clic per aggiungere testo TASCO PATRIZIA Conegliano, 27-05-20156 PROGRAMMA DELL INCONTRO Cosa faremo oggi: - Riflessione individuale: io e la Matematica
DettagliCOMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Alunno Nato/a a (prov.) il. Scuola. Classe..Sezione Anno Scolastico Competenze Per gli alunni non di madrelingua italiana: Comprendere brevi messaggi
DettagliI.C. Francesco Cilea via Cilea 269 Roma CURRICOLO VERTICALE CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO
CURRICOLO VERTICALE Premessa Il Curricolo verticale d Istituto nasce dall azione congiunta della Commissione di valutazione, dei vari Dipartimenti disciplinari e dal confronto tra tutti i docenti dei tre
DettagliSCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO
SCHEMA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO La relazione deve consistere in un elaborato originale, non limitato a una semplice esposizione delle attività svolte. Esso deve evidenziare la capacità del tirocinante
DettagliGriglia di progettazione per attività Flipped Learning.
Griglia di progettazione per attività Flipped Learning. Titolo SPAZIO E FORME: CAMMINIAMO SULLA MATEMATICA Autore Breve descrizione Grado Livello Contestualizzazi one dell Unità Competenze coinvolte MARIAROSARIA
DettagliPUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo
PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo Il progetto PUZZLE - Educare alla Diversità nasce da una serie di riflessioni ed esperienze educative promosse e sperimentate dalla cooperativa Il Cardo sul
DettagliMATERIA STORIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE
MATERIA STORIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 17/18 INSEGNANTE: Minuto Sabina CLASSE: 1Bmeccanici SETTORE: INDIRIZZO: Ipsia FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la
DettagliElementi di Didattica. Corso di Laurea in Formazione Primaria
Elementi di Didattica Corso di Laurea in Formazione Primaria Didattica Generale: i testi A. Calvani (a cura), Fondamenti di didattica, Carocci, Roma, 2007 J. Bruner, Dopo Dewey, Il processo di apprendimento
Dettagli5 ISTITUTO COMPRENSIVO DONATELLO - PADOVA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE - SECONDARIA
5 ISTITUTO COMPRENSIVO DONATELLO - PADOVA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE - SECONDARIA DISCIPLINA: LINGUA INGLESE CLASSI: PRIME TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI
DettagliTITOLO UNITA DI APPRENDIMENTO : PREREQUISITI Le conoscenze ed abilità che l allievo deve possedere per poter accedere al percorso.
IMPARARE AD IMPARARE Ricerca e scoperta TITOLO UNITA DI APPRENDIMENTO : DALLA PREISTORIA ALLA STORIA: LA NASCITA DELLA SCRITTURA PRESENTAZIONE GRUPPO DOCENTI : Girgenti Lisa Pederzoli Chiara CLASSE : IV
DettagliLe competenze e i compiti di realtà
Le competenze e i compiti di realtà Mediaexpo 10 novembre 2016 Le competenze e i compiti di realtà La certificazione delle competenze Che cosa sono le competenze Gli strumenti per la valutazione e l autovalutazione
DettagliBuone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione
Buone pratiche per una nuova didattica: il CLIL e la ricerca azione a cura di Graziano Serragiotto serragiotto@unive.it CLIL Content and Language Integrated Learning Uso veicolare della lingua straniera
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ANNO SCOLASTICO.. DISCIPLINA.. DOCENTE CLASSE SEZIONE N ORE SETTIMANALI NELLA CLASSE N alunni Maschi Femmine a. Analisi della situazione di partenza Situazione
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliD.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor
D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ANGELO MUSCO. Il teatro a scuola DESCRIZIONE MODALITA ORGANIZZATIVA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA
ISTITUTO COMPRENSIVO ANGELO MUSCO Il teatro a scuola DESCRIZIONE MODALITA ORGANIZZATIVA SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA Insegnante Enrica Mallo ANNO SCOLASTICO 2015/16 Premessa Il laboratorio è
DettagliSTRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO. Maurizio Muraglia IC Valderice,
STRATEGIE PER LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO Maurizio Muraglia IC Valderice, 3.5.2017 LA MOTIVAZIONE: UNA COSTELLAZIONE DI SIGNIFICATI ASPETTATIVA LA MOTIVAZIONE NON E DELL ALLIEVO MA E DISTRIBUITA FAMIGLIA
DettagliLETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI
LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI nella Secondaria Superiore ANALISI DEL NODO DISCIPLINARE Cosa insegnare in quanto significativo Le componenti della comunicazione visiva facenti parte della Teoria
DettagliPIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DI GEOGRAFIA. (CLASSI SECONDE) secondo le Indicazioni del 2012
PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DI GEOGRAFIA (CLASSI SECONDE) secondo le Indicazioni del 2012 NUMERO UDA TITOLO PERIODO ORIENTATIVO DI SVILUPPO UDA N.1 Mi muovo e mi oriento nello spazio Ottobre/Novembre
DettagliDOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani
DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore
DettagliLA DISPERSIONE SCOLASTICA
LA DISPERSIONE SCOLASTICA DISPERSIONE SCOLASTICA CAUSA Il disagio è la causa primaria dell insuccesso scolastico. Esiste correlazione del rapporto quindi DISAGIO- DISPERSIONE DISPERSIONE SCOLASTICA EFFETTI
DettagliPromuovere le relazioni sociali a scuola:
Seminario di studio «La socializzazione emotiva nei contesti educativi per l infanzia» 28/05/2015 Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione «R. Massa» Promuovere le relazioni sociali a scuola: un
DettagliCastellammare del Golfo. DEA Formazione - Maurizio Muraglia
Castellammare del Golfo 12 settembre 2016 DEA Formazione - Maurizio Muraglia LA PERSONA COMPETENTE Ciò che caratterizza una persona come competente in un certo spazio o dominio di conoscenze, è non solo
DettagliProgetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto. Gioacchina Giambelluca
Progetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto Gioacchina Giambelluca Forze e moto Competenza/e del cittadino Risolvere problemi - Comunicare Classe 2 Contesto didattico Periodo Settembre
DettagliSe io fossi un prof di. Guida per l insegnante
Se io fossi un prof di Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - È consapevole delle proprie capacità e dei propri limiti - Dà risposte originali - È capace di produrre
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che
DettagliPROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO
Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MATEMATICA classe prima FINALITÀ/OBIETTIVI GENERALI DI MATEMATICA Fornire strumenti
DettagliIl Programma di Arricchimento Strumentale
Un momento sto pensando! Metodo Feuerstein Il Programma di Arricchimento Strumentale Basic Lo scopo ultimo di quanto si produce non è il premio, ma il piacere di utilizzare al meglio le capacità cognitive
DettagliRACCONTI E PAROLE PROGRAMMAZIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO. bambini di 4 e 5 anni A.S PREMESSA:
Scuola dell Infanzia ASILO INFANTILE DI CARITA MILENA E DONATO GREPPI Ente morale costituito nel 1895 20010 ARLUNO (Mi) - Via Marconi, 36 Telef. 02-9017091 02-42107488 Codice Fiscale 86504420158 - Partita
DettagliLeggiAmo. Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano. Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi
LeggiAmo Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano Classe IV Sezione B Insegnante Chiara Arditi Progetto curricolare I.C. 3 Gadda - Scuola Primaria San Gaetano Classe IV Sezione
DettagliP I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O
DettagliScritto da Andreas Sabato 07 Aprile :11 - Ultimo aggiornamento Sabato 07 Aprile :39
La prof.ssa Sandra Guiggiani illustra il progetto "Educazione tra pari", del quale è coordinatrice, precisando che esso si inquadra nelle attività di orientamento e di accoglienza, anche per gli alunni
DettagliLinee guida per la progettazione delle sperimentazioni
Linee guida per la progettazione delle sperimentazioni Nome PATRIZIA Cognome TRIMARCHI Scuola presidio LICEO SCIENTIFCO FERMI COSENZA Tutor FABIOLA SALERNO Area tematica e percorso di riferimento: 1. Topoi
DettagliL insieme dei numeri relativi
SCUOLA MEDIA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO CIRCOSCRIZIONE 1 A A.S. 2002-2003 COOPERATIVE-LEARNING IN MATEMATICA L insieme dei numeri relativi Progettazione e realizzazione di un modulo didattico organizzativo
DettagliManuale dell insegnante
Manuale dell insegnante Definire l Amicizia Tema: Amicizia Età: 11-15 anni Il progetto è cofinanziato dal Programma Comenius della Commissione Europea Il progetto è finanziato con il supporto della Commissione
DettagliCRIC REGISTRO PROTOCOLLO /09/ B25 - Relaz.didatt. - E. Lessico per progettare per competenze
Lessico per progettare per competenze 2016 Progettare per competenze per consentire di: Orientarsi nei diversi contesti in cui ciascuno è inserito. Adattarsi con flessibilità ai cambiamenti della società
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO "Francesco Nullo" BERGAMO
ISTITUTO COMPRENSIVO "Francesco Nullo" BERGAMO IMPARARE AD IMPARARE: un percorso che parte da lontano rigidità e condizioni di non continuità che, in alcuni casi, ostacolano la piena realizzazione delle
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE 2016/17 I DISCORSI E LE PAROLE
Scuola dell infanzia paritaria «Pie Operaie di San Giuseppe» Viale 2 Giugno, 23 40022-Castel del Rio (Bo) tel: 0542 95887 email: scuoleinfanziacdrio@libero.it PROGETTAZIONE ANNUALE 2016/17 I DISCORSI E
DettagliLA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO
LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LE 4 DIMENSIONI LE 4 DIMENSIONI L insegnante deve muoversi sempre su questi 4 piani: La relazione con l alunno La dimensione affettiva
DettagliIC BALOTTA BARCELLONA POZZO DI GOTTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO. a.s. 2017/ 2018
IC BALOTTA BARCELLONA POZZO DI GOTTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO LA RICERCA DELLA FELICITA IN UN CLIC Un sorriso arricchisce chi lo riceve e non impoverisce chi lo dà. a.s. 2017/ 2018 UDA UNITA DI APPRENDIMENTO
DettagliLe finalità della scuola e l ambiente di apprendimento
Le finalità della scuola e l ambiente di apprendimento Scuola dell infanzia di Villareia Scuola dell infanzia di Villanova Scuola dell infanzia di Cepagatti Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell Infanzia
DettagliUNITA DIDATTICA INTERDISCIPLINARE: IN GIRO PER L EUROPA SPRING DAY 2004: L AMPLIAMENTO
UNITA DIDATTICA INTERDISCIPLINARE: IN GIRO PER L EUROPA SPRING DAY 2004: L AMPLIAMENTO (PROGETTO: LA BIBLIOTECA DI MAASTRICHT) Obiettivi cognitivi generali 1. suscitare interesse verso i Paesi dell U.E.
DettagliRICERCA-AZIONE a.s. 2016/2017
RICERCA-AZIONE a.s. 2016/2017 elementi essenziali per il confronto Potenzialità della flipped classroom Classe rovesciata: uno spazio di libertà controllata (B. Devauchelle) in cui gli studenti hanno maggior
DettagliScritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32
La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto
DettagliUN VIAGGIO DI SOLA ANDATA
UN VIAGGIO DI SOLA ANDATA Insegnanti Mariagrazia Pasinetti - Anita Martinazzi Istituto canossiano Via A. Diaz, 30 - Seminario di studio Coltivare l intercultura Venerdì 23 ottobre 2009 LA PROSPETTIVA INTERCULTURALE
DettagliPROGETTO CONTINUITA Anno scolastico
PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico 2013-2014 TITOLO : RACCONTIAMO INSIEME ( il ) E' un progetto pensato e strutturato per gli alunni della scuola dell infanzia, per gli alunni delle classi quinte della
DettagliDESTINATARI. Gli alunni frequentanti la CLASSE SECONDA. TEMPO DI REALIZZAZIONE. Intero anno scolastico.
PREMESSA. Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo le parole di Confucio rispecchiano perfettamente l approccio del presente lavoro: coinvolgere il più possibile i bambini in prima persona
DettagliCURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA
ISTITUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA 3 Corso Sacchirone, 26-10022 Carmagnola (To) E-MAIL: toic8am009@istruzione.it toic8am009@pec.istruzione.it Tel. 011 9773325 Fax 011 9727757 C.F. 94067020019 CURRICOLO DI
DettagliLEGGERE AIUTA A IMPARARE, A CRESCERE E A FANTASTICARE
I.C.S. A.DIAZ LATERZA SCUOLA DELL INFANZIA A.DIAZ A.S. 2015-1016 PROGETTO LETTURA LEGGERE AIUTA A IMPARARE, A CRESCERE E A FANTASTICARE INSEGNANTE REFERENTE ANTONIA SURICO PREMESSA La lettura aiuta a crescere,
DettagliPeer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania
DettagliPianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL
Pianificazione di una Unità di Apprendimento CLIL Titolo: DISCOVERING AUSTRALIA Scuola: Scuola sec. di I grado G.Cesare Classe: 3B e 3D Nome docente/i: Lodovichetti, Manucci, Morelli, Paglierani Discipline
DettagliL ENERGIA PRENDE FORMA
L ENERGIA PRENDE FORMA S o t t o t i t o l o p e r l e c l a s s i IV A e B a.s. 2014-2015 D A L B U I O A L L A L U C E 1915 una luce nuova nella nostra città. O G G I I E R I P R E M E S S A Il progetto
DettagliProgettazione per competenze
Progettazione per competenze Fasi della progettazione Organizzazione dei concetti Definizione del percorso cognitivo Descrizione dei processi Definizione degli standard e modalità di certificazione Modalità
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO LABORATORIO DI SCUOLA MEDIA E SUPERIORE N. SCARANO DI TRIVENTO DI ALFABETIZZAZIONE ALLA LINGUA LATINA CLASSI IIª A, IIª B, IIª C
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MEDIA E SUPERIORE N. SCARANO DI TRIVENTO LABORATORIO DI ALFABETIZZAZIONE ALLA LINGUA LATINA CLASSI IIª A, IIª B, IIª C DOCENTE: Prof.ssa Maria Concetta Savino ANNO SCOLASTICO
DettagliVerso un curricolo. Tra Indicazioni Nazionali e Quadri di Riferimento INVALSI, progettare i percorsi di apprendimento per competenze chiave
Verso un curricolo sostenibile Tra Indicazioni Nazionali e Quadri di Riferimento INVALSI, progettare i percorsi di apprendimento per competenze chiave Reti di Asola e Bagnolo, marzo-giugno 2014 Le competenze
DettagliA scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica!
A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica! Il sistema scolastico lombardo SCUOLE STATALI SCUOLE PARITARIE ALUNNI SCUOLE STATALI ALUNNI S. PARITARIE DOCENTI SCUOLE STATALI DOCENTI S. PARITARIE
DettagliL INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE
Fondazione Besso di Roma L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Come affrontare con il gruppo classe la tematica dei Disturbi del Comportamento e dei Comportamenti a Rischio; l utilizzo del tutoring e dell apprendimento
DettagliIstituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura. Scuola Primaria. Anno scolastico 2016/2017 Progettazione Didattica Disciplinare per la classe II
Istituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura Anno scolastico 2016/2017 Progettazione Didattica Disciplinare per la classe II Informatica Docente: Emanuela Marino PROGETTAZIONE DIDATTICA per la classe
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
DettagliLa progettazione a ritroso. ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi
La progettazione a ritroso ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi DI COSA PARLEREMO? Introdurremo la programmazione per competenze Vedremo come è possibile
DettagliOBIETTIVO BENESSERE: GESTIRE LE EMOZIONI E LE RELAZIONI IN RSA
10 MARZO 2015 OBIETTIVO BENESSERE: GESTIRE LE EMOZIONI E LE RELAZIONI IN RSA PROGRAMMA DEI PERCORSI SEDE LEGALE E STUDIO: Via Monte Oliveto 56, 50124 firenze - P.IVA 06190020484 CELL. 347-5357983 - E-MAIL:
DettagliPIANO DI LAVORO INDIVIDUALE
PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno scolastico: 2015/2016 Prof. Ceporina Francesco Disciplina: Matematica Classe: 1ª F 1 Livelli di partenza rilevati Livello numero alunni A ottimo B- Discreto / Buono 7 C
DettagliCondizioni: connessione Wi-Fi, proiettore, tablet per ogni studente
Condizioni: connessione Wi-Fi, proiettore, tablet per ogni studente 1. diversificare le attività, riducendo la portata delle lezioni frontali intercettate le diverse intelligenze favorite la motivazione
DettagliApprendimento cooperativo
Apprendimento cooperativo Per assistenza è possibile contattare lo staff Pearson scrivendo al seguente indirizzo e-mail: formazione.online@pearson.it oppure chiamando il numero : 0332.802251 L apprendimento
DettagliQuali competenze per i nostri figli? Una riflessione fra storie personali e progetti di vita
Quali competenze per i nostri figli? Una riflessione fra storie personali e progetti di vita Cos è la competenza La competenza è la capacità di far fronte a un compito riuscendo a mettere in moto e orchestrare
DettagliLinee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio
Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza
DettagliPROGETTAZIONE DI UNA DIDATTICA DI COMPETENZA PER IL CURRICOLO VERTICALE ESPERIENZA DI AUTOFORMAZIONE IN RETE SCUOLA PRIMARIA/ SECONDARIA VERNOLE
Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d istruzione. PIANO PUGLIA Attività Gruppi di Lavoro Territoriali per le attività di ricercazione e documentazione
Dettagli0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE
Sez-0.doc 1 21/02/09 0 Introduzione 1 di 1 I N D I C E 0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.2 INTRODUZIONE 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE 0.5
DettagliGriglia per l osservazione del docente neoassunto da parte del Tutor. Informazioni di contesto
Griglia per l osservazione del docente neoassunto da parte del Tutor Docente neoassunto Docente tutor Scuola dell Infanzia primaria secondaria di.. grado Osservazione concordata con il docente non concordata
DettagliI.S.I.S. Guido Tassinari di POZZUOLI Sede: via Fasano, Pozzuoli (Napoli)
I.S.I.S. Guido Tassinari di POZZUOLI Sede: via Fasano, 13-80078 Pozzuoli (Napoli) Tel :0815265754 - Fa : 0815266764 Sito Web : www.itispozzuoli.it - E-Mail : nais09100c@istruzione.it PIANO DI LAVORO ANNUALE
DettagliITALIANO MACROCOMPETENZE
ITALIANO CLASSI I II III CONOSCITIVE SAPER: -comprendere comunicazioni orali di tipologia diversa -individuare lo scopo della comunicazione -cogliere il contenuto di testi di vario genere - distinguere
DettagliLife Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012
Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MATTEO RIPA - EBOLI
ISTITUTO COMPRENSIVO MATTEO RIPA - EBOLI PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LETTURA Anno scolastico 2014 / 2015 TITOLO: Il verbo leggere non sopporta l imperativo PREMESSA Il Progetto di Educazione alla lettura
DettagliPotenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso
Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di
Dettagli