Consiglio dei Ministri del 26 giugno 2015
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- Simona Manfredi
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1 Fiscal Flash La notizia in breve N Riforma del Fisco: approvati 5 nuovi Decreti Legislativi Consiglio dei Ministri del 26 giugno 2015 Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie Il Consiglio dei Ministri di venerdì 26 giugno 2015, ha approvato, in esame preliminare, cinque Decreti Legislativi in attuazione della Legge 11 marzo 2014, n. 23: semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione; riordino delle agenzie fiscali; riforma del sistema sanzionatorio penale e amministrativo; stima e monitoraggio dell evasione fiscale e monitoraggio e riordino delle disposizioni in materia di erosione fiscale; contenzioso e interpello. Moltissime le riforme sul piatto, le quali incideranno profondamente sul nostro Ordinamento tributario. Premessa Corsa contro il tempo per evitare la decadenza dei cinque decreti attuativi della Legge Delega: il Consiglio dei Ministri di venerdì 26 giugno 2015, ha infatti approvato, a 24 ore dal termine dell esercizio della delega fiscale, in esame preliminare, cinque Decreti Legislativi in attuazione della Legge 11 marzo 2014, n. 23. La parola passa ora alle Commissioni Parlamentari, per i prescritti pareri. Moltissime le riforme sul piatto: dalla riforma delle sanzioni amministrative e penali, alla riscossione tributaria, senza dimenticare il contenzioso e gli interpelli. 1
2 Decreti Legislativi in attuazione della Legge 11 marzo 2014, n. 23, approvati: semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione; riordino delle agenzie fiscali; riforma del sistema sanzionatorio penale e amministrativo; stima e monitoraggio dell evasione fiscale e monitoraggio e riordino delle disposizioni in materia di erosione fiscale; contenzioso e interpello Le novità Richiamiamo brevemente, nello schema che segue, le novità che potrebbero essere presto introdotte. Viene introdotto il principio del lieve inadempimento, secondo il quale non è prevista la decadenza della rateizzazione nel caso di ritardo del versamento fino a 5 giorni, o di un minor versamento fino al 3% del dovuto (con un limite massimo di euro). Riscossione tributaria Cambiano le regole sulla decadenza, la quale sarà prevista a seguito del mancato pagamento di sole 5 rate (e non più 8), ma non farà scattare subito le procedure esecutive: prima di procedere a pignoramenti e blocchi, l Agente della riscossione dovrà infatti consentire al contribuente di porre rimedio al mancato pagamento versando tutto l arretrato dovuto. Ridotto l aggio per i concessionari della riscossione, che passa dall 8% al 6%, e dovrà essere commisurato agli effettivi costi del servizio. L aggio, inoltre, si chiamerà oneri di riscossione, e non rimarrà più nelle casse Equitalia ma confluirà in quelle dello Stato. Aumentano le rate previste in caso di definizione concordata dell accertamento: il pagamento potrà infatti essere effettuato in quattro anni, anziché tre, 2
3 con un minimo di otto rate e un massimo di sedici. Riforma delle agenzie fiscali La rateazione Equitalia diventerà più semplice: l agente della riscossione potrà infatti concedere una dilazione fino ad un massimo di 72 rate dietro semplice richiesta del debitore che dichiari la sua situazione di difficoltà. Gli obiettivi di riforma viaggiano su due binari: da un lato promuovere controlli meno invasivi. La riorganizzazione delle agenzie deve infatti garantire un approccio collaborativo tra Amministrazione fiscale, imprese e cittadini e la loro attività deve essere ispirata al principio del controllo amministrativo unico. In questo modo si evitano duplicazioni e sovrapposizioni e si riduce il disagio per l attività dell impresa; dall altro, favorire l adozione delle nuove tecnologie. Grazie alle nuove forme di comunicazione sarà infatti possibile facilitare gli adempimenti tributari, promuovendo scambi di informazioni anche prima delle scadenze fiscali previste. L obiettivo è quello di delineare un modello «2.0» di agenzie fiscali. Nell operazione di riorganizzazione delle agenzie è prevista inoltre una riduzione dell organico dirigenziale. Si potrà inoltre diventare dirigenti solo a seguito di concorsi pubblici per esami. Riforma del sistema sanzionatorio penale e amministrativo Viene introdotta la soglia di punibilità pari a euro per ciascun periodo di imposta per l omesso versamento dell IVA (si ricorda che, attualmente, il reato scatta se l importo supera euro). Al di sotto di tale soglia si applicano le sanzioni amministrative. Riformate le sanzioni previste in caso di omessa dichiarazione: la sanzione sarà proporzionale al ritardo nell adempimento, e, se la dichiarazione viene poi presentata entro il termine per la dichiarazione dei redditi successiva, la sanzione base sarà ridotta della metà. 3
4 Prevista la riduzione di un terzo della sanzione base nel caso in cui la maggiore imposta accertata o il minore credito accertato siano complessivamente inferiori al 3% rispetto all imposta o al credito dichiarato. Nei casi di condotte fraudolente, invece, la sanzione viene aumentata del 50%. Novità in tema di frode fiscale: la pena rimane quella attualmente prevista del carcere fino a 6 anni e resta la norma oggi in vigore secondo cui, sotto i euro di imposta evasa, il contribuente non incorre nel reato di frode fiscale, ma: - viene dettagliata la tipologia delle condotte fraudolente che si hanno quando: 1. si mettono in atto operazioni simulate oggettivamente o soggettivamente o artifizi per ostacolare l attività di accertamento; 2. il contribuente si avvale di documenti falsi, fatture false o altri mezzi fraudolenti. - viene rivista la soglia di punibilità del reato in riferimento all ammontare dei ricavi non dichiarati, che deve essere superiore a 1,5 milioni di euro (anziché un milione). Si configura la frode fiscale anche quando l ammontare complessivo dei crediti e delle ritenute fittizie che vengono portate in diminuzione dell imposta, è superiore al 5% dell imposta complessiva, o comunque a euro. Sale la soglia di punibilità prevista per il reato di dichiarazione infedele: da euro a euro di imposta evasa. Il reato scatta anche quando l imponibile evaso supera i 3 milioni di euro (prima il limite era di 2 milioni) o comunque 4
5 Contenzioso il 10% del totale dei ricavi. In questo caso il reato è punito con il carcere fino a 3 anni. La mediazione si allarga : se infatti è attualmente prevista solo per gli atti posti in essere dall Agenzia delle Entrate con valore non superiore ai euro, a breve il reclamo finalizzato alla mediazione si applicherà a tutte le controversie, indipendentemente dall ente impositore, comprese quindi quelle degli enti locali. Il reclamo verrà quindi esteso anche alle controversie catastali (classamento, rendite, ecc) che a causa del valore indeterminato ne sarebbero state escluse. Dal punto di vista soggettivo il reclamo è esteso poi a Equitalia e ai concessionari della riscossione. La conciliazione, finora limitata alle cause di primo grado, si applicherà anche al giudizio di appello. Anche la tutela cautelare viene estesa a tutte le fasi del processo tributario. Ciò comporta che: - il contribuente può chiedere la sospensione dell atto impugnato in presenza di un danno grave; - le parti possono sempre chiedere la sospensione degli effetti della sentenza, sia di primo grado che di appello, analogamente a quanto previsto dal codice di procedura civile. Interpello Con il Decreto vengono individuate cinque categorie di interpello: - ordinario; - qualificatorio (per chiedere la corretta qualificazione di alcune fattispecie); - probatorio (per chiedere l accesso a determinati regimi fiscali); - anti abuso (per sapere se le operazioni che si intende realizzare costituiscano o meno un 5
6 abuso del diritto); - disapplicativo (per disapplicare limiti a deduzioni, crediti, ecc.). È prevista una riduzione dei tempi di risposta per gli appelli ordinari che passano da 120 giorni a 90 giorni. Per i nuovi interpelli qualificatori viene assegnato lo stesso termine di 90 giorni mentre per tutte le altre tipologie la risposta deve essere fornita entro 120 giorni. Vige la regola del silenzio-assenso, per cui qualora una risposta non pervenga entro il termine previsto diventa valida la soluzione prospettata dal contribuente. Viene espressamente previsto che le risposte alle istanze non sono inoltre impugnabili, eccezion fatta per l interpello anti-abuso, per il quale è prevista l impugnabilità insieme all atto impositivo. - Riproduzione riservata - 6
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