CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Quinta Commissione consiliare

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1 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Quinta Commissione consiliare DOSSIER PROGETTO DI LEGGE N. 283 INTERVENTI DI PREVENZIONE, FORMAZIONE E TRATTAMENTO DEL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO (GAP) A cura del Servizio Segreteria della Quinta Commissione Consiliare Ottobre 2012

2 Presentazione L allarmante espansione in Italia e nel territorio della Regione del Veneto del fenomeno del gioco d azzardo patologico, con le conseguenze negative che vi sono correlate (sul piano individuale: psichiche e fisiche; sul piano sociale: danni economici, familiari e lavorativi), ci ha suggerito di predisporre un breve dossier di approfondimento sul progetto di legge regionale n. 283 Interventi di prevenzione, formazione e trattamento del gioco d azzardo patologico (GAP) all esame dei Consiglieri della Quinta Commissione. Il dossier, realizzato interamente dal personale in servizio presso la Quinta Commissione, dopo alcuni cenni storici sul gioco d azzardo e sulle varie tipologie (per le cui descrizioni rinvia all allegato A), affronta l aspetto patologico del fenomeno con riferimento agli aspetti sanitari, ai rischi sociali e alle cure (attualmente disponibili in Veneto per il tramite dei dipartimenti per le dipendenze delle ULSS), quindi, contiene brevi cenni ai riferimenti normativi a livello europeo, nazionale (in particolare si segnala il comma 2 dell articolo 5 del D. L. 13 settembre 2012, n. 158 che aggiorna i L.E.A. inserendovi anche il G.A.P.) e regionale e, infine, un essenziale bibliografia con rinvio ai siti internet, dove è possibile reperire i riferimenti utili per gli eventuali approfondimenti. Da ultimo si è ritenuto utile inserire una breve recente rassegna stampa sul tema oltre, ovviamente, al testo del PDL n. 283, nonchè la scheda economico-finanziaria predisposta dalle competenti strutture della Giunta regionale.

3 INDICE 1) LA STORIA DEL GIOCO D AZZARDO Pag. 1 2) IL GIOCO D AZZARDO IN ITALIA.. Pag. 5 3) TIPOLOGIE DI GIOCHI D AZZARDO. Pag. 7 4) IL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO (G.A.P). Pag. 9 - Il gioco d azzardo patologico. Pag. 9 - Diagnosi del gioco d azzardo patologico. Pag I rischi sociali.. Pag Le cure per il gioco d azzardo patologico Pag. 15 5) RIFERIMENTI NORMATIVI SUL G.A.P. Pag. 19 6) ALL. A) Descrizione delle tipologie di gioco d azzardo.. Pag. 23 7) ALL. B) BIBLIOGRAFIA E SITI UTILI Pag. 39 8) ALL. C) RASSEGNA STAMPA SUL G.A.P. Pag. 41 9) Testo del PDL n. 283 Interventi di prevenzione, formazione e trattamento del gioco d azzardo patologico (G.A.P.) 10) SCHEDA DI ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA relativa al PDL n. 283

4 1) LA STORIA DEL GIOCO D AZZARDO Fin dalle sue origini l uomo ha avvertito la necessità di predire il futuro. Nell antichità, quando concetti come giustizia, legge, sorte e religione si intersecavano e si sovrapponevano, l uomo affidava importanti decisioni al fato, ritenendolo emanazione della volontà degli dei. Anche eventi inspiegabili venivano fatti risalire al caso ed al gioco: nella tradizione egizia l origine delle stelle veniva ricondotta ad una partita tra divinità. Allo stesso modo un mito greco narra che Zeus e i suoi fratelli si sarebbero spartiti l universo a dadi. L azzardo nacque quando indovinare un evento futuro, da pratica esclusiva di indovini e sacerdoti, divenne anche occasione di sfida tra uomo e fato, e tra uomo e uomo. Giocare d azzardo divenne dunque una pratica sociale: furono stabilite delle regole e delle poste in palio. Già nell antica Grecia il gioco d azzardo era così diffuso che fu proibito per un certo periodo, dal momento che la sua pratica dava origine a gravi problemi di ordine sociale. Platone stesso era preoccupato dal suo diffondersi: «L abitudine al gioco non è poca cosa», sosteneva. I dadi da gioco derivano dagli astragali, frammenti di ossa, pietre o altri materiali, utilizzati dagli indovini (come gli aruspici dell antica Roma) per interrogare il fato. I soldati greci si divertivano con giochi di dadi; in Egitto, un paio di dadi d'avorio sono stati trovati in Tebe risalenti al 1500 ac, e manufatti antichi connessi al gioco d'azzardo sono stati rinvenuti in Cina, Giappone, India e Roma. Nell'antica Roma, Claudio ridisegnò la sua carrozza in modo che egli avrebbe avuto più spazio per lanciare i dadi, Caligola confiscò le proprietà sei cavalieri per coprire i suoi debiti di gioco e si racconta che i soldati romani fecero delle scommesse per le vesti di Cristo dopo la sua crocifissione. Le carte da gioco originano, invece, dai tarocchi. L introduzione del gioco delle carte in Europa risale al 1350: alla diffusione capillare di questo tipo di giochi seguì una dura condanna da parte di giuristi e predicatori. Alla stessa epoca risalgono testimonianze di roghi pubblici di carte da gioco in molte piazze europee. Fu nel Medio Evo che si assistette alla prima demonizzazione del gioco d azzardo, largamente praticato. Il gioco dei dadi, e la sua origine diabolica, sono citati in diverse celebri opere letterarie, come Gargantua e Pantagruel ( ) 1

5 di F. Rabelais. Il filosofo Tommaso Moro propose nella sua celebre Utopia (1516) l estirpazione totale del gioco d azzardo in ogni sua forma. Nonostante i tentativi di estirpazione e condanna, il gioco continuò a essere una pratica diffusa, inserita nell immaginario collettivo e nella quotidianità delle persone dell epoca rinascimentale e moderna. Le lotterie si diffusero rapidamente. Nella Firenze del 1530 i proventi confluivano nelle casse dello Stato. Nel 1566 la regina Elisabetta I istituì la prima lotteria nazionale riconosciuta dallo Stato. In Italia, a Genova, si giocava al lotto già dal XVI secolo, mentre nel 1638 apriva il Ridotto di Venezia, la prima casa da gioco istituita e gestita dallo Stato: cominciava l era del giro d affari legato al gioco d azzardo. Nel 1665 venne aperto il primo ippodromo, a Hempstead Plains, New York. Probabilmente all epoca nessuno avrebbe potuto immaginare l importanza che l ippica avrebbe progressivamente rivestito nello scenario dell azzardo, né che l ippodromo sarebbe diventato luogo di improvvisa creazione o dissipazione di interi patrimoni. Nel 1814 vennero autorizzati i primi casinò a New Orleans, USA. Casinò e sale da gioco d azzardo si diffusero capillarmente, divenendo veri e propri templi dedicati al dio del gioco. Nel 1830 si scatenò un ondata repressiva contro il gioco d azzardo. Chiusero casinò, ippodromi e lotterie, e si moltiplicarono le bische clandestine. Il peggioramento della situazione, determinato dalla clandestinità del fenomeno, impose alle autorità una parziale marcia indietro : il gioco d azzardo tornò a essere legale, ma con maggiori restrizioni. L invenzione del telegrafo duplex (1872) rese possibile la trasmissione dei risultati delle corse in tempo quasi reale. Gli scommettitori potevano quindi puntare anche senza recarsi sui luoghi delle corse. Nel 1906 H. S. Mills produsse su scala industriale le prime slot machines, che fecero la fortuna di Casinò e sale da gioco (e la sfortuna di molti giocatori). La rapidità e la semplicità di fruizione delle slot machines rese ancora più accessibile il gioco d azzardo. La diffusione del gioco d azzardo e delle problematiche socio-sanitarie connesse risultò tale che nel 1980 venne inserito nel novero dei disturbi patologici all interno del DSM III, il manuale diagnostico dell American Psychiatric Association. Il gioco d azzardo è oggi caratterizzato sempre più da rapidità, immediatezza e dislocazione: il gioco sul web, la diffusione capillare di videopoker e lotterie istantanee, come i gratta e vinci, rendono possibile giocare d azzardo a 2

6 chiunque, ovunque e in qualunque momento, rapidamente e anonimamente, abbattendo le barriere economiche e sociali che in passato avevano contribuito a limitare i rischi connessi al gioco, sia per i singoli individui, sia per la società nel suo complesso. 3

7 2) IL GIOCO D AZZARDO IN ITALIA Dal 1948 quando il presidente Luigi Einaudi nazionalizzò la schedina che venne ribattezzata Totocalcio, il mercato del gioco, in un crescendo che negli ultimi anni ha avuto il suo massimo picco, ha visto la nascita e l evoluzione (nonché il declino) di numerosi e sempre più diversificati giochi. Dal lotto alle lotterie, dal totocalcio al totogol alle scommesse ippiche, che per anni hanno monopolizzato il gioco degli italiani, si è passati ad un immensa tavola da gioco, in ultimo ingrandita anche dal tavolo virtuale dei giochi on line. Il trend di crescita del gioco autorizzato nel nostro Paese è sicuramente attribuibile anche agli impulsi generati dalla manovre economiche. Non c è stato anno, infatti, in cui l Esecutivo non abbia introdotto nuove offerte di gioco pubblico. Nel 1997 vengono introdotte la doppia giocata di lotto e superenalotto e le sale scommesse, nel 1999 l investitura ufficiale per il Bingo, le scommesse Big Match, le scommesse on line. Nel 2004 le Slot, nel 2006 i nuovi corner e i punti gioco per scommesse. Si è passati dalle 3 occasioni di gioco autorizzato alla settimana degli inizi degli anni 90 con Totocalcio, Lotto e Scommesse Ippiche alle 15 occasioni di gioco nel 2006: 10 settimanali più lotterie istantanee, sale bingo, slot machines, sale scommesse, scommesse on line con carte prepagate. Senza contare che, con la legalizzazione dei giochi cosiddetti on line, ora si può giocare in qualsiasi momento dal proprio pc, previa identificazione e apertura del conto di gioco a nome del singolo. Ma già prima di questa nuova apertura, l Italia alla fine del 2004 si collocava al terzo posto fra i Paesi che giocano di più al mondo, preceduto solo dal Giappone e Regno Unito. Negli ultimi 10 anni, oltre alla mutata tendenza degli italiani a rivolgersi alle novità del settore, si è assistito al tramonto dei video poker e alla massiccia diffusione delle New Slot. Con la regolamentazione del 2003, infatti, lo Stato diede un primo colpo al dilagare dell illegalità legata a questo mercato. Basti pensare che tra gli incassi dei principali giochi, il totale delle entrate delle New Slot crebbe di quasi 47 volte dal 2003 al 2008, passando da 367 a milioni di euro, che rappresentarono da sole circa il 45% delle entrate complessive del totale dei giochi. A seguire, sempre nel 2008, le Lotterie con milioni di euro e il Lotto con milioni di euro. 5

8 Già nel 2004, anno in cui venne sancito il divieto per tutti gli apparecchi e i congegni automatici di riprodurre il gioco del poker, fu registrato un considerevole aumento del circuito legale rispetto al Gli incassi raggiunsero i milioni di euro. Secondo il rapporto di Eurispes questo dato mise in evidenza come, per la prima volta, la regolamentazione contrastò innanzitutto la dipendenza da gioco ma soprattutto portò a livelli fisiologici il sommerso e l evasione di questo settore. Dal 2004 al 2008 sono stati recuperati con le New Slot oltre 70 miliardi di euro al gioco illegale e sommerso, dei quali oltre 21 miliardi di euro solo nel Nel nostro Paese il gioco online ha una storia recentissima, frutto di 7 anni intensi di leggi, modifiche, miglioramenti, regolamentazioni. In principio furono le scommesse sportive, già ampiamente disponibili su internet. La prima legislazione sul gambling è datata 2006, con il cosiddetto decreto Bersani, convertito nella Legge 248 del 2006 che dà un via libera virtuale agli skill games a distanza con premi in denaro. Per distanza si intende online e per abilità si intende che il risultato è frutto prevalentemente delle capacità del giocatore, ma in cui sono presenti anche caratteri di casualità. Tra gli skill games, quello che più si collega ai soldi è il poker, anche se questi non è citato esplicitamente nella nuova legislazione sul gambling. Con questa storica, seppur recente deliberazione, l AAMS autorizza i concessionari ad esercitare il gioco del Texas Holdem e delle sue numerose varianti. E l articolo 38 stesso a parlare dei concessionari cioè società in grado di fornire adeguate garanzie di correttezza e di sostenibilità economica. Lo Stato, tramite l AAMS, esercita un continuo monitoraggio su queste società incaricate di offrire il gioco del poker con soldi veri. I tre punti su cui i titolari delle concessioni devono assolutamente garantire sono: La sicurezza del gioco La restituzione delle vincite in una percentuale minima, fissata per legge La trasparenza e la riservatezza delle informazioni trattate. 6

9 3) TIPOLOGIE DI GIOCHI D AZZARDO Il settore del gioco in Italia comprende svariate tipologie di giochi, dai classici, quali lotterie e scommesse, a giochi più moderni, come giochi a distanza ed apparecchi da intrattenimento. Il mercato è regolato, controllato e garantito dall Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, AAMS, nonchè dal sistema legislativo Italiano. Come riportato sul sito Internet di AAMS Nello svolgimento del ruolo pubblico assegnato, l Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato ha l obiettivo primario di assicurare un ambiente di gioco legale e responsabile in un contesto tecnologicamente monitorato e in grado di certificare l operato dei concessionari. In particolare AAMS è garante dei principi alla base dello Stato democratico attraverso la tutela dei consumatori, in particolare dei minori, delle fasce deboli e sensibili a fenomeni patologici e/o ludopatici. L AAMS si occupa di giochi dal 1988, quando assunse dallo Stato Italiano la gestione delle lotterie nazionali, ampliando nel 1994 il proprio portafoglio con la gestione del Lotto e delle lotterie istantanee, in una continua evoluzione fino ad arrivare all attuale portafoglio di business. Il comparto giochi è cosi classificato: 1) Lotto - Lotto - 10 e Lotto - Lotto3 2) Giochi numerici a totalizzatore - Superenalotto - Superstar - Superenalotto Europeo (novità 2011) 3) Giochi a base sportiva - Totocalcio e Il9 - Totogol - Scommesse a quota fissa - Big Match - Big Race 4) Giochi a base ippica - Ippica Nazionale - Ippica Internazionale - Scommesse Ippica in Agenzia - V7 5) Apparecchi da intrattenimento - Apparecchi con vincita in denaro 7

10 New Slot VideoLotteries (VLT) - Apparecchi senza vincita in denaro - Skill games 6) Lotterie - Lotterie Tradizionali - Lotterie Istantanee - Giochi di sorte al consumo 7) Bingo - Bingo in sala - Bingo a distanza - Poker live (novità 2011) 8

11 4) IL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO IL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO Giocare d azzardo non significa necessariamente gioco patologico. Per la maggior parte delle persone il gioco d azzardo rappresenta uno dei tanti passatempi e rimane una semplice attività sociale. Solo per una minoranza di esse, diventa progressivamente un problema. È necessario distinguere il gioco d azzardo patologico dal gioco come forma di attività sociale e ludica che accompagna l essere umano lungo la sua esistenza, che stimola lo sviluppo dell intelligenza e della creatività. Questa forma di gioco viene realizzata per se stessa avendo il proprio aspetto gratificante in sé e non nel fine da raggiungere o nel risultato da conseguire. Quando il giocatore, pur sperando nella vincita, è motivato da un semplice desiderio di divertimento ed è in grado di smettere di giocare quando lo desidera viene definito giocatore sociale. Il giocatore sociale, anche se soggetto alla lusinga dell alea, al fascino del guadagnare tutto in una volta e senza fatica, intuisce il labile confine (e non lo oltrepassa) tra innocua distensione e morboso accanimento. Il gioco, anche quello d azzardo, allora, risulta essere un attività intimamente connessa con la natura dell uomo, serve a riprodurre situazioni reali, insegna ad affrontare le difficoltà, a stare insieme con gli altri e aiuta ad evadere dalle condizioni di malessere. I problemi nascono quando l aspetto ludico diventa secondario rispetto all impulso di giocare, al bisogno di rischiare, di riprovare, di continuare a tentare la fortuna anche a fronte di perdite clamorose o devastanti. Questo atteggiamento si configura come gambling, un comportamento compulsivo, la cui dinamica può essere assimilabile, pur in assenza di uso di sostanze, ad altre forme di dipendenza patologica quali tossicodipendenza o alcolismo. Il Gioco d azzardo patologico è un vero e proprio disturbo psicopatologico, una forma di dipendenza che induce il soggetto alla coazione a ripetere, alla necessità imperante di giocare e a percepire sofferenza se costretto ad astenersi da gioco. Vincere o il desiderio di rifarsi non sono più il richiamo principale per scegliere il gioco, ma è il gioco d azzardo in sé, accompagnato dalle emozioni e sensazioni che riesce a suscitare, ad attirare l individuo. Anche se il desiderio ossessivo di recuperare il denaro perduto può portare il giocatore a perdere completamente la percezione del tempo che dedica al gioco e della quantità di soldi che sta scommettendo. Giocare denaro diventa, almeno in alcuni momenti, il centro di interesse esclusivo, la passione, l occupazione, la preoccupazione centrale della proprie esistenza. Niente può fermare il giocatore e quest attività conduce, presto o 9

12 tardi, alla disorganizzazione della sua vita ed alla totale mancanza di controllo sulla gestione del denaro. E il giocatore patologico può anche facilmente cadere nella delinquenza finanziaria o in mano agli usurai. Sebbene sembri difficile operare una distinzione tra giocatore patologico e sociale, si può tuttavia indicare una precisa sintomatologia che viene mostrata dai giocatori patologici e che riguarda tre aspetti dell individuo: - psicologico: ossessione del gioco, senso di onnipotenza, presunzione, nervosismo, irritabilità, ansia, alterazioni del tono dell umore, persecutorietà, senso di colpa,alterazioni dell autostima, tendenza alla superstizione, aumento dell impulsività, distorsione della realtà; - fisico: alterazioni dell alimentazione, cefalea, conseguenze fisiche dell utilizzo di sostanze stupefacenti o alcol, sintomi fisici d ansia (tremori, sudorazione, ecc.); - sociale: danni economici, danni morali, danni sociali, danni familiari, danni lavorativi, difficile gestione del denaro, isolamento sociale. Il processo che conduce il giocatore sociale a diventare giocatore problematico e successivamente dipendente appare subdolo e lento. Spesso è però la rete sociale del giocatore, in modo particolare il suo sistema famigliare che, prima dell interessato, si accorge dello scivolamento da una posizione all altra e che decide,infine, di chiedere aiuto. I segnali collegati alla perdita del controllo del gioco fanno senza alcun dubbio riferimento all enorme mole di denaro e di tempo persi con il gioco, all affetto negato in famiglia, all abbandono delle proprie responsabilità di coniuge e genitore. Altri segnali possono giungere dal sistema lavorativo che è testimone di un calo dell efficienza e di assenze dovute al gioco; e in certi casi gravi il soggetto arriva anche a perdere il lavoro stesso. Infine, dal punto di vista sociale, il giocatore può giungere a modificare il proprio concetto di moralità sino ad arrivare a commettere atti illeciti. In questi casi accade che la persona, pur essendo stata fino ad allora sempre onesta, commetta reati di vario genere per finanziare la propria attività di gioco senza avere però la consapevolezza di agire un crimine. Per lui non si tratta di rubare, ma solo di prendere soldi in prestito, da restituire con la grossa vincita che egli è sicuro prima o poi di ottenere. Cesare Guerreschi nel suo testo Il gioco d azzardo patologico. Liberati dal gioco e dalle altre nuove dipendenze, Ed. Kappa, Roma,2003 propone la seguente classificazione: - Giocatori compulsivi con sindrome da dipendenza: sono giocatori che hanno perso il controllo sul loro modo di giocare; per loro il gioco d azzardo è la cosa più importante nella vita, ciò che li mantiene in azione. Il gioco d azzardo compulsivo è una dipendenza progressiva che abbraccia tutti gli aspetti della vita del giocatore. La famiglia, le relazioni sociali e l attività lavorativa vengono influenzati in modo fortemente negativo dall attività di 10

13 gioco. Il giocatore compulsivo non può smettere di giocare, indipendentemente da quanto lo desideri o da quanto duramente ci provi. - Giocatori per fuga con sindrome da dipendenza: sono giocatori che trovano nell attività di gioco sollievo da sensazioni d ansia, solitudine, rabbia o depressione. Usano il gioco d azzardo per fuggire da crisi o difficoltà; il gioco ha qui un effetto analgesico e non una risposta euforica. Questi giocatori non sono giocatori compulsivi. Sono identici ai bevitori inadeguati senza sindrome da dipendenza alcolica. - Giocatori sociali costanti: per questi giocatori il gioco d azzardo è la principale forma di relax e di divertimento, sebbene sia in secondo piano rispetto alla famiglia e al lavoro. I giocatori sociali costanti mantengono ancora il controllo sulle loro attività di gioco. - Giocatori sociali adeguati: giocano per passatempo, per socializzare e per divertimento. A questa categoria appartiene la maggioranza della popolazione adulta. Il gioco non interferisce con le obbligazioni familiari, sociali o lavorative. - Giocatori antisociali: coloro i quali si servono del gioco al fine di ottenere guadagni illegali. - Giocatori professionisti: sono giocatori che giocano d azzardo per lavoro e, considerandolo una professione, si mantengono attraverso di esso. Alle prime due categorie appartengono le persone bisognose di aiuto psicologico e psichiatrico: le vittime del gioco. I giocatori compulsavi sono individui che se si trovano cronicamente e progressivamente incapaci di resistere all impulso di giocare. E, forse, ciò che sfugge alla maggior parte della popolazione è proprio questa impossibilità da parte del giocatore patologico di resistere e controllare l impulso al gioco. Ancora oggi è molto raro che siano i giocatori patologici a chiedere aiuto in prima persona. Questo perché è più facile accettare e ammettere di perdere il controllo per il fatto di avere assunto delle sostanze che ammettere di perdere il controllo a causa di un comportamento volontario. Inoltre, poiché danneggia la loro autostima in maniera molto forte, sono estremamente riluttanti a cercare aiuto. Ancora oggi non si è ben compreso che l unico metodo per contrastare la pericolosità del gioco d azzardo è quello di informare obiettivamente e correttamente il potenziale giocatore sui reali contenuti tecnici dei vari giochi. Un giocatore ben informato sulle possibilità di vittoria e di sconfitta è meno disposto a rischiare somme di denaro che potrebbero compromettere se stesso e il bilancio familiare: la piena consapevolezza di quello che si sta facendo è il migliore antidoto contro ogni forma di eccesso. 11

14 DIAGNOSI DEL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO Per diagnosticare una sindrome da gioco (GAP) devono essere soddisfatti due criteri: - A) un criterio di inclusione: persistente e ricorrente comportamento maladattivo legato al gioco d azzardo che compromette le attività personali, familiari e lavorative ; - B) un criterio di esclusione: il comportamento di gioco d azzardo non è meglio attribuibile ad un episodio maniacale. Una volta individuata la presenza del criterio A ed escluso il criterio B, si ricercano nel soggetto almeno cinque caratteristiche su un elenco di dieci: 1) E eccessivamente assorbito dal gioco d azzardo; 2) Ha bisogno di giocare d azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere l eccitazione desiderata; 3) Ha ripetutamente tentato con insuccesso di controllare, ridurre o interrompere il gioco d azzardo; 4) E irrequieto o irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d azzardo; 5) Gioca d azzardo per sfuggire a problemi o per alleviare ad un umore disforico; 6) Dopo aver perso denaro al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora ( rincorrendo le proprie perdite); 7) Mente ai familiari, al terapista o ad altri per nascondere l entità del proprio coinvolgimento nel gioco; 8) Ha commesso azioni illegali per finanziare il gioco d azzardo; 9) Ha messo a repentaglio o ha perso una relazione significativa, il lavoro o opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d azzardo; 10) Fa affidamento sugli altri per reperire denaro o per alleviare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d azzardo. Esistono definizioni ufficiali del gioco patologico ed esistono scale per determinare la gravità dipendenza, ma la definizione operante è innanzitutto soggettiva. In un primo tempo il giocatore si rinchiude nel gioco, per risolvere i problemi posti da tale attività. Si sono accumulati i debiti, bisogna rifarsi, guadagnare nuovamente denaro, giocare di nuovo. Sebbene i giocatori patologici siano diversi gli uni dagli altri, è possibile individuare alcuni elementi che li accomunano. La maggior parte dei giocatori sono persone con scarsa autonomia, insicure, che appartengono ai ceti medio/bassi, che tendono a giudicarsi in maniera negativa, nascondendo il più delle volte uno stato depressivo. Hanno difficoltà nel gestire i propri sentimenti ed esprimerli agli altri. Spesso pensano che la 12

15 loro vita sia un fallimento, si sentono diversi dagli altri e si chiudono in se stessi. Tendono a credere che il denaro sia la soluzione di tutti i loro problemi. Alcuni giocatori sono competitivi, indipendenti, aggressivi ma in realtà nascondono una grande insicurezza e vulnerabilità. Possono essere dei grandi lavoratori, condurre una vita molto regolare e rigida ed essere molto pragmatici. Sono pieni di paura specialmente per ciò che è incerto ed il gioco offre loro l opportunità di superare simbolicamente queste paure. Se si comprende che il gioco d'azzardo patologico è una malattia, si può presumere che, come tutte le malattie, anche questa determinerà i suoi sintomi sugli individui che ne sono affetti. In ogni malattia ci sono 3 categorie di sintomi: psichici, fisici,sociali.elenchiamo di seguito i principali sintomi prodotti del gioco d'azzardo patologico: SINTOMI PSICHICI SINTOMI FISICI SINTOMI SOCIALI - ossessione del gioco - senso di onnipotenza, presunzione - nervosismo, irritabilità, ansia - alterazioni del tono dell'umore - persecutorietà - senso di colpa, alterazioni della autostima - tendenza alla superstizione - aumento dell'impulsività - distorsione della realtà (minimizzare, enfatizzare) - alterazioni dell'alimentazione - cefalea conseguenze fisiche dell'utilizzo di sostanze stupefacenti o - alcol - insonnia sintomi fisici dell'ansia (tremori, sudorazione, palpitazioni - ecc.) - danni economici - danni morali - danni sociali - danni familiari - danni lavorativi - difficile gestione del denaro (spese impulsive) 13

16 - isolamento sociale. I RISCHI SOCIALI In Italia non si è mai recepita l indicazione dell Organizzazione Mondiale della Sanità che vede nel gioco d azzardo compulsivo una forma morbosa chiaramente identificata e che, in assenza di misure idonee d informazione e prevenzione, può rappresentare, a causa della sua diffusione, un autentica malattia sociale. E, a causa del mancato riconoscimento, ai giocatori compulsivi non è di conseguenza garantito il diritto alla cura (comunque sottolineato dall articolo 32 della Costituzione), parificando ciò che già vige nel campo delle dipendenze anche a questo tipo di patologia: diritto alla cura, diritto al mantenimento del posto di lavoro, diritto di usufruire dei benefici di legge, diritto a una parificazione tributaria e fiscale. Il gioco d azzardo patologico comporta una serie di problematiche che incidono non solo sulla salute psicofisica del soggetto giocatore ma anche sulla sua vita familiare, sociale e lavorativa. Da alcune ricerche è emerso, infatti, che i tentativi di suicidio sono molto più frequenti (fino a 4 volte tanto) tra i giocatori patologici che nel resto della popolazione. Si riscontrano anche tipici disturbi legati allo stress: dolori allo stomaco, insonnia, ulcera, coliti, ipertensione, malattie cardiache, emicranie, problemi dermatologici. Uno studio condotto in Canada (Research Centre of Ontario, 2000) ha rilevato un legame tra abuso di alcol e gioco, in particolare quello all interno dei casinò. Frequentemente,infatti, i gamblers sono poliabusatori; ciò comporta un rischio più elevato di alcolismo e/o di dipendenza da droghe. Alcune ricerche hanno motivato l assunzione di alcol e droghe nei giocatori come un mezzo per alleviare le angosce e guarire dalla depressione. Anche i famigliari del giocatore sono coinvolti in una spirale distruttiva. E stato appurato che i coniugi dei giocatori patologici hanno maggiori possibilità di entrare in una depressione nervosa o di cedere all alcol o ad altre droghe. Sono inoltre tre volte più a rischio di suicidio. Nel coniuge sono spesso presenti anche altri comportamenti autolesivi (specie se donna) sempre relativamente alla sfera del controllo degli impulsi e delle dipendenze: bere eccessivo, tabagismo, fenomeni di obesità o bulimia, shopping. 14

17 Le mogli dei giocatori patologici soffrirebbero anche di mal di testa cronico, seri disturbi gastrointestinali e difficoltà respiratorie in aggiunta a problemi di ansia, depressione ed isolamento sociale. Altri dati rilevano che il 23% delle mogli ed il 17% dei figli di giocatori d azzardo maschi subiscono violenze fisiche e verbali Proprio rispetto ai figli dei giocatori sembrerebbe che questi siano due volte più a rischio di suicidio, abbiano risultati scolastici inferiori ai loro colleghi e presentino un tasso più elevato di abuso di alcolici ed altre sostanze. Inoltre, sono essi stessi più a rischio di avere problemi con il gioco, se paragonati ai figli di coloro che non giocano. LE CURE PER IL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO Il gioco compulsivo è stato riconosciuto definitivamente come una patologia a sé stante nel 1980, quando l APA (American Psychiatric Association) lo introdusse nella III versione del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM), classificandolo nella categoria dei Disturbi del Controllo degli Impulsi non classificati altrove, cioè non riconducibili al quadro clinico di altri disturbi. Caratteristica fondamentale del disturbo del controllo degli impulsi è l incapacità a resistere a un impulso o a un desiderio impellente: il soggetto prova una tensione o un eccitamento crescente prima di compiere l azione e gratificazione o sollievo nel momento in cui la compie; in seguito possono essere presenti rimorsi e sensi di colpa. La Decima Revisione della Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD-10) dell OMS, descrive il gioco d azzardo patologico nel capitolo dei Disturbi delle Abitudini e degli Impulsi, caratterizzati da atti ripetuti e in controllabili che non hanno chiara motivazione razionale e che generalmente mettono in pericolo gli interessi del paziente e delle altre persone. In Italia lo studio e la cura del gioco d'azzardo patologico sono abbastanza recenti, ma esistono numerose realtà che se ne occupano, sia a livello pubblico che a livello privato. A livello pubblico la cura dei giocatori patologici è effettuata frequentemente dai Servizi per le Dipendenze delle ASL che lavorano in collaborazione con i Comuni e altri noti della rete territoriale. 15

18 CENTRI DI SUPPORTO PER LA CURA DELLE PATOLOGIE DA GIOCO D AZZARDO IN VENETO (fonte: Ser.T Portogruaro VE via Spiga 5, Portogruaro tel ; fax sert.portogruaro@assl10.veneto.it Referenti GAP: Maria Enrica Scalabrì, Maria Luisa Ronchese, tel Ser.T Dolo VE Via Arino 4, Dolo Tel ; fax Responsabile: Mauro Cibin m.cibin@libero.it Ser.D San Donà di Piave VE via Verdi 2, San Donà di Piave tel ; fax Referente GAP: Emilia Serra, tel emilia.serra@assl10.veneto.it Ser.D Centro storico ed estuario di Venezia Sestiere Dorsoduro 1463, Venezia tel ; fax ve.sert@ulss12.ve.it Referente GAP: Luisa Blasi, tel /67/68, vesert.psicologi@ulss12.ve.it Informagioco del Ser.T di Venezia Terraferma, AULSS 12 Venezia via Castellana 154, Venezia tel ; fax me.sert@ulss12.ve.it Responsabili: Gugliemo Cavallari, Silvano Felisati, Franco Masiero, Pierguido Nardi guglielmo.cavallari@ulss12.ve.it; silvano.felisati@ulss12.ve.it; franco.masiero@ulss12.ve.it;pierguido.nardi@ulss12.ve.it Ser.T Castel Franco Veneto TV via Ospedale 18, CastelFranco Veneto tel ; fax sito: 16

19 Referenti GAP: Graziano Bellio, Amelia Fiorin Ser.T.-Azienda ULSS 7- Veneto- Conegliano TV via Ortigara 131, Conegliano tel ; fax sito: Referente GAP: Carlo Cenedese, tel , Ser.T Camposanpiero PD via Cosma 1, Camposanpiero tel ; fax Referente GAP: Giorgio Cuccia, U.O.C. Interdistrettuale Dipendenze, Este PD via Settabile 29/A, Este tel ; fax Responsabile:Clementina Stimolo, tel Ser.D Monselice PD via Rovigana 5, Monselice tel ; fax Responsabile: Giancarlo Zecchinato, Ser.D di Legnago VR via l. Cadorna 3, Legnago tel ; fax sito: Responsabile: Carlo Bossi Cooperativa Sociale Self Help Verona via Albere 132/c, Verona tel (dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 16); fax Referente GAP: Manuela Persi, tel Ser.T Bussolengo VR vicolo Rivolti 30/A, Bussolengo tel ; fax

20 Referenti GAP: Carla Odorizzi, Eva Cordioli Ser.T Alcologia, Auronzo di Cadore BL via Ospitale 16, Auronzo di Cadore tel ; fax Responsabile:Raffaella Vedana, tel , Ser.T e Alcologia ULSS 19 Adria, Taglio di Po RO via Matteotti 14, Taglio di Po (Ro) tel ; fax sert@ulss19adria.veneto.it Referenti GAP: Caterina Forza, Ivana Stimamiglio Ser.T Thiene VI via San Rocco 2, Thiene tel ; fax sert@ulss4.veneto.it Referente GAP: Lorena Bergozza, lbergozza@ulss4.veneto.it Ser.T Montecchio Maggiore VI via Pieve 11, Montecchio Maggiore tel ; fax Responsabile: De Muri Caterina, tel emanuele.trevisan@ussl5.it Ser.T Valdagno VI via Galilei 5, c/o Ospedale, Valdagno tel ; fax Responsabile: De Muri Caterina, tel emanuele.trevisan@ussl5.it Ser.T Asiago VI via Martiri di Granezza 44, Asiago tel ; fax Nuova Vita - Società Cooperativa Sociale Onlus, VI Servizio ambulatoriale per le problematiche relative al gioco d'azzardo viale Fiume 9, Vicenza sito: Responsabile: Alessandro Pilan, tel ; novavita@tin.it 18

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