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1 BOZZA DI LAVORO Facoltà di Architettura C.d.L. Magistrale in Architettura (Restauro) Esercizio professionale a.a. 2013/2014 parte 15 Arch. Armando Bueno Pernica studiobueno.jimdo.com Le slides seguenti rappresentano un primo approccio metodologico ai temi del corso che verranno trattati nel corso delle lezioni in aula. Non costituiscono, pertanto, trattazione esaustiva della materia, per lo studio della quale si rimanda ai testi didattici fondamentali ed alla normativa di riferimento. L uso non autorizzato delle informazioni qui contenute non è consentito, salvo citazione della fonte.

2 Gestione del cantiere Organizzazione del cantiere a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 2

3 Gestione del cantiere Organizzazione del cantiere a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 3

4 Gestione del cantiere Organizzazione del cantiere di una diga a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 4

5 POS (Piano operativo di sicurezza) È il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, in cui devono essere riportate le informazioni relative a quello specifico cantiere e valutati i rischi a cui sono sottoposti gli addetti dell'impresa. Il POS è un documento essenziale ed indispensabile al fine di prevenire, limitare e ridurre al minimo i rischi per gli addetti alle lavorazioni, in grado di fornire una serie di elementi indicativi di comportamento e indirizzo sulla sicurezza. Il POS deve essere sempre redatto da tutte le imprese che entrano in un cantiere temporaneo o mobile per svolgere il proprio lavoro. Pertanto deve essere sempre presente in cantiere. Costituisce, altresì, integrazione al piano di sicurezza e coordinamento (PSC); quando non è stato redatto il piano di sicurezza e coordinamento il Piano Operativo viene definito Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS). Tutte le ditte che abbiano lavoratori dipendenti sono tenute alla redazione dei POS (Imprese edili in genere, impiantisti, lattonieri, fabbri, falegnami, vetrai, imbianchini e tinteggiatori, giardinieri, ecc.) Il PSS, redatto a cura dell'appaltatore o del concessionario, contiene gli stessi elementi del PSC, con esclusione della stima dei costi della sicurezza. a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 5

6 Il POS contiene almeno i seguenti elementi: a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono: 1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere; 2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi sub affidatari; 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato; 4) il nominativo del medico competente ove previsto; 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa; b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice; c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore; g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto; i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere. a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 6

7 PIMUS (Piano per il Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi) E il documento operativo da mettere a disposizione degli addetti ai lavori riportante la concreta procedura di montaggio/smontaggio ed eventualmente trasformazione del ponteggio nonché le informazioni sui parametri di impiego e sulle manutenzioni/verifiche da eseguire in fase di utilizzo. E finalizzato a garantire: la sicurezza del personale addetto al montaggio e smontaggio; la sicurezza di chi utilizzerà il ponteggio; la sicurezza di persone terze (lavoratori e non) che potrebbero interferire con le fasi di montaggio/smontaggio ma anche in fase di utilizzo (ad esempio lavoratori che nelle vicinanze svolgono altre attività, residenti di un edificio, persone in transito su percorsi pedonali adiacenti ). a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 7

8 PIMUS (Contenuti minimi All. XXII, TUS) Dati identificativi del luogo di lavoro impalcato, distanza tra ponteggio (filo Identificazione del datore di lavoro che impalcato di servizio) e opera servita, ecc. procederà alle operazioni di montaggio e/o Descrizione dei DPI utilizzati e loro modalità trasformazione e/o smontaggio del ponteggio d uso con riferimento all eventuale sistema di Identificazione della squadra di lavoratori arresto caduta e relativi punti di ancoraggio addetti alle operazioni Descrizione delle attrezzature utilizzate Identificazione del ponteggio durante le operazioni Disegno esecutivo del ponteggio, dal quale Misure di sicurezza da adottare in presenza di risultino: linee elettriche, aree nude in tensione Generalità e firma del progettista Tipo e modalità di realizzazione degli ancoraggi Sovraccarichi massimi per metro quadrato di Misure di sicurezza da adottare in caso di impalcato cambiamento delle condizioni meteorologiche Indicazione degli appoggi e degli ancoraggi pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e Progetto del ponteggio, quando previsto dei lavoratori Indicazioni generali per le operazioni di Misure di sicurezza da adottare contro la montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio, caduta di materiali e oggetti evidenziando: delimitazione, viabilità, Illustrazione delle modalità di montaggio, segnaletica, ecc. trasformazione e smontaggio, con sequenze Modalità di verifica e controllo del piano di passo dopo passo appoggio del ponteggio (portata della Descrizione delle regole da applicare durante superficie, omogeneità, ripartizione del carico, l uso del ponteggio elementi di appoggio, ecc.) Indicazione delle verifiche da effettuare prima Modalità di tracciamento del ponteggio, del montaggio e durante l uso. impostazione della prima campata, controllo della verticalità, livello/bolla del primo a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 8

9 Grafico esemplificativo di ponteggio a più piani di servizio e modalità di montaggio a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 9

10 Dispositivi di protezione individuale (1/2) La mancata messa a disposizione da parte del datore di lavoro o del dirigente dei DPI comporta la sanzione penale dell arresto da tre a sei mesi o l ammenda da a euro. 1. Protezione del cranio (Elmetti di protezione) 2. Protezione del piede (Scarpe di sicurezza, con suola imperforabile, con suola perforabile, con tacco o suola continua, a slacciamento rapido) 3. Protezione degli occhi o del volto (Occhiali di protezione, visiere, maschere di protezione) 4. Protezione delle vie respiratorie (Autorespiratori) 5. Protezione dell udito (Otoprotettori) a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 10

11 Dispositivi di protezione individuale (2/2) 6. Protezione del tronco, delle braccia e delle mani (Indumenti protettivi, difficilmente infiammabili, grembiuli imperforabili, di cuoio, bracciali, guanti, a maglia metallica) 7. Indumenti di protezione contro le intemperie 8. Indumenti fosforescenti 9. Attrezzature di protezione anticaduta (Imbracature di sicurezza) 10. Attacco di sicurezza con corda 11. Protezione dell epidermide a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 11

12 Sistemi di arresto di caduta Schema metodologico di analisi del rischio IDENTIFICAZIONE DEL PERICOLO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO Identificare il pericolo di caduta dall alto e stimare le probabilità di accadimento e la conseguenza di ciascun pericolo PROTEZIONE COLLETTIVA RISCHIO RESIDUO ELIMINAZIONE DEL RISCHIO Eliminare le necessità di accesso alla zona a rischio di caduta, spostando l oggetto in altro luogo SOSTITUZIONE Fornire mezzi alternativi di accesso al luogo di intervento in modo da evitare il rischio di caduta ISOLAMENTO DEL RISCHIO Provvedere ad isolare il luogo di rischio di caduta, circoscrivendolo con opportune chiusure o parapetti Dispostivi di Protezione Individuale INIZIO ATTIVITÀ INIZIO ATTIVITÀ INIZIO ATTIVITÀ INIZIO ATTIVITÀ a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 12

13 Sistemi di arresto di caduta Classificazione dei DPI anticaduta CINTURE DI SICUREZZA PER L INDUSTRIA DISPOSITIVI INDIVIDUALI PER IL POSIZIONAMENTO SUL LAVORO E LA PREVENZIONE DELLE CADUTE DALL ALTO. SISTEMI DI POSIZIONAMENTO SUL LAVORO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO SISTEMI DI ARRESTO CADUTA DISPOSITIVI DI DISCESA SISTEMA DI ARRESTO CADUTA CON DISPOSITIVO DI ARRESTO CADUTA DI TIPO RETRATTILE SISTEMA DI ARRESTO CADUTA CON DISPOSITIVO ANTICADUTA DI TIPO GUIDATO SU LINEA DI ANCORAGGIO RIGIDA SISTEMA DI ARRESTO CADUTA CON DISPOSITIVO ANTICADUTA DI TIPO GUIDATO SU LINEA DI ANCORAGGIO FLESSIBILE SISTEMA DI ARRESTO CADUTA CON ASSORBIMENTO DI ENERGIA a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 13

14 DPI ante litteram Tipico impalcato a contrappeso di fortuna! (Foto da Web) Dispositivo di protezione individuale del cranio? (Foto da Web) a.a.2013/2014 Armando Bueno Pernica 14

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