di Massimo Simone Amministrazione e Finanza >> Gestione amministrativa
|
|
- Bruno Rinaldi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I VANTAGGI DELLA DIVERSIFICAZIONE DEL BUSINESS PER AZIENDE CICLICHE E STAGIONALI di Massimo Simone Amministrazione e Finanza >> Gestione amministrativa
2 IL QUESITO Si analizza il tema della diversificazione del business, problematica che interessa soprattutto quelle realtà aziendali che operano in settori fortemente ciclici o altamente stagionali. Per «diversificazione del business» s intende l entrata di un impresa o di un gruppo industriale in una nuova linea di attività, attraverso lo sviluppo interno oppure attraverso acquisizioni ed alleanze strategiche. La diversificazione deve essere considerata in un ottica prettamente strategica da parte dell azienda. Tale scelta, infatti, potrebbe dare all impresa l opportunità di limitare il rischio correlato alla propria attività, stabilizzando i risultati attraverso la combinazione di business con caratteristiche e peculiarità diverse. La diversificazione del rischio aziendale, infatti, rappresenta sicuramente un arma in più per far fronte sia a periodi di congiuntura sfavorevole che possono colpire determinati settori «a rischio», nel caso di aziende altamente cicliche, sia a determinate problematiche correlate alle caratteristiche del proprio business nel caso di realtà imprenditoriali che operano in settori fortemente stagionali. La diversificazione consiste in una scelta strategica che risulta ad oggi non tanto praticata e messa in atto dagli operatori industriali, ma che è invece tipica dei gestori di portafoglio e degli investitori professionali, solitamente portati ad una visione di diversificazione del rischio, quest operazione comporta tutta una serie di analisi preliminari volte allo studio ed alla fattibilità dell intero processo strategico che s intende mettere in atto. Un operazione di diversificazione si estrinseca in una serie di fasi tra loro strettamente collegate, partendo dalla fase preliminare di definizione del business fino ad arrivare a tutto il processo decisionale strategico che si viene ad articolare nelle fasi della formulazione, valutazione ed attuazione. Occorre, inoltre, non trascurare tutte le problematiche di natura organizzativa e di pianificazione che possono scaturire dalla messa in atto dell intero processo strategico. Proprio per tali ragioni, è fondamentale che in un operazione di diversificazione l impresa sia supportata da manager e consulenti altamente qualificati e specializzati. In particolare, una volta individuata l esigenza per l azienda di procedere ad un processo di diversificazione dell attività, occorrerà valutare attentamente quali possano essere i vantaggi o svantaggi che andrebbero a scaturire da tale strategia ed inoltre definire accuratamente le modalità con cui metterla in atto (acquisizioni, fusioni, alleanze strategiche). Ma andiamo adesso brevemente a cercare di capire come una realtà industriale possa mettere in atto una strategia di diversificazione. In sostanza, la domanda che ci si pone in tale sede è in che modo l azienda può entrare in nuovi settori. Occorre in tal senso delineare bene quelle che devono essere le strategie di sviluppo che l azienda intende perseguire. In particolare, è da verificare in primo luogo se l azienda stessa è intenzionata a mettere in atto uno sviluppo di tipo «interno» o «esterno». Attraverso lo «sviluppo interno» l impresa realizza un processo di crescita restando nei propri confini o estendendo le proprie attività. In tali circostanze, l impresa stessa ritiene di avere al proprio interno le risorse, le capacità e le competenze per crescere. Lo sviluppo interno può essere messo in atto attraverso una serie di strategie volte a: - penetrare il mercato attuale; - entrare in nuovi mercati (diversificazione di area); - sviluppare i propri prodotti (diversificazione di prodotto); - sviluppare nuovi prodotti in nuovi mercati (diversificazione di business). Un processo di diversificazione del business messo in atto internamente dall azienda si configura solitamente come una strategia di sviluppo adottata da quelle imprese che hanno al proprio interno quelle specifiche competenze che possono essere combinate ed utilizzate per entrare in un nuovo business. In tali circostanze, l impresa cerca di entrare in nuovi mercati o di sviluppare nuovi prodotti rispetto a quelli già esistenti, costituendo un unità operativa separata con propri obiettivi, proprie risorse e libera da vincoli organizzativi. Pagina 2 di 11
3 Esistono però alcuni svantaggi correlati a tale strategia di crescita interna. In primo luogo le dimensioni della nuova realtà possono rilevarsi troppo piccole rispetto a quelle medie del mercato. Inoltre, non sempre l innovazione si traduce in successo di vendite ed è facile commettere errori nella gestione dell iniziativa. Le strategie di diversificazione messe in atto attraverso uno sviluppo di tipo «esterno» si vanno solitamente a concretizzare attraverso una delle seguenti tipologie di operazioni: - fusioni ed acquisizioni; - alleanze strategiche; - operazioni di venture capital. Per fusione si intende l integrazione tra due o più imprese in una sola ed in genere tali tipologie di operazioni avvengono tra imprese di dimensioni simili. Attraverso l acquisizione, invece, un impresa ne acquista un altra e la integra nella propria struttura. Le alleanze strategiche, invece, consistono in una serie di accordi basati sulla reciprocità tra imprese che mantengono la rispettiva indipendenza. Da ultimo, il venture capital è quello strumento che consente di entrare in un nuovo business con capitale esterno all impresa che diversifica e con un basso livello di coinvolgimento da parte del management. Occorre comunque rilevare come esistano delle difficoltà alla messa in atto di operazioni di venture capital. In particolare, tali difficoltà possono derivare dalla mancanza di adeguate capacità del management della venture, obiettivi divergenti tra l impresa che investe ed il management della venture, problemi di carattere legale, ed altro ancora. LA SCELTA Si esaminano ora per ciascuna tipologia di azienda, ciclica o stagionale, quali possono essere le strade strategiche potenzialmente perseguibili per ovviare alle problematiche gestionali che contraddistinguono tali tipologie di settori. Aziende cicliche Le imprese che operano e svolgono la propria attività in settori fortemente ciclici o che riflettono notevolmente dell andamento congiunturale, dovrebbero perseguire politiche strategiche volte alla diversificazione del rischio. Solo diversificando, infatti, ed allargando il proprio business ad altre attività con caratteristiche settoriali differenti rispetto al core business, saranno in grado di fronteggiare i periodi congiunturali sfavorevoli. (Tavola 1) Tavola 1 Aziende cicliche: caratteristiche CARATTERISTICHE Operano in settori che sono influenzati in maniera dominante dall andamento congiunturale ALCUNI ESEMPI Aziende meccaniche e metalmeccaniche Aziende edili e di costruzioni STRATEGIE PERSEGUIBILI Diversificazione del business e delle aree di mercato Attento studio e monitoraggio degli andamenti congiunturali Il problema principale è quello correlato al reperimento dei mezzi finanziari necessari per mettere in atto un processo di tale portata. In realtà, proprio per tali motivazioni, sono solitamente le aziende strutturate sotto forma di grandi gruppi o di holding industriali ad intraprendere una strategia di diversificazione del business. Pagina 3 di 11
4 E difficile, infatti, che un azienda operante in settori ciclici, anche di grandi dimensioni, possa perseguire tale strada strategica per la diversificazione dei propri rischi industriali. Piuttosto, tali aziende, più che ad una vera e propria diversificazione del business, possono optare per una strategia di diversificazione delle proprie aree di mercato. Molto spesso, infatti, per fronteggiare il rischio correlato all andamento congiunturale di un determinato paese, può essere conveniente operare in mercati alternativi; tali strategie sono molto diffuse, anche in realtà aziendali di medio-piccole dimensioni. E chiaramente necessario anche in queste circostanze effettuare una serie di investimenti ed esborsi finanziari che in realtà non tutte le aziende possono permettersi di sostenere. Nella Tavola 2 viene riportato, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, un elenco di alcuni settori dell economia italiana ed il loro grado di ciclicità. Tavola 2 Alcuni settori dell economia italiana: caratteristiche Estrazioni di minerali Industrie alimentari Industrie tessili e dell abbigliamento Industrie conciarie Industrie del legno Produzione metallo Fabbricazione macchine ed apparecchi meccanici Fabbricazione dei prodotti di carta, stampa, e editoria Aciclico Fortemente ciclico Fortemente ciclico Ciclico Ciclico Fortemente ciclico Fortemente ciclico Ciclico Aziende stagionali L elemento che più di ogni altro condiziona queste aziende è rappresentato dalla gestione del capitale circolante e dall andamento incostante delle tempistiche di incasso e di pagamento. Un esempio tipico di realtà stagionali è rappresentato dall azienda produttrice di giocattoli. In tale realtà l andamento delle vendite non risulta del tutto costante, ma si concentra solamente in determinati periodi (Natale o estate). Tale tipologia di azienda, quindi, incasserà prevalentemente a gennaio o nel periodo giugno-luglio, mentre sarà costretta a sostenere nel corso degli altri mesi dell anno tutta una serie di uscite finanziarie correlate ai propri costi fissi, primi fra tutti quelli relativi al costo del lavoro. Un altro esempio tipico di azienda stagionale è rappresentato da un impresa alimentare specializzata nella vendita di panettoni. Anche in tali circostanze le vendite si concentreranno in un determinato periodo dell anno (Natale), mentre occorrerà sostenere tutta una serie di costi fissi nel corso dell esercizio. Quali possono essere le strade percorribili per ovviare a problematiche legate a situazioni di forte stagionalità? Alcune aziende spesso decidono di allargare il proprio business ad altri settori; in particolare, in tali circostanze il settore della grande distribuzione organizzata potrebbe senza dubbio rappresentare un ottimo business alternativo. Le aziende della GDO presentano alcuni connotati estremamente tipici che le contraddistinguono notevolmente da qualsiasi altra tipologia d impresa. In particolare, la caratteristica più significativa è rappresentata da un livello di Capitale Circolante Netto negativo, fenomeno da ricondursi alla circostanza in base alla quale tali aziende, proprio per la loro attività, incassano praticamente cash, mentre presentano una dilazione media di pagamento dei propri fornitori di circa giorni; sotto l aspetto finanziario, inoltre, tali aziende evidenziano un elevata capacità di generazione di cassa, dovuta proprio ai connotati tipici del settore di appartenenza. L ingresso in settori «ad elevata generazione di cassa» potrebbe quindi rappresentare una scelta strategica ottimale per ovviare a determinate problematiche inerenti il reperimento di mezzi finanziari in determinati periodi dell anno. In virtù delle caratteristiche suesposte (riassunte in Tavola 3), quindi, tali aziende spesso rappresentano un opzione alternativa per gruppi che operano in settori fortemente stagionali. In tali tipologie di aziende è fondamentale che il management aziendale, al fine di mantenere un livello di capitale circolante e di indebitamento entro limiti fisiologici, verifichi con estrema attenzione l andamento di tali aggregati e predisponga un piano finanziario di breve periodo per monitorare costantemente il livello di indebitamento. Pagina 4 di 11
5 Per far questo, è necessario che lo stesso management abbia a disposizione tutti quegli strumenti che gli consentano di intervenire qualora tale livello dovesse raggiungere valori che superino il loro limite fisiologico. Solitamente, per mantenere un livello di indebitamento entro soglie contenute, una variabile su cui occorre attentamente intervenire è rappresentata dal capitale circolante aziendale. Esso, infatti, rappresenta un importante fonte di assorbimento e di generazione di risorse monetarie e da un ottimizzazione della sua gestione possono scaturire notevoli e consistenti vantaggi nella gestione aziendale. Occorre però rilevare come spesso, in aziende che presentano un elevata stagionalità, risulta difficile se non impossibile intervenire sul circolante per reperire cassa, proprio in virtù del fatto che è il mercato ad imporre determinate regole e vincoli ai quali bisogna strettamente adeguarsi per non restarne esclusi. Inoltre, le politiche di intervento sulla gestione del circolante sono spesso riservate soltanto a pochi soggetti e dipendono essenzialmente dal potere contrattuale che detiene la singola azienda. Quando parliamo di piccole entità o di aziende con marchi poco diffusi risulta difficile, se non addirittura impossibile, modificare la struttura del proprio capitale circolante. Nel caso in cui, quindi, un azienda non sia in grado di intervenire sulla struttura del proprio capitale circolante, l unico rimedio che possa far sì che l impresa sia attrezzata ad affrontare tali scompensi temporanei di liquidità causati dal proprio business è quello di avere a disposizione strumenti che possano permettere al management aziendale, come detto in precedenza, di monitorare puntualmente il proprio livello di indebitamento nel corso dell esercizio. Il costante monitoraggio del livello di indebitamento, infatti, consentirà al management di attrezzarsi per tempo qualora dovessero verificarsi momenti di scopertura temporanea correlati al proprio business, individuando i mezzi finanziari più accessibili e quelli economicamente più convenienti. Tavola 3 Aziende stagionali: caratteristiche CARATTERISTICHE Operano in settori in cui l andamento delle vendite e degli incassi non risulta regolare nel corso dell esercizio ALCUNI ESEMPI Aziende industriali (giocattoli, abbigliamento, elettrodomestici) Aziende alimentari per determinati prodotti stagionali Aziende di servizi operanti nel settore turistico STRATEGIE PERSEGUIBILI Diversificazione del business Costante controllo e monitoraggio del livello di indebitamento Adeguata e razionale pianificazione degli investimenti I NUMERI Gli esempi pratici riportati fanno riferimento a due aziende italiane operanti l una in un settore altamente stagionale e l altra in un business fortemente ciclico. In questo contributo ci si limiterà soltanto a descrivere le scelte strategiche messe in atto dal management aziendale delle due realtà in esame per far alle problematiche tipiche dei settori di appartenenza. La Alpha S.p.a. opera nel settore della produzione di panettoni, pandori e colombe. Per ovviare al problema correlato alla stagionalità del proprio business, nel 2003 la Alpha S.p.a. ha deciso di procedere all acquisizione di una realtà aziendale di medio-piccole dimensioni, ma con una consistente quota di mercato nel settore della produzione di dolciumi e caramelle. In realtà, per la Alpha S.p.a. la scelta strategica in esame ha comportato un consistente esborso in termini finanziari, ma grazie all intervento del proprio azionariato ed al coinvolgimento nell operazione di un partner finanziario, l azienda è riuscita a mettere in atto le strategie prefissatesi. Pagina 5 di 11
6 L operazione di acquisizione ha comportato una stabilizzazione dell andamento delle vendite, dal momento che l azienda ha diversificato la tipologia dei propri prodotti. Nelle Tavole 4 e 5 è stato evidenziato l andamento mensilizzato delle vendite dell azienda in esame, avendo riguardo sia al periodo pre-acquisizione (2003) sia a quello post-acquisizione (2004). Tavola 4 - Alpha S.p.a.: andamento mensilizzato delle vendite pre-acquisizione Esercizio , , , , , ,00 0,00 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Pagina 6 di 11
7 Tavola 5 Alpha S.p.a.: andamento mensilizzato delle vendite post-acquisizione - Esercizio , , , , , ,00 0,00 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Come si evince chiaramente dalle Tavole, l azienda, prima dell acquisizione, concentrava le proprie vendite ed i propri incassi soltanto in determinati periodi dell anno (Pasqua e Natale), trattando esclusivamente prodotti a forte stagionalità. Nel corso del 2004, dopo l operazione di acquisizione, si nota palesemente come il livello delle vendite si sia notevolmente stabilizzato nel corso dell esercizio, e questo a vantaggio della propria gestione finanziaria. Un altro esempio cui si intende fare riferimento è quello relativo ad un azienda industriale operante nel settore metalmeccanico. In particolare, il management della Beta S.p.a., azienda romagnola operante in un settore altamente ciclico, ha deciso nel corso del 2004 di mettere in atto una strategia volta alla diversificazione per fronteggiare adeguatamente i rischi correlati alla particolarità del proprio settore. In particolare, per la Beta S.p.a. si erano prospettate diverse scelte strategiche alternative potenzialmente perseguibili: diversificazione del business; diversificazione del mercato. Dopo accurate valutazioni, il management aziendale ha deciso di optare verso una strategia rivolta ad una diversificazione del proprio mercato. In particolare, la diversificazione del business necessitava di forti investimenti che la società romagnola non aveva né la struttura né le disponibilità finanziarie per sostenere. Alla luce di tali considerazioni è risultato conveniente optare per una strategia volta alla diversificazione di mercato, dal momento che quest ultima scelta, seppur onerosa, avrebbe comunque garantito all azienda di diversificare il rischio correlato al proprio settore di appartenenza. Pagina 7 di 11
8 In particolare, l azienda romagnola, nel corso dell esercizio 2002 (Tavola 6), ha visto concentrare la maggior parte del proprio volume d affari sul mercato tedesco, con circa l 88,5% delle vendite (solo l 11,5% era destinato al mercato interno). Nell ottica di una politica di diversificazione del business il management ha deciso due anni addietro di procedere alla penetrazione di nuovi mercati di sbocco (mercato americano) attraverso l acquisizione di un diretto concorrente. L acquisizione del competitors ha permesso all azienda di ritagliarsi allo stato attuale una consistente percentuale di vendite nel mercato americano (circa il 25% nel corso dell esercizio 2004) e questo ha comportato sicuramente, nell ottica di una politica volta alla diversificazione del rischio, un passo sicuramente significativo. (Tavola 7) Tavola 6 Alpha S.p.a.: Beta S.p.a.: i mercati di sbocco pre-diversificazione - Esercizio 2002 Italia 11,5% Germania 88,5% Pagina 8 di 11
9 Tavola 7 Alpha S.p.a.: Beta S.p.a.: i mercati di sbocco post-diversificazione - Esercizio 2004 Stati Uniti 24,8% Italia 8,8% Germania 66,4% Inoltre, per il prossimo esercizio gli obiettivi del management aziendale saranno quelli di acquisire un altro diretto concorrente nel mercato americano, e questo incrementerà ulteriormente la propria quota di mercato. Tale politica di diversificazione, messa in atto sostenendo ingenti sforzi sotto il profilo finanziario, ha permesso alla Beta S.p.a. di ripartire nel breve periodo il rischio d impresa in mercati diversi, in modo da non essere penalizzata eccessivamente dal fatto di operare in un settore fortemente ciclico. Infatti, solitamente il ciclo dell economia italiana, ed in genere europea, riflette l andamento dell economica statunitense a distanza di tempo. In particolare, solitamente ad un periodo di crescita dell economia europea corrisponde un periodo di stagnazione dell economia americana indirizzato ad un periodo di recessione. Queste tendenze permetteranno all azienda romagnola di avere la possibilità di sfruttare al meglio la propria presenza nei diversi mercati e di non essere penalizzata in caso di momenti di congiuntura sfavorevole in uno di essi, compensando tali squilibri con l andamento del mercato alternativo. IL PARERE Alla luce di quanto si è avuto modo di constatare in questo intervento, la diversificazione del business rappresenta una scelta strategica sicuramente da perseguire per quelle aziende che operano in quei settori economici altamente ciclici o fortemente stagionali. Occorre però considerare che, come visto in precedenza, soltanto pochi soggetti possono perseguire tali politiche di diversificazione, e dovrà necessariamente trattarsi di grandi gruppi industriali o di vere e proprie holding industriali che abbiano le potenzialità ed i mezzi finanziari necessari per procedere alla messa in atto di tali strategie. Una scelta di diversificazione, infatti, comporta sicuramente per l azienda il sostenimento di ingenti esborsi finanziari, che possono essere necessari sia per l acquisizione di una nuova realtà aziendale sia per l apertura di eventuali centri produttivi in nuovi mercati. E chiaro, quindi, come tale strategia potrà essere messa in atto soltanto ed esclusivamente da un numero limitato di soggetti. Pagina 9 di 11
10 Per quelle realtà che non hanno le disponibilità finanziarie per mettere in atto tali strategie, le strade perseguibili restano comunque molteplici. Per le aziende stagionali, è fondamentale cercare di monitorare costantemente il livello di indebitamento e pianificare attentamente la propria gestione finanziaria ed eventuali investimenti, in considerazione del fatto che l andamento delle vendite risulterà alquanto irregolare. Per quelle aziende cicliche sarà invece fondamentale tenere sotto stretta osservazione l andamento congiunturale, cercando di sfruttare il più possibile i periodi di congiuntura favorevole e nel contempo attrezzarsi adeguatamente per affrontare situazioni congiunturali negative. E fondamentale, comunque, che la gestione di tali particolari realtà aziendali sia affidata alla professionalità ed alla competenza di manager qualificati e di consulenti specializzati. Pagina 10 di 11
11 GLOSSARIO Core Business Letteralmente in lingua anglosassone significa core, nocciolo, centro e business, attività. In tema imprenditoriale sta ad indicare l'insieme dei servizi logistici, di manutenzione e simili che costituiscono il nucleo di un'attività produttiva. Holding industriale Società finanziaria che può esercitare il controllo su altre società delle quali possiede la maggioranza delle azioni.. Documento reperibile, assieme ad altre monografie, nella sezione Dossier del sito Documento pubblicato su licenza di WKI - Ipsoa Editore Fonte: Amministrazione & Finanza Quindicinale di gestione, pianificazione e controllo aziendale Copyright: WKI - Ipsoa Editore Pagina 11 di 11
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliLE MODALITÀ DI CREAZIONE DEI GRUPPI AZIENDALI
LE MODALITÀ DI CREAZIONE DEI GRUPPI AZIENDALI INDICE Le tipologie di processo Le modalità concrete di costituzione Acquisizione di partecipazioni di controllo in altre società Filiazione (costituzione
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.
DettagliPreventivo finanziario Esercizio anno
Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12
DettagliANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione
DettagliOgni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il
Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliLA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.
LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. E COAN) Prof.ssa Claudia SALVATORE Università degli Studi del Molise
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La struttura plurifunzionale b) La struttura
DettagliROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato
Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità aziendale Novembre 2013 Indice 1. Introduzione 2. La responsabilità della Direzione 3. La responsabilità del revisore 4. Gli indicatori per valutare la continuità
DettagliPirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013
Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell
DettagliL azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A
L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di
DettagliRISCHIO E CAPITAL BUDGETING
RISCHIO E CAPITAL BUDGETING Costo opportunità del capitale Molte aziende, una volta stimato il loro costo opportunità del capitale, lo utilizzano per scontare i flussi di cassa attesi dei nuovi progetti
DettagliCamfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie
Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013 Acquisto e disposizione di azioni proprie Relazione illustrativa degli Amministratori e proposte di deliberazione CAMFIN Società per Azioni Sede
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliLa riclassificazione del bilancio d esercizio
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliGESTIONE DELLA CAPACITA
Capitolo 8 GESTIONE DELLA CAPACITA Quale dovrebbe essere la capacità di base delle operations? (p. 298 e segg.) 1 Nel gestire la capacità l approccio solitamente seguito dalle imprese consiste nel fissare
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliBelowthebiz idee in rete
Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Il principio di economicità aziendale b) L economicità e l efficienza c) Il sistema dei rischi nella gestione d impresa d) L economicità e l equilibrio finanziario
DettagliCosti unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180
SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliI flussi finanziari strutturati secondo lo schema del flusso di cassa disponibile: Obiettivo principale
L impostazione dell analisi: 5 possibili approcci [3] L approccio dei flussi di cassa l approccio dello schema di raccordo degli indici l approccio dello sviluppo sostenibile l approccio dei flussi di
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliProposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA
Proposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA 1. PREMESSA Con il presente documento, la Cassa Conguaglio per il Settore
DettagliANALISI DELLE POLITICHE DI INVESTIMENTO. Docente: Prof. Massimo Mariani
ANALISI DELLE POLITICHE DI INVESTIMENTO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 INDICE DEGLI ARGOMENTI Il capitale circolante netto commerciale Indici di durata del capitale circolante Il capitale circolante:
DettagliLa misurazione e la previsione della domanda
La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come
DettagliPARTE A 1. Si valuti la convenienza della operazione di acquisto di una posizione di cambio a termine a tre mesi, in assenza di costi di negoziazione.
PARTE A 1 A1) L azienda Beta presenta questi due problemi: a) L azienda vende i propri prodotti ad una società straniera per un importo di 480.000 $, con pagamento a tre mesi. L azienda ha sostenuto i
DettagliConvegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00
Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione
DettagliIl Factoring e le piccole e medie imprese
Il Factoring e le piccole e medie imprese Uno strumento per migliorare le performance aziendali e ridurre i rischi finanziari delle PMI anche in ottica di Basilea 2 Marino Baratti Amministratore Delegato
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliCategorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked
Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked FEBBRAIO 2005 INDICE PREMESSA pag. 3 1. DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE pag. 4 1.1 Macro-categorie pag. 4 1.2 Fondi azionari pag. 5 1.3 Fondi bilanciati
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLa programmazione delle scelte finanziarie
Economia e gestione delle imprese II La programmazione delle scelte finanziarie dott. Matteo Rossi Benevento, 23 febbraio 2009 La gestione finanziaria La gestione finanziaria ha ad oggetto il complesso
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliL uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning
L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la
DettagliRETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze
110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo
DettagliL analisi per flussi ed il rendiconto finanziario
L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto
DettagliProgetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007
Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Corso di Progettazione del Software Proff. Toni Mancini e Monica Scannapieco Progetto PI.20060128,
DettagliCICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE
CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari
DettagliFUSIONI E ACQUISIZIONI
FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO
DettagliLe imprese di piccole e medie dimensioni (PMI)
Le imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) Corso di E-mail: andrea.calabro@uniroma2.it DEFINIZIONE DI PMI Per riuscire ad individuare una PMI occorre prendere in considerazione: PARAMETRI QUALITATIVI
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliPensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla
Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età
Dettaglil acquisizione e l utilizzo di risorse scarse contabilità dei costi contabilità industriale contabilità analitica economico-quantitative
Analisi dei Costi La gestione implica l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse, e dunque, costose. L analisi dei costi, è un momento fondamentale del sistema del controllo di gestione con l'espressione
DettagliProgetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI
Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa
DettagliIAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari
IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere
DettagliA gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati
BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le
DettagliL ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE
Convegno L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Catania, 5 dicembre 2002 SINTESI INTERVENTO DR. GAETANO SCOGNAMIGLIO Corporate Governance tradotto letteralmente significa
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
DettagliIL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010
UniCredit Group - Territorial Relations Department 18 dicembre 2009 Giovani Imprenditori di Confindustria PREMESSE GENERALI PROPOSTA PROGETTUALE E MODELLO DI RATING TIMELINE 2 PREMESSE GENERALI L OCSE
DettagliTemi speciali di bilancio
Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici
DettagliLa Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi
La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni
DettagliIFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006
IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA Direzione Commerciale Dicembre 2006 Factoring Tour: Firenze, 6 febbraio 2007 Il Factoring: è complementare, non alternativo al credito bancario; rafforza il rapporto
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliRENDICONTO FINANZIARIO
RENDICONTO FINANZIARIO IN OTTICA BASILEA 2 1 Utilità del Rendiconto finanziario L utilità del rendiconto finanziario trae motivo dal fatto che non si ha, quasi mai, coincidenza fra gli andamenti economici
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliLA GESTIONE AZIENDALE
LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione
DettagliReddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010
8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.
DettagliLezione 4. Controllo di gestione. Il controllo direzionale
Lezione 4 Il controllo direzionale Sistema di pianificazione e controllo PIANIFICAZIONE STRATEGICA PIANO 1 2 OBIETTIVI OBIETTIVI ATTIVITA 3 DI LUNGO PERIODO DI BREVE PERIODO OPERATIVA 5 BUDGET FEED-BACK
DettagliRoma, 07 novembre 2007
RISOLUZIONE N.. 316/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 07 novembre 2007 OGGETTO: Trattamento fiscale dei piani di stock option deliberati prima del 3 ottobre 2006 Opzioni parzialmente esercitate
DettagliPiano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007
Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliNote per la lettura dei report
Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliFILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR
FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore
DettagliAumenti reali del capitale sociale
Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio
DettagliIL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliL analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte)
Pagina 1 di 5 STAMPA L'ARTICOLO SALVA L'ARTICOLO L analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte) l analisi di bilancio: strutturale, per indici, per flussi (a cura Dott.
DettagliIndagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act
CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
DettagliPianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria
Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità
DettagliUNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo
Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).
DettagliLe strategie di marketing
Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliEVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA
http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità
DettagliCONVEGNO ASSORETIPMI FONDAZIONE MARCO BIAGI MODENA 20 Novembre 2014
CONVEGNO ASSORETIPMI FONDAZIONE MARCO BIAGI MODENA 20 Novembre 2014 INTERNAZIONALIZZAZIONE: IMPRESE IN RETE PER SVILUPPARE CON SUCCESSO IL PROPRIO BUSINESS Marco Palazzi - International Business Partners
DettagliFonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria
Il caso Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria di Silvia Tommaso - Università della Calabria Nella scelta delle fonti di finanziamento, necessarie alla copertura del fabbisogno
DettagliECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE
ECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia LE FORME AGGREGATIVE NELLE IMPRESE TURISTICHE 2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Globalizzazione
DettagliMODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI
MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE Private Equity e Venture Capital Il private equity e il venture capital Anni 80 Con venture capital si definiva l apporto di capitale azionario, da parte di operatori
DettagliINCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI
INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di
Dettagli