Dipartimento Mercato del Lavoro Osservatorio Cassa Integrazione, Occupazione, Politiche attive del lavoro

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1 Dipartimento Mercato del Lavoro Osservatorio Cassa Integrazione, Occupazione, Politiche attive del lavoro Visita il portale dell Osservatorio: Maggio Indice 1. La Cigo, la Cigs e la Cassa in deroga nel mese di maggio I dati Istat sull occupazione (aprile 2011) 3. Cigo, Cigs e Cassa in deroga - Dinamiche per settori di attività economica 4. Cigo, Cigs e Cassa in deroga - Analisi per macroaree 5. Cigo, Cigs e Cassa in deroga - Dinamiche regionali 1. La Cigo, la Cigs e la Cassa in deroga nel mese di maggio 2011 Le ore di cassa integrazione complessivamente nel mese di maggio 2011 ammontano a 103 milioni. Rispetto allo stesso mese del 2010, quando le ore furono 116 milioni, si registra una diminuzione dell 11,1%, mentre in confronto ad aprile 2011, quando le ore erano state circa 92 milioni, si registra un aumento del 12,1%. Per quanto riguarda la cassa ordinaria (CIGO), le ore sono sostanzialmente invariate, passando da 19,2 a 19,9 milioni. Deciso è invece il calo rispetto allo stesso mese dello scorso anno (-42,6%), quando le ore furono 34,7 milioni. 1 Osservatorio a cura di Giorgio Santini, segretario generale aggiunto Cisl, Livia Ricciardi e Francesco Lauria, Dipartimento Mercato del Lavoro - Cisl Nazionale. 1

2 Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (CIGS), pari a 51,7 milioni nel mese di maggio, registra un aumento del 13,2% rispetto a maggio 2010, e del 22% nei confronti di aprile 2011, mese in cui le ore sono state 42,3 milioni. La cassa in deroga (CIGD), con 31,7 milioni di ore, è pressoché stabile, con un leggero aumento rispetto ad aprile 2011 (3,8%), mentre rispetto allo stesso mese dell anno precedente si riduce dell 11,46%. A livello settoriale si segnala che, mentre Cigo e Cigd calano nel settore industria, la Cigs invece cresce in maniera significativa nel meccanico, nel metallurgico, nella lavorazione minerali. In crescita le ore anche per il commercio, che vede notevoli aumenti sia nella Cigs che nella Cigd. A livello territoriale, per quel che riguarda il totale delle ore si segnalano aumenti contenuti delle ore nell Italia settentrionale e in quella meridionale e nelle isole mentre è più significativa la crescita registrata nell Italia centrale, dove le ore di cassa aumentano del 39% rispetto al mese precedente. Il tiraggio della cassa integrazione, vale a dire il suo effettivo utilizzo, nel primo trimestre del 2011 è del 38,82%, in riduzione rispetto al 2010, quando erano state utilizzate circa la metà delle ore. Si accentua il comportamento prudente delle aziende che si è manifestato fin dall inizio di questa crisi, con le richieste di cig sempre di molto superiori all utilizzo. I dati sul tiraggio sono aggiornati, come sempre, con due mesi di differimento, rispetto a quelli delle autorizzazioni di cig. Il tiraggio, mai così basso, dovrà naturalmente essere verificato nei prossimi mesi. La stima dei lavoratori equivalenti in cig (ottenuta dividendo il monte ore della cig per un divisore convenzionale pari al monte ore lavorabile da un lavoratore teorico nello stesso periodo) è di oltre lavoratori, numero solo indicativo e che si riduce notevolmente tenendo conto del basso tiraggio. In calo le domande di disoccupazione e mobilità, i cui dati sono riferiti ai primi quattro mesi dell anno. Le domande di disoccupazione presentate nell aprile del 2011 sono state 66 mila, contro le oltre 75 mila dello stesso mese del 2010 (-12,5%). Più accentuata ancora la diminuzione delle richieste di mobilità, passate dalle oltre novemila del 2010 alle poco più di seimila di quest anno (-28%). Prosegue dunque, a testimonianza della discontinuità della ripresa economica, l andamento altalenante della cassa integrazione, che aumenta nuovamente a maggio, con un + 12% rispetto ad aprile, quando invece era calata rispetto al mese precedente. Particolarmente problematico è il fatto che ad aumentare sia soprattutto la cassa straordinaria, sintomo evidente della durata ormai cronica delle crisi aziendali. Il grafico sottostante mostra le tendenze di medio periodo: mentre è chiara la tendenza alla riduzione per la Cigo, si mantengono invece elevate Cigs e Cigd che, dopo segnali di riduzione ad inizio anno, sono di nuovo in crescita. La vera criticità, ridimensionata solo in parte dal bassissimo tiraggio, comunque da verificare nei prossimi mesi, sta nel fatto che, nonostante la leggera tendenza alla riduzione rispetto ai livello dello scorso anno, rimane alto lo stock complessivo di ore, continuando ad oscillare attorno ai 100 milioni di ore mensili. Questo ci segnala l'esistenza di un perimetro molto ampio di aziende e di settori produttivi di fatto ancora invischiati nelle conseguenze della crisi economica e produttiva con bacini consistenti di lavoratori in cig, che vengono riassorbiti molto lentamente e con grande difficoltà. In ogni caso, nel quadro di politiche più decise 2

3 per crescita ed investimenti sono urgenti misure concrete per l'occupabilità: le politiche attive del lavoro, la riqualificazione professionale, un miglior incontro domanda-offerta, devono essere gli strumenti da estendere ed applicare in tutte le regioni per favorire il reimpiego dei lavoratori in cassa integrazione presso la propria azienda o per avviarli velocemente verso un'altra occupazione. Cassa integrazione Ore maggio 2011 (variaz. perc. su aprile 2011) Ordinaria (+3,5%) Straordinaria (+22%) Deroga (+3,8%) Totale (+12,1%) 3

4 Cassa integrazione - Ore Serie storiche mensili - Anni 2009, 2010, 2011 MESE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Ordinaria Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Straordinaria Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Deroga Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Totale Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale

5 2. I dati Istat sull occupazione (Aprile 2011) Ad aprile 2011 gli occupati sono mila unità, in riduzione dello 0,3% (-71 mila unità) rispetto a marzo, dopo il forte aumento del mese precedente, sia per quanto riguarda la componente maschile che per quella femminile. Meno accentuato il calo anno su anno, infatti rispetto allo stesso mese dell anno precedente l occupazione è sostanzialmente stazionaria (-0,1%), ma tale stabilità deriva da una diminuzione dello 0,9% dell occupazione maschile e da un aumento dell 1% di quella femminile. Il tasso di occupazione complessivo è pari al 56,9%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto sia a marzo 2011 sia ad aprile dello scorso anno. I disoccupati, pari a mila unità, diminuiscono del 2,9% rispetto a marzo (-60 mila unità). La caduta riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Su base annua il numero di disoccupati cala del 7,6% (-164 mila unità). Il tasso di disoccupazione si attesta all 8,1%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a marzo; su base annua si registra una discesa di 0,6 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione giovanile si porta al 28,5%, registrando una flessione congiunturale di 0,1 punti percentuali. A fronte della discesa degli occupati e disoccupati, gli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumentano dell 1,0% (+152 mila unità) rispetto al mese precedente, e del 2% rispetto allo stesso mese dell anno precedente. Tale aumento riguarda soprattutto gli uomini e porta il tasso di inattività al 38,1%. 5

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7 Il numero degli inattivi non è mai stato così elevato da un anno ad oggi. E questo il dato più rilevante e preoccupante, insieme al calo del numero assoluto degli occupati e del tasso di occupazione, totale, maschile e femminile. Il lieve calo del tasso di disoccupazione, che si attesta all 8,1%, ed il lievissimo calo della disoccupazione giovanile sempre altissima (28,6%) sono pesantemente condizionati dall aumento degli inattivi che raggiungono un livello estremamente preoccupante. Il mercato del lavoro appare pericolosamente bloccato, benché un segnale incoraggiante arrivi dalle stime previsionali di Unioncamere che, pur essendo soggette a variazioni anche significative, annunciano una ripresa delle assunzioni nel corso del 2011, anche nel Sud e anche nell industria. In ogni caso, se davvero vi fossero segnali di ripresa di fiducia da parte delle aziende, essi vanno assecondati e incoraggiati con misure che accelerino la ripresa delle assunzioni, a partire dalla rapida attuazione del credito di imposta e dall'approvazione della nuova legge sull'apprendistato, e che completino l'azione in atto in tutte le regioni per il reimpiego dei lavoratori in Cig. Inoltre sono imprescindibili una riduzione del carico fiscale sul lavoro e nuove misure per favorire la crescita, come chiederanno Cisl e Uil nella manifestazione programmata a Roma per il prossimo 18 giugno. 3. Cigo, Cigs e Cassa in deroga Dinamiche per settori di attività economica Le richieste di cassa integrazione ordinaria (CIGO), come abbiamo già visto sopra, rimangono sostanzialmente stabili in maggio rispetto ad aprile, passando da 19,2 a 19,9 milioni di ore. Deciso è invece il calo rispetto allo stesso mese dello scorso anno (-42,6%), quando le ore furono 34,7 milioni. Tale stabilità caratterizza le diverse classi di attività economica della gestione industria, con il settore meccanico fermo da alcuni mesi tra i 6 i 7 milioni di ore, rappresentando circa un terzo del complesso delle ore di cassa ordinaria. L edilizia subisce invece un aumento del 15%. Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (CIGS), pari a 51,7 milioni nel mese di maggio, registra un aumento del 13,2% rispetto a maggio 2010, e del 22% nei confronti di aprile L aumento congiunturale complessivo deriva soprattutto della crescita delle ore nei settori meccanico (+27% ), metallurgico (+50%), lavorazione minerali non metalliferi (+85%), abbigliamento (35%), commercio (+30%), mentre gli altri settori rimangono stabili o mostrano leggere riduzioni, tranne il calzaturiero che in aprile riduce le richieste del 66%. La cassa integrazione in deroga (CIGD), con 31,7 milioni di ore, è in leggero aumento (+3,8%) rispetto ad aprile Più consistente, invece, è stata la diminuzione rispetto allo stesso mese dell anno precedente (-11,46%). Tra aprile e maggio la CIGD si riduce nell industria, passando da 15 milioni di ore a 12,7, rimane stazionaria nell artigianato (6,4 milioni di ore), cresce nel commercio tornando, dopo la notevole riduzione di aprile, a oltre 11 milioni di ore. 7

8 4. Cigo, Cigs e Cassa in deroga Analisi per macroaree A livello territoriale per quel che riguarda il totale delle ore si segnalano aumenti contenuti delle ore nell Italia settentrionale e in quelle meridionale e nelle isole mentre è più significativa la crescita registrata nell Italia centrale dove le ore di cassa aumentano del 39% rispetto al mese precedente. In particolare il totale delle ore autorizzare fa registrare un aumento complessivo di circa il 7% nell Italia settentrionale, del 39% (vedi sopra) nell Italia centrale e dell 8,5% nell Italia meridionale e nelle isole. Particolarmente marcati sono l aumento di ore di cassa integrazione straordinaria nelle regioni del Nord e del Centro mentre le ore di cassa in deroga diminuiscono sia al Nord che nel Sud e nelle isole. ZONA: Italia settentrionale Ordinaria Straordinaria Deroga Totale ZONA: Italia centrale Ordinaria Straordinaria Deroga Totale ZONA: Italia meridionale ed isole Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

9 5. Cigo, Cigs e Cassa in deroga I dati regionali Gli andamenti regionali sono stati estremamente eterogenei rispetto ai dati riscontrati ad aprile. Alcune regioni vedono un significativo aumento delle ore di cassa integrazione, esse sono: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Basilicata, Calabria e Sardegna. Altre fanno riscontrare un aumento più contenuto: Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Toscana. La Lombardia e l Abruzzo sono sostanzialmente stazionarie. Queste regioni registrano un calo moderato delle ore di cassa rispetto al mese precedente: Val d Aosta, Trentino Alto Adige, Campania, Puglia e Sicilia. Queste ultime due regioni hanno visto un invece un calo più marcato: Umbria e Molise. Di seguito tutti i dati regione per regione. REGIONE: Piemonte Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Valle d'aosta Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

10 REGIONE: Lombardia Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Liguria Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Trentino Alto Adige Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Veneto Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

11 REGIONE: Friuli Venezia Giulia Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Emilia Romagna Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Toscana Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

12 REGIONE: Umbria Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Marche Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Lazio Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

13 REGIONE: Abruzzo Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Molise Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Campania Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Puglia Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

14 REGIONE: Basilicata Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Calabria Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Sicilia Ordinaria Straordinaria Deroga Totale REGIONE: Sardegna Ordinaria Straordinaria Deroga Totale

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