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1 I multipli di mercato ed il capitale economico Tra i metodi che trovano maggiore diffusione nella valutazione del capitale economico delle aziende, i multipli di mercato hanno trovato un crescente impiego soprattutto nell ultimo decennio. La dottrina ha individuato numerosi multipli impiegabili nella valutazione tra cui Entity Value/EBITDA e Price/Earning sono quelli che hanno trovato la maggiore diffusione. Tale metodologia può essere applicata attraverso due differenti approcci: - i multipli di società comparabili; - i multipli di transazioni comparabili. Tra queste si presenta il primo approccio in quanto lo si ritiene più semplice da applicare in termini di informazioni da rilevare. In particolare, tale metodologia consiste nel determinare multipli di società che per settore di attività, dimensioni e caratteristiche strutturali sono comparabili con quella oggetto di valutazione. L applicazione avviene seguendo differenti step. Il primo passo consiste nell individuare la grandezza di natura contabile che meglio rappresenta la redditività del settore in cui opera l azienda e, di conseguenza, del multiplo che si vuole impiegare. In generale, possono essere utilizzati l EBIT, l EBITDA o l utile netto. Successivamente occorre selezionare un campione di imprese che siano comparabili con quella oggetto di valutazione. Per tali società occorre rilevare i relativi multipli. In particolare, esistono numerose banche dati utilizzabili tramite internet (Bloomberg, Standard & Poors, Value line, Il Sole 24 Ore) che forniscono tali informazioni e che pertanto consentono di rilevare i dati in modo tempestivo. Questo step è senza dubbio la fase più delicata dell applicazione della metodologia in oggetto poiché aziende simili possono presentare multipli significativamente differenti e, se si considera l assoluta impossibilità di individuare imprese perfettamente comparabili si comprende come, in tale ambito, il lavoro del perito possa essere particolarmente complesso. 1 / 6

2 In particolare, in sede applicativa capita sempre di trovare imprese che operano nello stesso settore di attività ma che presentano anche caratteristiche che le distinguono dall azienda da valutare (internazionalizzazione, quotazione in mercati regolamentati, sono conglomerati che operano in più settori di attività, presentano canali di distribuzione differenti). Tale situazione va attentamente valutata e spetterà al perito individuare quelle imprese che, nonostante le differenze, risulta più corretto utilizzare. Individuate le aziende comparabili e rilevati i relativi multipli occorre determinare la media semplice di questi ultimi al fine di individuare un multiplo medio di settore. Infine, quest ultimo viene moltiplicato per la grandezza contabile dell azienda da valutare. Quest ultima fase consente di determinare l Equity value (valore economico del capitale di rischio) se come multiplo si utilizza Price/Earning o l Entity value (valore dell impresa nel suo complesso) se invece si utilizza Entity Value/EBITDA. Come evidenziato in un precedente intervento (Il Quotidiano Ipsoa, 10 ottobre 2011), in quest ultimo caso si passa all Equity value sommando o sottraendo (dipende dal segno assunto) all Entity value la posizione finanziaria netta dell azienda oggetto di valutazione. Inoltre, al fine di considerare il ridotto livello di liquidità dei titoli rappresentativi del capitale di rischio delle aziende oggetto di valutazione non quotate in mercati regolamentati, è prassi ridurre l Equity value ottenuto di una percentuale che oscilla tra il 30% ed il 40% (tali valori sono il risultato di varie ricerche sviluppate in ambito universitario). In particolare: EVi = [(Entity Value/EBITDA)EBITDAi] Wi = (EVi ± PFNi) (1 30%) dove: EVi è l Entity Value dell azienda oggetto di valutazione; Entity Value/EBITDA è il multiplo medio determinato per le aziende comparabili; EBITDAi è l EBITDA dell azienda oggetto di valutazione; 2 / 6

3 PFNi è la posizione finanziaria netta dell azienda oggetto di valutazione; Wi esprime l Equity Value dell azienda oggetto di valutazione. Oppure: Wi = [(Price/Earning)Earningi] (1 30%) dove: Price/Earning è il multiplo medio determinato per le aziende comparabili; Earningi è l utile netto dell azienda oggetto di valutazione; Wi esprime l Equity Value dell azienda oggetto di valutazione. Per meglio chiarire la procedura si presenta il seguente esempio. Si ipotizzi che, al fine di ampliare la propria quota di mercato, l azienda A decide di acquisire B attribuendo al proprio consulente il compito di valutare l azienda target. In particolare, A risulta quotata sul mercato regolamentato pertanto il perito decide di applicare la metodologia dei multipli in quanto utilizzati dagli operatori di borsa per valutale le società quotate. B non risulta però quotata e pertanto il consulente deve ricorrere a multipli di società comparabili per determinare il multiplo medio necessario per la valutazione. In particolare, il perito decide di applicare sia Entity Value/EBITDA che Price/Earning al fine di determinare un intervallo di valori nell ambito del quale si posiziona quello del capitale economico dell impresa B. Nelle tabelle seguenti sono riportati i valori impiegati nella valutazione. 3 / 6

4 Specificamente, applicando il primo multiplo il valore dell azienda B risulta essere pari a (valori in migliaia) mentre con il secondo risulta (valori in migliaia). Entity Value/EBITDA (valori in migliaia di euro): Entity Value/EBITDA medio EBITDA di B Entity value PFN Equity value (W) Wi(1 30%) 8, / 6

5 Price/Earning (valori in migliaia di euro): Price/Earning medio Earning di B Equity value (W) Wi(1 30%) 13, / 6

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