Il Messia biblico: salvezza e mediazione. Il Mediatore

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1 Bernardo Gianluigi Boschi Il Messia biblico: salvezza e mediazione. Il Mediatore ANGELICUM UNIVERSITY PRESS Roma 2016

2 2016, Angelicum University Press s.r.l. Largo Angelicum, Roma editoria@pust.it Tu i i diri i riservati ISBN

3 Prefazione È necessario precisare anzitutto sia il termine Messia sia anche il concetto di movimento messianico, intorno ai quali tanto si è dissertato in epoche moderne. Il termine Messia nell ebraico, più che un sostantivo, è un apposizione, in quanto designa non un personaggio specifico, ma varie personalità, dal patriarca al profeta, e soprattutto il re e il sacerdote, o una figura particolare come il Servo isaiano. Nel NT greco, il termine Messia è usato per Gesù solo in Giov 1, 41 e 4, 25. Tuttavia le caratteristiche dell AT sull unzione dei vari personaggi si realizzano variamente, mentre nel NT sono unificate nella persona di GESÙ, come vedremo. Il movimento messianico, come dinamica religiosa nella Bibbia, è stato introdotto particolarmente in epoca moderna, in seguito ai movimenti sociali e, se si vuole, utopici che hanno caratterizzato gli ultimi due secoli. Nella Bibbia tuttavia va colto nella sua specificità, non relegandolo esclusivamente alla cultura moderna, ma inserendolo nell alveo della comune interpretazione biblica nel corso dei tempi, dalla loro composizione alla successiva interpretazione. La radice di Messia implica il gesto dell unzione con olio 1, un azione che intende applicare a chi ne usufruisce i benefici di questo prezioso elemento naturale, al quale sono 1 Il verbo ebr, per ungere è mashach, mentre per olio il termine ebr, è shemen. (Per il suo impiego, cf B. G. BoSChI, Il segno nella Bibbia ebraica e cristiana. Antropologia e Teologia. Angelicum University Press, Roma 2015, ).

4 4 BERNARDo GIANLUIGI BoSChI attribuite qualità di ogni genere, da quelle estetiche, a quelle igieniche, da quella medicinali a quelle atletiche, fino all uso domestico dell illuminazione, oltre che dell alimentazione. Il nostro intento è di valorizzare il Messianismo con Messia, e non un generico Messianismo, più o meno senza Messia, come si è talvolta presentato, che implica una salvezza in genere, presente o futura, certamente presente e determinante nella Bibbia, ma che non designa il carattere messianico in qualche modo personale, e, per noi cristiani, cristologico del testo sacro. Le varie componenti del Messianismo 2 hanno un fondo comune che le unifica e le conduce, e che ne costituisce il tessuto connettivo. È la concezione della generazione, che determina la discendenza, e, specificamente in termini messianici, il discendente: è questa traiettoria che parte dalla creazione divina, si prolunga nella chiamata d Abramo, nella rivelazione mosaica e nel popolo, destinato alla terra promessa : una terra contesa, perduta e ritrovata, attraverso le figure profetiche, regali, sapienziali, sacerdotali e apocalittiche, che ne garantiscono la sussistenza. Nel NT la terra è il Regno di Dio, presente sulla terra, ma proiettato verso il cielo, attraverso l Incarnazione del Figlio di Dio, generato nel seno del Padre e inviato nel mondo per redimerlo, attraverso lo Spirito Santo, che genera nel grembo della Vergine GESÙ, che è appunto il Messia, il CRISTo, che realizza il piano divino di salvezza, delineato nelle Sacre Scritture. 2 Per una più completa ed articolata presentazione del Messianismo nel primo ed anche nel secondo testamento, cf B. G. BoSChI, Le origini della Chiesa. Una rilettura prospettica. EDB, Bologna 2005, 42 ss.

5 IL MESSIA BIBLICo 5 La Chiesa è la comunità dei salvati, di coloro che ereditano il Regno, attraverso Gesù Cristo. Origini del Messianismo 1- Testi allusivi ANTICO TESTAMENTO Sono quei testi che coinvolgono il padre dell umanità, Adamo, e il padre dei credenti, Abramo. a- Adamo Gen 3, 15 3 : (Dio al serpente) Inimicizia porrò tra te e la donna, il tuo seme e il suo seme: lei ti calpesterà il capo e tu le insedierai il calcagno. Il testo ebraico con seme (zera) indica la discendenza, che si opporrà al male, simboleggiato dal serpente, e questo seme infine prevarrà. C è quindi una promessa futura di salvezza, molto generica, per l umanità, discendente d Adamo e d Eva. Tuttavia la traduzione greca e alessandrina della Bibbia (LXX) sostituisce seme con autos (= egli), dando quindi un interpretazione messianica al testo sacro. Inoltre la Vulgata latina di S. Girolamo introduce addirittura il pronome ipsa (= lei), dando un interpretazione mariologica, sull onda dogmatica della definizione della Madre di Dio (Theotokos) del Concilio di Efeso (431 d.c.). 3 Cf. B. G. BoSChI, Genesi. ESD, Bologna 2007,