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1 Laboratorio Tematico LA VAS: STRUMENTO DI GOVERNANCE E DI INDIRIZZO PER LA PIANIFICAZIONE DELLE AREE NATURALI PROTETTE 28 ottobre Roma Piano del Parco Nazionale del Pollino e VAS strumenti di coordinamento Pietro Serroni Responsabile Settore Conservazione, Tutela, Gestione del Territorio, Promozione e Comunicazione Vittoria Marchianò Settore Pianificazione e Regolamentazione

2 Il Parco Nazionale del Pollino NEL 2015 CIRCA ABITANTI RESIDENTI ESTENSIONE HA REGIONI: BASILICATA E CALABRIA PROVINCIE: COSENZA, POTENZA E MATERA 56 COMUNI

3 La fase transitoria di tutela Decreto del Presidente della Repubblica , Istituzione del Parco Nazionale del Pollino e dell Ente Allegato A, Misure di salvaguardia del Parco Nazionale del Pollino: divieti e limitazioni all esercizio di attività o alla realizzazione di opere all interno dell area protetta ed istituto dell autorizzazione, da rilasciare da parte dell Ente Parco, in cui viene verificata la compatibilità o meno dell intervento proposte con le prescrizioni del DPR. IL PASSAGGIO DAL SISTEMA DI VINCOLI AD UN SISTEMA DI REGOLE E DI PIANIFICAZIONE PUÒ AVVENIRE SOLO CON L ENTRATA IN VIGORE E LA MESSA A REGIME DEL PIANO, DEL REGOLAMENTO E DEL PPES.

4 L Iter del Piano del Parco L394/91 e s.m.i 1999 PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DELLA REDAZIONE DEL PINO, DEL REGOLAMENTO E DEL PPSS AI SENSI DEL L 109/894 (LEGGE SUI LAVORI PUBBLICI). AGGIUDICATA NEL 2000 CON CONTRATTO L ASSOCIAZIONE TEMPORANEA D IMPRESA BONIFICA SPA ITALECO SPA. NEL 2007 L ATI CHIEDE LA CHIUSURA ANTICIPATA DEL RAPPORTO CONTRATTUALE, FORMALIZZATA NEL VIENE COSTITUITO L UFFICIO DI PIANO. A PARTIRE DA SETTEMBRE 2010 OLTRE 90 INCONTRI ISTITUZIONALI, FORMALMENTE RENDICONTATI IN RELATIVI VERBALI. L ENTE HA PROCEDUTO AD UN CORPOSA SERIE DI INTEGRAZIONI E MODIFICHE DELLA PROPOSTA DI PIANO, DEL REGOLAMENTO E DEL PPES, TERMINATA AD APRILE DEL DELIBERAZIONE N. 28 DEL 29 APRILE DEL 2011 APPROVAZIONE CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA NUOVA VERSIONE DELLA PROPOSTA DI PIANO DELIBERAZIONE N. 2 DEL 6 MAGGIO 2011 APPROVAZIONE COMUNITÀ DEL PARCO HANNO ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE: 55 COMUNI SU 56, LE NOVE COMUNITÀ MONTANE, LE TRE PROVINCIE, LE DUE REGIONI, BASILICATA E CALABRIA DELIBERAZIONE 32/2011 APPROVAZIONE DEFINITIVA CONSIGLIO DIRETTIVO

5 ZONIZZAZIONE SUDDIVISIONE PER GRADO DI PROTEZIONE (HA HA) % RISERVE INTEGRALI ZONA A (21.556) 11,84% RISERVE GENERALI ORIENTATE ZONA B (88.286) 48,48% AREE DI PROTEZIONE ZONA C (41.250) 22,65% AREE DI PROMOZIONE ECONOMICA E SOCIALE D1 - AREE URBANE (1.812) 0,99% D2 - NUCLEI DI AGGREGAZIONE RURALE (1.291) 0,71% D3 - AREE AGRICOLE (27.690) 15,20% D4 - INSEDIAMENTI PRODUTTIVI (237) 0,13%

6 2 GRANDI ZPS IT POLLINO E ORSOMARSO HA (VERSANTE CALABRO) IT MASSICCIO DEL MONTE POLLINO E MONTE ALPI HA (VERSANTE LUCANO) Rete Natura 2000 SIC CALABRIA HA SIC BASILICATA IT Tipone Capanna 30 IT Bosco della Farneta 298 IT Serra del Prete 217 IT Bosco Magnano 1225 Ha Ceck list Habitat presenti 3140: Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp 3150: Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition 3260 : Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion. IT Pollinello Dolcedorme 140 IT Bosco Vaccarizzo : Fiumi mediterranei a flusso permanente con vegetazione dell alleanza Paspalo- Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba. 32 Lago Duglia, Casino Toscano e Piana IT Rupi del monte Pollino IT di S.Francesco : Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il Paspalo-Agrostidion 4060: Lande alpine e boreali IT Cima del Monte Pollino 124 IT La Falconara : Formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli IT Cima del Monte Dolcedorme 81 IT Timpa dell'orso-serra del Prete : Matorral arborescenti di Juniperus spp. IT Valle Piana-Valle Cupa 248 IT Bosco di Chiaromonte-Piano Iannace IT La Petrosa 350 IT Piano delle Mandre 330 IT Timpone di Porace IT Stagno di Timpone di Porace IT Pozze Boccatore/Bellizzi IT Timpa di S.Lorenzo IT Madonna del Pollino Località Vacuarro 982 IT Pozze di Serra Scorzillo IT Monte Alpi - Malboschetto di Latronico 1561 IT Valle Nera-Serra di Lagoforano 3735 IT Serra delle Ciavole-Serra di Crispo 179 IT Monte La Spina, Monte Zaccana 1065 Serra di Crispo, Grande Porta del IT Fagosa-Timpa dell'orso 6169 IT Pollino e Pietra Castello 461 IT Il Lago (nella Fagosa) 2.76 IT Timpa delle Murge 153 IT Pozze di Serra Scorsillo 19 Ha tot IT Gole del Raganello 228 Media sup 1168,7692 IT Monte Sparviere 539 IT Fonte Cardillo 384 IT Cozzo del Pellegrino 53 IT Piano di Marco 263 IT Valle del Fiume Argentino 4295 IT Valle del Fiume Lao 1725 IT Fiume Rosa 943 IT Valle del Fiume Abatemarco 2231 IT Monte La Caccia 188 IT Valle del Fiume Esaro 174 IT Serrapodolo 1305 Ha tot Media sup 774,73 SPECIE DI IMPORTANZA COMUNITARIA 126 ALTRE SPECIE *: Matorral arborescenti di Laurus nobilis 5330: Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici 6110*: Formazioni erbose rupicole calcicole o basofile dell'alysso-sedion albi 6170: Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine 6210(*): Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee) 6220*: Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea 6510: Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis) 7220*: Sorgenti pietrificanti con formazione di tufi (Cratoneurion) 8130: Ghiaioni del Mediterraneo occidentale e termofili 8210: Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica 8230: Rocce silicee con vegetazione pioniera del Sedo-Scleranthion o del Sedo albi- Veronicion dillenii 8240*: Pavimenti calcarei 9180*: Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion 91AA*: Boschi orientali di quercia bianca 91E0* : Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae) 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere 9210*: Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex 9220*: Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis 92A0 : Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 9340: Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia 9380: Foreste di Ilex aquifolium 9530* : Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici 95A0 : Pinete oromediteranee di altitudine

7 COERENZA ESTERNA: PIANIFICAZIONE CONCORRENTE E CRITERI MINIMI DECRETO LEGISLATIVO 22 GENNAIO 204, N. 42, CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO,, AI SENSI DELL ARTICOLO 10 DELLA LEGGE 6 LUGLIO 2002, N.. 137, ALL ART.. 145, RECANTE COORDINAMENTO DELLA PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA CON ALTRI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE, prevede che Per quanto attiene alla tutela del paesaggio, le disposizioni dei piani paesaggistici sono comunque prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti dalle normative di settore, ivi compresi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette. PAI DECRETO 17 OTTOBRE 2007 Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) (G.U. 6 novembre 2007, n. 258)

8 Tab. 6.1 Analisi della coerenza esterna PIANO PER IL PARCO PTC POLLINO PAI Obiettivi Assicurare la conservazione ed la valorizzazione dei sistemi naturali Assicurare continuità tra i sistemi naturali (Funzinalità della rete ecologica) Applicazione e diffusione di metodi di gestione e di restauro ambientale per realizzare un'integrazione tra uomo e ambiente naturale Difesa e ricostituzione degli equilibri idraulici ed idrogeologici. Promozione e valorizzazione delle attività produttive sostenibili. Promozione di attività di educazione, di formazione nonché attività ricreative compatibili. La valorizzazion e e tutela del sistema paesisticoambientale Controllo dei processi di trasformazio ne finalizzato alla tutela e al potenziament o delle presenze significative e dei relativi contesti Criteri di espansione dei centri urbani e dei nuclei rurali La localizzazione delle funzioni di eccellenza e/o di particolare rilevanza economica Il miglioramento della qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi di trasformazione del territorio Le priorità di scelta e i criteri di realizzazione delle reti infrastrutturali La gestione regolamentata del prelievo venatorio La gestione regolamentat a del prelievo dei prodotti del sottobosco La valorizza zione delle potenzial ità economi che Mitigazion e dell'attuale livello di rischio idraulico per zone abitate Sistemazio ne organica del reticolo idrografic o principale e secondario Salvagua rdia della capacità naturale di laminazi one del reticolo Inquadramento organico degli interventi di manutenzione degli alvei e delle relative attività amministrative comprese le attività di manutenzione inerente alla rimozione di inerti Decr. 17 ott 2007 Criteri Minimi ZPS x x // // + // / // // // // x x x x x x // // + // / // // // // x x x x + x x // x // 0 0 // + + x x x + + // 0 0 // x x x x x // // x Legenda: x Coerenza diretta: indica che l'obiettivo del Piano persegue finalità integrate con lo strumento esaminato + Coerenza indiretta: Indica che l obiettivo del Piano persegue finalità sinergiche con lo strumento esaminato 0 Indifferenza: Indica che l obiettivo del Piano persegue finalità non correlate con quelle dello strumento esaminato Parziale Incoerenza: indica che l'obiettivo del Piano persegue finalità a volte contrapposte a quello dello strumento // esaminato / Incoerenza: Indica che l obiettivo del Piano persegue finalità in contrapposizione con quelle dello strumento esaminato pristino dei siti rete Natura 2000 Mantenimento e rip ei Siti Natura 2000 Gestione de

9 VAS del Piano. semplificazione e DISCIPLINARE TECNICO ALLEGATO CHE DEFINISCE: LO SCHEMA ORGANIZZATIVO DEL PROCEDIMENTO UNICO COORDINATO; GLI ATTORI DEL PROCEDIMENTO; LE ATTIVITÀ DEGLI ATTORI; I SOGGETTI CON COMPETENZE AMBIENTALI DA COINVOLGERE NEL PROCEDIMENTO; LE FASI DEL PROCEDIMENTO; I CRITERI DI ANALISI E DI VALUTAZIONE DEL PIANO

10

11 Lo Schema Organizzativo

12 Art. 9 Criteri di analisi e di valutazione del Piano. Entrambe le Regioni conducono l istruttoria del Piano, dall analisi documentale (RAP, RA definitivo, Piano, pareri ed osservazioni) all espressione del parere motivato, all adozione e alla successiva approvazione, con attività opportunamente coordinate secondo i criteri di seguito specificati: a.l analisi del Rapporto Ambientale Preliminare, nonché quella del Piano e del connesso Rapporto Ambientale, vengono svolte autonomamente da ciascuna Regione al fine di individuare sia gli interventi che caratterizzano ciascun ambito territoriale, sia quelli che costituiscono localizzazione esclusiva; b.la valutazione della documentazione di Piano e delle osservazioni acquisite nel corso del procedimento viene svolta di concerto tra le due Regioni per quanto attiene a tutto ciò che può assumere valenza transregionale sia in termini di localizzazione degli interventi che di effetti ambientali indotti; c.la valutazione della proposta di Piano viene svolta autonomamente da ciascuna Regione per quanto concerne gli interventi che caratterizzano solo ciascun ambito territoriale di competenza; d.per ciascuna Regione, nel parere motivato conclusivo sarà enucleata la parte istruttoria valutativa della proposta di Piano di non specifica attinenza all ambito territoriale di propria competenza; e.le pubblicazioni degli avvisi e della decisione vengono curate dall Autorità Proponente, secondo contenuti e modalità precedentemente condivisi con le Autorità Procedenti e le Autorità Competenti; f.ciascuna Regione adotta e, successivamente, approva il Piano con propri provvedimenti.

13 Tempistica e Coordinamento La proposta di piano è stata approvata dagli organi dell Ente a maggio 2011 L Ente con nota PNP prot n del ha trasmesso ad autorità competenti e procedenti Rapporto Ambientale Preliminare del Piano per il Parco, bozza del questionario guida e primo elenco di soggetti con competenze ambientali al fine di attivare le procedure previste dal Codice dell Ambiente in merito alla Valutazione Ambientale Strategica La bozza del protocollo di intesa è stata proposta a luglio del 2012 dal Dirigente dell Ufficio Compatibilità Ambientale (Autorità Competente) della Regione Basilicata Per farla breve nota di Sollecito da parte della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del MATTM Con Deliberazione n.1169 seduta dell 11 settembre 2015 la Giunta Regione Basilicata approva il Protocollo d Intesa. anche la Regione Calabria Deliberazione di Giunta n.471 del mai trasmessa in quanto per l approvazione del protocollo sembra essere necessaria una Delibera di Consiglio Regionale

14 Grazie per l attenzione!

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