Non può con un certificato del genere chiedere sempre malattia, la commissione di verifica non dovrebbe comunicare il verbale alla scuola?

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1 pensione per invalido Inviato da Rosaria59-06/03/ :43 Buon giorno, Gentili colleghi, nella mia scuola ho un docente assente dal mese di ottobre per invalidità grave. Nel mese di gennaio la commissione medica di verifica lo ha ritenuto invalido al 100% non rivedibile.questo verbale, il docente non lo ha portato a scuola e si rifiuta di portarlo, continua a fruire di malattia come da certificato medico. Come bisogna comportarsi in questo caso? Che adempimenti e responsabilità ci sono per la scuola? Non può con un certificato del genere chiedere sempre malattia, la commissione di verifica non dovrebbe comunicare il verbale alla scuola? grazie. Inviato da IPSCT - 07/03/ :59 Chiedo se la pratica per la visita di inabilità al lavoro è stata fatta dalla Scuola. MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia-Direzione Generale UFFICIO IX AMBITO TERRITORIALE FOGGIA CIRCOLARE N.7 Prot. n.1492 Foggia, 26 marzo 2013 stralcio 1 Il Dirigente scolastico avvia la procedura per l accertamento nei seguenti casi: A) assenza del dipendente per malattia, superato il primo periodo di conservazione del posto previsto nei contratti collettivi di riferimento; disturbi del comportamento gravi, evidenti e ripetuti, che fanno fondatamente presumere l'esistenza dell'inidoneità psichica permanente assoluta o relativa al servizio; 1 / 7

2 C) condizioni fisiche che facciano presumere l'inidoneità fisica permanente assoluta o relativa al servizio. Nell ipotesi A, l amministrazione, prima di concedere l ulteriore periodo di assenza per malattia, deve accertare le condizioni di salute del dipendente tramite l organo medico competente, per verificare se esistono eventuali cause di permanente inidoneità psicofisica assoluta o relativa; ovviamente dovrà essere fatta preventiva comunicazione all interessato. Nelle restanti due ipotesi ( ipotesi B e C) l amministrazione può chiedere che il dipendente sia sottoposto a visita, al fine di verificare l eventuale inidoneità relativa o assoluta, sempre dandone immediata comunicazione al dipendente. stralcio 2 In tal fattispecie, il dirigente scolastico lo comunica al lavoratore, entro 30 giorni dal ricevimento del verbale medico, e risolve il rapporto di lavoro, corrispondendo l indennità sostitutiva del preavviso, ove dovuta. risposta di ipsct due anni fa Requisiti per ottenere la pensione di inabilità Quesito del 6/02/2014 Sono una docente con contratto e tempo indeterminato dal e 56 anni di età anagrafica. Considerando il preruolo e il riscatto degli anni universitari il prossimo 1 settembre avrò 35 anni di contribuzione. Nel gennaio 2011 sono stata risconosciuta invalida al 100% e in stato di handicap secondo art. 21 della legge 104/92. Attualmente le mie condizioni di salute sono peggiorate in particolare la patologia principale riguarda il mio visus, tanto da diventare ipovedente, oltre ad altre patologie che mi sono state riconosciute dalla commissione invalidi al momento della visita collegiale. Vorrei presentare domanda per la pensione per inabilità. Potete per favore indicarmi quale procedura devo seguire? 2 / 7

3 Se dovessero ritenermi idonea ad altre mansioni posso rifiutarmi e chiedere il pensionamento? Vi ringrazio. Risposta Il DPR 27 luglio 2011, n. 171, in applicazione dell'articolo 55-octies del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, ha introdotto il Regolamento di attuazione in materia di risoluzione del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche dello Stato e degli enti pubblici nazionali in caso di permanente inidoneità psicofisica. Tale regolamento disciplina la procedura, gli effetti ed il trattamento giuridico ed economico relativi all'accertamento della permanente inidoneità psicofisica dei dipendenti, anche con qualifica dirigenziale, delle amministrazioni dello Stato. Detto Regolamento ha disposto che la pubblica amministrazione (nel caso delle scuole il dirigente scolastico) avvia la procedura per l'accertamento dell'inidoneità psicofisica del dipendente, in qualsiasi momento successivo al superamento del periodo di prova, nei seguenti casi: a) assenza del dipendente per malattia, superato il primo periodo di conservazione del posto previsto nei contratti collettivi di riferimento; b) disturbi del comportamento gravi, evidenti e ripetuti, che fanno fondatamente presumere l'esistenza dell'inidoneità psichica permanente assoluta o relativa al servizio; c) condizioni fisiche che facciano presumere l'inidoneità fisica permanente assoluta o relativa al servizio. Tale accertamento è di competenza della Commissione medica di verifica (CMV) operante presso le sedi decentrate del Ministero del Tesoro. Così prevede il Decreto del Ministero dell economia e delle Finanze del 12/02/2004, commentato dalla Circolare del Ministero dell Economia e delle Finanze n. 426 del 26/04/2004. La circostanza è stata ancora fatta oggetto di ulteriore circolare del MEF n. 868 del 20/01/2009. La CMV sottopone il dipendente ad apposita visita medica collegiale che mira a stabilire la sussistenza di eventuali cause di assoluta e permanente inidoneità fisica a svolgere qualsiasi proficuo lavoro o dei requisiti fisici temporanei e/o permanenti di idoneità allo svolgimento della funzione. Competente a richiederla è il dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 14 del DPR 275/1999, anche su istanza del dipendente. Della richiesta va informato costui, con l avvertenza esplicita che potrà farsi assistere da un sanitario di sua fiducia. 3 / 7

4 La richiesta va accompagnata da un riepilogo delle assenze per malattia dell ultimo triennio e da idonea, documentata relazione, che fornisca tutti gli elementi utili alla CMV per porre una corretta diagnosi e assumere un provvedimento conseguente. Ai fine del pensionamento dell interessato, il responso della CMV dovrebbe identificare una delle seguenti ipotesi: 1) inabilità assoluta e permanente alla mansione 2) inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro 3) inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa (inabilità): quindi inidoneità al 100%; 4) inabilità per causa di servizio (pensione privilegiata). Ai sensi dell'informativa Inpdap del 2/04/2003 n. 19, punto 5, le prestazioni di invalidità riconoscibili ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche così diagnosticati sono le seguenti: 1) Inabilità assoluta e permanente alla mansione. Per ottenerla occorrono i seguenti requisiti: - riconoscimento medico legale da parte delle competenti Commissioni dal quale risulti che il dipendente pubblico è permanentemente inidoneo allo svolgimento della propria mansione; - almeno 15 anni servizio (14 anni, 11 mesi e 16 giorni) per i dipendenti dello Stato; - risoluzione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio per inabilità alla mansione. 2) Inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro. Si tratta di inabilità non assolutamente invalidante ma tale da impedire il mantenimento del rapporto di lavoro. Per ottenerla occorrono i seguenti requisiti: - riconoscimento medico legale redatto dalle competenti Commissioni nel quale risulti che il dipendente pubblico non è più idoneo a svolgere in via permanente attività lavorativa; - almeno 15 anni servizio (14 anni, 11 mesi e 16 giorni); - risoluzione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio per inabilità permanente a proficuo lavoro. 3) Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa. Per ottenerla occorrono i seguenti requisiti: 4 / 7

5 - riconoscimento medico legale redatto da parte delle competenti Commissioni dal quale risulti che il dipendente è permanentemente impossibilitato a svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di difetto fisico o mentale; - anzianità contributiva di almeno 5 anni, di cui almeno 3 nel quinquennio precedente alla decorrenza della pensione di inabilità; - risoluzione del rapporto di lavoro per infermità, non dipendente da causa di servizio, che determina uno stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa. 4) Inabilità per causa di servizio (pensione privilegiata). La pensione privilegiata è una prestazione spettante al dipendente pubblico cessato dal servizio per inabilità assoluta e permanente derivante da infermità riconosciuta dipendente da causa di servizio. Per il diritto alla prestazione non è richiesto alcun requisito minimo di servizio, basta un solo giorno di lavoro. Qualora la diagnosi della CMV preveda un inidoneità alla mansione docente e l utilizzazione in altri compiti, ai sensi dell art. 15, commi 4 e seguenti del D.L. n. 104 del , convertito con modificazioni in Legge n. 128/2013, il suddetto personale può, su istanza di parte, transitare nei profili professionali del ruolo A.T.A. (assistente amministrativo o assistente tecnico) ovvero, in assenza di istanza o, nell'ipotesi in cui l'istanza non possa essere accolta per indisponibilità di posti, presentare domanda di mobilità intercompartimentale in ambito provinciale. Tuttavia la docente che scrive, che è in possesso dei requisiti previsti per il diritto al trattamento di pensione, può presentare istanza di cessazione dal servizio anche al di fuori dei termini annualmente definiti con decreto del MIUR. Pertanto, la cessazione dal servizio avviene, anche in corso d anno scolastico, a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di accoglimento della richiesta di pensionamento. Inviato da marco - 07/03/ :08 c'è qualcosa che non quadra: la commissione medica di verifica (del MEF) non stabilisce la percentuale di invalidità, ma l'idoneità o inidoneità al lavoro (non sono la stessa cosa). E poi, se il verbale non l'avete tutto quel che avete è una voce, il resto è fantasia. Se, come dici, c'è solo il riconoscimento dell'invalidità (che in tal caso è stato effettuato dall'apposita commissione), il dipendente ha facoltà, non obbligo, di avviare di conseguenza la pratica per la pensione di inabilità passando per la commissione di verifica. In alternativa, può essere la Scuola, se ritiene che il dipendente non sia idoneo a svolgere il suo lavoro, a chiedere la verifica. 5 / 7

6 In mancanza, il dipendente è libero di continuare ad assentarsi per malattia ovviamente con tutte le relative regole (certificazione medica, visita fiscale eventuale, durata, ecc.) Inviato da Rosaria59-12/03/ :40 Buon giorno, In primis grazie per l'attenzione. La pratica non èstata fatta dalla scuola. E' stata la commissione per l'invalidità civile a dare l'inabilità assoluta non rivedibile. Il docente presenta certificati medici ogni mese per grave patologia. Son passati 8 mesi e la scuola agli atti non ha nulla. Inviato da IPSCT - 13/03/ :39 Il Ds dovrebbe chiedere la visita così avrebbe una risposta dalla commissione, la visita è consentita perché le assenze per malattia sono senza interruzione. Senza un documento agli atti come si fa a stabilire se una persona può lavorare o meno, in Italia i colori sono tanti, falsi invalidi, invalidi veri ecc ecc A prescindere che esiste per i casi limite il pensionamento imposto dall'ufficio,questo caso è un po' strano perché se l'interessato non ha prodotto domanda di pensione perché non può lavorare deve esserci qualche motivo,poi, esistono alcuni casi di invalidità permanente al mille per mille che possono insegnare. Tu dici non rivedibile, però esistono casi non rivedibili che sono stati rivisti. Inviato da Rosaria59-13/03/ :01 6 / 7

7 Purtroppo la malattia di questo docente è degenerativa, peggiora ogni giorno di più.la persona in questione vuole restare in servizio quanto più è possibile perchè ha solo 30 anni di contributo. La scuola è in serie difficoltà perchè, il docente presenta un certificato fatto dal suo medico curante per grave patologia, ma non corredato da piano terapeutico... e poi la sua malattia non rientra tra le gravi patologie. Adesso è scattata la riduzione sullo stipendio, ma la scuola non la sta applicando,anche perchè non è una famiglia benestante, monoreddito, sta sostenendo tante spese e tre figli minori. Io penso che per non incorrere in sanzioni la scuola deve convocare la CMV e poi vedere come si evolve la situazione. ciao! 7 / 7

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